sì ma se sei ventenne non ha senso investire 10 euro al mese. Anche se lo fai per 3 anni alla fine hai meno di 500 euro. Quindi ti basta aspettare 3 anni e mettere 500 euro. Detto questo prima si investe meglio è, ma a condizione che si abbiano già guadagni sufficienti, non serve a niente risparmiare due lire
Ciao Simone, la regola del discounted cashflow non da ragione alla tua affermazione. Qual'è il valore dei tuoi soldi oggi tra 40 anni? Il costo opportunità?
In realtà avete ragione un po' tutti. Il succo del mio discorso è che se per la mancanza di pazienza (e quindi voler ridurre il tempo con rendimenti superiori) ci prendiamo dei rischi che non possiamo prenderci facciamo disastri. Da lì l'importanza del tempo e sapere che per vedere risultati ci vuole tempo. Poi è ovvio che nella formula dell'interesse composto ci sono anche capitale inziale (come dicevo nel video, se uno ha capitali importanti, i risultati possono vedersi anche in meno tempo) e tasso di rendimento (che di nuovo, è una variabile importante, e questo lo vedevamo nello spezzone del video in cui ho parlato dei costi). Questi sono ovviamente discorsi a livello assoluto sui risultati futuri. Scontando un montante futuro, con le variabili iniziali, ovviamente ritorniamo al capitale di oggi, quindi a seconda della preferenza tra consumo oggi e consumo tra n anni, non significa che ci sia indifferenza tra le due cose, ma uno sceglierà la soluzione che ritiene più adatta alle proprie esigenze e all'utilità che una soluzione gli dà rispetto all'altra.
In realtà non è così scontato. Ossia, ci sono variabili macro che ti danno indicazione sulla fase economica, il problema è che il mercato viaggia con largo anticipo rispetto alla fase economica (lo stesso rendimento di mercato è un leading indicator, ossia una di quelle variabili utili a prevedere l'andamento economico).
Già dalla formula dell’interesse composto vediamo che il tempo è l’esponente, dunque è fondamentale
Il tempo funziona se salgono le cose. Serve rendimento. Il tempo non è importante
sì ma se sei ventenne non ha senso investire 10 euro al mese. Anche se lo fai per 3 anni alla fine hai meno di 500 euro.
Quindi ti basta aspettare 3 anni e mettere 500 euro.
Detto questo prima si investe meglio è, ma a condizione che si abbiano già guadagni sufficienti, non serve a niente risparmiare due lire
@@albertofoti4152sono assolutamente d’accordo con te, nessuno ha detto che ha senso investire 10€ al mese😅
Ciao Simone, la regola del discounted cashflow non da ragione alla tua affermazione. Qual'è il valore dei tuoi soldi oggi tra 40 anni? Il costo opportunità?
In realtà avete ragione un po' tutti. Il succo del mio discorso è che se per la mancanza di pazienza (e quindi voler ridurre il tempo con rendimenti superiori) ci prendiamo dei rischi che non possiamo prenderci facciamo disastri. Da lì l'importanza del tempo e sapere che per vedere risultati ci vuole tempo.
Poi è ovvio che nella formula dell'interesse composto ci sono anche capitale inziale (come dicevo nel video, se uno ha capitali importanti, i risultati possono vedersi anche in meno tempo) e tasso di rendimento (che di nuovo, è una variabile importante, e questo lo vedevamo nello spezzone del video in cui ho parlato dei costi).
Questi sono ovviamente discorsi a livello assoluto sui risultati futuri. Scontando un montante futuro, con le variabili iniziali, ovviamente ritorniamo al capitale di oggi, quindi a seconda della preferenza tra consumo oggi e consumo tra n anni, non significa che ci sia indifferenza tra le due cose, ma uno sceglierà la soluzione che ritiene più adatta alle proprie esigenze e all'utilità che una soluzione gli dà rispetto all'altra.
Ottimi spunti di riflessione. Grazie, Davide.
Grazie mille Maxi 🙌
Sempre video interessantissimi e istruttivi. Grazie 🙏
Grazie mille Max 💪
Ciao grazie per il video.
A proposito c'è un modo per riconoscere in che fase del mercato siamo?
In realtà non è così scontato. Ossia, ci sono variabili macro che ti danno indicazione sulla fase economica, il problema è che il mercato viaggia con largo anticipo rispetto alla fase economica (lo stesso rendimento di mercato è un leading indicator, ossia una di quelle variabili utili a prevedere l'andamento economico).