Adesso basta, però. Le uniche, poche, forme di dissenso che il mio articolato ragionamento ha ricevuto si basano su questa tautologica affermazione, ovvero che una "poesia" vorrebbere esprimere qualcosa di differente, anche molto differente dal significato che grammatica e sintassi messe su carta INEQUIVOCABILMENTE (in questo caso) significano. Ci si appella alla necessità di "interpretare" il significato. ALLORA, RIPETO ADESSO BASTA: la necessità della cosiddetta "interpretazione" di un testo poetico, la si può invocare per Dante Alighieri, oppure per Giuseppe Ungaretti, ovvero per Maestri indiscussi dell'uso della parola, che hanno fatto dell'allegoria e del meta-significato la missione principale della loro stessa opera. NON CERTO PER UN ROZZO, ABBASTANZA IGNORANTE, RAGAZZOTTO DI LIVERPOOL, con tutto il rispetto e la simpatia e l'amore per il suo essere naif che io stesso non ho mai nascosto di provare. Il testo di Imagine è INEQUIVOCABILE e dice cose precise, esatte, che guarda caso qualcuno di MOOOOOLTO più preparato e furbo di lui ha eletto a manifesto delle peggiori politiche malthusiane e distopiche che mente umana abbia mai concepito. C'è forse un messaggio contro la guerra, quella con i fucili e i cannoni? CERTO CHE C'E', ovviamente, ma è uno specchietto per allodole: perchè le guerre oggi si combattono NON con quegli strumenti, a dispetto di quanto vuol essere fatto credere anche dalla realtà contingente. E comunque NON SOLO, E NON PRINCIPALMENTE. La VERA guerra oggi si combatte con la disinformazione e la propaganda del regime, innanzi tutto, e poi con tutto il resto, ben noto, armamentario "chimico occulto" e biologico malsano, che è inutile vada a ricordare qui, ora.
La mia idea è che oggi si tenda troppo ad attualizzare i fatti del passato, come vivessimo un un mondo solo al presente, senza alcuna conoscenza del passato, né interesse per il futuro. In questo caso si mettono in bocca a Lennon parole che non ha detto né scritto, o perlomeno non col significato che le si vuole dare, spacciandole per sempre attuali quando nemmeno si conosce il momento storico in cui fu pensata e scritta. Si fa un uso strumentale di una canzone che, se 54 anni fa aveva uno scopo ben preciso, ora viene decontestualizzata a favore di tesi odierne. E' una banale operazione di propaganda. Non credo sia per caso che abbiamo visto la "riscoperta" di Imagine, da parte del cosiddetto mondo mainstream, solo dopo la morte di Lennon.
@@haiglispicci purtroppo le elite lavorano da fine anni '50 agli scenari del WEF. I think tanks che sono costituiti dalle migliori menti uscite dalle università mondiali sanno benissimo che sradicare l'uomo dalla sua terra, dal suo gruppo, dalla sua religione, dal concetto di famiglia, rende l'umanita' un insieme di "monadi" fragili, indifese manipolabili e giocano su quello. Oggi abbiamo la fortuna (chi ha vissuto quei giorni) di poter comprendere quanto certi miraggi siano stati illusori e pertanto anche deleteri e/o fuorvianti. Parlo per le persone di lingua inglese poiche' io nel 72 avevo 9 anni e non capivo il testo e come me credo molti italiani. Poi e' ovvio che un ideale va contestualizzato ed imagine che allora costitui' un testo impegnato oggi suonerebbe come uno sdolcinato, banale e pericoloso mantra neoliberista. Pero' quando incontrero' Lennon qualche domandina su cosa intendesse veramente gliela vorrei fare.
La musica è lineare, semplice,con uno sviluppo armonico paradigmatico e perciò immediatamente riconducibile a milioni di altri esempi. Ciò che la distingue è il messaggio antireligioso, antinazionalista, anticonvenzionale e anticapitalistico (parole di Lennon) quindi il suo sogno utopico. Un mondo nel quale si sogna demolendo gli "assetti" sembrerebbe più propenso ad esercitare dei diritti che a concorrere a dei doveri. Se nessuno costruisce c'è poco da spartire...
Carissimo Marco, lo stesso Ungaretti che Lei ha citato, in una nota intervista facente parte del lungometraggio di Pasolini “Comizi d’Amore”, riferiva testualmente: “Ogni uomo è fatto in modo diverso. Ogni uomo è fatto in modo diverso nella sua struttura fisica e nella sua combinazione spirituale.” Sono in pieno accordo col Suo punto di vista a riguardo di questo brano, che anch’io ho sempre trovato essere una smielata canzoncina priva di concretezza e di profondità. La diversità è ricchezza, e non riconoscere questa evidenza è, appunto come Lei dice, assolutamente distopico. Forse l’unica frase salvabile dell’intera canzone è” Imagine all the people live the life in peace.” Cordiali saluti.
La giudica Lei una predica....senza coerenza.....una canzone si scrive e basta....al di là della propria posizione sociale.....siamo tutti di ceti diversi e possiamo scrivere qualsiasi canzone.Lennon canta un' utopia...e tanto rispetto per chi ha scritto una canzone meravigliosa un testo magnifico con una musica semplice.....ha descritto il paradiso.....e nessuna ingenuità....Siete Voi in malafede......Non capite che parla di vivere il momento ed in pace con chiunque.
leggere il titolo del video fa un certo effetto... vederlo, o meglio, ascoltarlo ne fa un altro. Motivazioni assolutamente condivisibili e nel mio caso illuminanti... aihmè un brano, anzi un testo allineato con quello che è il presente e un ormai prossimo futuro distopico appunto. Aggiungo il suo punto di vista al mio rapporto con questo brano. Voglio continuare a credere però che Lennon e Ono lo abbiano scritto nell'Utopia e non voglio schierarmi con chi pensa sempre alla cattiva Ono. Continuo a pensare che CHI scrive non è COSA che scrive, motivo per cui non mi è mai interessato conoscere i miei idoli fuori nella sfera privata. Se un testo o una musica sono grandi opere lo sono indipendentemente da cosa c'è dietro all'artista e a noi dovrebbe arrivare solo questo...credo anche nell'influenza causa/effetto: Lennon senza Ono avrebbe scritto Imagine? non credo. Se Lennon non avesse conosciuto McCarney ci sarebbero stati i Beatles? non credo. Senza i Beatles Lennon avrebbe conosciuto Yoko Ono? e così via... quindi per il mio amore verso Lennon solista ben venga anche Yoko Ono... concludo: aihmè il punto di vista del perchè oggi ascoltare Imagine fa pensare (a dirla tutta fa anche paura e ansia per il domani) è ASSOLUTAMENTE condivisibile ma voglio continuare ad ascoltarla con le orecchie del 16enne che la ascoltava, ci credeva e si commuoveva a questo testo nell'UTOPIA di un mondo NON direttamente senza beni materiali, senza religioni o senza Guerre ... ma nell'utopia di NON avere tutti i problemi che derivavano, derivano e deriveranno da queste cose... penso che Lennon e la tanto odiata Ono l'abbiano scritta con questa leggerezza (o forse mi piace pensarlo). Grazie sempre della compagnia e di questi spunti illuminanti.
Come una volta lo stesso John Lennon disse a un Fan, quando busso' alla sua porta per voler discutere sulle emozioni che gli dava una canzone di John..."e solo una canzone" rispose John.
Con questa acuta analisi di _Imagine_ mi hai fatto pensare all' _Inno alla Gioia_ 🙂 Ora ti spiegherò perché, ma prima tengo a precisare che non voglio né provocare né prendere in giro -- ma essere un pochino irriverente sì. Tieni presente che amo scherzare. Che cosa hanno dunque in comune la canzone di Lennon e il Finale della Nona Sinfonia di Beethoven? Bene, in entrambi i casi abbiamo temi musicali assai semplici, al limite del banale, adattati a versi utopistici che inneggiano in sostanza alla pace universale. Nei testi qualche differenza c'è, beninteso: per esempio, mentre da una parte si invita a immaginare che sopra di noi non ci sia altro che il cielo, dall'altra si afferma con certezza che «sopra il cielo stellato deve abitare un caro Padre». (Per il resto, la poesia di Lennon appare infinitamente meno insensata dell'ode di Schiller, che inanella una serie di immagini e considerazioni imbarazzanti, tipo «la voluttà fu data al verme e il cherubino sta davanti a Dio». Forse quando la scrisse, in quell'estate del 1785, non lontano da Lipsia, il buon Friedrich aveva un po' esagerato con l'ottima Schwarzbier della Sassonia.) Passiamo alla musica. Beethoven vuole che il messaggio di pace e fratellanza sia compreso da tutti, anche delle anime semplici, e per questo motivo compone un tema molto elementare: si evolve quasi per intero nell'ambito di un intervallo di quinta, muovendosi prevalentemente per gradi congiunti. Lennon non so che intento abbia, comunque anche il suo tema si muove poco: i primi quattro versi restano addirittura nell'ambito di una terza, poi sale fino all'ottava -- con quella specie di coup de glotte (dopo «living for today») che francamente non so se definire brutto o ridicolo, o tutt'e due le cose insieme. Fin qui il mio scherzo. Parlando seriamente: mi chiedo come _Imagine_ possa essere considerata "la canzone del secolo", e me lo chiedo proprio per le ragioni che hai validamente esposto nel tuo video. Di musica pop/rock eccetera non mi intendo molto, però conosco almeno un paio di altre cose che secondo me meriterebbero quel titolo. Tendo a fidarmi dell'opinione e dei gusti degli addetti ai lavori, cioè in questo caso dei musicisti, compositori e interpreti, perciò ti chiedo: qual è la canzone degli ultimi cento anni che vanta il maggior numero di cover, rielaborazioni e adattamenti? Quella è la "canzone regina" (come ai bei tempi di _Hit Parade_ diceva Lelio Luttazzi). Chiedo scusa per la prolissa divagazione. Un saluto cordiale.
Ti rispondo dicendoti cosa diceva mio papà, che è stato uno dei più grandi musicisti del secolo scorso. Mio papà, a proposito del quarto movimento della Nona di Beethoven, diceva che era un movimento inutile, brutto e appiccicato per qualche motivo estraneo alla musica. Mio papà diceva che LA NONA DOVEVA FINIRE COL TERZO MOVIMENTO. IO LA PENSO ALLO STESSO MODO: infatti quando arrivo lì, spengo il giradischi. E da molto tempo non la vado più a sentire dal vivo, operchè pare brutto alzarsi e andarsene prima che finisca... Ah... io ho sempre detestato Schiller...
@@VelutLunaMusic Curioso: anche mio padre, che adorava Beethoven, non apprezzava il finale della Nona. Non era musicista, era un semplice medico generico; prima di andarsene a causa di una trombosi, quando aveva 43 anni (io ne avevo 15), fece in tempo a trasmettermi la passione per la musica, cosa di cui gli sarò grato per sempre. Grazie della risposta, a presto.
Uso dei termini in voga ora: a mio avviso la melodia è trainante, mentre il testo è trainato (come spesso peraltro accade in molte canzoni) e qui la melodia è semplicemente azzeccata per quello che vuole dire. La traduzione del testo poi l'ho scoperta adesso xchè personalmente nella melodia c'ho sempre "immaginato" un mondo tutto mio e qui è la forza di questo brano: ti consente di sognare e scusate se è poco. Grande pezzo e grande Lennon che certo non è coerente, ma un brano gode di luce propria.
La bellezza e universalità di questa canzone sta proprio nella sua semplicità e immediatezza, tanto nel testo quanto nella musica. Se uno vuole andare in cerca di contraddizioni ne può trovare a iosa negli ideali di tutta quella generazione che sperava in un mondo diverso.
Ho capito questa sua analisi su Imagine , che ritengo uno dei migliori brani del xx secolo. Io ritengo che quando John ha scritto questo testo sia stato condizionato solamente da un istinto sentimentale e spontaneo verso i suoi simili e non abbia certo riflettuto (il fatto che appunto l'abbia scritta in poco tempo lo confermerebbe) sul risvolto sociologico e antropologico che il suo brano avrebbe potuto dare. Tutto qui. Peccato che John non sia più qui tra di noi per poter chiarirci meglio il suo pensiero.
Sono pienamente d'accordo, mi è sembrata una critica teologica più che musicale e cantautoriale,allora anche pittori ,attori lo stesso bob dylan o Marley hanno fatto canzoni che non calzavano con il loro stile di vita. Lennon ha proprio creato un immagine non la realtà è lo sapeva sicuramente. ~°
@@antoniobertolani2665 infatti anche dylan e marley MUSICALMENTE sopravvalutati ... ripeto se ho bisogno di belle parole o idee/concetti (spesso pure banali, stereotipati e massificanti) mi leggo una poesia, un romanzo, un testo filosofico .
Gent. Ing. Marco Lincetto, Ancora una volta mi trovo in sintonia con le Sue acute riflessioni. Condivido l’insieme della Sua dissertazione attorno al celebre brano di John Lennon. Le Sue considerazioni non si limitano all’analisi - approfondita - del testo di “Image” ma si spingono sul loro significato, nonché sul loro effetto indiretto di influenza sul pensiero “comune”, o popolare che sia. Il Suo fluido ragionamento conduce al “dispotismo” che, effettivamente, è intrinseco nelle evocazioni contenute nel testo di Lennon. Certamente la Sua è una lettura profonda e logica, che mi sento di condividere. L’unica riserva che nutro, riguarda il passaggio in cui Lei accenna all’uguaglianza umana in ogni sua peculiarità, sia essa fisica che intellettiva, ecc. Argomento sempre molto delicato, che non oso, e non voglio, trattare in questa sede. Però, a chi volesse approfondire in modo serio e scientifico (vero) questa tematica “sensibile” e mai seriamente affrontata, mi permetto di consigliare un libro straordinario che tratta proprio le “differenze” oggettive tra gli esseri umani. Il libro in oggetto è “Una scomoda eredità” di Nicholas Wade, pubblicato nel 2015 da Codice editore. Un libro raro, coraggioso, scientificamente rigoroso, le cui tesi finali - che condivido - restano un tabù mai superato. Un tabù ideologico, politico e filosofico, che non permette di trattare in modo aperto e analitico questo argomento. Se l’Ing. Marco Lincetto avesse già letto questo saggio, o magari, stimolato dal sottoscritto, lo vorrà leggere in futuro, credo che potrebbe costituire un valido argomento per un Suo video-intervento su UA-cam. Tornando a “Image” … anche a me non è mai piaciuta! Grazie per tutti gli interessanti video Raffaele -
La musica è arte . Che sia semplice non vuol dire nulla . Ci sono migliaia di canzoni musicalmente “semplici”. Però chissà perché se sono così semplici non ci ho pensato io a scriverle. È un analisi a mio parere inutili. Qualsiasi canzone d’amore ad esempio è fuori da ogni realtà. Comunque è sacrosanto che ognuno abbia la sua opinione . Sempre un piacere ascoltare.
Questa canzone è diventata l'inno dei radical chic...non so quanto ne sarebbe felice John Lennon. Sicuramente lo è Yoko Ono. Lennon (lo stesso vale per McCartney) ha fatto di meglio ai tempi dei Beatles.
Fin dalla scomparsa della adorata madre Julia (investita da un poliziotto ubriaco quando John era giovanissimo; a lei sono ad esempio dedicate le canzoni 'Julia', presente nel White Album dei Beatles, e 'Mother', tratta dal primo album da solista), Lennon aveva avuto dei rapporti burrascosi con le donne. In esse infatti ricercava proprio la figura materna che aveva così precocemente perduta. Dopo un fallito matrimonio (oltre ovviamente a svariate avventure con orde di groupie ecc.) e un figlio, infine arrivò Yoko Ono (che Lennon conobbe ad una mostra), la quale in effetti finì per dominare in maniera abbastanza evidente il cantante, soprattutto dal punto di vista intellettuale (artisticamente invece, a mio giudizio, Lennon non era affatto - nel suo campo- inferiore ad Ono). Così la vita di Lennon venne sconvolta dalla presenza di questa sorta di 'madre erotica', e, ovviamente, ciò fu anche la pietra tombale dei Beatles (assieme ad altre vicissitudini sulle quali qui non mi dilungo). Questo portò l'artista a commettere svariate ingenuità fin dalle sue ultime battute come Beatle, appoggiando svariate ideologie e istanze in maniera volenterosa ma purtroppo in gran parte ingenua (e in questo confuso periodo lui e Ono sperimentarono purtroppo anche l'eroina). La canzone oggetto del video, appare dunque come un perfetto 'parto' del Lennon di quegli anni. Tuttavia personalmente non credo che il testo della canzone vada preso alla lettera, o almeno, io non l'ho mai fatto, fermo restando che le ingenuità ci sono e rimangono (ricordo un mio vecchio professore analizzarne il testo e ironizzare pure lui sulla faccenda della 'proprietà'). D'altronde Lennon, prima di ammorbidirsi con l'LSD (rinunciando involontariamente alla leadership dei Beatles, che venne prontamente rilevata da McCartney negli ultimi anni del gruppo) prima e grazie a Ono poi, era un tipo piuttosto cinico e sarcastico. Quindi, forse - e sottolineo forse- non va preso troppo alla lettera in questo caso. Fermo restando che nemmeno io amo particolarmente questo brano (peraltro a mio giudizio né Lennon né gli altri tre sono mai più riusciti a raggiungere gli altissimi livelli toccati in gruppo nel 'loro' magico decennio). Buonasera.
