mamma mia ragazzi che livello. Sulla televisione pubblica una improvvisazione sociologica tra le parti in gioco pazzesca. Il padre contro il figlio, lo scontro generazionale voluto e incentivato. Esso stesso è una scena morettiana. Nella polemica è palese l'incentivazione del vecchio al giovane. Bellissimo. L'intuizione sul cinema americano di Monicelli è da annali. Due giganti assoluti.
@@picro11Moretti Ee un bravo regista, ma la generazione che poi e' venuta fuori ha rischiato di farci perdere tutto... tutta la società si e' sballata, questa e' la verità
concordo appieno. tra l'altro dibattito su tematiche tristemente attuali: mercato vs cultura. la verità - a mio avviso - è che l'uno non esclude l'altra.
È perché hanno permesso alla gente di parlare con le parolacce, appena nella conversazione entrano parole di genitali (cazzo, culo, coglioni) l'ambiente si abbassa e degrada e il linguaggio si impoverisce.
Voglio questa tivù!!!! Che spettacolo, rispetto mutuo, senza inglesismi ignoranti e vuoti, di altissimo livello intellettuale, con un pubblico che ascolta e non applaude come pecoroni... bellissimo, bellissimo!!
una cosa che mi affascina tra le altre di questo splendido dibattito è riflettere sull'età dei presenti e sulla sua rappresentazione fisica. Moretti ha solo 24 anni ma sembra più vecchio e tiene testa a professionisti del cinema del doppio della sua età; però è vestito come lo sarebbe a casa sua, è l'unico senza la giacca e ha i capelli assurdamente lunghi, e questi sono i segnali di una forte ribellione, dello scontro generazionale. L'età di Monicelli e degli altri è 50, 60, 65 anni: un'età in cui oggi andiamo in giro in jeans o pantaloncini corti e maglietta degli avengers. E' successo qualcosa in questi decenni, oggi uno scontro generazionale non può accadere perché i giovani sono adultizzati e gli adulti infantilizzati, avvicinandosi da strade opposte a un'età di mezzo.
Solo dopo aver visto un video come questo ci si può pienamente rendere conto di quale sia la realtà odierna e di quanto siano potuti cambiare gli italiani. Un abisso ci separa dall'epoca. Questo fa riflettere e ci invita a fare dei bilanci su cosa, socialmente parlando abbiamo guadagnato e perso.
Faccio notare che anche il pubblico di questo programma è di altissimo livello. Il primo a intervenire è Leo Benvenuti, tra i più grandi sceneggiatori del cinema italiano. La TV commerciale ha distrutto tutto questo, costringendo la TV ad abbassarsi al livello dell'italiota medio. Livello che, come diceva Berlusconi, è quello di un ragazzino di 12 anni.
@@francescoghiazza1303 Guarda che è Arbasino! L'autocaricatura è assolutamente voluta. Se non lo conosci leggine qualcosa: pochi altri avevano una sensibilità come lui per le sfumature, i luoghi comuni, i modi di dire e di fare...
A.D 1977 Moretti che era al tempo un ragazzo che aveva fatto un film originale in superotto, fa domande intelligenti, acutissime e persino irritanti a un grandissimo artista come Monicelli, davanti ad un uomo di grandissima cultura come Arbasino. A.D. 2024 il livello più elevato di riflessione sul cinema italiano è l'imitazione che Max Giusti fa di De Laurentiis
Fa domande intelligenti? Non credo proprio. Intanto non sono chiare, perche' cervellotiche e fuori dalla realta'. Parla di idee e soggetti in anticipo sui tempi ..( ovvero se ne frega del contesto necessario di ottenere un'incasso al botteghino... ). Era/e' un esponente della peggior sinistra che e' diventata quella che sappiamo ( che vive di rendita ).
È curioso come abbiano ragione entrambi sul cinema americano, dicendo due cose agli antipodi. Moretti affermando che non era mai stato così florido di film e attori buoni, mentre Monicelli ha inquadrato con largo anticipo quella che è la situazione odierna, forse da più di un decennio … ossia un cinema che tira avanti coi numeri nonostante le pochissime idee e messaggi da trasmettere, ma tenuto in vita con enormi iniezioni di capitali per fare incassi, vedi i vari film con supereroi.
Ma infatti Monicelli stava dando ragione a Moretti. Secondo me Moretti aveva bisogno di un "avversario" diverso, perché a parte la questione budget e grandi attori non è che avessero delle idee troppo diverse tra loro
Una cosa è certa, il cinema è arte e l'arte serve a far riflettere, discutere... Perfetto, Mario e Nanni, che in quanto artisti hanno la loro unicità, ci sono riusciti. Per loro parla l'affetto (quasi fede) degli utenti verso le loro visioni del mondo.
