Caro Pier, ricordi di 60 anni fa, quando mio papà mi regalò un trenino Lima. Il regolatore aveva un commutatore con 0 centrale e 4/ 5 posizioni per avanti/indietro. Tutto funzionava regolarmente ma, ogni tanto, toccando le rotaie, sentivo pizzicori. A 15 anni mio papà mi regalò un cacciavite cercafase, 500 lire ( mio primo "strumento"). Toccando una rotaia, si accendeva ma, zitto e, incosciente come sempre, ho continuato a giocare col trenino. La mia locomotiva e, un locomotore da manovra hanno fatto divertire anche i miei figli dopo 20/25 anni; ovviamente avevo cambiato alimentatore. Quello vecchio ora serve per alimentare una lampadina votiva. Non si butta nulla ! Grazie e, buona domenica Pier ! P.S. ciliegina sulla torta ! Ho dovuto sostituire i carboncino, ho aperto una batteria AA e, con il carboncino interno ecco nuovi carboncini !
diavolo di un Pieralberto Oldrini: ma sai quanto tempo è che non sentivo dell'apertura di una batteria pere utilizzarne l'anodo in carbone?... io li ho usati per fare una lampada ad arco; beata incoscienza: i carboncini tenuti con due pinze isolate che stringevano anche i contatti e poi avvicinati fino all'innesco dell'arco, e tutto senza alcun trasformatore, direttamente alla 220! fatto una volta e sentito il calore ho detto: sono contento così...ci vedevo anche con gli occhi chiusi!
@@zolatanaffa87 se ci incontrassimo, chissà quante ne avremmo da raccontare ! Tempi eroici in cui con poco o niente ci si ingegnava e ci si divertiva ! Buona giornata e, piacere di averti sentito ! Pieralberto
Chi di noi "giovani" sessantenni non ha giocato con i trenini della -Lima?- ... l'eterno problema della rottura di quel reostato mi costrinse alla costruzione di un alimentatore simile a quello proposto da te (il mio aveva 2 transistor collegati in darlington -2n1711 & BD142) --------- Purtroppo con questi schemi manca la linearità di funzionamento, ovvero si pùò invertire la polarità in qualunque momento, cosa impossibile con il "doppio reostato originale"............. però divertimento e DERAGLIAMENTO non è mai mancato!!! buona giornata a tutti!!
Se giri su internet trovi due schemi proposti diversi anni fa da Nuova Elettronica veeramente interessanti. Quello predentao più rececentemente ha delle funzioni che trovi in alimentatori commerciali blasonati dal costo proibitivo. Ciao e buon lavoro!
Il mitico trenino Lima io ancora ce lo me lo comprò mio padre nel 1975 avevo 8 anni e ricordo che lo pagò 40 milalire poi si è bruciato l'alimentatore (era lo stesso del video ) adesso lo uso con lm317 ed è rimasto un bel ricordo , complimenti a Pier Aisa per la riparazione.
Grazie In effetti l'alimentatore nasconde un po' di debolezze basando il suo funzionamento su dei contatti striscianti. Lm317 è una soluzione veloce e pratica
grazie! Grandissimo... se ti interessano treni più grandi trovi la mia playlist la mia ferrovia, a questo link www.pieraisa.it/videolist.. dopo 23 anni di segnalamento
Dopo il video live in MicroCon con Leonardo Righini, ora i Trenini Lima.. una piacevolissima serie Amarcord di Elettronica.. 👍😉... e il mitico/versatile LM317. Grande Pier. 👍
Se non avete impegni ci vediamo mercoledì sera per una LIVE a sopresa sul mio canale e la consueta LIVE del giovedì sera su MicroCon con Boris Landoni di ElettronicaIN, per parlare di stampa 3D e prototipazione
Grazie Troppo buono ecco se non la conosci già ecco la lista completa dei miei video dove puoi fare ricerca testuale www.pieraisa.it/opensource/Channelvideolist.php
Complimenti, argomento interessante per un fermodellista, ricordo da ragazzino la voglia di costruirmi un alimentatore elettronicamente regolabile, e poi sono passato con i miei modelli al digitale!!
.. ahh immagino.. in questo caso avevo usato il regolatore lineare LM317 ua-cam.com/video/jeRcjvY3ie0s/v-deo.htmle ti può fare comodo ecco la mia videolist www.pieraisa.it/videolist
@ Giuseppe Colombo: ti posso assicurare che erano tanto pratiche quanto ciofeche quelle spine li. Spesso facevano falsi contatti o si incastravano nei meccanismi di protezione degli alveoli e giù di accidenti per sfilarle! :-)
Avevo anche io un alimentatore simile dei Lima ma più robusto e ben fatto di quello che ti hanno spedito. con reostato rotativo e rotella color vinaccio..! Ma devo dire non si è mai rotto! Bella Piero!✌
Questa riparazione mi fa ricordare un progetto di Elettronica Pratica, il cui scopo era di illuminare le carrozze del treno, anche quando era fermo, con un generatore esterno che produceva un'onda quadra da sovrapporre all'alimentazione (lineare in questo caso) del motore. Una semplice ed efficace soluzione per essere, a quei tempi, svincolati dall'alimentazione stessa del treno. Ovviamente, il disaccoppiamento veniva effettuato su ogni carrozza mediante condensatori...
Grazie per questa interessante dissertazione ancora oggi nella ferrovia vwra si usa nelle linee storiche la continua 3kv per la trazione elettrica e la corrente alternata 50hz per il segnalamento come ad esempio la rilevazione presenza del treno tramite circuiti di binario puoi trovare qualche video nella mia lista se c'è la parola circuito. www.pieraisa.it/opensource/Channelvideolist.php
Hehehehe, mi diverto di più quando ci sono più zeri nella corrente assorbita :-) Questa era una riparazione "sentimentale", nel senso che ha molto valore per chi ci giocava ai tempi che furono
L'LM317 è un buon punto di partenza, poi si passa al PWM, e si scopre un mondo nuovo ... locomotive con velocità minime spettacolari... poi si scopre il digitale e vabbeh... un altro mondo ancora! Buona domenica!
Il PWM con le locomotive coeve a quella del video danno problemi..... é probabile sentire un fastidioso sibilo emesso dagli avvolgimenti del motore e gli stessi possono surriscaldarsi pericolosamente....
@@PierAisa Il PWM con le locomotive coeve a quella del video danno problemi..... é probabile sentire un fastidioso sibilo emesso dagli avvolgimenti del motore e gli stessi possono surriscaldarsi pericolosamente....
Ciao Pier, ti faccio i complimenti per il canale, tratti gli argomenti in maniera professionale e esaustiva. Hai risvegliato in me una passione che avevo messo un po da parte. Ho provato ad effettuare l'iscrizione al forum ma ancora non ho avuto risposta per l'accettazione
Adesso mi spiego la magliettina di ritorno a futuro oggi compie 35 anni dalla prima uscita. Uno dei più bei film piu belli quasi come il film benur un grande classico Grazie pier 6 un (grande ) uno delle menti più geniali di sempre
Grazie Salvatore ! Sono sicuro che mi capisci .... quello non è semplicemente un film. Grande Giove ! Rimaniamo sintonizzati. Ci "vediamo" domenica per una riparazione TV LCD SAMSUNG 32" con 1,21 gigOwatt di potenza
Devi vedere se nel Lcd Samsung accanto alla alimentazione trovi il flusso canaluzzatore dovrebbe essere vicino al alimentatore ha ha ha ha Grazie pier dei tuoi commenti e un onore per me
Ciao Pier. Complimenti per i video. Fantastici, meglio di qualsiasi lezione a scuola. Ti volevo dire che quei maledetti e costosissimi (per l'epoca) alimentatori Lima NON erano chiusi a vite. I gusci erano fissati a *rivetti* e infatti guarda che massacro hanno fatto per toglierli. Anche all'epoca l'industria (italiana in questo caso) non voleva che le cose si riparassero. La scusa era che questi erano "giocattoli" e quindi i bambini non dovevano poter smontare le parti a tensione di rete. Scuse patetiche, a mio avviso.
Ciao Pier, innanzitutto sempre complimenti, ho ascoltato quando hai detto Lima azienda Italiana , si in passato venivano costruiti in Italia , ma nel 2007 regali a mio figlio un trenino elettrico Lima proprio uguale a quello nel video con 2 vagoni e una serie di binari che compongono un cerchio, l unica cosa è che c ho trovato scritto Made in China. P.s. l alimentatore che è a corredo è uguale al tuo progetto , potenziometro rotativo e deviatore a slitta .ciao e presto.
