Bellissima trasmissione. Altri tempi, altra educazione. Il modo di parlare italiano corretto, la dizione, il non parlare gli uni sugli altri, il non intercalare continuamente con i no? e gli mmm (all'americana ). Fantastico, un piacere ascoltarli
Totalmente d'accordo, oggi la maleducazione ed il mancato rispetto per gli altri, il rivolgersi con un linguaggio violento imperversano, brutta società quella attuale.
Film straordinario...la dimostrazione plastica che Alberto Sordi era in grado di interpretare parti drammatiche... bravissima l' attrice americana Shelley Winters...un film che mi ha commosso e sintetizzerei con una parola: un mostro in una società di mostri.
Vista l'immondizia odierna, è surreale pensare che in Italia ci sia stato un tempo in cui c'erano attori e registi del calibro di Monicelli e Sordi, per citare i due del video, ma anche Gassman, Fabrizi, il principe De Curtis, Manfredi, De Sica, De Filippo e tanti altri. Altri tempi, altra educazione, altra preparazione, altra vita.
Film bellissimo, lo vidi da piccolo con mio padre e rimasi impressionato , il film è duro e crudo , emoziona dall'inizio alla fine . Struggenti le scene del cimitero, e della morte della moglie oltre che quella del figlio . Monicelli e Sordi sono 2 maestri assoluti , il nostro cinema era veramente grande.
Filmone monumentale, Sordi all' apice della sua gloriosa carriera, un regista di livello assoluto, introvabile al giorno d'oggi. Aggiungerei che quel film, come anche tanti dell' epoca del filone poliziottesco, coglieva il senso comune degli italiani medi di farsi giustizia sommaria dinanzi alla violenza dilagante degli anni 70...
Splendida intervista. Comincia malino con Monicelli che sottolinea l'intento anticlericare e anti cattolico del film rispetto ad un Sordi molto credente;) ma poi prosegue con grande rilassatezza e profondità. Effettivamente forse la migliore interpretazione di Albertone ns.
Pienamente d'accordo con Monicelli nei posti di lavoro c'è una guerra violenta e giornaliera basata sul fattore psicologico che martella giorno dopo giorno portando alla frustrazione interiore degli individui che la vivono, qui se ne parlava già cinquant'anni orsono quindi i tempi cambiano ma certi atteggiamenti sociali oggi sono pure peggio, grande film con interpretazione straordinaria di Sordi.
Mi ricorda molto la filosofia di Georges Simenon: a me interessa l'uomo in fondo a sé stesso. Certi uomini, anche i più miti, possono diventare eroi o criminali, manca solo l'occasione, ma l'uomo è sempre lo stesso. Non sempre l'educazione è un deterrente contro la natura profonda bestiale.
grandissimo film. Sordi e Monicelli superlativi. Ritengo che come dialettica , capacita analitica e nella spiegazione del film Monicelli e 'inarrivabile superiore anche a Sordi.
Bellissima intervista, per un film capolavoro. Va però detto che, nel romanzo di Cerami, il finale è diverso: il protagonista, dopo aver sepolto la moglie, torna a casa, si fa un caffè e calcola quanto gli resta presumibilmente da vivere. Praticamente ritiene di aver concluso il suo compito; da quel momento, non vive più, è un morto che cammina verso la morte fisiologica. Probabilmente Monicelli ha ritenuto necessario esplicitare la mostruosità di questo personaggio, cambiando il finale. Sarebbe stato interessante chiederglielo.
Bel dibattito esposto con toni da almeno due decenni rari e soprattutto senza la presenza di 'esperti' del nulla, come finti criminologi, finti psicologi e cazzari vari.
Si nota dietro i complimenti di facciata un certo contrasto tra Monicelli e Sordi nell'interpretazione della vicenda...per Monicelli il Vivaldi è un personaggio totalmente negativo, specchio di un certo tipo di degenerazione sociale contemporanea, Sordi, invece, ne coglie più l'aspetto umano e finisce quasi con l'immedesimarsi, pur condannando la deriva omicida.
Vero, si nota. Per me aveva ragione Sordi. Perché la vendetta non viene fatta perché è stata lesa la famiglia come istituzione ma perché un padre non può sopportare l'uccisione del figlio per l'amore che lo lega a suo figlio. Monticelli troppo freddo, Sordi è più uno di noi. Quanto mi manca.
