Ne ho altri due di metrica pronti da registrare ma in programmazione per febbraio... non sono "molti di più" ma è il massimo che posso fare 😋 In questo periodo sto lavorando al mio secondo libro, traduzione in endecasillabi e commento del bellissimo Inno omerico ad Afrodite che uscirà a marzo per la Società Editrice Dante Alighieri.
@@HerrQuattrone Complimenti e buon lavoro allora. se posso approfittare vorrei chiedere, in un corso universitario di lett. classiche come si affronta in genere questo aspetto delle lingue antiche; ci sono esami specifici?
No, i metri fondamentali dovrebbero essere stati acquisiti al liceo, mentre quelli più complicati si affrontano con l'aiuto dei libri. Questo almeno per com'era l'università che ho fatto io. Ora si esce dalla scuola conoscendo a malapena l'esametro dattilico, alcuni professori all'università nemmeno richiedono più la lettura in metrica di Omero. Un po' triste ma va così
@@HerrQuattrone be, devo dire che, mi dispiace dirlo ma mi dai una buona notizia. A me la metrica e la lettura in metrica risulta molto ostica, sopratutto perchè non mi piace proprio il tipo di melodie che escono... Io non ho frequentato il liceo, e per questo immagino che se dovessi iscrivermi a lettere, mi farebbero una sorta di test di ingresso, e magari finirebbero per chiedermi quello che per gli altri è dato per acquisito. lo capirei e sarebbe anche quasi giusto. Anche se non credo di "correre il rischio", perchè la mia idea era di frequentare a distanza, ma, da quello che so, le uni a me più vicine non organizzano precorsi a distanza per chi non ha fatto il liceo, quelli standard di lettere si, ma non i precorsi. quindi credo proprio rimarrà una sogno ad occhi aperti. Visto che ci sono aggiungo una domanda, puoi indicarmi un manuale ben fatto, completo, di metrica. e magari anche un buon manuale di letteratura greca? io ho un vecchio manuale di Del Corno, ma non ha nemmeno una riga in lingua. Grazie.
Grazie per gli esempi pratici, sono estremamente utili! Nonostante lo studio dei fondamenti di metrica latina, non mi era ben chiaro il risvolto pratico di questa: grazie alle sue spiegazioni, ora ho capito come allenarmi.
Utilissimo. Molto interessante e davvero ben spiegato… curiosità: quindi anticamente i versi poetici si ascoltavano così come li ha declamati nell’esempio?
Grazie! In realtà nessuno può sapere come esattamente suonava la declamazione del verso antico, perché nessuno sa esattamente come parlavano i latini. La "lettura metrica" era in realtà la loro lettura "normale", un po' come se noi oggi leggessimo il nostro Pascoli. Il sistema quantitativo doveva influenzare anche il parlato, ma nessuno può dire quanto fosse forte l'accento tonico e quanto la quantità. Si possono fare solo congetture.
Di quale accento parli? Quello tonico, come in italiano o tedesco, non era molto avvertito; si dovrebbe rispettare la quantità... la lettura che ho proposto nel video è un esempio, ma c'è anche chi ha provato a riprodurre la musica.
Molto difficile da fare per noi italiani. Ci sono lingue (il finlandese e il giapponese ad esempio) che, come il latino e il greco antico, fanno attenzione alla quantità vocalica anche nel parlato (al di là dell'accento tonico della parola, che pure hanno e ovviamente rispettano). La quantità delle vocali in una parola in Latino andrebbe rispettata anche quando si legge la prosa, ma non è per niente facile. Il concetto però sarebbe che quando dici una parola come "lupo", ablativo di "lupus" che pertanto ha una o lunga, non dovresti pronunciarlo "lupò", snaturando l'accento tonico, bensì qualcosa come "lùpoo".
Mai vista spiegata così, straordinario!
Ma grazie! 😊 Attenzione, ho preso una papera: quando dico "minima" in realtà è semiminima 😜
@@HerrQuattrone dettagli da musicista😉
Video come questo sono utilissimi, ne servirebbero molti di più, in quanto queste esposizioni si imparano molto più con l'ascolto che con la lettura.
Ne ho altri due di metrica pronti da registrare ma in programmazione per febbraio... non sono "molti di più" ma è il massimo che posso fare 😋 In questo periodo sto lavorando al mio secondo libro, traduzione in endecasillabi e commento del bellissimo Inno omerico ad Afrodite che uscirà a marzo per la Società Editrice Dante Alighieri.
@@HerrQuattrone Complimenti e buon lavoro allora. se posso approfittare vorrei chiedere, in un corso universitario di lett. classiche come si affronta in genere questo aspetto delle lingue antiche; ci sono esami specifici?
