Vino per tutti: la guida completa per produrre uno straordinario vino fatto in casa!
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- Опубліковано 1 вер 2023
- In questo nuovo video dedicato alla coltivazione dell'uva da vino, ti mostrerò tutti i passaggi per la produzione di uno straordinario vino fatto in casa.
Dalla pigiatura della materia prima fresca di vendemmia all'inoculo dei lieviti responsabili della fermentazione, e dal filtraggio del vino ottenuto al suo stoccaggio in damigiana: insieme ci addentreremo in una ricchissima guida pratica alla fine della quale anche tu potrai definirti un vero mastro vinaio, essendo perfettamente capace di produrti da te il tuo vino preferito!
E tutto questo senza muovere un passo da casa, grazie al metodo che ho appositamente messo a punto per te e che trasformerà la tua cucina in un vero e proprio laboratorio enologico.
Se stavi pensando di acquistare un vigneto, ma poi ci hai rinunciato credendo troppo difficoltosa la procedura di trasformazione dei suoi frutti, be' è questa la tua occasione per ripensarci. Grazie alla mia semplicissima guida chiunque può diventare un esperto vinaiolo.
Ti basterà soltanto seguire i miei consigli... e in breve potrai godere anche tu del piacere senza paragoni di una buona bottiglia autoprodotta! - Навчання та стиль
Bravo Luigi, di tecnici che conoscono a memoria i processi che regolano la vinificazione è pieno il mondo, tu hai anche il dono di rendere comprensibili a tutti le varie fasi che portano al vino. Complimenti
Grazie, amico mio, bellissime parole le tue. Tra l'altro dimostri di aver hai capito nel profondo il senso di questo tutorial. Ti mando un caro, grande abbraccio! 🙂👋
L'unico video che spiega tutto il passaggio, anche con l'aggiunta di potassio è lieviti, grande 👍
Grazie, amico mio, lieto di esserti stato d'aiuto. Un caro abbraccio, a presto! 🙂👋
MERAVIGLIOSA ENUNCIAZIONE...BRAVISSIMO E PREPARATO...VINO DA AQUISTARE SENZA DUBBI 👍👏❤️
Grazie per la stima, amico mio. Ti mando un caro, grande abbraccio! 🍾🍷🙂
Con la pigiatura dell'uva, mi hai fatto tornare indietro di 60 anni. Infatti, a quell'epoca, lo vidi fare all'interno di una casupola nella campagna del bisnonno. Pigiavano 4 operai. Era altra epoca, e parecchi anni prima ancora veniva a vedere il lavoro anche Luigi Pirandello il quale conosceva il bisnonno in quanto vicini di casa.
Che storia fantastica ci hai raccontato, amico mio. Grazie... e un caro, grande abbraccio!💚👋🙂
@@CountryArms si tratta della contrada " Cumbo " in Agrigento. Ancora sono visibili alcuni tratti della vecchi " roba " che i compratori trasformarono in albergo. A poche centinaia di metri si vede la casa natale di Luigi Pirandello oggi diventata museo.
Fantastico. Questa è la Storia che ci piace!
@@CountryArms OK grazie
nel mio paese questa leg press viene eseguita da ragazze di 16 anni

Grandissimo frà, grazie mille.per la spiegazione
Non c'è di che, amico mio. Un caro, grande abbraccio! 😉👋
Bravissimo... spiegato al top
Grazie, amico mio. Un caro abbraccio!😀👋
che lavoro!! complimenti
Grazie, amico mio. Ti mando un caro abbraccio! 🍷👋
Grandissimo video con spiegazione passo passo mi servirebbe x i prossimi anni al quale sono ai primi passi , grazie amico, un caro saluto👋👋💯
Felice di esserti stato d'aiuto, amico mio. Un caro, grande abbraccio!😀👋
Molti, molti complimenti. Mi hai fatto capire tanto. Ovviamente mi sono iscritto
Mi fa veramente piacere, amico mio. Un caro, grande abbraccio! 😉👋
Complimenti
Grazie, amico mio. Un caro saluto! 🙂👋
Che invidia, e che rimorso per non essermi mai deciso a trasferirmi in campagna. Tu spieghi molto bene. Sembra facile, ma sicuramente ci vorrà mestiere
Non è mai troppo tardi, amico mio. Per il vino, invece, c'è la mia guida: devi solo provarci. Un caro abbraccio! 😉👋
Buongiorno, video interessantissimo, potrei chiedere se é possibile non utilizzare i solfiti? E quali accorgimenti alternativi magari intraprendere, grazie e bella giornata
Nicola
L'annata 2023, con uve non in perfettissime condizioni (a causa del clima impietoso, specialmente in epoca di fioritura e post-fioritura), impone l'uso del metabisolfito di potassio, c'è poco da fare. Specialmente se parliamo, come nel mio caso, di vini a lungo invecchiamento.
