Condivido con ciò che ha detto Michele: i romanzi che più mi sono rimasti sono quelli in cui riesci a farti il film nella mente. Personalmente cito La peste, Norwegian Wood e Delitto e Castigo
L' Idiota prof., io non l'avevo mai letto Dostoevskij salvi i soliti brani da antologia e l'ho preso apposta all'inizio della invasione russa. Straordinario e diabolico come abilità narrativa, nonostante certe "pause" della narrazione lunghissime (sorta di mini racconti nel romanzo oppure lunghi monologhi - anzi, a maggior ragione) l'ho divorato in pochi giorni nonostante la mole; non annoia di certo, a tratti ha quasi una impostazione da giallo, che non suoni sminutivo. Ma soprattutto al di là della qualità letteraria tout court, del fascino "straniante" di certi personaggi ecc. l'ho trovato proprio illuminante circa la cultura russa, a proposito dei discorsi che lei faceva due mattine fa mi pare...le dico solo che dopo una immersione totale in questo mondo così diverso ed estraneo davvero ti viene da pensare "datemi Balzac, datemi Maupassant, datemi Thackeray datemi qualsiasi cosa sia "occidentale" ho bisogno di una boccata d'aria". P.s. Yourcenar meravigliosa, condivido anche per l'Opera al Nero. Colpo di grazia mi manca, adesso lo leggerò senz'altro grazie
Spero che questi salotti letterari li facciate più spesso, magari su singoli autori/tematiche/correnti/generi. Li ascolterei e seguirei volentieri. In effetti la letteratura è una presenza un po' residuale nel canale.
“Works” uno dei libri più belli e soprattutto interessanti che abbia mai letto. Credo senza troppe retoriche si possa definire un’esperimento unico, per il particolare vissuto dell’autore.
Grazie Prof. Palma per il consiglio di Works. Spettacolare era tanto che non leggevo tutto di un fiato! Difficile trovare descritto meglio il contesto del nord est
Che bella chiaccherata Proffi, quanti spunti di riletture mi avete dato! Avrei due domande per entrambi, forse la prima più per Adriano, perché mi è parso di capire che Michele non sia un grande appassionato di cinema, mentre il Prof Adriano sì: 1) Cosa ne pensi/ate della trasposizione cinematografica de "Il processo" di Orson Welles? A me piace molto perché è una commedia nerissima in pure stile Kafka e anche per il coraggio che ebbe Welles di cambiare il finale e di inserire la parabola sulla Legge all'inizio del film. 2) Secondo voi Dino Buzzati è stato un mero scimmiottatore di Kafka o arrivò a sviluppare uno stile personale e innovativo? Non rileggo Il deserto dei tartari e la boutique del mistero da almeno 15 anni, ma da giovincello mi piacevano molto. Grazie sempre per queste splendide chiaccherate! P.S Il mio romanzo della vita è Delitto e Castigo. Inarrivabile e molto meglio dei Karamazov e dei Demoni.
Su Kafka, la stessa posizione di Palma l'ho letta in David Foster Wallace. Cito: "Nel 1998, David Foster Wallace tenne un discorso su Franz Kafka, durante un simposio a New York sponsorizzato dal Pen American Center per celebrare la pubblicazione di una nuova traduzione del Castello di Kafka. Il testo fu pubblicato su «Harper’s Magazine», con il titoloLaughing with Kafka [Ridere con Kafka], per poi confluire in Consider the Lobster (2005) con il titolo Some Remarks on Kafka's Funniness from Which Probably Not Enough Has Been Removed. La versione italiana, Alcune considerazioni sulla comicità di Kafka che forse dovevano essere tagliate ulteriormente, è disponibile in Considera l’aragosta, edita da Einaudi nella traduzione di Adelaide Cioni e Matteo Colombo." Siete adorabili e sempre di alto livello. Chapeau! (comunque ho gli stessi gusti del prof. Palma, mi sento compreso)
"Il Piacere fu uno dei primi libri con cui quarant'anni fa feci conoscenza con l'arte moderna, uno dei primi che ebbero influsso su di me" Robert Musil
Mi sarebbe piaciuto sapere la vostra su Thomas Mann. Altre letture notevoli: Fuentes - La morte di Artemio Cruz, Cortazar - Rayuela, Skvorecky - L'ingegnere delle anime umane, Danilo Kis - Clessidra. Anyway, puntata bellissima.
Grazie sempre interessantissimi. Michele ascolta al minuto 102 che ci sono stati degli sbalzi di volume. Forse il software di registrazione cancellando il rumore fa casino
Acquistato Trevisan, lo leggerò. Ho finito da poco "i Greci e l'irrazionale" e non saprei se condividerne l'ottimismo finale, ma il libro è molto interessante. Graze per il consiglio.