Aggiungiamo anche "Una vita difficile" di Dino Risi dove la scena della "resa dei conti" con una spettacolare Lea Massari è da antologia. Un film a suo modo drammatico dove alcune scene sono state letteralmente improvvisate da Sordi (arricchendole).
Strano che Alberto SORDI abbia parlato di questo film, quasi come fosse un suo esordio in un ruolo drammatico, dimenticando un altro capolavoro come "Detenuto In Attesa Di Giudizio".🤔 Comunque un godimento assoluto ascoltare 2 personaggi di quel livello. Pensavo ad una conduzione di oggi in cui fra un'interruzione e l'altra, sarebbe uscito inevitabilmente anche il verbo "spoilerare". 😓😠
Vero, però va detto che, nel bellissimo film di Loy, Sordi non è il suo solito personaggio ironico e borghese che in questo film diventa un mostro; è tutto un altro contesto.
a me da la sensazione che il film non l'abbiamo capito nella sua realtà, cioè, com'è veramente è venuto fuori, non come l'hanno pensato loro. Il padre, che loro definiscono come un mostro, egoista, da, per altro, tutto per il figlio, e pure tutto per la piccola società, mostrandosi fedele, leale, fino alla fine (scena fra i compagni previa pensione). La vendetta poi, è spontanea e pure giusta, formulata dallo stesso personaggio che pone in evidenza la verità di una giustizia burocratica e 'ingiusta'.
Mmh non so, chiaramente se uno ragionasse empatizzando con la bile e il dolore del protagonista forse anche, ma del resto il punto è che lui decide scientemente di non collaborare con la polizia, ipotizzando che la punizione non sarebbe stata mai quella equa per il ragazzo; illazioni di un uomo distrutto dal dolore e dalla perdita dell'unica cosa che desse senso a quella sua vita borghese senza amici, senza gioie, senza ambizioni. Un uomo che pensa di essere lui l'unico a poter fare giustizia, con quell' IO indistruttibile. È un personaggio negativo fin dal principio, prima vuole aggirare il sistema per raccomandare un figlio insipiente e inetto, e poi tortura il ragazzo proprio per andare contro quel sistema che voleva fregare.
Monicelli critica l'etica della borghesia: il mio prossimo è il mio nemico. Non gli porgo certo l'altra guancia. Non è la guerra che genera mostri, ma il sonno della ragione, scriveva Goya.
ma forse gia' Toto' in siamo Uomini o Caporali aveva gia' trattato questa situazione non da un punto di vista borghese, ma sotto varia aspetti tutti assimilabili a questa figura per cui si e' sempre vittima di qualcuno come diceva il principe della risata
Sordi ha dovuto edulcorare e alla grande anche. Non è vero neanche di striscio che il film vuole mostrare come la vendetta non serva a nulla. Il film di Monicelli è un chiaro monito invece di cosa significhi sorpassare il livello di guardia quando a un uomo comune levi tutto. Vero che c'è una denuncia sulla povertà interiore di un piccolo borghese, ma questa è soltanto la condizione ineludibile in cui un individuo tenta la sua sopravvivenza in quella modernità alienata. Il personaggio di Sordi è invece saggio e dimostra che la vendetta non paga in termini di conseguenze, ma in termini di soddisfazione, ripaga eccome. E' una lezione a tutti coloro che hanno in disprezzo la vita e non quei delinquenti che sono tali per poter sopravvivere, ma quei delinquenti a cui non interessa di poter uccidere o meno un innocente. Questa è un intervista degli anni '70 e solo gli scemi o gli ingenui non sanno che questo tipo di interviste nascono e nascevano per mediare alla scalpore e al chiaro messaggio del film il quale dice che non si può vessare la povera gente per sempre, ché, prima o poi, alza la testa e ti fa fare la fine che meriti. Infatti nel film non solo il messaggio è chiaro in sé, ma è anche oggettivamente suffragato dalla fotografia reale che il film fa dell'apparato burocratico, poi della massoneria - a cui devi venderti se vuoi una reale carriera senza doverci spendere una vita - e alla meschinità delle istituzioni che sono solo una facciata per spremere il popolino, che schiavizzano il popolino nel grigiore di un consumismo che non può dare futuro, se non quello di essere, appunto, un borghese piccolo piccolo; .... fino a che gli eventi, tireranno fuori l'uomo che è nascosto nel borghese piccolo piccolo e diventa un grande. Non solo la vendetta è lecita, ma il racconto mette in luce come questa sia l'unica e reale giustizia possibile.
