CORREZIONE ERRORI! Ho confuso preringing con ringing (fenomeno di Gibbs) scusate per l'imprecisione. Tutte le prove fatte con le quadre in questo video sono da ritenersi non valide perchè non ho usato un generatore di onda quadra corretto (il mio aveva già aliasing in partenza) L'enhancer per lo spidif/aesebu nelle dac verrà spiegato nel prossimo video. Non è un recuperatore di alte frequenze come pensavo (ma una tecnica di denoise in disuso) Paper, una delle tante, purtroppo alcune sono dietro paywall ma ho mafia entro con password universitarie: www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5285336/ Video bello sul digitale: ua-cam.com/video/cIQ9IXSUzuM/v-deo.html Altro video bello sul digitale: ua-cam.com/video/-jCwIsT0X8M/v-deo.html&feature=emb_title Ci sentiamo alla prossima puntata... dove, in attesa di un incremento del sample rate delle piattaforme di streaming, come tidal masters o qobuz, vedremo se ha senso lavorare ad alto sample rate sprecando cpu se poi si pubblica su youtube!
quello è un altro problema ancora che vediamo nella prossima puntata. C'è un paper di ricerca fighissimo che fa il test di sinusoidi sopra i 20khz con 6 casse o con una cassa dove appunto viene scientificamente spiegato proprio quel fenomeno!
@@REAPERIANI Sì, certo. E' che mi è apparso proprio la mattina dopo il tuo. D'altronde già 20 e passa anni fa si tiravan fuori discorso simili quando è apparso l'mp3... non ne usciremo vivi mai :))
Fra, io come tanti che scriveranno qui ho amato la musica da sempre ( e da piccolo accendevo la radio la sera e stavo sempre pronto lì sul tasto rec per incidere le canzoni che mi piacevano su una cassetta ) qualunque fosse il supporto sulla quale l'ascoltavo, boh quello che dici tu è una cosa bellissima, ridare qualità alla musica per farla riascoltare in maniera che non stanchi la testa,a adesso alla musica gli manca una storia, una storia da raccontare che sia bella o che sia triste ma manca una storia che appartenga ad un intera generazione e forse noi non l'abbiamo avuta. Grazie per il video, stupendo.
Grazie Francesco, veramente interessante. E poi volevo dirti che "Benvenuti Reaperiani ad un nuovo video di questo canale" is my new "Hi. I'm Kenny Gioia" :-)
Dopo questo video ho capito che non si può essere intelligenti se non si è un pò matti... ma tu sei tutto matto! hahahahah grande Francesco, bisogna avere il coraggio di andare controcorrente, complimenti ottime riflessioni tecnico/logiche ma anche filosofiche, non sterili, c'è il sentimento...
Guarda caso erano giorni che cercavo di capire se un Flac o similari a 24 bit e 96 e oltre KHz fossero davvero nettamente superiori. Interessantissimo video con grande spunto di dibattito nella parte finale. Bravo
Capita molto raramente di vedere su UA-cam dei video così intelligenti. Bravo! La mia personale opinione è che, sì, stiamo perdendo tante informazioni, grazie alla digitalizzazione, ma più nessuno in casa ha la possibilità di riprodurre la musica in modo corretto. Se registriamo la musica bene, e poi riproduciamo su un telefono...
Se esiste un premio Nobel per la letteratura, dovrebbe esistere anche per la musica. E tu, Fra, dovresti essere un "Nobel per la Musica"! Magari il 1° Nobel per la Musica!
Sono d'accordo con te, altro che tirarti le pietre. Io penso che anche se l'orecchio non è in grado di ascoltare alte frequenze "da sole", comunque queste vadano ad influire in qualche modo anche sulle onde sonore nello spettro udibile. Armoniche, battimenti, semplici sovrapposizioni...sono tutte cose che nella realtà avvengono, anche se magari le uniche cose intelligibili dal nostro orecchio deficiente sono i risultati di tutta questa fiera nello spettro tra i 20Hz e i 15kHz (20kHz magari...abbiamo na certa età, alla soglia dei 30, figurati se l'orecchio sfatto da anni di musica dal vivo riesce ad arrivare fin lassù ahahah). Penso che alla fin fine nell'ascolto "normale" vada bene anche il 44.1...però se vogliamo fare i pignoli e ricerchiamo una precisione ed un realismo di un certo livello, viva i campionamenti iperpompati.
Approccio preciso al peccato originale dell'audio digitale low-res. Fin da 15enne (anni in cui uscì il CD) sostengo quello che dici. Bravo. Non sono sicura che tale problema possa essere la causa dell’attuale crisi musicale. Tuttavia nell’ascolto prolungato mi accorgo spesso che un vinile e un file Hi-res realizzato bene non mi generano quella fatica di ascolto che avverto molto spesso con i CD per non parlare poi di mp3/AAC. Differenze sottili, quasi impalpabili nei primi istanti, ma prolungando l’ascolto le avverto. imho
Per la miseria, Francesco! Non ho ancora finito di vedere il video e mi hai già fatto ridere due volte. E di gusto! Adesso vado avanti. Grazie. Sei il numero uno
Io credo che non sia la perdita delle altissime frequenze o fattori tecnici a determinare la disconnessione con la musica, bensì fattori sociali. Ciò nonostante il discorso è veramente molto interessante e spero che nel futuro l'attenzione degli ascoltatori sia sempre più veicolata verso questi aspetti
Anche il semplice reamping di un file a 44, passando dall'aria riacquisisce nuove ultra-armoniche. C'è da sbizzarrirsi su sta roba, dovrebbero fare un bel plugin che simula il ripassaggio su aria di un'audio
Il set ce l'avrei: piatto Thorens, testa Audiotechnica, pre Audiolab, vinili Reference e Wilson (questi ultimi Direct Cut), oscilloscopio quadritraccia HP, scheda audio Focusrite Scarlett 18i20. Ascolti NF Yamaha msp5 e main autocostruite reflex meccanico 2,5 vie con componenti Morel Seas e Scanspeak, sub 12" reflex meccanico autocostruito con componenti Peerles, tutti filtri passivi con componenti ELNA e bobine Litz. Appena posso (e non è una impresa facile per questioni logistiche), ti mando il risultato dell'esperimento. Comunque, una prova del genere la facemmo quando lavoravo in studio (tutto analogico), e oltre i 20k roba ce n'era, hai voglia. Per prova ulteriore, misi un supertweeter debitamente filtrato in derivazione al micidiale coassiale delle Buckingham (Tannoy) e... Magia! C'era aria, c'era tridimensionalità e tanta roba in più. Poi tra i 16 e i 24 bit basta una buona cuffia... A 16 bit perdi un sacco di code dei riverberi e tanta, tanta immagine (parlo di riprese live fatte con dei Neumann). Ciao
Ciao Francesco, avevi parlato di preamplificatori come NOWSONIC maxximizer. Riguardo alle specifiche si diceva che la risposta in frequenza è 20-20khz; quindi mi chiedo se il discorso della vita oltre il 20khz valga anche per questi dispositivi. Colgo l'occasione per dirti grazie: l'internette è un posto migliore con i tuoi contenuti.
Ciao Fra. Come sempre grandissimo! Sto concludendo, proprio adesso, una tesi di laurea sull'argomento.. se ti andasse di approfondire la cosa puoi contattarmi, anche per avere qualche spunto per video/podcast futuri. Un saluto!
Sono molto d'accordo. Personalmente è più di un 1 anno che ascolto parecchia musica a 48kHz e 96kHz, e la differenza FISICA fra roba da CD 16bit ad hires 24bit 48/96kHz la sento assolutamente. L'unico contro che posso trovare è che, a seconda della musica, può risultare più stancante a 24bit 96kHz. Perciò propongo due formati : MP3 VB0 a 48kHz 😉 e FLAC 48kHz, magari entrambi a 16bit (ma non per forza). That's my opinion. Comunque, bel video 👍 grande Francesco
Super Interessante ! da quello che ho capito ok per registrare bisogna perforza impstare la DAW a 96 o 192 per effettivamente registrare "tutto ciò che c'è" ma per il resto ? cioè se non devo fare piu registrazioni di voci o suoni, e devo solo mixare il brano con plugin ecc posso lavorare a sample rate basso tipo 44100 e poi nelle impostazioni del Render impostare 96 o 192 ? perche ho visto che quando hai fatto il render della "quadra" in 192 e in 44100 hai solo cambiato il sample rate nelle impostazioni del Render.... oppure devo mixare con il sample rate con il quale poi andrò a fare il render?
Ho registrato dal giradischi con una testina denon dl-160 che riporta come dati 20hz-50khz e in effetti acquisendo a 192khz l'analizzatore di spettro mi da musica fino a 50khz
Ciao Francesco, mi sono piaciuti i tuoi video sul tema Hi-Res. Come dice qualcuno sono venti anni che dibattiamo su queste cose e rischiamo veramente di non uscirne vivi. Io ho passato i 50 (adesso a 16 Khz mi fermo) e ho vissuto tutte queste tecnologie, partendo da ragazzino con due microfoni per registrare direttamente su un Revox. Non volermene, il mio cuore batte per i CD prima era AAD ascoltati su macchine NO oversampling. Per qualsiasi tipo di musica. Per quanto riguarda le registrazioni Hi-RES o DSD provenienti da files o streaming le converto su CD o DAT con macchine a 16 Bit quando non è possibile trovarle originali dell'epoca su CD possibilmente non rimasterizzate o rielaborate. Da questo punto di vista un SACD che digitalizza un master analogico è un'ottima opportunità ma alle mie orecchie risulta troppo satinato e allora è inevitabile il passaggio detto prima. Quindi credo che le mie orecchie si siano abituate a sentire le distorsioni dovute all'aliasing come riempimento musicale e non riescano più a farne senza. Cordialmente Stefano
Video coraggioso in un mondo di terapiattisti dell’audio! Detto da uno che non ascolta più niente che non sia sopra gli 88khz o dsd... Non sapevo di questi studi sulle alte frequenze, comunque (magari è tema della parte 2) credo che ci siano diversi altri motivi per andare sopra i 48khz. Per esempio migliora la “risoluzione spaziale” della stereofonia. Ma sono curioso di conoscerne altri. Forse potresti fare un bell’elenco riepilogativo di tutti nella parte 2?
Ho trovato una meta analisi della aes dall'università di Londra del 2016 che conferma tutto quello che dici. In arrivo nella parte due assieme alle correzioni tecniche di alcuni termini errati e test non scientifici!
probabilmente già conoscerai la rivista audiofila on-line TNT audio, il tema è statp ampiamente trattato dal direttore della rivista sotto diversi aspetti in modo equilibrato. Interessante la questione "vinilica", in effetti bisognerebbe assicurarsi che la stampa del disco non sia avvenuta partendo da un'informazione digitale di partenza. Esiste una piccola etichetta che addirittura parte da una registrazione analogica su bobine e rende disponibile il file ad altissima risoluzione (DSD). Appena riesco a recuperare il sito te lo mando
Mi unisco al coro dei "Sì", vorrei riportare una piccola esperienza personale: Utilizzavo una Scarlett 18i20 (1st gen) per delle registrazioni, a casa, e sulle chitarre acustiche (anche in monitoring tramite il dsp della scheda) sentivo MOLTE più informazioni campionando a 88.2 khz piuttosto che a 44.1 khz, tant'è che per un periodo 88.2 è stata l'unica frequenza di campionamento a cui registravo. Questo significa che si DEVE SEMPRE lavorare alla frequenza di campionamento più alta possibile? No, ci sono contesti e contesti, ma nella possibilità sarebbe meglio farlo. Chiudo raccontando un altro piccolo aneddoto: ascoltai per la prima volta i Beatles in vinile a casa di un amico che utilizzava l'impianto del padre (tutto rigorosamente "d'epoca"), impianto tutt'altro che eccezionale in un ambiente tutt'altro che idoneo all'ascolto, insomma una comunissima casa in cui potrebbe vivere ognuno di noi. Quella volta mi resi conto di aver MAI ascoltato musica in quel modo ed ebbi una strana sensazione di spaesamento a causa del fatto che gli strumenti mi sembravano suonare nell'ambiente in cui mi trovavo e non da uno stereo, avevo l'impressione di essere in sala con loro! Ci misi un po' per mettere insieme i pezzi e spiegarmi razionalmente cosa vissi in quell'occasione... Come al solito grande Fra e grazie per lo sbatti di cercare di aprire un dialogo
bellissimo video, complimenti anche per le competenze REALI , che dimostri. Io ho quasi 60anni ho un orecchio quasi in malora e ovviamente l'età uccide la capacità di ascolto in ogni caso, eppure ti posso dire, sarà questione di allenamento, che avverto delle differenze con il variare delle frequenze di campionamento, ti confermo anche, che ai tempi , anni 70 - 80, avevo il classico amico danaroso com impianto hifi stellare, con quei piatti e testine assurde a cui ti riferisci, e cavolo se si sentiva l'apertura in alto, aiutava a ridefinire la nitidezza di tutto l'ascolto a tutte le frequenze, è difficile da esprimere, è un pò come quando vai a cercarti un monitor ti porti il tuo brano di riferimento campionato all'impossibile e ti porti il tuo dac convinci il venditore a collegarti, e porca vacca , quando esci dai monitor seri aperti in alto cambia tutto, penso sia il motivo per cui certi costruttori si spingono a 50k ed oltre come capacità di riproduzione, frequenze assurde, ma che in qualche modo , a me sconosciuto, influenzano tutto l'ascolto.
Grande Francesco. Interessantissimo visto che mi sto appassionando alla musica alta fedeltà e ne volevo sapere di più’. Aspetto con ansia altri video sull'argomento
Innanzitutto grazie per il video fatto con i controco... quando uscì il CD io compreai un giradischi nuovo! Era impossibile non cogliere le abissali differenze culturali fra una riproduzione e l'altra. Sì secondo me lo "sminuzzamento" della musica in bit ne ha decretato la sua fine culturale. Voglio dire: se prima il "disco" ti avvolgeva fra le sue spire rendendoti partecipe all'evento grazie alla suea fluidità di e densità, oggi ci si deve inconsciamente prepare ad aggiungere col cervello ciò che manca all'informazione musicale. E potrei continuare per ore
interessantisimo video che per quanto mi riguarda sfonda una porta aperta ma adesso mi è venuta voglia di campionare un po di vinili originali degli anni 70/80 e incominciare ad ascoltare le differenze, se riesco a percepirle !! Bravo Francesco
Intanto Bravo.... Voto Diesci! Ti do i miei 2 centesimi (o anche no che c'è crisi). I 96khz i su hanno senso in particolar modo per noi del sottore non tanto per gli ascoltatori secondo me...Perchè il vantaggio non è solo il fatto di avere delle frequenze in più, anzi, quella a mio parere è solo una coseguenza. Il vero punto è avere un onda suddivisa molte più volte ogni secondo e vuoi mettere un plugin che anzichè elaborare un onda con una manciata di campioni ogni secondo fa i calcoli con 4 volte tanto quei campioni? La precisione matematica in più non è mica da ridere, moltiplicato per tutti i processi per tutte le tracce della daw la differenza c'è, al di là delle frequenze superiori ai 20khz. Per non parlare dell'editing estremo che facciamo noi sound Designer: Pitchare di in basso 24 toni un suono registrato a 192khz ti da comunque un suono accettabile, facendolo con uno a 44.1 viene fuori solo merda. Sulla disconnessione dalla musica di cui parli invece non mi trovi propriamente d'accordo infatti a mi parere (non ho vinili su cui provare ma la teoria è mia amica) i vinili proprio per la loro struttura fisica in cui la musica è incisa tramite solchi, non riescono a riprodurre frequenze altissime, Perchè il materiale di per se non può essere così dettagliato da trasferire tali dettagli alle testine.. Per dirti, un granello di polvere produrebbe frequenze più basse di quelle di cui stiamo parlando. Quindi secondo me in un vinile tutto muore dopo i 16khz. Campionando a 192khz sicuramente si vede roba sopra i 20k.. ma non è musica, al massimo è il suono del vinile che viene consumato dalla testina. Quindi secondo me non c'è tutta questa disconnessione con la musica di cui parli.. anzi, diciamola tutta... gli impianti audio di quei tempi per quanto si vogliano ricordare con nostalgia non erano un granchè, un paio di monitor di merda di adesso fanno un lavoro migliore del miglior impianto hifi di allora. La verità è che ora come allora la musica l'ascoltava in maniera decente solo chi era appassionato... tutti gli altri si accontentavano del walkman, come ora la gente si accontenta degli mp3.
Si dice che prevalentemente è marketing " musicale " ... non solo i formati ad alta risoluzione sono sostanzialmente inutili sul piano qualitativo, ma talvolta possono essere addirittura peggiori di quelli a risoluzione standard. Ottimo argomento e video divulgativo bro! Personalmente arrivo a dare aria dai 40k ai 60k al master , ma non è più un argomento " musicale ", è solo una componente ausiliare di percezione " qualitativa " generale acustica del brano, perché adoperando una high cut in mixaggio agli strumenti, scopo per la corretta distribuzione della side e la percezione dimensionale o spaziale di uno strumento dentro e fuori il vettore stereo (la distribuzione e posizione di uno strumento in una room non è solo panning o correlazione vettoriale) , recupero in generale apertura, coda, brillantezza, nitidezza etc di molti transienti come quelli che percepivi e hai dimostrato te della batteria registrata in alta frequenza. Il mercato cmq poi rovina tutto con le compressioni, i master dalle major, ancora oggi, li vogliono a 44k e 16 bit. E' come produrre delle macchine da corsa ma senza possedere poi i circuiti per farle girare. Uno studio serio per chi vuole approfondire non troppo " accademico " : people.xiph.org/~xiphmont/demo/neil-young.html
@@REAPERIANI Ha confuso anche me... credo volesse dire che il "marketing" musicale vuol convincerci del fatto che sta roba dell' HighRes non serve mentre... come del resto dimostrato... Grande Fra.
@@REAPERIANI scusami hai ragione, perché non ho specificato che un genere musicale come l'hardcore è un argomento a parte rispetto la " normalità " di trattamento del segnale elettronico, la distorsione armonica viene " violata " ( e spesso violentata :X ). Alzo gli ultrasuoni e le altissime nel master, equalizzazione passiva "colorante ", c'è vita nella high air ...
REAPERIANI Quel documento dice sostanzialmente che è importante lavorare a frequenze di campionamento e bitrate più alti in registrazione e produzione, in quanto spostiamo la frequenza di Nyquist dai 22k del 44.100 a 48k del 96khz, facendo questo evitiamo i tanti problemi di aliasing dovuti ai filtri passa alto posti troppo vicino alle frequenze classiche dello spettro "udibile" (o supposto tale). Altro modo per poter ovviare al problema sarebbe quello di inserire l'oversampling nei plugins che usiamo nella produzione o mix per lo stesso motivo di cui sopra, con il vantaggio in questo caso di avere files molto più leggeri e meno carico sulla cpu; per quello che riguarda la registrazione la cosa verrebbe compensata dal fatto che secondo chi ha redatto il documento le moderne schede audio applicano già di default oversampling in registrazione proprio per evitare problemi di aliasing durante le riprese, è una cosa che non sapevo e vorrei approfondire a breve. Il punto dell'articolo è che secondo loro non è necessario e anzi dannoso esportare e riprodurre musica a frequenze maggiori del classico 44.1khz per un problema legato agli impianti attraverso i quali viene riprodotta (pre - finale - trasduttori), sostengono infatti che la non linearità perfetta degli amplificatori comporta distorsione agli estremi di banda udibile, quindi aggiungere informazioni in quel range di frequenze non fa altro che peggiorare la sistuazione. Quindi il succo sarebbe, lavorare a sample rate alto (o con oversampling) in produzione e mix per avere il suono migliore posiibile e con meno artefatti possibile, per poi esportare ai canonici 44.1khz 16bit (che sostiene, argomentando, sufficienti) per non creare artefatti inutili durante la riproduzione.
@@eugeniobordacconi9948 quindi il vantaggio ha come fattore la " fedeltà " della pre e post produzione per gli addetti a lavori e il risultato finale per la diffusione, generalizzando, è preferibile a 44 khz e 16 bit, infatti il mio editore per ogni suo artista vuole il master finale in quel formato .... si dice anche di evitare in master dei saturatori o clipping compressor che non abbiano la funzione di oversampling, cosa che io già faccio da parecchio usando lo standardclip della sir tools : www.siraudiotools.com/StandardCLIP.php
Purtroppo incrementare la qualità audio, rende più difficile la distribuzione. Archiviazione, codifica/decodifca e banda sono costi molto alti per le piattaforme di streaming (e per il consumatore finale). Forse anche la _qualità audio digitale_ segue la legge di Moore ed ogni 10 anni _raddoppia_ . Qualcuno ricorda come suonavano LastFM o Pandora nel 2005? OT: Ma se guardo il Bluray di un vecchio film in bianco e nero in un proiettore 4K, ho la stessa sensazione del guardarlo proiettato da una bobina?