Il potenziometro non reggerebbe quella potenza ti servirebbe un reostato di Potenza come era l'alimentatore originario cioè con del filo avvolto che possa reggere alte temperature
Mamma mia!! Quei trenini per me sono sempre stati un sogno!! Mai avuto abbastanza soldi per potermeli permettere:) ma sono veramente bellissimi da avere e da usare su piste e plastici in miniatura
Ciao Ale, i trenini Lima erano molto belli (altre marche erano ancora più dettagliate e costose: Rivarossi e Marklin in testa) ma ti posso assicurare che nel tempo c'è stato un enorme decadimento nella qualità. Se ricordo bene negli anni '70, Lima aveva due linee di produzione: giocattoli e modelli, naturalmente i modelli erano migliori, ma anche nella linea giocattoli avevano delle ottime cose, poi sono andati in niente, pur costando sempre tanto. Quando ho avuto mia figlia, 30 anni fa, tra un acquisto e l'altro di giocattoli, mi è capitato di confrontare i vagoni con quelli che avevo ancora a casa.... fatti in fretta e al buio! quindi se vuoi cavarti la voglia con un po' di soddisfazione, cerca qualche vecchia confezione.Ciao
@@zolatanaffa87 grazie zola per il suggerimento!! Se mai mi dovesse capitare so a cosa puntare almeno:) pensate che io ho solo un vagone passeggeri e un pezzo di rotaia dritta che sta sotto al vagone. E direi che in confronto ai Lima o ai Rivarossa è una cinesata assurda!
@@zolatanaffa87 la vera Lima di un tempo, intendo anni '90, quando faceva produzioni serie da modellismo, oltre quella giocattolo, non c'è più da un pezzo anche se il marchio è stato acquisito e ancora si vede in giro. Nel frattempo si è evoluto un mondo di marchi più o meno italiani che fanno cose molto pregevoli ma... a prezzi folli. Comunque ce n'è per tutti: tutti i gusti, tutti i portafogli... ;)
Salve, dovrei collegare un voltmetro su un'limentatore con inversione di polarità ma la lancetta del volmetro mi si sposterà al contrario nella lettura ? Come potrei fare? Grazie.
Se deve vedere solo una polarità può invertire il terminale più con il terminale meno. Se invece deve vedere le due polarità può inserire per la lettura un diodo ed un piccolo condensatore, per raddrizzare il segnale di lettura, di modo che avrà il valore assoluto cioè l'ampiezza del segnale indipendentemente dal segno
@dario86707 ad esempio 1N4148 e 1uF. Se poi vuole conoscere anche il segno della tensione, potrebbe aggiungere in parallelo due rami prima del diodo, ognuno composto da una resistenza ed un LED orientati in modo opposto di modo che a seconda del led che si accende capisce se la tensione è positiva o negativa
Nella costruzione di un segnale pwm il potenziometro viene utilizzato solitamente per stabilire il livello del segnale che incrocia l'onda triangolare poi con quello puoi pilotare un ponte ad H ad esempio Puoi guardare questo mio video dove faccio qualche calcolo in Excel ua-cam.com/video/EcitbW0OPGw/v-deo.html
Bel video come sempre, volevo solamente far notare che tra le cadute di tensione del regolatore non mi sembra sia stata considerata la tensione di drop out del 317, da datasheet la minima d.d.t. tra in e out deve essere di 3v, sottraendo 1,25 il drop out risulta di 1.75v. È per questo unitamente ai diodi di raddrizzamento che si ottiene una tensione d'uscita più bassa rispetto all'ingresso. Buona domenica
Leo hai perfettamente ragione. Per la versione 2.0 potremmo adottare un low drop out e diodi shottky per il raddrizzamento, di potrebbe recuperare qualcosa. Qui avevo fatto un po' di richiami teorici e storici proprio sui regolatori lineari
Gran bel video, ed e un piacere ascoltarla, da buon fermodellista, le dico che la soluzione del suo alimentatore e geniale,facendo un box e mettendo piu' componenti magari possiamo alimentare diversi treni indipendenti... con un minimo ingombro...bravissimo. Invece le chiedo un favore, sono affezionato ad una sega circolare a batteria, essa in origine era alimentata da una battetia da 18 volts...ormai andata....con un alimentatore per pc, e modificando ina delle due batterie on dotazione riesco ad alimentare il resto del vecchio kit ( avvitatore e torcia) anch'essi 18 volt, ma la sega non riesce a girare....l' unico modo con cui si vede un po di movimento e collegando un carica batterie per auto da 12 volt e 4 amper, ma non basta per effettuare un buon taglio al ptimo ostacolo si ferma.....cosa devo comprare per farla funzione? Grazie e ancora complimenti per il suo canale.
Grazie Patrizio, ti consiglio di provare con un alimw attore da PC laptop, che fornisce 19V. Ne esistono alcuni con una buona corrente di uscita. Altrimenti potresti costruirti un alimentatore con trasformatore abbassatore ponte diodi e un bel po' di capacità
@@PierAisa gentilissimo per la dritta, provatp anche con un alimentatore per portatili,riesce a girare....ma appena va sotto sforzo la lama si ferma....io purtroppo non dono capace di costruire un'alimentatore potente, a questo punto mi restano 3 opzioni, 1 butrare la sega,2 comprarne una a corrente, 3 comprare un'alimentatore gia costruito......ma non so quale....ancora un saluto dalla sicilia.
@@PierAisa L'ho visto di nuovo, non c'è il rischio di caricare troppo l'uscita del 555 che deve mandare il segnale sulla resistenza di pull down, al led e al gate del MOSFET? Tra l'altro non c'è il rischio che il MOSFET lavori in zona lineare per il tempo di carica/scarica del gate? Forse sarebbe meglio mettere un driver per il gate o sbaglio?
Ciao, si la abbiamo fatta il 25 giugno. Tutte le dirette con ospiti le trasmettiamo insieme a Paolo nel canale MicroCon. ua-cam.com/users/MicroConConference Ci troviamo tutti i giovedì alle 21, ecco il programma www.zeppelingarage.it/microcon/appuntamenti/ Ecco il link di quella puntata ua-cam.com/video/hi7cZwjRV68/v-deo.html
buonasera Pier. anch'io possedevo un variatore del genere. una sorta di reostato che si è rotto definitivamente. ho visto su una vecchia rivista di nuova elettronica un circuito elettronico che svolge lo stesso compito. con un po' di pazienza sono riuscito a costruirlo. Adesso mi occupo a far salire la motrice ad una pendenza del 4 % cosi' il treno giunge su per le montagne del plastico senza che tornasse all'indietro. e' incredibile.
Due osservazioni, lo slider usato è probabilmente logaritmico, ne servirebbe uno lineare. La seconda osservazione, è che se si inverte la polarità per invertire il senso di marcia del treno mentre questo è in piena velocità, il circuito non impedisce questa manovra. Una miglioria da apportare sarebbe quella di usare lo slider con posizione centrale fermo, e avanti/indietro verso le due estremità, magari usando il pwm per la regolazione con un circuito a ponte a mosfet ... Vabbè, sto esagerando, è rivolto ai ferromodellisti che magari non masticano troppo di elettronica, e deve essere il più semplice possibile !!
Grazie per i tuoi commenti utilissimi. Io da elettronico "generco" sono partito da un circuitino molto semplice, poi immagino che i ferromodellisti hanno sperimentato negli anni tecniche di alimentazione molto più furbe ed efficienti :-)
Sono solo idee che mi vengono guardando i tuoi video, che ritengo utilissimi per insegnare le basi dell'elettronica ... Io stesso, anche se coltivo questo hobby da oltre 40 anni, imparo sempre qualcosa di nuovo dai tuoi video, perché non si smette mai di imparare, ed è interessante condividere le idee !
Bel video, la soluzione con LM317 può essere applicata anche alle autopiste, (Polistil per intenderci) altro gioco dei tempi che mi avvicinò e appassionò all'elettrotecnica.
Esattamente, Ho pensato al glorioso LM317, per la sua versatilità e facilità di collegamento. Se volessimo andare nel fino si potrebbe fare un controllo regolato "smart", visto le camionate di schede di prototipazione tipo Arduino e ESP :-)
Ciao buonasera vorrei porti un problema.In realtà dovrebbe essere cosa semplice,invece no.In pratica ho acquistato una vecchia semipilota a piano ribassato Lima motorizzata con il collaudatissimo motore"G" insieme a 2 carrozze.Ho aggiunto poi la mia vecchia E 646 049 per simulare spinta o traino ma al momento di fare sotto al regolatore anziché girare all'unisono spunta prima la semipilota, ma perché?I motori avendo un'unica alimentazione non dovrebbero girare all'unisono dato che sono posti in parallelo?Mi potresti aiutare per favore?Grazie. PsCioe' in questa situazione la locomotiva è meno reattiva della semipilota,non so se mi sono espresso correttamente.
bisogna approfondire le caratteristiche dei due motori. Potrebbe essere che sono in parallelo, ma il funzionamento di uno condiziona l'altro. Ad esempio per quanto riguarda le cadute di tensione. Riesci a tenere sotto controllo la tensione di alimentazione allo spunto?