Pensa che l'anno scorso, lo stesso vino è stato prodotto senza ricorrere ad alcuna solfitazione (pratica che, ci tengo comunque a precisarlo, nelle dosi corrette non è assolutamente da demonizzare, essendo di fatto innocua per la salute umana). Questo per farti capire come la situazione, e dunque la procedura di realizzazione del nostro prodotto, cambi da annata ad annata. Un carissimo abbraccio!🙂👋
Ciao Luigi,il tuo video e daffero simpatico e istruttivo.
Avrei una domanda:
I lieviti ler far partire la fermentazione sono indispensabili?
Indispensabili no, ma consigliati sì.
Grazie al loro inoculo, infatti, eviti il rischio che la fermentazione parta in ritardo o addirittura si blocchi, eventi, questi, che rovinerebbero la qualità del tuo mosto.
Tra l'altro i lieviti enologici migliorano l'esperienza sensoriale che puoi trarre dal tuo vino, estraendo aromi e fragranze che viceversa non otterresti. Un caro saluto!👋😀
@@CountryArms ok, grazie mille!
Grazie per il video, ma vorrei chiedere quali sono gli accorgimenti che occorre adoperare quando opero la macerazione delle bucce per evitare che il vino (rosso) in formazione abbia spunto di aceto? Perché qualche annata mi è successo
L'acidificazione incontrollata del vino può essere ricondotta a due principali cause:
1) La non perfetta qualità delle uve raccolte, coinvolte da marciumi più o meno diffusi;
2) Il prolungato contatto del mosto con l'aria, magari a causa di una fermentazione alcolica che stenta a partire.
In ambo i casi, gli agenti che intervengono nel processo di acidificazione incontrollata del nostro prodotto sono gli acetobacter.
In annate difficili come la corrente, subito dopo la pigiatura, ricorri all'uso del metabisolfito di potassio per sterilizzare il mosto; dopodiché, rispettando la medesima tempistica di attesa consigliata all'interno del video (24 ore), inocula del lievito enologico a tua scelta tra Saccharomyces Cerevisiae e Zymoferm Bayanus. Vedrai che risolverai il problema.
Mi raccomando: l'inoculo del lievito è fondamentale (e dunque obbligatorio) per dare il via alla fermentazione alcolica, che senza non partirebbe! Cari saluti.
Perfetto! Sei bravo. Una domanda. Non ha bisogno di fare la fermentazione malolatica?
Se le uve sono di qualità, essa interverrà naturalmente nella primavera successiva alla vinificazione (direttamente in bottiglia), per effetto del rialzo della temperatura atmosferica. E a quel punto sarà tutto un'altro vino: te lo garantisco per esperienza, amico mio.
Un caro saluto! 😉👋
@@CountryArms , l'ho capito. Grazie mille.
Complimenti per il video, chiaro e di facile comprensione, ho solo una domanda da fare, ho vendemmiato ai primi di ottobre del Montepulciano d'Abruzzo, ho previsto il secondo travaso a metà novembre , il 3 a metà dicembre, per fine dicembre posso imbottigliare in vetro, oppure devo obbligatoriamente aspettare la primavera 2024? Grazie
Puoi imbottigliare tranquillamente, amico mio. Un caro saluto! 🙂👋
Ciao Luigi! Grazie per aver condiviso con noi questo "percorso enologico"!😄 Mio padre ha alcune piante di uva zibibbo che lui coltiva per mangiarla e non ho mai pensato di vinificare perché mi è sempre sembrato troppo complicato, tu hai reso semplice e "possibile" tutto il procedimento! 😄 l'anno prossimo ci proverò 😃
Era esattamente il mio obbiettivo, amico mio.
In ogni caso, essendo lo Zibibbo un vitigno a bacca bianca, ti consiglio di vinificare "in bianco".
