AUTOBIANCHI A111 : La STORIA di un'ottima auto che non ha avuto successo.
Вставка
- Опубліковано 1 жов 2024
- Potremmo dire che è figlia della caparbia di Dante Giacosa e dell'ambizione dell'Autobianchi.
Con la A111 , l'Ingegnere vede concretizzarsi concetti studiati anni prima e osteggiati dalla dirigenza Fiat.
L'Autobianchi, invece, cerca di entrare in un settore a lei estraneo.
E lo fa con un modello che , come finiture e dotazioni, ha poco da invidiare alle prime della classe.
Le cose , però, non andarono come sperato e dopo soli 42 mesi di commercializzazione, la A111 viene frettolosamente dimenticata.
Paradossalmente venne apprezzata più in Francia che da noi e questo fatto, abbastanza anomalo, dovrebbe far pensare....
Ripercorriamo la sua storia, che, mostra anche alcuni aspetti poco noti, come la sua partecipazione ad alcuni rally.
Autobianchi A111 : La STORIA come non è mai stata RACCONTATA !
Da un'idea di SamBellamy
Ricostruzione storica , Testo , Audio , Video , Grafica , Montaggio :
SamBellamy
Disegni :
Centro Storico Fiat
wheelsage.org
Franco Rosso
Quattroruote
Images Credits :
Centro Storico Fiat
Archivio Storico Fiat
wheelsage.org
commons.wikimedia.org
favcars.com
Quattroruote
ewrc.cz
Archivio Pirata Design
I diritti sulle immagini contenute in questo documentario sono proprietà degli autori o dei possessori delle stesse.
Tutti i contenuti visivi mostrati nel documentario, sono pubblicati a solo scopo divulgativo.
Music :
" Away " & " Just Dance "
by : Patrick Patrikios
creativecommons.org/licenses/by/4.0
P 2024 @PirataDesign
#autobianchi #a111 #a112 #dantegiacosa #fiat #1969 #fiat128 #fiat127 #fiat124 #cardesign
Autobianchi G31 by Dante Giacosa , l'unica monografia esistente :
• Autobianchi G31 : La S...
Autobianchi A112 Abarth : La monografia più completa :
• Autobianchi A112 Abart...
Fiat Multipla : La VERA STORIA della prima auto multiuso :
• La VERA STORIA della p...
OTAS KL112 : La STORIA , l'unica monografia esistente:
• OTAS KL 112 : La Stori...
Ricorda :
Commenta , Like , Condividi e ISCRIVITI !
Abbonati a questo canale per accedere ai vantaggi:
/ @piratadesign
Questa volta i complimenti sono tripli e ti spiego il perché:
1) sei riuscito a raccontare perfettamente l’epopea della trazione anteriore in Italia;
2) in un unico video sei riuscito a raccontare la genesi ed i prototipi delle auto del gruppo Fiat più famose e legate alla società italiana;
3) la A111 è una delle mie preferite…auto rigorosa, dove non c’è nulla di sbagliato, è tutta buona e bella, di una bellezza classica e ricercata che ancora oggi fa la sua figura.
Mi è sempre piaciuta, per la sua presenza di auto da rappresentanza e per la sua indubbia qualità costruttiva.
Ottima la citazione alla Primula…un’altra di quelle chicche che ad oggi si sta riscoprendo.
Davvero un video ottimo…questo è un documentario prezioso!!!
Grazie perché hai colto il senso di questo documentario, che è anche quello degli altri, ma in questo , assieme a quello.della 600 Multipla , ho sottolineato ancora di più certi aspetto del.passato ( non solo motoristico...) dell' Italia degli anni d'oro
@@PirataDesign uno spaccato della società del tempo, incorniciato da grandissime auto ☺️
Tutto giusto tranne i complimenti sul comportamento stradale, mio padre l’ha posseduta e la ricordo bene, aveva un forte sottosterzo come evidenziato dalla prova di quattroruote, di fatto pur avendo la trazione anteriore aveva limiti di tenuta non elevati e questo sicuramente ha influito sulle vendite.
@@PirataDesigncomplimenti bellissimo documentario come sempre
@@adalbertomariaferrari-4393Ciao, ben tornato e grazie per averlo apprezzato
Ricordo bene la A111, autoottimamente rifinita con novita' tecniche importanti, di linea moderna, alla quale la Fiat non ha mai, volutamente, creduto.Compressa tra la coeva Fiat 128, la Fiat 124 e 125, era destinata a vita breve.Oggi e' rarissima e quasi piu' nessuno ne ha memoria .
Grande auto,avanti rispetto a tutte le sue concorrenti
Anch'io la ricordo! Mi pare che non ha fatto molto successo..
@@giorgio-ms1jg Lo spiega bene il motivo , il commentatore del video.Come la " madre" Primula, ebbe più' successo in Francia che in Italia.Antesignani della trazione anteriore, i francesi trovarono in queste due auto, due modelli, a mio avviso , anche superiori alle coeve vetture nazionali,.Le vendite oltr' Alpe , lo dimostrano Saluti.
@ivanbonarelli.
In effetti questa vettura come il resto delle Autobianchi in Francia furono molto più apprezzate.
Nel caso dovesse interessarle,ho dato una occhiata veloce sul telefono e ho visto che esistono modelli in scala 1/43 e 1/18 di questa valida vettura;saluti👍👋🏻
Ricordo che, rispetto alla Fiat 124, aveva i rapporti più corti e quindi raggiungeva una velocità massima inferiore, ma era più scattante.
Eehh..la nota lungimiranza del Lingotto....e lo dico con dispiacere da ex dipendente..
Di cantonate in Fiat ne hanno prese tante, ma spesso.... volutamente
Grazie per il video! Non conoscevo la A111.
Un altro progetto troppo avanti per il suo tempo, peccato davvero.
Ma adesso capisco la propensione per le finiture superiori delle Autobianchi, fino alla Y10.
Grazie a te per averlo guardato e apprezzato
Una pietra miliare dell'automotive italiano ed europeo. A mio padre piaceva e non poco, me ne parla ancora(classe'39). Grande video, grazie Pirata
1939 come il mio
Potresti fargli vedere il documentario così da fargliela ricordare....
Grazie per averlo guardato e apprezzato !
Lo farò sicuramente
La Fiat è (fu?) una grande e bella realtà italiana, che però ha fagocitato e annientato gli altri marchi automobilisti del paese. In Germania e Francia invece almeno tre o quattro distinti e concorrenti marchi sono riusciti a coesistere, a tutto vantaggio della loro industria motoristica. Chissà che Alfa e Lancia avrebbero visto la luce se avessero conservato indipendenza e originalità dalla Fiat.
Bella la Primula! Mi era sconosciuta al pari della A111. Pirata i complimenti sono scontati per questo ennesimo ottimo video.