Condivido pienamente la conclusione di questa lunga, ma necessaria, riflessione: il brano contiene tutte le ispirazioni e le relative contraddizioni del vissuto di un uomo che ha sperimentato (forse) tutti gli stati d'animo presenti al mondo, partendo da un' infanzia difficile e travagliata per arrivare ad affermare, nel momento di massimo splendore, di essere "più famosi di Gesù". Quindi va preso per quello che è, un misto di aspirazioni, utopie ed anche contraddizioni di una persona alla perenne ricerca di un equilibrio emotivo che forse solo con i Beatles aveva trovato. Musicalmente la trovo comunque geniale, perchè la sua "elementare semplicità" veicola il testo con grande efficacia. Comunque concludo citando il grande Bennato, che affermava: "Non mettetemi alle strette, sono solo canzonette"!😉😄
Sempre interessante, grazie. Ricordo di aver letto in tempi recenti che Lennon stesso, nell'ultimo periodo della sua vita, aveva sviluppato una certa insofferenza verso Imagine, divenuta una sorta di colonna sonora "buonista e melensa" e utile un po' per tutte le occasioni (come effettivamente è "utilizzata" oggi), vedendone tradito il significato originale di "inno per una società comunista" che era invece il leitmotiv del brano nelle intenzioni originali dell'autore.
Ciao Marco,condivido in pieno la tua analisi:lucida,rispettosa ed educata come sempre...anche a me Imagine non e mai piaciuta(senza odiarla eh ci mancherebbe),un brano che mi ha sempre urtato,e appena la sentivo alla radio cambiavo subito canale!Ciao e buona serata
Tutti gli artisti cui testi fanno la critica sociale mentre che loro stessi hanno un successo notevole sembrano essere in contradizione con il loro modo di vita. Ma è la loro musica e personalità ribelle che le fanno riuscire e sono questi artisti famosi che hanno anche la responsabilità di esprimersi. Scusatemi per gli eventuali errori linguistici.
Buongiorno Marco e buongiorno al canale ed a Tutti. È un bellissimo spunto, il tuo, mi stimola all' analisi . E quindi provo ad aggiungere il mio piccolo contributo. Allora, in quel periodo l'ego di Lennon si era paradossalmente rafforzato(complice le quintalate di allucinogeni che nei 2 anni precedenti aveva assunto, invece di indebolire l'ego, lo avevano aumentato a dismisura...). Com'era successo tutto ciò? Innanzitutto il planetario successo dei Beatles lo aveva "gonfiato"...poi era subentrata Joko Ono , la quale psiche aveva colonizzato la psiche del fragile Lennon.....poi le istanze del 68 con le sue "insidiose" ribellioni per la pace, anti-establishment (poi come vedremo diventate violente) ecc ecc, diremo che gli avevano dato il LÀ. Ecco che una composizione come "Imagine" può essere considerata il frutto della mente inconscia di Lennon al momento. Quindi se da una parte è ingenuamente sincera, da un' altra è piena di retorica falsa, puerili messaggi e slogan. Uno sfogo dell' ego contraddittorio di Lennon, come sempre 😊. Era un essere umano molto combattuto internamente, il nostro. Musicalmente parlando è una buona composizione, sì, piuttosto semplice. Il problema è che porta questo messaggio di sogno utopico per la comunità umana, porta soluzioni frettolose, ingenue....buone per una pletora di benpensanti che si accontentano di suggestioni collettive senza indagare più a fondo in loro stessi. E così nasce il "sentimentalismo" involontariamente proiettato su questa canzone, quello che ci fà tanto innervosire 😅 ...a me, a te, a tanti di noi... Mi permetto di segnalare l'interpretazione incredibile di Randy Crawford che , quella sì, è commovente per una sensibilità come la mia. Riesce a convincerti del tutto. Ma per come la canta. Grazie. W la Musica. 🎼❤️
Sono perfettamente d'accordo con Lei dal punto di vista filosofico antropologico, ma il suo tentativo di essere compreso e' disperato. I fedeli del villaggio globale sono agguerritissimi e solitamente non brillano per apertura mentale, per cui se la rischia grossa. A me musicalmente imagine piaceva in quanto cosi' scarna che appariva quasi provenire da una diversa galassia, il ritornello con la batteria che la riportava su stilemi piu' tradizionali infatti mi stonava. Io sono del 62 e mi ricordo ancora quel 1972 con Imagine, Montagne verdi, I giardini di marzo, jezahel ..... piansi a giugno del 72 quando imagine usci' dalla classifica di Hit Parade ed obbligai mia mamma a comprarmi il 45 che consumai nel mangiadischi. Deploro il modo in cui il potere se ne sia impossessato, ma e' tipico utilizzare le utopie cosi' affascinanti ma pelose per creare la finestra di Overton che faccia accettare distopie di fatto (tipo U2 "Where the streets have no names" and so on) Schopenauer defini' la metafora calzante per il tema. La metafora dei porcospini, cioe' gli uomini si devono stare vicini per scaldarsi ma non troppo per evitare di pungersi a vicenda. E questo si potrebbe estendere grossolanamente ai gruppi di 150 persone. Invece resto dissidente con lei riguardo alla fine dei Genesis che io dato 1974. 😝 Ma nessuno che oggi faccia una canzone su Schwab?
La traduzione perfetta di questa canzone è molto più semplice: "Non avrete nulla e sarete felici." Ho ascoltato molto di più tra le parole non dette che in quelle stupende ascoltate. Marco Lincetto, oltre che un grande (lontano e mai conosciuto) compagno del mio viaggio musicale, un attento decifratore di messaggi subliminali , come nel caso del brano in questione. Non avrete nulla e sarete felici.
@@nicolagiannoni973 si infatti non volevo dilungarmi in lunghe considerazioni, ma per farla molto breve ritengo questo brano il vero inno del nuovo ( satanico) ordine mondiale che ha coinvolto di ersi artisti di fama mondiale che diluiscono questa dottrina, mascherandola sapientemente come il mischiare una piccola parte di dolce, in una medicina amara e dannosa....ne avrei ancora....😁🔥
E ' una canzone dal respiro universale ed altamente poetica senz' altro esprime un anelito di tolleranza e fratellanza mirabile.E' la canzone migliore di tutte perché senza tempo anzi meglio perché lo travalica .Bighin Giulio Renzo
E' un inno alla distruzione di tutti i valori che compongono una società che si basa sul rispetto delle diversità e sulla libertà - sulla demolizione di tutto ciò che rende un uomo libero, con legami forti e solidali. Grande fan di J.Lennon.
@@luigivecchietti1019e' un testo che demonizza tutto cio' che e' giusto demonizzare. Guerra, religione, intolleranza ed egoismo. Chi contesta questa canzone, dimostra che ha la volonta' di andare avanti portandosi dietro il passato con le sue contraddizioni, gli errori e soprattutto le brutture.
c'è chi crede e c'è chi non crede: perchè uno dei due gruppi andrebbe discriminato? Perchè se uno si augura la scomparsa delle religioni e poi pretende di aver lanciato un messaggio "tollerante" c'è qualcosa che stride
Lennon era un istintivo, uno " di pancia"... Gli perdoniamo, x così dire, di aver scritto quello che è un inno populista, quasi " socialista" in maniera elementare e profondamente NON spirituale, questo perché un certo sentimento iconoclasta verso la religione di john si traduceva in un pacifismo ovvio e in un concezione NON trascendentale della anima... Il fatto è che john era un "arrabbiato " con la vita e con il suo tempo : mordace, polemico e pieno di invettive . Il suo pacifismo era in primis RABBIA, contro l'america delle guerre e il mondo con le sue ipocrisie, che solo dopo sfociava in un sognare una realtà senza storture..... Ottima riflessione, Marco, credo anche io che, più che a John Lennon, dobbiamo imputare a una certa cultura di massa e al Potere, la travisazione e la trasformazione di Imagine in un vero e proprio inno del " moderno", globale auto legittimatosi e distopico , quello che, mentre ti toglie tutto, ti dice " andrà tutto bene" infilandoti questa canzone nel cervello per sfinimento. ( prossimo passo del Potere : far cantare una Imagine 2.0, ai suoi novelli alfieri, i Maneskin, con gli aggiornamenti vari dellinclusivita' gender e delle devianze sessuali.. 😫😭😭..) Saluti, Marco
Lincetto, l'immaginazione può essere utopia ma ci salva da pensieri disfattisti e nichilisti. Si tratta della più grande poesia e preghiera laica mai scritta.
Curioso usare un ossimoro come "preghiera laica" per elogiare un testo che si augura la scomparsa delle religioni. Sotto il profilo culturale e, forse, antropologico, le religioni sono un'espressione profonda di un bisogno dell'uomo di trovare risposte alla sua stessa esistenza. Augurarsi che in nome di Dio non si uccida più ha senso, augurarsi che non ci siano più religioni per me non tanto... E io non è che sia proprio religioso...
A me non dispiace questa canzone, se non tengo conto del testo, ma preferisco la versione strumentale di Hank Marvin (the shadows) Però il testo voleva forse dire che sarebbe bello un mondo migliore...ma mi pare che invece preannunci un Orwell 84. Complimenti, ho ascoltato con molto interesse e ho capito che la mia conoscenza su certi argomenti è alquanto lacunosa. Ben vengano questi chiarimenti, queste opinioni, perché ci fanno imparare che al mondo ci si deve stare nel rispetto per tutti, e aiutarci a vicenda se qualche cosa va male. Utopia? Forse. Non abbiamo ancora capito, nonostante le bastonate che i popoli hanno preso in migliaia di anni, che il cambiamento deve avvenire in noi, diciamo nell'animo, e non certo seguendo le proposte ingannevoli dei poteri che ci inducono a essere marionette senza dignità. La musica aiuta molto ad aprirci, con certe emozioni, grazie ad artisti eccezionali, dal classico al rock e..perché no, anche ai canti gregoriani se ben eseguiti, a quel mondo interiore sempre troppo oppresso dagli stenti e difficoltà ad accettare un certo modo di vivere. Si risolverebbe tutto bene se si acquisisse più consapevolezza.👍 Grazie per quanto fai sul tuo canale. Ammirevole.🙂 Ciao. Pino
Pur non essendo un fan di Lennon,devo dire che Imagine è uno tra i brani migliori che ho ascoltato.Yoko Ono non mi è mai piaciuta e Lennon si è staccato dai Beatles a causa sua,ma questo non deve inficiare a mio modo di pensare con un brano di questo livello.Sempre soggettivo come tanti altri argomenti.
Medesime perplessità alla medesima età, 15 anni, ma dettate dalla prima strofa. Ovvero la mancanza assoluta di trascendenza considerata benefica ha cozzato con la mia sensibilità religiosa. Tra l'altro, inserendo una condizione, il vivere solo per l'oggi, che nel migliore dei casi è di derivazione buddista (dunque para-religiosa, comunque ottenuta attraverso un'apertura alla trascendenza stessa, ma nel testo il vivere per l'oggi diventa irriflesso), nel peggiore di chiusura non solo alla trascendenza, ma anche alla storicità. Da qui l'abbandono delle specificità culturali e d'identità territoriali. Condivido anche il rifiuto di questa visione distopica dell'uguaglianza indifferente: l'ideologia oggi dominante (credo mutuata dalla riduzione ad unum del dare un prezzo a tutte le cose, anche a quelle inestimabili) ci fa credere a un'umanità arcobaleno, ma nei fatti punta a un'umanità dal colore bianchiccio senza alcun 'sapore'. Roba da McDonald. Piccola considerazione antropologica (non razziale, tengo a precisarlo), europei e asiatici hanno una piccola percentuale, 1-2%, di geni di Neanderthal nel dna.
Vedo questo video solo ora, a distanza dalla sua pubblicazione. Debbo dire COMPLIMENTI!!! Ho una certa età. Quando anni fa argomentavo, solo di striscio certi temi, mi ricoprivano di fango e insulti (quando andava bene) !!!! Mi meraviglio che i signori del pensiero unico, quelli che sono i "buoni e nel giusto", che sono per la "tolleranza", purchè concorde con loro e si faccia loro da pappagallo, non le abbiano ancora bannato il video o l'abbiano picchiata per "indurla alla ragione".... Comunque la cosa non è poi così distopica. Certi potenti, quelli che dichiarano saggiamente che la differenza è ricchezza, servendosi di una certa "duttilità" celebrale diffusa, si stanno prodigando affinchè quella ricchezza divenga povertà! Affinchè abbiamo tutti le stesse sembianze, tutti simili, tutti con gli stessi "gusti", ovviamente coerenti ai dettami commerciali e politici, tutti concordi, intransigenti su chi controbatte l'idea preconfezionata e imposta dai potenti globali, tutti ubbidienti e poveri di spirito. Tante marionette che seguono mode e modelli inculcati, e non si pongono mai domande. Tutti pronti a credere ai televenditori, a osannare i politici che si auto-attribuiscono di essere green e impazzire per i cantanti con l'autotune.
Ho ascoltato con molto piacere e trovandomi d'accordo. Ormai parecchi anni fa, ascoltando attentamente, come prima non m'era capitato, il testo di Imagine, mi ritrovai a fare considerazioni molto molto simili. Il mondo "immaginato" nei versi di questa canzone è in realtà un incubo, ed è -molto bene lo hai detto- quello a cui stanno lavorando persone dotate di grande potere.
Sono largamente d'accordo con la tua analisi. Credo che la fortuna del brano sia l'incipit di piano, dal mio punto di vista quasi "mesmerica", efficacissima sotto un profilo di psicoacustica. Dal punto di vista sonico come consideri il trattamento del fraseggio iniziale del pianoforte? Credo fosse una novità per quei tempi. Grazie per il bel contributo.
ciao Marco , intanto grazie per il video, Devo dire che appena hai iniziato a leggere la traduzione del testo , mi si è parato davati ai miei occhi un enorme albero , perche ? ma perche è la sintesi a mio avviso dell parole della canzone.. che devo dire a me on è mai piaciuta dalla prima volta che l'ho sentita , negli anni 80.....ciao e grazie
Ps una sola puntualizzazione: il rapporto fra Lennon e Harrison è effettivamente stato intenso, ma si è interrotto totalmente dopo il 1973/74 essenzialmente per questioni legate al "divorzio" legale dei Beatles
Condivido in pieno quanto sostenuto in questo video: anzi, La ringrazio proprio di aver illustrato - con il consueto eccellente eloquio - quanto anch’io, intimamente, ho sempre pensato di questo pezzo (decisamente sopravvalutato, per così dire), ovviamente senza la Sua profondità di argomentazioni
Ciao Marco, al contrario di Te da ragazzo ho amato questa canzone per il suo messaggio utopistico. Ma oggi avendo maturato una esperienza e avendo aperto gli occhi sulla strumentazione culturale e il suo uso strumentale, credo che Tu abbia ragione, soprattutto sul fatto che tale canzone veicola pensieri e idee non coerenti con l'animo umano e annebbia la realtà, diventando strumento di un élite potentissima e ricchissima, che ci indica una strada "non avere nulla ed essere felici".
E una bella canzone e adesso che conosco anche il significato del testo la apprezzo ancora di più sarà anche un testo utopico ma che è per questo che lui ripete immagina
Si hai ragione, il tuo discorso non fa una grinza, ma....il testo anche se dissociato è poetico, ma musica sono due note in croce ma in sequenza azzeccata. Nella mia ignoranza mi emoziona, forse perché ascolto col cuore e contestualizzo col mio mondo utopico.
Io nel 1969 sono nato, e condivido in pieno questa analisi. Incluse le osservazioni sul genio musicale di Paul McCartney. Ma vorrei soprattutto complimentarmi per la libertà di pensiero che si respira in queste recensioni. Non c'è spettacolo più bello di un uomo libero. Libertà nel senso più profondo intellettualmente, la libertà che ci ha esemplificato Giorgio Gaber. Complimenti.
Che il conflitto faccia parte del vissuto dell'"animale sociale" è cosa evidente da sempre. Ma fa parte della natura umana pensare, immaginare appunto, la completa armonia del genere umano, e agire per questo fine. La cosa è stata declinata nel corso dei secoli secondo il sentire e le coordinate culturali di ogni epoca. La ricerca del paradiso in terra fa parte della natura umana quanto il conflitto, anzi, è uno dei modi di reagire ai conflitti, o di farne parte. Nel pezzo, Lennon va a prendere tutte le ragioni dei grandi conflitti: religione, nazionalismi, potere e possesso. La canzone va contestualizzata, è figlia del suo tempo, ed ha avuto fortuna in virtù del messaggio semplice e universalistico che porta. Nel 69 era già quasi fuori tempo massimo, perchè la stagione del "fate l'amore non fate la guerra" e dei fiori nei cannoni stava volgendo al termine. Pochi anni prima quello non era il messaggio di un sognatore, come si definisce Lennon nel testo, ma un fine per cui lottare. Nello stesso anno in cui Lennon compone Imagine esce lo schizoid man dei King Crimson... All'immaginazione del sognatore si contrappone l'urlo disperato di quello con i piedi molto piantati in terra. Non posso dire di detestare Imagine, certo preferisco le emozioni forti e lo straziante pessimismo di Robert Fripp &C.
Non amo e non ho mai amato Imagine, mi limito a prenderne l'essere "icona universale" di tutto il buono che se ne può leggere (intendo "leggere" come lettura del brano, come "messaggio", non come articoli ecc.). Non amo questo brano, anzi, lo trovo banale, ce l'ho ovviamente nelle mie library musicali ma, quando mi capita in riproduzione, lo "salto" immediatamente. È un po' (raffronto con l'altra "vetta" del LZ) come Stairway to Heaven, non riesco a capire il perché sia diventata universalmente conosciuta mentre moltissimi ignorano capolavori come Going to California, Ten Years Gone, Kashmir (lì è forse anche peggio, molti l'hanno conosciuta per le cover) e, su tutte, The Rain song. Posso quindi essere d'accordo con praticamente tutto ciò che viene detto nel video... MA: davvero possiamo dire che Lennon non sia un Genio Musicale? Personalmente ritengo che Lennon, McCartney e Jimmy Page siano i più grandi geni della storia della musica "leggera" (esclusa classica e Jazz). Purtroppo lì proprio non riesco ad essere d'accordo, i Beatles son stati Lennon/McCartney (con un altro Genio, Harrison, "defilato"), è stata la loro "rivoluzione" (musicale, sociale, gli spunti sarebbero infiniti), ben oltre il loro "cantautorato", a definirli tali, IMHO.