Nella vinificazione in bianco, al contrario di come mi hai visto fare nel video, le vinacce non vengono lasciate a macerare con il mosto, ma vengono asportate subito, affinché il vino non risulti troppo caricato di sostanze coloranti e tannini. Quindi si procede immediatamente alla loro torchiatura (nel nostro caso effettuata con schiacciapatate), dopodiché si aggiunge il prodotto così ottenuto al mosto.
Considera, poi, che la varietà d'uva da te menzionata origina un vino decisamente dolce. Un caro abbraccio!😉👋
@@CountryArmsGrazie mille per le dritte, Luigi!!!😄
Concordo pienamente, amico mio. Un caro saluto!👋😉
L'annata 2023, con uve non in perfettissime condizioni (a causa del clima impietoso, specialmente in epoca di fioritura e post-fioritura), impone l'uso del metabisolfito di potassio, anche per piccole produzioni c'è poco da fare. Specialmente se parliamo, come nel mio caso, di vini a lungo invecchiamento.
Pensa che l'anno scorso, lo stesso vino è stato prodotto senza ricorrere ad alcuna solfitazione (pratica che, ci tengo comunque a precisarlo, nelle dosi corrette non è assolutamente da demonizzare, essendo di fatto innocua per la salute umana). Questo per farti capire come la situazione, e dunque la procedura di realizzazione del nostro prodotto, cambi da annata ad annata. Un carissimo abbraccio!🙂👋
Purtroppo per più di una ragione non mi è possibile farlo, amico mio. Spero mi capisca. Un grande abbraccio!👋🙂
Ciao Luigi, complimenti per il video ed i contenuti. Molto interessante e didattico! Vorrei cimentarmi anche io per la prima volta. Avrei alcune domande da farti.
Come mai hai deciso di mantenere un certo “residuo zuccherino” che poi ultimerà la trasformazione in damigiana (che quindi necessiterà del gorgogliatore)? Non sarebbe possibile completare interamente la fermentazione per poi travasare in un contenitore in vetro/Inox semprepieno per l invecchiamento? Ci sarebbero degli svantaggi?
Il contatto con l aria durante i vari travasi può provocare attacchi batterici?
Piuttosto che la follatura, un eventuale rimontaggio, prelevando il mosto dal rubinetto inferiore per poi pomparlo sopra al cappello migliorerebbe ulteriormente l’ossigenazione?
Grazie mille.
Grazie, amico mio, ma andiamo per ordine:
1) SVINATURA.
Svinare a 2 gradi babo mi permette di effettuare le operazioni che sono chiamato a compiere dopo con maggiore tranquillità, sapendo che il prodotto è ancora "protetto" dagli zuccheri. Ma se vuoi aspettare il fatidico 0 per poi agire come hai prospettato, non sarò io a dirti di no.
2) ATTACCHI BATTERICI.
No, ma a due condizioni. Che il prodotto ottenuto non presenti già alcun tipo di spunto acetico e che l'attrezzatura adoperata per effettuare i travasi venga di volta in volta santificata.
3)RIMONTAGGI.
Se il tuo mastello è corredato di un bel rubinettone che non si ostruisce con le vinacce si può fare. Ma in buona sostanza dipende da quanto mosto devi processare. Per piccoli quantitativi (come nel video, per intenderci) le follature bastano e avanzano.
Un caro saluto!😉👋
Nella conservazione in tamigiana non è consigliato antiflor tamigiana?
Sterilizzando il mostro già all'inizio della filiera e avendo cura di fare altrettanto con tutto ciò che entra a contatto con esso (damigiane comprese), non occorre. Un caro saluto! 👋
Ciao, bravissimo, ma dopo che è iniziata la fermentazione ovvero dopo le 8 ore di attesa ogni quando bisogna mescolare e rompere il cappello ? Bisogna tenerlo sempre coperto con un panno il mosto? Grazie mille
Lo dico anche nel video, amico mio, rispettivamente al minuto 12:08 e al minuto 16:10: ogni paio d'ore prima che la fermentazione parta, dopodiché tre volte al giorno (al mattino, a metà giornata e alla sera) fino alla fine del processo.