La fiat fu( credo che possiamo dirlo apertamente, ormai...) una azienda molto avanti, che poteva contare su uomini , strutture, centri sperimentazione e attrezzature di elevatissimo livello.
Ma allo stesso tempo ha avuto anche un atteggiamento quasi despotico e potendo contare su appoggi anche politici, ha pian piano assorbito tutta la concorrenza interna ( le sono sfuggite solo pochissime realtà...). E questo è stato molto deleterio per l'industria automobilistica italiana. L'esempio dell'Autobanchi è lampante: fino a quando era solo in parte proprietà della Fiat, riusciva ad avere una propria filosofia, anche se doveve necessariamente attingere alla banca organi Fiat. E la A111, anche se poco nota ne è una testimonianza diretta, ma anche la Primula. Quando la Fiat ha rilevato l'intero pacchetto azionario di Autobianchi le cose sono repentinamente cambiate... La A111 è stata velocemente accantonata , si dice per privilegiare l'imminente Lancia Beta, mentre l'A112 ha proseguito la sua brillantissima carriere perchè era un modello che commercialmente funzionava . Anche a stessa Lancia ha seguito un iter simile : fino alla seconda metà degli anni 80, poteva contare su una certa autonomia e i risultati si sono visti.
Insomma: la Fiat ha seguito , e in certi casi anticipato, quelle regole del capitalismo più estremo, ma, se vogliamo, di quelle filosofie che ormai fanno parte di questa società: quelle regole che mettono in primo piano gli utili e non tengono conto di nessun altro aspetto. Quelle regole che hanno reso le auto( ma non solo...) banali elettrodomestici a 4 ruote, tutti uguali e tutti con la data di scadenza nascosta, ma presente.
La Primula un'auto decisamente molto apprezzata: in Francia, come tutte le Autobianchi, l'adorano... e , forse, la apprezzano più di noi... così come l'A111.
Ti saluto, ringraziadoti per aver guardato e apprezzato anche questo nuovo documentario
Torino e cintura “ringraziano” ancora quello snob con l’orologio sul polsino e per il suo detto che Torino è un buon posto da cui partire, e ci fosse pure rimasto dove di soli to andava a godersi le pubbliche perdite e i privati guadagni, per le macerie che ci ha lasciato impedendo anche la costruzione della metropolitana. Questo perché il primo cliente erano i suoi 110000 di allora dipendenti ai quali era arrivato a fare cambiare l’auto quattro volte all’anno…
@@PirataDesignanalisi perfetta. Ma anche lei, farà finalmente la medesima fine.
Di gran lunga più bella della FIAT 128, soprattutto al posteriore e negli interni,
Esteticamente era abbastanza importante, e come interni era di livello decisamente superiore.
Grazie e complimenti per questo documentario sull'auto bianchi A 111. Grazie mille Pirata
Magnifica monografia, grazie Pirata. Conoscevo questa splendida auto, ma non sapevo tutti i retroscena. Di A111, ne ho viste solamente 2, da bambino. Una bianca della prima serie, che per parecchi anni vedevo nella mia città ed una gialla della seconda serie, di passaggio e mi ricordo che mi colpì il fatto che avesse i doppi gruppi ottici posteriori.......pensavo fosse un vezzo del proprietario 😂
Grazie a te per averlo guardato e apprezzato.
E' una vettura, la A111, che mi è rimasta impressa da piccolo: ne aveva una un vicino di mia nonna, gialla, seconda serie e quando andavo a trovarla passavo tanto tempo a guardae quelle cromature e , anche se ero piccolo, mi sembravano strani quei doppi fari posteriori
Prima serie blu president, auto della mia infanzia, dopo la Fiat 850. Bellissima.
Adesso mi rimane la A112 élite del 83 che fu di mio nonno. Complimenti Pirata, chi vuole sapere deve venire qui 👏
Quasi stessa storia, a111 blu president del 1969 seguita da a112 junior nel 1983
Ciao e ben tornato.
E, come ho già detto in altre risposte,mi fa piacere scoprire che la visione dei miei documentari,fa riaccendere piacevoli ricordi
Fù un bel marchio quello dell AutoBianchi, un pò snob, un pò minore, insieme...non elitario, ma con quel pizzico di classe in più delle "scontate" Fiat. Non a caso, verso il 93-94, mi pare di ricordare, Fiat decise di associarla definitivamente a Lancia, come sua naturale costola, che con la Y10 che nacque con il marchio Autobianchi e finì con il marchio Lancia; ma già da molti anni prima, le concessionarie erano Lancia-Autobianchi.
Mio padre ebbe una A112, e 2 Y10, oltre ad alcune Lancia. La 111 non la conoscevo bene, mi ricorda tanto la 124 e la 128, seppure poi ha una sua a se stante personalità.
Vero quello che dici sull' Autobianchi.
Marchio distintivo, quasi snob.
Nel 1985, con la nascita della Y10, fu tenuto in vita solo in Italia e Francia perché in questi stati era un marchio apprezzato.
Poi con l' uscita di scena della piccola Y10 e la nascita della Y, il marchio venne messo nel cassetto
Però continuo a dire che almeno in parte, Autobianchi fu usata da Fiat più per sperimentare nuove soluzioni tecniche che per le grandi vendite, come oggi non accade più con Alfa Romeo o Lancia oggi, quelle oggi davvero vendono poco perché mediocri o poco studiate, questa non aveva le grandi vendite come obbiettivo.
Inizialmente era un marchio che serviva a fare numero: Fiat, con Pirelli, era azionaria della Casa di Desio.
Quando poi ne entrò progressivamente in possesso, ha delegato all'Autobianci il compito di "metterci la faccia", quando c'era da sondare il mercato con soluzioni inedite o coraggiose
Il mondo dell’automobile che non c’è più❤ grazie per i tuoi documentari
Grazie a te per il consueto apprezzamento.
Peccato la A111 mi pare una idea molto valida per quei tempi
Era un' auto molto ben concepita, moderna nella meccanica e costruita e rifinita in maniera eccellente.
Grazie per aver guardato e apprezzato il documentario.
Ti invito, se hai piacere, ad iscriverti al canale così da essere aggiornato sulle prossime uscite e guardare i tanti video già pubblicati.
Grazie!
Grazie per questa lunga ed estremamente informata scheda su questa bellissima auto che mi riporta alla mia giovinezza. é stata la prima auto che ho guidato dopo la patente, quella di mio papà era una prima serie verde scozia con gli interni beige chiaro, era molto elegante ed è stata molto sottovalutata a mio parere e mi sembra che il tuo giudizo complessivo sia in linea col mio convincimento. ad ogni modo io ho ottimi ricordi di questa auto e quelli nessuno può cancellarli. grazie
Grazie a te per avere guardato a apprezzato il documentario dedicato all' A111.