Purtroppo è l'orecchio umano che arriva a 20k soltanto fino a 15-20 anni....su UA-cam ci sono rudimentali (visto che UA-cam va a MP3 128k) test di ascolto per vedere sino a frequenza il vostro orecchio riesce (ancora) ad arrivare. Video interessante, giustamente si tratta di ipotesi, il grande dubbio è che questo hires serva solo ad arricchire i produttori di hardware e le major discografiche che per l'ennesima volta possono riciclare in High resolution i vecchi cataloghi. Persino lo standard DSD che è alla base dei lettori super audio CD (SACD) è ormai relegato a pochissimi titoli, dato che persino gli audiofili più accaniti sono nella maggior parte concordi nell'affermare che il CD basta e avanza, purché la registrazione e il mastering siano fatti a regola d'arte. Tanti sono i fattori in gioco nella musica odierna, considerato ormai lo scarso livello degli impianti con cui oggi si ascolta la musica : cuffiette, casse bluetooth e compagnia (mal)cantante....un saluto a te e ai follower del bellissimo e interessante canale!
ciao Fra, argomento molto interessante. Sul fatto che aspetti tecnici come questo possano aver in parte contribuito - anche inconsciamente - alla “sconnessione” tra essere umano e musica, ci può stare tranquillamente a mio avviso. Tuttavia credo che il declino della musica intesa come industria discografica sia da ricercare nella “smaterializzazione” della stessa, da quando è passata da una roba incisa su un supporto con una sua forma fisica, un suo valore commerciale, qualcosa che necessita di tempo e attenzione per essere “consumato”, qualcosa che puoi vedere, toccare, persino odorare, a “NomeArtista - NomeBrano.mp3”. Ancor di più con lo streaming dove tutto è etereo, “liquido” e impersonale, è inevitabile che non venga più percepita come un qualcosa di concreto, che abbia un valore. Mettiamoci anche il fatto che si è tolta la “scarsità” dal processo musicale: è più facile farla, pubblicarla, registrarla...anche quello alla lunga secondo me ha contribuito. Poi ovviamente c’è tutto il discorso culturale, ma lì si aprirebbe una finestra infinita.
Grande Francesco. Esplicativo come sempre.. rimanendo in tema con quello che dici alla fine. almeno spero, potresti fare un video o farci sapere cosa ne pensi del 432hz
REAPERIANI umh capito!:) un video di analisi però ci starebbe no?! Sia come spunto di riflessione o come mito da sfatare, da appassionato del tuo lavoro sul tubo lo troverei troverei molto interessante e a tema sul tuo Format Fra!!!:):) alla fine da quanto ne ho capito io, sino a 100 anni fa la musica era tutta accordata a 432Hz sarebbe curioso capire come mai Goebbels ad una certa la portata a 440. 0.0 Complimenti come sempre!! 💕
Io da tempo dico che ci si evolve anche in funzione della presenza di stimoli sensoriali e quindi che a forza di mp3 (che sono meno informazioni e quindi meno stimoli) si crea un percorso involutivo perdendo anche magari delle capacità ... se così si puòddire.
mp3 comprovato che "stanca" il cervello sul lungo periodo di ascolto. poi chissà come mai la gente oramai ascolta solo i singoli e non gli album integrali da un ora...
0:54 Anche Cesare Ricci lo dice da lustri, ed ha iniziato il lavoro con Philips proprio perche' ne aveva preventivamente valutato le potenzialita'; pero' in generale non e' utile arrivare a 192khz. Secondo me in generale in un'era dove ancora tutto e' reperibile in mp3 ma non in flac. anche l'incremento prestazionale tra 16bit a 44.100Hz e' relativo in termine di quantizzazione del dato, da cui alla fine in flac ad alta risoluzione, bisogna considerare poco di piu' di 1gb ad album. Al posto di poco meno di mezzo giga ad album. Non da ultimo spesso le registrazioni lasciano molto a desiderare, per cui secondo me se si fosse piu' attenti e rigorosi in fase di presa si otterrebbero comunque dei risultati molto piu' egregi a 44.1Khz o 48, di una cosa fatta a sbrigarsi pero' a 96 Khz; dunque a prescindere che si usino i 44.1Khz o piu'. --------------------------------- La perdita di connessione con la musica mi vien da credere sia la difficile reperibilita' di alcuni brani anche carini oggi, che esistono solo grabbati da un video o in mp3. Ma non solo. 2) Se ci fai caso, facendo zapping la notte sulle reti che pubblicizzano i nummeri erro ti ci le musiche di sottofonodo sono tutte anni 80 e qualcosa anni 90 anche dance; perche' ? Da Baltimora, agli Wham, Nena, Ryan Paris, Rockwell, N Kershaw, Savage ecc E' un tripudio di successi di quegli anni, questo perche' rappresenta il target dell'eta' a cui sono rivolte quelle pubblicita' o li si e' fermata la musica ? Non contento ho fatto un rapido conto di quante hits come Don't you Simple Minds, Moonlight Shadow, Bangles Walk Like An Egyptian, West and Girls, In the Navy, Video Killed The Radio Star, Feel the Need o anche brani minori come Movin' on, Right On Track, The Honey Thief ecc sono usciti in quegli anni, con serenita' si arriva a circa 600 brani ma anche 1000 pezzi che vuol dire che dal 78 a circa l'88 in circa 520 settimane, usciva qualcosa come un tormentone, due a settimana, e diversi album memorabili al mese, ma vi erano anche settimane in cui di brani sino ad oggi rilevanti, ne uscivano due o tre. In realta' in quegli anni non sapevi che comprarti, talmente alta era la produzione, senza considerare brani minori come Dj Gang Cinderella, Styloo Pretti Face, o Hits dei gruppi come Queen, Eagles, Pink Floyd, Dire Straits, ecc. Dopo l'avvento dell'Undeground che ebbe seguito dalla musica dance dei primi anni 90 dei 49Ers, Black Box, degli FPI, 2Unlimited, Netzwerk, Real McCoy ecc, li' ancora orecchiabile; si e' anche sancito la fine dei tutti quei brani precedenti che avevano fatto da humus e poi dato spinta alla musica dance degli anni 90 che spesso riprendeva con tagli e ritagli dai brani anni 70 come Led Zeppelin, Aphrodite's Childs, Chic, Kool & The Gang, K&C Sunshine Band ecc. Gia' in passato c'era stato un tratto in cui si era cercato di fermare tutto e virare tutta la musica verso un susseguirsi di bpm impazziti fruscii e rumori fastidiosi a vario titolo come il periodo dopo l'87 avvenuto dopo M.A.R.R.S. con l'avvento del genere acid house, ma ebbe breve durata e si torno' a produrre musica almeno cantata come quella dance degli anni 90 durata 3, 4 anni con il successivo ingresso e soppiantata poi dalla tecno a suon di zanzarismo. Il deserto musicale susseguito all'underground, nonostante l'abbassamento dei prezzi degli strumenti musicali, e lo sviluppo di sintetizzatori molto piu' efficaci, ben suonanti e poliedrici, e' stata secondo me piu' che un incidente una precisa scelta perpetrata per anni, perche' quegli anni dovevano anche chiudere e frenare il periodo degli stimoli, della vitalita' e della creativita' per entrare in un periodo nichilistico e decadente in cui ancora oggi piu' profondamente ci troviamo.
se parti dal suono di uno strumento, e lo ascolti nudo e crudo, e poi lo vai a registrare in analogico già perdi molte informazioni, se poi lo vai ha registrare, lo stesso, in digitale, be li, diventa una carneficina, altrimenti non si spiega quella sensazione di appagamento, che hanno quelli come me quando ascoltano musica dal vivo in acustico, per me è un orgasmo di emozioni che non può essere replicato da nessuna registrazione
Ciao! Innanzitutto grazie per il video e per i tuoi contenuti che sto scoprendo e seguendo spesso! Sono nuovo del mondo HiFi e avrei una domanda da farti. Per godere a pieno della musica HiRes sono passato a Qobuz. Ho un DAC Topping Dx3 Pro + e attualmente uso cuffie base con EQ (APO/Peace) per migliorarne la resa. La faccio breve, Qobuz gira su Wasapi Topping (24bits/96kHz), ma ho letto che per essere veramente lossless dovrei impostare su "Wasapi Exclusive" che sempre passa dal Dx3 ma mi disabilita APO/Peace e perdo in qualità sonora (perdo l'EQualizzazione). C'è modo di fare un EQ direttamente su Windows (quindi EQ diretta di Wasapi) che io però non trovo, oppure devo per forza passare da software terzi (vedi APO/Peace)? Se mantengo invece l'impostazione di Qobuz su Wasapi topping NON Exclusive e ascolto musica in bits/kHz diversa dai 24b/96kHz impostati resto lossless o perdo in quanto viene re-sampled? grazie mille per l'aiuto 😊
Ciao Francesco, da quello che ho studiato il problema del digitare è il campionamento, il 44100 è un campionamento appunto e questo significa che comunque taglia la curva d'onda analogica, per forza si parla di perdita di dati. Comunque ho dei file audio da vinili, recuperati in certi siti, campionati a 192 o 96... Se vuoi te li giro, non so se hai già risolto...
Ciao Francesco. Video Interessantissimo. Secondo te, lo stesso ragionamento può estendersi anche alla musica live, oppure in quel caso i 44.100/48.000 sono sufficienti, magari per le caratteristiche della diffusione?
Ci sono banch live che arrivano ad un MASSIMO di 96khz ma non li usa nessuno a quella FDC, il motivo è che vanno in SMUX ed occorre il doppio della potenza di calcolo e di banda dati. Significa che su un Rack da 48ch e 16 uscite potrai usare solo 24 canali e 8 out. A meno di non avere situazioni molto grosse e canali da sprecare è raro vedere un banco da live settato a 96k.
Complimenti per il video.Non mi stupisce che riusciamo a percepire le frequenze fuori del range considerato udibile e che questo influisca sul nostro "sentire" emozionale, a tale proposito mi viene da citare lo studio del Prof. Ventura dell'Università di Bologna nel quale sono riusciti a registrare i suoni che emanano le nostre cellule e che a loro volta sono influenzate dai suoni e dalle frequenze a cui sono esposte. Per quanto riguarda registrare credo che al momento i 48KHz/24bit possa essere lo standard più conveniente, certo sarebbe bello che diventasse anche lo standard di ascolto dei prodotti per il pubblico. Sono d'accordo con te che per determinati progetti , tipo colonne sonore originali per film, si possa e si debba alzare le frequenze di registrazione.
Spero tu possa rispondermi,quanto ha senso se faccio un abbonamento su tidal o qobuz,ascoltando con delle beyerdynamic dt770 32 ohm da telefono? Amo la musica ma non ho molta disponibilità economica per comprare un sistema adeguato
11:17 ottima prova,sapevo della percezione oltre che udibile del corpo stesso di percepire le frequenze molto molto basse sotto ai 20hz da tutto il corpo,che a quanto pare succede anche per le alte frequenze (buono). Potrebbe essere che questo tipo di percezione a "sfumature" del genere dipenda dalla "quantità" di flusso di suono che ci invade?-per farla breve,questo tipo di particolari sono più notevoli con diffusori che con le cuffie? Personalmente proprio ieri sera stavo facendo delle prove usando lo spettrogramma spek(spartano e semplice) per vedere le differenze tra 352khz/24bit e 44.1khz/16bit tutti e 2 in .flac ,la cosa che mi è saltata subito all occhio è che in prossimità della banda limite concessa si formano dei "rumori" credo,per cui tagliando a 22khz(Nyquist) quindi 44.1khz il rumore pareva arrivare a(-110/120db) anche a 18/19khz ..se vuoi ho delle foto,ma anche qui mi sembrava di non percepire differenza (uso grado125 e ProjectS2 impostato a 352khz di campionamento)
il problema è proprio nella misura poi di cosa rimane tagliato fuori dal 441. Non percepire e non rilevato dal corpo umano è quello che stanno cercando di studiare nelle papers che appunto linkavo Grazie mille per il test! Bellissimo setup di ascolto complimenti!
se riesci,la butto li,un video anche sul nuovo formato mqa,magari per fare un po di chiarezza,che molti disprezzano e che altri invece pare amino(incluso tra le 3 foto)
Nel Mastering in vinile si inizia anche da 12Khz non dimentichiamo che il bulino incisore ha difficolta a incidere alte e bassse e frequenze e infatti usa una enfasi/denfasi chiamata RIAA.....voglio ricordare che le fondamentali di quasi tutti gli strumenti finioscono a circa 8KHZ tranne alcuni cembali...il violino che ben conosco raccoglie l'energia in alto tra 1Khz e 4-5KHZ......il resto sono armonici... Ho fatto dei grafici anni fa per la presentazione di un brevetto in cui misurato la "curva" della risposta in frequenza di tutti gli struemnti di una orchestra.....per poi scoprire che un driver monovia che arriva a 12-13KHZ riproduce tutto salvo avere i problemi della distribuzione armonica e della cancellazione delle fasi (ampiezza uguale fase inversa cancella) e poi dell'estensione ai gravi che comunque anche se fuori fase (come accordo reflex) ne limitano l'estensione ma anche attenutati e di tanto con un buon carico lo strumento "vede anche 30-40Hz. Per alcune misure, l'ho detto a me stesso ai tempi..attenzione perche certi strumenti auto iniettanosegnale, ovvero misuri una minima componente che è il rumore di quatizzazione che quando esce e rientra per varie elettroniche raccoglie disturbi e basta un filtraggio in bassa perdita che lo riporta. Classico esempio quando si misura in fft il rumore di una linea elettrica salvo poi scopirre che parte del rumore è generato dal misuratore. Il discorso è molto lungo da affrontare e non puo essere ridotto a poche righe. Mi scuso per aver rubato spazio, ho voluto accennare un mio parere nel pieno rispetto delle misure di Reaperiani che ringrazio per l'interessante video.Concludo in chiosa con un mio pensiero e che la misurazione non corrisponde spesso alla realtà, ma è un utile modello pratico e approssimativo per avere un riferimento. Ci sono fenomeni che a tutt'oggi in audio sono difficilmente misurabili perche correlati ad altri e cne a sua volta l'inquinamento emi ed rfi in qualche modo li rimodula.....Saluti a tutti e Buona Musica
@@SublimaYasoda figurati grazie mille per l'intervento! E' proprio per questo tipo di input che ho fatto questo video, per un confronto! Sulla misurazione degli strumenti io mi stavo basando su questo: asa.scitation.org/doi/pdf/10.1121/2.0000451
@@REAPERIANI grazie per aver letto il mio intervento. Molto interessante il tuo studio sugli effetti del suono, la libreria in tutte le lingue è enorme e ho preferito far da me dopo la lettura di molti testi alcuni veramente in opposizione totale ad altri. Appena si calmerà l'ondata di emergenza sanitaria del nostro paese riprenderò le demo in tutta Italia del Correlatore Armonico Ipertono/fase ovvero come sentire cio che nessun impianto riproduce. é un personale studio sugli armonici/ipertoni , sulle loro fasi e sul quarto suono ovvero cosa c'è oltre la musica.... Partendo dalla realizzazione e dallo studio per diffusore acustico riverberante per usarlo in metafonia ho scoperto aspetti molto interessanti sui segnali registrati. Nessun impianto al mondo riproduce tutto cio che c'è perchè la misura è solo una blanda rappresentazione a molti segnali che essendo interpolati in condizione quasi infinita sono "nascosti". Mi fermo qui perchè non vorrei generare confusione ne salire sulla cattedra perchè non è il mio forum e non lo accetto deontologicamente, ho voluto accennare lo studio del Correlatore Armonico che ho inventato partendo da tavole risonanti di legno per violino e viola, per dimostrare che ascoltiamo solo una parte del segnale..che anche il cd 16/44 suona "freddo" perche è errata la sua estrazione (il policarbonato e l'alluminio ruotando formano un piccolo generatore repulsivo magnetico, l ho misurato personalmente)e perchè parte delle informazioni sono cancellate in riproduzione. Ringrazio per la pazienza Reaperiani che gentilmente mi ha permesso di esprimere un parere e continuerò a seguire il dibattito quando mi è possibile. Grazie ancora e Buona Musica a tutti. p.s. scusate ancora non mi sono presentato.Alex Cereda (Sublima)
Quindi mi stai dicendo che Neil Young col lancio del suo dispositivo High Resolution "PONO" 5 anni fa non era del tutto pazzo? ma soprattuto, questo tipo di suoni sono udibili quando sono in giro? chiaramente dipende dagli auricolari/cuffie e dal dispositivo che sto utilizzando e anche da quanto caos c'è attorno a me. Ma quindi ne vale la pena? da un punto di vista consumer, io credo che il 95% delle persone non riuscirebbe a sentire la differenza tra CD, MP3/AAC, High Res Audio. Mi piacciono un sacco queste tematiche, magari potresti fare un video confrontando lo stesso album nei vari formati, CD, Vinile, MP3/AAC, e Servizi Streaming (Spotify, Apple Music) in modo tale da capire, quanto si perde o si riesce a percepire tra i diversi formati, sarebbe anche un modo per far luce sulla famosa questione CD vs Vinile. Gran bel video Francesco!
attenzione, in questa ricerca non si parla di sentire la differenza, ma di percepire una differenza a livello di sensazione sull'ascolto prolungato (dai 10 ai 100 secondi) con effetti simili al "rilassamento" quindi non è una questione di sentire la differenza, ma di collegare un emozione differente all'ascolto della musica. Da dimostrare poi se queste frequenze percepite via vibrazione ossea siano condizionate da effetti come mascheramento o rumore di fondo... sicuramente non funziona come funziona per l'orecchio nella zona 20-20khz
Sicuramente l'avvento del digitale ha un contribuito (in parte) alla caduta del mondo musicale , ma il peggioramento dei sistemi di ascolto , delle registrazioni e di pari passo l'impoverimento artistico in generale ha dato il contributo più grande. Io sarò anche un po avanti come anni ma non riesco a capire come si faccia ad ascoltare musica dalle supposte Bluetooth o dalle cuffiette del telefono . Non oso pensare cosa succederà da adesso in poi dato che si è deciso di accoppare la stereofonia. Spero di sbagliarmi...
Grande video! Prove strumentali da noi effettuate in studio diversi anni fa, confermano che nel vinile analogico puro sono presenti frequenze musicali ampiamente sopra i 20K. Ora sono tra quelli che dichiarano di avere riscoperto il piacere dell'ascolto attraverso pezzi registrati Hi Res 24 bit 96 - 192 o Native DSD, che non mi fanno rimpiangere la dolcezza del vinile. Solo una domanda: come si spiega questo netto miglioramento rispetto al CD, se le mie orecchie da ultrasessantenne, sopra i 13k non sentano un cazzo?
perchè confondi il "sentire dalle orecchie" con il percepire fisicamente la musica. La percezione delle altissime frequenze sopra i 16k la si fa con la vibrazione dell'acqua negli occhi (da paper di ricerca, non mia invenzione) Come per le basse è vibrazione ossea
Ciao Francesco, ottimo video, ottimi esempi e solidissimi argomenti. Manca solo una cosa se vuoi veramente integrare tutte le informazioni che hai dato: manca la parte relativa alla risposta all’impulso, soprattutto per quanto riguarda i mezzi analogici (tape, casse, mic ecc...) una sinusoide statica rappresenta in modo riduttivo quello che veramente avviene durante la riproduzione di un brano. In più manca una vera e propria comparativa tenendo in considerazione l’oversampling. Ad esempio un onda quadra in oversampling 4x a 44.1 è estremamente diversa da una quadra senza OS. Detto questo, come ti dicevo nella discussione dalla quale penso sia partito questo tuo “rant” bisogna sempre considerare il formato di output richiesto dalla committenza e il tipo di lavoro che si va a svolgere. Anche a me piacerebbe fruire esclusivamente di musica hi-res ma attualmente, pur essendoci le condizioni, non ce n’è richiesta massiccia. E per concludere...non è colpa del formato digitale se ci siamo sconnessi dalla musica. È l’avere tutto subito a portata di click ad aver creato la musica usa e getta. Sono emotivamente connesso a molti vinili, audiocassette e CD (di quando i dischi si compravano) in egual modo, non posso dire la stessa cosa di tanta roba che ascolto in formato “liquido”. Per inciso, ricordiamoci che un botto di roba da fine 80 ai primi 2000 è stata realizzata su DAT o DASH tape a 44.100hz (CLA ha mixato da DASH Sony a 44.100hz 16bit verso SSL fino al 2010 se non erro). Ti do assolutamente ragione su tutto meno che sul “fattore emotivo”. Il mito che volevo sfatare io era relativo ad una questione ben diversa dal registrare a SR alti o bassi ovvero: meno aliasing in mix ITB (che con OS NON è vero, anzi) e minore latenza (falso, hai solo più blocchi di samples nello stesso intervallo di tempo). Attendo la seconda parte
Perché la domanda rimane quella.. Se il plugin non ha oversample? Perché bello il video della fab filter..ma i loro plugin hanno il x4... Tutti gli altri?