Monicelli diceva quelle cose nel mezzo degli anni '70 che sono stati uno dei periodi d'oro assoluti del cinema americano (l'altro forse i '50, che probabilmente è il motivo della sua convinzione - aveva in mente i '50 come paragone). Il cinema USA di quegli anni era galassie intere sopra a quello USA di ora. "Il Padrino 2" era un sequel ed era considerato un kolossal ad alto budget, per dire... adesso chiunque dice che è uno dei migliori film di tutti i tempi. Adoro i film di Monicelli ma qua proprio non l'ha assolutamente imbroccata.
Prima di linciare Moretti, ascoltate bene cosa gli chiede Arbasino, "La domanda il più possibile, POLEMICA" [tutti sorridono] - Arbasino chiede a Moretti di fare una domanda polemica a Monicelli. Moretti risponde annuendo: "Siccome, QUESTO È IL MIO RUOLO, faccio il giovane arrabbiato e sono cattivo". [ridono tutti, anche Monicelli]. In questo dibattito, la premessa è lo scontro generazionale e Arbasino chiede ad entrambi di impersonare il proprio ruolo, il giovane contro l'adulto. Il figlio contro il genitore. Il film "io sono un autarchico" era ESATTAMENTE questo. E questo Arbasino sta chiedendo di fare a Moretti, un dibattito sul canovaccio di quel film. Chi non conosce gli anni 70, non può capire, che negli anni 70, l'irriverenza dei giovani verso i più grandi, era non solo tollerata, ma benevolmente coccolata dai grandi per interrogarsi e cercare di capire il mondo che di punto in bianco stava cambiando sotto i loro occhi.
Mi pare che non hai capito proprio nulla. Nel filmato Moretti ha criticato Monicelli, nei commenti alcuni criticano Moretti. Ma tu nella seconda critica vedi un "linciaggio". È la consueta allucinazione politicamente corretta: le nostre sono critiche, i vostri sono linciaggi.
mmm osservo, ascolto e mi stupisco, una volta quindi in televisione si discuteva anche animatamente ma ragionevolmente e con educazione!, come siamo arrivati al niente...
@@ConteOliver-w1e però chiariamo altrimenti pensano ad un preconcetto, non è che uno odia De Filippi, rap o smartphone ma il fatto che la De Filippi non produce programmi di qualità, il rap di tanti non possiede testi duri e veri scritti con una logica ed un significato profondo, per finire gli smartphone li usano come passatempo come del resto il computer fisso o portatile, non c'è niente di male nel trovarsi dei passatempi ma quando noti che passi il 90% della vita nei passatempi...
Prova oggi a lasciar discutere senza intermediazione 5/7 persone tutte insieme. non si sarebbe capito nulla. Qui chi viene "colpito" da una critica con un ragionamento non cerca di zittire l'altro, ascolta. Il mio piccolissimo punto di vista è che le persone coinvolte volevano sapere il punto di vista dell'altro, oggi c'è solo la volontà di zittire il prossimo e dire la propria, punto. Non interessa più l'opinione altrui. Se si parla di politici poi, c'è proprio strategia comunicativa, ogni critica è un chiodo nella bara (elettorale) di chi la riceve, ma soprattutto della democrazia e della crescita di un opinione pubblica consapevole. Si dovrebbe ripartire da qui, rispetto e ascolto.
Meraviglioso il fatto che il conduttore non fa lo showman, anzi a tratti sembra umanamente insicuro ma dice sempre cose sensate e non deve sembrare l'animale da tv a cui siamo abituati noi ora
insomma, un grande punto di partenza per ridimensionare il numero di showmen ed animali da tv sarebbe una semplicissima sostituzione umana e culturale ai vertici
@@letscattleya sul culturale concordo. Umamamente, ai vertici, in italia, per trovare qualcuno di decente, bisogna andare alla notte dei tempi. Posso escludere giusto Pertini e Berlinguer. Per il resto abbiamo avuto (e abbiamo) veramente dei mostri al potere.
@@michelerubino3354e tu che dici 'studia' alla gente hai dei modi aggressivi. Moretti, anche se tu non vorresti, di fatto è entrato nella nostra storia italiana, non ha omologhi, ha trovato un suo modo di espressione personalissimo e per fortuna non occorre studiare per riconoscere quanti estimatori ha raccolto in tutti questi anni.