Palma, scusi se le faccio una domanda un po' sfacciata: per uno studente del francese di livello intermedio, con che libro consiglierebbe di iniziare a provare a leggere? Amo molto i classici e la letteratura, e se possibile vorrei approcciare qualcosa di un qualche valore, piuttosto che romanzetti rosa o racconti che di solito suggeriscono per cominciare. Grazie in anticipo. Elia Mantovani
Ho una curiosità. Sottolineate i libri durante le letture? Io sottolineo solo quelli di studio universitario, sono indeciso invece quando leggo nel tempo libero, sia per i saggi sia per le fiction. Puntata molto interessante.
Per me sottolineare è diventata una fissa. Nei saggi sottolineo a matita tutte le parti che ritengo utili per una futura rilettura (a volte arrivo a sottolineare quasi tutto il libro) e sottolineo con una biro rossa le frasi e i concetti fondamentali che voglio tenere a mente sempre. Scrivo pure delle note a fianco delle parti che non capisco o che mi hanno fatto riflettere. Per libri di narrativa sottolineo a matita le parti che mi piacciono di più (per l'immagine che evocano o per come sono scritte) e con la biro rossa le frasi che, per il loro contenuto, vorrei tenere a mente. Trovi questa "doppia sottolineatura" molto utile durante la rilettura. Mi aiuta a memorizzare meglio i concetti importanti. Ovviamente non si concilia bene con il collezionismo 😅
Per me che ho la memoria che è quella che è, sia sottolineature che appunti. Il risvolto positivo è che posso fare cross referencing e trovare passaggi ad una velocità impensabile. Anche l'indice dei nomi - cosa che l'editoria italiana snobba completamente, ma quella americana fortunatamente include in qualsiasi saggio - rende la consultazione successiva molto più semplice.
Scrivo quelli che ricordo: Works- Vitaliano Trevisan L'uomo senza qualità- R. Musil Viaggio al termine della notte- F. Cèline I tre moschettieri- A. Dumas Il castello, Il Processo, La metamorfosi- F. Kafka I sette pilastri della saggezza- Thomas E. Lawrence Alla ricerca del tempo perduto- M. Proust Ulisse- J. Joyce I fratelli Karamazov- F. Dostoevskij Sottomissione, Le particelle elementari- M. Houellebecq Il maestro e Margherita- M. Bulgakov Memorie di Adriano, L'opera al nero- Marguerite Yourcenar Sicuramente ho dimenticato qualcosa.
@@RobertoFiglie Si giusto. Ora che ci penso hanno citato anche "Memorie del sottosuolo" di Dostoevskij e altri autori francesi di cui non ricordo il nome.
Al minuto 38 mi avete fatto emergere una considerazione che spesso ho fatto, inizialmente in maniera provocatoria e antiaccademica ma che oggi considero fondata anche sul piano interpretativo. Prof. Palma è possibile leggere in chiave non dico umoristica ma ironica, semiseria alcuni testi che la traduzione scolastica ha reso forse eccessivamente austeri? Ad esempio, l'Etica di Spinoza, il more geometrico ecc. potrebbe essere letta in chiave sovversiva, satirica del metodo cartesiano?
Grazie per questi video. Avrei una domanda per il prof Boldrin riguardo la TFP a prezzi costanti nazionali e a prezzi internazionali. Guardando agli stessi due grafici per il Giappone, noto una differenza enorme tra i due, i.e., trend simile al tedesco (un pò peggio del tedesco ma meglio del francese o italiano) nella versione a prezzi nazionali costanti ma un trend pessimo nella versione a prezzi internazionali (peak nel 1991 a 0.75 USA, oggi a 0.65 USA). Immagino la cosa dipenda anche molto dal fatto che il cambio USDJPY è tenuto molto alto da repressione finanziaria in Giappone? (dico questo perché il grafico crolla dal 2013 2016 in poi, post Abenomics quando usdjpy passò da 80 a 120). Ha qualche senso quello che scrivo o sbaglio l'interpretazione? Grazie.
Valutazioni a parte (repressione o whatever) quella e' certamente la differenza. PPP e' influenzata dal cambio e, come nel caso italiano, se tieni botta sui prezzi internazionali svalutando questo e' perche' la tua produttivita' sistemica cala rispetto a quella degli altri. Quindi svaluti la tua moneta, ovvero i tuoi redditi/salari, ovvero ti impoverisci (meglio: riconosci di essere in processo di impoverimento) perche' sei meno produttivo degli altri. Vale per il Jap ed in maniera macroscopica dal 1980, per l'Italia. Ecco il risultato delle famose "svalutazioni competitive"!!