Mi fa sempre piacere quando i miei video fanno riaccendere ricordi del passato
Grazie Pirata per quest'altro documentario. Troppo spesso si è visto il predominio Fiat sprecare ingegno e soluzioni all'avanguardia. Grazie ancora per questo ennesimo documentario dettagliato
Grazie a te per il consueto apprezzamento !
battagliavamo con i tedeschi siamo stati venduti ai francesi...ai francesi,non so se mi spiego!
L' intera Italia , compreso il suo popolo, è stato svenduto da tempo
Bel documentario, molto interessante, come sempre. Bravo Pirata 😊
Grazie per avere apprezzato anche questo !.
Complimenti per la presentazione, ben fatta ed articolata, di ampio respiro: non inferiore ad alcune monografie AISA. Mi permetto soltanto alcune note:
a) il regolatore di frenata al retrotreno non è esclusivo della A111 e non è una sua primizia: la Simca 1100, uscita nel 1967 (due anni prima della A111), lo montava. La Simca 1100 venne impostata nel 1963, ad acquisizione Chrysler avvenuta (proprio in quell'anno la Chrysler rilevò la maggioranza assoluta dalla Fiat): questo esclude che Giacosa possa aver avuto parte nella sua progettazione, anche perché con la cessione da parte della Fiat, quasi tutti i tecnici legati alla Casa torinese, a cominciare dalla direzione (Rudolf Hruska), preferirono licenziarsi per andare in Alfa Romeo ad impostare l'Alfasud (tutt'altro che a motore trasversale!). Sicuramente, prima di lasciare il timone della Casa della Rondine ad Hereil nel 1964, Pigozzi - che stimava Giacosa - ha voluto lo schema a motore trasversale, ma tutto il resto - ivi compreso il regolatore di frenata al retrotreno - è progettazione originale Simca Chrysler.
b) oggettivamente parlando, non si può dare responsabilità del fallimento commerciale della A111 esclusivamente alla dirigenza Fiat: la A111, a parte l'innovativa trazione anteriore, è un prodotto nato vecchio, anche se molto ben costruito. Nel 1969 già era difficile accettare un ponte posteriore rigido, figuriamoci se dotato ancora di balestre. La conferma viene, paradossalmente, proprio dal relativo successo incontrato in Germania e Francia, dove la clientela di quei Paesi - ben più sciovinista di quanto lo fossimo noi - quando acquistava un'auto italiana lo faceva perché cercava un prodotto di prestazioni superiori alla media della categoria, ben disposta a sacrificare confort, sia di sospensione che di rumorosità di marcia, e consumi, che poi erano i nei della A111. Al contrario, in Italia la clientela, fermo restando il "must" delle prestazioni elevate, cominciava a chiedere qualcosa di più: il relativo buon successo della Lancia Beta all'esordio (nonostante il prezzo molto alto) dimostrava che, in aggiunta alle prestazioni, il cliente tipo italiano del segmento D esigeva anche confort, esigeva anche un aspetto più importante (in quegli anni 4 metri di lunghezza x 1.6 metri di larghezza erano ormai la norma del segmento C, non certo del segmento D a cui la A111 ambiva), chiedeva anche motori non solo brillanti, ma pure elastici. Sottolineo che la Lancia Beta aveva di serie la trasmissione a cinque rapporti: condividendo il monoblocco Lampredi - nonché la soluzione dei semiassi di stessa lunghezza - teoricamente la A111 avrebbe potuto avere tale trasmissione, magari come novità esclusiva per la seconda serie... Sorge il dubbio che la "stretta" A111 non permettesse tale installazione.
Insomma, la storia della A111 ricorda molto quella della Alfa Romeo Alfa 6, con la differenza che l'ammiraglia del Biscione è riuscita a sopravvivere in qualche modo grazie ad un motore eccezionale (solo la serie M30 della BMW lo supera in longevità, tra i plurifrazionati).
Luca L.
Prima di tutto grazie per avere apprezzato il documentario.
Riguardo il regolatore di frenata, la ringrazio per le precisazioni.
Sul discorso inerente la diffusione della A111, credo che comunque in parte, la presentazione quasi contemporanea con la 128 che, per la Fiat era sicuramente più "importante", abbia fatto propendere le attenzioni su questa, mettendo in ombra la berlina Autobianchi che era sicuramente un modello che come clientela tipo si collocava su un gradino leggermente superiore.
Condivido il raffronto con l'Alfa 6 , della quale ho già pubblicato un documentario monografico .
Grazie per l'intervento !
Alla fine costava 10-12 stipendi medi del 1969 (contro i 16 di una Tipo di oggi) la gente valutava che costava uno stipendio mensile in piu' del 124 oppure faceva "31" e comprava la Giulia, poi c'era la psicosi che Autobianchi era un marchio minore e quindi non valido come Fiat, mentre a quanto pare invece...
Ottima analisi
Commendatore buonasera, i miei rispetti e un enorme grazie per aver recensito in modo eccellente questa (allora) iper berlinetta top class compatta...era avanti anni luce!!Se il Signor Agnelli avesse pensato di più al prodotto (che sapeva preparare alla perfeziobe) anziché ai maneggi politici e altre schifezze miopi, antipatiche, satrapiche che hanno svalutato Fiat e co...Ripp A 111!!!Autobianchi 4 ever
Buonasera a Lei, Dottore, graditissimo il suo ritorno sul canale.
Grazie per il consueto interbento colorito e sottile.
Fiat con Autobianchi mi ricorda un po' ciò che faceva British Leyland negli anni immediatamente precedenti, cioè MINI 1959, e poi 1100 ADO16 nel 1962 di Pininfarina (che io avevo : stupenda) certo Austin / BMC British Leyland fu infinitamente più coraggiosa, adotto la meccanica tutto avanti MINI sulle varie 1100, 1800, Maxi etc e se avesse curato maggiormente lo stile su quelle più grandi e la qualità, Austin sarebbe stato una grande costruttore negli anni 70 80.
Il paragone è quanto mai azzeccato.
Molto interessante. Forse sarebbe stato meglio incentrare il titolo sullo status di esploratore di nuovi mercati e soluzioni tecniche (questo il ruolo di Autobianchi), invece che sullo scarso successo, che tanto scarso non fu: in fondo ne fecero quasi 60.000. Certo meno della Primula, ma questa aveva numerose varianti, mentre la A111 era unica e pure di maggiore pretesa.
Un ottimo lavoro, completo e documentato come sempre. Azzeccata al 99,999% la sincronizzazione fra immagini e parlato.
A proposito dell'accenno alla NSU, andrebbe specificato che non si tratta della casa delle Prinz e della Ro80, ma della Fiat Neckar, che potrebbe dare spunto a uno dei tuoi eccellenti documentari.
