Buonasera, Professore. La frase n. 9, es. 10, dall'italiano "Mi manca il tempo di scrivere di più, benché grande sia il desiderio di farlo", [...] non è corretto "cum cupiditas hoc agendi magna SIT e non EST, come leggo nella Sua traduzione? La concessiva si può tradurre con "cum+ congiuntivo ", è esatto? Grazie mille e mi scusi!
Ci vuole appunto SIT perché ho tradotto la concessiva con il cum+cong. Utilizzando le congiunzioni, etsi, tametsi, etiamsi, ci vuole il cong. Con quamquam il latino vuole l'indicativo. Ho corretto. Grazie.
Buonasera professo non ho capito la frase n. 8. Io ho capito che condendo non è gerundio perché oppido è dativo. Se fosse stato un gerundio con valore finale doveva esserci oppidum esatto? Anche un'altra cosa mi è poco chiara:il gerundio può esserci solo con un complemento oggetto espresso. Ma si intende nella traduzione italiana? Per es. nella frase 8 visto che città è complemento oggetto in italiano non si può usare il gerundio latino? O il complemento oggetto espresso è locum? Scusi per la lunghezza delle domande. Patrizia Ammirati
Penso propio che i miei commenti alla frase 8, invece di chiarire abbiano confuso ancora di più le iedee. Allora, spero di rimediare adesso: "condendo" non è gerundio ma gerundivo perché il c oggetto non si trova in caso accusativo, ma concorda con il verbo "condendo". E' necessario il c oggetto espresso solo nella costruzione con il gerundivo, con il gerundio il c oggetto ci può essere e ci può non essere. In latino qui il c oggetto è oppido. Io ho certamente espresso una mia riflessione a metà e le spiego perché: in latino la prop, finale può essere tradotta anche con ad+acc del gerundio o gerundivo, oppure con causa+ il genitivo del gerundio o gerundivo, qui la finale si presenta invece in dativo, una posibilità non contemplata nelle regole ufficiali. Ecco tutto. Mi ricontatti se la cosa non fosse ancora chiara.
@@vincenzopanzeca8711 grazie della risposta. Mi spiego meglio :in tutte le grammatiche ho letto che il gerundivo è una scelta obbligata al posto del gerundio nei casi dativo ablativo e accusativo preceduto da preposizione quando c'è nella frase un c. Oggetto. Ma nelle frasi con il dativo o ablativo io non vedo il complemento oggetto. Quindi c'è nella traduzione italiana ma in Latin è espresso in caso dativo o ablativo giusto? Come oppido che tradotto in italiano è un complemento oggetto. È corretto?
@@patriziaammirati5451 Certo. Io non ho proposto queste distinzioni perché ormai non si traduce più dall'italiano e ho cercato di snellire al massimo le regole. Scarichi il mio manuale pratico per la traduzione e segua questo video. Navigate anche dentro il mio sito. Nello specifico: ua-cam.com/video/vx6nZAC7pMg/v-deo.html
Buonasera, Professore. La frase 9 dell'esercizio 9 "Homines ad deos nulla re propius...", io l'ho tradotta così "Gli uomini non si accostano più vicino agli dei per qualcosa (complemento di limitazione), quanto per arrecare la salute agli uomini". Secondo Lei, può essere corretta? Grazie mille!
Traduzione libera, certamente. "dando" latino dovrebbe tessere tradotto con "dando" italiano. La finale non si traduce mai con il gerundio in abl o dat. Comunque capisco che per restare legato alla lettera la mia traduzione è molto brutta. Qui l'autore vuole interpretare "dando" come c di trumento.
Dando... Sì, è così, ho sbagliato! Allora il senso potrebbe essere questo: "Gli uomini si accostano più vicino agli dei (assomigliano agli dei?!) in nessuna cosa quanto nell'arrecare la salvezza agli uomini", cioè gli uomini possono, come gli dei, salvare altri uomini? Potrebbe andare, anche se è comunque una brutta traduzione! Grazie, Professore!