Monicelli ha perfettamente ragione. È il semplice buon senso. Moretti si è calato nel ruolo di polemista per il tono della trasmissione ma non è così lontano dai ragionamenti di Monicelli. Oggi questi ragionamenti sono in parte incomprensibili ai più. Se mai sia esistito il Cinema italiano non esiste più.
sì, stupenda... e da notare come nessuno, pur polemizzando, abbia mai travalicato. Oggi si sarebbero scannati almeno una mezza dozzina di volte, nello stesso lasso di tempo.
Io ho 47 anni e la mia impressione é che a un tratto Maurizio Costanzo abbia aperto il salotto a puttanieri e fenomeni da baraccone. Da lí il declino. Ma forse mi sbaglio
Oggi una trasmissione del genere in RAI sarebbe caratterizzata da domande banali da ufficio stampa, ruffiane, che non danno fastidio, al limite del gossip, e un qualsiasi dibattito finisce in posizioni polarizzate, grida, urla, nelle consuete gare a chi ce l'ha più lungo, nel tentativo di distruggere il proprio interlocutore, in tutti che offendono tutti. Come ha già detto qualcuno nei commenti, oggi non interessa più cosa dicono gli altri. Fa riflettere quanto sia cambiato in 50 anni.
Coltiva i tuoi talenti e rendi, se puoi, della tua passione un lavoro. Sei giovanissimo te l'assicuro e puoi essere ancora CIÒ CHE VUOI. Alla tua età facevo l'informatico e a 40 sono con molta umiltà, un affermato fisioterapista. Ci vuole coraggio e la fortuna di avere una giusta visione del proprio futuro. Auguri...
@@parker9977si permetteva di esprimere la sua opinione perché questo nonnismo ha rotto il cazzo. Quando Monicelli si è sentito offeso è passato dal complimentare il film (paraculo all'inizio) ad attaccarlo, a dire che è un filmetto e che è una semplice commedia all'italiana
@@carolinnagy3262 non è una maniera ottusa di dialogare, sto solo puntualizzando un fattore che si nota ad inizio intervista, che è poi la chiave per leggere l'intervista stessa. Moretti decide di fare la parte del giovane che vuole volutamente far reagire Monicelli dalle sue parole
@cionnifilm puoi puntualizzare sulle cose che sostieni tu, non assumere cosa il tuo interlocutore pensa o cosa ha capito. Non ci sarebbe bisogno di spiegarti questa differenza se avessi un costume meno ottuso. Ciò detto, siccome sai cosa penso e percepisco, parla da solo.
C' erano programmi di approfondimento, con grandi giornalisti e grandi ospiti, poi con l' avvento dei social abbiamo scoperto che con la gente che c'è in giro non ne vale più la pena.
Che padronanza della lingua italiana........aggiungo , Moretti fa una domanda ma prima che l'altro risponda,fornisce la sua risposta, che fenomeno,proprio.bravo in tutto
@@22aplile L'industria cinematografica americana si è ridotta a fare film su giocattoli e fumetti oppure remake dove alzano sempre più il budget, ma neanche rientrano sempre nei costi. Quindi aveva ragione
Moretti a 24 anni ne dimostrava una quarantina, non solo nell'aspetto ma per tutto il suo modo di essere. Monicelli elegantissimo, questa eleganza si è persa, oggi al massimo c'è il fast fashion orrendo da poche decine di euro. Questi dibattiti si potrebbero tenere in televisione ancora oggi, sicuramente ci sono tuttora registi intelligenti e di elevato spessore culturale, ma i dirigenti delle reti vogliono una televisione di basso profilo per un pubblico ottuso e ignorante, che assicuri l'audience e lo share per rientrare nei costi. I fumatori e le fumatrici in uno studio televisivo sono l'unica nota stridente, incredibile come fosse consentito fumare e non si capisse come ne potessero derivare anche grandi pericoli, per esempio rischi di incendio.