Io l avevo la Prinz nsu era tedesca
Grazie per averlo guardato e apprezzato.
Confermo quello.che hai accennato su Fiat e NSu. Proprio nel periodo raccontato a inizio video, la NSu decise di riprendere la produzione di autovetture e di riappropriò del marchio, dopo una contesa legale.
E la Prinz nelle sue varie serie e l' incredibile Ro80 ( l' auto che portò al fallimento dell' azienda tedesca), sono frutto della progettazione indipendente NSU,
@@francorottoli760 La Prinz era una validissima utilitaria, rifinita benissimo e con un motore molto brillante
Sempre molto interessanti i tuoi video 👍👍
Sempre considerata come una 128 di lusso
Di fondo....era proprio questo
Grazie, sempre molto interessanti i suoi video, fanno tornare indietro nel tempo e fanno crescere in me sempre tanta nostalgia e rammarico, per quello che la Fiat era e sarebbe potuta essere ancora oggi, una fucina di menti illuminate e all'avanguardia. Ora abbiamo gli eredi Agnelli che di illuminato non hanno un bel niente, che con le loro mentine ( si, ho scritto proprio mentine: piccole menti), hanno partorito l'idea di "aggregarsi" a Stellantis, dove contano come il due di coppe a briscola
Concordo con il tuo pensiero.
Ma riguardo Stellantis, più che affiancarsi si tratta proprio di un' acquisizione....
La Fiat non conta più nulla dopo la "cura" Marchionne
Ciao, Fiat collaborava con Autobianchi, la Bianchina station wagon era su base 500 giardinetta, e la Fiat si "mangio" l'Autobianchi, per risparmiare anni di sviluppo per la mitica 128, ciao
Ciao a te !
La Fiat inizialmente era proprietaria, assieme a Pirelli, di parte dell'Autobianchi, solo nel 1967 ne ha acquisito l'intero pacchetto azionario.
La storia che racconti è attendibile solo in parte: guardando il documentario scoprirari perchè l'A111 è stata , diciamo, messa in disparte.
@@PirataDesign ciao che sono innamorata del 128 aspetto suo video
@@federicaavesani8584 Anch´io, la macchina della mia infanzia
@@federicaavesani8584 ciao: riguardo la 128 , ho già pubblicato la monografia sulla Rally e quella sulla interessantissima Pulsar di Michelotti, ma anche quella, in 2 puntate, sulla X1/9 che della 128 era la variante spider
Forse il tuo video più interessante, veramente impressionante il livello, ha 1000 risvolti la tecnologia Autobianchi Fiat.
Sono contento che il documentario ti sia piaciuto.
Quello che si faceva in Fiat non aveva davvero eguali, tant'è veto che tutti i costruttori venivano qui a imparare
@@PirataDesign I tuoi documentari sono davvero sempre interessantissimi, sarebbe bello vederne uno che riguarda una grande auto e straniera : la Volkswagen Golf, per appurare una volta per tutte le cose più sconosciute e un po' segrete di questo grande progetto di auto popolare: le origini italiane (Giugiaro e Fiat Autobianchi appunto) e NSU.
@@giuliopedrali4794 sulla Golf ho qualcosa in programma...
Grazie Pirata, come di consueto, pur conoscendo il modello, un sacco di informazioni per me inedite come ad esempio il passato sportivo.
In un certo senso Autobianchi, come costruttore di sole utilitarie, è arrivata fino ad oggi, di lancia non timane più nulla.
L' unica costante attraverso i decenni è la completa inadeguatezza di gran parte della dirigenza Fiat
Più che inadeguatezza,si potrebbe parlare di ottusità, ma alla fine , il perché e il senso di certe scelte lo conoscono soltanto i diretti interessati
Bellissimo,complimenti
Grazie !
Questa bella automobile, tecnicamente avanzata ,che non ha avuto il successo di pubblico che meritava, non e' mai nemmeno stata riprodotta in modellino, dalle numerose case italiane e straniere, allora presenti sul mercato e da quelle attuali. Una vera auto " fantasma ".
Concordo.... auto tanto raffinata , quanto poco capita....
ciao , ai creato un ottimo video di questa vettura che non avuto estremo successo del marchio Autobianchi , la A111 era una berlina di fascia per creare concorrenza alle berline molto agguerrite nel mercato , Dante Giacosa sapeva creare vetture di grande successo come la 500 , la Autobianchi che era nel dominio del grappo Fiat , la concorrenza c'era tanta come la Audi 60 L , Alfa Giulia , Lancia Flavia , Fiat 125 . Dante Giacosa sapeva costruire prima dei Prototipi per fare la sostituzione della Fiat 850 , c'erano La x1/9 una piccola coupè , ma nel 1971 c'era la Fiat 127 , se ne vedevano di prototipi che non avevo mai visto prima d'ora , un prototipo simile all' Autobianchi A112 nel 1967 , nel 1962 , la Autobianchi Primola una compatta berlina , ho notato la A111 che ricorda nella carrozzeria che era simile alle fiat 124 , 125 e 128 come stile della carrozzeria però tutto qui , peccato che pero non aveva avuto tanto successo ma realizzavano fino a novembre 1972 la seconda serie l'anno della sua fine produzione, ma alcuni piloti usavano nel 1974 e 1975 questa vettura messa alle corse dei Rally , l'unica durò per 17 anni di carriera per salvare il Marchio Autobianchi è A112 con varie versioni normali e sportive con l'Abarth , bravo complimenti per questo straordinario documentario + like 478
Ciao, Andrea, ben tornato e grazie per aver guardato e apprezzato il documentario!
@@PirataDesign ciao , di niente, al prossimo video o documentario
Ho avuto la Giulia Super e la 128, ma la 111 (ce l'aveva un mio amico) aveva una tenuta di strada fuori dal comune, forse per merito dell'avantreno quasi surdimensionato derivato se non erro dal furgone Fiat 238. Gran macchina, non capita purtroppo.
Un'altra conferma sulla bontà di questa auto poco considerata.
Io metto i tuoi video e quelli di Big Car in sottofondo mentre lavoro. Ma chi ha più bisogno della radio? 🎉🎉🎉
Bravo pyrata come sempre ,complimenti.👍👍👍
Sono interessato alle vetture recensite ma trovo altrettanto interessante ascoltare le dinamiche che si creano attorno ai progetti, al successo o al fallimento delle vetture. Davvero un canale molto interessante.
Grazie per aver colto uno degli aspetti a cui tengo maggiormente...
Me la ricordo questa macchina FIAT ricordo che rubò la sua idea di base per creare delle vetture quasi idnentiche
Più che rubare l' idea, sono progetti nati in contemporanea, ognuno con le sue prerogative
Grazie per quello che fai, Pirata!!! Appuntamento fisso per me.
Grazie per l'apprezzamento... il ... prossimo appuntamento è in arrivo !