Mi hai ricordato che, quando anche io giocavo con questi "mezzi", si parlava, come evoluzione dell'alimentazione, di alimentazione switching o a treno di impulsi come decisamente piú efficiente. Era dovuto piú che altro al fatto che i vecchi motori difficilmente ripartivano da fermi con velocità corrette. Allora toccava dare manetta all'alimentatore ed i modellini poi, ahimé, partivano a razzo. Vecchio problema! Ha senso proporre un alimentatore siffatto? grazie👍
E646 seconda serie, con il frontale della cabina quasi piatto (a me veramente piaceva di più quello della prima serie). Quello vero di motori ne aveva 12, uno per ogni ruota. Riguardo l'alimentatore, quello della Rivarossi (che per la verità costava molto di più del Lima...) aveva un reostato singolo (molto più robusto) e una levetta per l'inversione del senso di marcia e un "disgiuntore termico" con relativa spia di segnalazione che interveniva in caso di corto circuito e il tutto era inserito in un contenitore metallico, quindi se ti cadeva su un piede era un problema (per il piede, ovviamente...). P.S. LM317...Finalmente qualcosa che conosco anch'io! Peccato che il datasheet della Texas per quanto riguarda la dissipazione termica mentre per il fratello maggiore LM338 indica chiaramente 50 W per il contenitore TO-3 e 25 W per il TO-220, per l'LM317 dice che è funzione delle temperature e va calcolata con questa formula: PD= (TJ(max)- TA) /θJA.. Alla faccia della semplicità... Ciao Pier e buona domenica!
Grazie per il commento ! Per completare se ti va qui avevo messo un video con richiami storici e teorici sui regolatori lineari ua-cam.com/video/_1oF5J3tbIc/v-deo.html
Se ricordo bene c'era anche LM317K in contenitore TO3 ( quello del 2N3055 per capirci) e quello mi pare che sopportasse 5 A di uscita...ma è passato tanto tempo e potrei anche sbagliare
@@zolatanaffa87 Per quello che so io (cioè leggendo i datasheet della Texas Instruments che ha acquisito National Semiconductor, società che aveva originariamente realizzato l'LM317) i 317 possono fornire 1,5 A oppure 0,5 oppure 0,1 A. Un regolatore di tensione che può fornire 5 A esiste ma si chiama LM338 (quello che io nel mio commento precedente ho chiamato scherzosamente "il fratello maggiore") e si trova effettivamente sia in contenitore TO-220 che TO-3.
@caimano771 Ovvio, e infatti la mia precisazione sul fatto che quel modellino è un 646 seconda serie si riferiva esclusivamente alla forma del frontale (la prima serie lo aveva ereditato dal 636).
@@PierAisa L'avevo visto, infatti era uno dei primi tuoi video in cui avevo "messo il naso". Tra l'altro avevo commentato che uno dei vantaggi del nuovo LT3080 è quello di poter scendere anche a 0 Volt di tensione minima mentre l'LM317 (e per la verità anche il 338) si ferma a 1.25. Per pignoleria occorre dire che comunque anche la maggior parte dei convertitori DC-DC con tecnologia switching che si trovano in commercio non scende a 0 Volt.
ehh già dalla tua immagine di profilo posso immaginare.... anche io sono un rappresentante di questa categoria 😜 forse è il destino che si fa pilotare dai nostri sogni da bambino...
@@PierAisa il "problema" è che io aggiusto o almeno ci provo, dei vecchi bestioni diesel da manovra. Molta elettromeccanica e nelle ultime molta microelettronica😅😉
@@PierAisa bello. Sarebbe interessante facessi un video, se non già fatto, sulla RSC e su come questa venga "miscelata" alla continua di ritorno sul binario. Io mi occupo di formazione, anche, per la manutenzione ed è un aspetto che ai pochi elettrici che mi capitano per i sottosistemi di bordo non riesco a fare "digerire".
La LIMA entrò in crisi con l'avvento dei videogiochi per PC e console. Si fuse con la mitica RIVAROSSI che a sua volta venne ceduta nel 2004 al colosso inglese HORNBY che ha spostato tutta la produzione - indovinate dove? - in Cina. Ora il marchio Rivarossi è riservato ai collezionisti con prezzi da capogiro mentre quello Lima è mirato al settore 'giocattolo' con prezzi molto più contenuti. Dalle ceneri di Lima è nata la ViTrains a opera di alcuni ex-dipendenti e - udite udite - la ditta è ancora viva e vegeta.
grazie, veramente molto interessante questa digressione che dipinge giustamente una triste realtà di un grande nome, che dallo splendore è arrivata a fine corsa.. ma nello stesso tempo sotto le ceneri lo spirito e la passione degli amatori
Certamente il pvm è la cosa migliore perché ti permette una regolazione fine della tensione puoi uscire direttamente in onda quadra modulata tanto poi il motore fa da filtro Se ti interessa guarda questo controllo motore con pwm. ua-cam.com/video/ZBMiIQ5rJl0/v-deo.html. Se non ricordo male dovrebbe esserci anche un effetto speciale con esplosione
Ciao Simone, assolutamente sì; la marcia della locomotiva diventa più fluida e regolare. Dipende anche dai motori utilizzati ma in generale ci guadagna tantissimo.
Presente...proprio altra sera pensavo ai trenini LIMA...mentre guardavo "Detenuto in attesa di giudizio" con quei vagoni ferroviari anni '70 del ventesimo secolo.
Buon giorno Pier. C'è un commento che vorrei fare a proposito di ciò che dici sul pericolo di rottura del lm317. In realtà questo dispositivo è dotato di protezione termica tale che se la sua temperatura interna sale oltre un certo livello lui "tira il freno" sulla regolamentazione stessa in modo da impedire che la temperatura possa salire ulteriormente. La conseguenza è che la corrente erogata diminuisce. Ora, se il carico elettronico può scendere solo fino a 0 V (è così?)i aspetterei che la diminuita corrente da lm317 costringerà la tensione a scendere fino a che il carico smetterà di funzionare da generatore ideale di corrente. In effetti io non credo di essere mai riuscito a rompere un lm317. Ma vorrei la tua opinione al riguardo per sapere se mi è sfuggito qualcosa che rende la mia analisi non corretta. Buona giornata!
Ciao in teoria sono integrati protetti, ma dipende a cosa li sottoponiamo .... a me invece è capitato di romperne qualcuno, in questo progetto ua-cam.com/video/K31AdY6IFf8/v-deo.html e tipicamente quando il carico richiede variazioni troppo veloci e restiruisce energia in dietro. In effetti in termica invece non mi è mai capitato
@@PierAisa ok poi lo guardo. Un giorno se hai tempo vorrei raccontarti di una anomalia funzionale di lm317 che ho trovato usando la marca stmicroelectronics mentre onsemi e Texas non li avevano. Mi ha creato un piccolo grande incubo al lavoro, però mi ha fatto vedere che non c'è completa intercambiabilità tra costruttori purtroppo a volte.
Il vantaggio della soluzione a restato è che si passa obbligatoriamente per 0V prima di invertire il senso di marcia. Per cui il treno rallenta si ferma e cambia direzione. Con l'inversione separata sono necessari più passaggi. Ora qui non è grave ma immaginate cosa potrebbe succedere con un grosso motore collegato ad una grossa massa.
Lo stress si riversa in particolar modo sui diodi, che devono ricoverare in più presto possibile. Nel transitorio si lavorerebbe praticamente in corto circuito
Si può dire che se sono diventato Ing. In Elettronica è stata per la mia passione per il fermodellismo ( il macchinista sarebbe stato la mia natura ma all'epoca FS non assumeva) ... quanti alimentatori Lima e Rivarossi ho aperto per capirne il funzionamento... quanti ne ho COTTI !!!! fino al giorno in cui all'epoca 14 enne ho potuto progettarmene uno tutto mio , con modulazione PWM ( a Transistor ed NE555 ) all'epoca una vera e propria chicca tecnologica. !!!! Ma sopratutto chi non ha ma raddoppiato i poli magnetici del motore lima ? velocità più basse in partenza ma forte assrobimento di corrente con rischio bruciatura motore proprio come avveniva per i reostati dei locomotori in traino sulla bologna-firenze con quegli espressoni da 15 e passa carrozze !!!! Bei ricordi...