REAPERIANI vero, non tutti lo hanno...ma quali ne hanno bisogno? può questo incidere sulla scelta di quale plugin utilizzare? L’oversampling è all’interno di moltissimi plugin, sia effetti che Synth, solo che a volte viene denominato diversamente (es. quality, mode, HQ ecc). Per esempio i Waves MDMX hanno una modalità HQ che è un OS, Synthmaster ha la modalità “best” che è additittura 8x, il clipper free di venn audio ha oversampling 16x e così via. In più, per chi usa Kontakt, e ce ne sono a pacchi che come me compongono OST e BGM, le migliori librerie sono massimo a 48khz il che inizia a creare problemi quando si lavora a SR differenti, visto che Kontakt deve fare il resampling “al volo”...ti posso dire che ad esempio Spitfire e Berlin Tools hanno librerie a 48khz, moltissimi altri a 44.1. Per questo bisogna distinguere tra pippa mentale e reale utilità. Mentre ci sono casi in cui l’audio hi-res è indubbiamente la scelta migliore, ci sono altri in cui è vero che stare più bassi è molto più ragionevole 😁
nel video indicato fabfilter tu stesso citi, fanno vedere che anche un semplice eq sul side genera armoniche o un compressore troppo veloce Quelli veri (tipo junkie Xl) ricostruiscono le loro library con sampler hardware usando true sample rate conversion, che non ha artefatti per i comuni mortali, si può provare tal-sampler. Quindi problema non si pone Premiere sound factory fa librerie per kontakt da 96khz (un overkill, a mio avviso 48000 è piu' che sufficente) In un articolo di sound on sound indica come "not the full-quality final versions" i sample a 44.1 poi sostituiti da una registrazione e resample aggiuntivi a 88.2kHz/24-bit (volevano fare 176 ma non hanno sentito improvement, quindi hanno abbandonato l'idea) questo nel 2005 Il mio discorso è... è il 2020... se lo facevano loro nel 2005... non possiamo iniziare a farlo anche noi in home studio nel 2020? Siamo sempre alla ricerca del suono pro, proviamoci! (che sarà prossimo video) p.s. i pro la conversione di sample rate la fanno in analogico con due computer separati... da provare anche quello!
Vero Fra, secondo me hai ragione da vendere, e poi certe frequenze non solo si sentano nelle ossa, direttamente, ma alcune anche nelle palle ! Per chi le ha :-)) Chissà dove le sentano le donne ai rave, bisognerebbe chiedere : dov'è che vibra di più ? El vibro.
Se vuoi come catena per registrare un vinile ti posso mettere a disposizione puntina ortofon Scratch Mk2, giradischi Pioneer plx1000 con mixer Pioneer S9 ( come pre ) e scheda audio RME fireface UC.
che sia di qualità migliore ci saranno sempre dibattiti, io so so lo che a sample rate maggiore ho meno latenza e quindi posso alzare il buffer un po' di più XD
Usi un linguaggio un po' "forbito" ma dici cose interessanti e intelligenti, ho in riparazione un vecchio technics trazione diretta, niente di speciale ma i vinili aaa ci sono, spero di averlo presto e se mi dici come; ti manderò volentieri un campione che spero di riuscire a fare con una ur22mk2, complimenti anche per tutti gli altri video che ho ascoltato
Grande video sono TOTALMENTE d'accordo con te e non sono ne un audiofilo che deve vendere qualcosa o altre cose del genere. Ma e' vero, ci sono suoni che il nostro cervello percepisce tramite le orecchie e ci sono suoni che vengono percepiti in altri modi. Quindi grande lavoro! E chi ti critica vada a cagare! Di cuore! Se si ama DAVVERO la musica si sa che non e' semplice qualcosa che si sente solo con le orecchie. Tutto nell'universo e' vibrazione, io sono appassionato di cosmologia ed astrofisica, anche se non e' il mio settore di lavoro. Ma tutto l'universo vibra a diverse frequenze, incluse le nostre cellule. E allora se l'universo E' MUSICA la musica che noi "percepiamo" non e' assolutamente SOLO tra i 20Hz ed i 20kHz ma molto molto piu' vasta! Mi piacerebbe un tuo feedback! Ciao grande!!!
A parte che secondo me non c'è bisogno di inventarsi il campionamento a 44 per giustificare la propria sensazione di "dissociazione" dalla musica. Comunque il vero test secondo me rimane dimostrare che queste frequenze infra e ultra soniche abbiano un vero effetto sulla percezione, a prescindere dal mezzo. Che sia l'orecchio, che sia il movimento del corpo dovuto allo spostamento meccanico dell'aria o che sia qualsiasi altro il mezzo che dovrebbe consentire di percepire queste frequenze, il vero test è dimostrare che le persone possano realmente distinguere tra una registrazione a 44 ed una a 192 con una probabilità maggiore del 50%, ovvero maggiore del semplice caso.
Nel video successivo c'è una meta analisi dell'Università di Londra pubblicata su aes che conferma questo tipo di distinzione. Sorry per il video spezzato in due!
@@REAPERIANI Ho iniziato a guardare il video successivo. Per ora ho guardato i primi 15 minuti ma voglio subito farti i complimenti per la tua onestà e umiltà. Ti stimo davvero per le palle che hai avuto nell'ammettere pubblicamente e sinceramente i tuoi errori. Apprezzo molto anche il tuo evidente desiderio di "scientificità" negli argomenti che affronti, questo vale molto di più della possibilità di sbagliare. Grazie!
Ciao Francesco, ho un giradischi di buon livello,idem testina, preamplificatore etc etc. Ho vinili molto vecchi, datati molto prima della nascita del CD. Se ti fa possiamo fare un po' di prove. Per info: io ascolto quasi esclusivamente vinili, ed il loro suono non mi stanca mai . Il CD: dipende, di sicuro il loro suono è più stancante degli LP, ,ma alcuni cd mi infastidiscono meno di altri. Detto questo, il video è interessante e sotto certi punti di vista dà ragione ad alcune mie convinzioni sul CD ( ovvero: suono poco emozionante), d'altra parte c'e una cosa che non capisco : ok,le componenti oltre i 20 KHz si muovono a ritmo di musica, ma come facciamo a discernere questi suoni dalla musica? Riformulo x essere più chiaro: possiamo essere sicuri del fatto che siano suoni musicali i valori misurati oltre i 20 KHz o possono essere altro? Per esempio rumori, distorsioni o qualsiasi altra cosa? Chiedo questo non per contestare ma x capire . Altra cosa: quando hai rallentato la musica ad un quarto della velocità, ciò equivale oggettivamente a dividere per quattro tutte le frequenze riprodotte? La mia vuole essere una comunicazione costruttiva. Grazie. Ps: non sono un tecnico del suono ma un semplice appassionato di musica ben riprodotta ( e di musica, in senso lato). Ciao Gianni
ciao! ecco li non c'è ancora risposta tra rumore distorsione o qualsiasi cosa. Nel video successivo c'è un approfondimento del discorso supportato da un paper aes del 2016 dell'università di Londra sull'argomento. Confermano la percezione dei suoni, ma anche loro non hanno una visione "a fuoco" della questione. Alcuni formati tipo mQa fanno un lossy dei contenuti dai 48khz in su, giusto per metterli. Si esatto, è solo un test molto empirico quello di rallentare la musica per sentire le frequenze sopra i 20khz
Sarebbe meglio aspettare la seconda parte del video ma io la domanda la faccio ugualmente. In ambiente di ascolto e quindi non di campionamento e registrazione, quindi consigli di salire sopra i 48k? Forse la risposta era nel video e io mi sento confuso dalle troppe info. Grazie in anticipo
Mi sembra tutto molto divertente. Cominciamo col dire che se è vero che la ripresa da casse col microfono ha aggiunto un' ulteriore catena, cioè microfono-D/A. È anche vero che hai alzato il gain e che se avessi controllato i livelli ormai saturi delle altre frequenze stiamo parlando di una goccia nel mare. Visivamente e non ascoltabile. A 0,25x di velocità spieghiamo bene che ciò che si sente ha una frequenza 4 volte inferiore, per cui sono i 40000 hertz fatti diventare 10000 hertz. Ma non solo. È stato pompato il gain. Con un gain consono a non saturare tutta la gamma di frequenze di quella traccia, probabilmente non risultavano udibili neanche traslate a 10000 hertz a causa del bassissimo livello. Dimostra che qualcosa c' è e che va a tempo col charleston della batteria. Nient' altro. Si sente? No. Si distingue tra tutaa la traccia? No. Si percpepisce, lo hanno detto gli scienziati. Ok. Posso anche avere fede. Ti lascio riflettere su quanto detto tra alte frequenze e passione per la musica nei tempi. Hai chiamato le Alesis demmerda. Sai, vero, che il mondo in tempi non sospetti non lo aveva neanche un tweeter e si usavano solo scodelloni full range? Sai che i tweeter comuni nelle case della gente su impianti che pagavano milioni di lire erano coni pesantissimi che faticavano a raggiungere i 10 k? Ti prendo uno dei miei pezzi preferiti senza sconfinare nell' oceano della musica: With or withou you degli U2. Cominciando dal master digitale per finire alla prova delle prove. Per 3/4 della canzone non viene suonato neanche un piatto. Per cui emozione zero per i primi 2:30 circa? Non scherziamo, dai. Vuoi trovare i 40 khertz sulle incisiono di Elvis? Il mondo ha sognato con lui. Il discorso fa acqua da tutte le parti.
Ciao! Grazie per il feedback! Hai assolutamente ragione, la mia ipotesi non era esclusiva, cioè senza alta frequenza non c è emozione. La mia ipotesi è più sulla abitudine di ascolto sul lungo periodo e sulla risposta emotiva. Purtroppo molto difficile da misurare scientificamente. Sulla questione dei 10k erano indicati quei valori per la risposta lineare, ma poi in modo non lineare sicuramente salivano (ho misurato dei vecchi jbl anni 70 e c'è possibilità di riproduzione, seppur attenuata, fino a 35khz. Ripeto, è un ipotesi è non un credo assoluto, é comunque una ricerca che sto continuando a portare avanti e spero in futuro di raggiungere una smentita o una conferma (anche con l'aiuto di mia sorella che è ricercatrice nell'ambito neurologico) Grazie ancora del tempo dedicatomi!
La cosa che non riesco a quantificare è quanta componente in alta frequenza sia necessaria per attivare il cervello in modalità "in riva al mare" come è stato provato nella ricerca coreana. Cioè a che gain deve essere per essere percepito
@@REAPERIANI Però dare dei terrapiattisti a chi non crede che la percezione della musica sia pochissimo influenzata da un tweeter che riproduce i 40khz con una perdita di oltre 30 db mi sembra un pò eccessivo. Le ricerche scientifiche infatti non arrivano a conclusioni definitive e soprattutto i test sono realizzati con impianti dotati di super tweeter. Nella stragrande maggioranza dei monitor da studio e casse hifi i normali tweeter perdono decine di db rispetto a un super tweeter che riesce ad essere lineare anche sopra i 40 khz. In questo video hai proprio dimostrato il limite dei normali tweeter e sappiamo benissimo che essere 30db o peggio rispetto al segnale originale è un'enormità. Quel leggero miglioramento scientificamente dimostrato potrebbe essere completamente perso senza l'utilizzo di super tweeter. Mi sembra che ci sia ancora molto da studiare e da dimostrare sulla reale efficacia della riproduzione in high res.
Molto interessante e istruttivo ma è una faccia della medaglia: l'altra cosa che si è persa nelle produzioni musicali è la dinamica e quella non te la restituisce nemmeno un file da 32 / 384 khz... ed è la quota fondamentale di realtà che si è persa nei cd "mainstream" dagli anni 90 ma che si conserva in molti vinili soprattutto di annata (e in buono stato...). Per cui sì, l'audio hi-res NON è una truffa al 50%: ti restituisce quelle frequenze che hanno un loro peso sulla musica (il 50% ok) su un remaster "demm...da" compresso in dinamica che ti fa venire il mal di testa dopo 10 minuti...Ma questa è la mia opinione, anche se dopo qualche conferma on the fly con yuolean prima di calarmi l'analgesico... ;) La mia idea è che la qualità di un servizio hi-res dovrebbe essere misurata anche (soprattutto?) in questi termini. Dateci master che respirano please!!! grazie...
Sicuramente gli anni del cd hanno creato dei mostri con zero dinamica, anche quella uccide Fortunatamente sembra che con i master in mqa ci sia un controllo di dinamica molto più soft. Molti servizi iniziano a fornire in hires i mix e non i mastering di alcuni brani. Alcuni brani ne guadagnano, altri ne perdono! Ma sembra che il futuro si stia stabilizzando attorno ai -13 lufs, un ottimo compromesso a mio avviso!
interessante sarebbe confrontare i lufs di un vinile con la sua versione hi res per le vecchie produzioni, per le nuove spero che si torni a respirare di nuovo senza la mascherina dei limiter a palla... :)
Correggetemi se sbaglio: se ricordo bene il teorema del campionamento indica che la frequenza di campionamento deve essere almeno il doppio della frequenza minima da campionare (questo per avere almeno due punti per descrivere l'onda da convertire). Quindi (banda udibile 20-20k) dato il filtro analogico anti-alias, che ha pendenza fino a 22.050 hz quindi il doppio è 44.100. Non ti sto dando contro anzi, voglio dire, è vero che a 44.100 si perde roba sopra che anche se non udiamo, percepiamo come hai detto tu, però se ho capito bene il teroema, si perde qualità acnhe sotto. A 44.100 siamo al limite di due punti per convertire e descrivere i 20k, quindi oltre che perdere lo spettro che c'è dopo, diciamo le frequenze che si aggirano al limite dei 20k sono descritte al pelo. Aumentando la frequenza di campionamento a 88,200 oltre che aumentare lo spettro disponibile, in questo caso avere il limite dei due punti nella conversione dei 44,100 hz, si ha comunque il doppio di risoluzione nella descrizione di tutta la banda audio. Quindi si 44.100 è alla buona.
Per quanto riguarda il dsee hx della sony cosa ne pensi? Una bufala? Assicura di poter ripristinare tutte le frequenza perse con la compressione del file.. Un esempio può essere avere file a16 bit 44.1 khz e forzare in output 24bit 194khz dovrebbe recuperare tutte le frequenze possibili(creare un algoritmo il più similare possibile) per ottenere un file hi-res ( ovviamente con la sorgente finale che riesce a supportare questi tipi di file).. So che però portarlo al di sopra di 16 bit 44.1 khz sarebbero frequenze che comunque non potremmo sentire (ultrasuoni) e sarebbe inutile
gli ultrasuoni non li senti dalle orecchie ma dalla vibrazione ossea, ci sono un infinità di paper aes che lo dimostrano (vedi video 2 sull'argomento) ci sono molte compagnie che stanno tentando la via del "ripristinare quello che si è perso" la prova da fare è questa, in un confronto A B veloce, non sentirai mai la differenza, bisogna vedere sul lungo periodo quale sia la fatica d'ascolto e il rilascio di dopamine nel cervello (o onde alpha celebrali) purtroppo non sono esperimenti semplici da condurre, da qui la mancanza di certezza assoluta sul beneficio dell'hires vero o ricostruito. Personalmente ho condotto alcuni test, e l'audio a 44.1 su un pomeriggio di ascolto mi affatica, mentre l'hires no. suggestione? Può essere!
Ciao Fra! ho solo una domanda. Ma a che pro puntare sull'Hi res, quando poi la gente normale ascolta la musica da delle cuffiette di merda da 2€? Non fraintendermi.... ti seguo da anni e sono Patreon, ed è sempre un piacere ascoltarti
@@REAPERIANI Sai riflettendo meglio sul video, mi è venuto in mente, che l'hi res può essere paragonato al raw di una reflex. Perchè il raw è un formato appunto, grezzo, e cattura tutto quello che riesce. Cosa che permette poi in post di tirare fuori dei dettagli che di primo acchito non si erano notati. Credo che con l'occhio umano, il concetto sia simile. Ad esempio, perchè un panorama o una data cosa vista dal vivo è più bella che in foto? Forse perchè il corpo umano percepisce le frequenze dei colori che non riesce a vedere, come infrarossi e ultravioletti.... Sono sfumature, ma a quanto pare sono importanti.
Fra ho un problema con l'ultima versione di reaper: non riesco più a sentire il monitoring delle traccie armate in modalità "play" ma devo per forza far partire la registrazione per sentire cosa sto suonando...mentre quando è tutto fermo (né play né rec) sento correttamente il monitoring della traccia armata. Sai come risolvere? Grazie!
Ciao, tempo fa ho fatto dei test con il sample rate per il semplice motivo che se lavoravo a 192 khz la scheda mi dava quel filino di latenza in meno che era molto utile... però cosa avveniva, quando alla fine portavo il master a 44100 (costretto perché allora masterizzavo su cd) c'era un notevole cambiamento di qualità nei confronti dello stesso progetto iniziato a 44100 e finalizzato allo stesso sample rate. Forse nella mia ignoranza sbagliavo qualcosa nella conversione, ma fidandomi solo di quello che sento, delle mie orecchie, da allora sto sempre a 44100 dall'inizio alla fine mp3 compresi.
Questo assolutamente si. La sample rate conversion sembra uno dei problemi principali di lavorare ad Alta frequenza. Ogni algoritmo di conversione è differente. Se non si è in possesso di un buon algoritmo è meglio lavorare alla frequenza di risoluzione della consegna
sicuramente non ho la tua strumentazione e conoscenza delle campionature ecc, pero' ho un impianto (discreto per le mie possibilita') il quale ho appena sostituito le mie casse frontali (ne ho 7) e ho messo casse HIRES le Canton 509.2 DC e il centrale Acoustic Reserch HiRes ... ho provato a sacaricare musica HIRES da youtube (che te dici che non la supporta) ma in teoria e' presa da file FLAC ( Lossless) ... la differenza e' molto alta, se provo con musica non lossless non rende alla stessa maniera, ok che i brani sono magari differenti gia' durante la registrazione, ma ho sentito molta differenza anche con le stesse canzoni di Battisti registrate nei formati sia MP3 che FLAC ... per quanto riguarda invece il perche' si sta perdendo la voglia della musica, dubito che la motivazione sia quella da te citata della qualita', ci sono diversi fattori, tra cui e' molto piu' facile reperire una canzone rispetto agli anni 80 (che se eri fortunato avevi una piastra di registrazione seria e ti copiavi il disco comprato da tua cugina), chiaramente comunque qualcuno doveva comprare, ora trovi tutto su youtube, inoltre la musica.. quale musica? :-D .. ora la maggior parte della musica viene riprodotta da computer strumenti veri come una volta sono in "pochi" a suonarli e le generazioni di adesso raramente ascoltano anche solo ACDC ... siamo in un era di Youg Signorino, non c'e' molto da stupirsi che la musica e' calata :-D ... inoltre anche solo spendere soldi per sentire "bene" la musica, ormai si preferisce girare con la cassa bluetooth che fa solo casino, oppure cuffie che fan sentire i basso estremamente enfatizzati, proprio perche' il mercato dell'alta fedelta' ha perso i suoi veri cultori, che per carita' ci sono, ma spesso a chi ama davvero sentire la musica, e' purtroppo limitato dal portafoglio (ci sono casse come le Raidho 5.1 che costano 200.000 euro :-D
Caro Francesco, ho seguito con molta attenzione i tuoi interessanti esperimenti di comparazione tra programmi audio tagliati ai 20Khz e altri che si estendono ad alta frequenza. Come tu hai dimostrato, oltre i 20k c'è vita, vita musicale per l’esattezza, anche se molto limitata. Se noi "umani" quella "vita" non la udiamo per limiti fisici dell’orecchio (o del cervello), mi nasce però qualche dubbio sul fatto che possiamo in qualche modo percepirla ugualmente. Gli scienziati da te citati, se ho ben capito, dichiarano però che è stata riscontrata una differenza reattiva da parte delle cavie umane da essi utilizzate. Come conciliare la mia affermazione categorica, mutuata (spero) dal buon senso logico, con i dati degli scienziati? Mi viene da pensare quindi quanto segue (citando il musicista Giuseppe Tartini e il suo cosiddetto “terzo suono”) : - consideriamo che la sovrapposizione di 2 frequenze ne produce una terza, più bassa, di frequenza pari alla loro differenza in hz (ad esempio sovrapponendo un FA a 704 hz e un LA a 440 hz, sarà chiaramente udibile, a volume più moderato, un DO a 264 hz); notiamo che il fenomeno si può manifestare anche parecchio più in basso: ad esempio sovrapponendo un FA a 704 hz e un LA a 880 hz ne risulterà un FA a 176 hz (2 ottave sotto il FA generante) - N.B. (le frequenze citate non sono quelle del sistema temperato, bensì quelle naturali) - di conseguenza avremo che le frequenze che operano ad esempio nella fascia non udibile tra i 20 e i 30 khz, interagendo tra loro, creeranno alcune frequenze più basse, in fascia udibile, e tali frequenze generate, interagendo a loro volta con altre frequenze già presenti in fascia udibile, ne genereranno delle altre ancora. in tal modo risulterebbe un arricchimento armonico più o meno percepibile nel programma audio in fascia udibile rendendo il tutto più simile al corrispondente fenomeno acustico naturale.... e forse è questo l’elemento che ha determinato i risultati osservati dai suddetti scienziati e che molti di noi credono di rilevare in maniera più o meno inconscia nell’ascoltare lo stesso brano campionato in bassa e alta frequenza. Tu che ne pensi e che ne pensano gli altri fonici che bazzicano sul tuo canale? Aggiungerei un’altra cosa: l’esperimento effettuato dall’ingegnere audio Christopher Montgomery su un campione di ascoltatori diede risultati negativi in quanto nessuno di questi riuscì a percepire con ragionevole certezza alcuna differenza tra programmi audio registrati (dall’analogico) alle varie frequenze di sampling in voga. Sembra una contraddizione… chi vuole commentare?
Hanno provato anche inserendo rumori di mascheramento in zona sotto 20k per evitare appunto questo problema. Ottima intuizione! Da altri fonici ho beccato un sacco di insulti, ma alla mia persona. Nessuno mi ha saputo argomentare in modo costruttivo i miei dubbi. Ho postato il video in audio recording Italia per appunto avere conferme Ho trovato altri papers molto interessanti.. Ne parliamo al prossimo video!
Sugli esperimenti ad alta frequenza il tempo di esposizione era troppo basso, e ha usato impulse trains, non musica. Nei test musicali aes la differenza viene percepita in ascolti corti solo se il disco è complesso. Cioè su strunenti solisti zero. Ma su orchestre o band c'era risposta!