Noi la Primula l'abbiamo avuta. Buona auto.
Certo che l'ottusita' della Fiat è proverbiale.
Più che l' ottusità, il problema della Fiat da una parte è sempre stato quello di avere troppe teste pensanti, dall' altra di aver troppo spesso messo in primo piano freddi calcoli sui ricavi che scelte azzardate
Complimenti per l’ennesima volta. Analisi tecnica e storica di livello superiore.
Grazie per averlo guardato e apprezzato !
COMPLIMENTI PER UN SERVIZIO DI CLASSE,RICORDO LA A111 ,SAPEVO DI ESSERE STATA OSTEGGIATA DALLA PADRONA FIAT,OTTIMO SERVIZIO....
@@filippofioravanti2672 grazie per averlo guardato e apprezzato.
Ti invito, se hai piacere, ad iscriverti al canale così da essere aggiornato sulle prossime uscite e guardare i tanti video già pubblicati.
Grazie!
Bel video, bellissima storia quella dell' Autobianchi . 🚗
Grazie per averlo guardato e apprezzato.
L' Autobianchi è un marchio storicamente importante
Bravo video eccezionale bravo
Il consuetto ottimo ed interessantissimo documentario!!Una macchina che non ho visto mai dal vivo!
Da quel che ho capito,era un ottimo prodotto che non ha avuto il successo che meritava.
Quel che vorrei sapere , è se la Autobianchi era un brand di carattere più esclusivo rispetto alle Fiat ,oppure aveva il ruolo che la VW assegnó alla Skoda verso la fine degli anni '90
Autobianchi era un marchio superiore alla Fiat come finiture e dotazioni
Ciao ben tornato.
Grazie come sempre per l' apprezzamento.
L' A111 era un' auto ottima, tecnicamente molto avanti e rifinita molto bene. Autobianchi era un marchio che potremmo definire snob, che ha realizzato auto che si distinguevano non solo dalla cugina Fiat, ma anche dalla concorrenza.
Finiture e design sono sempre state le sue caratteristiche
Grande lavoro complimenti!
Però a me pareva che la Autobianchi A111, non fosse prevista per la grande serie, ma più un'auto di serie ma anche un po' sperimentale, a differenza di Autobianchi Primula : molto più notevole e importante, e della A112 e Fiat 128, 127 etc, cioè non fu tanto in insuccesso, anche se aveva un prezzo elevato e una linea poco originale, ma fu un'auto che andava bene così come numero di vendite alla Fiat, comunque Pirata come al solito ricostruzione a dir poco magistrale! Sembra strano che sia solo in italiano, dovresti pubblicare almeno anche in inglese.
Negli obiettivi dei dirigenti Autobianchi , l'A111 avrebbe dovuto bissare il successo della Primula e il fatto di averla curata quasi maniacalmente nella dotazione meccanica e nelle finiture, la duce lunga sulle ambizioni.
Ma proprio in quel periodo, la Fiat divenne proprietaria di Autobianchi al 100%, e decisero di privilegiare altri modelli.
Paradossalmente, vendeva , in proporzione, più in Francia.
Il prezzo elevato ha sicuramente inciso, così come la riluttanza dell' automobilista medio italiano riguardo le novità, e forse anche il design ha avuto la sua parte.
Ma non si spiega che una vettura che aveva davvero poco da invidiate a una Fulvia sia stata così snobbata
Grazie per il consueto apprezzamento.
Riguardo la lingua: per un periodo ho sperimentato la realizzazione dei video sia in italiano che in inglese. Ma lo sforzo non aveva un' adeguato riscontro.
Quindi ho sperimentato i sottotitoli, ma anche in quel caso richiede tanto tempo che andrebbe a rallentare i programmi del canale.
Comunque ho intenzione, gradualmente, di inserire i sottotitoli in inglese a tutti i video
Ma quanti sono a conoscenza che nel 1957 l'ideatore ( non a caso un italiano)delle sospensioni oleo-pneumatiche,che fecero la fortuna della Citroen DS,prima di "vendere" il progetto alla Citroen...lo propose alla... Fiat?...Credo non ci sia bisogno di rendervi edotti su cosa gli risposero in Fiat...
Conosco questa versione della storia, che anche se non sempre avvalorata, non mi meraviglierebbe se fosse confermata
@@PirataDesign "anche il disegno" della irripetibile carrozzeria del Citroen DS in argomento...fu di un italiano...
E' staTA LA MIA PRIMA AUTO DA NEOPATENTATA. ERA BIANCA CON INTERNI DI DUE TONALIATA GRIGIE. GRANDE RIPRESA. IN 20 MESI HO FATTO 130.000 KM. L,UNICO NEO, SE PIOVEVA FORTE SIBAGNAVA LA CALOTTA E SPESSO SI FERMAVA, problema risolto con una piccola lamiera. Poi sono passato alla 125 special, secondo me l'ultima vera fiat seria, e poi una miriade di macchine straniere in quanto in Italia era finita un;epoca sul medio bello. Se penso che agli inizi bmw e mercedes non stavano nemmeno in strada mi vien da piangere. Come si fa a perdere le macchine migliori solo per il monopolio fiat.....Gianni Guarda Vicenza
Grazie per aver guardato e apprezzato il documentario su quella che è stata la tua prima auto e grazie anche per il tuo intervento.
Condivido la tua considerazione finale
Ti invito, se hai piacere, ad iscriverti al canale così da essere aggiornato sulle prossime uscite e guardare i tanti video già pubblicati.
Grazie !
Il problema della calotta che si bagnava (o che creava dispersioni a causa della condensa) era comune all'epoca. Ricordo che mio padre con le 600, e successivamente anch'io con la prima A112, viaggiavamo con una calotta di ricambio nell'abitacolo😂😂😂.
@@giovanniverardo7725 verissimo.
Poi c'erano alcune auto dove il problema era molto più evidente, come le Ford Fiesta o Escort, dive la calotta era montata molto in basso....
Buongiorno
Sono iscritto e ho visto credo tutti i video😂
💯❤
Solito ottimo documentario
molto interessante e molto ben fatto
Grazie per averlo guardato e apprezzato.
Ti invito, se hai piacere, ad iscriverti al canale così da essere aggiornato sulle prossime uscite e guardare i tanti video già pubblicati.
Grazie !
Che cessi i dirigenti
Ieri come oggi
Ma se all' epoca le scelte erano ponderate, perché comunque erano persone competenti, ultimamente è tutto deciso con criteri che sono difficilmente comprensibili
Credere in qualcosa che superi la difficoltà di accettare la differenza è il fallimento voluto dalla avidità ...
Pirata hai descritto una AUTO che porto nel cuore del bambino che è dentro di noi , ma questa è una storia lunga ...
che conta è che sai dare mille emozioni oltre alla capacità di descrivere la tecnica e l'evoluzione del mondo delle auto , grazie per questo tuo impegno ...
