Lo senhal, una lingua vietata a scuola - L'Occitània a Pe
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- Опубліковано 5 лют 2025
- Interviste sulla lingua occitana durante la traversata a piedi del territorio occitano nel 2008, anno internazionale delle lingua per l'Appello all'Unesco: Lngua d'Oc patrimonio mondiale dell'umanità
Che tristezza, hanno distrutto una lingua come hanno fatto per molte altre lingue regionali, sia in Italia sia in Francia. Continuate ad insegnare la vostra splendida lingua d'Oc!
esatto, uguale in italia
Continuate a usare la vostra bellissima lingua.....che ha origine dal nobile latino ed era la lingua dei trovatori.....persone di altissima cultura e sensibilità.....le lingue sono 1 oatrimonio inestimabile dell umanità e conservano sentimenti istanze pensieri e conoscenze altissime e nobilissime.....gli stati non devono oermettersi di reprimere un popolo privandolo della loro lingua solo per uniformarli.....purtroppo in francia italia e spagna è successo .....il popolo friulano ad esempio ha condotto una lunga e dura battaglia per vedere riconosciuti i propri diritti e di usare la loro lingua elevato ad 1 status paritario all italiano....bisognerebbe fare cosi ovunque per tutelare qyesto ricchissimo patrimonio culturale di lingue e culture.....gli organismi internazionali dovrebbero difendere queste lingue cosiddette minoritarie e tutelarle.....il gallego laragonese lasturuano il catalano il gascone il lingadociano l arvegnate il vivaroalpino il provenzale il genovese loccitano ecc.ecc.
@@francescocaiaffa5389 il lombardo,il siciliano, il veneto, il piemontese, il napoletano, l emiliano, il genovese. Purtroppo l Italia stanzia fondi solo per chi fa piu comodo. Creando lingue di serie a e di serie b. Ed le ovvie antipatie verso i tutelati da parte dei non tutelati. E non solo. La paura mista a snobbismo dei tutelati verso i non tutelati. Per la paura che riconoscendo altre lingue minoritarie metta in pericolo il loro status e il loro sussidio. "Noi parliamo una lingua vera, voi solo un.dialetto, lo dice la costruzione." Sic. Sentito personalmente
@@bepivisintainer2975
Bravissimo.....giusto ..tutela di queste lingue vuol dire tutela del nostro ricchissimo patrimonio culturale stirico e umano che affonda le proprie radici nei millenni ...bisognerebbe lottare per tutto cio....x il bene comune di tutti......se cosi si facesse sarebbe meglio per tutti rispettandoci e imparando gli uni dagli altri.....ci sarebbe 1 migliore qualità della vita ed 1 ottimo equilibrio economico.
In Italia almeno oggi le lingue locali sono tutelate e siamo lo stato europeo che le tutela di più, guarda che la Francia le ha distrutte completamente. L'atteggiamento francese è stato sempre molto più violento e ha fatto davvero tabula rasa. Qui anche se si parlano meno di prima, sono più note e protette. La Francia oggi, ad esempio, non ha la minima intenzione di investire sulle lingue locali, e quasi dall'alto si guardano ancora male le persone che vogliono rendere vivo il ricordo di una lingua splendida e dalla tradizione secolare come l'occitano.
Bisognerebbe provare a vivere in Francia... dove il centralismo raggiunge livelli mostruosi.
Acò, nous lou faziou pas en Nalto-Auvernho. Al countràri nous ensenhagou de chansous en auvirnhat.
Todos hablamos dialectos del latín vulgar.
La Spagna coi catalani ha cercato di sterminarli linguisticamente se non poteva fisicamente. Esattamente come Parigi con la Linguadoca. Il catalano però è stato più forte di Franco.