Complimenti Viva la Libertà di Pensiero condivido tutto! In questi nostri tempi sono pochi gli Intellettuali che sanno considerare bene dove la società sta andando!
Ma è una poesia. Una poesia contro le guerre in genere. Una canzone,e ripeto, una canzone contro la guerra. La canzone non invita alla rivoluzione. Come si fa a estrapolare il testo dell acanzonevivisezionandola,,prendere parola per parola, verbo per verbo e giudicarla. La canzone vive di una sus vita propria insieme a testi musica ed arrangiamenti, Può piacere e non piacere ( quello fa parte del gusto personale di ognuno). Non si può giudicare una semplice canzone e metterla alla gogna perchè non piace, specialmente a così tanti anni di distanza. Vanno anche visti i tempi in cui fu pensata e scritta. Nellacanzone "God", dice che non crede in Dio, non crede in nulla, ma solo nell'amaore di Yoko. Alloea che faciamo,lo mandiamo al rogo come miscredente?( è una poesia anche questa dove si parla dell'amore poetico di un uomo verso la sua donna). Tutto l'album di Imagine è un grido contro la guerra e le guerre. Perlare di pacifismo di questi tempi non credo sia sbagliato, anzi. Non si parla di transumanesino contrario. Mi spiace ma non sono daccordo.
Adesso basta, però. Le uniche, poche, forme di dissenso che il mio articolato ragionamento ha ricevuto si basano su questa tautologica affermazione, ovvero che una "poesia" vorrebbere esprimere qualcosa di differente, anche molto differente dal significato che grammatica e sintassi messe su carta INEQUIVOCABILMENTE (in questo caso) significano. Ci si appella alla necessità di "interpretare" il significato. ALLORA, RIPETO, ADESSO BASTA: la necessità della cosiddetta "interpretazione" di un testo poetico, la si può invocare per Dante Alighieri, oppure per Giuseppe Ungaretti, ovvero per Maestri indiscussi dell'uso della parola, che hanno fatto dell'allegoria e del meta-significato la missione principale della loro stessa opera. NON CERTO PER UN ROZZO, ABBASTANZA IGNORANTE, RAGAZZOTTO DI LIVERPOOL, con tutto il rispetto e la simpatia e l'amore per il suo essere naif che io stesso non ho mai nascosto di provare. Il testo di Imagine è INEQUIVOCABILE e dice cose precise, esatte, che guardacaso qualcuno di MOOOOOLTO più preparato e furbo di lui ha eletto a manifesto delle peggiori politiche malthusiane e distopiche che mente umana abbia mai concepito. C'è forse un messaggio contro la guerra, quella con i fucili e i cannoni? CERTO CHE C'E', ovviamente, ma è uno specchietto per allodole: perchè le guerre oggi si combattono NON con quegli strumenti, a dispetto di quanto vuol essere fatto credere anche dalla realtà contingente. E comunque NON SOLO, E NON PRINCIPALMENTE. La VERA guerra oggi si combatte con la disinformazione e la propaganda del regime, innanzi tutto, e poi con tutto il resto ben noto, armamentario "chimico occulto" e bilogico malsano, che è inutile vada a ricordare qui, ora.
@giulianolauri740 Il messaggio della canzone, neppure tanto nascosto, è che le guerre esistono in quanto conseguenza della intrinseca natura umana, e che un mondo di pace e fratellanza si potrebbe ottenere solo delegando tutto il potere e tutte le decisioni a una elite mondiale illuminata, che è guarda caso quello che sta avvenendo, per chi ha occhi per vedere e cervello per capire. Nella realtà le guerre sono sempre state un portato di decisioni prese proprio dalle elite, contro la volontà della gente comune, che avrebbe molto di meglio da fare che andare a combattere in trincea. Motivo per cui le guerre hanno sempre fatto molto comodo alle elite, che a parole dicono di volere la pace ma sono le stesse che organizzano da sempre le guerre.
La tua analisi del testo della 'canzone del secolo' in senso letterario è sicuramente condivisibile. Non sono però completamente d'accordo per quanto riguarda l'essenza di questo testo, che va interpretato usando la propria sensibilità verso una coscienza di pace e serenità tra i vari popoli di questo pianetà. Le poche e semplici note utilizzate per creare la musica di questo brano sono azzeccate perchè utilizzate con una sequenza che tocca alcune corde emotive importanti e dirette per creare una sensazione di 'pace e amore' all'ascolto, e credo che questo sia stato l'unico motivo che ha spinto John Lennon a scrivere questa canzone che non è tra le mie preferite di questo genere ma che comunque ritengo importante. Un saluto.
Io penso che la terra non è mai ferma come noi uomini e una evoluzione continua e lo zampino e la tecnologia che avanza troppo in fretta questo è il mio pensiero 👍😎
Credo che Lennon non conoscesse che l'inferno sia solo frutto di insegnamenti non provenienti dalla sacra Bibbia la quale insegna che 'i morti non sono consci di nulla' poiché essa insegna piuttosto la resurrezione ( Ecclesiaste 95-10 ; Giovanni 5:28-29) in'oltre pensare a un mondo senza Dio (come cristiano) mi sembra un'immagine molto lugubre ! John Lennon aveva bisogno di conoscere il proposito di Dio espresso nella sua parola ispirata in cui il Creatore per nezzo di Gesu' rivela un futuro mondo sotto la Sua cura amorevole e paterna "nuovi cieli e nuova terra nei quali dimorera ' la giustizia e la pace !! Vedi 2 lettera di Pietro 3:15 , rivelazione (apocalisse) 21 :3-5 !!! ❤😁 un caro saluto !
Non so perché ma anch'io non ho mai amato questa canzone,penso che la migliore di Lennon sia mind games anche per i suoi accordi vari, è un capolavoro assoluto
Sarebbe stato carino avere Lennon vivente,a controbattere a questa disamina.Sarebbe stato molto istruttivo per tutti,sopratutto dopo 52 Anni dalla sua uscita.
Non penso sia solo per caso che questa canzone sia diventata ciò che è ora solo dopo la sua morte. Ciò che rappresenta ora è profondamente diverso da quello che era nel 1969. Questa canzone è nata nel periodo più difficile e violento della guerra in Vietnam, Lennon la scrisse con in testa l'idea di combattere quello che era il pensiero dominante dell'elite di quel momento storico. Cosa direbbe oggi? Difficile dirlo, sarebbe un Roger Waters o un Bono Vox? Io propenderei per il primo esempio e nel caso non sarebbe più assieme a Yoko Ono. E probabilmente non vedremmo i padroni del mondo occidentale cantarla commossi (come i coccodrilli) ai vari concerti. Credo che Lennon tutto avrebbe "immaginato" tranne che diventare il cantore del potere che pensava di combattere. Sono convinto che se avesse "immaginato" i vari Obama, Von der Layen, Gates e Soros cantarla tra il pubblico di qualche concerto newyorkese, quella mattina, invece di sedersi al pianoforte, avrebbe mandato a cag...re Yoko e sarebbe andato a fare una passeggiata al parco. Non so perché ma non ce lo vedo a diventare una mignotta come Bono Vox. Scusa i francesismi...😅
@@haiglispicciLennon fu iniziato alla gran loggia d’Inghilterra al rito scozzese antico ed accettato, proprio verso la fine degli anni ‘60. Anche Bono è un noto massone. Con la differenza che Bono è sempre stato a cuccia, mentre Lennon negli anni a seguire iniziò a diventare una specie di mina vagante. E guarda un po’, il caso poi ha voluto che le cose per lui siano andate come tutti sappiamo….
Sul fondo sono d'accordo. Non ho mai particolarmente amato Imagine e ad ogni periodo della mia vita per ragioni diverse : 1) da ragazzino perché la trovavo noiosamente ripetitiva, 2) da adolescente perché l'immagine dell'artista "bombardato" non mi ha mai attratto, 3) da adulto perché, come te, non apprezzo la divisa ipocrita. Quello che non condivido molto è basarsi sulla sociologia nuda e cruda per argomentare qualcosa che non è così banale da potersi ridurre a bianco/nero. Sono comunque contento di questo video, non siamo soli nell'universo :)
Klaus Voorman era bassista, non tastierista, le è scappato un refuso a 10:10. Io credo che lui volesse esprimere il desiderio di non avere nazioni, confini, ma una sorta di Pangea nella quale vivono popoli con le differenze dovute al territori, fisiche e culturale, che restano certamene immutate. È una bella utopia quella di sentirsi cittadini del mondo, non ci vedo nulla di dannoso ad ipotizzarla. Giuste le critiche sul l’ipocrisia dell’ “Imagine no possession” che detta da lui suona strana. Comunque ognuno di noi ha le sue piccole eresie musicali, a me ad esempio non piace “Horizon” di Steve Hackett, brano che la maggioranza dei fan dei Genesis (io sono tra quelli) adora. Io lo trovo banale e mal costruito in alcuni passaggi. Lo dico qui solo perché la sua eresia è più grossa😂 ed il Torquemada di turno semmai se la prende prima con con lei 😅😅😅
Amo Lennon alla follia MA Imagine non è la mia preferita, anzi... creativamente parlando trovo una brano come God molto superiore ad Imagine. Apprezzo invece il fatto di criticare un brano, per molti, intoccabile. Si può essere d'accordo o meno con la Sua analisi ma sicuramente è da apprezzare la critica quando ben strutturata.
A mio avviso l' approccio d' analisi è completamente sbagliato. Esaminare con rigore giurisprudenziale un testo di una canzone che parla di un utopia non è il modo giusto . Occorre usare l' immaginazione personale per dare un senso ad una sola frase di una canzone. Per fare un esempio , di mia indole posso dire che Lennon quando parla dei religioni che non esistono più non intende mettere al bando le religioni o togliere le varie fedi a chi le ha , ma renderle una cosa non divisiva e fratricida come ancora a volte sono , ma una cosa dentro di noi che nessuno ci può cmq togliere ma ma in esterna da noi stessi non ci differenzia . Stessa cosa per il denaro e le ricchezze , non credo che lo spirito fosse quello per cui nessuno ha nulla , ma magari al contrario tutti hanno molto di più anche se non strettamente personale . In vari modi mette l' altruismo alla base della società ed utopisticamente il flagello dei severi governi non servirebbe. Ecco questo è il mio approccio ad una canzone mitica sicuramente, ma che non ho mai avuto nemmeno in una sola copia nella mia collezione o playlist , cmq che conosco ugualmente e non reputo affatto negativa .
Lei è abilissimo nella tautologia. Lei letteralmente INVENTA significati NON evincibili in nessun modo dal testo scritto. Così va bene tutto, allora. No, mi spiace. E' fuori strada.
@@VelutLunaMusic E' un altra strada , non quella sbagliata, nemmeno quella più giusta , un altra . Per intendersi :"Immagina non ci siano paesi non è difficile da fare Niente per cui uccidere o morire e nessuna religione Immagina che la gente viva la loro vita in pace.." . In questa strofa si fa fatica ad intendere che la frase "non ci siano paesi " sia assolutistica in tutti i significati più concreti dei termini e non venga dato un significato più etereo , legato al seguire del testo , "per cui uccidere " e " che la gente viva la loro vita in pace" , traendone un immagine di un IPOTETICO quindi non ben definito mondo in cui i paesi ovviamente esisteranno , e non saranno ne tutti di neri ne di bianchi me tutti caldi ne freddi ma semplicemente che non portano a morire perchè non ne esiste necessità ma lasciano vivere in pace. Questa è la mia interpretazione, di come di media intrepreto i testi delle canzoni ed ognuno lo fa come vuole . Ma seguendo la logica della sua analisi non voglio immaginare cosa possa uscire se analizziamo un testo di Bersani , Bianconi , Corsi , Battisti , e mille altri .
Ciao Marco, da fan dei Beatles, sottoscrivo a due mani 👐 il tuo pensiero sul brano, soprattutto riguardo l'effetto negativo di Yoko sulla personalità di John. Vederlo sul palco di Toronto con Alan White fresco di ingaggio, con un esibizione a dir poco pietosa, stessa sorte nell'apparizione della coppia al Rock and Roll Circus (Yer Blues a parte con Mitch Mitchell) e un imbarazzatissimo Clapton nell'ultimo brano caratterizzato da uno stridio vocale di Yoko da esposto in procura che resterà per sempre negli annali di storia della musica come il peggiore live act del secolo scorso. Unica errata corrige che mi permetto di evidenziarti: Klaus Voorman tastierista? 🤔 A me risulta che lui era un bassista, sia nel line up dei Manfred Mann, sia in studio con Lennon nella recording session di Imagine, sul palco del Concert of Bangladesh e su quello per il memorial di Harrison alla Royal Albert Hall.... data la tua conoscenza approfondita presumo si tratti di una piccola svista in buona fede, ma correggimi se sbaglio. Con stima ed affetto per il tuo lavoro, un saluto cordiale
In riferimento alla musica non sono d'accordo che una canzone costruita con pochi accordi non sia geniale o bella. Battisti, per dirne uno, con tre accordi ha scritto musiche memorabili. Lo stesso ha fatto Lennon e il cantabile di Immagine lo ritengo geniale. Quanto al testo penso che si riferisse ad un amore universale (in passato lui si era molto avvicinato alle religioni orientali). Le concedo che il brano sia stato strumentalizzato negli anni successivi alla morte di Lennon nel 1980. Io sono comunista e marxista fin da ragazzo e non ho mai fatto il voltagabbana come numerosi parlamentari di governo e opposizione che oggi esaltano quello che definisco "liberalfascismo" per cui Immagine è solo una bella canzone del suo contesto storico. La strumentalizzazione è stata fatta dagli esponenti dei regimi liberalfascisti sempre per fini propri e purtroppo Lennon su questo non può più parlare.
Notoriamente io ritengo il comunismo reale, ovvero l'unico che è stato possibile implementare nella realtà, un grande male, non differente da quello che lei chiama "liberalfascismo", che evidentemente è un ossimoro, ma che credo si riferisca alla dittatura neo-ordoliberista di oggi, che io reputo pure peggio del comunismo reale, in quanto frutto del micidiale mix delle teorie comuniste e liberiste insieme. Detto ciò la rispetto per la sua coerenza di pensiero e la ringrazio per il suo intervento.
Apprezzo il coraggio di sostenere posizioni scomode, in particolare sul dominio dell’economia negli ultimi due secoli, che mi trovano pienamente consenziente. Sono anche d’accordo sull’analisi del testo di Imagine, che io considero assolutamente opposto alla mia weltaschauung. Ne ero consapevole anche io quando da quattordicenne ascoltai per le prime volte la canzone che era appena stata pubblicata: mi sembrava più simile ad un tema di terza media o alle dichiarazioni delle Miss Italia il cui sogno non è diventare ricche e famose, ma la pace nel mondo. Detto questo, però, devo dire che la canzone mi piace e la ascolto sempre volentieri perché mi riporta ad un periodo musicalmente magico per chi lo ha vissuto in diretta. Era il 1971 e, grazie a Per Voi Giovani alla radio, scoprivo un mondo. In quell’anno ogni settimana uscivano dischi che sono rimasti fondamentali. Mettetevi nei panni di un ragazzino cui ogni giorno era presentato un nuovo brano appena pubblicato: Imagine, Stairway to Heaven, Wild Horses, Tiny Dancer, Behind Blue Eyes, Echoes, Aqualung, Morning Has Broken, Impressioni di Settembre, Horse With No Name, You’ve Got A Friend, Have You Ever Seen The Rain, Life On Mars, ecc. Pubblicavano lp fondamentali Crosby Stills Nash & Young insieme e da soli, Emerson Lake & Palmer, Allman Brothers, Genesis, Yes, Rod Stewart, Van Morrison, James Taylor, Traffic, Joni Mitchell, Who, Van Der Graaf Generator e decine di altri. Imagine è uno dei simboli musicali, per me, di quel periodo.
Sinceramente cosa uno è nella vita privata conta poco rispetto la sua espressione artistica, altrimenti con questo metro possiamo buttare tutte le opere di Charles Baudelaire, Jim Morrison, Edgar Allan Poe, Arthur Rimbaud, Vincent Van Gogh, Paul Verlaine, Roman Polański, Caravaggio. Solo per dirne alcuni. La critica iniziale è preconcetta, non è che Lennon o Waters avrebbero dovuto vivere nella favela per scrivere le loro opere. Tutto è scisso. Mettere il disco, il libro o il film e giudicare solo l'opera. "l'artista non sono io sono il suo fumista'.
No, no, e ancora no. Un conto è l'opera d'arte in se, astratta e metaforica. Altro conto, come in questo caso, l'opera che diventa solo mezzo di propaganda, assolutamente consapevole anche da parte dell'artista che la propone. Il suo discorso vale per Caravaggio, certo, perchè le sue opere sono totalmente scisse dal suo essere umano. No, respinto al mittente
Questa volta dissento dal suo parere. Secondo me, bisogna ricordare che in quegli anni la voglia di pace e fratellanza tra i giovani (e mi ci metto anch'io in prima persona) era ancora molto forte. Io penso che il senso del testo non fosse auspicare un mondo uniforme nel pensiero, ma un mondo in cui le cause che producevano ingiustizie e prevaricazioni fossero eliminate. E' ingenuità? Ma certo!! E' opinabile? Sicuro!! In quegli anni si sognava molto, al contrario di oggi. Dal punto di vista prettamente musicale anche le canzoni di Dylan erano 2 o 3 accordi base ma io non le reputo certo banali. Cosa vogliamo dire del blues? Cosa dire allora delle solite 12 battute del blues o degli accordi base del rock? Da musicista dilettante e amante della musica penso che la magia della stessa sia produrre emozioni, lacrime intendo, indipendentemente dal grado di difficoltà. Imagine non è un capolavoro, ma non è nemmeno da disprezzare. Grazie per il suo canale sempre estremamente interessante.