Grazie a te che comn i tuoi interventi, gdai valore al lavoro che porto avanti
Altro documento video su una vettura poco nota, direi insabbiata dalla dirigenza Fiat, questo loro modo di fare ci ha portato ai giorni nostri...
La Fiat, dopo aver preso controllo dell' intero pacchetto azionario dell' Autobianchi , condannò la A111....
Così come ha condannato tanti modelli interessanti.
Certo che fiat ne ha fatti fi danni😢
Tante, troppe scelte sbagliate, tante troppe teste pensanti
Narrazione impeccabile come sempre, non conoscevo questo modello dalla storia tanto affascinante, non capirò mai perché sull’italico suolo convivono genialità e ottusità !
👍
L' Italia è il paese delle contraddizioni e, non poteva essere diverso nel mondo delle 4 ruote.
Grazie per il consueto apprezzamento
@@PirataDesign Concordo ma purtroppo per tutti noi molto spesso queste contraddizioni sfociano nell’ottusità più profonda!
@@claudiomancioppi2144 concordo con te.... E lo so vede e tocca con mano negli ultimi anni
Per me r era una signora auto ,,
E non solo per te: auto davvero ben concepita e ottimamente costruita, con una meccanica moderna
buonasera pirata,stasera abbiamo dinuovo imparato....
Buonasera a te, Luis.... grazie come sempre !
Mi ricordo con piacere la primula 65 che aveva mio zio. E la 111 gli piaceva molto di più della 128 che era a mio parere banale a parte sfruttare la meccanica autobianchi
la Primula, come la A111 era un'ottima vettura
Comunque il fatto che la A111 sia perfetta non significa che sia affascinante, forse questo è il caso perfetto.
La A111 sparì per far posto alla nuova Lancia Beta che debuttò di lì a poco. Il marchio Autobianchi fu sacrificato all'altare dell'acquisizione, nel '69, della Lancia da parte Fiat.
Bravissimo come sempre.
Grazie !
Purtroppo ho visto anche la fine che hanno fatto i capannoni di Desio distrutti
Un altro triste capitolo nella storia italiana
Prima auto del gruppo a trazione anteriore. La FIAT utilizzava l'Autobianchi per fare esperimenti.
Un' atelier per le soluzioni d'avanguardia...
Definizione originale con cui mi trovo d'accordo
Complimenti per il canale: i video sono interessantissimi !
Grazie per l'apprezzamento: ti invito, se hai piacere e se ancora non l'hai fatto ad iscriverti o abbonarti al canale, così da essere aggiornato sulle prossime uscite e guardare i tanti video già pubblicati.
Grazie !
..Il genio di Giacosa sprecato per l'Italia..! Causa gente come Valletta e c...
Grazie e complimenti per questo documentario sull'auto bianchi A 111.sono un ex possessore di questa macchina ultimo modello anno 72 doppi fari posteriori, presa di 2 mano.e stata gioia e dolori.perche nonostante l'ottimo motore gia' montato sulla 124,aveva dei difetti di progettazione.come il motorino d'avviamento posto sotto il collettore di scarico,quindi a motore già caldo,aveva delle criticità per la ripartenza.la balestra anteriore a doppia foglia si spostava ad ogni buca,e con esso la convergenza e l'allineamento delle ruote anteriori.in più per 2 volte si ruppe una foglia.quel povero meccanico quanto tribolava per tirarla giù vista la collocazione.aveva la frizione idraulica si,ma comandata sempre dalla stessa pompa dei freni.e quando si rompeva non entravano le marce.per non parlare dell'alternatore che posizionato sotto il motore,quando pioveva le stesse alette di raffreddamento spingeva l'acqua piovana pescata da sotto con gli spruzzi delle ruote sullo spinterogeno,e bagnandolo bloccava la macchina.so che in origine aveva dei carterini che il primo proprietario ha tolto per interventi meccanici eliminandoli del tutto.pero' lo tenuta per 6 anni fino alla rottamazione, perché nell'insieme era una bella macchina.🤭🤭🤭
Grazie a te per averlo guardato e apprezzato.
E grazie per il tuo resoconto sulla tua esperienza, in positivo e negativo, con la A111.
Anche perché aiuta a conoscere ancora più a fondo la vettura , anche in aspetti poco noti.
Riguardo il motorino avviamento e la frizione, c' è da dire a difesa della vettura, che all' epoca, progettare un' auto a trazione anteriore, era quasi sperimentale e se a ciò aggiungiamo alcune caratteristiche meccaniche che rendono la A111 quasi raffinata per l' epoca, credo che ci possa stare che alcuni comportamenti abbiano manifestato queste criticità che magari durante i test pre-produzione. Riguardo la balestra anteriore, ricordo di aver sentito che questo inconveniente si era verificato su alcune Primula .
Grazie ancora.
Ti invito, se hai piacere, ad iscriverti al canale così da essere aggiornato sulle prossime uscite e guardare i tanti video già pubblicati.
Grazie!
Mai vista in circolazione le A 111. Le vedevo solo nel parcheggio dell’Autobianchi di Desio appena uscite dalla fabbrica. Era a un chilometro da casa mia.
@@aristocrateplatone5714 grazie per questa testimonianza.
La A111 era una vettura molto particolare, poco pubblicizzata, che solo chi ne recepiva lo spessore tecnico o chi ne apprezzava le finiture, acquistava. Ecco perché si strada non se ne vedevano tante
Ottimo video!
Grazie !
Non ce n'erano molte in giro,ne ricordo in particolare una blu che arrivava a prendere un bambino che,come me, usciva da scuola. Era una specie di 128 di lusso,per chi si voleva distinguere con qualcosa di differente e signorile. Anche se in realtà era qualcosa in più della 128,anche come cilindrata,credo ne soffrì molto la concorrenza: chi poteva,si comprava la 125,la Giulia,o una delle ultime Fulvia,chi non poteva si prendeva direttamente la 128 che,con la trazione anteriore,era molto simile alla A111.