No, i metri fondamentali dovrebbero essere stati acquisiti al liceo, mentre quelli più complicati si affrontano con l'aiuto dei libri. Questo almeno per com'era l'università che ho fatto io. Ora si esce dalla scuola conoscendo a malapena l'esametro dattilico, alcuni professori all'università nemmeno richiedono più la lettura in metrica di Omero. Un po' triste ma va così
@@HerrQuattrone be, devo dire che, mi dispiace dirlo ma mi dai una buona notizia. A me la metrica e la lettura in metrica risulta molto ostica, sopratutto perchè non mi piace proprio il tipo di melodie che escono... Io non ho frequentato il liceo, e per questo immagino che se dovessi iscrivermi a lettere, mi farebbero una sorta di test di ingresso, e magari finirebbero per chiedermi quello che per gli altri è dato per acquisito. lo capirei e sarebbe anche quasi giusto. Anche se non credo di "correre il rischio", perchè la mia idea era di frequentare a distanza, ma, da quello che so, le uni a me più vicine non organizzano precorsi a distanza per chi non ha fatto il liceo, quelli standard di lettere si, ma non i precorsi. quindi credo proprio rimarrà una sogno ad occhi aperti. Visto che ci sono aggiungo una domanda, puoi indicarmi un manuale ben fatto, completo, di metrica. e magari anche un buon manuale di letteratura greca? io ho un vecchio manuale di Del Corno, ma non ha nemmeno una riga in lingua. Grazie.
Grazie per gli esempi pratici, sono estremamente utili! Nonostante lo studio dei fondamenti di metrica latina, non mi era ben chiaro il risvolto pratico di questa: grazie alle sue spiegazioni, ora ho capito come allenarmi.
Mi fa piacere, grazie 👍🏻😊 Fra pochi giorni gli altri 4 video successivi della serie
Quando puder fazer mais vídeos das declamações com música , ficaria muito feliz . Um grande abraço , desde Cascavel- PR - Brasil.
Daqui a duas semanas sairá um novo vídeo sobre métrica e vou indicar o tempo do metrônomo. Abraços ao Brasil!
Utilissimo. Molto interessante e davvero ben spiegato… curiosità: quindi anticamente i versi poetici si ascoltavano così come li ha declamati nell’esempio?
Grazie! In realtà nessuno può sapere come esattamente suonava la declamazione del verso antico, perché nessuno sa esattamente come parlavano i latini. La "lettura metrica" era in realtà la loro lettura "normale", un po' come se noi oggi leggessimo il nostro Pascoli. Il sistema quantitativo doveva influenzare anche il parlato, ma nessuno può dire quanto fosse forte l'accento tonico e quanto la quantità. Si possono fare solo congetture.
Perdoni l’azzardo: si potrebbe fare un accostamento con il rap?
Mhh...non credo, il rap usa comunque il sistema tonico, non quello quantitativo; non si lasci ingannare dalla mia performance dilettantesca 😄
Parabéns: gostei muito da parte de poesia com música . Qual o tempo que foi regulado no metrônomo para acompanhar a declamação da poesia ?
Obrigado pelo elogio! Eu não me lembro exatamente o tempo que eu coloquei no metrônomo, me perdoe!
Come si fa a recitare la poesia latina rispettando l' accento ?
Di quale accento parli? Quello tonico, come in italiano o tedesco, non era molto avvertito; si dovrebbe rispettare la quantità... la lettura che ho proposto nel video è un esempio, ma c'è anche chi ha provato a riprodurre la musica.
Molto difficile da fare per noi italiani. Ci sono lingue (il finlandese e il giapponese ad esempio) che, come il latino e il greco antico, fanno attenzione alla quantità vocalica anche nel parlato (al di là dell'accento tonico della parola, che pure hanno e ovviamente rispettano). La quantità delle vocali in una parola in Latino andrebbe rispettata anche quando si legge la prosa, ma non è per niente facile. Il concetto però sarebbe che quando dici una parola come "lupo", ablativo di "lupus" che pertanto ha una o lunga, non dovresti pronunciarlo "lupò", snaturando l'accento tonico, bensì qualcosa come "lùpoo".
La semiminima vale come due crome non la minima che invece vale come due semiminime o quattro crome
Grazie per la precisazione. Mi ero accorto da tempo del lapsus ma troppo tardi per correggerlo
dice minima ma dovrebbe dire semiminima
Sì, me lo hanno già fatto notare, imperdonabile dopo anni di studio di pianoforte, non so come mi sia uscito! 🤦🏻♂️