Solo per citarne uno : La grande guerra non'é stato un ruolo drammatico precedentemente interpretato? Il video si chiude con la tipica "marpionata" verso il gentil sesso.
@@lucaorlandi3491 mi riferisco a quanto hanno affermato. Monicelli ha dato una lettura sociologica più sofisticata, non so quanto del tutto vera mentre Sordi ne ha data una più semplice e vicina al sentire popolare. Del resto senza nulla togliere all'arte di entrambi Monicelli era laureato e figlio di un giornalista mentre Sordi di certo non aveva lo stesso retroterra culturale. Non che fosse ignorante ma di sicuro non era un intellettuale e rappresentava bene l'Italiano medio.
Infatti mi ricordo che andammo con mio padre, idolatro di Sordi e di cui ho ereditato la passione, al cinema "a farci quattro risate"... inutile dire che all uscita l umore non era quello preventivato😅
È un film che ci riguarda perché la violenza è figlia di totale assenza di sicurezza e troppi delinquenti impuniti la vendetta è cattiva ma è anche una soluzione per chi on viene protetto
Bellissima trasmissione. Altri tempi, altra educazione. Il modo di parlare italiano corretto, la dizione, il non parlare gli uni sugli altri, il non intercalare continuamente con i no? e gli mmm (all'americana ). Fantastico, un piacere ascoltarli
Totalmente d'accordo, oggi la maleducazione ed il mancato rispetto per gli altri, il rivolgersi con un linguaggio violento imperversano, brutta società quella attuale.
Un magnifico cazzotto nello stomaco! Un Sordi monumentale che avrebbe meritato l'Oscar 😎
Film straordinario...la dimostrazione plastica che Alberto Sordi era in grado di interpretare parti drammatiche... bravissima l' attrice americana Shelley Winters...un film che mi ha commosso e sintetizzerei con una parola: un mostro in una società di mostri.
Vista l'immondizia odierna, è surreale pensare che in Italia ci sia stato un tempo in cui c'erano attori e registi del calibro di Monicelli e Sordi, per citare i due del video, ma anche Gassman, Fabrizi, il principe De Curtis, Manfredi, De Sica, De Filippo e tanti altri.
Altri tempi, altra educazione, altra preparazione, altra vita.
Verissimo... oggi manca troppo per incominciare d'accapo... manca tantissimo per una vera identità.
Tranquillo, più in la sarà anche peggio
Purtroppo è cosi'
Film bellissimo, lo vidi da piccolo con mio padre e rimasi impressionato , il film è duro e crudo , emoziona dall'inizio alla fine . Struggenti le scene del cimitero, e della morte della moglie oltre che quella del figlio . Monicelli e Sordi sono 2 maestri assoluti , il nostro cinema era veramente grande.
Materiale prezioso, film incommensurabile e Sordi straordinario ❤
Monicelli era un uomo straordinariamente LUCIDO
Filmone monumentale, Sordi all' apice della sua gloriosa carriera, un regista di livello assoluto, introvabile al giorno d'oggi. Aggiungerei che quel film, come anche tanti dell' epoca del filone poliziottesco, coglieva il senso comune degli italiani medi di farsi giustizia sommaria dinanzi alla violenza dilagante degli anni 70...
Anche io avrei fatto così.
Documento molto interessante. Grazie di averlo condiviso.
Il film più bello di Sordi. Era un grande attore comico ma grandissimo attore drammatico. Una vita difficile, Detenuto in attesa di giudizio.
Dopo anni di successi Albertone solo con questo film ha dimostrato la sua IMMENSITÀ
E qui si chiude la commedia all'italiana. Um capolavoro che giunge all'estremo.
Magnifico grazie
Splendida intervista. Comincia malino con Monicelli che sottolinea l'intento anticlericare e anti cattolico del film rispetto ad un Sordi molto credente;) ma poi prosegue con grande rilassatezza e profondità. Effettivamente forse la migliore interpretazione di Albertone ns.
