Questo passo mi fa venire in mente che sarebbe utile chiarire a quale statuto ci stiamo riferendo quando facciamo filosofia. Altrimenti rischiamo di fraintenderci. Perché se lo statuto è la comprensione dei limiti del mondo, se è il voler stare nel mondo indagando la soglia, se è il lavoro di chi vuole una migliore comprensione dei fondamentali, allora la sua base di partenza non può che essere il reale per quello che la comprensione attuale ci permette. Diversamente, se è l'affermazione della supremazia della logica formale, del linguaggio a cominciare della ambivalenza del verbo essere, va benissimo però è quella roba lì: un discorso ombelicale fermo sulle aporie ontologiche dell'inizio, un discorso che non va da nessuna parte.
La non verità sarebbe, anche per Severino, il non essere, che però non è. Dunque, la non verità, ossia il nichilismo, non è. Tutto è bene, tutto è vero, tutto è. Complimenti sempre per l'energia, la passione e la analiticità dei tuoi video.
Mi piacciono molto queste sottigliezze logiche e le seguo con piacere.Le considero un ottimo esercizio mentale che poi però non possono avere la pretesa di condurre alla Verità.
"La verità non è moneta coniata la quale, così come è, possa venire spesa e incassata. C'è un falso, quanto poco c'è un cattivo." (Hegel, Fenomenologia)
Ciao ma dal discorso fatto da Severino ogni configurazione di cose è un ente diverso sopraggiungente ad ogni istante e avremmo una miriade di enti polverizzati, gli individui non esisterebbero nonostante gli diamo lo stesso nome per semplificazione di linguaggio . O mi sbaglio ? Vorrei un tuo parere grazie
Buonasera, tale accusa di eraclitismo è mossa a Severino da G. Bontadini e riportata nella Risposta ai critici in Essenza del nichilismo. Tale critica a mio avviso è scorretta perché fa uso di quella curvatura nichilistica conferita al principio di identità, criticata nel capitolo qui esaminato.
Ogni istante ci Appare 1 SOLO MONOLITOCO ENTE (la Totalità Formale Finita) che include anche il Linguaggio cioè il desiderio nichilistico di frammentare la Totalità Formale (di cui lo stesso Linguaggio è Parte INSCINDIBILE) in Piccoli Enti xrchè così ci/mi Sembrano Manipolabili
Il cielo sereno è la serenità del cielo. Il così detto Leibniz nella Monadologia: gli accidenti (amo/odio) non possono STACCARSI dalle sostanze (amante/odiante) ed andarsene a passeggio. Cmq il così detto Aristotele quando aggiunge la clausola ALLO STESSO TEMPO al Pdnc "sente" che il Sostrato NON basta ad evitare il Nulla. Il così detto Severino STRALCIA quella Clausola e Ritorna a Parmenide (SALVANDO però le Differenze).
Socrate malato e Socrate sano sono simili o dissimili? Anche Platone evidenzia un sostrato. A mio avviso Aristotele ha ragione. Ti inviterei a leggere "La Grande Sintesi" di Pietro Ubaldi, capolavoro assoluto
![Emanuele Severino. Il problema del linguaggio [1/2].](/img/n.gif)
Questo passo mi fa venire in mente che sarebbe utile chiarire a quale statuto ci stiamo riferendo quando facciamo filosofia. Altrimenti rischiamo di fraintenderci.
Perché se lo statuto è la comprensione dei limiti del mondo, se è il voler stare nel mondo indagando la soglia, se è il lavoro di chi vuole una migliore comprensione dei fondamentali, allora la sua base di partenza non può che essere il reale per quello che la comprensione attuale ci permette.
Diversamente, se è l'affermazione della supremazia della logica formale, del linguaggio a cominciare della ambivalenza del verbo essere, va benissimo però è quella roba lì: un discorso ombelicale fermo sulle aporie ontologiche dell'inizio, un discorso che non va da nessuna parte.
È impossibile FARE filosofia xrchè è impossibile che io abbia SCRITTO questo messaggio
La non verità sarebbe, anche per Severino, il non essere, che però non è. Dunque, la non verità, ossia il nichilismo, non è. Tutto è bene, tutto è vero, tutto è.
Complimenti sempre per l'energia, la passione e la analiticità dei tuoi video.
Mi piacciono molto queste sottigliezze logiche e le seguo con piacere.Le considero un ottimo esercizio mentale che poi però non possono avere la pretesa di condurre alla Verità.
"La verità non è moneta coniata la quale, così come è, possa venire spesa e incassata. C'è un falso, quanto poco c'è un cattivo." (Hegel, Fenomenologia)
Ciao ma dal discorso fatto da Severino ogni configurazione di cose è un ente diverso sopraggiungente ad ogni istante e avremmo una miriade di enti polverizzati, gli individui non esisterebbero nonostante gli diamo lo stesso nome per semplificazione di linguaggio . O mi sbaglio ? Vorrei un tuo parere grazie
Buonasera, tale accusa di eraclitismo è mossa a Severino da G. Bontadini e riportata nella Risposta ai critici in Essenza del nichilismo. Tale critica a mio avviso è scorretta perché fa uso di quella curvatura nichilistica conferita al principio di identità, criticata nel capitolo qui esaminato.
Ogni istante ci Appare 1 SOLO MONOLITOCO ENTE (la Totalità Formale Finita) che include anche il Linguaggio cioè il desiderio nichilistico di frammentare la Totalità Formale (di cui lo stesso Linguaggio è Parte INSCINDIBILE) in Piccoli Enti xrchè così ci/mi Sembrano Manipolabili
Il cielo sereno è la serenità del cielo. Il così detto Leibniz nella Monadologia: gli accidenti (amo/odio) non possono STACCARSI dalle sostanze (amante/odiante) ed andarsene a passeggio. Cmq il così detto Aristotele quando aggiunge la clausola ALLO STESSO TEMPO al Pdnc "sente" che il Sostrato NON basta ad evitare il Nulla. Il così detto Severino STRALCIA quella Clausola e Ritorna a Parmenide (SALVANDO però le Differenze).
Socrate malato e Socrate sano sono simili o dissimili? Anche Platone evidenzia un sostrato. A mio avviso Aristotele ha ragione. Ti inviterei a leggere "La Grande Sintesi" di Pietro Ubaldi, capolavoro assoluto