Ciao Pier Aisa, forse non e l'argomento di oggi ma vorrei un consiglio da te, in pratica ho comprato un mini trasformatore della DZDelivery questo è il link www.amazon.it/gp/product/B07C53B1GZ/ref=ppx_yo_dt_b_asin_title_o03_s00?ie=UTF8&psc=1 ho un dubbio in entrata della 220V oltre a un fusibile serve qualcos'altro per avere una protezione ? Ho guardato in google ma su questo mini trasformatore non c'è nulla solo sulla Hi-LInk HLK- PM01. Serve per alimentare Wemos con due relè. Grazie mille
Ciao, isola bene le parti di collegamento alla 220. Se proprio vuoi proteggere quello che sta a valle potresti impiegare un filtro di rete in ingresso ed eventualmente un varistore o TVS per filtrare eventuali sovratensioni veloci. Qui un tutorial sui filtri di rete ua-cam.com/video/V5YXqTogl5U/v-deo.html
@@PierAisa Grazie mille per la risposta, ho guardato il tuo video ma sinceramente ma la mia conoscenza è proprio bassa, un filtro di rette già montato o uno schema semplice da riprodurre . Grazie ancora
Ciao Pier, stavo facendo un giretto col Guzzi V750 Special 1° tipo, quello con la dinamo e puntine con distributore, per vedere se si bruciava la lampadina Bilux del faro, ad un certo punto mi ritrovai in una piazzetta dove c'è un Dopolavoro Ferroviario, davanti c'erano una decina di moto tra cui un Guzzi California 1000 II nero, la mia passione, parcheggiai il V750 ed entrai per farmi una birra, appena dentro sentii una voce a me familiare che proveniva dallo schermo televisivo alzo gli occhi e chi ti vedo? Pier Aisa in un video su UA-cam mentre ripara l'Alimentatore di un trenino LIMA, me lo guardo fino alla fine poi chiacchiero un po' con quei ferrovieri motociclisti e collezionisti di trenini in scala, quando parlai del California II nero e dissi che era dagli anni '90 che non ci facevo un giro, si alzò un tipo robusto con barba lunga che mi fece venire in mente il gruppo degli "ZZ Top" in particolare il pezzo "La Grange" mi porse le chiavi del California e disse "vatti a fare un giro, io rimango qui ancora mezz'ora", tornai dopo quindici minuti soddisfatto, restituii le chiavi offrii un giro di birra ai ragazzi per ringraziarli della cortesia salutai e via di corse, nel borsone dl V7 avevo un plico, ricevuto alle 2:00 della mattina, contenente un Manuale d'officina del Guzzi V700-V750 Special da consegnare entro le 24 ore al Forum di Pier quindi devo correre. Ciao Pier, sei un mito!
Grande Nonno Beppe, scusa il ritardo alla risposta, ma il commento era finito nello spam, secondo me per il termine guzzi :-). Grazie per il racconto interessante e anche per il tuo contributo al forum !
Non te l'ho mai fatta sta domanda , e Bo non so se è opportuna. Però mi son sempre chiesto del tuo cognome. Beh Pier Alessandro molto italiano ma aisa con l'accetto sulla i non lo so. Comunque curiosità!
Ho la doppia cittadinanza francese e italiana da parte di mia mamma la famiglia viene da Digione Borgogna Francia dalla parte di mio papà e quindi l'origine del cognome Aisa è di Assisi
@@PierAisa e visto che siamo in tema: deragliatore.. nel senso del cinazzo che fa fare le curve al locomotore alla massima velocità e magari con pochi vagoni, così non viene rallentato proprio!
A mio avviso hai fatto un errore nella descrizione del reostato. Quando il contatto rotante centrale è posizionato sui due rivetti al centro degli avvolgimenti il circuito è interrotto (treno fermo), quando è posizionato a 45° sugli avvolgimenti si ha la velocità massima in avanti o indietro (sono collegati a poli incrociati). Chi l'ha aperto prima di te non deve aver riallineato le ruote dentate del reostato e della leva di comando. Salutoni e grazie per i tutorial. Me li sto divorando!!
Sarà necessario aggiungere un po' di funzioni, dai ferromodellisti capisco che sarebbe interessante avere la protezione da inversione polarità brusca, controllo graduale, magari a PWM della corrente, indicazioni di assorbimento, luci ... insomma un vero e proprio hobby !
@@PierAisa personalmente come regolatore preferisco i 1084 quelli delle schede madri dei pc, sono smd e portano fino a 5 amp.(così evito un un transistor) li hai mai usati?
@@-Crash-Nebula-- Ciao me li ricordo, a breve sul canale useremo regolatori a basso rumore. Al momento i miei video riguardano LT3080 ua-cam.com/video/_1oF5J3tbIc/v-deo.html
Buongiorno Pier, ammiro la sua preparazione e competenza, ma qualcosa mi inquieta quando ti sento parlare con idioma inglese, ma visto che siamo in Italia e non in un paese straniero, sarebbe bello sentirti parlare totalmente in italiano. Capisco che Tutto arriva da oltreoceano ma un po' di patriottismo penso ci vorrebbe. Buona domenica.
Loris, mi permetto di darti del tu, in questa comunità di appassionati elettronici. Hai ragione. Purtroppo non me ne rendo più neanche conto. Considera che durante tutto il giorno parlo, leggo, scrivo in inglese e questo purtroppo mi sta facendo perdere l'uso delle parole italiane, anche per termini tecnici. A volte non esistono, ma a volte si ed in quel caso dovrei proprio usarle, visto che siamo in Italia e ci tengo che il canale rimanga in italiano
Caro Pier, ricordi di 60 anni fa, quando mio papà mi regalò un trenino Lima. Il regolatore aveva un commutatore con 0 centrale e 4/ 5 posizioni per avanti/indietro. Tutto funzionava regolarmente ma, ogni tanto, toccando le rotaie, sentivo pizzicori. A 15 anni mio papà mi regalò un cacciavite cercafase, 500 lire ( mio primo "strumento"). Toccando una rotaia, si accendeva ma, zitto e, incosciente come sempre, ho continuato a giocare col trenino. La mia locomotiva e, un locomotore da manovra hanno fatto divertire anche i miei figli dopo 20/25 anni; ovviamente avevo cambiato alimentatore. Quello vecchio ora serve per alimentare una lampadina votiva. Non si butta nulla ! Grazie e, buona domenica Pier ! P.S. ciliegina sulla torta ! Ho dovuto sostituire i carboncino, ho aperto una batteria AA e, con il carboncino interno ecco nuovi carboncini !
Che bei ricordi ! Ero sicuro di solleticare parti del vissuto di molti di voi ....
diavolo di un Pieralberto Oldrini: ma sai quanto tempo è che non sentivo dell'apertura di una batteria pere utilizzarne l'anodo in carbone?... io li ho usati per fare una lampada ad arco; beata incoscienza: i carboncini tenuti con due pinze isolate che stringevano anche i contatti e poi avvicinati fino all'innesco dell'arco, e tutto senza alcun trasformatore, direttamente alla 220! fatto una volta e sentito il calore ho detto: sono contento così...ci vedevo anche con gli occhi chiusi!
@@zolatanaffa87 se ci incontrassimo, chissà quante ne avremmo da raccontare ! Tempi eroici in cui con poco o niente ci si ingegnava e ci si divertiva ! Buona giornata e, piacere di averti sentito ! Pieralberto
Sei grandissimo e hanche una bravissima persona , con tanta umiltà.
Grandissimo quanto so belli i modellini dei treni, che veniva costruito tutto il paesaggio intorno ❤️❤️❤️
Che ricordi il trenino della Lima, ne avevo uno bellissimo da bimbo ! Grazie Pier per il tuo video, come sempre like meritato !!! 73s Pasquale IW0HEX
Il fascino del “ferroviario” ha qualcosa di magico! Pier, integra qualche video sul campo... sono incredibili! 😍
quando questo periodo lo permetterà confido di poter visitare qualche sito interessante
Pier Aisa non vedo l’ora 😊 !!!
Anni '70 parte primi '80 del ventesimo secolo...epoche d'oro con negozi, edicole pieni zeppi di tutto. Giocattoli, soldatini Atlantic ecc. ecc. ecc.
Chi di noi "giovani" sessantenni non ha giocato con i trenini della -Lima?- ... l'eterno problema della rottura di quel reostato mi costrinse alla costruzione di un alimentatore simile a quello proposto da te (il mio aveva 2 transistor collegati in darlington -2n1711 & BD142) --------- Purtroppo con questi schemi manca la linearità di funzionamento, ovvero si pùò invertire la polarità in qualunque momento, cosa impossibile con il "doppio reostato originale"............. però divertimento e DERAGLIAMENTO non è mai mancato!!!
buona giornata a tutti!!
Grazie per l'interessante condivisione !!
Se giri su internet trovi due schemi proposti diversi anni fa da Nuova Elettronica veeramente interessanti. Quello predentao più rececentemente ha delle funzioni che trovi in alimentatori commerciali blasonati dal costo proibitivo.
Ciao e buon lavoro!
Like a prescindere, e adesso mi gusto la riparazione.
Anche su un apparecchio semplice come questo, apprezzo molto la tua approfondita analisi del circuito e l'esposizione chiarissima. Bravo!!!
Sono belli ogni tanto i video "riparazione relax" ... come li chiamo io ... :-)
Guardare un tuo video di riparazione è come guardare un video di Barbero che parla di storia. Bravo!!🤗
Che belli questi video sui treni!
Vala' Vala' che ti sei spataccato con questa riparazione :))) Le riparazioni Vintage sono le migliori!
Mi ha beccato ! E' stato divertente
Prima di richiudere il sarcofago... Grande Pier
Il mitico trenino Lima io ancora ce lo me lo comprò mio padre nel 1975 avevo 8 anni e ricordo che lo pagò 40 milalire poi si è bruciato l'alimentatore (era lo stesso del video ) adesso lo uso con lm317 ed è rimasto un bel ricordo , complimenti a Pier Aisa per la riparazione.