@@giacomo-vk2lg " Una vita difficile" Il mio migliore film . Alberto Sordi. Ipse dixit . Senza dimenticare Dino Risi e l' incantevole Lea Massari
"Il subordinato subisce sempre violenze da parte dei suoi superiori". Grande Sordi! Dice una grande verità con una naturalezza infinita.
Pienamente d'accordo con Monicelli nei posti di lavoro c'è una guerra violenta e giornaliera basata sul fattore psicologico che martella giorno dopo giorno portando alla frustrazione interiore degli individui che la vivono, qui se ne parlava già cinquant'anni orsono quindi i tempi cambiano ma certi atteggiamenti sociali oggi sono pure peggio, grande film con interpretazione straordinaria di Sordi.
Mi ricorda molto la filosofia di Georges Simenon: a me interessa l'uomo in fondo a sé stesso. Certi uomini, anche i più miti, possono diventare eroi o criminali, manca solo l'occasione, ma l'uomo è sempre lo stesso. Non sempre l'educazione è un deterrente contro la natura profonda bestiale.
grandissimo film. Sordi e Monicelli superlativi. Ritengo che come dialettica , capacita analitica e nella spiegazione del film Monicelli e 'inarrivabile superiore anche a Sordi.
Bellissima intervista, per un film capolavoro. Va però detto che, nel romanzo di Cerami, il finale è diverso: il protagonista, dopo aver sepolto la moglie, torna a casa, si fa un caffè e calcola quanto gli resta presumibilmente da vivere. Praticamente ritiene di aver concluso il suo compito; da quel momento, non vive più, è un morto che cammina verso la morte fisiologica. Probabilmente Monicelli ha ritenuto necessario esplicitare la mostruosità di questo personaggio, cambiando il finale. Sarebbe stato interessante chiederglielo.
Bel dibattito esposto con toni da almeno due decenni rari e soprattutto senza la presenza di 'esperti' del nulla, come finti criminologi, finti psicologi e cazzari vari.
Grazieee ⚘️
Fantastico spezzone TV !
Alberto non era d'accordo con Monicelli sulla visione che dava del cristianesimo e abilmente se ne distacca, senza arrivare al contrasto.
Si nota dietro i complimenti di facciata un certo contrasto tra Monicelli e Sordi nell'interpretazione della vicenda...per Monicelli il Vivaldi è un personaggio totalmente negativo, specchio di un certo tipo di degenerazione sociale contemporanea, Sordi, invece, ne coglie più l'aspetto umano e finisce quasi con l'immedesimarsi, pur condannando la deriva omicida.
Vero, si nota. Per me aveva ragione Sordi. Perché la vendetta non viene fatta perché è stata lesa la famiglia come istituzione ma perché un padre non può sopportare l'uccisione del figlio per l'amore che lo lega a suo figlio. Monticelli troppo freddo, Sordi è più uno di noi. Quanto mi manca.
@@lycopodiumassociazione4381 sono pienamente d'accordo con te.
Condivido, Monicelli sempre cinico e ideologizzato verso il cristianesimo.
@@mauriziobellini1 beh non è che si fa volere tanto bene il cristianesimo
Un grandissimo regista e un immenso attore
2 MONUMENTI❤❤❤❤
Sordi e Monicelli, attori e registi così non nasceranno più...
Gran bel film davvero !
"Un Borghese Piccolo, Piccolo", "Detenuto in Attesa di Giudizio" e "Il Medico della Mutua" i suoi migliori film!
Aggiungiamo anche "Una vita difficile" di Dino Risi dove la scena della "resa dei conti" con una spettacolare Lea Massari è da antologia. Un film a suo modo drammatico dove alcune scene sono state letteralmente improvvisate da Sordi (arricchendole).
@@giorgiomazzuri6261 aggiungo Finche c'e' guerra c'e' speranza,sempre attuale
anche detenuto in attesa...bello tosto
Una Vita Difficile e Il maestro di Vigevano, volendo...
Lo scopone scientifico altro capolavoro
Non smetterei mai di ascoltare alberto totalmente rapito dal suo vocione bonario e rassicurante
Sordi, un attore con un cervello, vocabolario e coerenza migliore di molti intellettuali di oggi.