Mi spiace per gli insulti, anche se non capisco per quali motivi possano averteli inviati.... sono contento di aver dato un piccolo contributo ai tuoi dubbi e quelli di altri operatori.... dai quali mi piacerebbe sentire anche qualche parere.... vado intanto a vedere su audio recording Italia.... un salutone!
@@REAPERIANI Su audio recording Italia, in risposta alle tue legittime affermazioni e domande, ho appena notato una reazione vergognosa e stomachevole, oltreché per niente costruttiva. Nello specifico, se può essere di aiuto, sappi che il tuo sgradevole interlocutore ha agito allo stesso modo con me alcuni mesi fa, cercando di condurre il suo dissenso verso una lite, invece di argomentare in maniera equilibrata. Secondo me si tratta di una persona che ha dei problemi....
@@REAPERIANI Quindi negli esperimenti degli scienziati di cui hai parlato ci sono state delle specifiche più dettagliate delle quali tenere conto, bene, prendo atto.... grazie mille.
Verso la fine del video viene accennato il discorso dell' "enfasi" (pre-emphasis e de-emphasis), potresti parlarne più approfonditamente in un prossimo video? Secondo me è un argomento ingiustamente snobbato che meriterebbe più interesse, sia da un punto di vista tecnico che da un punto di vista storico, soprattutto per la discografia a cavallo tra inizio anni '80 e fine anni '90.
Devo indagare più a fondo perché sto trovando pochissime informazioni. Non tutti usavano eq di enfasi e de-enfasi... Non riesco a capire di preciso in che periodo. Ho trovato solo un manuale Sony che semplicemente lo nomina... Ci studio sopra!
@@REAPERIANI Grazie mille, sei un grande! Ti lascio un paio di link in cui sono elencati alcuni degli album in cui è stata applicata l' eq di enfasi, spero possano esserti utili: www.studio-nibble.com/cd/index.php?title=Pre-emphasis_(release_list) forums.stevehoffman.tv/threads/pre-emphasis-list.121188/page-59#post-22532882 forums.stevehoffman.tv/threads/pre-emphasis-list.121188/page-45#post-18279891
Guarda non sono un tecnico dell'audio, ma ti posso dire di possere due cd di inizio anni '80 con il flag di pre-enfasi applicato e che necessita di un filtro di de-enfasi per essere ascoltati correttamente (sono le prime edizioni giapponesi di "Thriller" e "Off the wall" di Michael Jackson). Non so per quale motivo, ma per quanto riguarda questi album, qualunque altra versione digitale uscita anni dopo è nettamente lontana dalla naturalezza, energia, dinamica e pienezza del suono di questi primi cd una volta che sono stati correttamente de-enfatizzati. Non so se si tratta per le frequenze, ma il mastering è sicuramente più caldo, pieno ed avvolgente, un suono che ricorda proprio quello del vinile.
In realtà è abbastanza normale che tu possa avere segnale sopra i 20 kHz dato che qualsiasi valore di risposta in frequenza di un apparato indica semplicemente la frequenza di una curva HP/LP (che sia misurata a -1/-3/-6/-12 a seconda della qualità del prodotto e dell'onestà del costruttore), quindi, anche se molto attenuato, quel segnale passerà anche da Dac molto economiche (come hai appunto dimostrato). Per quanto riguarda il discorso del vinile, come ben saprai una semplice sinusoide é il suono più "noioso" che esista, mentre il rumore risulta sempre interessante al cervello (da qui il motivo di generi come metal, industrial, noise, glitch etc), per cui credo che in quel caso non sia tanto una questione di contenuto musicale ma effettivamente di distorsione armonica che agiva da leggero overdrive/saturatore/exciter sul suono, rendendolo ad alcuni più interessante da ascoltare. In ogni caso aspetto con ansia il test del lavorare a 96 per consegnare a 44.1; ho motivo di pensare che sia ovviamente meglio, ma sono curioso di vedere cosa farai!
@@REAPERIANI lo dico perché penso che accada qualcosa di simile a quando lavori a 32 bit float: ovvero, anche se il segnale registrato non può avere una profondità maggiore di 24, lavorare con una estensione di 32 porta in ogni caso ad una maggiore precisione di calcolo che verrà occupata dal risultato delle nostre manipolazioni (compressori etc), e anche se poi dovremo tornare a rappresentare il segnale su 24 o 16 bit, avremo in ogni caso "disegnato" delle modifiche più realistiche che in un modo o nell'altro lasceranno la loro traccia. Ps: questo discorso é stato confermato dal mio professore di teoria dei segnali ;)
Secondo me, il punto non è capire se un sistema digitale a 192kHz sia in grado o meno di riprodurre frequenze oltre i 20kHz, compresa la catena analogica cassa-mic-preamp. Il punto è capire se lo percepiamo noi e sopratutto quale sia la sua utilità reale in una produzione musicale. Mi riferisco sopratutto ai rapporti dinamici. Come tu dici le informazioni di risposta in frequenza di ogni device prendono in considerazione una soglia di attenuazione all'interno della quale il dispositivo si considera "rispondente". Ossia agli estremi della risposta, il device manifesta attenuazioni. Quindi una piastra a cassetta dichiarata 30-15000Hz riesce ad andare anche oltre ma al costo di una pesante attenuazione in una zona flagellata dal rumore di fondo. Anche l'orecchio umano soffe di questa attenuazione nelle alte freq. (fletcher munson). Ne consegue che probabilmente siamo tutti (anche gli anziani come me) in grado di sentire un 20kHz (e forse oltre) se sparato a volumi molto elevati, ma se immaginiamo una condizione reale di ascolto, quel 20 appena percepibile deve convivere con un programma full range che probabilmente supera i 110dbA. L'appena percepibile in presenza di materiale a quel volume, appare NON percepibile. Cioè amenochè non ci si trovi di fronte ad una composizione musicale minimalista concepita per essere riprodotta a volumi allucinanti e quindi contenere materiale molto soft per darci modo di percepire gli estremi, tutto il discorso è una colossale PIPPA che distrae dal core business della produzione e dell'ascolto. Non sono a conoscenza dell'esistenza di tali composizioni. In altre parole non esiste utilità pratica per un contenuto a freq > 20000 all'interno di qualsiasi programma musicale, anche se l'apparato uditivo e la strumentazione sono teoricamente in grado di percepire oltre. Per questo quel limite (generoso) è stato usato come base per ogni riferimento alla capacità uditiva umana e conseguentemente per lo sviluppo delle apparecchiature audio.
è quello che appunto i paper che ho allegato cercano di dimostrare. Oohashi è dal 1991 che fa esperimenti e pubblica ricerche sulla percezione umana oltre i 20k Ne ha rilasciate 7 fino al 2006 Le uniche due paper pubbliche che vogliono dimostrare il contrario sono state effettuate dalla NHK (la rai del giappone) Nei loro test hanno usato dei crossover digitali da cooledit invalidando il test I test della AES li hanno fatti con dei pulse train, non con la musica, quindi il fattore temporale che il paper descrive dei 100 secondi di esposizione non è stato rispettato. Ci sono altri paper che rafforzano i lavori di Oohashi dove sono stati fatti dei test con rumori di onde oceaniche campionate, per evitare il bias delle canzoni che non piacciono, che hanno confermato la sensibilità umana a frequenze sopra i 20khz e la risposta emotiva (piu' risposta celebrale in onde alpha e bassamento di onde beta) E' una ricerca complessa! Sto continuando la ricerca per vedere se riesco a trovare papers che dicono il contrario. Grazie per l'intervento!
ah i test di Ooashi sono fatti con dischi SACD C'è anche un paper della AES che ha testato 88.1 vs 44.1 non sono state trovate differenze in un blind test per le registrazioni di singoli strumenti, ma sono state registrate differenze dai partecipanti al test a registrazioni "complesse" di orchestra o band quindi piu' che minimalista la composizione deve essere complessa. Quindi anche tutti gli abx test fatti con i dischi audiofili di violoncello solo sono da considerarsi nulli secondo la AES
Sinceramente non ho capito il nesso tra le altre frequenze sonore e le frequenze di campionamento. Visto che la frequenza di campionamento indica quante volte la grandezza che voglio digitalizzare viene misurata; e non ha nessuna connessione con i limiti minimi e massimi convertiti dal convertitore o delle frequenze audio. Quindi è facile da capire che più è alta la frequenza di campionamento e più la mia traduzione da analogico a digitale rimane fedele (da sola la frequenza di campionamento non basta per una maggiore fedeltà, serve anche una risoluzione maggiore, cioè più bit) e quindi ho anche più informazioni al secondo da gestire e memorizzare. Come spiegato su wikipedia la frequenza di campionamento di 44100Hz è il valore MINIMO per avere un campionamento accettabile ( it.wikipedia.org/wiki/Frequenza_di_campionamento ); qual'è il valore massimo? bho forse quando a salire non si notano differenze tra gli step per quanto riguarda gli ultimi 4 bit di conversione se non sono utilizzati credo che semplicemente assumono ( nel digitale ) di base il valore di 0 e non " vengono mangiati" dal rumore. comunque ogni bit aggiunto nel convertitore raddoppia la quantita di informazioni quindi la misura fatta è più precisa. per quanto riguarda l'onda quadra se non ricordo male il matematico Laplace ( o Fouriere) diceva che partendo da un onda sinusoidale se gli si applicavano alcune delle sue armoniche si potevano creare onde di varie forme, quindi se a una onda quadra si applicasse un filtro passabanda ( magari molto agressivo) sulla frequenza dell'onda principale dovrebbe rimanere un onda sinusoidale o qualcosa di molto simile ... ti va di provare la cosa? per quanto riguarda le alte frequenze anche se il nostro apparato uditivo non le sente direttamente è innegabile che la loro presenza influenza la forma d'onda finale che colpisce il nostro orecchio e di questa diversita ce ne accorgiamo
Il nesso tra le alte frequenze sonore lo puoi capire leggendo il teorema di Nyquist-Shannon (la cattura di una frequenza specifica richiede almeno 2 campionamenti per ciascun ciclo). Comunque più risoluzione la puoi ottenere aumentando anche solo uno dei due valori tra bit e campioni al secondo (bit=amp resolution e campioni al secondo=time resolution).
@@ziofrenko beh puoi fare la cosa più semplice e banale del mondo e cercare "alta risoluzione in musica" su Google, oppure ti posso citare tutte le fonti che vuoi riguardo bitrate e alta risoluzione, oppure mi citi tu le tue a favore della tua teoria. Cosa preferisci?
31:07 io ho due giradischi Technics SL 1210 MKII e sarei disposto a farti la prova di campionamento. Purtroppo, però, ho una Lexicon ALPHA cacata da 2 canali che mi arriva solamente fino ai 48kHz... Inoltre ho problemi di "ground loop" che ti avevo chiesto e sto aspettando un tuo gentile riscontro in merito...
Dire che il video è fantastico è dir poco!!! Non so se è una domanda del cazzo o no ma se faccio mix e master a 44100 e renderizzo a 48000 o a 96000 ha senso o no? Oppure mix e master a 48000 e render a 96000 o superiore... Spero questa domanda sia degna di risposta da parte tua... Grazie Fra e continua così che vai alla grande!!!👍😉
no attenzione è proprio la cosa da evitare! Se hai un sample rate converter di cui ti fidi, puoi stare a 96khz e scendere a 44100 in mastering. Se non hai un sample rate converter buono, lavora alla frequenza di campionamento della consegna. Andare da 44100 a 96000 non porta a nessun miglioramento perchè il programma non può reinventarsi l'audio che oramai è stato filtrato a 44100
@@REAPERIANI io con r8 brain della voxengo (che oltretutto è free) non mi trovo affatto male,ma se tu dici che non vale la pena "rischiare" ovviamente mi fido di te! Sei stato chiarissimo! Grazie mille Fra!!!
Potremmo però fare una distinzione filosofica sul digitale. Non è che il digitale abbia rovinato il mondo della musica, è l'mp3 gratuito che ha rovinato tutto. Il CD è un peggioramento ma anche un miglioramento, il vinile ha una distorsione fisica, piacevole o meno è un deterioramento della qualità musicale, alla fine forse è la ricerca del risparmio. Anche i dispositivi di riproduzione, io attaccate al PC da ragazzino nei primi anni 2000 avevo delle Logitech da 15€ 2.1 avranno riprodotto forse 10khz. Idem per le cuffie, delle Sony da 10€ con un driver del cazzissimo, cosa dovrebbero mai riprodurre? La smodata ricerca del risparmio e della truffa ci hanno portati ad ascoltare merda. Dai, 200€ per le air pods saranno mica soldi spesi bene per uno che desidera fare un buon ascolto... Capisco uno che non è interessato e vuole delle cuffiette per fare sport ci può stare. Ma se uno deve puntare tutto su un set e vuole ascoltare bene deve investire un po' su tutto. Buon dac amp e dispositivo di riproduzione (casse o cuffie) e ovviamente della buona musica, anche digitale, come hai dimostrato 96-24 è ottima musica digitale. E poi servono delle orecchie interessate ad ascoltare aprendosi alle sfumature che la musica vera può restituire.
e aggiungo una cosa per completezza, non è che siccome il taglio viene fatto alle alte, allora gli mp3 rispettano le basse frequenze, io ovviamente non sono esperto come te, e sopratutto non so toccare ne editare nulla, io vado ad analizzare gli spettri con sonic visualizer e se prendiamo solo per esempio il giro di basso di bohemian rhapsody giusto per citare qualcosa di famoso, il remaster su youtube (scaricato in qualsiasi bitrate vogliate anche i famigerati 320kbs) è oscenamente diverso il suo spettro rispetto al 96/24 acquistabile. Tolgono proprio delle cose, tutta una serie di onde e riverberi che sono parte degli strumenti che suonano in gamma bassa sono completamente neautralizzate ed asciugate perdendo un sacco di contenuto e sicuramente questo da un suo valore al suono. (e qui stiamo parlando di musica tra i 100 ed i 40 hertz nulla di trascendentale)
figata, io quando posso uso il 88.2 e devo dire che mi sembra più naturale il suono. pensavo che fosse legato alla miglior rappresentazione del segnale e a una minore introduzione di rumore digitale. rumore che pensavo dovuto ad approssimazioni minori e forme più accurate, sopratutto nelle altissime. Interessantissimo, cercherò l'articolo. ma purtroppo ho un 8 canali adat che per sfruttare tutti i canali devo usare i 44.100, e che poi i master vanno consegnati in qalità CD. comunque trovo anche che con un 88.2 la qualità renda meglio anche quando si converte a 44.1 o non sento più un c**o?
@@REAPERIANI Grande fra, apprezzo molto questo approccio "scientifico" con dati alla mano. purtroppo l'audio è sempre visto come una cosa solo di maestranza senza sapere le nozioni tecniche e scientifiche che coinvolge, dai fonici in primis... ottimo lavoro!!!
Io vorrei capire se è vero o meno che per l'audio rivolto alla musica bisogna lavorare a al doppio di 44.1khz e al doppio dei 48khz per l'audio dedicato ai video. C'è chi dice che sono fesserie, che conviene solo registrare e lavorare al massimo possibile permesso dalla propria apparecchiatura, perché tanto quando c'è il downsampling viene tutto ricalcolato e non cambia niente. Io non ho idea, se si sente bene va bene. Diciamo che ho un approccio un po più praticone anche perché andando oltre certi valori, secondo me sono solo pippe mentali, ma mi piacerebbe approfondire questo aspetto.
il resampling dal doppio della frequenza è piu' facile e "suona meglio" questo qualche anno fa (tipo 10) quindi 88.2 è ottimo per poi alla fine fare un resample a 44.100 i nuovi algoritmi di resample riescono a fare un ottimo lavoro a qualsiasi samplerate bisogna però scegliere l'algoritmo giusto, ottimi quelli del software sox, oppure quelli di izotope rx8
Ciao Francesco, scusa la domanda un po off topic forse, ma c'entra comunque con la frequenza di campionamento: acquistare un mixer digitale (del tipo bheringer x 32 o simili) ed utilizzarlo come scheda audio in studio può dare risultati soddisfacenti? La frequenza massima di campionamento sarebbe 48 000 hertz, meglio una scheda audio che possa salire di più? Grazie mille
ritengo 48000 il minimo sindacale. appropriato per questo momento storico dove sono rari gli ascolti ad alta definizione. Mi raccomando se hai plugin che fanno oversample o modalità HQ poi in mix, accendile sempre!
La matematica non è un opinione ma io voglio esporre cmq la mia 😂. Se ragioniamo in ottica di integrali, aumentando la freq di campionamento, cmq aumentano i rettangoli per calcolare l'area sottesa alla curva, di conseguenza anche la precisione della sinusoide. Penso quindi al di la dei fenomeni psicoacustici e acustici (studio sacrosanto e importante), la precisione del calcolo delle frequenze nello spettro udibile cmq è superiore usando freq di campionamento superiori a 44.1khz. Spero di essermi spiegato decentemente.
Non è tanto una questione di risposta in frequenza del nostro udito, quanto di mascheramento delle frequenze stesse quando si sommano e vengono poi riprodotte. Il punto è: hai mai provato a mixare in 192k? Non dico come esperimento, ma in un reale contesto. Io sì, l'ho fatto per anni e ho scelto di smettere di dannarmi l'anima, che 48kHz siano sufficienti per godersi della buona musica. La penso come te, anch'io ci avverto quel qualcosa in più. Ma chi altri noterà la differenza, oltre a chi mixa? I ragazzini che ascoltano su Spotify craccato tramite gli auricolari cinesi? Troppo sforzo di CPU per un qualcosa di cui nessuno si accorgerà nella pratica. A 192k, con una manciatina di plugin, il computer inizia a soffrire come una bestia pure se a 2048 campioni di buffer. Ho un i5 4690K; sta iniziando ad avere i suoi anni, ma schifo non fa, e ti assicuro che bastano pochi plugin di quelli "buoni" per iniziare a far grattare ogni cosa. Per non parlare di quelli che clickano oltre i 96k perché non hanno una compatibilità testata. Riassumendo: la penso come te sul fatto che aggiunga della "profondità" (o come la vogliamo chiamare), ma non ne vale assolutamente la pena e, vedendo come si sta muovendo il mercato musicale, dubito che avverrà mai una qualche riscoperta dell'alta fedeltà.
Ciao! Penso che Tidal Quobuz e Amazon HD, che già contengono opzioni per lo streaming in alta risoluzione, influenzeranno in futuro anche solo per marketing l'adozione dell'hires anche da parte delle piattaforme più diffuse. Come Spotify o youtube.
CORREZIONE ERRORI!
Ho confuso preringing con ringing (fenomeno di Gibbs) scusate per l'imprecisione.
Tutte le prove fatte con le quadre in questo video sono da ritenersi non valide perchè non ho usato un generatore di onda quadra corretto (il mio aveva già aliasing in partenza)
L'enhancer per lo spidif/aesebu nelle dac verrà spiegato nel prossimo video. Non è un recuperatore di alte frequenze come pensavo (ma una tecnica di denoise in disuso)
Paper, una delle tante, purtroppo alcune sono dietro paywall
ma ho mafia entro con password universitarie:
www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5285336/
Video bello sul digitale:
ua-cam.com/video/cIQ9IXSUzuM/v-deo.html
Altro video bello sul digitale:
ua-cam.com/video/-jCwIsT0X8M/v-deo.html&feature=emb_title
Ci sentiamo alla prossima puntata... dove, in attesa di un incremento del sample rate delle piattaforme di streaming, come tidal masters o qobuz,
vedremo se ha senso lavorare ad alto sample rate sprecando cpu se poi si pubblica su youtube!
Mi è appena apparso nel feed, fresco fresco di giornata da sior Warrall: ua-cam.com/video/sAeCIrb3gTI/v-deo.html - Interessante
quello è un altro problema ancora che vediamo nella prossima puntata.
C'è un paper di ricerca fighissimo che fa il test di sinusoidi sopra i 20khz con 6 casse o con una cassa
dove appunto viene scientificamente spiegato proprio quel fenomeno!
@@REAPERIANI Sì, certo. E' che mi è apparso proprio la mattina dopo il tuo. D'altronde già 20 e passa anni fa si tiravan fuori discorso simili quando è apparso l'mp3... non ne usciremo vivi mai :))
Fra, io come tanti che scriveranno qui ho amato la musica da sempre ( e da piccolo accendevo la radio la sera e stavo sempre pronto lì sul tasto rec per incidere le canzoni che mi piacevano su una cassetta ) qualunque fosse il supporto sulla quale l'ascoltavo, boh quello che dici tu è una cosa bellissima, ridare qualità alla musica per farla riascoltare in maniera che non stanchi la testa,a adesso alla musica gli manca una storia, una storia da raccontare che sia bella o che sia triste ma manca una storia che appartenga ad un intera generazione e forse noi non l'abbiamo avuta. Grazie per il video, stupendo.
È questo il nuovo "Signori teste di cazzo, questa è la vostra sinusoide!"?
Per una volta che credevo di aver pensato a qualcosa di originale :(
Comunque per completezza: ua-cam.com/video/EOR8Uz27s3Y/v-deo.html
😂😂😂
Grazie Francesco, veramente interessante. E poi volevo dirti che "Benvenuti Reaperiani ad un nuovo video di questo canale" is my new "Hi. I'm Kenny Gioia" :-)
Dopo questo video ho capito che non si può essere intelligenti se non si è un pò matti... ma tu sei tutto matto! hahahahah grande Francesco, bisogna avere il coraggio di andare controcorrente, complimenti ottime riflessioni tecnico/logiche ma anche filosofiche, non sterili, c'è il sentimento...