Mi permetto di dissentire su Houllebecq. In particolare Sottomissione é forse uno dei suoi romanzi maggiormente incompresi. A prima vista può sembrare, come ne discutevate, la classica storia sulla sostituzione etnica, ma in realtà ha una lettura diversa a leggerlo più attentamente. Sembra maggiormente parlare del problema della secolarizzatzione dell'Europa e del mondo occidentale. Il protagonsita alla fine sembra quasi sollevato dall'essersi convertito all'Islam, quasi come la religione gli dia una ragione di vita. E si collega al trend della decadenza dell'Occidente, trattato anche in questo video, come se più che essere sostituiti siamo più stanchi e senza meta. Poi si, recentemente Houllebecq sta degenerando e scadendo nel manierismo. Inoltre é uno di quegli autori polarizzanti, o si ama o si detesta.
Ringrazio la decadenza dell'occidente nella forma della sua secolarizzazione. Di Dugin non sento il bisogno e neppure degli Āyatollāh, criminali iraniani. Esca di casa Si diverta Finchè può. Non si sa mai che i suoi desideri poi si realizzino: Il boomerang.
mah, per esempio io qualcosa di suo ho letto e non lo amo né lo detesto, mi sa più o meno coinvolgere durante la lettura ma a lettura conclusa mi lascia freddo e dal giorno successivo non ci ripenso più. tuttavia sicuramente "Estensione..." letto da Palma è uno dei suoi peggiori, per darne un giudizio come autore non basta
Io credo che il problema non sia la qualità e la possibilità di "intrattenersi", il problema sta invece come quelle narrazioni insegnino o meno qualcosa. Se le prendo per mere storie va tutto bene se invece penso che dentro vi siano degli insegnamenti allora concordo che io con un Russo del secolo scorso ho poco in comune. Se collega le sue narrazioni alla vita e il pensiero di Dostoevskij capirà che si tratti di un sistema intriso di teologia e perdipiù Ortodossa. Poi se valuta come l'autore lavorasse fondamentalmente per poter dilapidare nel gioco d'azzardo. Veda lei come le prassi siano "etiche". E come lui possa "insegnare".
Doestoveskij è uno di quegli scrittori che ha tanti difetti ma anche tanti pregi: se si riesce a scavare sotto il suo palese sciovinismo, il sentimentalismo spesso eccessivo e gli intenti moralistico-teologici, vi si trova la grande letteratura. Karamazov ha, a mio avviso, momenti letterariamente altissimi e potentissimi nonostante tutto.
Dostoevskij parla di ciascuno di noi; la fede ortodossa funge solo da archetipo. Chi non si è soffermato abbastanza a guardare dentro l’abisso non può che scorgere dei sociopatici complessati. Al contrario, coloro che hanno vissuto una dipendenza totalizzante, una patologia mentale, una crisi esistenziale, un lutto insuperabile, troveranno nei personaggi Dostoevskijani dei fratelli. Non sono letture passatempo, ma un’esperienza totalizzante, masochistica, annichilente, annientante.
Per quanto riguarda gli scrittori italiani viventi, che ne pensate di Aldo Busi e/o Antonio Moresco? Il secondo è decisamente meno famoso, non essendo quasi mai andato in televisione.
Noia. Il primo mi sembra ridicolo francamente. Il secondo e' un predicatore banale delle solite fanfaluche dell'italia rivoluzionaria da salotto. Almeno quelli di Wu Ming fanno i comunisti ma sanno scrivere, sono originali, hanno inventato un modo di fare romanzo storico che puo' rivaleggiare con i classici dell'800. Ecco, secondo me Wu Ming e' "il" miglior romanziere italiano degli ultimi 30 anni. C'era Daniele del Giudice ma la natura gli fu matrigna.
@@MicheleBoldrin Non so se stiamo parlando dello stesso Moresco, non ho letto tutti i suoi libri, ma penso che "Canti del caos" sia un capolavoro. Concordo su Daniele Del Giudice.
Proust è il modello per i fenomenologici e i filosofi - miravano ad esserlo sia Foucault che Derrida [aggiungerei Severino - il suo modello di eternità ha un fondo proustiano: il passato ritorna ]. Ed è sicuramente il modello dei corsi di scrittura: Racconta la tua storia che forse è l'unica cosa che sai. Male. Chiaramente.
Ma no, dai! Marcel racconta le sue memorie, fatte di odori, colori, suoni, emozioni, casini vari e divagazioni sessual-filosofiche. Magari fosse stato l'ispirazione per Severino, lo avrebbe portato a stare zitto visto che da un lato non sapeva scrivere e dall'altro non avrebbe avuto nulla da raccontare non avendo "vissuto" ma passato la vita in sacrestia a cacare il cazzo. Foucault ha scritto cose originali, valide tutt'ora. Derrida non vedo dove trovi il legame con MP, per irrilevante che mi sembra Derrida intellettualmente.