Dott. Lincetto ... uno d'accordo con lei l'ha sicuramente trovato ... quello che io cerco nella musica è ben altro ... tecnica, partiture, composizione, esecuzione, interpretazione ... se voglio ascoltare belle parole mi leggo una poesia o un bel libro ... lei è veramente una bellissima persona, cultura infinita e passione ancora di più per la 'vera' e buona musica...
Mi sembrano osservazioni puntigliose,senza alcun senso. Non credo che il messaggio di Lennon fosse la ricerca dell'omologazione. Detto ciò, Imagine non è mai piaciuta nemmeno a me.
Ma sempre c'è divario tra come un artista scrive e come vive. Scrive e dice quello che va di moda in quel momento, quello che la gente vuole e poi vive dove e come gli pare. Il testo parlava di un mondo irreale una sorta di Paese delle Meraviglie, ma che molto ricordava le Comuni degli Yppies. Mi ricordo Grace Slick la cantante dei Jefferson Airplane che scrisse su Ciao 2001"ma non prenderanno micca sul serio quello che cantavamo". Esatto; alla fine sono canzoni, solo canzoni. Il fatto che sia lei che io abbiamo scoperto un pò tardi la canzone è fortemente indicativo, perchè vivevamo già in anni che hanno assistito al fallimento della cultura Yppies. Ma nel 1969 il mondo dei giovani era impregnato di "I LOVE YOU". La Summer lowe ha creato un movimento planetario che ha coinvolto tutti i giovani. In Italia i Dik Dik cantavano l'Isola di Wight e nel resto del mondo si respirava amore e fraternità. Finchè ad Altamont gli Ells Angels spararono ed uccisero un uomo ad un concerto e Mason aveva trasformato gli yppies della sua comune in veri assassini. Ciò segnò la Fine del Movimento e di tutte le fantasie Meravigliose e riportò tutti coi piedi per terra.
Cavolo, pensavo di essere una mosca bianca nella mia avversione a questa canzone e complessivamente al Lennon post Beatles. A voler andare controcorrente ci si pigliano gli strali di tutti coloro che si impongono di essere politically correct anche in questo ambito. Grazie Mr. Lincetto.
Ciao Marco, apprezzo la tua disamina. Ti faccio solo un appunto sulla “semplicità” della musica. In un’intervista fatta a Lennon spiegò che dopo il casino che venne fuori in america con la frase “siamo più famosi di Gesù” iniziarono ad essere costantemente sotto controllo da parte della censura americana. Nell’intervista disse quindi “tanto piu’ vuoi dire cose importanti o potenti, tanto piu’ la musica dev’essere canzoncina” questo per evitare appunto possibili censure… Io in ogni caso la canzone L’apprezzo e la ritengo veramente potente come testo. D’accordo invece su tutta la parte di incongruenza tra “salvo il mondo ma con il conto pieno”, e sull’utopia dei concetti in seno alla canzone…
Mamma mia! Hai toccato l’intoccabile caro Marco. Io sono d’accordo con te al 100%. Quando vedo le interviste a John dopo l’ingresso nella sua vita della Ono, lei è sempre al suo fianco. Non lo molla di un millimetro. Gli è appiccicata come una cozza allo scoglio. Lui risponde alle domande e lei è lì come se fosse (e lo era) la sua tutrice. Ho sempre trovato tutto questo insopportabile. Non si è mai vista una cosa simile in altre interviste a artisti, politici ecc. però sia chiaro che non lo ha plagiato. È John che si è fatto plagiare. Il che significa che dal mio punto di vista, forse era fragile e non così ricco di personalità come sembrava. Paul ha avuto su di lui una influenza positiva e Joko, del tutto negativa. Questo è il mio pensiero. GRAZIE per aver toccato questo tasto delicato…
Un mondo senza religione, cioè senza Dio, lascia arbitrio all'uomo di fare e disfare senza limiti e remore morali per sé e per le masse, con istanze mutevoli secondo capriccio, individualistiche, opportunistiche. Riguardo al creato già Einstein si chiedeva perché c'è questo tutto e non c'è il nulla... Certamente una provocazione perché se è nulla non può essere qualcosa! Il nulla non può creare qualcosa da sé, in questo caso si interpreti correttamente: "nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma". Per me credente ciò vuol significare che il mondo senza Dio non ha senso e spiegazione, e l'uomo è lasciato in balia di se stesso senza alcun riferimento quindi con inclinazioni (anche) verso il male. Caro Marco (nome di un caro amico e del mio primogenito) ti seguo e ti apprezzo per mooolti motivi, spesso concordo con le tue conclusioni. Grazie per questi video e il lavoro faticoso che suppone e che arricchiscono a livello musicale e umano (quello buono!😊)
Premetto che ho sempre ascoltato e apprezzato velut luna, ma benché io non abbia ancora Ancora non ascoltato quello che dici, comunque già dal titolo ti dico che non sono affatto d'accordo perché comunque si tratta di una bellissima canzone, sia dal punto di vista dell'approccio immediato, dalla calma e sensazione di serenità che trasmette, e perché no, anche dal testo che seppur mieloso sotto certi aspetti e troppo idealista, bisogna considerare che è normale che un cantante , un autore o meglio ancora un poeta enfatizzi e idealizzi richiamando ad un mondo perfetto, è compito di un'artista approcciarsi in questo modo, quindi tutte le critiche nei confronti di questa canzone sono inutili irriverenti e fuor di luogo.
Fosse scritta oggi probabilmente si renderebbe necessaria una terza strofa che sostanzialmente dicesse " immagina un mondo senza internet" o meglio senza tutti quei " luoghi virtuali" dove portare il cervello all'ammasso.
Plauso totale per il coraggio con cui dici quello che pensi a testa alta. Per nulla scontato. Si può non condividere un'opinione di merito, ma tanto di cappello sul metodo.
Marco Lincetto, grazie! Ho sempre pensato le stesse cose riguardo a questa blasonata e sopravvalutata ma osannata canzone. Dirò di pi§: l'ho sempre considerata una sorta di Manifesto musicale dell'utopia e dell'ipocrisia Comunista, con questi soliti e ammuffiti messaggetti di facile presa sull'uguaglianza, di un mondo senza frontiere e confini che poteva funzionare al limite coi Giochi senza Frontiere e di tutte queste panzane ideologiche ammorbate da una sempliciotta melodia non certo migliore di molte altre. Insopportabile la presenza ossessiva e asfissiante di Yoko Ono in quelle sessioni di registrazioni nel pur straordinario documentario Get Back. Come poter pensare che Lennon non fosse assorbito e plagiato da quella donna onnipresente!!?? Un politico oggi piuttosto importante del quale evito di fare il nome aveva a sua volta esternato, giustamente, perplessità riguardo questa canzone mettendone in evidenza il messaggio nefasto e comunistoide, e per questo (anche per questo) fu inevitabilmente criticata e attaccata. Si tolga dunque il velo di ipocrisia di fronte a tale ipocrisia! Grazie ancora! E complimenti!!
Esclusa la parte su Yoko Ono credo che pure John Lennon sarebbe daccordo con te, ma penso che le sue intenzioni fossero solo quelle di scrivere una canzone e non quella del secolo e neppure un manifesto, altri l'hanno strumentalizzata.
All You Need Is Love... Concordo sull'idea di fondo della Sua critica a Imagine, che considera questa canzone, nel momento in cui viene fatta assurgere a manifesto generazionale, un potente veicolo (inconsapevole) di un'ideologia calata dall'alto. Bisogna però considerare che Lennon a quel tempo viveva a New York, al centro della contestazione giovanile, infiammata soprattutto dalla tragica esperienza del conflitto Vietnamita, che aveva visto tanti ragazzi americani partiti per andare a uccidere e morire non per difendere la patria ma per lontane e non ben chiare ragioni di interesse geopolitico. Quindi essendo consapevole d'essere una figura popolare e amata dai giovani americani, sentì la responsabilità di dare il suo contributo poetico. Contributo che però risultò semplicistico, utopistico e alquanto banale. Ma l'intento fu onesto, secondo me. In una commovente intervista dichiarò: "Io e Yoko stiamo cambiando l'apatia di tutti i giovani, specialmente in America, ma che esiste anche in Inghilterra, Francia, Germania, ovunque, perchè tutti seguono lo stile di vita americano. La musica e lo stile di questo secolo è dettato dagli americani. Al momento che i giovani sono apatici e pensano che tutto sia finito e pensano solo alle droghe e a uccidersi, il nostro compito è dire loro che c'è ancora speranza e ci sono cose da fare e dobbiamo impegnarci a cambiare le loro teste e dire loro che non è tutto finito solo perché i figli dei fiori non hanno vinto, questo è solo l'inizio del cambiamento, la rivoluzione è solo all'inizio." Commovente per ingenuità e slancio. A proposito di Yoko, quello che lo colpì in lei fu che non fu impressionata dalla sua enorme celebrità, si dimostrò una donna di carattere, poteva essere una guida, come può esserlo una madre, Julia, persa troppo presto e di cui ha sempre sentito una struggente mancanza. Ma non concordo sul fatto che fu una manipolatrice e neppure che destabilizzò il nostro amato John, quanto piuttosto gli diede quella forte stabilità affettiva che aveva sempre cercato e mai trovato. E al di là di Imagine, che è diventata super famosa come manifesto ideologico, è proprio del periodo solista che J. diede i frutti migliori rispetto agli ex compagni: Mind Games, Jealous Guy, Isolation, Woman... Ma a parte queste piccole differenze rispetto alla sostanza del Suo ben argomentato discorso, intendo rinforzarlo ricordando che Imagine, come manifesto della globalizzazione, ebbe un illustre precedente, quando ai Beatles venne commissionata una canzone dalla BBC, per partecipare ad "Our World", il primo programma televisivo che avrebbe collegato via satellite gli spettatori di tutto il mondo, in compagnia di altre celebrità come Picasso, Maria Callas, gli Stones. Non mi risulta che tra le canzoni dei Beatles se ne possa annoverare qualcuna commissionata, fatto sta che venne chiesto loro di scrivere un brano che potesse portare un messaggio di pace universale. Quando uscì il 45 giri ricordo che pur essendo un ragazzino, mi infastidì molto vederli ritratti in copertina come uomini sandwich, che riportavano dei cartelli con lo slogan pro-amore in 4 lingue, a significare un andar oltre le differenze tra i popoli, ma anche un ruolo promozionale e pubblicitario di cui loro proprio non avevano alcun bisogno. Reclutati alla causa. A conferma di ciò John, pur avendo composto la canzone e suonata insieme ai compagni in un tripudio colori e palloncini, bambini e gente di ogni età ed estrazione sociale (ricordando che i Beatles piacevano a tutti) si disse perplesso di questa operazione: "Ho pensato all'amore come ad una cosa astratta, mentre cantavo All You Need Is Love. Parlavo di qualcosa che non avevo provato, Avevo provato amore a tratti per delle persone, oppure amore per cose e alberi e cose del genere ma non avevo mai provato ciò di cui stavo cantando". All You need is love Non era quindi esattamente farina del suo sacco, troppo astratta, lontana dall'esperienza, così come la visione da casetta di frutta candita proposta da Imagine.
@@VelutLunaMusic è vero, lo avevo capito, volevo solo ampliare il contesto di queste sue posizioni pacifiste, non riconducibili secondo me all’unica influenza della signora Ono.
Analisi molto ben strutturata... Continua a piacermi, però, la semplicità della musica e la dolcezza del testo... Rimane e rimarrà, per me, una gran bella canzone... Forse utopica o distopica non ha importanza... Sono contento che sia nata di getto... Fosse stata più studiata non sarebbe stata così bella. Mi piace sentirla e pensare con lei... Lasciatemi ancora il sogno... Grazie John...
Buongiorno Marco Io sono d'accordo con il tuo pensiero sappiamo tutti che la biodiversità e la chiave di sopravvivenza aggiungo un'altra considerazione banale Se dovessimo tutti omologarci a un unico modello quale prenderemo per buono il tuo il mio o quello di John Lennon
Bravo Marco, sempre su temi ostici, soprattutto "a sinistra" (ma a sinistra di cosa? cos'è la sinistra oggi, ma pure ieri? Craxi oppure le B.R.???) senza tema di prendere posizione. La coerenza e la dignità sono merci rare, oggi - e tu sai metterle dei tuoi video. Non era così quand'eravamo giovincelli (ho la tua età), pure se abbiamo sbagliato tanto. Ma meglio sbagliare che star fermi sul divano a farci seghe con tinder. Fuor i dubbio, tra L.S.D. e Imagine c'è un abisso. Un brividino quando hai criticato Waters, che pur con i suoi soldi invece di fregarsene fa la sua parte controcorrente, al pari di Novak Đoković. Buon lavoro, Jure.
Stranamente questa canzone e tutti gli album di Lennon solista non hanno girato nel mio giradischi e non ci siano mai cercati come tutta o quasi la produzione solista dei Beatles. È una canzone molto retorica di cui se ne sono appropriati i contestatori de luxe
scoperta anche io negli anni 70 da teen ager, musicalmente non mi è mai piaciuta e conseguentemente l' ho sempre ignorata. Averla sentita usare negli anni come un vessillo da sventolare in ogni dove, per tutto e il suo contrario, non me ne ha cambiato il parere, anzi.
Lui non dice che l' umanita' deve diventare tutta uguale, bensi' che deve raggiungere un obbiettivo comune. LA PACE soprattutto senza guerre e religioni.
e di chi ha un credo religioso che si farebbe? Fra l'altro, se si va a guardare fra chi ha operato e opera per la pace, i credenti non mancano mai. Come la mettiamo?
Forse nn ti ho compreso ma mi pare il contrario : il mondo esalta imagine ( socialismo distopico ) per omologarci tutti in una Happiness ( canzone sugli abusi e dipendenze)
A mio avviso l'analisi ci starebbe se la canzone in questione non si intitolasse (è dichiarato già nel titolo, pensi!) IMAGINE che se non sbaglio significa "IMMAGINARE" ovvero, sognare! ... pensare ad una cosa talmente bella che non sarà possibile avvenga! E per me rimane una cosa bellissima quella descritta nel testo da John Lennon ma probabilmente impossibile. Quindi è già dichiarato fin dall'inizio quello che lei sostiene.
Si e' realizzata...!? Questo e' quello che avrebbero voluto farci credere i nuovo-ordo mondialisti ormai falliti quando hanno preso in ostaggio la canzone dopo avere eliminato fisicamente Lennon. Ricorda le parole di Lennon: "Se succede qualcosa a YoKo o a me, ricordate: non sarà stato un incidente". Vedi tutti popoli vivere la vita in pace e per il presente e adesso, dividendosi tutti insieme il mondo, senza ingordigia, senza fame, senza nazioni, senza religioni e senza proprietà privata in una fratellanza umana senza nessuna ragione per uccidere o morire ? Che questa onirica utopia, o alcuni suoi aspetti non piacciano puo' essere anche opinione legittima e degna di riflessione, ma che si sia realizzata, dai no... non scherziamo. Magari accadrà, si'... ma tra 10.000 anni. @@VelutLunaMusic
E' risaputo che le persone ricche dicono che "i soldi non contano niente", o che i "belli" dicono che la bellezza non conta niente, salvo poi capitare che, come nella canzone di Lucio Dalla, i "brutti" si videro consegnare un pezzo di specchio nel quale potersi guardare, o i poveri si accontentano di salire sulla collina e, anziché sentirsi dire "guarda, un giorno tutto questo sarà tuo", si sentono dire "guarda", e basta. Dopotutto, qualcuno c'era che aveva capito qualcosa.
Adesso basta, però. Le uniche, poche, forme di dissenso che il mio articolato ragionamento ha ricevuto si basano su questa tautologica affermazione, ovvero che una "poesia" vorrebbere esprimere qualcosa di differente, anche molto differente dal significato che grammatica e sintassi messe su carta INEQUIVOCABILMENTE (in questo caso) significano. Ci si appella alla necessità di "interpretare" il significato.
ALLORA, RIPETO ADESSO BASTA: la necessità della cosiddetta "interpretazione" di un testo poetico, la si può invocare per Dante Alighieri, oppure per Giuseppe Ungaretti, ovvero per Maestri indiscussi dell'uso della parola, che hanno fatto dell'allegoria e del meta-significato la missione principale della loro stessa opera.
NON CERTO PER UN ROZZO, ABBASTANZA IGNORANTE, RAGAZZOTTO DI LIVERPOOL, con tutto il rispetto e la simpatia e l'amore per il suo essere naif che io stesso non ho mai nascosto di provare.
Il testo di Imagine è INEQUIVOCABILE e dice cose precise, esatte, che guarda caso qualcuno di MOOOOOLTO più preparato e furbo di lui ha eletto a manifesto delle peggiori politiche malthusiane e distopiche che mente umana abbia mai concepito.
C'è forse un messaggio contro la guerra, quella con i fucili e i cannoni? CERTO CHE C'E', ovviamente, ma è uno specchietto per allodole: perchè le guerre oggi si combattono NON con quegli strumenti, a dispetto di quanto vuol essere fatto credere anche dalla realtà contingente. E comunque NON SOLO, E NON PRINCIPALMENTE.
La VERA guerra oggi si combatte con la disinformazione e la propaganda del regime, innanzi tutto, e poi con tutto il resto, ben noto, armamentario "chimico occulto" e biologico malsano, che è inutile vada a ricordare qui, ora.
La mia idea è che oggi si tenda troppo ad attualizzare i fatti del passato, come vivessimo un un mondo solo al presente, senza alcuna conoscenza del passato, né interesse per il futuro. In questo caso si mettono in bocca a Lennon parole che non ha detto né scritto, o perlomeno non col significato che le si vuole dare, spacciandole per sempre attuali quando nemmeno si conosce il momento storico in cui fu pensata e scritta. Si fa un uso strumentale di una canzone che, se 54 anni fa aveva uno scopo ben preciso, ora viene decontestualizzata a favore di tesi odierne. E' una banale operazione di propaganda. Non credo sia per caso che abbiamo visto la "riscoperta" di Imagine, da parte del cosiddetto mondo mainstream, solo dopo la morte di Lennon.