Grazie In effetti l'alimentatore nasconde un po' di debolezze basando il suo funzionamento su dei contatti striscianti. Lm317 è una soluzione veloce e pratica
Ciao Pier sono appassionato di trenini ....ma ottima spiegazione di tutto ...
grazie! Grandissimo... se ti interessano treni più grandi trovi la mia playlist la mia ferrovia, a questo link www.pieraisa.it/videolist.. dopo 23 anni di segnalamento
Dopo il video live in MicroCon con Leonardo Righini, ora i Trenini Lima.. una piacevolissima serie Amarcord di Elettronica.. 👍😉... e il mitico/versatile LM317. Grande Pier. 👍
Se non avete impegni ci vediamo mercoledì sera per una LIVE a sopresa sul mio canale e la consueta LIVE del giovedì sera su MicroCon con Boris Landoni di ElettronicaIN, per parlare di stampa 3D e prototipazione
@@PierAisa metto il promemoria sul telefono 👍
Questo canale dovrebbe avere 1.000.000 di iscritti, almeno 🔝.
Grazie Troppo buono ecco se non la conosci già ecco la lista completa dei miei video dove puoi fare ricerca testuale www.pieraisa.it/opensource/Channelvideolist.php
Buona serata
Complimenti, argomento interessante per un fermodellista, ricordo da ragazzino la voglia di costruirmi un alimentatore elettronicamente regolabile, e poi sono passato con i miei modelli al digitale!!
.. ahh immagino.. in questo caso avevo usato il regolatore lineare LM317 ua-cam.com/video/jeRcjvY3ie0s/v-deo.htmle ti può fare comodo ecco la mia videolist www.pieraisa.it/videolist
Era da bambino che guardavo questi alimentatori per trenini ed ero stracuriosissimo di capire come funzionavano.
Sempre interessante. Grazie, Like.
Top con poco hai dato anche il suggerimento su come evitare "rotture" future... N 1...
Ottima riparazione complimenti. Molto carina anche la spina che con la rotellina passa da 10 a 16 ampere
@ Giuseppe Colombo: ti posso assicurare che erano tanto pratiche quanto ciofeche quelle spine li. Spesso facevano falsi contatti o si incastravano nei meccanismi di protezione degli alveoli e giù di accidenti per sfilarle! :-)
Avevo anche io un alimentatore simile dei Lima ma più robusto e ben fatto di quello che ti hanno spedito. con reostato rotativo e rotella color vinaccio..! Ma devo dire non si è mai rotto! Bella Piero!✌
Anche io!
Già!!
@caimano771 No grigio chiaro..😅😅
Questa riparazione mi fa ricordare un progetto di Elettronica Pratica, il cui scopo era di illuminare le carrozze del treno, anche quando era fermo, con un generatore esterno che produceva un'onda quadra da sovrapporre all'alimentazione (lineare in questo caso) del motore. Una semplice ed efficace soluzione per essere, a quei tempi, svincolati dall'alimentazione stessa del treno. Ovviamente, il disaccoppiamento veniva effettuato su ogni carrozza mediante condensatori...
Grazie per questa interessante dissertazione ancora oggi nella ferrovia vwra si usa nelle linee storiche la continua 3kv per la trazione elettrica e la corrente alternata 50hz per il segnalamento come ad esempio la rilevazione presenza del treno tramite circuiti di binario puoi trovare qualche video nella mia lista se c'è la parola circuito. www.pieraisa.it/opensource/Channelvideolist.php
Trenini piccoli... grandi... medi la tua è una vera fissazione ;)))
Hehehehe, mi diverto di più quando ci sono più zeri nella corrente assorbita :-) Questa era una riparazione "sentimentale", nel senso che ha molto valore per chi ci giocava ai tempi che furono
... e la domenica parte alla grande! Un saluto! Mauro
Sapevo di entrare nella tua area :-)
L'LM317 è un buon punto di partenza, poi si passa al PWM, e si scopre un mondo nuovo ... locomotive con velocità minime spettacolari... poi si scopre il digitale e vabbeh... un altro mondo ancora! Buona domenica!
Giusto ! Passare dal lineare allo switching è un passaggio naturale ! A te grazie
Il PWM con le locomotive coeve a quella del video danno problemi..... é probabile sentire un fastidioso sibilo emesso dagli avvolgimenti del motore e gli stessi possono surriscaldarsi pericolosamente....
@@PierAisa Il PWM con le locomotive coeve a quella del video danno problemi..... é probabile sentire un fastidioso sibilo emesso dagli avvolgimenti del motore e gli stessi possono surriscaldarsi pericolosamente....
@@mobdj410 dipende dalla frequenza del pwm :)
esatto dipende dalla frequenza e dalla tecnica pwm usata. I motori presentano una induttanza, che che già di per sé filtra la. componente switching
Confermo. Ne ho avuto uno identico del 1978 col mio primo trenino a 5 anni.
Ciao Pier, ti faccio i complimenti per il canale, tratti gli argomenti in maniera professionale e esaustiva. Hai risvegliato in me una passione che avevo messo un po da parte. Ho provato ad effettuare l'iscrizione al forum ma ancora non ho avuto risposta per l'accettazione
Grazie ! Ho cercato nel forum e ti ho trovato nello SPAM. Ti ho attivato. Ciao ! Buona navigazione
@@PierAisa grazie mille 😀
Adesso mi spiego la magliettina di ritorno a futuro oggi compie 35 anni dalla prima uscita.
Uno dei più bei film piu belli quasi come il film benur un grande classico
Grazie pier 6 un (grande ) uno delle menti più geniali di sempre
Grazie Salvatore ! Sono sicuro che mi capisci .... quello non è semplicemente un film. Grande Giove ! Rimaniamo sintonizzati. Ci "vediamo" domenica per una riparazione TV LCD SAMSUNG 32" con 1,21 gigOwatt di potenza
Grazie pier
Certo lo ricordo a memoria
Devi vedere se nel Lcd Samsung accanto alla alimentazione trovi il flusso canaluzzatore dovrebbe essere vicino al alimentatore ha ha ha ha
Grazie pier dei tuoi commenti e un onore per me
bellissimo video
Ciao Pier. Complimenti per i video. Fantastici, meglio di qualsiasi lezione a scuola. Ti volevo dire che quei maledetti e costosissimi (per l'epoca) alimentatori Lima NON erano chiusi a vite. I gusci erano fissati a *rivetti* e infatti guarda che massacro hanno fatto per toglierli. Anche all'epoca l'industria (italiana in questo caso) non voleva che le cose si riparassero. La scusa era che questi erano "giocattoli" e quindi i bambini non dovevano poter smontare le parti a tensione di rete. Scuse patetiche, a mio avviso.
C'è sempre un perché grazie mille per il contributo che porta valore aggiunto al video
Ho fatto un sospiro di sollievo quando ho visto il nastro isolante sulla 220
Sicurezza sempre al primo posto !
incredibile avevo la stessa locomotiva e stesso alimentatore!...quanto c'ho giocato da bambino...
Ciao Pier, innanzitutto sempre complimenti, ho ascoltato quando hai detto Lima azienda Italiana , si in passato venivano costruiti in Italia , ma nel 2007 regali a mio figlio un trenino elettrico Lima proprio uguale a quello nel video con 2 vagoni e una serie di binari che compongono un cerchio, l unica cosa è che c ho trovato scritto Made in China. P.s. l alimentatore che è a corredo è uguale al tuo progetto , potenziometro rotativo e deviatore a slitta .ciao e presto.
Grazie per il commento. Triste verità
Grande Pier +++++++++
Per alimentare il trenino, per me, è meglio la versione elettronica dell’ alimentatore.Ottimo video come sempre
Scusate l'ignoranza... ma se utilizzo solo il potenziometro per regolare la tensione e non LM cosa cambia? Grazie 😅
Il potenziometro non reggerebbe quella potenza ti servirebbe un reostato di Potenza come era l'alimentatore originario cioè con del filo avvolto che possa reggere alte temperature
@@PierAisa grazie mille!
Manca la prova a pieno carico , ma è solo una battuta :D ,, bello il circuito pilota :)
Mamma mia!! Quei trenini per me sono sempre stati un sogno!! Mai avuto abbastanza soldi per potermeli permettere:) ma sono veramente bellissimi da avere e da usare su piste e plastici in miniatura
Mai troppo tardi
Ciao Ale,
i trenini Lima erano molto belli (altre marche erano ancora più dettagliate e costose: Rivarossi e Marklin in testa) ma ti posso assicurare che nel tempo c'è stato un enorme decadimento nella qualità.
Se ricordo bene negli anni '70, Lima aveva due linee di produzione: giocattoli e modelli, naturalmente i modelli erano migliori, ma anche nella linea giocattoli avevano delle ottime cose, poi sono andati in niente, pur costando sempre tanto.