@@MicheleBoldrin Proust è un modello non che Foucault o Derrida o Severino siano Proust - al massimo vorrebbero. Devi considerare quel lato ascientifico/fenomenologico per cui quegli scrittori come appunto Musil Kafka Proust siano il massimo possibile della filosofia. I veri filosofi. Se ne parli con Cacciari vedrai che confermerà. Se hai La storia della follia di Foucault in appendice trovi un dialogo tra Foucault e Derrida: Il mio corpo, questo foglio, questo fuoco.
Successe una cosa simile con l'aumento delle accise sulla benzina (green tax) e la Francia di tutta risposta produsse i Gilet Gialli. La Francia del 2023 è l'Italia del 2014:)
@@Fabioink ti spiego: grazie a chi è stata portata a 67 anni? Grazie a un politico di mestiere? No, è stata Elsa Fornero durante il governo tecnico di Monti, che dopo la sua riforma è stata trattata come demonio e traditrice della patria nonché affamatrice del popolo dal partitame italiano. Oggi nessuno difende la fornero, anzi alcuni hanno venduto all'elettorato cialtrone che fosse buono e giusto cambiare la legge per abbassare l'età pensionabile e approvato scempi come quota 100 o 102. Se oggi avessimo politici con le palle dovrebbero operare un serio taglio delle pensioni in essere e cancellare tutte le varie quote 100 e oltre, per evitare il collasso annunciato del sistema pensionistico. Sono stato abbastanza chiaro nello spiegare l'ovvio?
@@Fabioink 1) la pressione fiscale è molto elevata ANCHE grazie al fatto che lo stato finanzia l'Inps con 130 miliardi all'anno in aggiunta ai contributi prelevati dai lavoratori. Quindi si, quota 100, è indegna, basta avere un minimo di capacità di comprendonio per capirlo 2) sei tu che hai chiesto spiegazioni, in maniera piuttosto arrogante come sé fossi tu a saperla lunga, invece sei evidentemente ignorante. Se credi che dibattere di questi temi sia inutile allora evita di commentare tu, senza dire agli altri cosa fare, soprattutto sul canale del prof. che è fatto apposta per alimentare il dibattito pubblico costruttivo. Non ne hai azzeccata mezza manco per sbaglio.
Condivido con ciò che ha detto Michele: i romanzi che più mi sono rimasti sono quelli in cui riesci a farti il film nella mente.
Personalmente cito La peste, Norwegian Wood e Delitto e Castigo
Il mio quadernino dove annoto i consigli di lettura sta diventando un volume a sé stante.
L' Idiota prof., io non l'avevo mai letto Dostoevskij salvi i soliti brani da antologia e l'ho preso apposta all'inizio della invasione russa. Straordinario e diabolico come abilità narrativa, nonostante certe "pause" della narrazione lunghissime (sorta di mini racconti nel romanzo oppure lunghi monologhi - anzi, a maggior ragione) l'ho divorato in pochi giorni nonostante la mole; non annoia di certo, a tratti ha quasi una impostazione da giallo, che non suoni sminutivo. Ma soprattutto al di là della qualità letteraria tout court, del fascino "straniante" di certi personaggi ecc. l'ho trovato proprio illuminante circa la cultura russa, a proposito dei discorsi che lei faceva due mattine fa mi pare...le dico solo che dopo una immersione totale in questo mondo così diverso ed estraneo davvero ti viene da pensare "datemi Balzac, datemi Maupassant, datemi Thackeray datemi qualsiasi cosa sia "occidentale" ho bisogno di una boccata d'aria". P.s. Yourcenar meravigliosa, condivido anche per l'Opera al Nero. Colpo di grazia mi manca, adesso lo leggerò senz'altro grazie
Spero che questi salotti letterari li facciate più spesso, magari su singoli autori/tematiche/correnti/generi. Li ascolterei e seguirei volentieri. In effetti la letteratura è una presenza un po' residuale nel canale.
“Works” uno dei libri più belli e soprattutto interessanti che abbia mai letto. Credo senza troppe retoriche si possa definire un’esperimento unico, per il particolare vissuto dell’autore.