@@haiglispicci io sto denunciado questo.Oltre al fatto che in TERMINI ASSOLUTI, erano e sono concetti tanto chiari, quanto SBAGLIATI.
@@haiglispicci purtroppo le elite lavorano da fine anni '50 agli scenari del WEF. I think tanks che sono costituiti dalle migliori menti uscite dalle università mondiali sanno benissimo che sradicare l'uomo dalla sua terra, dal suo gruppo, dalla sua religione, dal concetto di famiglia, rende l'umanita' un insieme di "monadi" fragili, indifese manipolabili e giocano su quello. Oggi abbiamo la fortuna (chi ha vissuto quei giorni) di poter comprendere quanto certi miraggi siano stati illusori e pertanto anche deleteri e/o fuorvianti. Parlo per le persone di lingua inglese poiche' io nel 72 avevo 9 anni e non capivo il testo e come me credo molti italiani. Poi e' ovvio che un ideale va contestualizzato ed imagine che allora costitui' un testo impegnato oggi suonerebbe come uno sdolcinato, banale e pericoloso mantra neoliberista. Pero' quando incontrero' Lennon qualche domandina su cosa intendesse veramente gliela vorrei fare.
La musica è lineare, semplice,con uno sviluppo armonico paradigmatico e perciò immediatamente riconducibile a milioni di altri esempi. Ciò che la distingue è il messaggio antireligioso, antinazionalista, anticonvenzionale e anticapitalistico (parole di Lennon) quindi il suo sogno utopico. Un mondo nel quale si sogna demolendo gli "assetti" sembrerebbe più propenso ad esercitare dei diritti che a concorrere a dei doveri. Se nessuno costruisce c'è poco da spartire...
Carissimo Marco, lo stesso Ungaretti che Lei ha citato, in una nota intervista facente parte del lungometraggio di Pasolini “Comizi d’Amore”, riferiva testualmente:
“Ogni uomo è fatto in modo diverso. Ogni uomo è fatto in modo diverso nella sua struttura fisica e nella sua combinazione spirituale.”
Sono in pieno accordo col Suo punto di vista a riguardo di questo brano, che anch’io ho sempre trovato essere una smielata canzoncina priva di concretezza e di profondità.
La diversità è ricchezza, e non riconoscere questa evidenza è, appunto come Lei dice, assolutamente distopico.
Forse l’unica frase salvabile dell’intera canzone è” Imagine all the people live the life in peace.”
Cordiali saluti.
D'accordo con lei al 100%, purtroppo tutto questo sta succedendo sotto i nostri occhi e temo che il processo sia ormai irreversibile.
La giudica Lei una predica....senza coerenza.....una canzone si scrive e basta....al di là della propria posizione sociale.....siamo tutti di ceti diversi e possiamo scrivere qualsiasi canzone.Lennon canta un' utopia...e tanto rispetto per chi ha scritto una canzone meravigliosa un testo magnifico con una musica semplice.....ha descritto il paradiso.....e nessuna ingenuità....Siete Voi in malafede......Non capite che parla di vivere il momento ed in pace con chiunque.
leggere il titolo del video fa un certo effetto... vederlo, o meglio, ascoltarlo ne fa un altro. Motivazioni assolutamente condivisibili e nel mio caso illuminanti... aihmè un brano, anzi un testo allineato con quello che è il presente e un ormai prossimo futuro distopico appunto. Aggiungo il suo punto di vista al mio rapporto con questo brano. Voglio continuare a credere però che Lennon e Ono lo abbiano scritto nell'Utopia e non voglio schierarmi con chi pensa sempre alla cattiva Ono. Continuo a pensare che CHI scrive non è COSA che scrive, motivo per cui non mi è mai interessato conoscere i miei idoli fuori nella sfera privata. Se un testo o una musica sono grandi opere lo sono indipendentemente da cosa c'è dietro all'artista e a noi dovrebbe arrivare solo questo...credo anche nell'influenza causa/effetto: Lennon senza Ono avrebbe scritto Imagine? non credo. Se Lennon non avesse conosciuto McCarney ci sarebbero stati i Beatles? non credo. Senza i Beatles Lennon avrebbe conosciuto Yoko Ono? e così via... quindi per il mio amore verso Lennon solista ben venga anche Yoko Ono... concludo: aihmè il punto di vista del perchè oggi ascoltare Imagine fa pensare (a dirla tutta fa anche paura e ansia per il domani) è ASSOLUTAMENTE condivisibile ma voglio continuare ad ascoltarla con le orecchie del 16enne che la ascoltava, ci credeva e si commuoveva a questo testo nell'UTOPIA di un mondo NON direttamente senza beni materiali, senza religioni o senza Guerre ... ma nell'utopia di NON avere tutti i problemi che derivavano, derivano e deriveranno da queste cose... penso che Lennon e la tanto odiata Ono l'abbiano scritta con questa leggerezza (o forse mi piace pensarlo). Grazie sempre della compagnia e di questi spunti illuminanti.
Semplicemente condivido in pieno.
Come una volta lo stesso John Lennon disse a un Fan, quando busso' alla sua porta per voler discutere sulle emozioni che gli dava una canzone di John..."e solo una canzone" rispose John.
Con questa acuta analisi di _Imagine_ mi hai fatto pensare all' _Inno alla Gioia_ 🙂
Ora ti spiegherò perché, ma prima tengo a precisare che non voglio né provocare né prendere in giro -- ma essere un pochino irriverente sì. Tieni presente che amo scherzare.
Che cosa hanno dunque in comune la canzone di Lennon e il Finale della Nona Sinfonia di Beethoven? Bene, in entrambi i casi abbiamo temi musicali assai semplici, al limite del banale, adattati a versi utopistici che inneggiano in sostanza alla pace universale. Nei testi qualche differenza c'è, beninteso: per esempio, mentre da una parte si invita a immaginare che sopra di noi non ci sia altro che il cielo, dall'altra si afferma con certezza che «sopra il cielo stellato deve abitare un caro Padre».
(Per il resto, la poesia di Lennon appare infinitamente meno insensata dell'ode di Schiller, che inanella una serie di immagini e considerazioni imbarazzanti, tipo «la voluttà fu data al verme e il cherubino sta davanti a Dio». Forse quando la scrisse, in quell'estate del 1785, non lontano da Lipsia, il buon Friedrich aveva un po' esagerato con l'ottima Schwarzbier della Sassonia.)
Passiamo alla musica. Beethoven vuole che il messaggio di pace e fratellanza sia compreso da tutti, anche delle anime semplici, e per questo motivo compone un tema molto elementare: si evolve quasi per intero nell'ambito di un intervallo di quinta, muovendosi prevalentemente per gradi congiunti. Lennon non so che intento abbia, comunque anche il suo tema si muove poco: i primi quattro versi restano addirittura nell'ambito di una terza, poi sale fino all'ottava -- con quella specie di coup de glotte (dopo «living for today») che francamente non so se definire brutto o ridicolo, o tutt'e due le cose insieme.
Fin qui il mio scherzo. Parlando seriamente: mi chiedo come _Imagine_ possa essere considerata "la canzone del secolo", e me lo chiedo proprio per le ragioni che hai validamente esposto nel tuo video. Di musica pop/rock eccetera non mi intendo molto, però conosco almeno un paio di altre cose che secondo me meriterebbero quel titolo. Tendo a fidarmi dell'opinione e dei gusti degli addetti ai lavori, cioè in questo caso dei musicisti, compositori e interpreti, perciò ti chiedo: qual è la canzone degli ultimi cento anni che vanta il maggior numero di cover, rielaborazioni e adattamenti? Quella è la "canzone regina" (come ai bei tempi di _Hit Parade_ diceva Lelio Luttazzi).
Chiedo scusa per la prolissa divagazione. Un saluto cordiale.
Ti rispondo dicendoti cosa diceva mio papà, che è stato uno dei più grandi musicisti del secolo scorso. Mio papà, a proposito del quarto movimento della Nona di Beethoven, diceva che era un movimento inutile, brutto e appiccicato per qualche motivo estraneo alla musica. Mio papà diceva che LA NONA DOVEVA FINIRE COL TERZO MOVIMENTO.
IO LA PENSO ALLO STESSO MODO: infatti quando arrivo lì, spengo il giradischi. E da molto tempo non la vado più a sentire dal vivo, operchè pare brutto alzarsi e andarsene prima che finisca...
Ah... io ho sempre detestato Schiller...
@@VelutLunaMusic Curioso: anche mio padre, che adorava Beethoven, non apprezzava il finale della Nona. Non era musicista, era un semplice medico generico; prima di andarsene a causa di una trombosi, quando aveva 43 anni (io ne avevo 15), fece in tempo a trasmettermi la passione per la musica, cosa di cui gli sarò grato per sempre.
Grazie della risposta, a presto.
Uso dei termini in voga ora: a mio avviso la melodia è trainante, mentre il testo è trainato (come spesso peraltro accade in molte canzoni) e qui la melodia è semplicemente azzeccata per quello che vuole dire. La traduzione del testo poi l'ho scoperta adesso xchè personalmente nella melodia c'ho sempre "immaginato" un mondo tutto mio e qui è la forza di questo brano: ti consente di sognare e scusate se è poco. Grande pezzo e grande Lennon che certo non è coerente, ma un brano gode di luce propria.
La bellezza e universalità di questa canzone sta proprio nella sua semplicità e immediatezza, tanto nel testo quanto nella musica. Se uno vuole andare in cerca di contraddizioni ne può trovare a iosa negli ideali di tutta quella generazione che sperava in un mondo diverso.
Infatti. tutti noi relativamente ricchi, allora, siamo incoerenti.
Tranne San Francesco. :-)
@@zubrig1 Bene. Purché valga per tutti indistintamente.
Ci sperava davvero in un mondo diverso?
@@foxtrot1959.. Guccini?
@@martinienzo-dn7ns Se ti riferisci al mio nickname, no. Titolo di album dei Genesis. O intendevi altro?
Bellissima interpretazione dell'oggi come profetizzato dai transumani di Davos!...grazie lincetto sempre attento 👍👍👍
Ho capito questa sua analisi su Imagine , che ritengo uno dei migliori brani del xx secolo.
Io ritengo che quando John ha scritto questo testo sia stato condizionato solamente da un istinto sentimentale e spontaneo verso i suoi simili e non abbia certo riflettuto (il fatto che appunto l'abbia scritta in poco tempo lo confermerebbe) sul risvolto sociologico e antropologico che il suo brano avrebbe potuto dare.
Tutto qui. Peccato che John non sia più qui tra di noi per poter chiarirci meglio il suo pensiero.
Sono pienamente d'accordo, mi è sembrata una critica teologica più che musicale e cantautoriale,allora anche pittori ,attori lo stesso bob dylan o Marley hanno fatto canzoni che non calzavano con il loro stile di vita.
Lennon ha proprio creato un immagine non la realtà è lo sapeva sicuramente. ~°
@@antoniobertolani2665 infatti anche dylan e marley MUSICALMENTE sopravvalutati ... ripeto se ho bisogno di belle parole o idee/concetti (spesso pure banali, stereotipati e massificanti) mi leggo una poesia, un romanzo, un testo filosofico .
@@massimopescatori6514
sopravalutato chi?
Gent. Ing. Marco Lincetto,
Ancora una volta mi trovo in sintonia con le Sue acute riflessioni. Condivido l’insieme della Sua dissertazione attorno al celebre brano di John Lennon. Le Sue considerazioni non si limitano all’analisi - approfondita - del testo di “Image” ma si spingono sul loro significato, nonché sul loro effetto indiretto di influenza sul pensiero “comune”, o popolare che sia. Il Suo fluido ragionamento conduce al “dispotismo” che, effettivamente, è intrinseco nelle evocazioni contenute nel testo di Lennon. Certamente la Sua è una lettura profonda e logica, che mi sento di condividere.
L’unica riserva che nutro, riguarda il passaggio in cui Lei accenna all’uguaglianza umana in ogni sua peculiarità, sia essa fisica che intellettiva, ecc. Argomento sempre molto delicato, che non oso, e non voglio, trattare in questa sede. Però, a chi volesse approfondire in modo serio e scientifico (vero) questa tematica “sensibile” e mai seriamente affrontata, mi permetto di consigliare un libro straordinario che tratta proprio le “differenze” oggettive tra gli esseri umani. Il libro in oggetto è “Una scomoda eredità” di Nicholas Wade, pubblicato nel 2015 da Codice editore. Un libro raro, coraggioso, scientificamente rigoroso, le cui tesi finali - che condivido - restano un tabù mai superato. Un tabù ideologico, politico e filosofico, che non permette di trattare in modo aperto e analitico questo argomento. Se l’Ing. Marco Lincetto avesse già letto questo saggio, o magari, stimolato dal sottoscritto, lo vorrà leggere in futuro, credo che potrebbe costituire un valido argomento per un Suo video-intervento su UA-cam.
Tornando a “Image” … anche a me non è mai piaciuta!
Grazie per tutti gli interessanti video
Raffaele
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Intervento davvero interessante.
La musica è arte . Che sia semplice non vuol dire nulla . Ci sono migliaia di canzoni musicalmente “semplici”. Però chissà perché se sono così semplici non ci ho pensato io a scriverle. È un analisi a mio parere inutili. Qualsiasi canzone d’amore ad esempio è fuori da ogni realtà. Comunque è sacrosanto che ognuno abbia la sua opinione . Sempre un piacere ascoltare.
Questa canzone è diventata l'inno dei radical chic...non so quanto ne sarebbe felice John Lennon. Sicuramente lo è Yoko Ono. Lennon (lo stesso vale per McCartney) ha fatto di meglio ai tempi dei Beatles.
Fin dalla scomparsa della adorata madre Julia (investita da un poliziotto ubriaco quando John era giovanissimo; a lei sono ad esempio dedicate le canzoni 'Julia', presente nel White Album dei Beatles, e 'Mother', tratta dal primo album da solista), Lennon aveva avuto dei rapporti burrascosi con le donne. In esse infatti ricercava proprio la figura materna che aveva così precocemente perduta. Dopo un fallito matrimonio (oltre ovviamente a svariate avventure con orde di groupie ecc.) e un figlio, infine arrivò Yoko Ono (che Lennon conobbe ad una mostra), la quale in effetti finì per dominare in maniera abbastanza evidente il cantante, soprattutto dal punto di vista intellettuale (artisticamente invece, a mio giudizio, Lennon non era affatto - nel suo campo- inferiore ad Ono). Così la vita di Lennon venne sconvolta dalla presenza di questa sorta di 'madre erotica', e, ovviamente, ciò fu anche la pietra tombale dei Beatles (assieme ad altre vicissitudini sulle quali qui non mi dilungo). Questo portò l'artista a commettere svariate ingenuità fin dalle sue ultime battute come Beatle, appoggiando svariate ideologie e istanze in maniera volenterosa ma purtroppo in gran parte ingenua (e in questo confuso periodo lui e Ono sperimentarono purtroppo anche l'eroina). La canzone oggetto del video, appare dunque come un perfetto 'parto' del Lennon di quegli anni. Tuttavia personalmente non credo che il testo della canzone vada preso alla lettera, o almeno, io non l'ho mai fatto, fermo restando che le ingenuità ci sono e rimangono (ricordo un mio vecchio professore analizzarne il testo e ironizzare pure lui sulla faccenda della 'proprietà'). D'altronde Lennon, prima di ammorbidirsi con l'LSD (rinunciando involontariamente alla leadership dei Beatles, che venne prontamente rilevata da McCartney negli ultimi anni del gruppo) prima e grazie a Ono poi, era un tipo piuttosto cinico e sarcastico. Quindi, forse - e sottolineo forse- non va preso troppo alla lettera in questo caso. Fermo restando che nemmeno io amo particolarmente questo brano (peraltro a mio giudizio né Lennon né gli altri tre sono mai più riusciti a raggiungere gli altissimi livelli toccati in gruppo nel 'loro' magico decennio). Buonasera.
Condivido pienamente la conclusione di questa lunga, ma necessaria, riflessione: il brano contiene tutte le ispirazioni e le relative contraddizioni del vissuto di un uomo che ha sperimentato (forse) tutti gli stati d'animo presenti al mondo, partendo da un' infanzia difficile e travagliata per arrivare ad affermare, nel momento di massimo splendore, di essere "più famosi di Gesù". Quindi va preso per quello che è, un misto di aspirazioni, utopie ed anche contraddizioni di una persona alla perenne ricerca di un equilibrio emotivo che forse solo con i Beatles aveva trovato. Musicalmente la trovo comunque geniale, perchè la sua "elementare semplicità" veicola il testo con grande efficacia. Comunque concludo citando il grande Bennato, che affermava: "Non mettetemi alle strette, sono solo canzonette"!😉😄
Sempre interessante, grazie. Ricordo di aver letto in tempi recenti che Lennon stesso, nell'ultimo periodo della sua vita, aveva sviluppato una certa insofferenza verso Imagine, divenuta una sorta di colonna sonora "buonista e melensa" e utile un po' per tutte le occasioni (come effettivamente è "utilizzata" oggi), vedendone tradito il significato originale di "inno per una società comunista" che era invece il leitmotiv del brano nelle intenzioni originali dell'autore.
Ciao Marco,condivido in pieno la tua analisi:lucida,rispettosa ed educata come sempre...anche a me Imagine non e mai piaciuta(senza odiarla eh ci mancherebbe),un brano che mi ha sempre urtato,e appena la sentivo alla radio cambiavo subito canale!Ciao e buona serata
Tutti gli artisti cui testi fanno la critica sociale mentre che loro stessi hanno un successo notevole sembrano essere in contradizione con il loro modo di vita. Ma è la loro musica e personalità ribelle che le fanno riuscire e sono questi artisti famosi che hanno anche la responsabilità di esprimersi. Scusatemi per gli eventuali errori linguistici.