Buonasera, Professore. La frase n. 9, es. 10, dall'italiano "Mi manca il tempo di scrivere di più, benché grande sia il desiderio di farlo", [...] non è corretto "cum cupiditas hoc agendi magna SIT e non EST, come leggo nella Sua traduzione? La concessiva si può tradurre con "cum+ congiuntivo ", è esatto? Grazie mille e mi scusi!
Ci vuole appunto SIT perché ho tradotto la concessiva con il cum+cong. Utilizzando le congiunzioni, etsi, tametsi, etiamsi, ci vuole il cong. Con quamquam il latino vuole l'indicativo. Ho corretto. Grazie.
@@vincenzopanzeca8711 Professore, grazie sempre a Lei, con grande affetto!
Buonasera professo non ho capito la frase n. 8. Io ho capito che condendo non è gerundio perché oppido è dativo. Se fosse stato un gerundio con valore finale doveva esserci oppidum esatto?
Anche un'altra cosa mi è poco chiara:il gerundio può esserci solo con un complemento oggetto espresso. Ma si intende nella traduzione italiana? Per es. nella frase 8 visto che città è complemento oggetto in italiano non si può usare il gerundio latino? O il complemento oggetto espresso è locum?
Scusi per la lunghezza delle domande.
Patrizia Ammirati
Penso propio che i miei commenti alla frase 8, invece di chiarire abbiano confuso ancora di più le iedee. Allora, spero di rimediare adesso: "condendo" non è gerundio ma gerundivo perché il c oggetto non si trova in caso accusativo, ma concorda con il verbo "condendo". E' necessario il c oggetto espresso solo nella costruzione con il gerundivo, con il gerundio il c oggetto ci può essere e ci può non essere. In latino qui il c oggetto è oppido. Io ho certamente espresso una mia riflessione a metà e le spiego perché: in latino la prop, finale può essere tradotta anche con ad+acc del gerundio o gerundivo, oppure con causa+ il genitivo del gerundio o gerundivo, qui la finale si presenta invece in dativo, una posibilità non contemplata nelle regole ufficiali. Ecco tutto. Mi ricontatti se la cosa non fosse ancora chiara.
@@vincenzopanzeca8711 grazie della risposta. Mi spiego meglio :in tutte le grammatiche ho letto che il gerundivo è una scelta obbligata al posto del gerundio nei casi dativo ablativo e accusativo preceduto da preposizione quando c'è nella frase un c. Oggetto. Ma nelle frasi con il dativo o ablativo io non vedo il complemento oggetto. Quindi c'è nella traduzione italiana ma in Latin è espresso in caso dativo o ablativo giusto? Come oppido che tradotto in italiano è un complemento oggetto. È corretto?
@@patriziaammirati5451 Certo. Io non ho proposto queste distinzioni perché ormai non si traduce più dall'italiano e ho cercato di snellire al massimo le regole. Scarichi il mio manuale pratico per la traduzione e segua questo video. Navigate anche dentro il mio sito. Nello specifico: ua-cam.com/video/vx6nZAC7pMg/v-deo.html
Grazie mille
Buonasera, Professore. La frase 9 dell'esercizio 9 "Homines ad deos nulla re propius...", io l'ho tradotta così "Gli uomini non si accostano più vicino agli dei per qualcosa (complemento di limitazione), quanto per arrecare la salute agli uomini". Secondo Lei, può essere corretta? Grazie mille!
Traduzione libera, certamente. "dando" latino dovrebbe tessere tradotto con "dando" italiano. La finale non si traduce mai con il gerundio in abl o dat. Comunque capisco che per restare legato alla lettera la mia traduzione è molto brutta. Qui l'autore vuole interpretare "dando" come c di trumento.
Dando... Sì, è così, ho sbagliato! Allora il senso potrebbe essere questo: "Gli uomini si accostano più vicino agli dei (assomigliano agli dei?!) in nessuna cosa quanto nell'arrecare la salvezza agli uomini", cioè gli uomini possono, come gli dei, salvare altri uomini? Potrebbe andare, anche se è comunque una brutta traduzione! Grazie, Professore!
@@carlamastropietro3190 Io tradurrei semplicemente "arrecando" >> sub strumentale.
Grazie mille, Professore!