Puntata formidabile. Come quelle sui ricordi "politici". Ancora pensieri e ricordi sui libri, please. Poi su Giubilei 🔝
viste le conferenze passate pensavo che sarebbe bello se ci fosse un dibattito in presenza tra Michele e Adriano in Italia
Grazie Prof. Palma per il consiglio di Works. Spettacolare era tanto che non leggevo tutto di un fiato! Difficile trovare descritto meglio il contesto del nord est
Grazie per aver suggerito "Il colpo di grazia" della Yourcenar. Non lo conoscevo e mi è piaciuto moltissimo!
Palma & Boldrin danno assuefazione
Che bella chiaccherata Proffi, quanti spunti di riletture mi avete dato! Avrei due domande per entrambi, forse la prima più per Adriano, perché mi è parso di capire che Michele non sia un grande appassionato di cinema, mentre il Prof Adriano sì:
1) Cosa ne pensi/ate della trasposizione cinematografica de "Il processo" di Orson Welles? A me piace molto perché è una commedia nerissima in pure stile Kafka e anche per il coraggio che ebbe Welles di cambiare il finale e di inserire la parabola sulla Legge all'inizio del film.
2) Secondo voi Dino Buzzati è stato un mero scimmiottatore di Kafka o arrivò a sviluppare uno stile personale e innovativo? Non rileggo Il deserto dei tartari e la boutique del mistero da almeno 15 anni, ma da giovincello mi piacevano molto.
Grazie sempre per queste splendide chiaccherate!
P.S
Il mio romanzo della vita è Delitto e Castigo. Inarrivabile e molto meglio dei Karamazov e dei Demoni.
su (1) ti consiglio il paper "Sin without God": Existentialism and "The Trial"
@@SamueleCastiglioni Grazie mille, lo leggerò!
I tre moschettieri sono davvero un grande romanzo.
Su Kafka, la stessa posizione di Palma l'ho letta in David Foster Wallace. Cito: "Nel 1998, David Foster Wallace tenne un discorso su Franz Kafka, durante un simposio a New York sponsorizzato dal Pen American Center per celebrare la pubblicazione di una nuova traduzione del Castello di Kafka.
Il testo fu pubblicato su «Harper’s Magazine», con il titoloLaughing with Kafka [Ridere con Kafka], per poi confluire in Consider the Lobster (2005) con il titolo Some Remarks on Kafka's Funniness from Which Probably Not Enough Has Been Removed.
La versione italiana, Alcune considerazioni sulla comicità di Kafka che forse dovevano essere tagliate ulteriormente, è disponibile in Considera l’aragosta, edita da Einaudi nella traduzione di Adelaide Cioni e Matteo Colombo."
Siete adorabili e sempre di alto livello. Chapeau!
(comunque ho gli stessi gusti del prof. Palma, mi sento compreso)
Condivido l'entusiasmo di Palma per Trevisan. Works è del 2016.
"Il Piacere fu uno dei primi libri con cui quarant'anni fa feci conoscenza con l'arte moderna, uno dei primi che ebbero influsso su di me"
Robert Musil
Mi sarebbe piaciuto sapere la vostra su Thomas Mann.
Altre letture notevoli:
Fuentes - La morte di Artemio Cruz,
Cortazar - Rayuela,
Skvorecky - L'ingegnere delle anime umane,
Danilo Kis - Clessidra.
Anyway, puntata bellissima.
Quoto, anch'io avrei voluto avere un parere su Mann essendo "La montagna incantata" il mio romanzo preferito
Confermo, "I fratelli Karamazov" è quasi frustrante e a distanza di anni i personaggi mi sono rimasti impressi.
Bellissimo "Works" di Vitaliano Trevisan
Ai lettori di works consiglio anche cartongesso di Francesco maino
Grazie sempre interessantissimi. Michele ascolta al minuto 102 che ci sono stati degli sbalzi di volume. Forse il software di registrazione cancellando il rumore fa casino
se ricordo bene era dalle mie parti vitaliano trevisan - a crespadoro - consiglio anche il suo film Primo Amore by Garrone, mi è piaciuto molto
ha ragione Lei, Crespadoro, ho sbagliato io a dire che il nome della città era Crespano
Prof Palma e Boldrin, opinioni su Marquez?
Acquistato Trevisan, lo leggerò. Ho finito da poco "i Greci e l'irrazionale" e non saprei se condividerne l'ottimismo finale, ma il libro è molto interessante. Graze per il consiglio.
Ho il sospetto che Boldrin possa essere un fan di Philip Roth
Dovstoevsky rivolge penetranti occhi morali sulla sofferenza umana e il suo effetto sugli assassini.