Buongiorno Marco e buongiorno al canale ed a Tutti. È un bellissimo spunto, il tuo, mi stimola all' analisi . E quindi provo ad aggiungere il mio piccolo contributo.
Allora, in quel periodo l'ego di Lennon si era paradossalmente rafforzato(complice le quintalate di allucinogeni che nei 2 anni precedenti aveva assunto, invece di indebolire l'ego, lo avevano aumentato a dismisura...). Com'era successo tutto ciò? Innanzitutto il planetario successo dei Beatles lo aveva "gonfiato"...poi era subentrata Joko Ono , la quale psiche aveva colonizzato la psiche del fragile Lennon.....poi le istanze del 68 con le sue "insidiose"
ribellioni per la pace, anti-establishment (poi come vedremo diventate violente) ecc ecc, diremo che gli avevano dato il LÀ. Ecco che una composizione come "Imagine" può essere considerata il frutto della mente inconscia di Lennon al momento.
Quindi se da una parte è ingenuamente sincera, da un' altra è piena di retorica falsa, puerili messaggi e slogan. Uno sfogo dell' ego contraddittorio di Lennon, come sempre 😊. Era un essere umano molto combattuto internamente, il nostro.
Musicalmente parlando è una buona composizione, sì, piuttosto semplice. Il problema è che porta questo messaggio di sogno utopico per la comunità umana, porta soluzioni frettolose, ingenue....buone per una pletora di benpensanti che si accontentano di suggestioni collettive senza indagare più a fondo in loro stessi. E così nasce il "sentimentalismo" involontariamente proiettato su questa canzone, quello che ci fà tanto innervosire 😅 ...a me, a te, a tanti di noi...
Mi permetto di segnalare l'interpretazione incredibile di Randy Crawford che , quella sì, è commovente per una sensibilità come la mia. Riesce a convincerti del tutto.
Ma per come la canta.
Grazie.
W la Musica. 🎼❤️
Condivido. Sempre grande. Grazie.
Sono perfettamente d'accordo con Lei dal punto di vista filosofico antropologico, ma il suo tentativo di essere compreso e' disperato. I fedeli del villaggio globale sono agguerritissimi e solitamente non brillano per apertura mentale, per cui se la rischia grossa. A me musicalmente imagine piaceva in quanto cosi' scarna che appariva quasi provenire da una diversa galassia, il ritornello con la batteria che la riportava su stilemi piu' tradizionali infatti mi stonava. Io sono del 62 e mi ricordo ancora quel 1972 con Imagine, Montagne verdi, I giardini di marzo, jezahel ..... piansi a giugno del 72 quando imagine usci' dalla classifica di Hit Parade ed obbligai mia mamma a comprarmi il 45 che consumai nel mangiadischi. Deploro il modo in cui il potere se ne sia impossessato, ma e' tipico utilizzare le utopie cosi' affascinanti ma pelose per creare la finestra di Overton che faccia accettare distopie di fatto (tipo U2 "Where the streets have no names" and so on) Schopenauer defini' la metafora calzante per il tema. La metafora dei porcospini, cioe' gli uomini si devono stare vicini per scaldarsi ma non troppo per evitare di pungersi a vicenda. E questo si potrebbe estendere grossolanamente ai gruppi di 150 persone. Invece resto dissidente con lei riguardo alla fine dei Genesis che io dato 1974. 😝 Ma nessuno che oggi faccia una canzone su Schwab?
Mi conforta e mi fa piacere che una persona come Lei guardi i miei video!
@@VelutLunaMusic 👍
La traduzione perfetta di questa canzone è molto più semplice:
"Non avrete nulla e sarete felici."
Ho ascoltato molto di più tra le parole non dette che in quelle stupende ascoltate. Marco Lincetto, oltre che un grande (lontano e mai conosciuto) compagno del mio viaggio musicale, un attento decifratore di messaggi subliminali , come nel caso del brano in questione.
Non avrete nulla e sarete felici.
Bravo assomiglia al mantra del World Economic Forum
@@nicolagiannoni973 si infatti non volevo dilungarmi in lunghe considerazioni, ma per farla molto breve ritengo questo brano il vero inno del nuovo ( satanico) ordine mondiale che ha coinvolto di ersi artisti di fama mondiale che diluiscono questa dottrina, mascherandola sapientemente come il mischiare una piccola parte di dolce, in una medicina amara e dannosa....ne avrei ancora....😁🔥
@@nicolagiannoni973🙂fanno a gara a chi è più ipocrita.... in realtà dei Beatles non sanno proprio nulla!
@@nicolagiannoni973 Non a caso entrambi sono del '71: Imagine e WEF ;) imagine tra l'altro proprio il giorno in cui sono nato.
E ' una canzone dal respiro universale ed altamente poetica senz' altro esprime un anelito di tolleranza e fratellanza mirabile.E' la canzone migliore di tutte perché senza tempo anzi meglio perché lo travalica .Bighin Giulio Renzo
E' un inno alla distruzione di tutti i valori che compongono una società che si basa sul rispetto delle diversità e sulla libertà - sulla demolizione di tutto ciò che rende un uomo libero, con legami forti e solidali. Grande fan di J.Lennon.
@@luigivecchietti1019e' un testo che demonizza tutto cio' che e' giusto demonizzare. Guerra, religione, intolleranza ed egoismo. Chi contesta questa canzone, dimostra che ha la volonta' di andare avanti portandosi dietro il passato con le sue contraddizioni, gli errori e soprattutto le brutture.
c'è chi crede e c'è chi non crede: perchè uno dei due gruppi andrebbe discriminato?
Perchè se uno si augura la scomparsa delle religioni e poi pretende di aver lanciato un messaggio "tollerante" c'è qualcosa che stride
Lennon era un istintivo, uno " di pancia"... Gli perdoniamo, x così dire, di aver scritto quello che è un inno populista, quasi " socialista" in maniera elementare e profondamente NON spirituale, questo perché un certo sentimento iconoclasta verso la religione di john si traduceva in un pacifismo ovvio e in un concezione NON trascendentale della anima... Il fatto è che john era un "arrabbiato " con la vita e con il suo tempo : mordace, polemico e pieno di invettive . Il suo pacifismo era in primis RABBIA, contro l'america delle guerre e il mondo con le sue ipocrisie, che solo dopo sfociava in un sognare una realtà senza storture.....
Ottima riflessione, Marco, credo anche io che, più che a John Lennon, dobbiamo imputare a una certa cultura di massa e al Potere, la travisazione e la trasformazione di Imagine in un vero e proprio inno del " moderno", globale auto legittimatosi e distopico , quello che, mentre ti toglie tutto, ti dice " andrà tutto bene" infilandoti questa canzone nel cervello per sfinimento.
( prossimo passo del Potere : far cantare una Imagine 2.0, ai suoi novelli alfieri, i Maneskin, con gli aggiornamenti vari dellinclusivita' gender e delle devianze sessuali.. 😫😭😭..)
Saluti, Marco
Lincetto, l'immaginazione può essere utopia ma ci salva da pensieri disfattisti e nichilisti. Si tratta della più grande poesia e preghiera laica mai scritta.
Curioso usare un ossimoro come "preghiera laica" per elogiare un testo che si augura la scomparsa delle religioni. Sotto il profilo culturale e, forse, antropologico, le religioni sono un'espressione profonda di un bisogno dell'uomo di trovare risposte alla sua stessa esistenza. Augurarsi che in nome di Dio non si uccida più ha senso, augurarsi che non ci siano più religioni per me non tanto... E io non è che sia proprio religioso...
Tanti anni fa lessi la traduzione, chiesi a me stesso questo dove vuole vivere, oggi quel futuro da lui cantato sta diventando realtà.
Canzone sempre amata dei decenni da me , inguaribile Utopista.......
but you are not the only one
A me non dispiace questa canzone, se non tengo conto del testo, ma preferisco la versione strumentale di Hank Marvin (the shadows) Però il testo voleva forse dire che sarebbe bello un mondo migliore...ma mi pare che invece preannunci un Orwell 84. Complimenti, ho ascoltato con molto interesse e ho capito che la mia conoscenza su certi argomenti è alquanto lacunosa. Ben vengano questi chiarimenti, queste opinioni, perché ci fanno imparare che al mondo ci si deve stare nel rispetto per tutti, e aiutarci a vicenda se qualche cosa va male. Utopia? Forse. Non abbiamo ancora capito, nonostante le bastonate che i popoli hanno preso in migliaia di anni, che il cambiamento deve avvenire in noi, diciamo nell'animo, e non certo seguendo le proposte ingannevoli dei poteri che ci inducono a essere marionette senza dignità. La musica aiuta molto ad aprirci, con certe emozioni, grazie ad artisti eccezionali, dal classico al rock e..perché no, anche ai canti gregoriani se ben eseguiti, a quel mondo interiore sempre troppo oppresso dagli stenti e difficoltà ad accettare un certo modo di vivere. Si risolverebbe tutto bene se si acquisisse più consapevolezza.👍 Grazie per quanto fai sul tuo canale. Ammirevole.🙂 Ciao. Pino
Sono d'accordo, non ci avevo pensato. Grazie
Pur non essendo un fan di Lennon,devo dire che Imagine è uno tra i brani migliori che ho ascoltato.Yoko Ono non mi è mai piaciuta e Lennon si è staccato dai Beatles a causa sua,ma questo non deve inficiare a mio modo di pensare con un brano di questo livello.Sempre soggettivo come tanti altri argomenti.
Medesime perplessità alla medesima età, 15 anni, ma dettate dalla prima strofa. Ovvero la mancanza assoluta di trascendenza considerata benefica ha cozzato con la mia sensibilità religiosa. Tra l'altro, inserendo una condizione, il vivere solo per l'oggi, che nel migliore dei casi è di derivazione buddista (dunque para-religiosa, comunque ottenuta attraverso un'apertura alla trascendenza stessa, ma nel testo il vivere per l'oggi diventa irriflesso), nel peggiore di chiusura non solo alla trascendenza, ma anche alla storicità. Da qui l'abbandono delle specificità culturali e d'identità territoriali. Condivido anche il rifiuto di questa visione distopica dell'uguaglianza indifferente: l'ideologia oggi dominante (credo mutuata dalla riduzione ad unum del dare un prezzo a tutte le cose, anche a quelle inestimabili) ci fa credere a un'umanità arcobaleno, ma nei fatti punta a un'umanità dal colore bianchiccio senza alcun 'sapore'. Roba da McDonald. Piccola considerazione antropologica (non razziale, tengo a precisarlo), europei e asiatici hanno una piccola percentuale, 1-2%, di geni di Neanderthal nel dna.
Commento bellissimo che condivido in toto.
Vedo questo video solo ora, a distanza dalla sua pubblicazione.
Debbo dire COMPLIMENTI!!!
Ho una certa età. Quando anni fa argomentavo, solo di striscio certi temi, mi ricoprivano di fango e insulti (quando andava bene) !!!!
Mi meraviglio che i signori del pensiero unico, quelli che sono i "buoni e nel giusto", che sono per la "tolleranza", purchè concorde con loro e si faccia loro da pappagallo, non le abbiano ancora bannato il video o l'abbiano picchiata per "indurla alla ragione"....
Comunque la cosa non è poi così distopica. Certi potenti, quelli che dichiarano saggiamente che la differenza è ricchezza, servendosi di una certa "duttilità" celebrale diffusa, si stanno prodigando affinchè quella ricchezza divenga povertà! Affinchè abbiamo tutti le stesse sembianze, tutti simili, tutti con gli stessi "gusti", ovviamente coerenti ai dettami commerciali e politici, tutti concordi, intransigenti su chi controbatte l'idea preconfezionata e imposta dai potenti globali, tutti ubbidienti e poveri di spirito. Tante marionette che seguono mode e modelli inculcati, e non si pongono mai domande.
Tutti pronti a credere ai televenditori, a osannare i politici che si auto-attribuiscono di essere green e impazzire per i cantanti con l'autotune.
Ho ascoltato con molto piacere e trovandomi d'accordo.
Ormai parecchi anni fa, ascoltando attentamente, come prima non m'era capitato, il testo di Imagine, mi ritrovai a fare considerazioni molto molto simili. Il mondo "immaginato" nei versi di questa canzone è in realtà un incubo, ed è -molto bene lo hai detto- quello a cui stanno lavorando persone dotate di grande potere.
Sono largamente d'accordo con la tua analisi. Credo che la fortuna del brano sia l'incipit di piano, dal mio punto di vista quasi "mesmerica", efficacissima sotto un profilo di psicoacustica. Dal punto di vista sonico come consideri il trattamento del fraseggio iniziale del pianoforte? Credo fosse una novità per quei tempi. Grazie per il bel contributo.
Gran bel video!
ciao Marco , intanto grazie per il video, Devo dire che appena hai iniziato a leggere la traduzione del testo , mi si è parato davati ai miei occhi un enorme albero , perche ? ma perche è la sintesi a mio avviso dell parole della canzone.. che devo dire a me on è mai piaciuta dalla prima volta che l'ho sentita , negli anni 80.....ciao e grazie
Ps una sola puntualizzazione: il rapporto fra Lennon e Harrison è effettivamente stato intenso, ma si è interrotto totalmente dopo il 1973/74 essenzialmente per questioni legate al "divorzio" legale dei Beatles
concordo al 100% con te mai piaciuta, tra l'altro i miei gusti musicali sono molto simili ai tuoi, crono ci accomuna
Condivido in pieno quanto sostenuto in questo video: anzi, La ringrazio proprio di aver illustrato - con il consueto eccellente eloquio - quanto anch’io, intimamente, ho sempre pensato di questo pezzo (decisamente sopravvalutato, per così dire), ovviamente senza la Sua profondità di argomentazioni
Ciao Marco, al contrario di Te da ragazzo ho amato questa canzone per il suo messaggio utopistico. Ma oggi avendo maturato una esperienza e avendo aperto gli occhi sulla strumentazione culturale e il suo uso strumentale, credo che Tu abbia ragione, soprattutto sul fatto che tale canzone veicola pensieri e idee non coerenti con l'animo umano e annebbia la realtà, diventando strumento di un élite potentissima e ricchissima, che ci indica una strada "non avere nulla ed essere felici".
E una bella canzone e adesso che conosco anche il significato del testo la apprezzo ancora di più sarà anche un testo utopico ma che è per questo che lui ripete immagina
Si hai ragione, il tuo discorso non fa una grinza, ma....il testo anche se dissociato è poetico, ma musica sono due note in croce ma in sequenza azzeccata. Nella mia ignoranza mi emoziona, forse perché ascolto col cuore e contestualizzo col mio mondo utopico.
Io nel 1969 sono nato, e condivido in pieno questa analisi. Incluse le osservazioni sul genio musicale di Paul McCartney. Ma vorrei soprattutto complimentarmi per la libertà di pensiero che si respira in queste recensioni. Non c'è spettacolo più bello di un uomo libero. Libertà nel senso più profondo intellettualmente, la libertà che ci ha esemplificato Giorgio Gaber. Complimenti.
Concordo pienamente, tuttavia riconosco la grandezza delle semplicitá e banalitá. Comprensibile a tutti.
Che il conflitto faccia parte del vissuto dell'"animale sociale" è cosa evidente da sempre. Ma fa parte della natura umana pensare, immaginare appunto, la completa armonia del genere umano, e agire per questo fine. La cosa è stata declinata nel corso dei secoli secondo il sentire e le coordinate culturali di ogni epoca. La ricerca del paradiso in terra fa parte della natura umana quanto il conflitto, anzi, è uno dei modi di reagire ai conflitti, o di farne parte.
Nel pezzo, Lennon va a prendere tutte le ragioni dei grandi conflitti: religione, nazionalismi, potere e possesso. La canzone va contestualizzata, è figlia del suo tempo, ed ha avuto fortuna in virtù del messaggio semplice e universalistico che porta. Nel 69 era già quasi fuori tempo massimo, perchè la stagione del "fate l'amore non fate la guerra" e dei fiori nei cannoni stava volgendo al termine. Pochi anni prima quello non era il messaggio di un sognatore, come si definisce Lennon nel testo, ma un fine per cui lottare. Nello stesso anno in cui Lennon compone Imagine esce lo schizoid man dei King Crimson... All'immaginazione del sognatore si contrappone l'urlo disperato di quello con i piedi molto piantati in terra.
Non posso dire di detestare Imagine, certo preferisco le emozioni forti e lo straziante pessimismo di Robert Fripp &C.
Non amo e non ho mai amato Imagine, mi limito a prenderne l'essere "icona universale" di tutto il buono che se ne può leggere (intendo "leggere" come lettura del brano, come "messaggio", non come articoli ecc.). Non amo questo brano, anzi, lo trovo banale, ce l'ho ovviamente nelle mie library musicali ma, quando mi capita in riproduzione, lo "salto" immediatamente. È un po' (raffronto con l'altra "vetta" del LZ) come Stairway to Heaven, non riesco a capire il perché sia diventata universalmente conosciuta mentre moltissimi ignorano capolavori come Going to California, Ten Years Gone, Kashmir (lì è forse anche peggio, molti l'hanno conosciuta per le cover) e, su tutte, The Rain song. Posso quindi essere d'accordo con praticamente tutto ciò che viene detto nel video... MA: davvero possiamo dire che Lennon non sia un Genio Musicale? Personalmente ritengo che Lennon, McCartney e Jimmy Page siano i più grandi geni della storia della musica "leggera" (esclusa classica e Jazz). Purtroppo lì proprio non riesco ad essere d'accordo, i Beatles son stati Lennon/McCartney (con un altro Genio, Harrison, "defilato"), è stata la loro "rivoluzione" (musicale, sociale, gli spunti sarebbero infiniti), ben oltre il loro "cantautorato", a definirli tali, IMHO.
Sono d'accordo e ho ascoltato con molta attenzione
Condivido! Pensiero chiarissimo e splendidamente argomentato
Complimenti Viva la Libertà di Pensiero condivido tutto! In questi nostri tempi sono pochi gli Intellettuali che sanno considerare bene dove la società sta andando!