Guarda caso erano giorni che cercavo di capire se un Flac o similari a 24 bit e 96 e oltre KHz fossero davvero nettamente superiori. Interessantissimo video con grande spunto di dibattito nella parte finale. Bravo
Capita molto raramente di vedere su UA-cam dei video così intelligenti. Bravo! La mia personale opinione è che, sì, stiamo perdendo tante informazioni, grazie alla digitalizzazione, ma più nessuno in casa ha la possibilità di riprodurre la musica in modo corretto. Se registriamo la musica bene, e poi riproduciamo su un telefono...
Se esiste un premio Nobel per la letteratura, dovrebbe esistere anche per la musica.
E tu, Fra, dovresti essere un "Nobel per la Musica"! Magari il 1° Nobel per la Musica!
Sono d'accordo con te, altro che tirarti le pietre.
Io penso che anche se l'orecchio non è in grado di ascoltare alte frequenze "da sole", comunque queste vadano ad influire in qualche modo anche sulle onde sonore nello spettro udibile. Armoniche, battimenti, semplici sovrapposizioni...sono tutte cose che nella realtà avvengono, anche se magari le uniche cose intelligibili dal nostro orecchio deficiente sono i risultati di tutta questa fiera nello spettro tra i 20Hz e i 15kHz (20kHz magari...abbiamo na certa età, alla soglia dei 30, figurati se l'orecchio sfatto da anni di musica dal vivo riesce ad arrivare fin lassù ahahah).
Penso che alla fin fine nell'ascolto "normale" vada bene anche il 44.1...però se vogliamo fare i pignoli e ricerchiamo una precisione ed un realismo di un certo livello, viva i campionamenti iperpompati.
Approccio preciso al peccato originale dell'audio digitale low-res. Fin da 15enne (anni in cui uscì il CD) sostengo quello che dici. Bravo. Non sono sicura che tale problema possa essere la causa dell’attuale crisi musicale. Tuttavia nell’ascolto prolungato mi accorgo spesso che un vinile e un file Hi-res realizzato bene non mi generano quella fatica di ascolto che avverto molto spesso con i CD per non parlare poi di mp3/AAC. Differenze sottili, quasi impalpabili nei primi istanti, ma prolungando l’ascolto le avverto. imho
Per la miseria, Francesco! Non ho ancora finito di vedere il video e mi hai già fatto ridere due volte. E di gusto! Adesso vado avanti. Grazie. Sei il numero uno
Io veramente ti voglio tanto bene Francesco
Io credo che non sia la perdita delle altissime frequenze o fattori tecnici a determinare la disconnessione con la musica, bensì fattori sociali. Ciò nonostante il discorso è veramente molto interessante e spero che nel futuro l'attenzione degli ascoltatori sia sempre più veicolata verso questi aspetti
Anche il semplice reamping di un file a 44, passando dall'aria riacquisisce nuove ultra-armoniche. C'è da sbizzarrirsi su sta roba, dovrebbero fare un bel plugin che simula il ripassaggio su aria di un'audio
Il set ce l'avrei: piatto Thorens, testa Audiotechnica, pre Audiolab, vinili Reference e Wilson (questi ultimi Direct Cut), oscilloscopio quadritraccia HP, scheda audio Focusrite Scarlett 18i20. Ascolti NF Yamaha msp5 e main autocostruite reflex meccanico 2,5 vie con componenti Morel Seas e Scanspeak, sub 12" reflex meccanico autocostruito con componenti Peerles, tutti filtri passivi con componenti ELNA e bobine Litz. Appena posso (e non è una impresa facile per questioni logistiche), ti mando il risultato dell'esperimento. Comunque, una prova del genere la facemmo quando lavoravo in studio (tutto analogico), e oltre i 20k roba ce n'era, hai voglia. Per prova ulteriore, misi un supertweeter debitamente filtrato in derivazione al micidiale coassiale delle Buckingham (Tannoy) e... Magia! C'era aria, c'era tridimensionalità e tanta roba in più. Poi tra i 16 e i 24 bit basta una buona cuffia... A 16 bit perdi un sacco di code dei riverberi e tanta, tanta immagine (parlo di riprese live fatte con dei Neumann). Ciao
Ciao Francesco, avevi parlato di preamplificatori come NOWSONIC maxximizer. Riguardo alle specifiche si diceva che la risposta in frequenza è 20-20khz; quindi mi chiedo se il discorso della vita oltre il 20khz valga anche per questi dispositivi.
Colgo l'occasione per dirti grazie: l'internette è un posto migliore con i tuoi contenuti.
azzo non l'ho testato!
devo provare!
Kekko contro tutti. Sei il migliore prof. ❤️
Ciao Fra. Come sempre grandissimo!
Sto concludendo, proprio adesso, una tesi di laurea sull'argomento.. se ti andasse di approfondire la cosa puoi contattarmi, anche per avere qualche spunto per video/podcast futuri. Un saluto!
Sono molto d'accordo. Personalmente è più di un 1 anno che ascolto parecchia musica a 48kHz e 96kHz, e la differenza FISICA fra roba da CD 16bit ad hires 24bit 48/96kHz la sento assolutamente. L'unico contro che posso trovare è che, a seconda della musica, può risultare più stancante a 24bit 96kHz. Perciò propongo due formati : MP3 VB0 a 48kHz 😉 e FLAC 48kHz, magari entrambi a 16bit (ma non per forza). That's my opinion. Comunque, bel video 👍 grande Francesco
Hahahaa Grande, su "fai il terrapiattista" stavo morendo, mitico come sempre.
Questi video tecnici sono molto interessanti, complimenti Francesco! Il brickwall del fab filter c'è solo nel pro q3!
Super Interessante ! da quello che ho capito ok per registrare bisogna perforza impstare la DAW a 96 o 192 per effettivamente registrare "tutto ciò che c'è"
ma per il resto ? cioè se non devo fare piu registrazioni di voci o suoni, e devo solo mixare il brano con plugin ecc posso lavorare a sample rate basso tipo 44100 e poi nelle impostazioni del Render impostare 96 o 192 ? perche ho visto che quando hai fatto il render della "quadra" in 192 e in 44100 hai solo cambiato il sample rate nelle impostazioni del Render.... oppure devo mixare con il sample rate con il quale poi andrò a fare il render?
Quello è il prossimo video. Cioè se poi si consegna a 44 vale la pena registrare a 96?
Interessantissimo, sei sempre il top 👍👍👍
l'inizio alla Alfred H. è stupendo
edit_ utile, interesting, condivisibile e solitamente simpatico also the video, finito ora di vederlo.
Ho registrato dal giradischi con una testina denon dl-160 che riporta come dati 20hz-50khz e in effetti acquisendo a 192khz l'analizzatore di spettro mi da musica fino a 50khz
Ciao Francesco, mi sono piaciuti i tuoi video sul tema Hi-Res.
Come dice qualcuno sono venti anni che dibattiamo su queste cose e rischiamo veramente di non uscirne vivi.
Io ho passato i 50 (adesso a 16 Khz mi fermo) e ho vissuto tutte queste tecnologie, partendo da ragazzino con due microfoni per registrare direttamente su un Revox.
Non volermene, il mio cuore batte per i CD prima era AAD ascoltati su macchine NO oversampling.
Per qualsiasi tipo di musica.
Per quanto riguarda le registrazioni Hi-RES o DSD provenienti da files o streaming le converto su CD o DAT con macchine a 16 Bit quando non è possibile trovarle originali dell'epoca su CD possibilmente non rimasterizzate o rielaborate. Da questo punto di vista un SACD che digitalizza un master analogico è un'ottima opportunità ma alle mie orecchie risulta troppo satinato e allora è inevitabile il passaggio detto prima. Quindi credo che le mie orecchie si siano abituate a sentire le distorsioni dovute all'aliasing come riempimento musicale e non riescano più a farne senza.
Cordialmente
Stefano
questa volta ti sei superato ebbravo Frà
Video coraggioso in un mondo di terapiattisti dell’audio! Detto da uno che non ascolta più niente che non sia sopra gli 88khz o dsd... Non sapevo di questi studi sulle alte frequenze, comunque (magari è tema della parte 2) credo che ci siano diversi altri motivi per andare sopra i 48khz. Per esempio migliora la “risoluzione spaziale” della stereofonia. Ma sono curioso di conoscerne altri. Forse potresti fare un bell’elenco riepilogativo di tutti nella parte 2?
Ho trovato una meta analisi della aes dall'università di Londra del 2016 che conferma tutto quello che dici. In arrivo nella parte due assieme alle correzioni tecniche di alcuni termini errati e test non scientifici!
Sei un terrapiattista , ciao vai ! Sei il top ! Dopo 5 min sono già piegato ! 😂😂😂😂😂
probabilmente già conoscerai la rivista audiofila on-line TNT audio, il tema è statp ampiamente trattato dal direttore della rivista sotto diversi aspetti in modo equilibrato. Interessante la questione "vinilica", in effetti bisognerebbe assicurarsi che la stampa del disco non sia avvenuta partendo da un'informazione digitale di partenza. Esiste una piccola etichetta che addirittura parte da una registrazione analogica su bobine e rende disponibile il file ad altissima risoluzione (DSD). Appena riesco a recuperare il sito te lo mando
Mi unisco al coro dei "Sì", vorrei riportare una piccola esperienza personale:
Utilizzavo una Scarlett 18i20 (1st gen) per delle registrazioni, a casa, e sulle chitarre acustiche (anche in monitoring tramite il dsp della scheda) sentivo MOLTE più informazioni campionando a 88.2 khz piuttosto che a 44.1 khz, tant'è che per un periodo 88.2 è stata l'unica frequenza di campionamento a cui registravo.
Questo significa che si DEVE SEMPRE lavorare alla frequenza di campionamento più alta possibile? No, ci sono contesti e contesti, ma nella possibilità sarebbe meglio farlo.
Chiudo raccontando un altro piccolo aneddoto: ascoltai per la prima volta i Beatles in vinile a casa di un amico che utilizzava l'impianto del padre (tutto rigorosamente "d'epoca"), impianto tutt'altro che eccezionale in un ambiente tutt'altro che idoneo all'ascolto, insomma una comunissima casa in cui potrebbe vivere ognuno di noi. Quella volta mi resi conto di aver MAI ascoltato musica in quel modo ed ebbi una strana sensazione di spaesamento a causa del fatto che gli strumenti mi sembravano suonare nell'ambiente in cui mi trovavo e non da uno stereo, avevo l'impressione di essere in sala con loro! Ci misi un po' per mettere insieme i pezzi e spiegarmi razionalmente cosa vissi in quell'occasione...
Come al solito grande Fra e grazie per lo sbatti di cercare di aprire un dialogo
Ciao Frà! Belle dimostrazioni come sempre. Volevo giusto dirti che la modalità "brickwall" si trova nel FabFilter Pro-Q3 , nel q2 non c'era :)
bellissimo video, complimenti anche per le competenze REALI , che dimostri.
Io ho quasi 60anni ho un orecchio quasi in malora e ovviamente l'età uccide la capacità di ascolto in ogni caso, eppure ti posso dire, sarà questione di allenamento, che avverto delle differenze con il variare delle frequenze di campionamento, ti confermo anche, che ai tempi , anni 70 - 80, avevo il classico amico danaroso com impianto hifi stellare, con quei piatti e testine assurde a cui ti riferisci, e cavolo se si sentiva l'apertura in alto, aiutava a ridefinire la nitidezza di tutto l'ascolto a tutte le frequenze, è difficile da esprimere, è un pò come quando vai a cercarti un monitor ti porti il tuo brano di riferimento campionato all'impossibile e ti porti il tuo dac convinci il venditore a collegarti, e porca vacca , quando esci dai monitor seri aperti in alto cambia tutto, penso sia il motivo per cui certi costruttori si spingono a 50k ed oltre come capacità di riproduzione, frequenze assurde, ma che in qualche modo , a me sconosciuto, influenzano tutto l'ascolto.
Grande Francesco. Interessantissimo visto che mi sto appassionando alla musica alta fedeltà e ne volevo sapere di più’. Aspetto con ansia altri video sull'argomento
Innanzitutto grazie per il video fatto con i controco... quando uscì il CD io compreai un giradischi nuovo! Era impossibile non cogliere le abissali differenze culturali fra una riproduzione e l'altra.
Sì secondo me lo "sminuzzamento" della musica in bit ne ha decretato la sua fine culturale. Voglio dire: se prima il "disco" ti avvolgeva fra le sue spire rendendoti partecipe all'evento grazie alla suea fluidità di e densità, oggi ci si deve inconsciamente prepare ad aggiungere col cervello ciò che manca all'informazione musicale. E potrei continuare per ore
meglio che la fai finita subito!
😂😂😂 Perché sennò che fai, mi dai le botte? 😂😂😂
interessantisimo video che per quanto mi riguarda sfonda una porta aperta ma adesso mi è venuta voglia di campionare un po di vinili originali degli anni 70/80 e incominciare ad ascoltare le differenze, se riesco a percepirle !! Bravo Francesco
occhio che spesso il mastering per vinile è diverso da quello che trovi su cd o streaming.. quindi è un po' fallato come test A/B
cmq voglio sperimentare nel week end sono troppo incuriosito poi al limite ti condivido le registrazioni
Intanto Bravo.... Voto Diesci! Ti do i miei 2 centesimi (o anche no che c'è crisi). I 96khz i su hanno senso in particolar modo per noi del sottore non tanto per gli ascoltatori secondo me...Perchè il vantaggio non è solo il fatto di avere delle frequenze in più, anzi, quella a mio parere è solo una coseguenza. Il vero punto è avere un onda suddivisa molte più volte ogni secondo e vuoi mettere un plugin che anzichè elaborare un onda con una manciata di campioni ogni secondo fa i calcoli con 4 volte tanto quei campioni? La precisione matematica in più non è mica da ridere, moltiplicato per tutti i processi per tutte le tracce della daw la differenza c'è, al di là delle frequenze superiori ai 20khz. Per non parlare dell'editing estremo che facciamo noi sound Designer: Pitchare di in basso 24 toni un suono registrato a 192khz ti da comunque un suono accettabile, facendolo con uno a 44.1 viene fuori solo merda. Sulla disconnessione dalla musica di cui parli invece non mi trovi propriamente d'accordo infatti a mi parere (non ho vinili su cui provare ma la teoria è mia amica) i vinili proprio per la loro struttura fisica in cui la musica è incisa tramite solchi, non riescono a riprodurre frequenze altissime, Perchè il materiale di per se non può essere così dettagliato da trasferire tali dettagli alle testine.. Per dirti, un granello di polvere produrebbe frequenze più basse di quelle di cui stiamo parlando. Quindi secondo me in un vinile tutto muore dopo i 16khz. Campionando a 192khz sicuramente si vede roba sopra i 20k.. ma non è musica, al massimo è il suono del vinile che viene consumato dalla testina. Quindi secondo me non c'è tutta questa disconnessione con la musica di cui parli.. anzi, diciamola tutta... gli impianti audio di quei tempi per quanto si vogliano ricordare con nostalgia non erano un granchè, un paio di monitor di merda di adesso fanno un lavoro migliore del miglior impianto hifi di allora. La verità è che ora come allora la musica l'ascoltava in maniera decente solo chi era appassionato... tutti gli altri si accontentavano del walkman, come ora la gente si accontenta degli mp3.
Ah si può essere, la mia è una supposizione riguardo il distaccamento emotivo!
Si dice che prevalentemente è marketing " musicale " ... non solo i formati ad alta risoluzione sono sostanzialmente inutili sul piano qualitativo, ma talvolta possono essere addirittura peggiori di quelli a risoluzione standard. Ottimo argomento e video divulgativo bro!
Personalmente arrivo a dare aria dai 40k ai 60k al master , ma non è più un argomento " musicale ", è solo una componente ausiliare di percezione " qualitativa " generale acustica del brano, perché adoperando una high cut in mixaggio agli strumenti, scopo per la corretta distribuzione della side e la percezione dimensionale o spaziale di uno strumento dentro e fuori il vettore stereo (la distribuzione e posizione di uno strumento in una room non è solo panning o correlazione vettoriale) , recupero in generale apertura, coda, brillantezza, nitidezza etc di molti transienti come quelli che percepivi e hai dimostrato te della batteria registrata in alta frequenza.
Il mercato cmq poi rovina tutto con le compressioni, i master dalle major, ancora oggi, li vogliono a 44k e 16 bit. E' come produrre delle macchine da corsa ma senza possedere poi i circuiti per farle girare.
Uno studio serio per chi vuole approfondire non troppo " accademico " : people.xiph.org/~xiphmont/demo/neil-young.html
Non capisco... Prima dici che è inutile... Poi dici di sì... Se sei a 48000... Cosa alzi a 40k?
@@REAPERIANI Ha confuso anche me... credo volesse dire che il "marketing" musicale vuol convincerci del fatto che sta roba dell' HighRes non serve mentre... come del resto dimostrato... Grande Fra.
@@REAPERIANI scusami hai ragione, perché non ho specificato che un genere musicale come l'hardcore è un argomento a parte rispetto la " normalità " di trattamento del segnale elettronico, la distorsione armonica viene " violata " ( e spesso violentata :X ).
Alzo gli ultrasuoni e le altissime nel master, equalizzazione passiva "colorante ", c'è vita nella high air ...
REAPERIANI Quel documento dice sostanzialmente che è importante lavorare a frequenze di campionamento e bitrate più alti in registrazione e produzione, in quanto spostiamo la frequenza di Nyquist dai 22k del 44.100 a 48k del 96khz, facendo questo evitiamo i tanti problemi di aliasing dovuti ai filtri passa alto posti troppo vicino alle frequenze classiche dello spettro "udibile" (o supposto tale). Altro modo per poter ovviare al problema sarebbe quello di inserire l'oversampling nei plugins che usiamo nella produzione o mix per lo stesso motivo di cui sopra, con il vantaggio in questo caso di avere files molto più leggeri e meno carico sulla cpu; per quello che riguarda la registrazione la cosa verrebbe compensata dal fatto che secondo chi ha redatto il documento le moderne schede audio applicano già di default oversampling in registrazione proprio per evitare problemi di aliasing durante le riprese, è una cosa che non sapevo e vorrei approfondire a breve. Il punto dell'articolo è che secondo loro non è necessario e anzi dannoso esportare e riprodurre musica a frequenze maggiori del classico 44.1khz per un problema legato agli impianti attraverso i quali viene riprodotta (pre - finale - trasduttori), sostengono infatti che la non linearità perfetta degli amplificatori comporta distorsione agli estremi di banda udibile, quindi aggiungere informazioni in quel range di frequenze non fa altro che peggiorare la sistuazione. Quindi il succo sarebbe, lavorare a sample rate alto (o con oversampling) in produzione e mix per avere il suono migliore posiibile e con meno artefatti possibile, per poi esportare ai canonici 44.1khz 16bit (che sostiene, argomentando, sufficienti) per non creare artefatti inutili durante la riproduzione.
@@eugeniobordacconi9948 quindi il vantaggio ha come fattore la " fedeltà " della pre e post produzione per gli addetti a lavori e il risultato finale per la diffusione, generalizzando, è preferibile a 44 khz e 16 bit, infatti il mio editore per ogni suo artista vuole il master finale in quel formato .... si dice anche di evitare in master dei saturatori o clipping compressor che non abbiano la funzione di oversampling, cosa che io già faccio da parecchio usando lo standardclip della sir tools : www.siraudiotools.com/StandardCLIP.php
Purtroppo incrementare la qualità audio, rende più difficile la distribuzione. Archiviazione, codifica/decodifca e banda sono costi molto alti per le piattaforme di streaming (e per il consumatore finale). Forse anche la _qualità audio digitale_ segue la legge di Moore ed ogni 10 anni _raddoppia_ . Qualcuno ricorda come suonavano LastFM o Pandora nel 2005?
OT: Ma se guardo il Bluray di un vecchio film in bianco e nero in un proiettore 4K, ho la stessa sensazione del guardarlo proiettato da una bobina?
In realtà se usi un trucchetto ottieni più qualità e distribuisci tutto come se nulla fosse, ma è il segreto dello chef 😆
Purtroppo è l'orecchio umano che arriva a 20k soltanto fino a 15-20 anni....su UA-cam ci sono rudimentali (visto che UA-cam va a MP3 128k) test di ascolto per vedere sino a frequenza il vostro orecchio riesce (ancora) ad arrivare. Video interessante, giustamente si tratta di ipotesi, il grande dubbio è che questo hires serva solo ad arricchire i produttori di hardware e le major discografiche che per l'ennesima volta possono riciclare in High resolution i vecchi cataloghi. Persino lo standard DSD che è alla base dei lettori super audio CD (SACD) è ormai relegato a pochissimi titoli, dato che persino gli audiofili più accaniti sono nella maggior parte concordi nell'affermare che il CD basta e avanza, purché la registrazione e il mastering siano fatti a regola d'arte. Tanti sono i fattori in gioco nella musica odierna, considerato ormai lo scarso livello degli impianti con cui oggi si ascolta la musica : cuffiette, casse bluetooth e compagnia (mal)cantante....un saluto a te e ai follower del bellissimo e interessante canale!
ciao Fra, argomento molto interessante.
Sul fatto che aspetti tecnici come questo possano aver in parte contribuito - anche inconsciamente - alla “sconnessione” tra essere umano e musica, ci può stare tranquillamente a mio avviso.