Il prof Palma è offuscato come Robin Williams in Harry a pezzi di Woody Allen 😂
Bellissima conversazione. Solo una piccola correzione: il protagonista della Metamorfosi si chiama Gregor Samsa:)
Palma, scusi se le faccio una domanda un po' sfacciata: per uno studente del francese di livello intermedio, con che libro consiglierebbe di iniziare a provare a leggere? Amo molto i classici e la letteratura, e se possibile vorrei approcciare qualcosa di un qualche valore, piuttosto che romanzetti rosa o racconti che di solito suggeriscono per cominciare. Grazie in anticipo. Elia Mantovani
michel rio
@@adrianopaoloshaulgershompa3132 Ringrazio
@@eliamantovani6063 si figuri, il libro sul pappagallo è magnifico
in italiano, lo tradussero come "trespolo del pappagallo"
Ho una curiosità.
Sottolineate i libri durante le letture?
Io sottolineo solo quelli di studio universitario, sono indeciso invece quando leggo nel tempo libero, sia per i saggi sia per le fiction.
Puntata molto interessante.
Per me sottolineare è diventata una fissa. Nei saggi sottolineo a matita tutte le parti che ritengo utili per una futura rilettura (a volte arrivo a sottolineare quasi tutto il libro) e sottolineo con una biro rossa le frasi e i concetti fondamentali che voglio tenere a mente sempre. Scrivo pure delle note a fianco delle parti che non capisco o che mi hanno fatto riflettere.
Per libri di narrativa sottolineo a matita le parti che mi piacciono di più (per l'immagine che evocano o per come sono scritte) e con la biro rossa le frasi che, per il loro contenuto, vorrei tenere a mente.
Trovi questa "doppia sottolineatura" molto utile durante la rilettura. Mi aiuta a memorizzare meglio i concetti importanti.
Ovviamente non si concilia bene con il collezionismo 😅
Per me che ho la memoria che è quella che è, sia sottolineature che appunti. Il risvolto positivo è che posso fare cross referencing e trovare passaggi ad una velocità impensabile. Anche l'indice dei nomi - cosa che l'editoria italiana snobba completamente, ma quella americana fortunatamente include in qualsiasi saggio - rende la consultazione successiva molto più semplice.
"Cristo che va e viene" ❤
Ascolto con molto interesse
Qualche buon'anima che elenchi in un commento tutti i libri che citano?
Scrivo quelli che ricordo:
Works- Vitaliano Trevisan
L'uomo senza qualità- R. Musil
Viaggio al termine della notte- F. Cèline
I tre moschettieri- A. Dumas
Il castello, Il Processo, La metamorfosi- F. Kafka
I sette pilastri della saggezza- Thomas E. Lawrence
Alla ricerca del tempo perduto- M. Proust
Ulisse- J. Joyce
I fratelli Karamazov- F. Dostoevskij
Sottomissione, Le particelle elementari- M. Houellebecq
Il maestro e Margherita- M. Bulgakov
Memorie di Adriano, L'opera al nero- Marguerite Yourcenar
Sicuramente ho dimenticato qualcosa.
@@RiccardoD-ru4rj di Bulgakov hanno citato anche La guardia bianca.
@@RiccardoD-ru4rj grazie mille
@@toplol1 Prego
@@RobertoFiglie Si giusto. Ora che ci penso hanno citato anche "Memorie del sottosuolo" di Dostoevskij e altri autori francesi di cui non ricordo il nome.
iirc, anche DFW considerava Kafka un autore ironico.
Kafka descrive un Fantozzi del primo 900
Al minuto 38 mi avete fatto emergere una considerazione che spesso ho fatto, inizialmente in maniera provocatoria e antiaccademica ma che oggi considero fondata anche sul piano interpretativo. Prof. Palma è possibile leggere in chiave non dico umoristica ma ironica, semiseria alcuni testi che la traduzione scolastica ha reso forse eccessivamente austeri? Ad esempio, l'Etica di Spinoza, il more geometrico ecc. potrebbe essere letta in chiave sovversiva, satirica del metodo cartesiano?
Spinoza era molto satirico, non di Descartes
@@adrianopaoloshaulgershompa3132 grazie Prof. Palma della risposta. Di chi era satirico Spinoza?
@@sammontana895 decida lei, di leviathan e dei due cleri, di certo
Trevisan ❤️
Grazie per questi video. Avrei una domanda per il prof Boldrin riguardo la TFP a prezzi costanti nazionali e a prezzi internazionali. Guardando agli stessi due grafici per il Giappone, noto una differenza enorme tra i due, i.e., trend simile al tedesco (un pò peggio del tedesco ma meglio del francese o italiano) nella versione a prezzi nazionali costanti ma un trend pessimo nella versione a prezzi internazionali (peak nel 1991 a 0.75 USA, oggi a 0.65 USA). Immagino la cosa dipenda anche molto dal fatto che il cambio USDJPY è tenuto molto alto da repressione finanziaria in Giappone? (dico questo perché il grafico crolla dal 2013 2016 in poi, post Abenomics quando usdjpy passò da 80 a 120). Ha qualche senso quello che scrivo o sbaglio l'interpretazione?