Sì, il mosto va tenuto coperto con un panno in cotone per tutto il tempo. Cari saluti!😀👋
Bellissimo video, l'ho seguito con interesse. Per la pigiatura a casa utilizziamo dei stivali di gomma che ovviamemte utilizziamo solamente per questo scopo. Anche perché il succo pizzica
Grazie, amico mio. Ti mando un caro abbraccio!😀👋
@@CountryArms grazie a te, ricambio! 👋🙂
Fatto in questo modo sembra un processo infinito ma dalla tua passione scommetto che sarà veramente buonissimo. Il video è bellissimo da vedere e ti fa venire voglia di provare. Grazie per tutte le spiegazioni magari un giorno non troppo lontano mi accingerò in questa pratica piena di segreti
Grazie, amico mio, bellissimo messaggio. Ne ho apprezzato ogni singola parola.
Un caro, grande abbraccio! 🙂🙂
Buongiorno Luigi posso chiederti con 50/100 kg di uva quale sono i grammi di bisolfto e livito da usare , grazie e buon lavoro.
Sia il lieviti che il metabisolfito vanno dosati in base ai litri di mosto ottenuti e non ai chilogrammi di uva raccolti. Dunque procedi in prima battuta con la pigiatura, dopodiché, una volta appurato l'esatto quantitativo di mosto, aggiungi allo stesso dai 10 ai 30 grammi di metabisolfito di potassio per ettolitro (non posso dirti l'esatto quantitativo in quanto non conosco lo stato di conservazione della tua uva, comunque considera che la dose minima di applica ad uve praticamente perfette, mentre la massima a frutti decisamente compromessi). Fatto ciò, trascorse 24 ore, inocula pure il lievito: io ti consiglio lo Zymoferm Bayanus nel dosaggio di 20 grammi per ettolitro. Mi raccomando ad arieggiare la massa almeno tre volte al giorno, questo fino a quando la fermentazione non sarà partita dopodiché riduci anche a due. Un abbraccio!👋🙂
Se ho capito bene non sono mescolabili vitigni diversi. Grazie per gli ottimi video estremamente esaustivi
Come no, amica mia. Pensa al Chianti, ottenuto miscelando ben tre vitigni differenti: il Sangiovese, il Canaiolo e la Malvasia del Chianti. Ma, come potrai bene immaginare, dipende moltissimo da cosa mischi. Un caro saluto! 👋😉
Bravo amico mio
Grazie, bello! 👋😀
@@CountryArms dopo ci fai sapere come viene
@@gliortidellosioandogno7593 Sarete i primi a saperlo, amico mio...
Un dubbio mi viene, ma il tannisol non lo hai aggiunto?
Basta il metabisolfito di potassio, amico mio, specialmente con uve in perfette condizioni come quelle da me prodotte.
Complimenti per il video sei stato molto chiaro ti sarei se grato se mi spiegassi come fare con il mosto rimanente come fare quel vinello con zucchero e acqua. Ti ringrazio.
Hai seguito il mio stesso procedimento per fare il vino, asportando parte delle bucce immediatamente dopo la pigiatura, oppure parliamo di materiale già fermentato?
Già fermentation si può fare? Se no lo faccio prima. Come? Grazie
Una volta fatto come conservarlo e per quanto tempo? Come sempre grazie
Te lo sconsiglio. Non viene buono come quello ottenuto con le vinacce messe da parte subito dopo la pigiatura e dunque prima della fermentazione. Comunque la procedura con la quale ho prodotto il mio è questa:
La parte di vinaccia separata dal mosto subito dopo la pigiatura viene immersa in acqua per ventiquattr'ore (un litro d'acqua naturale per ogni chilo di vinaccia); dopodiché si filtra il tutto con un colino e si aggiunge prima lo zucchero (due cucchiaini per litro di prodotto) e poi il lievito (Zymoferm Bayanus), questo dopo averlo fatto rinvenire esattamente come mostrato all'interno del video che hai visto. Il quantitativo di lievito rinvenuto per cinque litri di prodotto è di circa un cucchiaio.
Il tutto viene recato in un recipiente coperto con un panno in cotone e lasciato a fermentare, girando almeno due volte al giorno per un paio di giorni. Trascorso il tempo indicato, la nostra bevanda lievemente alcolica è pronta per essere imbottigliata in bottiglie in plastica (tipo cola o comunque sia bibite gassate, mi raccomando).