Tuttavia credo che il declino della musica intesa come industria discografica sia da ricercare nella “smaterializzazione” della stessa, da quando è passata da una roba incisa su un supporto con una sua forma fisica, un suo valore commerciale, qualcosa che necessita di tempo e attenzione per essere “consumato”, qualcosa che puoi vedere, toccare, persino odorare, a “NomeArtista - NomeBrano.mp3”.
Ancor di più con lo streaming dove tutto è etereo, “liquido” e impersonale, è inevitabile che non venga più percepita come un qualcosa di concreto, che abbia un valore.
Mettiamoci anche il fatto che si è tolta la “scarsità” dal processo musicale: è più facile farla, pubblicarla, registrarla...anche quello alla lunga secondo me ha contribuito.
Poi ovviamente c’è tutto il discorso culturale, ma lì si aprirebbe una finestra infinita.
Grande Francesco. Esplicativo come sempre.. rimanendo in tema con quello che dici alla fine. almeno spero, potresti fare un video o farci sapere cosa ne pensi del 432hz
ci son cascato da giovane!
poi ho approfondito matematicamente la cosa... e purtroppo è una superbufala, a mio parere
REAPERIANI umh capito!:) un video di analisi però ci starebbe no?! Sia come spunto di riflessione o come mito da sfatare, da appassionato del tuo lavoro sul tubo lo troverei troverei molto interessante e a tema sul tuo Format Fra!!!:):) alla fine da quanto ne ho capito io, sino a 100 anni fa la musica era tutta accordata a 432Hz sarebbe curioso capire come mai Goebbels ad una certa la portata a 440.
0.0
Complimenti come sempre!! 💕
Io da tempo dico che ci si evolve anche in funzione della presenza di stimoli sensoriali e quindi che a forza di mp3 (che sono meno informazioni e quindi meno stimoli) si crea un percorso involutivo perdendo anche magari delle capacità
... se così si puòddire.
mp3 comprovato che "stanca" il cervello sul lungo periodo di ascolto.
poi chissà come mai la gente oramai ascolta solo i singoli e non gli album integrali da un ora...
@@REAPERIANI sì, però magari ascolta singoli diversi magari per un'ora... (Sempre meno ma quello riguarda le abitudini)...
0:54
Anche Cesare Ricci lo dice da lustri, ed ha iniziato il lavoro con Philips proprio perche' ne aveva preventivamente valutato le potenzialita'; pero' in generale non e' utile arrivare a 192khz.
Secondo me in generale in un'era dove ancora tutto e' reperibile in mp3 ma non in flac.
anche l'incremento prestazionale tra 16bit a 44.100Hz e' relativo in termine di quantizzazione del dato, da cui alla fine in flac ad alta risoluzione, bisogna considerare poco di piu' di 1gb ad album.
Al posto di poco meno di mezzo giga ad album.
Non da ultimo spesso le registrazioni lasciano molto a desiderare, per cui secondo me se si fosse piu' attenti e rigorosi in fase di presa si otterrebbero comunque dei risultati molto piu' egregi a 44.1Khz o 48, di una cosa fatta a sbrigarsi pero' a 96 Khz; dunque a prescindere che si usino i 44.1Khz o piu'.
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La perdita di connessione con la musica mi vien da credere sia la difficile reperibilita' di alcuni brani anche carini oggi, che esistono solo grabbati da un video o in mp3.
Ma non solo.
2) Se ci fai caso, facendo zapping la notte sulle reti che pubblicizzano i nummeri erro ti ci le musiche di sottofonodo sono tutte anni 80 e qualcosa anni 90 anche dance; perche' ?
Da Baltimora, agli Wham, Nena, Ryan Paris, Rockwell, N Kershaw, Savage ecc
E' un tripudio di successi di quegli anni, questo perche' rappresenta il target dell'eta' a cui sono rivolte quelle pubblicita' o li si e' fermata la musica ?
Non contento ho fatto un rapido conto di quante hits come Don't you Simple Minds, Moonlight Shadow, Bangles Walk Like An Egyptian, West and Girls, In the Navy, Video Killed The Radio Star, Feel the Need o anche brani minori come Movin' on, Right On Track, The Honey Thief ecc sono usciti in quegli anni, con serenita' si arriva a circa 600 brani ma anche 1000 pezzi che vuol dire che dal 78 a circa l'88 in circa 520 settimane, usciva qualcosa come un tormentone, due a settimana, e diversi album memorabili al mese, ma vi erano anche settimane in cui di brani sino ad oggi rilevanti, ne uscivano due o tre.
In realta' in quegli anni non sapevi che comprarti, talmente alta era la produzione, senza considerare brani minori come Dj Gang Cinderella, Styloo Pretti Face, o Hits dei gruppi come Queen, Eagles, Pink Floyd, Dire Straits, ecc.
Dopo l'avvento dell'Undeground che ebbe seguito dalla musica dance dei primi anni 90 dei 49Ers, Black Box, degli FPI, 2Unlimited, Netzwerk, Real McCoy ecc, li' ancora orecchiabile; si e' anche sancito la fine dei tutti quei brani precedenti che avevano fatto da humus e poi dato spinta alla musica dance degli anni 90 che spesso riprendeva con tagli e ritagli dai brani anni 70 come Led Zeppelin, Aphrodite's Childs, Chic, Kool & The Gang, K&C Sunshine Band ecc.
Gia' in passato c'era stato un tratto in cui si era cercato di fermare tutto e virare tutta la musica verso un susseguirsi di bpm impazziti fruscii e rumori fastidiosi a vario titolo come il periodo dopo l'87 avvenuto dopo M.A.R.R.S. con l'avvento del genere acid house, ma ebbe breve durata e si torno' a produrre musica almeno cantata come quella dance degli anni 90 durata 3, 4 anni con il successivo ingresso e soppiantata poi dalla tecno a suon di zanzarismo.
Il deserto musicale susseguito all'underground, nonostante l'abbassamento dei prezzi degli strumenti musicali, e lo sviluppo di sintetizzatori molto piu' efficaci, ben suonanti e poliedrici, e' stata secondo me piu' che un incidente una precisa scelta perpetrata per anni, perche' quegli anni dovevano anche chiudere e frenare il periodo degli stimoli, della vitalita' e della creativita' per entrare in un periodo nichilistico e decadente in cui ancora oggi piu' profondamente ci troviamo.
se parti dal suono di uno strumento, e lo ascolti nudo e crudo, e poi lo vai a registrare in analogico già perdi molte informazioni, se poi lo vai ha registrare, lo stesso, in digitale, be li, diventa una carneficina, altrimenti non si spiega quella sensazione di appagamento, che hanno quelli come me quando ascoltano musica dal vivo in acustico, per me è un orgasmo di emozioni che non può essere replicato da nessuna registrazione
Ciao! Innanzitutto grazie per il video e per i tuoi contenuti che sto scoprendo e seguendo spesso!
Sono nuovo del mondo HiFi e avrei una domanda da farti. Per godere a pieno della musica HiRes sono passato a Qobuz. Ho un DAC Topping Dx3 Pro + e attualmente uso cuffie base con EQ (APO/Peace) per migliorarne la resa. La faccio breve, Qobuz gira su Wasapi Topping (24bits/96kHz), ma ho letto che per essere veramente lossless dovrei impostare su "Wasapi Exclusive" che sempre passa dal Dx3 ma mi disabilita APO/Peace e perdo in qualità sonora (perdo l'EQualizzazione). C'è modo di fare un EQ direttamente su Windows (quindi EQ diretta di Wasapi) che io però non trovo, oppure devo per forza passare da software terzi (vedi APO/Peace)? Se mantengo invece l'impostazione di Qobuz su Wasapi topping NON Exclusive e ascolto musica in bits/kHz diversa dai 24b/96kHz impostati resto lossless o perdo in quanto viene re-sampled? grazie mille per l'aiuto 😊
Ciao Francesco, da quello che ho studiato il problema del digitare è il campionamento, il 44100 è un campionamento appunto e questo significa che comunque taglia la curva d'onda analogica, per forza si parla di perdita di dati. Comunque ho dei file audio da vinili, recuperati in certi siti, campionati a 192 o 96... Se vuoi te li giro, non so se hai già risolto...
Ciao Francesco. Video Interessantissimo. Secondo te, lo stesso ragionamento può estendersi anche alla musica live, oppure in quel caso i 44.100/48.000 sono sufficienti, magari per le caratteristiche della diffusione?
Dipende dagli algoritmi del mixer. Se fanno oversampling sei ok. Io comunque starei a 48000
@@REAPERIANI Anche perché, per andare oltre i 48000, dovrei comprare nuovo gear, e non è proprio il caso... Grazie
Ci sono banch live che arrivano ad un MASSIMO di 96khz ma non li usa nessuno a quella FDC, il motivo è che vanno in SMUX ed occorre il doppio della potenza di calcolo e di banda dati. Significa che su un Rack da 48ch e 16 uscite potrai usare solo 24 canali e 8 out.
A meno di non avere situazioni molto grosse e canali da sprecare è raro vedere un banco da live settato a 96k.
Il tweeter di un impianto live, quindi driver a compressione+ tromba, non arriva se va bene oltre i 18khz. Se va bene...
Complimenti per il video.Non mi stupisce che riusciamo a percepire le frequenze fuori del range considerato udibile e che questo influisca sul nostro "sentire" emozionale, a tale proposito mi viene da citare lo studio del Prof. Ventura dell'Università di Bologna nel quale sono riusciti a registrare i suoni che emanano le nostre cellule e che a loro volta sono influenzate dai suoni e dalle frequenze a cui sono esposte. Per quanto riguarda registrare credo che al momento i 48KHz/24bit possa essere lo standard più conveniente, certo sarebbe bello che diventasse anche lo standard di ascolto dei prodotti per il pubblico. Sono d'accordo con te che per determinati progetti , tipo colonne sonore originali per film, si possa e si debba alzare le frequenze di registrazione.
Gran video, molto utile, ero stufo di "litigare" con certi tuttologi...
Grazie Fra!
Spero tu possa rispondermi,quanto ha senso se faccio un abbonamento su tidal o qobuz,ascoltando con delle beyerdynamic dt770 32 ohm da telefono?
Amo la musica ma non ho molta disponibilità economica per comprare un sistema adeguato
Sei sboccato ma hai anche dei difetti :) :) Bel video !
11:17 ottima prova,sapevo della percezione oltre che udibile del corpo stesso di percepire le frequenze molto molto basse sotto ai 20hz da tutto il corpo,che a quanto pare succede anche per le alte frequenze (buono). Potrebbe essere che questo tipo di percezione a "sfumature" del genere dipenda dalla "quantità" di flusso di suono che ci invade?-per farla breve,questo tipo di particolari sono più notevoli con diffusori che con le cuffie? Personalmente proprio ieri sera stavo facendo delle prove usando lo spettrogramma spek(spartano e semplice) per vedere le differenze tra 352khz/24bit e 44.1khz/16bit tutti e 2 in .flac ,la cosa che mi è saltata subito all occhio è che in prossimità della banda limite concessa si formano dei "rumori" credo,per cui tagliando a 22khz(Nyquist) quindi 44.1khz il rumore pareva arrivare a(-110/120db) anche a 18/19khz ..se vuoi ho delle foto,ma anche qui mi sembrava di non percepire differenza (uso grado125 e ProjectS2 impostato a 352khz di campionamento)
il problema è proprio nella misura poi di cosa rimane tagliato fuori dal 441. Non percepire e non rilevato dal corpo umano è quello che stanno cercando di studiare nelle papers che appunto linkavo
Grazie mille per il test!
Bellissimo setup di ascolto complimenti!
@@REAPERIANI perfetto,lo leggerò sicuramente. queste le foto imgur.com/a/ZOW9ct8
se riesci,la butto li,un video anche sul nuovo formato mqa,magari per fare un po di chiarezza,che molti disprezzano e che altri invece pare amino(incluso tra le 3 foto)
Ciao Fra! Ma nel mastering per vinile, non si taglia di solito tutto quello che sta sopra i 20khz?
Mi stanno mandando le misurazioni. Lo scopriremo presto
Nel Mastering in vinile si inizia anche da 12Khz non dimentichiamo che il bulino incisore ha difficolta a incidere alte e bassse e frequenze e infatti usa una enfasi/denfasi chiamata RIAA.....voglio ricordare che le fondamentali di quasi tutti gli strumenti finioscono a circa 8KHZ tranne alcuni cembali...il violino che ben conosco raccoglie l'energia in alto tra 1Khz e 4-5KHZ......il resto sono armonici... Ho fatto dei grafici anni fa per la presentazione di un brevetto in cui misurato la "curva" della risposta in frequenza di tutti gli struemnti di una orchestra.....per poi scoprire che un driver monovia che arriva a 12-13KHZ riproduce tutto salvo avere i problemi della distribuzione armonica e della cancellazione delle fasi (ampiezza uguale fase inversa cancella) e poi dell'estensione ai gravi che comunque anche se fuori fase (come accordo reflex) ne limitano l'estensione ma anche attenutati e di tanto con un buon carico lo strumento "vede anche 30-40Hz. Per alcune misure, l'ho detto a me stesso ai tempi..attenzione perche certi strumenti auto iniettanosegnale, ovvero misuri una minima componente che è il rumore di quatizzazione che quando esce e rientra per varie elettroniche raccoglie disturbi e basta un filtraggio in bassa perdita che lo riporta. Classico esempio quando si misura in fft il rumore di una linea elettrica salvo poi scopirre che parte del rumore è generato dal misuratore. Il discorso è molto lungo da affrontare e non puo essere ridotto a poche righe. Mi scuso per aver rubato spazio, ho voluto accennare un mio parere nel pieno rispetto delle misure di Reaperiani che ringrazio per l'interessante video.Concludo in chiosa con un mio pensiero e che la misurazione non corrisponde spesso alla realtà, ma è un utile modello pratico e approssimativo per avere un riferimento. Ci sono fenomeni che a tutt'oggi in audio sono difficilmente misurabili perche correlati ad altri e cne a sua volta l'inquinamento emi ed rfi in qualche modo li rimodula.....Saluti a tutti e Buona Musica
@@SublimaYasoda figurati grazie mille per l'intervento! E' proprio per questo tipo di input che ho fatto questo video, per un confronto!
Sulla misurazione degli strumenti io mi stavo basando su questo:
asa.scitation.org/doi/pdf/10.1121/2.0000451
@@REAPERIANI grazie per aver letto il mio intervento. Molto interessante il tuo studio sugli effetti del suono, la libreria in tutte le lingue è enorme e ho preferito far da me dopo la lettura di molti testi alcuni veramente in opposizione totale ad altri. Appena si calmerà l'ondata di emergenza sanitaria del nostro paese riprenderò le demo in tutta Italia del Correlatore Armonico Ipertono/fase ovvero come sentire cio che nessun impianto riproduce. é un personale studio sugli armonici/ipertoni , sulle loro fasi e sul quarto suono ovvero cosa c'è oltre la musica.... Partendo dalla realizzazione e dallo studio per diffusore acustico riverberante per usarlo in metafonia ho scoperto aspetti molto interessanti sui segnali registrati. Nessun impianto al mondo riproduce tutto cio che c'è perchè la misura è solo una blanda rappresentazione a molti segnali che essendo interpolati in condizione quasi infinita sono "nascosti". Mi fermo qui perchè non vorrei generare confusione ne salire sulla cattedra perchè non è il mio forum e non lo accetto deontologicamente, ho voluto accennare lo studio del Correlatore Armonico che ho inventato partendo da tavole risonanti di legno per violino e viola, per dimostrare che ascoltiamo solo una parte del segnale..che anche il cd 16/44 suona "freddo" perche è errata la sua estrazione (il policarbonato e l'alluminio ruotando formano un piccolo generatore repulsivo magnetico, l ho misurato personalmente)e perchè parte delle informazioni sono cancellate in riproduzione. Ringrazio per la pazienza Reaperiani che gentilmente mi ha permesso di esprimere un parere e continuerò a seguire il dibattito quando mi è possibile. Grazie ancora e Buona Musica a tutti. p.s. scusate ancora non mi sono presentato.Alex Cereda (Sublima)
Sono pienamente d'accordo👍👍👍
Quindi mi stai dicendo che Neil Young col lancio del suo dispositivo High Resolution "PONO" 5 anni fa non era del tutto pazzo? ma soprattuto, questo tipo di suoni sono udibili quando sono in giro? chiaramente dipende dagli auricolari/cuffie e dal dispositivo che sto utilizzando e anche da quanto caos c'è attorno a me. Ma quindi ne vale la pena? da un punto di vista consumer, io credo che il 95% delle persone non riuscirebbe a sentire la differenza tra CD, MP3/AAC, High Res Audio. Mi piacciono un sacco queste tematiche, magari potresti fare un video confrontando lo stesso album nei vari formati, CD, Vinile, MP3/AAC, e Servizi Streaming (Spotify, Apple Music) in modo tale da capire, quanto si perde o si riesce a percepire tra i diversi formati, sarebbe anche un modo per far luce sulla famosa questione CD vs Vinile. Gran bel video Francesco!
attenzione, in questa ricerca non si parla di sentire la differenza, ma di percepire una differenza a livello di sensazione sull'ascolto prolungato (dai 10 ai 100 secondi) con effetti simili al "rilassamento"
quindi non è una questione di sentire la differenza, ma di collegare un emozione differente all'ascolto della musica. Da dimostrare poi se queste frequenze percepite via vibrazione ossea siano condizionate da effetti come mascheramento o rumore di fondo... sicuramente non funziona come funziona per l'orecchio nella zona 20-20khz
Molto interessante! Da approfondire
Sicuramente l'avvento del digitale ha un contribuito (in parte) alla caduta del mondo musicale , ma il peggioramento dei sistemi di ascolto , delle registrazioni e di pari passo l'impoverimento
artistico in generale ha dato il contributo più grande. Io sarò anche un po avanti come anni ma non riesco a capire come si faccia ad ascoltare musica dalle supposte Bluetooth o dalle cuffiette
del telefono . Non oso pensare cosa succederà da adesso in poi dato che si è deciso di accoppare la stereofonia. Spero di sbagliarmi...
Grande video! Prove strumentali da noi effettuate in studio diversi anni fa, confermano che nel vinile analogico puro sono presenti frequenze musicali ampiamente sopra i 20K. Ora sono tra quelli che dichiarano di avere riscoperto il piacere dell'ascolto attraverso pezzi registrati Hi Res 24 bit 96 - 192 o Native DSD, che non mi fanno rimpiangere la dolcezza del vinile. Solo una domanda: come si spiega questo netto miglioramento rispetto al CD, se le mie orecchie da ultrasessantenne, sopra i 13k non sentano un cazzo?
perchè confondi il "sentire dalle orecchie" con il percepire fisicamente la musica.
La percezione delle altissime frequenze sopra i 16k la si fa con la vibrazione dell'acqua negli occhi (da paper di ricerca, non mia invenzione)
Come per le basse è vibrazione ossea
@@REAPERIANI 👍👍Grande tema che non mancherò di approfondire.
Ciao Francesco, ottimo video, ottimi esempi e solidissimi argomenti. Manca solo una cosa se vuoi veramente integrare tutte le informazioni che hai dato: manca la parte relativa alla risposta all’impulso, soprattutto per quanto riguarda i mezzi analogici (tape, casse, mic ecc...) una sinusoide statica rappresenta in modo riduttivo quello che veramente avviene durante la riproduzione di un brano.
In più manca una vera e propria comparativa tenendo in considerazione l’oversampling.
Ad esempio un onda quadra in oversampling 4x a 44.1 è estremamente diversa da una quadra senza OS.
Detto questo, come ti dicevo nella discussione dalla quale penso sia partito questo tuo “rant” bisogna sempre considerare il formato di output richiesto dalla committenza e il tipo di lavoro che si va a svolgere.
Anche a me piacerebbe fruire esclusivamente di musica hi-res ma attualmente, pur essendoci le condizioni, non ce n’è richiesta massiccia.
E per concludere...non è colpa del formato digitale se ci siamo sconnessi dalla musica.
È l’avere tutto subito a portata di click ad aver creato la musica usa e getta.
Sono emotivamente connesso a molti vinili, audiocassette e CD (di quando i dischi si compravano) in egual modo, non posso dire la stessa cosa di tanta roba che ascolto in formato “liquido”.
Per inciso, ricordiamoci che un botto di roba da fine 80 ai primi 2000 è stata realizzata su DAT o DASH tape a 44.100hz (CLA ha mixato da DASH Sony a 44.100hz 16bit verso SSL fino al 2010 se non erro).
Ti do assolutamente ragione su tutto meno che sul “fattore emotivo”.
Il mito che volevo sfatare io era relativo ad una questione ben diversa dal registrare a SR alti o bassi ovvero: meno aliasing in mix ITB (che con OS NON è vero, anzi) e minore latenza (falso, hai solo più blocchi di samples nello stesso intervallo di tempo).
Attendo la seconda parte
Quello è il prossimo video. Stare ad alta frequenza se poi si consegna a 44/48
Perché la domanda rimane quella.. Se il plugin non ha oversample? Perché bello il video della fab filter..ma i loro plugin hanno il x4... Tutti gli altri?
REAPERIANI vero, non tutti lo hanno...ma quali ne hanno bisogno? può questo incidere sulla scelta di quale plugin utilizzare? L’oversampling è all’interno di moltissimi plugin, sia effetti che Synth, solo che a volte viene denominato diversamente (es. quality, mode, HQ ecc).
Per esempio i Waves MDMX hanno una modalità HQ che è un OS, Synthmaster ha la modalità “best” che è additittura 8x, il clipper free di venn audio ha oversampling 16x e così via.
