La teoria dei due mondi nel Timeo di Platone.

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  • Опубліковано 27 гру 2024

КОМЕНТАРІ • 6

  • @gabrielesalini2113
    @gabrielesalini2113 2 роки тому

    Una curiosità visto che siete conoscitori di platone. Stimolato dai recenti eventi geopolitici sto leggendo "la società aperta ed i suoi nemici". Cosa ne pensate dell'esplicito attacco alla visione platonica storicista. A volte mi sembra ci sia una mal interpretazione. Anche se quella mal interpretazione non è tanto di popper quanto di chi ha usato platone a proprio uso.

    • @fenomenologicamente
      @fenomenologicamente  2 роки тому +1

      "Ho studiato Wittgenstein molto più intensamente di quanto non abbia mai studiato Popper. E giustamente, dato che Wittgenstein è un vero filosofo, mentre Popper è solo un maestro di scuola ambizioso".
      (Paul K. Feyerabend)

    • @gabrielesalini2113
      @gabrielesalini2113 2 роки тому

      Risposta sintetica ma chiara.

    • @psyclubcc
      @psyclubcc 2 роки тому

      ​@@fenomenologicamente Mi perdoni il Paul, ma "è un vero filosofo" è una fallacia logica... e quindi il Wittgenstein si starà rivoltando nella tomba. Senza contare che i "veri" filosofi erano (e sono), in primis, iniziati e sacerdoti, cosa che il Wittgenstein non era. Come giustamente dici nel video, "o c'è dialettica, o c'è trascendenza" che in altre parole vuol dire che o si ricerca la Sapienza, oppure ci si perde nella ragione.

  • @marcodidoni5158
    @marcodidoni5158 2 роки тому

    Non si potrebbe dire che, per Platone, la creazione è sempre dal nulla se per nulla si intende έτεροσ (il diverso) anziché εναντίον (il contrario)? Il demiurgo, come l’artigiano, crea qualcosa nel senso che fa venire all’essere non qualcosa che non esisteva in senso assoluto, ma qualcosa che non esisteva in quanto tale: non esisteva in quanto oggetto di un’attività creatrice che ha generato la sua diversità rispetto ciò che gli è altro. L’attività creatrice del demiurgo non è tuttavia semplice trasformazione di qualcosa in qualcosa d’altro, in quanto nel creare imprime un principio ordinatore rispetto al quale ciò che è oggetto di trasformazione oppone una “resistenza” all’essere trasformato. Il dio cristiano, diversamente dal demiurgo, crea dal nulla nel senso che crea da ciò che è il contrario della totalità dell’essere. In questa creazione dal nulla, per nulla si intente εναντίον (il contrario), o meglio ciò che è radicalmente contrario all’essere.

    • @fenomenologicamente
      @fenomenologicamente  2 роки тому +1

      Credo che il demiurgo del Timeo (come peraltro quello del Cratilo) non sia altro che un una metafora, un discorso "verosimile", dirà Platone. In fin dei conti lo stesso Platone ammetterà che il genere "terzo" è chora (nous patetico), non il demiurgo.