Ma è una poesia. Una poesia contro le guerre in genere. Una canzone,e ripeto, una canzone contro la guerra. La canzone non invita alla rivoluzione.
Come si fa a estrapolare il testo dell acanzonevivisezionandola,,prendere parola per parola, verbo per verbo e giudicarla.
La canzone vive di una sus vita propria insieme a testi musica ed arrangiamenti, Può piacere e non piacere ( quello fa parte del gusto personale di ognuno).
Non si può giudicare una semplice canzone e metterla alla gogna perchè non piace, specialmente a così tanti anni di distanza. Vanno anche visti i tempi in cui fu pensata e scritta.
Nellacanzone "God", dice che non crede in Dio, non crede in nulla, ma solo nell'amaore di Yoko. Alloea che faciamo,lo mandiamo al rogo come miscredente?( è una poesia anche questa dove si parla dell'amore poetico di un uomo verso la sua donna).
Tutto l'album di Imagine è un grido contro la guerra e le guerre.
Perlare di pacifismo di questi tempi non credo sia sbagliato, anzi. Non si parla di transumanesino contrario.
Mi spiace ma non sono daccordo.
Adesso basta, però. Le uniche, poche, forme di dissenso che il mio articolato ragionamento ha ricevuto si basano su questa tautologica affermazione, ovvero che una "poesia" vorrebbere esprimere qualcosa di differente, anche molto differente dal significato che grammatica e sintassi messe su carta INEQUIVOCABILMENTE (in questo caso) significano. Ci si appella alla necessità di "interpretare" il significato.
ALLORA, RIPETO, ADESSO BASTA: la necessità della cosiddetta "interpretazione" di un testo poetico, la si può invocare per Dante Alighieri, oppure per Giuseppe Ungaretti, ovvero per Maestri indiscussi dell'uso della parola, che hanno fatto dell'allegoria e del meta-significato la missione principale della loro stessa opera.
NON CERTO PER UN ROZZO, ABBASTANZA IGNORANTE, RAGAZZOTTO DI LIVERPOOL, con tutto il rispetto e la simpatia e l'amore per il suo essere naif che io stesso non ho mai nascosto di provare.
Il testo di Imagine è INEQUIVOCABILE e dice cose precise, esatte, che guardacaso qualcuno di MOOOOOLTO più preparato e furbo di lui ha eletto a manifesto delle peggiori politiche malthusiane e distopiche che mente umana abbia mai concepito.
C'è forse un messaggio contro la guerra, quella con i fucili e i cannoni? CERTO CHE C'E', ovviamente, ma è uno specchietto per allodole: perchè le guerre oggi si combattono NON con quegli strumenti, a dispetto di quanto vuol essere fatto credere anche dalla realtà contingente. E comunque NON SOLO, E NON PRINCIPALMENTE.
La VERA guerra oggi si combatte con la disinformazione e la propaganda del regime, innanzi tutto, e poi con tutto il resto ben noto, armamentario "chimico occulto" e bilogico malsano, che è inutile vada a ricordare qui, ora.
@giulianolauri740 Il messaggio della canzone, neppure tanto nascosto, è che le guerre esistono in quanto conseguenza della intrinseca natura umana, e che un mondo di pace e fratellanza si potrebbe ottenere solo delegando tutto il potere e tutte le decisioni a una elite mondiale illuminata, che è guarda caso quello che sta avvenendo, per chi ha occhi per vedere e cervello per capire. Nella realtà le guerre sono sempre state un portato di decisioni prese proprio dalle elite, contro la volontà della gente comune, che avrebbe molto di meglio da fare che andare a combattere in trincea. Motivo per cui le guerre hanno sempre fatto molto comodo alle elite, che a parole dicono di volere la pace ma sono le stesse che organizzano da sempre le guerre.
La tua analisi del testo della 'canzone del secolo' in senso letterario è sicuramente condivisibile. Non sono però completamente d'accordo per quanto riguarda l'essenza di questo testo, che va interpretato usando la propria sensibilità verso una coscienza di pace e serenità tra i vari popoli di questo pianetà. Le poche e semplici note utilizzate per creare la musica di questo brano sono azzeccate perchè utilizzate con una sequenza che tocca alcune corde emotive importanti e dirette per creare una sensazione di 'pace e amore' all'ascolto, e credo che questo sia stato l'unico motivo che ha spinto John Lennon a scrivere questa canzone che non è tra le mie preferite di questo genere ma che comunque ritengo importante. Un saluto.
Io penso che la terra non è mai ferma come noi uomini e una evoluzione continua e lo zampino e la tecnologia che avanza troppo in fretta questo è il mio pensiero 👍😎
... aveva/ha ragione Edoardo Bennato: "Sono solo canzonette" ...
In ogni caso sono d'accordo in toto su quello che ha detto
Credo che Lennon non conoscesse che l'inferno sia solo frutto di insegnamenti non provenienti dalla sacra Bibbia la quale insegna che 'i morti non sono consci di nulla' poiché essa insegna piuttosto la resurrezione ( Ecclesiaste 95-10 ; Giovanni 5:28-29) in'oltre pensare a un mondo senza Dio (come cristiano) mi sembra un'immagine molto lugubre ! John Lennon aveva bisogno di conoscere il proposito di Dio espresso nella sua parola ispirata in cui il Creatore per nezzo di Gesu' rivela un futuro mondo sotto la Sua cura amorevole e paterna "nuovi cieli e nuova terra nei quali dimorera ' la giustizia e la pace !! Vedi 2 lettera di Pietro 3:15 , rivelazione (apocalisse) 21 :3-5 !!! ❤😁 un caro saluto !
Non so perché ma anch'io non ho mai amato questa canzone,penso che la migliore di Lennon sia mind games anche per i suoi accordi vari, è un capolavoro assoluto
Grazie, oggi mi sono sentito meno solo😉
Sarebbe stato carino avere Lennon vivente,a controbattere a questa disamina.Sarebbe stato molto istruttivo per tutti,sopratutto dopo 52 Anni dalla sua uscita.
Non penso sia solo per caso che questa canzone sia diventata ciò che è ora solo dopo la sua morte. Ciò che rappresenta ora è profondamente diverso da quello che era nel 1969. Questa canzone è nata nel periodo più difficile e violento della guerra in Vietnam, Lennon la scrisse con in testa l'idea di combattere quello che era il pensiero dominante dell'elite di quel momento storico. Cosa direbbe oggi? Difficile dirlo, sarebbe un Roger Waters o un Bono Vox? Io propenderei per il primo esempio e nel caso non sarebbe più assieme a Yoko Ono. E probabilmente non vedremmo i padroni del mondo occidentale cantarla commossi (come i coccodrilli) ai vari concerti. Credo che Lennon tutto avrebbe "immaginato" tranne che diventare il cantore del potere che pensava di combattere. Sono convinto che se avesse "immaginato" i vari Obama, Von der Layen, Gates e Soros cantarla tra il pubblico di qualche concerto newyorkese, quella mattina, invece di sedersi al pianoforte, avrebbe mandato a cag...re Yoko e sarebbe andato a fare una passeggiata al parco. Non so perché ma non ce lo vedo a diventare una mignotta come Bono Vox. Scusa i francesismi...😅
@@haiglispicciLennon fu iniziato alla gran loggia d’Inghilterra al rito scozzese antico ed accettato, proprio verso la fine degli anni ‘60.
Anche Bono è un noto massone.
Con la differenza che Bono è sempre stato a cuccia, mentre Lennon negli anni a seguire iniziò a diventare una specie di mina vagante. E guarda un po’, il caso poi ha voluto che le cose per lui siano andate come tutti sappiamo….
Ahahah,, perchè secondo te Lennon si sarebbe disturbato a rispondere a un video come questo??
Più che Imagine non ho mai sopportato Yoko Ono e la sua influenza nefasta sui Beatles.
Sul fondo sono d'accordo. Non ho mai particolarmente amato Imagine e ad ogni periodo della mia vita per ragioni diverse : 1) da ragazzino perché la trovavo noiosamente ripetitiva, 2) da adolescente perché l'immagine dell'artista "bombardato" non mi ha mai attratto, 3) da adulto perché, come te, non apprezzo la divisa ipocrita.
Quello che non condivido molto è basarsi sulla sociologia nuda e cruda per argomentare qualcosa che non è così banale da potersi ridurre a bianco/nero.
Sono comunque contento di questo video, non siamo soli nell'universo :)
Klaus Voorman era bassista, non tastierista, le è scappato un refuso a 10:10. Io credo che lui volesse esprimere il desiderio di non avere nazioni, confini, ma una sorta di Pangea nella quale vivono popoli con le differenze dovute al territori, fisiche e culturale, che restano certamene immutate. È una bella utopia quella di sentirsi cittadini del mondo, non ci vedo nulla di dannoso ad ipotizzarla. Giuste le critiche sul l’ipocrisia dell’ “Imagine no possession” che detta da lui suona strana. Comunque ognuno di noi ha le sue piccole eresie musicali, a me ad esempio non piace “Horizon” di Steve Hackett, brano che la maggioranza dei fan dei Genesis (io sono tra quelli) adora. Io lo trovo banale e mal costruito in alcuni passaggi. Lo dico qui solo perché la sua eresia è più grossa😂 ed il Torquemada di turno semmai se la prende prima con con lei 😅😅😅
Amo Lennon alla follia MA Imagine non è la mia preferita, anzi... creativamente parlando trovo una brano come God molto superiore ad Imagine. Apprezzo invece il fatto di criticare un brano, per molti, intoccabile. Si può essere d'accordo o meno con la Sua analisi ma sicuramente è da apprezzare la critica quando ben strutturata.
A mio avviso l' approccio d' analisi è completamente sbagliato. Esaminare con rigore giurisprudenziale un testo di una canzone che parla di un utopia non è il modo giusto . Occorre usare l' immaginazione personale per dare un senso ad una sola frase di una canzone. Per fare un esempio , di mia indole posso dire che Lennon quando parla dei religioni che non esistono più non intende mettere al bando le religioni o togliere le varie fedi a chi le ha , ma renderle una cosa non divisiva e fratricida come ancora a volte sono , ma una cosa dentro di noi che nessuno ci può cmq togliere ma ma in esterna da noi stessi non ci differenzia . Stessa cosa per il denaro e le ricchezze , non credo che lo spirito fosse quello per cui nessuno ha nulla , ma magari al contrario tutti hanno molto di più anche se non strettamente personale . In vari modi mette l' altruismo alla base della società ed utopisticamente il flagello dei severi governi non servirebbe. Ecco questo è il mio approccio ad una canzone mitica sicuramente, ma che non ho mai avuto nemmeno in una sola copia nella mia collezione o playlist , cmq che conosco ugualmente e non reputo affatto negativa .
Lei è abilissimo nella tautologia. Lei letteralmente INVENTA significati NON evincibili in nessun modo dal testo scritto. Così va bene tutto, allora. No, mi spiace. E' fuori strada.
@@VelutLunaMusic E' un altra strada , non quella sbagliata, nemmeno quella più giusta , un altra . Per intendersi :"Immagina non ci siano paesi
non è difficile da fare
Niente per cui uccidere o morire e nessuna religione
Immagina che la gente
viva la loro vita in pace.." . In questa strofa si fa fatica ad intendere che la frase "non ci siano paesi " sia assolutistica in tutti i significati più concreti dei termini e non venga dato un significato più etereo , legato al seguire del testo , "per cui uccidere " e " che la gente viva la loro vita in pace" , traendone un immagine di un IPOTETICO quindi non ben definito mondo in cui i paesi ovviamente esisteranno , e non saranno ne tutti di neri ne di bianchi me tutti caldi ne freddi ma semplicemente che non portano a morire perchè non ne esiste necessità ma lasciano vivere in pace. Questa è la mia interpretazione, di come di media intrepreto i testi delle canzoni ed ognuno lo fa come vuole . Ma seguendo la logica della sua analisi non voglio immaginare cosa possa uscire se analizziamo un testo di Bersani , Bianconi , Corsi , Battisti , e mille altri .
La nippona che il gruppo scompiglia
Ciao Marco, da fan dei Beatles, sottoscrivo a due mani 👐 il tuo pensiero sul brano, soprattutto riguardo l'effetto negativo di Yoko sulla personalità di John. Vederlo sul palco di Toronto con Alan White fresco di ingaggio, con un esibizione a dir poco pietosa, stessa sorte nell'apparizione della coppia al Rock and Roll Circus (Yer Blues a parte con Mitch Mitchell) e un imbarazzatissimo Clapton nell'ultimo brano caratterizzato da uno stridio vocale di Yoko da esposto in procura che resterà per sempre negli annali di storia della musica come il peggiore live act del secolo scorso. Unica errata corrige che mi permetto di evidenziarti: Klaus Voorman tastierista? 🤔 A me risulta che lui era un bassista, sia nel line up dei Manfred Mann, sia in studio con Lennon nella recording session di Imagine, sul palco del Concert of Bangladesh e su quello per il memorial di Harrison alla Royal Albert Hall.... data la tua conoscenza approfondita presumo si tratti di una piccola svista in buona fede, ma correggimi se sbaglio. Con stima ed affetto per il tuo lavoro, un saluto cordiale
...lapsus... capita...
Bravo
In riferimento alla musica non sono d'accordo che una canzone costruita con pochi accordi non sia geniale o bella. Battisti, per dirne uno, con tre accordi ha scritto musiche memorabili. Lo stesso ha fatto Lennon e il cantabile di Immagine lo ritengo geniale. Quanto al testo penso che si riferisse ad un amore universale (in passato lui si era molto avvicinato alle religioni orientali). Le concedo che il brano sia stato strumentalizzato negli anni successivi alla morte di Lennon nel 1980. Io sono comunista e marxista fin da ragazzo e non ho mai fatto il voltagabbana come numerosi parlamentari di governo e opposizione che oggi esaltano quello che definisco "liberalfascismo" per cui Immagine è solo una bella canzone del suo contesto storico. La strumentalizzazione è stata fatta dagli esponenti dei regimi liberalfascisti sempre per fini propri e purtroppo Lennon su questo non può più parlare.
Notoriamente io ritengo il comunismo reale, ovvero l'unico che è stato possibile implementare nella realtà, un grande male, non differente da quello che lei chiama "liberalfascismo", che evidentemente è un ossimoro, ma che credo si riferisca alla dittatura neo-ordoliberista di oggi, che io reputo pure peggio del comunismo reale, in quanto frutto del micidiale mix delle teorie comuniste e liberiste insieme.
Detto ciò la rispetto per la sua coerenza di pensiero e la ringrazio per il suo intervento.
Apprezzo il coraggio di sostenere posizioni scomode, in particolare sul dominio dell’economia negli ultimi due secoli, che mi trovano pienamente consenziente.
Sono anche d’accordo sull’analisi del testo di Imagine, che io considero assolutamente opposto alla mia weltaschauung.
Ne ero consapevole anche io quando da quattordicenne ascoltai per le prime volte la canzone che era appena stata pubblicata: mi sembrava più simile ad un tema di terza media o alle dichiarazioni delle Miss Italia il cui sogno non è diventare ricche e famose, ma la pace nel mondo.
Detto questo, però, devo dire che la canzone mi piace e la ascolto sempre volentieri perché mi riporta ad un periodo musicalmente magico per chi lo ha vissuto in diretta.
Era il 1971 e, grazie a Per Voi Giovani alla radio, scoprivo un mondo.
In quell’anno ogni settimana uscivano dischi che sono rimasti fondamentali.
Mettetevi nei panni di un ragazzino cui ogni giorno era presentato un nuovo brano appena pubblicato: Imagine, Stairway to Heaven, Wild Horses, Tiny Dancer, Behind Blue Eyes, Echoes, Aqualung, Morning Has Broken, Impressioni di Settembre, Horse With No Name, You’ve Got A Friend, Have You Ever Seen The Rain, Life On Mars, ecc.
Pubblicavano lp fondamentali Crosby Stills Nash & Young insieme e da soli, Emerson Lake & Palmer, Allman Brothers, Genesis, Yes, Rod Stewart, Van Morrison, James Taylor, Traffic, Joni Mitchell, Who, Van Der Graaf Generator e decine di altri.
Imagine è uno dei simboli musicali, per me, di quel periodo.
Sinceramente cosa uno è nella vita privata conta poco rispetto la sua espressione artistica, altrimenti con questo metro possiamo buttare tutte le opere di Charles Baudelaire, Jim Morrison, Edgar Allan Poe, Arthur Rimbaud, Vincent Van Gogh, Paul Verlaine, Roman Polański, Caravaggio. Solo per dirne alcuni. La critica iniziale è preconcetta, non è che Lennon o Waters avrebbero dovuto vivere nella favela per scrivere le loro opere. Tutto è scisso. Mettere il disco, il libro o il film e giudicare solo l'opera. "l'artista non sono io sono il suo fumista'.
No, no, e ancora no. Un conto è l'opera d'arte in se, astratta e metaforica. Altro conto, come in questo caso, l'opera che diventa solo mezzo di propaganda, assolutamente consapevole anche da parte dell'artista che la propone. Il suo discorso vale per Caravaggio, certo, perchè le sue opere sono totalmente scisse dal suo essere umano. No, respinto al mittente
Questa volta dissento dal suo parere. Secondo me, bisogna ricordare che in quegli anni la voglia di pace e fratellanza tra i giovani (e mi ci metto anch'io in prima persona) era ancora molto forte. Io penso che il senso del testo non fosse auspicare un mondo uniforme nel pensiero, ma un mondo in cui le cause che producevano ingiustizie e prevaricazioni fossero eliminate. E' ingenuità? Ma certo!! E' opinabile? Sicuro!! In quegli anni si sognava molto, al contrario di oggi.