In più, per chi usa Kontakt, e ce ne sono a pacchi che come me compongono OST e BGM, le migliori librerie sono massimo a 48khz il che inizia a creare problemi quando si lavora a SR differenti, visto che Kontakt deve fare il resampling “al volo”...ti posso dire che ad esempio Spitfire e Berlin Tools hanno librerie a 48khz, moltissimi altri a 44.1.
Per questo bisogna distinguere tra pippa mentale e reale utilità.
Mentre ci sono casi in cui l’audio hi-res è indubbiamente la scelta migliore, ci sono altri in cui è vero che stare più bassi è molto più ragionevole 😁
nel video indicato fabfilter tu stesso citi, fanno vedere che anche un semplice eq sul side genera armoniche
o un compressore troppo veloce
Quelli veri (tipo junkie Xl) ricostruiscono le loro library con sampler hardware usando true sample rate conversion, che non ha artefatti
per i comuni mortali, si può provare tal-sampler.
Quindi problema non si pone
Premiere sound factory fa librerie per kontakt da 96khz (un overkill, a mio avviso 48000 è piu' che sufficente)
In un articolo di sound on sound indica come "not the full-quality final versions" i sample a 44.1
poi sostituiti da una registrazione e resample aggiuntivi a 88.2kHz/24-bit (volevano fare 176 ma non hanno sentito improvement, quindi hanno abbandonato l'idea)
questo nel 2005
Il mio discorso è... è il 2020... se lo facevano loro nel 2005... non possiamo iniziare a farlo anche noi in home studio nel 2020?
Siamo sempre alla ricerca del suono pro, proviamoci! (che sarà prossimo video)
p.s. i pro la conversione di sample rate la fanno in analogico con due computer separati... da provare anche quello!
sorry, articolo di sound on sound sulla produzione di pirates of the carribean
Vero Fra, secondo me hai ragione da vendere, e poi certe frequenze non solo si sentano nelle ossa, direttamente, ma alcune anche nelle palle ! Per chi le ha :-))
Chissà dove le sentano le donne ai rave, bisognerebbe chiedere : dov'è che vibra di più ?
El vibro.
Se vuoi come catena per registrare un vinile ti posso mettere a disposizione puntina ortofon Scratch Mk2, giradischi Pioneer plx1000 con mixer Pioneer S9 ( come pre ) e scheda audio RME fireface UC.
io ho vinili dell'RCA fatti in jappone negli anni 60 con una tecnica di ripresa nuova per il periodo storico ci posso provare :D
che sia di qualità migliore ci saranno sempre dibattiti, io so so lo che a sample rate maggiore ho meno latenza e quindi posso alzare il buffer un po' di più XD
Grandissimo come sempre
Tutta testa Fra grazie come al solito
Usi un linguaggio un po' "forbito" ma dici cose interessanti e intelligenti, ho in riparazione un vecchio technics trazione diretta, niente di speciale ma i vinili aaa ci sono, spero di averlo presto e se mi dici come; ti manderò volentieri un campione che spero di riuscire a fare con una ur22mk2, complimenti anche per tutti gli altri video che ho ascoltato
Grande video sono TOTALMENTE d'accordo con te e non sono ne un audiofilo che deve vendere qualcosa o altre cose del genere. Ma e' vero, ci sono suoni che il nostro cervello percepisce tramite le orecchie e ci sono suoni che vengono percepiti in altri modi. Quindi grande lavoro! E chi ti critica vada a cagare! Di cuore! Se si ama DAVVERO la musica si sa che non e' semplice qualcosa che si sente solo con le orecchie. Tutto nell'universo e' vibrazione, io sono appassionato di cosmologia ed astrofisica, anche se non e' il mio settore di lavoro. Ma tutto l'universo vibra a diverse frequenze, incluse le nostre cellule. E allora se l'universo E' MUSICA la musica che noi "percepiamo" non e' assolutamente SOLO tra i 20Hz ed i 20kHz ma molto molto piu' vasta! Mi piacerebbe un tuo feedback! Ciao grande!!!
A parte che secondo me non c'è bisogno di inventarsi il campionamento a 44 per giustificare la propria sensazione di "dissociazione" dalla musica. Comunque il vero test secondo me rimane dimostrare che queste frequenze infra e ultra soniche abbiano un vero effetto sulla percezione, a prescindere dal mezzo. Che sia l'orecchio, che sia il movimento del corpo dovuto allo spostamento meccanico dell'aria o che sia qualsiasi altro il mezzo che dovrebbe consentire di percepire queste frequenze, il vero test è dimostrare che le persone possano realmente distinguere tra una registrazione a 44 ed una a 192 con una probabilità maggiore del 50%, ovvero maggiore del semplice caso.
Nel video successivo c'è una meta analisi dell'Università di Londra pubblicata su aes che conferma questo tipo di distinzione. Sorry per il video spezzato in due!
@@REAPERIANI Ho iniziato a guardare il video successivo. Per ora ho guardato i primi 15 minuti ma voglio subito farti i complimenti per la tua onestà e umiltà. Ti stimo davvero per le palle che hai avuto nell'ammettere pubblicamente e sinceramente i tuoi errori. Apprezzo molto anche il tuo evidente desiderio di "scientificità" negli argomenti che affronti, questo vale molto di più della possibilità di sbagliare. Grazie!
Bravo, ma non mi ha convinto.
Indubbio che ci sia qualcosa oltre 22kHz, ma non credo che faccia la differenza!!!
Ciao Francesco, ho un giradischi di buon livello,idem testina, preamplificatore etc etc. Ho vinili molto vecchi, datati molto prima della nascita del CD. Se ti fa possiamo fare un po' di prove. Per info: io ascolto quasi esclusivamente vinili, ed il loro suono non mi stanca mai . Il CD: dipende, di sicuro il loro suono è più stancante degli LP, ,ma alcuni cd mi infastidiscono meno di altri. Detto questo, il video è interessante e sotto certi punti di vista dà ragione ad alcune mie convinzioni sul CD ( ovvero: suono poco emozionante), d'altra parte c'e una cosa che non capisco : ok,le componenti oltre i 20 KHz si muovono a ritmo di musica, ma come facciamo a discernere questi suoni dalla musica? Riformulo x essere più chiaro: possiamo essere sicuri del fatto che siano suoni musicali i valori misurati oltre i 20 KHz o possono essere altro? Per esempio rumori, distorsioni o qualsiasi altra cosa? Chiedo questo non per contestare ma x capire . Altra cosa: quando hai rallentato la musica ad un quarto della velocità, ciò equivale oggettivamente a dividere per quattro tutte le frequenze riprodotte? La mia vuole essere una comunicazione costruttiva. Grazie. Ps: non sono un tecnico del suono ma un semplice appassionato di musica ben riprodotta ( e di musica, in senso lato).
Ciao
Gianni
ciao!
ecco li non c'è ancora risposta tra rumore distorsione o qualsiasi cosa.
Nel video successivo c'è un approfondimento del discorso supportato da un paper aes del 2016 dell'università di Londra sull'argomento. Confermano la percezione dei suoni, ma anche loro non hanno una visione "a fuoco" della questione.
Alcuni formati tipo mQa fanno un lossy dei contenuti dai 48khz in su, giusto per metterli.
Si esatto, è solo un test molto empirico quello di rallentare la musica per sentire le frequenze sopra i 20khz
@@REAPERIANI grazie Francesco. Cmq x la prova con i vinili, se vuoi....fammi sapere.ciao
finalmente uno lucido
la risposta ad hi-res è: ambience. rumore atmosferico, è come dire giorno e notte durante riproduzione con attrezzatura che lo può riprodurre
SEI TROPPO FREGNO!
Sarebbe meglio aspettare la seconda parte del video ma io la domanda la faccio ugualmente.
In ambiente di ascolto e quindi non di campionamento e registrazione, quindi consigli di salire sopra i 48k? Forse la risposta era nel video e io mi sento confuso dalle troppe info.
Grazie in anticipo
Mi sembra tutto molto divertente. Cominciamo col dire che se è vero che la ripresa da casse col microfono ha aggiunto un' ulteriore catena, cioè microfono-D/A. È anche vero che hai alzato il gain e che se avessi controllato i livelli ormai saturi delle altre frequenze stiamo parlando di una goccia nel mare. Visivamente e non ascoltabile.
A 0,25x di velocità spieghiamo bene che ciò che si sente ha una frequenza 4 volte inferiore, per cui sono i 40000 hertz fatti diventare 10000 hertz. Ma non solo. È stato pompato il gain. Con un gain consono a non saturare tutta la gamma di frequenze di quella traccia, probabilmente non risultavano udibili neanche traslate a 10000 hertz a causa del bassissimo livello. Dimostra che qualcosa c' è e che va a tempo col charleston della batteria. Nient' altro. Si sente? No. Si distingue tra tutaa la traccia? No. Si percpepisce, lo hanno detto gli scienziati. Ok. Posso anche avere fede.
Ti lascio riflettere su quanto detto tra alte frequenze e passione per la musica nei tempi. Hai chiamato le Alesis demmerda. Sai, vero, che il mondo in tempi non sospetti non lo aveva neanche un tweeter e si usavano solo scodelloni full range?
Sai che i tweeter comuni nelle case della gente su impianti che pagavano milioni di lire erano coni pesantissimi che faticavano a raggiungere i 10 k?
Ti prendo uno dei miei pezzi preferiti senza sconfinare nell' oceano della musica: With or withou you degli U2. Cominciando dal master digitale per finire alla prova delle prove. Per 3/4 della canzone non viene suonato neanche un piatto. Per cui emozione zero per i primi 2:30 circa? Non scherziamo, dai. Vuoi trovare i 40 khertz sulle incisiono di Elvis? Il mondo ha sognato con lui.
Il discorso fa acqua da tutte le parti.
Ciao! Grazie per il feedback! Hai assolutamente ragione, la mia ipotesi non era esclusiva, cioè senza alta frequenza non c è emozione. La mia ipotesi è più sulla abitudine di ascolto sul lungo periodo e sulla risposta emotiva. Purtroppo molto difficile da misurare scientificamente. Sulla questione dei 10k erano indicati quei valori per la risposta lineare, ma poi in modo non lineare sicuramente salivano (ho misurato dei vecchi jbl anni 70 e c'è possibilità di riproduzione, seppur attenuata, fino a 35khz.
Ripeto, è un ipotesi è non un credo assoluto, é comunque una ricerca che sto continuando a portare avanti e spero in futuro di raggiungere una smentita o una conferma (anche con l'aiuto di mia sorella che è ricercatrice nell'ambito neurologico)
Grazie ancora del tempo dedicatomi!
La cosa che non riesco a quantificare è quanta componente in alta frequenza sia necessaria per attivare il cervello in modalità "in riva al mare" come è stato provato nella ricerca coreana. Cioè a che gain deve essere per essere percepito
@@REAPERIANI Però dare dei terrapiattisti a chi non crede che la percezione della musica sia pochissimo influenzata da un tweeter che riproduce i 40khz con una perdita di oltre 30 db mi sembra un pò eccessivo. Le ricerche scientifiche infatti non arrivano a conclusioni definitive e soprattutto i test sono realizzati con impianti dotati di super tweeter. Nella stragrande maggioranza dei monitor da studio e casse hifi i normali tweeter perdono decine di db rispetto a un super tweeter che riesce ad essere lineare anche sopra i 40 khz. In questo video hai proprio dimostrato il limite dei normali tweeter e sappiamo benissimo che essere 30db o peggio rispetto al segnale originale è un'enormità. Quel leggero miglioramento scientificamente dimostrato potrebbe essere completamente perso senza l'utilizzo di super tweeter.
Mi sembra che ci sia ancora molto da studiare e da dimostrare sulla reale efficacia della riproduzione in high res.
Molto interessante e istruttivo ma è una faccia della medaglia: l'altra cosa che si è persa nelle produzioni musicali è la dinamica e quella non te la restituisce nemmeno un file da 32 / 384 khz... ed è la quota fondamentale di realtà che si è persa nei cd "mainstream" dagli anni 90 ma che si conserva in molti vinili soprattutto di annata (e in buono stato...). Per cui sì, l'audio hi-res NON è una truffa al 50%: ti restituisce quelle frequenze che hanno un loro peso sulla musica (il 50% ok) su un remaster "demm...da" compresso in dinamica che ti fa venire il mal di testa dopo 10 minuti...Ma questa è la mia opinione, anche se dopo qualche conferma on the fly con yuolean prima di calarmi l'analgesico... ;) La mia idea è che la qualità di un servizio hi-res dovrebbe essere misurata anche (soprattutto?) in questi termini. Dateci master che respirano please!!! grazie...
Sicuramente gli anni del cd hanno creato dei mostri con zero dinamica, anche quella uccide
Fortunatamente sembra che con i master in mqa ci sia un controllo di dinamica molto più soft. Molti servizi iniziano a fornire in hires i mix e non i mastering di alcuni brani. Alcuni brani ne guadagnano, altri ne perdono! Ma sembra che il futuro si stia stabilizzando attorno ai -13 lufs, un ottimo compromesso a mio avviso!
interessante sarebbe confrontare i lufs di un vinile con la sua versione hi res per le vecchie produzioni, per le nuove spero che si torni a respirare di nuovo senza la mascherina dei limiter a palla... :)
Correggetemi se sbaglio:
se ricordo bene il teorema del campionamento indica che la frequenza di campionamento deve essere almeno il doppio della frequenza minima da campionare (questo per avere almeno due punti per descrivere l'onda da convertire). Quindi (banda udibile 20-20k) dato il filtro analogico anti-alias, che ha pendenza fino a 22.050 hz quindi il doppio è 44.100.
Non ti sto dando contro anzi, voglio dire, è vero che a 44.100 si perde roba sopra che anche se non udiamo, percepiamo come hai detto tu, però se ho capito bene il teroema, si perde qualità acnhe sotto.
A 44.100 siamo al limite di due punti per convertire e descrivere i 20k, quindi oltre che perdere lo spettro che c'è dopo, diciamo le frequenze che si aggirano al limite dei 20k sono descritte al pelo.
Aumentando la frequenza di campionamento a 88,200 oltre che aumentare lo spettro disponibile, in questo caso avere il limite dei due punti nella conversione dei 44,100 hz, si ha comunque il doppio di risoluzione nella descrizione di tutta la banda audio.
Quindi si 44.100 è alla buona.
Corretto! Il problema è che ti dicono che già 20k non li senti. É quella la critica maggiore
Wow bellissimo video
Per quanto riguarda il dsee hx della sony cosa ne pensi? Una bufala?
Assicura di poter ripristinare tutte le frequenza perse con la compressione del file..
Un esempio può essere avere file a16 bit 44.1 khz e forzare in output 24bit 194khz dovrebbe recuperare tutte le frequenze possibili(creare un algoritmo il più similare possibile) per ottenere un file hi-res ( ovviamente con la sorgente finale che riesce a supportare questi tipi di file)..
So che però portarlo al di sopra di 16 bit 44.1 khz sarebbero frequenze che comunque non potremmo sentire (ultrasuoni) e sarebbe inutile
gli ultrasuoni non li senti dalle orecchie ma dalla vibrazione ossea, ci sono un infinità di paper aes che lo dimostrano (vedi video 2 sull'argomento)
ci sono molte compagnie che stanno tentando la via del "ripristinare quello che si è perso"
la prova da fare è questa, in un confronto A B veloce, non sentirai mai la differenza, bisogna vedere sul lungo periodo quale sia la fatica d'ascolto e il rilascio di dopamine nel cervello (o onde alpha celebrali)
purtroppo non sono esperimenti semplici da condurre, da qui la mancanza di certezza assoluta sul beneficio dell'hires vero o ricostruito.
Personalmente ho condotto alcuni test, e l'audio a 44.1 su un pomeriggio di ascolto mi affatica, mentre l'hires no. suggestione? Può essere!
L'audiocassetta arriva oltre i 20K, sti cazzi: è Sony!
Ciao Fra! ho solo una domanda. Ma a che pro puntare sull'Hi res, quando poi la gente normale ascolta la musica da delle cuffiette di merda da 2€?
Non fraintendermi.... ti seguo da anni e sono Patreon, ed è sempre un piacere ascoltarti
Perché gli standard di ascolto fortunatamente stanno migliorando!
@@REAPERIANI Sai riflettendo meglio sul video, mi è venuto in mente, che l'hi res può essere paragonato al raw di una reflex. Perchè il raw è un formato appunto, grezzo, e cattura tutto quello che riesce. Cosa che permette poi in post di tirare fuori dei dettagli che di primo acchito non si erano notati.
Credo che con l'occhio umano, il concetto sia simile. Ad esempio, perchè un panorama o una data cosa vista dal vivo è più bella che in foto? Forse perchè il corpo umano percepisce le frequenze dei colori che non riesce a vedere, come infrarossi e ultravioletti....
Sono sfumature, ma a quanto pare sono importanti.
Esatto. Grazie mille per il confronto fotografico molto azzeccato!
Fra ho un problema con l'ultima versione di reaper: non riesco più a sentire il monitoring delle traccie armate in modalità "play" ma devo per forza far partire la registrazione per sentire cosa sto suonando...mentre quando è tutto fermo (né play né rec) sento correttamente il monitoring della traccia armata.
Sai come risolvere?
Grazie!
eccomi.... sembra che tu sia in una modalità di monitoring "automatica"
hai provato a cambiare modalità di monitor?
è sempre lo stesso tasto, ha 3 funzioni differenti
@@REAPERIANI ok provo grazie
Ciao, tempo fa ho fatto dei test con il sample rate per il semplice motivo che se lavoravo a 192 khz la scheda mi dava quel filino di latenza in meno che era molto utile... però cosa avveniva, quando alla fine portavo il master a 44100 (costretto perché allora masterizzavo su cd) c'era un notevole cambiamento di qualità nei confronti dello stesso progetto iniziato a 44100 e finalizzato allo stesso sample rate. Forse nella mia ignoranza sbagliavo qualcosa nella conversione, ma fidandomi solo di quello che sento, delle mie orecchie, da allora sto sempre a 44100 dall'inizio alla fine mp3 compresi.
Questo assolutamente si. La sample rate conversion sembra uno dei problemi principali di lavorare ad Alta frequenza. Ogni algoritmo di conversione è differente. Se non si è in possesso di un buon algoritmo è meglio lavorare alla frequenza di risoluzione della consegna
sicuramente non ho la tua strumentazione e conoscenza delle campionature ecc, pero' ho un impianto (discreto per le mie possibilita') il quale ho appena sostituito le mie casse frontali (ne ho 7) e ho messo casse HIRES le Canton 509.2 DC e il centrale Acoustic Reserch HiRes ... ho provato a sacaricare musica HIRES da youtube (che te dici che non la supporta) ma in teoria e' presa da file FLAC ( Lossless) ... la differenza e' molto alta, se provo con musica non lossless non rende alla stessa maniera, ok che i brani sono magari differenti gia' durante la registrazione, ma ho sentito molta differenza anche con le stesse canzoni di Battisti registrate nei formati sia MP3 che FLAC ... per quanto riguarda invece il perche' si sta perdendo la voglia della musica, dubito che la motivazione sia quella da te citata della qualita', ci sono diversi fattori, tra cui e' molto piu' facile reperire una canzone rispetto agli anni 80 (che se eri fortunato avevi una piastra di registrazione seria e ti copiavi il disco comprato da tua cugina), chiaramente comunque qualcuno doveva comprare, ora trovi tutto su youtube, inoltre la musica.. quale musica? :-D .. ora la maggior parte della musica viene riprodotta da computer strumenti veri come una volta sono in "pochi" a suonarli e le generazioni di adesso raramente ascoltano anche solo ACDC ... siamo in un era di Youg Signorino, non c'e' molto da stupirsi che la musica e' calata :-D ... inoltre anche solo spendere soldi per sentire "bene" la musica, ormai si preferisce girare con la cassa bluetooth che fa solo casino, oppure cuffie che fan sentire i basso estremamente enfatizzati, proprio perche' il mercato dell'alta fedelta' ha perso i suoi veri cultori, che per carita' ci sono, ma spesso a chi ama davvero sentire la musica, e' purtroppo limitato dal portafoglio (ci sono casse come le Raidho 5.1 che costano 200.000 euro :-D
Caro Francesco, ho seguito con molta attenzione i tuoi interessanti esperimenti di comparazione tra programmi audio tagliati ai 20Khz e altri che si estendono ad alta frequenza.
Come tu hai dimostrato, oltre i 20k c'è vita, vita musicale per l’esattezza, anche se molto limitata.
Se noi "umani" quella "vita" non la udiamo per limiti fisici dell’orecchio (o del cervello), mi nasce però qualche dubbio sul fatto che possiamo in qualche modo percepirla ugualmente.
Gli scienziati da te citati, se ho ben capito, dichiarano però che è stata riscontrata una differenza reattiva da parte delle cavie umane da essi utilizzate.
Come conciliare la mia affermazione categorica, mutuata (spero) dal buon senso logico, con i dati degli scienziati?