Un Capolavoro da far vedere nelle scuole e non solo !!!
Giustissimo. E dopo il film anche questo video. Aiutiamo questi ragazzi a crescere in modo adeguato.
@@thor6759 Film ambiguo, checché ne dicano Monicelli e Sordi. Discusso all'epoca e pericoloso anche oggi. Olindo e Rosa docent.
È troppo violento per le scuole
❤@@thor6759 Quali Ragazzi?
@@sergiosalaris1268 no. Nelle scuole no
Strano che Alberto SORDI abbia parlato di questo film, quasi come fosse un suo esordio in un ruolo drammatico, dimenticando un altro capolavoro come "Detenuto In Attesa Di Giudizio".🤔
Comunque un godimento assoluto ascoltare 2 personaggi di quel livello. Pensavo ad una conduzione di oggi in cui fra un'interruzione e l'altra, sarebbe uscito inevitabilmente anche il verbo "spoilerare". 😓😠
Vero, però va detto che, nel bellissimo film di Loy, Sordi non è il suo solito personaggio ironico e borghese che in questo film diventa un mostro; è tutto un altro contesto.
Una lezione di cinema, una lezione di vita da due mostri sacri
Alberto in questo film ha superato se stesso. Capolavoro assoluto, soprattutto ancora attuale.
Il capolavoro di Monicelli
Oggi c'è né vorrebbero migliaia di un borghese così
Anche le domande rivolte agli ospiti sono appropriate e intelligenti.
a me da la sensazione che il film non l'abbiamo capito nella sua realtà, cioè, com'è veramente è venuto fuori, non come l'hanno pensato loro. Il padre, che loro definiscono come un mostro, egoista, da, per altro, tutto per il figlio, e pure tutto per la piccola società, mostrandosi fedele, leale, fino alla fine (scena fra i compagni previa pensione). La vendetta poi, è spontanea e pure giusta, formulata dallo stesso personaggio che pone in evidenza la verità di una giustizia burocratica e 'ingiusta'.
Mmh non so, chiaramente se uno ragionasse empatizzando con la bile e il dolore del protagonista forse anche, ma del resto il punto è che lui decide scientemente di non collaborare con la polizia, ipotizzando che la punizione non sarebbe stata mai quella equa per il ragazzo; illazioni di un uomo distrutto dal dolore e dalla perdita dell'unica cosa che desse senso a quella sua vita borghese senza amici, senza gioie, senza ambizioni. Un uomo che pensa di essere lui l'unico a poter fare giustizia, con quell' IO indistruttibile. È un personaggio negativo fin dal principio, prima vuole aggirare il sistema per raccomandare un figlio insipiente e inetto, e poi tortura il ragazzo proprio per andare contro quel sistema che voleva fregare.
Intervista FANTASTICA!!! Qualcuno conosce i nomi de due critici/giornalisti presenti in studio con loro? Grazie!
Monicelli critica l'etica della borghesia: il mio prossimo è il mio nemico. Non gli porgo certo l'altra guancia. Non è la guerra che genera mostri, ma il sonno della ragione, scriveva Goya.
ma forse gia' Toto' in siamo Uomini o Caporali aveva gia' trattato questa situazione non da un punto di vista borghese, ma sotto varia aspetti tutti assimilabili a questa figura per cui si e' sempre vittima di qualcuno come diceva il principe della risata
Sordi è costretto a correggere le scemenze dette da Monicelli sulla morale cristiana! Unico anche in questo!
Film che inspiegabilmente non viene trasmesso in TV e non viene messo sui servizi streaming.
Grazie per avere caricato questa bellissima intervista che non conoscevo. Ma fu realizzata in RAI o in una delle prime tv private?
Siamo ancora scesi.