Grazie.
Valutazioni a parte (repressione o whatever) quella e' certamente la differenza. PPP e' influenzata dal cambio e, come nel caso italiano, se tieni botta sui prezzi internazionali svalutando questo e' perche' la tua produttivita' sistemica cala rispetto a quella degli altri. Quindi svaluti la tua moneta, ovvero i tuoi redditi/salari, ovvero ti impoverisci (meglio: riconosci di essere in processo di impoverimento) perche' sei meno produttivo degli altri. Vale per il Jap ed in maniera macroscopica dal 1980, per l'Italia. Ecco il risultato delle famose "svalutazioni competitive"!!
@@MicheleBoldrin Grazie mille, chiaro.
Incredibile i tre moschettieri, però il finale un po' debole secondo me
I sette pilastri della saggezza sono un bel libro (non proprio di storia però).
mai TEL lo presento' come un libro di storia, a cominciare dai 7 pilastri
Mi permetto di dissentire su Houllebecq. In particolare Sottomissione é forse uno dei suoi romanzi maggiormente incompresi. A prima vista può sembrare, come ne discutevate, la classica storia sulla sostituzione etnica, ma in realtà ha una lettura diversa a leggerlo più attentamente.
Sembra maggiormente parlare del problema della secolarizzatzione dell'Europa e del mondo occidentale. Il protagonsita alla fine sembra quasi sollevato dall'essersi convertito all'Islam, quasi come la religione gli dia una ragione di vita. E si collega al trend della decadenza dell'Occidente, trattato anche in questo video, come se più che essere sostituiti siamo più stanchi e senza meta.
Poi si, recentemente Houllebecq sta degenerando e scadendo nel manierismo. Inoltre é uno di quegli autori polarizzanti, o si ama o si detesta.
Ringrazio la decadenza dell'occidente nella forma della sua secolarizzazione. Di Dugin non sento il bisogno e neppure degli Āyatollāh, criminali iraniani.
Esca di casa
Si diverta
Finchè può. Non si sa mai che i suoi desideri poi si realizzino: Il boomerang.
mah, per esempio io qualcosa di suo ho letto e non lo amo né lo detesto, mi sa più o meno coinvolgere durante la lettura ma a lettura conclusa mi lascia freddo e dal giorno successivo non ci ripenso più. tuttavia sicuramente "Estensione..." letto da Palma è uno dei suoi peggiori, per darne un giudizio come autore non basta
Ostia vostra!
Leggetevi il barone rampante, lì l'ansia a vagonate
Vero, ma ansia solo a 13 anni. Dopo ho riprovato e mi dava solo noia.
Sui Karamazov non sono d'accordo: è un grandissimo romanzo, sia pure con qualche capitolo di t4oppo.
Io credo che il problema non sia la qualità e la possibilità di "intrattenersi", il problema sta invece come quelle narrazioni insegnino o meno qualcosa. Se le prendo per mere storie va tutto bene se invece penso che dentro vi siano degli insegnamenti allora concordo che io con un Russo del secolo scorso ho poco in comune. Se collega le sue narrazioni alla vita e il pensiero di Dostoevskij capirà che si tratti di un sistema intriso di teologia e perdipiù Ortodossa. Poi se valuta come l'autore lavorasse fondamentalmente per poter dilapidare nel gioco d'azzardo. Veda lei come le prassi siano "etiche". E come lui possa "insegnare".
Doestoveskij è uno di quegli scrittori che ha tanti difetti ma anche tanti pregi: se si riesce a scavare sotto il suo palese sciovinismo, il sentimentalismo spesso eccessivo e gli intenti moralistico-teologici, vi si trova la grande letteratura. Karamazov ha, a mio avviso, momenti letterariamente altissimi e potentissimi nonostante tutto.
Dostoevskij parla di ciascuno di noi; la fede ortodossa funge solo da archetipo. Chi non si è soffermato abbastanza a guardare dentro l’abisso non può che scorgere dei sociopatici complessati. Al contrario, coloro che hanno vissuto una dipendenza totalizzante, una patologia mentale, una crisi esistenziale, un lutto insuperabile, troveranno nei personaggi Dostoevskijani dei fratelli. Non sono letture passatempo, ma un’esperienza totalizzante, masochistica, annichilente, annientante.
Per quanto riguarda gli scrittori italiani viventi, che ne pensate di Aldo Busi e/o Antonio Moresco?
Il secondo è decisamente meno famoso, non essendo quasi mai andato in televisione.