@@gigieinaudi24 Es un análisis muy simplista. En España, la ilustración, primero y luego el liberalismo clásico intentaron imponer una educación general y obligatorio de todos los niños del estado español entre los 6 y los 13 años en una lengua común para asegurar la igualdad de oportunidades y reducir la influencia de la Iglesia Católica sobre la educación. Detrás de esta política estaba la misma racionalidad instrumental que llevó a imponer el sistema métrico internacional o a abolir las aduanas en el mercado interno. Los sectores más reaccionarios y tradicionalistas siempre se opusieron a esta educación general dirigida desde el estado y a cualquier forma de igualdad entre los individuos y los distintos pueblos de la nación. Y el franquismo tuvo una postura ambigua al respecto. Porque una parte del franquismo, que era tradicionalista y carlista, estaba en contra de la unidad lingüística del estado y quería mantener los viejos fueros y privilegios de las regiones; y otra parte, más liberal, quería construir un estado centralizado. Por eso Franco dejó que la Iglesia Católica siguiera educando en las lenguas vernáculos a las clases ricas de Cataluña y el País Vasco; y sólo impuso la lengua del estado a las clases trabajadores. Así consiguió contentar a la vez a los más ultraconservadores y a los más liberales. De hecho, fue a finales del franquismo cuando comenzaron las asignaturas en lenguas regionales en la educación pública. Pero el franquismo nunca fue jacobino. De hecho, en España nunca se ha aplicado el jacobinismo político. La derecha española nunca ha buscado realmente imponer una unidad nacional porque tiene fuertes prejuicios raciales y religiosos. A un vasco o a un catalán, por ejemplo, se les presuponía la limpieza de sangre; mientras que un andaluz o madrileño tenía que demostrarla. Y si no se demostraba la limpieza de sangre (no tener ancestros judíos o moros) no se podía optar a desempeñar cargos en la administración del estado. España siempre ha sido muy distinta a Francia.
@@gigieinaudi24 ma cosa dici? Non credi che dovresti ponderare simili affermazioni? Hai scritto IGNORANTE sulla fronte
@@gigieinaudi24 e l'Italia cosa a fatto per le lingue regionali ?
@@carminicroccudonateddu908 “lingue regionali” è una fesseria dei francesi per continuare a colonizzare la Corsica e non solo.
In Italia e tu lo sai benissimo essendo di nazionalità italiana ci sono dialetti “dell’Italia” completamente dimenticati e lingue non regionali ma lingue e basta come occitano, ladino, friulano, sardo scarsamente frequentate con qualche eccezione.
E poi minoranze linguistiche come in Tirolo: se vai a Bolzano in tribunale e sei di nazionalità tedesca puoi parlare nella tua lingua se tu vai a parlare il tuo dialetto o l’italiano in tribunale a Aiaccio chiamano la gendarmeria e ti arrestano :)
E se uno svizzero di Zurigo va a Lugano o a Bellinzona nella svizzera italiana e pretende di parlare francese o tedesco lo mandano a casa (in italiano ovviamente).
Questa è la differenza tra la colonizzazione fottuta dei francesi e il rispetto delle minoranze vero.
Voi siete una minoranza linguistica di origine italiana cui viene negata di esserlo.
E dovreste chiedere anche insegnamenti a scuola al liceo e alla università in italiano oltre che parlare nei vostri dialetti. Questo perché la Corsica resterà sempre una terra etnologicamente di area non francese ma italica.
Se no tra trent’anni altri non saprete manco chi siete.
E poi vedi bene che il fiorentino “alto” che comunemente chiamiamo italiano è una bella lingua tutto sommato che va bene a tutt’e due :)
Le differenze tra la lingua di Bastia o di Corte e il fiorentino alto che si scrive da noi è che da voi si parlava antico pisano o lucchese o genovese...sto parlando del Medioevo nel 1322 o nel 1175.
Però la lingua diciamo alta è evidentemente la stessa. Per Dante voi eravate una provincia della sua terra di fronte a Capraja.
E non abbiate paura in Italia nessuno vuole fare il prepotente con voialtri ma ricordatevi chi siete: franzosi mai!
Assomiglia al piemontese, però loro ci mettono il loro accento francese e non si capisce molto
io lo trovo molto chiaro invece.Forse dipende da dove veniamo e da che lingue parliamo.
@@bepivisintainer2975 si sicuramente, Basta già spostarsi di 20 kilometri e qualcosa già cambia
@@Nicolo01 quello però è normalissimo e succede in tutte le lingue, eccetto le lingue artificiali e quelle estinte. Io son della bergamasca tu invece?
@@bepivisintainer2975 dell'Astigiano ✌🏻
@@Nicolo01 zone stupende. Bella gente, parlata bellissima e vini fantastici. Per non parlare del cibo.
Commovente. La Francia è l’unico stato di latini serio, ma forse è troppo serio. Come snazionalizzano loro nessuno mai.
Chissá cosa vuoi dire
Infatti non è uno Stato con un popolo completamente ''latino'', in parte è gallico e anglosassone, la loro capacità di distruggere le patrie l'hanno presa dagli inglesi
@@ilpatriota8241 sì basta vedere la Corsica traslata come colonia e gente che dice Agiacsió: una indecenza