Quando ho avuto mia figlia, 30 anni fa, tra un acquisto e l'altro di giocattoli, mi è capitato di confrontare i vagoni con quelli che avevo ancora a casa.... fatti in fretta e al buio!
quindi se vuoi cavarti la voglia con un po' di soddisfazione, cerca qualche vecchia confezione.Ciao
@@PierAisa eh ahimè non c'è nessuno che me li manda da riparare haha :) chissà se avrò la possibilità in futuro!
@@zolatanaffa87 grazie zola per il suggerimento!! Se mai mi dovesse capitare so a cosa puntare almeno:) pensate che io ho solo un vagone passeggeri e un pezzo di rotaia dritta che sta sotto al vagone. E direi che in confronto ai Lima o ai Rivarossa è una cinesata assurda!
@@zolatanaffa87 la vera Lima di un tempo, intendo anni '90, quando faceva produzioni serie da modellismo, oltre quella giocattolo, non c'è più da un pezzo anche se il marchio è stato acquisito e ancora si vede in giro.
Nel frattempo si è evoluto un mondo di marchi più o meno italiani che fanno cose molto pregevoli ma... a prezzi folli.
Comunque ce n'è per tutti: tutti i gusti, tutti i portafogli... ;)
Salve, dovrei collegare un voltmetro su un'limentatore con inversione di polarità ma la lancetta del volmetro mi si sposterà al contrario nella lettura ? Come potrei fare? Grazie.
Se deve vedere solo una polarità può invertire il terminale più con il terminale meno. Se invece deve vedere le due polarità può inserire per la lettura un diodo ed un piccolo condensatore, per raddrizzare il segnale di lettura, di modo che avrà il valore assoluto cioè l'ampiezza del segnale indipendentemente dal segno
@@PierAisa si voglio leggere i volts in tutte e 2 le polarità, che diodo ci vuole e che condensatore? Grazie
@@PierAisa comunque è un voltmetro analogico anche devo installare
@dario86707 ad esempio 1N4148 e 1uF. Se poi vuole conoscere anche il segno della tensione, potrebbe aggiungere in parallelo due rami prima del diodo, ognuno composto da una resistenza ed un LED orientati in modo opposto di modo che a seconda del led che si accende capisce se la tensione è positiva o negativa
@@PierAisa comunque grazie per l'aiuto, ma da qui è un pò difficile, ci vorrebbe uno schema di collegamento se gentilmente lo ha grazie
Pensavo che aggiungendo un condensatore si potrebbe simulare l'inerzia del treno in frenata (e in accelerazione)
Domanda: si potrebbe fare con un ponte ad H modulato co il potenziometro?
Nella costruzione di un segnale pwm il potenziometro viene utilizzato solitamente per stabilire il livello del segnale che incrocia l'onda triangolare poi con quello puoi pilotare un ponte ad H ad esempio Puoi guardare questo mio video dove faccio qualche calcolo in Excel ua-cam.com/video/EcitbW0OPGw/v-deo.html
secondo me si e si avrebbe il passaggio graduale da marcia avanti a marcia indietro.
@@PierAisa grazie
Bel video come sempre, volevo solamente far notare che tra le cadute di tensione del regolatore non mi sembra sia stata considerata la tensione di drop out del 317, da datasheet la minima d.d.t. tra in e out deve essere di 3v, sottraendo 1,25 il drop out risulta di 1.75v. È per questo unitamente ai diodi di raddrizzamento che si ottiene una tensione d'uscita più bassa rispetto all'ingresso. Buona domenica
Leo hai perfettamente ragione. Per la versione 2.0 potremmo adottare un low drop out e diodi shottky per il raddrizzamento, di potrebbe recuperare qualcosa. Qui avevo fatto un po' di richiami teorici e storici proprio sui regolatori lineari
Gran bel video, ed e un piacere ascoltarla, da buon fermodellista, le dico che la soluzione del suo alimentatore e geniale,facendo un box e mettendo piu' componenti magari possiamo alimentare diversi treni indipendenti... con un minimo ingombro...bravissimo. Invece le chiedo un favore, sono affezionato ad una sega circolare a batteria, essa in origine era alimentata da una battetia da 18 volts...ormai andata....con un alimentatore per pc, e modificando ina delle due batterie on dotazione riesco ad alimentare il resto del vecchio kit ( avvitatore e torcia) anch'essi 18 volt, ma la sega non riesce a girare....l' unico modo con cui si vede un po di movimento e collegando un carica batterie per auto da 12 volt e 4 amper, ma non basta per effettuare un buon taglio al ptimo ostacolo si ferma.....cosa devo comprare per farla funzione? Grazie e ancora complimenti per il suo canale.
Grazie Patrizio, ti consiglio di provare con un alimw attore da PC laptop, che fornisce 19V. Ne esistono alcuni con una buona corrente di uscita. Altrimenti potresti costruirti un alimentatore con trasformatore abbassatore ponte diodi e un bel po' di capacità
@@PierAisa gentilissimo per la dritta, provatp anche con un alimentatore per portatili,riesce a girare....ma appena va sotto sforzo la lama si ferma....io purtroppo non dono capace di costruire un'alimentatore potente, a questo punto mi restano 3 opzioni, 1 butrare la sega,2 comprarne una a corrente, 3 comprare un'alimentatore gia costruito......ma non so quale....ancora un saluto dalla sicilia.
Ottimo lavoro! Ci avrei visto bene anche un (glorioso) 555 più MOSFET e relativo diodo di ricircolo, mantenendo il doppio derivatore per l'inversione.
Già già, sperando di non fare i fuochi di artificio visti in questo video ua-cam.com/video/ZBMiIQ5rJl0/v-deo.html
@@PierAisa 😂 Vero, mi ricordo di averlo visto mesi fa.
@@PierAisa L'ho visto di nuovo, non c'è il rischio di caricare troppo l'uscita del 555 che deve mandare il segnale sulla resistenza di pull down, al led e al gate del MOSFET? Tra l'altro non c'è il rischio che il MOSFET lavori in zona lineare per il tempo di carica/scarica del gate? Forse sarebbe meglio mettere un driver per il gate o sbaglio?
Ho provato iscrivermi al forum ma non mi è ancora arrivata la conferma d'iscrizione
probabilmente è il filtro antispam, ma scrivimi a pieraisaforum@gmail.com
Visto solo ora e naturalmente complimenti. 73 de IN3KTT (D.M. a Bolzano)
.. i treni che passione... 73 de IZ4OXX
Ciao Pier, avevi promesso una live con uno dei coofondatori di Nuova Elettronica. Purtroppo me lo son perso, e' possibile rivederlo? Grazie.
Ciao, si la abbiamo fatta il 25 giugno. Tutte le dirette con ospiti le trasmettiamo insieme a Paolo nel canale MicroCon.
ua-cam.com/users/MicroConConference
Ci troviamo tutti i giovedì alle 21, ecco il programma
www.zeppelingarage.it/microcon/appuntamenti/
Ecco il link di quella puntata
ua-cam.com/video/hi7cZwjRV68/v-deo.html
buonasera Pier. anch'io possedevo un variatore del genere. una sorta di reostato che si è rotto definitivamente. ho visto su una vecchia rivista di nuova elettronica un circuito elettronico che svolge lo stesso compito. con un po' di pazienza sono riuscito a costruirlo. Adesso mi occupo a far salire la motrice ad una pendenza del 4 % cosi' il treno giunge su per le montagne del plastico senza che tornasse all'indietro. e' incredibile.
Fantastico ! I treni sono una gran bella passione. Nel mio caso anche un lavoro 😜
Due osservazioni, lo slider usato è probabilmente logaritmico, ne servirebbe uno lineare. La seconda osservazione, è che se si inverte la polarità per invertire il senso di marcia del treno mentre questo è in piena velocità, il circuito non impedisce questa manovra. Una miglioria da apportare sarebbe quella di usare lo slider con posizione centrale fermo, e avanti/indietro verso le due estremità, magari usando il pwm per la regolazione con un circuito a ponte a mosfet ... Vabbè, sto esagerando, è rivolto ai ferromodellisti che magari non masticano troppo di elettronica, e deve essere il più semplice possibile !!
Grazie per i tuoi commenti utilissimi. Io da elettronico "generco" sono partito da un circuitino molto semplice, poi immagino che i ferromodellisti hanno sperimentato negli anni tecniche di alimentazione molto più furbe ed efficienti :-)
Sono solo idee che mi vengono guardando i tuoi video, che ritengo utilissimi per insegnare le basi dell'elettronica ... Io stesso, anche se coltivo questo hobby da oltre 40 anni, imparo sempre qualcosa di nuovo dai tuoi video, perché non si smette mai di imparare, ed è interessante condividere le idee !
@@iw1qif esattamente, questa è secondo me la vera potenza di UA-cam e di una community appassionata che segue e supporta. Conoscenza condivisa.
Bel video, la soluzione con LM317 può essere applicata anche alle autopiste, (Polistil per intenderci) altro gioco dei tempi che mi avvicinò e appassionò all'elettrotecnica.