La presentazione del film veritiero
Sordi ha dovuto edulcorare e alla grande anche. Non è vero neanche di striscio che il film vuole mostrare come la vendetta non serva a nulla. Il film di Monicelli è un chiaro monito invece di cosa significhi sorpassare il livello di guardia quando a un uomo comune levi tutto. Vero che c'è una denuncia sulla povertà interiore di un piccolo borghese, ma questa è soltanto la condizione ineludibile in cui un individuo tenta la sua sopravvivenza in quella modernità alienata. Il personaggio di Sordi è invece saggio e dimostra che la vendetta non paga in termini di conseguenze, ma in termini di soddisfazione, ripaga eccome. E' una lezione a tutti coloro che hanno in disprezzo la vita e non quei delinquenti che sono tali per poter sopravvivere, ma quei delinquenti a cui non interessa di poter uccidere o meno un innocente. Questa è un intervista degli anni '70 e solo gli scemi o gli ingenui non sanno che questo tipo di interviste nascono e nascevano per mediare alla scalpore e al chiaro messaggio del film il quale dice che non si può vessare la povera gente per sempre, ché, prima o poi, alza la testa e ti fa fare la fine che meriti. Infatti nel film non solo il messaggio è chiaro in sé, ma è anche oggettivamente suffragato dalla fotografia reale che il film fa dell'apparato burocratico, poi della massoneria - a cui devi venderti se vuoi una reale carriera senza doverci spendere una vita - e alla meschinità delle istituzioni che sono solo una facciata per spremere il popolino, che schiavizzano il popolino nel grigiore di un consumismo che non può dare futuro, se non quello di essere, appunto, un borghese piccolo piccolo; .... fino a che gli eventi, tireranno fuori l'uomo che è nascosto nel borghese piccolo piccolo e diventa un grande. Non solo la vendetta è lecita, ma il racconto mette in luce come questa sia l'unica e reale giustizia possibile.
Dovreste correggere il titolo. Monicelli con 2 LL
Il più grande attore italiano di sempre
Eh,beh...
Solo per citarne uno : La grande guerra non'é stato un ruolo drammatico precedentemente interpretato?
Il video si chiude con la tipica "marpionata" verso il gentil sesso.
Infatti, piuttosto imbarazzante....
@@Udmudmudm Molto meno del tuo commento
3:00 "la società di oggi è così violenta". Sapesse la fortuna che ha avuto a non aver conosciuto la società del 2024
Evidentemente tu non hai vissuto quegli anni. Ti assicuro che erano nettamente peggio....
@@roscopcoltrey tranquillo li ho vissuti e i femminicidi non esistevano, oggi ce n'è uno al giorno
Massoni
Due giganti del cinema !!!
❤️
Sordi immenso attore, ma Monicelli genio assoluto
Oggi che direbbe e soprattutto che film farebbe Monicelli di fronte alla degenerazione anticristiana della societa' borghese attuale ?
Monicelli cos'era proletario?
Radical chic
Qualcuno sa dire che trasmissione era e come si chiamano i due conduttori ?
In ogni caso l'analisi di Monicelli è come sempre perfetta.
Monicelli intellettuale. Sordi più terra terra.
Cosa significa questa affermazione? Hai visto le qualifiche di entrambi? Bah!
@@lucaorlandi3491 mi riferisco a quanto hanno affermato. Monicelli ha dato una lettura sociologica più sofisticata, non so quanto del tutto vera mentre Sordi ne ha data una più semplice e vicina al sentire popolare. Del resto senza nulla togliere all'arte di entrambi Monicelli era laureato e figlio di un giornalista mentre Sordi di certo non aveva lo stesso retroterra culturale. Non che fosse ignorante ma di sicuro non era un intellettuale e rappresentava bene l'Italiano medio.
Infatti mi ricordo che andammo con mio padre, idolatro di Sordi e di cui ho ereditato la passione, al cinema "a farci quattro risate"...
inutile dire che all uscita l umore non era quello preventivato😅
Albertone sei stato un Grande attore non sei stato attore comico sei solo Alberto Sordi! Mi manchi tantissimo! ❤❤❤❤
È un film che ci riguarda perché la violenza è figlia di totale assenza di sicurezza e troppi delinquenti impuniti la vendetta è cattiva ma è anche una soluzione per chi on viene protetto
Che menti meravigliose erano gli italiani.
Monnicelli era avanti di decenni. La sua analisi è veramente futuribile!
Monicelli e Sordi geni come regista e attori, ma in questo caso come persone si rivelano dei buonisti
Ma Shelley Winters che cosa non ha fatto con la sua breve interpretazione?
Un film si potrebbe dire tra Accattone e Ladri di biciclette corrente puramente neorealista e anti conformista
Sordi.....attore straordinario.....il film troppo caricaturale e comunque farsesco.....