Dal punto di vista prettamente musicale anche le canzoni di Dylan erano 2 o 3 accordi base ma io non le reputo certo banali. Cosa vogliamo dire del blues? Cosa dire allora delle solite 12 battute del blues o degli accordi base del rock?
Da musicista dilettante e amante della musica penso che la magia della stessa sia produrre emozioni, lacrime intendo, indipendentemente dal grado di difficoltà.
Imagine non è un capolavoro, ma non è nemmeno da disprezzare.
Grazie per il suo canale sempre estremamente interessante.
Lei non è un dietrologo: io, purtroppo o per fortuna, sì.
Grazie per il suo contributo.
Dott. Lincetto ... uno d'accordo con lei l'ha sicuramente trovato ... quello che io cerco nella musica è ben altro ... tecnica, partiture, composizione, esecuzione, interpretazione ... se voglio ascoltare belle parole mi leggo una poesia o un bel libro ... lei è veramente una bellissima persona, cultura infinita e passione ancora di più per la 'vera' e buona musica...
Le cose semplici arrivano a tutti…specialmente se fatte bene!
Mi sembrano osservazioni puntigliose,senza alcun senso. Non credo che il messaggio di Lennon fosse la ricerca dell'omologazione. Detto ciò, Imagine non è mai piaciuta nemmeno a me.
Ma sempre c'è divario tra come un artista scrive e come vive. Scrive e dice quello che va di moda in quel momento, quello che la gente vuole e poi vive dove e come gli pare. Il testo parlava di un mondo irreale una sorta di Paese delle Meraviglie, ma che molto ricordava le Comuni degli Yppies. Mi ricordo Grace Slick la cantante dei Jefferson Airplane che scrisse su Ciao 2001"ma non prenderanno micca sul serio quello che cantavamo". Esatto; alla fine sono canzoni, solo canzoni. Il fatto che sia lei che io abbiamo scoperto un pò tardi la canzone è fortemente indicativo, perchè vivevamo già in anni che hanno assistito al fallimento della cultura Yppies. Ma nel 1969 il mondo dei giovani era impregnato di "I LOVE YOU". La Summer lowe ha creato un movimento planetario che ha coinvolto tutti i giovani. In Italia i Dik Dik cantavano l'Isola di Wight e nel resto del mondo si respirava amore e fraternità. Finchè ad Altamont gli Ells Angels spararono ed uccisero un uomo ad un concerto e Mason aveva trasformato gli yppies della sua comune in veri assassini.
Ciò segnò la Fine del Movimento e di tutte le fantasie Meravigliose e riportò tutti coi piedi per terra.
Anche stavolta mi hai sorpreso positivamente, facendomi riscoprire la vera faccia di "Imagine". Grazie.
Cavolo, pensavo di essere una mosca bianca nella mia avversione a questa canzone e complessivamente al Lennon post Beatles. A voler andare controcorrente ci si pigliano gli strali di tutti coloro che si impongono di essere politically correct anche in questo ambito. Grazie Mr. Lincetto.
Ciao Marco, apprezzo la tua disamina.
Ti faccio solo un appunto sulla “semplicità” della musica.
In un’intervista fatta a Lennon spiegò che dopo il casino che venne fuori in america con la frase “siamo più famosi di Gesù” iniziarono ad essere costantemente sotto controllo da parte della censura americana. Nell’intervista disse quindi “tanto piu’ vuoi dire cose importanti o potenti, tanto piu’ la musica dev’essere canzoncina” questo per evitare appunto possibili censure…
Io in ogni caso la canzone L’apprezzo e la ritengo veramente potente come testo.
D’accordo invece su tutta la parte di incongruenza tra “salvo il mondo ma con il conto pieno”, e sull’utopia dei concetti in seno alla canzone…
eh si così è facile ... scusa classica di chi maschera dietro ipotetici concetti universali le propria pochezza musicale .
Mamma mia! Hai toccato l’intoccabile caro Marco. Io sono d’accordo con te al 100%. Quando vedo le interviste a John dopo l’ingresso nella sua vita della Ono, lei è sempre al suo fianco. Non lo molla di un millimetro. Gli è appiccicata come una cozza allo scoglio. Lui risponde alle domande e lei è lì come se fosse (e lo era) la sua tutrice. Ho sempre trovato tutto questo insopportabile. Non si è mai vista una cosa simile in altre interviste a artisti, politici ecc. però sia chiaro che non lo ha plagiato. È John che si è fatto plagiare. Il che significa che dal mio punto di vista, forse era fragile e non così ricco di personalità come sembrava. Paul ha avuto su di lui una influenza positiva e Joko, del tutto negativa. Questo è il mio pensiero. GRAZIE per aver toccato questo tasto delicato…
solo dal titolo, senza ancora sentire cosa dici, ti do' ragione
Direi che è molto bella se la si ascolta una volta all’anno…massimo.
Sottoscrivo tutto
Un mondo senza religione, cioè senza Dio, lascia arbitrio all'uomo di fare e disfare senza limiti e remore morali per sé e per le masse, con istanze mutevoli secondo capriccio, individualistiche, opportunistiche.
Riguardo al creato già Einstein si chiedeva perché c'è questo tutto e non c'è il nulla... Certamente una provocazione perché se è nulla non può essere qualcosa! Il nulla non può creare qualcosa da sé, in questo caso si interpreti correttamente: "nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma". Per me credente ciò vuol significare che il mondo senza Dio non ha senso e spiegazione, e l'uomo è lasciato in balia di se stesso senza alcun riferimento quindi con inclinazioni (anche) verso il male.
Caro Marco (nome di un caro amico e del mio primogenito) ti seguo e ti apprezzo per mooolti motivi, spesso concordo con le tue conclusioni. Grazie per questi video e il lavoro faticoso che suppone e che arricchiscono a livello musicale e umano (quello buono!😊)
Premetto che ho sempre ascoltato e apprezzato velut luna, ma benché io non abbia ancora Ancora non ascoltato quello che dici, comunque già dal titolo ti dico che non sono affatto d'accordo perché comunque si tratta di una bellissima canzone, sia dal punto di vista dell'approccio immediato, dalla calma e sensazione di serenità che trasmette, e perché no, anche dal testo che seppur mieloso sotto certi aspetti e troppo idealista, bisogna considerare che è normale che un cantante , un autore o meglio ancora un poeta enfatizzi e idealizzi richiamando ad un mondo perfetto, è compito di un'artista approcciarsi in questo modo, quindi tutte le critiche nei confronti di questa canzone sono inutili irriverenti e fuor di luogo.
Concordo
Marco ha toppato
Analisi superficie non non degna di marco
Marco... ma quando mai...
@@massimovalloni5250 spiega nel dettaglòio perchè, grazie
Fosse scritta oggi probabilmente si renderebbe necessaria una terza strofa che sostanzialmente dicesse " immagina un mondo senza internet" o meglio senza tutti quei " luoghi virtuali" dove portare il cervello all'ammasso.
"Paul Mc Cartney la vera mente musicale".
Oh... finalmente qualcuno lo dice chiaramente!
Beh, veramente a me sembra che la cosa sia sempre stata chiarissima...
@@Altomar51 boh, forse per chi ne sa un minimo si. Per la massa mica tanto...
@@altar964 guarda che se non hai la minima idea di che cosa abbia fatto Paul Mc Cartney dopo i Beatles basta andare su wikipedia eh...
pensa quando scoprirai che i beatles hanno hanno inventato i concerti sui tetti
assolutamente d’accordo…”narra” un mondo che nessuno alla fine vorrebbe.
Plauso totale per il coraggio con cui dici quello che pensi a testa alta. Per nulla scontato.
Si può non condividere un'opinione di merito, ma tanto di cappello sul metodo.
Marco Lincetto, grazie! Ho sempre pensato le stesse cose riguardo a questa blasonata e sopravvalutata ma osannata canzone. Dirò di pi§: l'ho sempre considerata una sorta di Manifesto musicale dell'utopia e dell'ipocrisia Comunista, con questi soliti e ammuffiti messaggetti di facile presa sull'uguaglianza, di un mondo senza frontiere e confini che poteva funzionare al limite coi Giochi senza Frontiere e di tutte queste panzane ideologiche ammorbate da una sempliciotta melodia non certo migliore di molte altre. Insopportabile la presenza ossessiva e asfissiante di Yoko Ono in quelle sessioni di registrazioni nel pur straordinario documentario Get Back. Come poter pensare che Lennon non fosse assorbito e plagiato da quella donna onnipresente!!?? Un politico oggi piuttosto importante del quale evito di fare il nome aveva a sua volta esternato, giustamente, perplessità riguardo questa canzone mettendone in evidenza il messaggio nefasto e comunistoide, e per questo (anche per questo) fu inevitabilmente criticata e attaccata. Si tolga dunque il velo di ipocrisia di fronte a tale ipocrisia! Grazie ancora! E complimenti!!
Esclusa la parte su Yoko Ono credo che pure John Lennon sarebbe daccordo con te, ma penso che le sue intenzioni fossero solo quelle di scrivere una canzone e non quella del secolo e neppure un manifesto, altri l'hanno strumentalizzata.
All You Need Is Love... Concordo sull'idea di fondo della Sua critica a Imagine, che considera questa canzone, nel momento in cui viene fatta assurgere a manifesto generazionale, un potente veicolo (inconsapevole) di un'ideologia calata dall'alto. Bisogna però considerare che Lennon a quel tempo viveva a New York, al centro della contestazione giovanile, infiammata soprattutto dalla tragica esperienza del conflitto Vietnamita, che aveva visto tanti ragazzi americani partiti per andare a uccidere e morire non per difendere la patria ma per lontane e non ben chiare ragioni di interesse geopolitico. Quindi essendo consapevole d'essere una figura popolare e amata dai giovani americani, sentì la responsabilità di dare il suo contributo poetico. Contributo che però risultò semplicistico, utopistico e alquanto banale. Ma l'intento fu onesto, secondo me. In una commovente intervista dichiarò: "Io e Yoko stiamo cambiando l'apatia di tutti i giovani, specialmente in America, ma che esiste anche in Inghilterra, Francia, Germania, ovunque, perchè tutti seguono lo stile di vita americano. La musica e lo stile di questo secolo è dettato dagli americani. Al momento che i giovani sono apatici e pensano che tutto sia finito e pensano solo alle droghe e a uccidersi, il nostro compito è dire loro che c'è ancora speranza e ci sono cose da fare e dobbiamo impegnarci a cambiare le loro teste e dire loro che non è tutto finito solo perché i figli dei fiori non hanno vinto, questo è solo l'inizio del cambiamento, la rivoluzione è solo all'inizio." Commovente per ingenuità e slancio.
A proposito di Yoko, quello che lo colpì in lei fu che non fu impressionata dalla sua enorme celebrità, si dimostrò una donna di carattere, poteva essere una guida, come può esserlo una madre, Julia, persa troppo presto e di cui ha sempre sentito una struggente mancanza. Ma non concordo sul fatto che fu una manipolatrice e neppure che destabilizzò il nostro amato John, quanto piuttosto gli diede quella forte stabilità affettiva che aveva sempre cercato e mai trovato. E al di là di Imagine, che è diventata super famosa come manifesto ideologico, è proprio del periodo solista che J. diede i frutti migliori rispetto agli ex compagni: Mind Games, Jealous Guy, Isolation, Woman... Ma a parte queste piccole differenze rispetto alla sostanza del Suo ben argomentato discorso, intendo rinforzarlo ricordando che Imagine, come manifesto della globalizzazione, ebbe un illustre precedente, quando ai Beatles venne commissionata una canzone dalla BBC, per partecipare ad "Our World", il primo programma televisivo che avrebbe collegato via satellite gli spettatori di tutto il mondo, in compagnia di altre celebrità come Picasso, Maria Callas, gli Stones.
Non mi risulta che tra le canzoni dei Beatles se ne possa annoverare qualcuna commissionata, fatto sta che venne chiesto loro di scrivere un brano che potesse portare un messaggio di pace universale. Quando uscì il 45 giri ricordo che pur essendo un ragazzino, mi infastidì molto vederli ritratti in copertina come uomini sandwich, che riportavano dei cartelli con lo slogan pro-amore in 4 lingue, a significare un andar oltre le differenze tra i popoli, ma anche un ruolo promozionale e pubblicitario di cui loro proprio non avevano alcun bisogno. Reclutati alla causa. A conferma di ciò John, pur avendo composto la canzone e suonata insieme ai compagni in un tripudio colori e palloncini, bambini e gente di ogni età ed estrazione sociale (ricordando che i Beatles piacevano a tutti) si disse perplesso di questa operazione: "Ho pensato all'amore come ad una cosa astratta, mentre cantavo All You Need Is Love. Parlavo di qualcosa che non avevo provato, Avevo provato amore a tratti per delle persone, oppure amore per cose e alberi e cose del genere ma non avevo mai provato ciò di cui stavo cantando". All You need is love Non era quindi esattamente farina del suo sacco, troppo astratta, lontana dall'esperienza, così come la visione da casetta di frutta candita proposta da Imagine.
ma infatti non ho mai ipotizzato cattiva fede in Lennon, lo dico chiaramente nel video
@@VelutLunaMusic è vero, lo avevo capito, volevo solo ampliare il contesto di queste sue posizioni pacifiste, non riconducibili secondo me all’unica influenza della signora Ono.
Analisi molto ben strutturata... Continua a piacermi, però, la semplicità della musica e la dolcezza del testo... Rimane e rimarrà, per me, una gran bella canzone... Forse utopica o distopica non ha importanza... Sono contento che sia nata di getto... Fosse stata più studiata non sarebbe stata così bella. Mi piace sentirla e pensare con lei... Lasciatemi ancora il sogno... Grazie John...
Buongiorno Marco Io sono d'accordo con il tuo pensiero sappiamo tutti che la biodiversità e la chiave di sopravvivenza aggiungo un'altra considerazione banale Se dovessimo tutti omologarci a un unico modello quale prenderemo per buono il tuo il mio o quello di John Lennon
Bravo Marco, sempre su temi ostici, soprattutto "a sinistra" (ma a sinistra di cosa? cos'è la sinistra oggi, ma pure ieri? Craxi oppure le B.R.???) senza tema di prendere posizione. La coerenza e la dignità sono merci rare, oggi - e tu sai metterle dei tuoi video. Non era così quand'eravamo giovincelli (ho la tua età), pure se abbiamo sbagliato tanto. Ma meglio sbagliare che star fermi sul divano a farci seghe con tinder. Fuor i dubbio, tra L.S.D. e Imagine c'è un abisso. Un brividino quando hai criticato Waters, che pur con i suoi soldi invece di fregarsene fa la sua parte controcorrente, al pari di Novak Đoković. Buon lavoro, Jure.
Stranamente questa canzone e tutti gli album di Lennon solista non hanno girato nel mio giradischi e non ci siano mai cercati come tutta o quasi la produzione solista dei Beatles. È una canzone molto retorica di cui se ne sono appropriati i contestatori de luxe
Se non ricordo male la Ono cercò di acquisire i diritti delle canzoni dei Beatles, sobillata da Spector.
scoperta anche io negli anni 70 da teen ager, musicalmente non mi è mai piaciuta e conseguentemente l' ho sempre ignorata. Averla sentita usare negli anni come un vessillo da sventolare in ogni dove, per tutto e il suo contrario, non me ne ha cambiato il parere, anzi.
mai mai digerita anzi, mi ha fatto sempre una discreta paura
.. indigeribile significa che ha un peso.
@@ceval-mr1gw certamente
Lui non dice che l' umanita' deve diventare tutta uguale, bensi' che deve raggiungere un obbiettivo comune. LA PACE soprattutto senza guerre e religioni.
e di chi ha un credo religioso che si farebbe?
Fra l'altro, se si va a guardare fra chi ha operato e opera per la pace, i credenti non mancano mai. Come la mettiamo?
Il mondo ha condannato Imagine e si è felicemente omologato ad "Happiness Is a warm gun"
Forse nn ti ho compreso ma mi pare il contrario : il mondo esalta imagine ( socialismo distopico ) per omologarci tutti in una Happiness ( canzone sugli abusi e dipendenze)
A mio avviso l'analisi ci starebbe se la canzone in questione non si intitolasse (è dichiarato già nel titolo, pensi!) IMAGINE che se non sbaglio significa "IMMAGINARE" ovvero, sognare! ... pensare ad una cosa talmente bella che non sarà possibile avvenga! E per me rimane una cosa bellissima quella descritta nel testo da John Lennon ma probabilmente impossibile. Quindi è già dichiarato fin dall'inizio quello che lei sostiene.
...invece è già perfettamente realizzata, solo che la realtà è che è UN INCUBO, UN INFERNO PROFONDO.
Si e' realizzata...!? Questo e' quello che avrebbero voluto farci credere i nuovo-ordo mondialisti ormai falliti quando hanno preso in ostaggio la canzone dopo avere eliminato fisicamente Lennon. Ricorda le parole di Lennon: "Se succede qualcosa a YoKo o a me, ricordate: non sarà stato un incidente". Vedi tutti popoli vivere la vita in pace e per il presente e adesso, dividendosi tutti insieme il mondo, senza ingordigia, senza fame, senza nazioni, senza religioni e senza proprietà privata in una fratellanza umana senza nessuna ragione per uccidere o morire ? Che questa onirica utopia, o alcuni suoi aspetti non piacciano puo' essere anche opinione legittima e degna di riflessione, ma che si sia realizzata, dai no... non scherziamo. Magari accadrà, si'... ma tra 10.000 anni. @@VelutLunaMusic
E' risaputo che le persone ricche dicono che "i soldi non contano niente", o che i "belli" dicono che la bellezza non conta niente, salvo poi capitare che, come nella canzone di Lucio Dalla, i "brutti" si videro consegnare un pezzo di specchio nel quale potersi guardare, o i poveri si accontentano di salire sulla collina e, anziché sentirsi dire "guarda, un giorno tutto questo sarà tuo", si sentono dire "guarda", e basta. Dopotutto, qualcuno c'era che aveva capito qualcosa.