Noia. Il primo mi sembra ridicolo francamente. Il secondo e' un predicatore banale delle solite fanfaluche dell'italia rivoluzionaria da salotto.
Almeno quelli di Wu Ming fanno i comunisti ma sanno scrivere, sono originali, hanno inventato un modo di fare romanzo storico che puo' rivaleggiare con i classici dell'800.
Ecco, secondo me Wu Ming e' "il" miglior romanziere italiano degli ultimi 30 anni. C'era Daniele del Giudice ma la natura gli fu matrigna.
@@MicheleBoldrin Non so se stiamo parlando dello stesso Moresco, non ho letto tutti i suoi libri, ma penso che "Canti del caos" sia un capolavoro.
Concordo su Daniele Del Giudice.
1:05:22 mi sento male
Sì si anch’io Proust 😀
Proust è il modello per i fenomenologici e i filosofi - miravano ad esserlo sia Foucault che Derrida [aggiungerei Severino - il suo modello di eternità ha un fondo proustiano: il passato ritorna ]. Ed è sicuramente il modello dei corsi di scrittura: Racconta la tua storia che forse è l'unica cosa che sai. Male. Chiaramente.
Ma no, dai!
Marcel racconta le sue memorie, fatte di odori, colori, suoni, emozioni, casini vari e divagazioni sessual-filosofiche. Magari fosse stato l'ispirazione per Severino, lo avrebbe portato a stare zitto visto che da un lato non sapeva scrivere e dall'altro non avrebbe avuto nulla da raccontare non avendo "vissuto" ma passato la vita in sacrestia a cacare il cazzo.
Foucault ha scritto cose originali, valide tutt'ora. Derrida non vedo dove trovi il legame con MP, per irrilevante che mi sembra Derrida intellettualmente.
@@MicheleBoldrin Proust è un modello non che Foucault o Derrida o Severino siano Proust - al massimo vorrebbero. Devi considerare quel lato ascientifico/fenomenologico per cui quegli scrittori come appunto Musil Kafka Proust siano il massimo possibile della filosofia. I veri filosofi. Se ne parli con Cacciari vedrai che confermerà.
Se hai La storia della follia di Foucault in appendice trovi un dialogo tra Foucault e Derrida: Il mio corpo, questo foglio, questo fuoco.
Mio commento tattico
Hi Michele,oggi abbiamo votato nel NSW, finalmente sembra che labour abbiano la maggioranza , cambiamo un governo liberal terrificante!
in Ita la legge dice 67 anni ma nella realtà si diventa pensionati a 62 63 anni
La nebbia
La storia dell'orologio è una bufala in piena regola
Possiamo dire che Macron ha le palle di fare quello che nessun politico italiano farebbe? (Certo, anche perché non può essere rieletto)
Successe una cosa simile con l'aumento delle accise sulla benzina (green tax) e la Francia di tutta risposta produsse i Gilet Gialli. La Francia del 2023 è l'Italia del 2014:)
@@Fabioink ti spiego: grazie a chi è stata portata a 67 anni? Grazie a un politico di mestiere? No, è stata Elsa Fornero durante il governo tecnico di Monti, che dopo la sua riforma è stata trattata come demonio e traditrice della patria nonché affamatrice del popolo dal partitame italiano. Oggi nessuno difende la fornero, anzi alcuni hanno venduto all'elettorato cialtrone che fosse buono e giusto cambiare la legge per abbassare l'età pensionabile e approvato scempi come quota 100 o 102.
Se oggi avessimo politici con le palle dovrebbero operare un serio taglio delle pensioni in essere e cancellare tutte le varie quote 100 e oltre, per evitare il collasso annunciato del sistema pensionistico. Sono stato abbastanza chiaro nello spiegare l'ovvio?
@@Fabioink 1) la pressione fiscale è molto elevata ANCHE grazie al fatto che lo stato finanzia l'Inps con 130 miliardi all'anno in aggiunta ai contributi prelevati dai lavoratori. Quindi si, quota 100, è indegna, basta avere un minimo di capacità di comprendonio per capirlo
2) sei tu che hai chiesto spiegazioni, in maniera piuttosto arrogante come sé fossi tu a saperla lunga, invece sei evidentemente ignorante. Se credi che dibattere di questi temi sia inutile allora evita di commentare tu, senza dire agli altri cosa fare, soprattutto sul canale del prof. che è fatto apposta per alimentare il dibattito pubblico costruttivo.
Non ne hai azzeccata mezza manco per sbaglio.
scusi chi è Marcon?
@adriano paolo shaul gershom palma quello di Dese e prima de Gaggio 😂
P. S. Si scherza. Ignorare il disturbato.