Pensandoci adesso,con il senno di poi,sarebbe stata carina in versione familiare,ma i tempi non erano ancora maturi e solo una quindicina di anni dopo le familiari o giardinette,ribattezzate con il pìù modaiolo vocabolo inglese "station wagon" divennero uno status symbol; all'epoca della A111 invece erano considerate auto da lavoro,poco nobili,con il bagagliaio sporco di calce e ingombro di attrezzi....A vederla oggi non solo è una 128 più grande e una 125 più piccola ma può richiamare perfino l'ammiraglia 130,ma rispetto ad esse sembra più scatolare e squadrata. E' però,come detto nel bellissimo e come al solito inappuntabile video,una vettura importante,che si accompagnava bene,nella gamma Autobianchi,con la brillante ed elegante piccola A112. Forse alla A111 mancò quello che per la A112 fu fondamentale per divenire un successone: il cliente donna. Se la A112 era la vettura perfetta per giovani signore che in Italia si potevano permettere una macchina elegante e scattante ma piccola e agile in città,la A111 non era considerata una vettura "da donna" perchè troppo grande e destinata a spostamenti fuori città,nei quali,di solito,guidavano gli uomini. Curioso assistere al fatto che oggi le donne amano invece le auto più grandi,come i Suv,oggetti goffi,inutili e ingombranti utilizzati massicciamente anche in città,e non necessariamente più sicuri di una vettura più bassa e con baricentro più basso. Ma questa è un'altra storia.
Interessante tutto il tema del tuo intervento : da una versione familiare, alla quale, credo, il design della a111 si prestava, alle considerazioni sul marchio Autobianchi e a quelle sulle tendenze attuali
🏴☠️🏴☠️🏴☠️🏴☠️🏴☠️🏴☠️
Grazie Pirata , l aspettavo
Grazie a te per averlo apprezzato!
@@PirataDesign Ciao Pirata. Farai qualcosa sulle Innocenti Regent e sulle Mini 90/120?
@@luciotola riguardo le Innocenti ho in cantiere qualcosa, ma non nell' immediato.
Ho già pubblicato la monografia della Mini De Tomaso e quella della sconosciuta GT 186
Auto stupenda che mio padre doveva acquistare con l'aiuto economico di mio nonno che portava il mio nome
Rifiniture eccezionali
Tantissimi accessori
Ultima versione aveva i doppi fanalini posteriori
C'é una A111 rosso bordeaux ferma in una officina vicino a dova abito io, senza paraurti
Sarebbe interessante saperne di più....
@@PirataDesign mi potrei interessare... ci passo spesso davanti con l'autobus da più di un anno ed é sempre lí. Se non sbaglio sembra preparata per gareggiare e mi pare in ottime condizioni
@@TheElwood76 Non ti disturbare troppo: era pura curiosità...
Grazie er l'interessamento !
Io una A111 seconda serie serie del 1971; il video è molto ben fatto tuttavia devo riscontrare un errore... la plancia della seconda serie era sempre rifinita in vero legno (multistrato in rovere marinizzato a poro aperto) mentre in finto legno erano le coperture del bordo finestrino degli sportelli (non presenti nella prima serie); nella seconda serie, durante la produzione, cambiarono anche il supporto destro del motore ed il raccordo del collettore di scarico che da rigido, saldato allo stesso collettore, divenne flessibile ed a se stante (ho cambiato tutta la linea di scarico pochi mesi fa).
Grazie per questo intervento e per questo informazioni che completano il documentario.
Riguardo la plancia, in tanti materiale che ho è chiaramente scritto che il pannello della plancia è in finto legno.... Forse hanno confuso con i profili dei pannelli porta
Ad ogni modo, quando realizzo i documentari, cerco sempre di dare le informazioni più corrette possibili , analizzando varie fonti.
E in questo caso quasi ovunque è scritto che il pannello è in finto legno
Beh... il finto legno nn si sfoglia e nn spacca... io ce l' ho (in famiglia, ovviamente) dal 1972 e negli anni è accaduto proprio questo ma nn l' ho fatta restsurare per fargli restare quella patina di vissuto;
@@francesco65esposito Quindi ce l'hai ancora. la usi spesso ?
@@PirataDesignsaltuariamente, a rotazione con le altre mie due storiche... cmq una o due volte al mese, circa 6-700 Km all' anno...sono l' unico ad averla tra Napoli e provincia... ma in Campania ce ne sono altre 5 sicuramente funzionanti: una a Salerno, una in provincia di Avellino (praticamente nuova protagonista di un servizio su Ciak Motori e Ruoteclassiche) tre a Benevento di cui due (1ª e 2ª serie) in mano alla stessa persona... la seconda serie gliela feci prendere io proveniente dalla Collezione Politi che tra le centinaia di mezzi (tutti in vendita eventuale!) aveva ben sette A111!
Cosa dire, oramai i complimenti per il grande lavoro sono scontati.
Personalmente non la ricordavo, pazzesco pensare che aveva 4 freni a disco! Cosa che ancora oggi su tante auto non mettono!
Buona giornata a tutti e grazie ancora per questo documentario!
Auto decisamente dotata nella tecnica e curata nelle finiture.
Forse il design non era riuscito al 100%, ma era , nel complesso, una gran bella macchina.
Come sempre : grazie per il supporto e l' apprezzamento!
@@PirataDesign Il design era adeguato al periodo, fa sempre riflettere la lungimiranza di Dante e degli ingnenieri in generale e l'ottusista' dei dirigenti!
Per quanto riguarda il design ricordo che, all'epoca, la trovavo un' auto piuttosto elegante.
4 freni a disco li avevano avuti anche le PRIMULA 1221 cmc, compresa la 3 porte del 1964, prima versione
......
Complimenti per il canale che ho scoperto da poco: mi piace il taglio tecnico q.b. e la sintesi. Per altro è bello conoscere i retroscena di queste storie industriali e il giusto spirito critico ci sta tutto. Grazie e a presto.
Grazie per la tua recensione sul canale e per avere apprezzato lo spirito che anima il mio lavoro
Ti invito, e hai piacere, ad iscriverti al canale, così da essere aggiornato sulle prossime uscite e guardare i tanti video già pubblicati.
E' inoltre possibile abbonarsi al canale ( con canoni estremamente ridotti, per avere contenuti esclusivi e supportare il canale
Grazie per l'attenzione !
@@PirataDesign Iscritto di default🙂
@@danieltorkan3798 😃
Motore 1438 c c
70 cavalli
La possedeva un mio vicino di casa
Ne avrò viste 3 in tutta la vita. Una l'aveva mio zio
Auto poco diffusa, ma chi l' ha avuta sa bene che era un'auto di grande spessore
Ricordo benissimo la A 111 assieme alla primula ed alla A112 nelle due varianti Elite e Abarth...ma ero tanto giovane 🤣🤣🤣🤣
Le Autobianchi, soprattutto le A112 hanno fatto la storia della motorizzazione italiana.
L' A111 , meno, molto meno diffusa, per caratteristiche avrebbe meritato più diffusione
era un'ottima auto ! guidata spesso quella di un amico ed arteficie del successo della A112
Me la ricordo bene, perché l'aveva un amico di famiglia...
Quante gite in quei, nonostante tutto, fantastici Anni Settanta della mia infanzia ...
Mi fa piacere che anche a te il documentario sull' A112 abbia riacceso ricordo del passato
Un altra perla del pirata❤
Me ne ricordo una della seconda serie con i doppi fari posteriori
Non erano tante quelle che si potevano trovare in giro.