Mi viene da pensare quindi quanto segue (citando il musicista Giuseppe Tartini e il suo cosiddetto “terzo suono”) :
- consideriamo che la sovrapposizione di 2 frequenze ne produce una terza, più bassa, di frequenza pari alla loro differenza in hz (ad esempio sovrapponendo un FA a 704 hz e un LA a 440 hz, sarà chiaramente udibile, a volume più moderato, un DO a 264 hz); notiamo che il fenomeno si può manifestare anche parecchio più in basso: ad esempio sovrapponendo un FA a 704 hz e un LA a 880 hz ne risulterà un FA a 176 hz (2 ottave sotto il FA generante) - N.B. (le frequenze citate non sono quelle del sistema temperato, bensì quelle naturali)
- di conseguenza avremo che le frequenze che operano ad esempio nella fascia non udibile tra i 20 e i 30 khz, interagendo tra loro, creeranno alcune frequenze più basse, in fascia udibile, e tali frequenze generate, interagendo a loro volta con altre frequenze già presenti in fascia udibile, ne genereranno delle altre ancora.
in tal modo risulterebbe un arricchimento armonico più o meno percepibile nel programma audio in fascia udibile rendendo il tutto più simile al corrispondente fenomeno acustico naturale.... e forse è questo l’elemento che ha determinato i risultati osservati dai suddetti scienziati e che molti di noi credono di rilevare in maniera più o meno inconscia nell’ascoltare lo stesso brano campionato in bassa e alta frequenza.
Tu che ne pensi e che ne pensano gli altri fonici che bazzicano sul tuo canale?
Aggiungerei un’altra cosa: l’esperimento effettuato dall’ingegnere audio Christopher Montgomery su un campione di ascoltatori diede risultati negativi in quanto nessuno di questi riuscì a percepire con ragionevole certezza alcuna differenza tra programmi audio registrati (dall’analogico) alle varie frequenze di sampling in voga.
Sembra una contraddizione… chi vuole commentare?
Hanno provato anche inserendo rumori di mascheramento in zona sotto 20k per evitare appunto questo problema.
Ottima intuizione!
Da altri fonici ho beccato un sacco di insulti, ma alla mia persona. Nessuno mi ha saputo argomentare in modo costruttivo i miei dubbi.
Ho postato il video in audio recording Italia per appunto avere conferme
Ho trovato altri papers molto interessanti.. Ne parliamo al prossimo video!
Sugli esperimenti ad alta frequenza il tempo di esposizione era troppo basso, e ha usato impulse trains, non musica.
Nei test musicali aes la differenza viene percepita in ascolti corti solo se il disco è complesso. Cioè su strunenti solisti zero. Ma su orchestre o band c'era risposta!
Mi spiace per gli insulti, anche se non capisco per quali motivi possano averteli inviati.... sono contento di aver dato un piccolo contributo ai tuoi dubbi e quelli di altri operatori.... dai quali mi piacerebbe sentire anche qualche parere.... vado intanto a vedere su audio recording Italia.... un salutone!
@@REAPERIANI Su audio recording Italia, in risposta alle tue legittime affermazioni e domande, ho appena notato una reazione vergognosa e stomachevole, oltreché per niente costruttiva. Nello specifico, se può essere di aiuto, sappi che il tuo sgradevole interlocutore ha agito allo stesso modo con me alcuni mesi fa, cercando di condurre il suo dissenso verso una lite, invece di argomentare in maniera equilibrata. Secondo me si tratta di una persona che ha dei problemi....
@@REAPERIANI Quindi negli esperimenti degli scienziati di cui hai parlato ci sono state delle specifiche più dettagliate delle quali tenere conto, bene, prendo atto.... grazie mille.
Verso la fine del video viene accennato il discorso dell' "enfasi" (pre-emphasis e de-emphasis), potresti parlarne più approfonditamente in un prossimo video?
Secondo me è un argomento ingiustamente snobbato che meriterebbe più interesse, sia da un punto di vista tecnico che da un punto di vista storico, soprattutto per la discografia a cavallo tra inizio anni '80 e fine anni '90.
Devo indagare più a fondo perché sto trovando pochissime informazioni. Non tutti usavano eq di enfasi e de-enfasi... Non riesco a capire di preciso in che periodo. Ho trovato solo un manuale Sony che semplicemente lo nomina... Ci studio sopra!
@@REAPERIANI Grazie mille, sei un grande! Ti lascio un paio di link in cui sono elencati alcuni degli album in cui è stata applicata l' eq di enfasi, spero possano esserti utili:
www.studio-nibble.com/cd/index.php?title=Pre-emphasis_(release_list)
forums.stevehoffman.tv/threads/pre-emphasis-list.121188/page-59#post-22532882
forums.stevehoffman.tv/threads/pre-emphasis-list.121188/page-45#post-18279891
Guarda non sono un tecnico dell'audio, ma ti posso dire di possere due cd di inizio anni '80 con il flag di pre-enfasi applicato e che necessita di un filtro di de-enfasi per essere ascoltati correttamente (sono le prime edizioni giapponesi di "Thriller" e "Off the wall" di Michael Jackson). Non so per quale motivo, ma per quanto riguarda questi album, qualunque altra versione digitale uscita anni dopo è nettamente lontana dalla naturalezza, energia, dinamica e pienezza del suono di questi primi cd una volta che sono stati correttamente de-enfatizzati. Non so se si tratta per le frequenze, ma il mastering è sicuramente più caldo, pieno ed avvolgente, un suono che ricorda proprio quello del vinile.
In realtà è abbastanza normale che tu possa avere segnale sopra i 20 kHz dato che qualsiasi valore di risposta in frequenza di un apparato indica semplicemente la frequenza di una curva HP/LP (che sia misurata a -1/-3/-6/-12 a seconda della qualità del prodotto e dell'onestà del costruttore), quindi, anche se molto attenuato, quel segnale passerà anche da Dac molto economiche (come hai appunto dimostrato). Per quanto riguarda il discorso del vinile, come ben saprai una semplice sinusoide é il suono più "noioso" che esista, mentre il rumore risulta sempre interessante al cervello (da qui il motivo di generi come metal, industrial, noise, glitch etc), per cui credo che in quel caso non sia tanto una questione di contenuto musicale ma effettivamente di distorsione armonica che agiva da leggero overdrive/saturatore/exciter sul suono, rendendolo ad alcuni più interessante da ascoltare. In ogni caso aspetto con ansia il test del lavorare a 96 per consegnare a 44.1; ho motivo di pensare che sia ovviamente meglio, ma sono curioso di vedere cosa farai!
Esatto è uno dei miei dubbi. Che sia tutto solo tumore aggiunto ma che al cervello piace! Grazie mille per l'input!
@@REAPERIANI lo dico perché penso che accada qualcosa di simile a quando lavori a 32 bit float: ovvero, anche se il segnale registrato non può avere una profondità maggiore di 24, lavorare con una estensione di 32 porta in ogni caso ad una maggiore precisione di calcolo che verrà occupata dal risultato delle nostre manipolazioni (compressori etc), e anche se poi dovremo tornare a rappresentare il segnale su 24 o 16 bit, avremo in ogni caso "disegnato" delle modifiche più realistiche che in un modo o nell'altro lasceranno la loro traccia. Ps: questo discorso é stato confermato dal mio professore di teoria dei segnali ;)
immenso!
Mi sembra ormai palese che i poteri forti, ci controllino con le frequenze sopra i 20khz!!!! aPriTe Li oCchii!!!!
Secondo me, il punto non è capire se un sistema digitale a 192kHz sia in grado o meno di riprodurre frequenze oltre i 20kHz, compresa la catena analogica cassa-mic-preamp.
Il punto è capire se lo percepiamo noi e sopratutto quale sia la sua utilità reale in una produzione musicale. Mi riferisco sopratutto ai rapporti dinamici.
Come tu dici le informazioni di risposta in frequenza di ogni device prendono in considerazione una soglia di attenuazione all'interno della quale il dispositivo si considera "rispondente". Ossia agli estremi della risposta, il device manifesta attenuazioni. Quindi una piastra a cassetta dichiarata 30-15000Hz riesce ad andare anche oltre ma al costo di una pesante attenuazione in una zona flagellata dal rumore di fondo.
Anche l'orecchio umano soffe di questa attenuazione nelle alte freq. (fletcher munson).
Ne consegue che probabilmente siamo tutti (anche gli anziani come me) in grado di sentire un 20kHz (e forse oltre) se sparato a volumi molto elevati, ma se immaginiamo una condizione reale di ascolto, quel 20 appena percepibile deve convivere con un programma full range che probabilmente supera i 110dbA. L'appena percepibile in presenza di materiale a quel volume, appare NON percepibile.
Cioè amenochè non ci si trovi di fronte ad una composizione musicale minimalista concepita per essere riprodotta a volumi allucinanti e quindi contenere materiale molto soft per darci modo di percepire gli estremi, tutto il discorso è una colossale PIPPA che distrae dal core business della produzione e dell'ascolto.
Non sono a conoscenza dell'esistenza di tali composizioni.
In altre parole non esiste utilità pratica per un contenuto a freq > 20000 all'interno di qualsiasi programma musicale, anche se l'apparato uditivo e la strumentazione sono teoricamente in grado di percepire oltre.
Per questo quel limite (generoso) è stato usato come base per ogni riferimento alla capacità uditiva umana e conseguentemente per lo sviluppo delle apparecchiature audio.
è quello che appunto i paper che ho allegato cercano di dimostrare.
Oohashi è dal 1991 che fa esperimenti e pubblica ricerche sulla percezione umana oltre i 20k
Ne ha rilasciate 7 fino al 2006
Le uniche due paper pubbliche che vogliono dimostrare il contrario sono state effettuate
dalla NHK (la rai del giappone)
Nei loro test hanno usato dei crossover digitali da cooledit invalidando il test
I test della AES li hanno fatti con dei pulse train, non con la musica, quindi il fattore temporale che il paper descrive dei 100 secondi di esposizione non è stato rispettato.
Ci sono altri paper che rafforzano i lavori di Oohashi dove sono stati fatti dei test con rumori di onde oceaniche campionate, per evitare il bias delle canzoni che non piacciono, che hanno confermato la sensibilità umana a frequenze sopra i 20khz e la risposta emotiva (piu' risposta celebrale in onde alpha e bassamento di onde beta)
E' una ricerca complessa! Sto continuando la ricerca per vedere se riesco a trovare papers che dicono il contrario. Grazie per l'intervento!
ah i test di Ooashi sono fatti con dischi SACD
C'è anche un paper della AES che ha testato 88.1 vs 44.1
non sono state trovate differenze in un blind test per le registrazioni di singoli strumenti, ma sono state registrate differenze dai partecipanti al test a registrazioni "complesse" di orchestra o band
quindi piu' che minimalista la composizione deve essere complessa.
Quindi anche tutti gli abx test fatti con i dischi audiofili di violoncello solo sono da considerarsi nulli secondo la AES
Sinceramente non ho capito il nesso tra le altre frequenze sonore e le frequenze di campionamento. Visto che la frequenza di campionamento indica quante volte la grandezza che voglio digitalizzare viene misurata; e non ha nessuna connessione con i limiti minimi e massimi convertiti dal convertitore o delle frequenze audio.
Quindi è facile da capire che più è alta la frequenza di campionamento e più la mia traduzione da analogico a digitale rimane fedele (da sola la frequenza di campionamento non basta per una maggiore fedeltà, serve anche una risoluzione maggiore, cioè più bit) e quindi ho anche più informazioni al secondo da gestire e memorizzare.
Come spiegato su wikipedia la frequenza di campionamento di 44100Hz è il valore MINIMO per avere un campionamento accettabile ( it.wikipedia.org/wiki/Frequenza_di_campionamento ); qual'è il valore massimo? bho forse quando a salire non si notano differenze tra gli step
per quanto riguarda gli ultimi 4 bit di conversione se non sono utilizzati credo che semplicemente assumono ( nel digitale ) di base il valore di 0 e non " vengono mangiati" dal rumore.
comunque ogni bit aggiunto nel convertitore raddoppia la quantita di informazioni quindi la misura fatta è più precisa.
per quanto riguarda l'onda quadra se non ricordo male il matematico Laplace ( o Fouriere) diceva che partendo da un onda sinusoidale se gli si applicavano alcune delle sue armoniche si potevano creare onde di varie forme, quindi se a una onda quadra si applicasse un filtro passabanda ( magari molto agressivo) sulla frequenza dell'onda principale dovrebbe rimanere un onda sinusoidale o qualcosa di molto simile ... ti va di provare la cosa?
per quanto riguarda le alte frequenze anche se il nostro apparato uditivo non le sente direttamente è innegabile che la loro presenza influenza la forma d'onda finale che colpisce il nostro orecchio e di questa diversita ce ne accorgiamo
Il nesso tra le alte frequenze sonore lo puoi capire leggendo il teorema di Nyquist-Shannon (la cattura di una frequenza specifica richiede almeno 2 campionamenti per ciascun ciclo).
Comunque più risoluzione la puoi ottenere aumentando anche solo uno dei due valori tra bit e campioni al secondo (bit=amp resolution e campioni al secondo=time resolution).
@@giordanorivolta4012 si in effetti mi è venuto in mente questa mattina il possibile nesso, al momento mi era sfuggito. grazie per le precisazioni
@@giordanorivolta4012 con i bit non hai più risoluzione, hai più o meno rumore di fondo. Niente altro.
@@ziofrenko beh puoi fare la cosa più semplice e banale del mondo e cercare "alta risoluzione in musica" su Google, oppure ti posso citare tutte le fonti che vuoi riguardo bitrate e alta risoluzione, oppure mi citi tu le tue a favore della tua teoria.
Cosa preferisci?
31:07 io ho due giradischi Technics SL 1210 MKII e sarei disposto a farti la prova di campionamento. Purtroppo, però, ho una Lexicon ALPHA cacata da 2 canali che mi arriva solamente fino ai 48kHz... Inoltre ho problemi di "ground loop" che ti avevo chiesto e sto aspettando un tuo gentile riscontro in merito...
Dire che il video è fantastico è dir poco!!! Non so se è una domanda del cazzo o no ma se faccio mix e master a 44100 e renderizzo a 48000 o a 96000 ha senso o no? Oppure mix e master a 48000 e render a 96000 o superiore... Spero questa domanda sia degna di risposta da parte tua... Grazie Fra e continua così che vai alla grande!!!👍😉
no attenzione è proprio la cosa da evitare!
Se hai un sample rate converter di cui ti fidi, puoi stare a 96khz e scendere a 44100 in mastering.
Se non hai un sample rate converter buono, lavora alla frequenza di campionamento della consegna.
Andare da 44100 a 96000 non porta a nessun miglioramento perchè il programma non può reinventarsi l'audio che oramai è stato filtrato a 44100
@@REAPERIANI io con r8 brain della voxengo (che oltretutto è free) non mi trovo affatto male,ma se tu dici che non vale la pena "rischiare" ovviamente mi fido di te! Sei stato chiarissimo! Grazie mille Fra!!!
Potremmo però fare una distinzione filosofica sul digitale. Non è che il digitale abbia rovinato il mondo della musica, è l'mp3 gratuito che ha rovinato tutto. Il CD è un peggioramento ma anche un miglioramento, il vinile ha una distorsione fisica, piacevole o meno è un deterioramento della qualità musicale, alla fine forse è la ricerca del risparmio. Anche i dispositivi di riproduzione, io attaccate al PC da ragazzino nei primi anni 2000 avevo delle Logitech da 15€ 2.1 avranno riprodotto forse 10khz. Idem per le cuffie, delle Sony da 10€ con un driver del cazzissimo, cosa dovrebbero mai riprodurre? La smodata ricerca del risparmio e della truffa ci hanno portati ad ascoltare merda. Dai, 200€ per le air pods saranno mica soldi spesi bene per uno che desidera fare un buon ascolto... Capisco uno che non è interessato e vuole delle cuffiette per fare sport ci può stare. Ma se uno deve puntare tutto su un set e vuole ascoltare bene deve investire un po' su tutto. Buon dac amp e dispositivo di riproduzione (casse o cuffie) e ovviamente della buona musica, anche digitale, come hai dimostrato 96-24 è ottima musica digitale. E poi servono delle orecchie interessate ad ascoltare aprendosi alle sfumature che la musica vera può restituire.
e aggiungo una cosa per completezza, non è che siccome il taglio viene fatto alle alte, allora gli mp3 rispettano le basse frequenze, io ovviamente non sono esperto come te, e sopratutto non so toccare ne editare nulla, io vado ad analizzare gli spettri con sonic visualizer e se prendiamo solo per esempio il giro di basso di bohemian rhapsody giusto per citare qualcosa di famoso, il remaster su youtube (scaricato in qualsiasi bitrate vogliate anche i famigerati 320kbs) è oscenamente diverso il suo spettro rispetto al 96/24 acquistabile. Tolgono proprio delle cose, tutta una serie di onde e riverberi che sono parte degli strumenti che suonano in gamma bassa sono completamente neautralizzate ed asciugate perdendo un sacco di contenuto e sicuramente questo da un suo valore al suono. (e qui stiamo parlando di musica tra i 100 ed i 40 hertz nulla di trascendentale)
figata, io quando posso uso il 88.2 e devo dire che mi sembra più naturale il suono. pensavo che fosse legato alla miglior rappresentazione del segnale e a una minore introduzione di rumore digitale. rumore che pensavo dovuto ad approssimazioni minori e forme più accurate, sopratutto nelle altissime. Interessantissimo, cercherò l'articolo. ma purtroppo ho un 8 canali adat che per sfruttare tutti i canali devo usare i 44.100, e che poi i master vanno consegnati in qalità CD. comunque trovo anche che con un 88.2 la qualità renda meglio anche quando si converte a 44.1 o non sento più un c**o?
Questo sarà il test del prossimo capitolo di questa serie!
@@REAPERIANI Grande fra, apprezzo molto questo approccio "scientifico" con dati alla mano. purtroppo l'audio è sempre visto come una cosa solo di maestranza senza sapere le nozioni tecniche e scientifiche che coinvolge, dai fonici in primis... ottimo lavoro!!!
A 19:42 il mio gatto ha cagato sul divano
Io vorrei capire se è vero o meno che per l'audio rivolto alla musica bisogna lavorare a al doppio di 44.1khz e al doppio dei 48khz per l'audio dedicato ai video. C'è chi dice che sono fesserie, che conviene solo registrare e lavorare al massimo possibile permesso dalla propria apparecchiatura, perché tanto quando c'è il downsampling viene tutto ricalcolato e non cambia niente. Io non ho idea, se si sente bene va bene. Diciamo che ho un approccio un po più praticone anche perché andando oltre certi valori, secondo me sono solo pippe mentali, ma mi piacerebbe approfondire questo aspetto.
il resampling dal doppio della frequenza è piu' facile e "suona meglio"
questo qualche anno fa (tipo 10)
quindi 88.2 è ottimo per poi alla fine fare un resample a 44.100
i nuovi algoritmi di resample riescono a fare un ottimo lavoro a qualsiasi samplerate
bisogna però scegliere l'algoritmo giusto, ottimi quelli del software sox, oppure quelli di izotope rx8
Ciao Francesco, scusa la domanda un po off topic forse, ma c'entra comunque con la frequenza di campionamento: acquistare un mixer digitale (del tipo bheringer x 32 o simili) ed utilizzarlo come scheda audio in studio può dare risultati soddisfacenti? La frequenza massima di campionamento sarebbe 48 000 hertz, meglio una scheda audio che possa salire di più? Grazie mille
ritengo 48000 il minimo sindacale. appropriato per questo momento storico dove sono rari gli ascolti ad alta definizione. Mi raccomando se hai plugin che fanno oversample o modalità HQ poi in mix, accendile sempre!
@@REAPERIANI ti ringrazio molto!
La matematica non è un opinione ma io voglio esporre cmq la mia 😂. Se ragioniamo in ottica di integrali, aumentando la freq di campionamento, cmq aumentano i rettangoli per calcolare l'area sottesa alla curva, di conseguenza anche la precisione della sinusoide. Penso quindi al di la dei fenomeni psicoacustici e acustici (studio sacrosanto e importante), la precisione del calcolo delle frequenze nello spettro udibile cmq è superiore usando freq di campionamento superiori a 44.1khz. Spero di essermi spiegato decentemente.
Ciao Francesco... te lo faccio io la registrazione a 192 con un vinile...
Non è tanto una questione di risposta in frequenza del nostro udito, quanto di mascheramento delle frequenze stesse quando si sommano e vengono poi riprodotte.
Il punto è: hai mai provato a mixare in 192k? Non dico come esperimento, ma in un reale contesto. Io sì, l'ho fatto per anni e ho scelto di smettere di dannarmi l'anima, che 48kHz siano sufficienti per godersi della buona musica.
La penso come te, anch'io ci avverto quel qualcosa in più. Ma chi altri noterà la differenza, oltre a chi mixa? I ragazzini che ascoltano su Spotify craccato tramite gli auricolari cinesi?
Troppo sforzo di CPU per un qualcosa di cui nessuno si accorgerà nella pratica. A 192k, con una manciatina di plugin, il computer inizia a soffrire come una bestia pure se a 2048 campioni di buffer. Ho un i5 4690K; sta iniziando ad avere i suoi anni, ma schifo non fa, e ti assicuro che bastano pochi plugin di quelli "buoni" per iniziare a far grattare ogni cosa. Per non parlare di quelli che clickano oltre i 96k perché non hanno una compatibilità testata.
Riassumendo: la penso come te sul fatto che aggiunga della "profondità" (o come la vogliamo chiamare), ma non ne vale assolutamente la pena e, vedendo come si sta muovendo il mercato musicale, dubito che avverrà mai una qualche riscoperta dell'alta fedeltà.
Ciao! Penso che Tidal Quobuz e Amazon HD, che già contengono opzioni per lo streaming in alta risoluzione, influenzeranno in futuro anche solo per marketing l'adozione dell'hires anche da parte delle piattaforme più diffuse. Come Spotify o youtube.