Esattamente, Ho pensato al glorioso LM317, per la sua versatilità e facilità di collegamento. Se volessimo andare nel fino si potrebbe fare un controllo regolato "smart", visto le camionate di schede di prototipazione tipo Arduino e ESP :-)
Ciao buonasera vorrei porti un problema.In realtà dovrebbe essere cosa semplice,invece no.In pratica ho acquistato una vecchia semipilota a piano ribassato Lima motorizzata con il collaudatissimo motore"G" insieme a 2 carrozze.Ho aggiunto poi la mia vecchia E 646 049 per simulare spinta o traino ma al momento di fare sotto al regolatore anziché girare all'unisono spunta prima la semipilota, ma perché?I motori avendo un'unica alimentazione non dovrebbero girare all'unisono dato che sono posti in parallelo?Mi potresti aiutare per favore?Grazie.
PsCioe' in questa situazione la locomotiva è meno reattiva della semipilota,non so se mi sono espresso correttamente.
bisogna approfondire le caratteristiche dei due motori. Potrebbe essere che sono in parallelo, ma il funzionamento di uno condiziona l'altro. Ad esempio per quanto riguarda le cadute di tensione. Riesci a tenere sotto controllo la tensione di alimentazione allo spunto?
Devo approfondire, non sono tanto pratico...Eventualmente la ricontatto se non disturbo.
Mi hai ricordato che, quando anche io giocavo con questi "mezzi", si parlava, come evoluzione dell'alimentazione, di alimentazione switching o a treno di impulsi come decisamente piú efficiente. Era dovuto piú che altro al fatto che i vecchi motori difficilmente ripartivano da fermi con velocità corrette. Allora toccava dare manetta all'alimentatore ed i modellini poi, ahimé, partivano a razzo. Vecchio problema! Ha senso proporre un alimentatore siffatto? grazie👍
Le tecniche a commutazione sono diventato Molto raffinate per cui permettono un controllo del motore decisamente più affidabile e migliore
mi hai preceduto volevo scriverti se si poteva migliorare senza aspettare la fine 🙂 ...comunque sia troppo forte sei grazie
Ho scelto una realizzazione semplice con lineare. Abbiamo sempre tempo per complicarla :-)
E646 seconda serie, con il frontale della cabina quasi piatto (a me veramente piaceva di più quello della prima serie). Quello vero di motori ne aveva 12, uno per ogni ruota.
Riguardo l'alimentatore, quello della Rivarossi (che per la verità costava molto di più del Lima...) aveva un reostato singolo (molto più robusto) e una levetta per l'inversione del senso di marcia e un "disgiuntore termico" con relativa spia di segnalazione che interveniva in caso di corto circuito e il tutto era inserito in un contenitore metallico, quindi se ti cadeva su un piede era un problema (per il piede, ovviamente...).
P.S. LM317...Finalmente qualcosa che conosco anch'io! Peccato che il datasheet della Texas per quanto riguarda la dissipazione termica mentre per il fratello maggiore LM338 indica chiaramente 50 W per il contenitore TO-3 e 25 W per il TO-220, per l'LM317 dice che è funzione delle temperature e va calcolata con questa formula: PD= (TJ(max)- TA) /θJA..
Alla faccia della semplicità...
Ciao Pier e buona domenica!
Grazie per il commento ! Per completare se ti va qui avevo messo un video con richiami storici e teorici sui regolatori lineari ua-cam.com/video/_1oF5J3tbIc/v-deo.html
Se ricordo bene c'era anche LM317K in contenitore TO3 ( quello del 2N3055 per capirci) e quello mi pare che sopportasse 5 A di uscita...ma è passato tanto tempo e potrei anche sbagliare
@@zolatanaffa87 Per quello che so io (cioè leggendo i datasheet della Texas Instruments che ha acquisito National Semiconductor, società che aveva originariamente realizzato l'LM317) i 317 possono fornire 1,5 A oppure 0,5 oppure 0,1 A. Un regolatore di tensione che può fornire 5 A esiste ma si chiama LM338 (quello che io nel mio commento precedente ho chiamato scherzosamente "il fratello maggiore") e si trova effettivamente sia in contenitore TO-220 che TO-3.
@caimano771 Ovvio, e infatti la mia precisazione sul fatto che quel modellino è un 646 seconda serie si riferiva esclusivamente alla forma del frontale (la prima serie lo aveva ereditato dal 636).
@@PierAisa L'avevo visto, infatti era uno dei primi tuoi video in cui avevo "messo il naso". Tra l'altro avevo commentato che uno dei vantaggi del nuovo LT3080 è quello di poter scendere anche a 0 Volt di tensione minima mentre l'LM317 (e per la verità anche il 338) si ferma a 1.25. Per pignoleria occorre dire che comunque anche la maggior parte dei convertitori DC-DC con tecnologia switching che si trovano in commercio non scende a 0 Volt.
Comunque i trenini elettrici per i bambini sono sempre un ottima cosa per iniziare a capire l'elettrotecnica.
Anche per finire a lavorarci sopra. 🤣🤣🤣
ehh già dalla tua immagine di profilo posso immaginare.... anche io sono un rappresentante di questa categoria 😜 forse è il destino che si fa pilotare dai nostri sogni da bambino...
@@PierAisa il "problema" è che io aggiusto o almeno ci provo, dei vecchi bestioni diesel da manovra. Molta elettromeccanica e nelle ultime molta microelettronica😅😉
accipicchia... immagino che bestioni!! Io li vedo sfrecciare quando mi capita di misurare la corrente di ritorno di trazione nelle rotaie...
@@PierAisa bello. Sarebbe interessante facessi un video, se non già fatto, sulla RSC e su come questa venga "miscelata" alla continua di ritorno sul binario. Io mi occupo di formazione, anche, per la manutenzione ed è un aspetto che ai pochi elettrici che mi capitano per i sottosistemi di bordo non riesco a fare "digerire".
la fabbrica della LIMA e vicino a casa mia nel ingresso c e ancora una carrozza pero il stabilimento e tutto abbandonato
Bei tempi gloriosi
La LIMA entrò in crisi con l'avvento dei videogiochi per PC e console. Si fuse con la mitica RIVAROSSI che a sua volta venne ceduta nel 2004 al colosso inglese HORNBY che ha spostato tutta la produzione - indovinate dove? - in Cina. Ora il marchio Rivarossi è riservato ai collezionisti con prezzi da capogiro mentre quello Lima è mirato al settore 'giocattolo' con prezzi molto più contenuti. Dalle ceneri di Lima è nata la ViTrains a opera di alcuni ex-dipendenti e - udite udite - la ditta è ancora viva e vegeta.
grazie, veramente molto interessante questa digressione che dipinge giustamente una triste realtà di un grande nome, che dallo splendore è arrivata a fine corsa.. ma nello stesso tempo sotto le ceneri lo spirito e la passione degli amatori
Volevo aggiungere.. una tecnica a PWM sarebbe meglio? Avrebbe rendimenti migliori se non sbaglio.. è una curiosità grazie!
Certamente il pvm è la cosa migliore perché ti permette una regolazione fine della tensione puoi uscire direttamente in onda quadra modulata tanto poi il motore fa da filtro Se ti interessa guarda questo controllo motore con pwm. ua-cam.com/video/ZBMiIQ5rJl0/v-deo.html. Se non ricordo male dovrebbe esserci anche un effetto speciale con esplosione
Ciao Simone, assolutamente sì; la marcia della locomotiva diventa più fluida e regolare. Dipende anche dai motori utilizzati ma in generale ci guadagna tantissimo.
Presente...proprio altra sera pensavo ai trenini LIMA...mentre guardavo "Detenuto in attesa di giudizio" con quei vagoni ferroviari anni '70 del ventesimo secolo.
Buon giorno Pier. C'è un commento che vorrei fare a proposito di ciò che dici sul pericolo di rottura del lm317. In realtà questo dispositivo è dotato di protezione termica tale che se la sua temperatura interna sale oltre un certo livello lui "tira il freno" sulla regolamentazione stessa in modo da impedire che la temperatura possa salire ulteriormente. La conseguenza è che la corrente erogata diminuisce. Ora, se il carico elettronico può scendere solo fino a 0 V (è così?)i aspetterei che la diminuita corrente da lm317 costringerà la tensione a scendere fino a che il carico smetterà di funzionare da generatore ideale di corrente. In effetti io non credo di essere mai riuscito a rompere un lm317. Ma vorrei la tua opinione al riguardo per sapere se mi è sfuggito qualcosa che rende la mia analisi non corretta. Buona giornata!
Ciao in teoria sono integrati protetti, ma dipende a cosa li sottoponiamo .... a me invece è capitato di romperne qualcuno, in questo progetto ua-cam.com/video/K31AdY6IFf8/v-deo.html e tipicamente quando il carico richiede variazioni troppo veloci e restiruisce energia in dietro. In effetti in termica invece non mi è mai capitato
@@PierAisa ok poi lo guardo. Un giorno se hai tempo vorrei raccontarti di una anomalia funzionale di lm317 che ho trovato usando la marca stmicroelectronics mentre onsemi e Texas non li avevano. Mi ha creato un piccolo grande incubo al lavoro, però mi ha fatto vedere che non c'è completa intercambiabilità tra costruttori purtroppo a volte.