Sarebbe bene, di tanto in tanto nel corso della giornata, aprire e richiudere le bottiglie (operazione da effettuarsi per i primi due/tre giorni dopo l'imbottigliamento), in questo modo si eviterà un accumulo eccessivo di anidride carbonica al loro interno, sostanza che potrebbe causare la fuoriuscita incontrollata della bevanda al momento della consumazione.
Dipende sempre dalle condizioni delle uve di partenza, amico mio, e da dove conservi il tuo prodotto. Considera, comunque, che non avrà mai la durata di un vino e che al massimo entro un paio di mesi andrà bevuto (ma ti ripeto, questa tempistica è molto approssimativa, perché il discriminante fondamentale è il vitigno utiluzzato). Un caro saluto!
buona sera Luigi, vorrei chiederle un procedimento corretto e le direi grazie se mi rispondesse,
ho effettuato il primo travaso di mosto sangiovese in data 8 dicembre 2023, vorrei imbottigliare fine gennaio 2024, lei che ne pensa?
prima di imbottigliare faccio un'altro travaso?
Va benissimo, ma prima fai un'altro travaso. Un caro abbraccio! 🙂👋
@@CountryArmsquindi il secondo travaso a fine gennaio e poi quando imbottiglio ?
Non hai detto di voler imbottigliare a fine gennaio 2024?
Come ti ho detto, va bene per quella data, ma prima fai un altro travaso. Saluti!👋
L'unica cosa che non ho capito e la parte finale del lievito nel misurino il resto si mette nel vino ? E solo una volta si fa ?
Parli del lievito (nel bicchiere ricoperto con stagnola), o del metabisolfito di potassio (diluito all'interno del recipiente gradato, alla fine del video)?
ciao luigi , il 10 settembre con alcuni amici per la prima volta abbiamo fatto il vino, 250 kg di uva abbiamo prodotto 182 lt di mosto messo in 3 damingiane di 54 lt e una di 20 , senza usare solfiti e liviti ,stamattina i gorgogliatori erono fermi e abbiamo fatto la colmatura e messo di nuovo il gorgogliatore ( tappo a sifone) nella speranza che tutto va bene, quando dobbiamo fare il primo travaso. posso usare anche il gorgogliato dopo il primo travaso grazie
Ho capito bene? Il mosto è stato collocato in damigiana da fermo, ovverosia senza che la fermentazione sia partita?
@@CountryArms 3 giorni di fermentazione
Venerdì e domenica e stato svinato
In poche parole 48 ore di fermentazione ( su consiglio di persone anziane)
Il 1° travaso va effettuato tra fine novembre e i primi di dicembre, il 2° travaso a gennaio e il 3° a primavera inoltrata. Il gorgogliatore non serve, quello che occorre è invece dell'olio di vasellina (puoi acquistarlo da qualsiasi rivenditore specializzato) da applicare direttamente in damigiana sulla superficie del tuo vino. Un paio di millimetri di prodotto per unità saranno più che sufficienti.
Buongiorno sono Giovanni e ho la stessa passione per la campagna. Quindi orto olive vigna ma ahimè l'età (75) gioca a mio sfavore la seguo da tanto tempo. Ora prossimamente raccolgo uva rossa di vari vitigni quello che mi sorprende è l'uso di metabisolfito e di lieviti. Mi perdoni non è una critica ma i miei non mettevano nulla certo il rischio c'era. Ora io voglio seguire l'esempio. Quello che mi rimane difficile è capire la differenza che alcuni conoscenti lasciano il mosto per molti giorni
Grazie mille gentilissimo Giovanni
L'annata 2023, con uve non in perfettissime condizioni (a causa del clima impietoso, specialmente in epoca di fioritura e post-fioritura), impone l'uso del metabisolfito di potassio, c'è poco da fare. Specialmente se parliamo, come nel mio caso, di vini a lungo invecchiamento.