Quando ero piccolo e andavo a trovare mia nonna nel suo paese, nel vicinato ce n'era una seconda serie gialla. Mi è stata simpatica da subito
Splendida ricostruzione . Grazie
Grazie a te per averlo guardato e apprezzato.
Ti invito, se hai piacere, ad iscriverti al canale così da essere aggiornato sulle prossime uscite e guardare i tanti video già pubblicati.
Grazie !
Mio padre ne acquistò una nel 1971, il motore era quello della 124 special.un ottimo ricordo
Sono contento che la monografia sulla A111 abbia riacceso in te piacevoli ricordi
Ti invito, se hai piacere, ad iscriverti al canale così da essere aggiornato sulle prossime uscite e guardare i tanti video già pubblicati.
Grazie !
Peccato che non si siano resi conto che Autobianchi sapeva troppo da autobicicletta.😊
Ricordo la a 111, berlina che non ha lasciato in me un ricordo di interesse. Ma, seguendo il documentario del pirata, devo dire che, anche per questo modello, è un gran peccato che non sia stata capita. Bravo pirata
Uno degli scopi di questi documentari è proprio quello: far conoscere a fondo e oggettivamente modelli che spesso sono giudicati " a prescindere".....
Grazie per il tuo apprezzamento!
L'auto era veramente innovativa solo che il design non ha convinto. Peccato.
1965 . Alla verde età di dodici anni, aperto alle soluzioni innovative, riuscii a convincere mio padre ad acquistare una Autobianchi Primula. Due anni dopo iniziai su quell'auto la mia carriera di pilota. Era veramente troppo avanti per i suoi tempi: trazione anteriore con motore trasversale, quattro freni a disco, portellone posteriore... Il motore era il lato debole, consumo olio esagerato (credo fosse quello della Fiat 1100d con cilindrata 1221.)
Rottamata con 90.000 km😢 per la prima VW Golf. Questa con quattro tamburi (forse era una pre-serie 😂)
Grazie per questo intervento: la Primula era un' auto davvero avanti e l' A111 era la sua diretta discendente
Il motore che montavano le prime Primula era derivato da quello della 1100 al quale Giacosa abbino' un cambio a lato e lo adeguò al montaggio trasversale e alla trazione anteriore
Strano il fatto dei freni della Golf. Ne ho viste tante di prime, anche delle primissime prodotte, ma mai una con 4 freni a tamburo
Grazie 😉
Grazie a te per averlo guardato e apprezzato.
Ti invito, se hai piacere, ad iscriverti al canale così da essere aggiornato sulle prossime uscite e guardare i tanti video già.
Grazie !
Si la storia della primula prima e della A111 poi me la ricordavo, andrebbero onorate adeguatamente al museo Fiat, grazie comunque per le nozioni puntuali 👏👏👏
Grazie a te per averlo guardato e apprezzato
Molto.interessante.la.storia.della.trazione.anteriore.giacosa.era.veramente.avanti.x.i.suoi.tempi.👍👍peccato.ke.latobianki.a.111.non.abia.avuto.succeso.anke.lei.x.i.suoi.tempi.eara.avanti
Giacosa era un genio, un vero cultore di meccanica e innovazione: non a caso si è dilettato anche su interessanti progetti che nulla avevano a che fare con le 4 ruote.
L'A111 era un'auto validissima, meccanicamente raffinata e costruita molto bene, ma tutte le sue qualità, evidentemente, non sono bastate per farla apprezzare
@@PirataDesign nel.mondo.delle.auto.avvolte.acade.solo.parekio.dopo.si.rendiamo.conto.
meravigliosa automobile. l'egemonia Fiat ha rovinato tutto. ha contaminato la Lancia simbolo di classe, eleganza e qualità, l'Alfa Romeo simbolo di sportività e fatto sparire l'Autobianchi, per produrre motori tutti uguali che cambiavano solo la carrozzeria e il marchio. squallido. il padre d un mio carissimo amico, quando, per motivi di super percorrenza, era un rappresentante di commercio. dopo 300 mila km. se ne dovette disfare perchè non più in commercio, quasi piangeva. optò per una peugeot 504 diesel.
Condivido in parte le tue considerazioni.
La Fiat è vero che ha monopolizzato il mercato automobilistico italiano, assorbendo tutti i concorrenti diretti, ma allo stesso tempo ha anche preservato certi marchi.
Bisogna anche capire che produrre auto in una certa maniera stava diventando impossibile ( la stessa Lancia era entrata in una grossa e insanabile crisi per aver voluto proseguire con una certa metodologia costruttiva che i tempi dimostravano essere improduttiva). le colpe della Fiat sono state quelle di aver forse omologato troppo certi modleli, ma non si può negare che ha comunque lasciato una certa autonimia ai vari Marchi, almeno nei primi anni di acquisizione. Non parliamo di quello che vediamo da circa15 annia questa parte che è semplicemente indecente.. ma li andiamo a toccare argomentazioni decisamente delicate
@@PirataDesign l'errore o la mala fede ci devono essere per forza se una azienda va in crisi il motivo sta nelle vendite e nella qualità del prodotto...Mercedes, Audi e BMW nonostante i prezzi elevati d'acquisto di gestione non hanno crisi quindi cosa fa preferire una serie S ad una maserati?
Come sempre, ottimo e completo documentario.
Ma quando mai l'utenza italiana ha capito qualcosa riguardo ai modelli auto e moto ? Tutto imperniato sul "prezzo basso" all'acquisto , che poi data la pochezza oggettiva dei modelli economici si finiva regolarmente per spendere il doppio in meccanici ed elettrauto ........ ma l'importante era che vincesse la squadra del cuore e che alle votaziini si riuscisse a fare il "sorpasso" ...... si ..... in prossimita' d'una curva "cieca".......
In un certo senso sono d' accordo con il tuo pensiero.
Per decenni applicavano il concetto del " tifo calcistico" anche quando dovevano acquistare l'auto.
Negli ultimi anni invece "pesano" un' auto in relazione alle " tendenze".
E continuano a sperare nelle prossime elezioni.....
La A111 LA mia prima volta al volante, ed è stata la salita al passo tre croci, che ricordo
Da bambino ero incuriosito da questa auto e ne studiavo gli esemplari che incontravo spesso sotto casa, confrontandoli con la 128 di mio papa'. Le trovavo simili ma non uguali. Dal tuo racconto emerge uno dei problemi principali della fiat: i massimi vertici non interessati alle auto ma esclusivamente al denaro che deve essere sempre tanto, spesso esageratamente tanto, costi quel che costi
Rispetto alla 128 la A 111 era un' auto di categoria un po' superiore. Il motore era un 1438 cc
In un certo senso è proprio così.
Certe scelte prese solo basandosi sugli aspetti economici..,