@@giovanniguaitini7454 grazie per il commento se ti va potresti aprire un post sul mio forum www.pieraisa.it/forum
@@PierAisa buona idea. Cerchero' di riprendere il filo di quella questione e magari fare vedere lo schema incriminato!
Il vantaggio della soluzione a restato è che si passa obbligatoriamente per 0V prima di invertire il senso di marcia. Per cui il treno rallenta si ferma e cambia direzione. Con l'inversione separata sono necessari più passaggi. Ora qui non è grave ma immaginate cosa potrebbe succedere con un grosso motore collegato ad una grossa massa.
Lo stress si riversa in particolar modo sui diodi, che devono ricoverare in più presto possibile. Nel transitorio si lavorerebbe praticamente in corto circuito
Si può dire che se sono diventato Ing. In Elettronica è stata per la mia passione per il fermodellismo ( il macchinista sarebbe stato la mia natura ma all'epoca FS non assumeva) ... quanti alimentatori Lima e Rivarossi ho aperto per capirne il funzionamento... quanti ne ho COTTI !!!! fino al giorno in cui all'epoca 14 enne ho potuto progettarmene uno tutto mio , con modulazione PWM ( a Transistor ed NE555 ) all'epoca una vera e propria chicca tecnologica. !!!!
Ma sopratutto chi non ha ma raddoppiato i poli magnetici del motore lima ? velocità più basse in partenza ma forte assrobimento di corrente con rischio bruciatura motore proprio come avveniva per i reostati dei locomotori in traino sulla bologna-firenze con quegli espressoni da 15 e passa carrozze !!!!
Bei ricordi...
Wow grazie infinite per il tuo contributo. Sapevo di rianimare vecchie passioni con questo video
Ciao Pier Aisa, forse non e l'argomento di oggi ma vorrei un consiglio da te, in pratica ho comprato un mini trasformatore della DZDelivery questo è il link www.amazon.it/gp/product/B07C53B1GZ/ref=ppx_yo_dt_b_asin_title_o03_s00?ie=UTF8&psc=1
ho un dubbio in entrata della 220V oltre a un fusibile serve qualcos'altro per avere una protezione ? Ho guardato in google ma su questo mini trasformatore non c'è nulla solo sulla Hi-LInk HLK- PM01. Serve per alimentare Wemos con due relè. Grazie mille
Ciao, isola bene le parti di collegamento alla 220. Se proprio vuoi proteggere quello che sta a valle potresti impiegare un filtro di rete in ingresso ed eventualmente un varistore o TVS per filtrare eventuali sovratensioni veloci. Qui un tutorial sui filtri di rete ua-cam.com/video/V5YXqTogl5U/v-deo.html
è già protetto! duino.ru/ac-dc-220-5-tsp-05.html
@@PierAisa Grazie mille per la risposta, ho guardato il tuo video ma sinceramente ma la mia conoscenza è proprio bassa, un filtro di rette già montato o uno schema semplice da riprodurre
. Grazie ancora
@@francotroiani7174 Grazie mille, allora posso collegarlo direttamente alla 220V ed e già protetto?
@@micheleturri ...si è protetto!
Ciao Pier, stavo facendo un giretto col Guzzi V750 Special 1° tipo, quello con la dinamo e puntine con distributore, per vedere se si bruciava la lampadina Bilux del faro, ad un certo punto mi ritrovai in una piazzetta dove c'è un Dopolavoro Ferroviario, davanti c'erano una decina di moto tra cui un Guzzi California 1000 II nero, la mia passione, parcheggiai il V750 ed entrai per farmi una birra, appena dentro sentii una voce a me familiare che proveniva dallo schermo televisivo alzo gli occhi e chi ti vedo? Pier Aisa in un video su UA-cam mentre ripara l'Alimentatore di un trenino LIMA, me lo guardo fino alla fine poi chiacchiero un po' con quei ferrovieri motociclisti e collezionisti di trenini in scala, quando parlai del California II nero e dissi che era dagli anni '90 che non ci facevo un giro, si alzò un tipo robusto con barba lunga che mi fece venire in mente il gruppo degli "ZZ Top" in particolare il pezzo "La Grange" mi porse le chiavi del California e disse "vatti a fare un giro, io rimango qui ancora mezz'ora", tornai dopo quindici minuti soddisfatto, restituii le chiavi offrii un giro di birra ai ragazzi per ringraziarli della cortesia salutai e via di corse, nel borsone dl V7 avevo un plico, ricevuto alle 2:00 della mattina, contenente un Manuale d'officina del Guzzi V700-V750 Special da consegnare entro le 24 ore al Forum di Pier quindi devo correre.
Ciao Pier, sei un mito!
Grande Nonno Beppe, scusa il ritardo alla risposta, ma il commento era finito nello spam, secondo me per il termine guzzi :-). Grazie per il racconto interessante e anche per il tuo contributo al forum !
Non te l'ho mai fatta sta domanda , e Bo non so se è opportuna.
Però mi son sempre chiesto del tuo cognome. Beh Pier Alessandro molto italiano ma aisa con l'accetto sulla i non lo so. Comunque curiosità!
Ho la doppia cittadinanza francese e italiana da parte di mia mamma la famiglia viene da Digione Borgogna Francia dalla parte di mio papà e quindi l'origine del cognome Aisa è di Assisi
Ah perfetto buono a sapersi
28:33 a 29:10 ha fatto la Rima, Ponte Raddrizzatore , Televisore, Dissipatore, Deviatore
poi se non bastasse 29:21 Rima con Alimentatore
Noooo ci manca saldatore!
@@PierAisa e visto che siamo in tema: deragliatore.. nel senso del cinazzo che fa fare le curve al locomotore alla massima velocità e magari con pochi vagoni, così non viene rallentato proprio!
A mio avviso hai fatto un errore nella descrizione del reostato. Quando il contatto rotante centrale è posizionato sui due rivetti al centro degli avvolgimenti il circuito è interrotto (treno fermo), quando è posizionato a 45° sugli avvolgimenti si ha la velocità massima in avanti o indietro (sono collegati a poli incrociati). Chi l'ha aperto prima di te non deve aver riallineato le ruote dentate del reostato e della leva di comando. Salutoni e grazie per i tutorial. Me li sto divorando!!
grazie in effetti a logica la posizione della levetta ha più senso come hai indicato tu
Prima di richiudere il sarcofago !!!!!😂😂 una mummia!!!!
Addio vecchio sistema! Molto meglio il nuovo :-)
Sarà necessario aggiungere un po' di funzioni, dai ferromodellisti capisco che sarebbe interessante avere la protezione da inversione polarità brusca, controllo graduale, magari a PWM della corrente, indicazioni di assorbimento, luci ... insomma un vero e proprio hobby !
@@PierAisa Il punto di partenza l'hai dato, ora tocca agli hobbisti... Buona Domenica Pier :-)
Menomale che era solo un filo scollegato..cosi un oggetto di valore storico è rimasto intonso
Si come dici su quei materiali così datati bisogna usare le mani della fata ...
@@PierAisa cmq è il 2° video dove crei un reostato con l lm317 ed è sempre un piacere
@@PierAisa personalmente come regolatore preferisco i 1084 quelli delle schede madri dei pc, sono smd e portano fino a 5 amp.(così evito un un transistor) li hai mai usati?
@@-Crash-Nebula-- Ciao me li ricordo, a breve sul canale useremo regolatori a basso rumore. Al momento i miei video riguardano LT3080 ua-cam.com/video/_1oF5J3tbIc/v-deo.html
Buongiorno Pier, ammiro la sua preparazione e competenza, ma qualcosa mi inquieta quando ti sento parlare con idioma inglese, ma visto che siamo in Italia e non in un paese straniero, sarebbe bello sentirti parlare totalmente in italiano. Capisco che
Tutto arriva da oltreoceano ma un po' di patriottismo penso ci vorrebbe. Buona domenica.
Loris, mi permetto di darti del tu, in questa comunità di appassionati elettronici. Hai ragione. Purtroppo non me ne rendo più neanche conto. Considera che durante tutto il giorno parlo, leggo, scrivo in inglese e questo purtroppo mi sta facendo perdere l'uso delle parole italiane, anche per termini tecnici. A volte non esistono, ma a volte si ed in quel caso dovrei proprio usarle, visto che siamo in Italia e ci tengo che il canale rimanga in italiano
per non fare "macedonia di lingue" convenzionalmente in tutto il mondo i termini tecnici sono sempre espressi in inglese
oggi versione long
Dopo 38 minuti chi sarà sopravvissuto ?!?!?!
@@PierAisa io l'ho visto tutto (in due tempi) ma poevi forse ricavarne 2 video, la riparazione e l'alimentatore sostitutivo.
la ale 642 e a chopper
io non posso risponderti, mi dispiace