Il Santo Graal della matematica non è l' ipotesi di Riemann. Facciamo chiarezza!
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- Опубліковано 30 вер 2024
- In questo video voglio far capire ai non addetti ai lavori che il Santo Graal della matematica non è Hp. di Riemann, come si sente dire spesso in giro. Buona visione!
La formula no intendo quella precisa
Ma per numeri elevati ci sono K che permettono l'indiduazione con pochi decimali di errore
La successione pero' e' stata risolta senza quel algoritmo
Stiamo fuori strada niente formula
La soluzione e' altra
Lei è il Santo Graal dei professori!
😅😂😂😂🙂
Professore grazie per questo video spero nei prossimi.. io mi interesso di questo argomento a livello dilettantistico e ho letto molti libri . Vorrei sapere se posso esporle delle osservazioni che penso essere molto interessanti e utili di tipo matematico . Potrei scriverle una mail? A quale indirizzo? Grazie se risponde
Non c'è alcuna definizione rigorosa (ovviamente) di Santo Graal della Matematica; dunque, il fatto che tu dica che questa o quella congettura sia il Santo Graal della Matematica è una scelta tua. Quel che è certo è che l'Ipotesi di Riemann è il problema aperto più famoso della Matematica; è uno dei Problemi del Secolo e uno dei Problemi del Millennio, proposto e affrontato da Riemann, da Hilbert e da tutti i grandi matematici del '900. La congettura sull'esistenza di un algoritmo polinomiale per la fattorizzazione di un numero intero è estremamente importante, ma paragonarne l'importanza a quella dell'Ipotesi di Riemann mi sembra fuori luogo.
Infatti, è proprio questo che stai dicendo tu che volevo far capire con questo video, ovvero che sono due cose distinte e separate.
Non è detto che i numeri primi siano infiniti
Lo sono i numeri naturali
Si puo' dimostrare seguendo la rarefazione dei numeri primi di Gauss
Si dimostra per assurdo. Supponi che i numeri primi siano finiti e sia N il loro prodotto. Il numero N+1 o è un numero primo (nuovo) o è il prodotto di fattori primi nuovi, perché utilizzando come divisori quelli già noti (in numero finito), si ottiene 1 come resto.
Che i numeri primi siano infiniti è stato dimostrato da Euclide