Pensa che l'anno scorso, lo stesso vino è stato prodotto senza ricorrere ad alcuna solfitazione (pratica che, ci tengo comunque a precisarlo, nelle dosi corrette non è assolutamente da demonizzare, essendo di fatto innocua per la salute umana). Questo per farti capire come la situazione, e dunque la procedura di realizzazione del nostro prodotto, cambi da annata ad annata. Un carissimo abbraccio!🙂👋
Gentile signore sono Giovanni e ci siamo sentiti qualche giorno fa. DOPO TANTE DIFFICOLTA che non sto a raccontare ho raccolto 190 kg di uva di vari vitigni, macinata alla vecchia maniera mi sono reso conto che metabisolfito era aperto non utile. La mattina seguente già gorgogliava, l'aggiunta del prodotto50gr ha bloccato la fermentazione. Oggi la sensazione è che il profumo è il colore è ottimo. Mi rimane da capire il nome dei lieviti se gentilmente melo può scrivere. Grato per la sua pazienza la ringrazio giovanni
Io ti consiglio lo Zymoferm Bayanus, amico mio. Un caro saluto!
ciao ma l'uva era trattata con rame? non va lavata prima di pigiarla?
L'uva non va assolutamente lavata, amico mio. Così facendo, infatti, andrebbero rimossi tutti i lieviti naturalmente presenti sulle bucce, i quali sono fondamentali per innescare il processo fermentativo del mosto.
A fronte dei trattamenti effettuati, tutto quello che dovremo fare per scongiurare ogni tipo di ripercussione sulla nostra salute, sarà invece rispettare i tempi di carenza del prodotto da te citato: ovverosia venti giorni. Cari saluti!🙂👋
no, un mese prima del raccolto, tutte le irrorazioni vengono interrotte

perchè per estrarre il mosto non viene usato un estrattore?
Di pigiadiraspatrici, in commercio, ne trovi quante ne vuoi. Ma il senso di questo tutorial sulla produzione domestica del vino è fornire a chiunque le conoscenze fondamentali per riuscire con successo in questa attività: spendendo, ovviamente, pochissimo in termini di attrezzature. Un caro saluto... e tanti auguri, amico mio! 🎄🍾🥂
Perchè hai usato lo schicciapatate quando c è il torchio?
Lo dico anche nel video, amica mia: il torchio estrae un quantitativo eccessivo di fenoli e tannini, sostanze che, se troppo presenti, porteranno ad avere un vino troppo amaro. Lo schiacciapatate è il giusto compromesso. Un caro saluto!😀👋
Okgrazie
Ciao Luigi, perché dopo 3 giorni non parte la fermentazione?
Ciao, amico mio. Che procedimento hai seguito?
Schiacciata l'uva e messa in contenitore.
Senza lievito.
E hai usato il metabisolfito di potassio?
Non ho usato metabisolfito. Non ho messo niente aggiuntivo.
Привет из России.
привет мой друг
The airlock doesn't need metabisulfate. Plain water water is fine.
Metabisulphite is necessary, otherwise the bacteria will proliferate in the water. Greetings! 🙂👋
@@CountryArms I thought if you have the red cap on top it should be fine & safe. Plus you also have the c02 pushing up through it which should hinder bacterial growth, unless the airlock is unclean to start with.
Better be careful, my friend. Greetings!
Quindi, l'uva non va lavata?
Queste temperature esterne (27-28°) sono troppo elevate? Un tempo, in ottobre, era più freddo.
Non fai i famosi "travasi"?
Se ci metto il bisolfito, mia moglie mi uccide!
L'annata 2023, con uve non in perfettissime condizioni (a causa del clima impietoso, specialmente in epoca di fioritura e post-fioritura), impone l'uso del metabisolfito di potassio, c'è poco da fare. Specialmente se parliamo, come nel mio caso, di vini a lungo invecchiamento.
Pensa che l'anno scorso, lo stesso vino è stato prodotto senza ricorrere ad alcuna solfitazione (pratica che, ci tengo comunque a precisarlo, nelle dosi corrette non è assolutamente da demonizzare, essendo di fatto innocua per la salute umana). Questo per farti capire come la situazione, e dunque la procedura di realizzazione del nostro prodotto, cambi da annata ad annata. Un carissimo abbraccio!🙂👋
P.S. No, l'uva non va lavata e no, non faccio travasi.
@@CountryArmsGrazie.
OK per il metabisolfito, condivido: ho assaggiato troppi ottimo aceti caserecci😂
Qui, sempre travasi, con un occhio alla luna 💁♂️
IO GIA FATTO LA GRAPPA😂😂STO ASPETANDO LA FERMENTAZIONE😂
Tienici aggiornati, allora. Un caro saluto!😉👋