Ciao Francesco!.. purtroppo io non lo leggerò..sono stato costretto per ragioni economiche a tagliare sui vari albi che leggevo un tempo.. comunque.. è vero..come dici tu.. difficilmente una storia di Tex..mi sorprende..o mi trasmette emozioni.. però qualche volta succede.. spesso mi capita di prevedere il finale di una storia..o quale piega prenderà un racconto... purtroppo capita a chi legge da almeno da 50 anni come noi..Tex.Le storie in solitaria del personaggio mi sono sempre piaciute tanto..fanno emergere tutti i lati del suo carattere.. soprattutto il lato più vulnerabile..che lo rende più umano..
@@robertoloru3452 Le varianti possibili sono comunque tante, solo che ho l'impressione non sempre si vogliano sperimentare, specie quelle ciniche e amare.
Tex può essere letto e guardato a vari livelli.interessanti i commenti sulle storie"sempre uguali"...ma,volendo,tutte possono ricondurre a una unica trama: i buoni e l'eroe vincono,i cattivi perdono e finiscono al cimitero.oggi,dopo decenni,si potrebbe guardare il disegno,le ombreggiature,i modi in cui si cerca di sfuggire al banale e all'ovaio,e se ci riescono.
Personalmente ho sempre amato alla follia i racconti, come scriveva Ballard, "non ci sono nascondigli, e il bravo scrittore si vede lì". Quando leggevo Color Tex aspettavo l' uscita con i racconti che ho sempre apprezzato moltissimo. Peccato che, già affrontato in altri ottimi video, sia sempre cosi "schifosamente" prevedibile, alla fine, il ranger. Il finale che, bene o male, vede sempre lui come "padre rimedia", come si dice dalle mie parti. Un po' mi spiace, e l' ho già scritto altre volte, perché sarebbe davvero l' ora che il quasi ottantenne ranger vivesse avventure diverse, con punti di vista diversi, con sentimenti diversi in un west, diverso. Mi ricordo l' ultima avventura di Ken Parker: ho pianto, letteralmente mentre moriva dissanguato (non mi dilungo sulla storia perché è totalmente un altro argomento). Vabbè, lunga vita (un po' noiosa a volte al grande ranger). In ultimo segnalo, visto che è stato parlato di libri, "Apocalisse in pantofole '. Chiariamo subito che ho aspettato prima di scrivere queste righe per assimilare bene quello che avevo appena letto. Una fine del mondo "normale " senza americanate e scientificamente intrigante. L' immobilismo del tutto, atmosfericamente e da parte delle persone, soprattutto il protagonista. Sotto un cielo color bignè, così invitante da riuscire a farci colazione (per qualcuno) si attende la fine del mondo, che non arriva, in maniera inesorabile, decadente, irrimediabile. Come sta succedendo adesso, tra guerre e temperature medie fuori stagione. Che Dio veramente abbia chiamato l' evangelista autore del, parole sue, "raccontino" mentre si accende un bel sigaro? Ci sta.......
Caro Francesco, la differenza filosofica tra Ken e Tex è temo troppo ampia perché possa essere mai sanata. Non è un discorso di qualità, solo di poetica, di approccio differente. Tex è sempre stato così ma le variazioni sul tema un tempo erano maggiori, rendendo le storie più dense e sorprendenti."Apocalisse in pantofole" è in effetti una storia che ho scritto quando mia moglie già stava male e che ho portato un po' in tour per l'Italia con mesto divertimento. Senza averne la minima intenzione ho forse immaginato quello che davvero sarebbe successo alle nostre vite una decina di anni dopo.
@ilviziodelfumetto5995 ed è proprio per la differenza abissale tra i due che mi sarebbe tanto piaciuto un confronto, tra di loro. Tex in solitaria che finalmente riesce a sfogarsi dopo una sana scazzottata con "colui che non ricorda" magari piangendo sulla perdita della sua amata moglie e di non bastargli la vendetta che aveva perpretato.
Dico la mia caro Francesco. La Prima storia e’ bella e forte…… Le Altre un po’ meno….ma sempre orientate sul tema della redenzione…. A me e’ piaciuta quella dello sceriffo che si redime…le altre un po’ ripetitive (come tema) Bei disegni e colori ma nella norma. Chiaramente con 32 pagine circa non si può chiedere di più agli autori….cioe’ le mini storie sono queste ….fare meglio si può…ma e’ complesso…. Le aspettative certo salgono….diventiamo sempre Più bravi, precisi, competenti…..e vecchi …. E’ così. C’est la vie Un caro saluto
Spero sempre si possa fare meglio, perché qui siamo nell'aurea mediocritas. Il fatto che invecchiamo, certamente ha il suo peso nell'apprezzamento delle storie. Un caro saluto a te, Marco.
Complimenti per i tuoi 50 anni di letture di Tex ti supero per appena 4 anni e ti auguro tante buone letture
Grazie, buone letture anche a te!
Ciao Francesco!.. purtroppo io non lo leggerò..sono stato costretto per ragioni economiche a tagliare sui vari albi che leggevo un tempo.. comunque.. è vero..come dici tu.. difficilmente una storia di Tex..mi sorprende..o mi trasmette emozioni.. però qualche volta succede.. spesso mi capita di prevedere il finale di una storia..o quale piega prenderà un racconto... purtroppo capita a chi legge da almeno da 50 anni come noi..Tex.Le storie in solitaria del personaggio mi sono sempre piaciute tanto..fanno emergere tutti i lati del suo carattere.. soprattutto il lato più vulnerabile..che lo rende più umano..
Io prendo solo il texone a maxi
Ormai più o meno sono sempre le stesse storie gira e rigira
E quella della solitudine, Claudio, direi che è la componente più evidente dell'albo.
@@robertoloru3452 Le varianti possibili sono comunque tante, solo che ho l'impressione non sempre si vogliano sperimentare, specie quelle ciniche e amare.
Tex può essere letto e guardato a vari livelli.interessanti i commenti sulle storie"sempre uguali"...ma,volendo,tutte possono ricondurre a una unica trama: i buoni e l'eroe vincono,i cattivi perdono e finiscono al cimitero.oggi,dopo decenni,si potrebbe guardare il disegno,le ombreggiature,i modi in cui si cerca di sfuggire al banale e all'ovaio,e se ci riescono.
@@ilviziodelfumetto5995 sono dacodo
Per ora ho letto la prima storia
Bisogna dire che e molto bella
la prima sì
@ilviziodelfumetto5995 le altre nn ancora mette
Tra l' altro disegnata alla grande
Personalmente ho sempre amato alla follia i racconti, come scriveva Ballard, "non ci sono nascondigli, e il bravo scrittore si vede lì".
Quando leggevo Color Tex aspettavo l' uscita con i racconti che ho sempre apprezzato moltissimo. Peccato che, già affrontato in altri ottimi video, sia sempre cosi "schifosamente" prevedibile, alla fine, il ranger. Il finale che, bene o male, vede sempre lui come "padre rimedia", come si dice dalle mie parti.
Un po' mi spiace, e l' ho già scritto altre volte, perché sarebbe davvero l' ora che il quasi ottantenne ranger vivesse avventure diverse, con punti di vista diversi, con sentimenti diversi in un west, diverso.
Mi ricordo l' ultima avventura di Ken Parker: ho pianto, letteralmente mentre moriva dissanguato (non mi dilungo sulla storia perché è totalmente un altro argomento). Vabbè, lunga vita (un po' noiosa a volte al grande ranger).
In ultimo segnalo, visto che è stato parlato di libri, "Apocalisse in pantofole '. Chiariamo subito che ho aspettato prima di scrivere queste righe per assimilare bene quello che avevo appena letto.
Una fine del mondo "normale " senza americanate e scientificamente intrigante.
L' immobilismo del tutto, atmosfericamente e da parte delle persone, soprattutto il protagonista. Sotto un cielo color bignè, così invitante da riuscire a farci colazione (per qualcuno) si attende la fine del mondo, che non arriva, in maniera inesorabile, decadente, irrimediabile. Come sta succedendo adesso, tra guerre e temperature medie fuori stagione.
Che Dio veramente abbia chiamato l' evangelista autore del, parole sue, "raccontino" mentre si accende un bel sigaro?
Ci sta.......
Caro Francesco, la differenza filosofica tra Ken e Tex è temo troppo ampia perché possa essere mai sanata. Non è un discorso di qualità, solo di poetica, di approccio differente. Tex è sempre stato così ma le variazioni sul tema un tempo erano maggiori, rendendo le storie più dense e sorprendenti."Apocalisse in pantofole" è in effetti una storia che ho scritto quando mia moglie già stava male e che ho portato un po' in tour per l'Italia con mesto divertimento. Senza averne la minima intenzione ho forse immaginato quello che davvero sarebbe successo alle nostre vite una decina di anni dopo.
@ilviziodelfumetto5995 ed è proprio per la differenza abissale tra i due che mi sarebbe tanto piaciuto un confronto, tra di loro. Tex in solitaria che finalmente riesce a sfogarsi dopo una sana scazzottata con "colui che non ricorda" magari piangendo sulla perdita della sua amata moglie e di non bastargli la vendetta che aveva perpretato.
@@francescopianigiani anche a me sarebbe piaciuto ma ho l'impressione che certi tabù editoriali siano duri a morire.
@ilviziodelfumetto5995 "Puro vangelo!"
Dico la mia caro Francesco.
La Prima storia e’ bella e forte……
Le
Altre un po’ meno….ma sempre orientate sul tema della redenzione….
A me e’ piaciuta quella dello sceriffo che si redime…le altre un po’ ripetitive (come tema)
Bei disegni e colori ma nella norma.
Chiaramente con 32 pagine circa non si può chiedere di più agli autori….cioe’ le mini storie sono queste ….fare meglio si può…ma e’ complesso….
Le aspettative certo salgono….diventiamo sempre
Più bravi, precisi, competenti…..e vecchi ….
E’ così. C’est la vie
Un caro saluto
Spero sempre si possa fare meglio, perché qui siamo nell'aurea mediocritas. Il fatto che invecchiamo, certamente ha il suo peso nell'apprezzamento delle storie. Un caro saluto a te, Marco.
sono daocdo
Incantata dal tuo commento. Leggerò Color Tex domani e ritroverò le tue riflessioni in ogni pagina, il che mi farà apprezzare di più la lettura. CIAO!
Grazie come sempre, ciao!