La cosa interessante di questo dibattito è che hanno entrambi ragione perché sono entrambi figli del loro tempo. Il tempo è galantuomo e Monicelli, che la storia ha ovviamente confermato essere un maestro della propria arte, non è stato sempre universalmente riconosciuto come tale, specialmente dalla generazione di Nanni Moretti che è venuta dopo di lui ed è cresciuta durante le rivolte e che considerava i suoi film come una serie di generiche macchiette dell'Italia di quel periodo, fatti solo per divertire i propri genitori. A sua volta Moretti ha sempre voluto incarnare un po' la libertà dei film francesi e la loro voglia di essere sempre fuori dagli schemi e di influenzare il quotidiano - non viceversa. Col senno di poi sono entrambi spaccati della società del periodo in cui i loro film sono usciti ed è un bene che questi dibattiti siano a disposizione dopo quasi cinquant'anni al pubblico, perché ci mostrano come i cambiamenti non siano mai piacevoli e rosee transizioni ma veri e propri conflitti in cui, a lungo andare, c'è una mediazione ma c'è sempre uno scontro.
“Il tuo film è grazioso ma è molto meno di quello che tu credi”… Monicelli aveva capito che Moretti era artisticamente vecchio già a 24 anni: declamava l’impiego di attori sconosciuti, di mezzi produttivi esigui, tutta roba che lui, Rossellini, De Sica e molti altri avevano già fatto 30 anni prima, ma creando vere opere d’arte. Non credo che Moretti avesse molto le idee chiare qui, ma bisogna dare credito a Monicelli e Benvenuti che ciò nonostante lo trattano con grande rispetto e alla pari.
Già, gran signorilità a trattare alla pari un pischello che andava lì in studio a fare il fenomeno con un film e mezzo alle spalle, mentre loro avevano già fatto la storia del cinema italiano. Moretti si faceva forte di una certa critica militante alle spalle, che disprezzava la commedia all'italiana. Oggi possiamo dire che il tempo, come sempre, ha fatto giustizia.
Monicelli, gran signore, attualissimo il suo messaggio. Anche in questo settore l’America ha dopato l’arte col denaro, riducendo tutto a un grande business.😢
Scusatemi tutti ma devo chiedervi di controllare, se possibile, al minuto 13:32 . Ho il dubbio che, tra il pubblico, ci sia l'attore che ha interpretato "Fabbris" nel film "Compagni di Scuola" di Carlo Verdone. Vorrei una conferma o una smentita perchè potrei aver preso un "granchio" notevole. In tutti i casi il dibattito è notevole. Eh si... Avercene oggi confronti di questa portata. Grazie e scusate ancora l'OT. G.
Caspita, a 95 anni tipo 6 mesi prima della morte ancora battagliero aveva prodotto La nuova armata Brancaleone, il cortometraggio di protesta contro i tagli alla cultura e all'istruzione del governo. Non ha sopportato poi di trovarsi in un letto d'ospedale all'ultimo stadio del cancro. Era troppo immamorato della vita, quando questa ha smesso di ricambiarlo e non essere piu' dignitosa per lui, ha scelto la liberta' di morire. Stessa cosa che aveva fatto il padre tanti anni prima.
A epigrafe del cinema di Moretti resta immortale il giudizio che ne diede un maestro della commedia all' italiana, Dino Risi, quando lo liquidò con una frase fulminante: "c’è sempre stato troppo Moretti nelle sue opere, tanto da farti venire voglia di dirgli: levati di mezzo e facci vedere un po’ il film”.
Bel confronto tra Monicelli e Moretti. Peccato che nei primi minuti citando Totò al minuto 2:00 non sia stata poi approfondita anche la sua figura nel dibattito sulla commedia all’italiana( penso ad alcuni film di Monicelli Guardie e ladri, Risate di gioia per non parlare dei Soliti ignoti)
hanno in comune almeno una cosa mi sembra cioè noto la considerazione pressoché nulla quasi l'indifferenza per le osservazioni o le domande o le critiche di certo pertinenti rivolte da parte di alcune artiste presenti tra le quali si riconosce se non erro una Angelica Ippolito (mito assoluto) piuttosto irritata, ciononostante, sempre bellissima ed affascinante. non sorprende l'oblio riservato al Principe...
Una volta la Rai presentava Arbasino in un programma intelligente. Oggi la Rai ci presenta a ripetizione fino allo sfinimento la Carlucci..oggi in Borghese.
@@danielecosta958 io non ho piu' la TV da almeno 20 anni...ma purtroppo l'occhio sul computer ci va e ascolti i programmi dei vicini o ti appare qualche roba strana sul cell....
Quando ancora in RAI si parlava un Italiano decente con un minimo di varietà lessicale. Adesso invece linguaggio ipersemplificato, americanizzato ed emotività tanto al chilo.
Qualcuno riesce a dirmi di che installaIone luminosa si tratta quella sullo sfondo? La trovo meravigliosa, ne vorrei una così a casa. Grazie per il video, magnifici.
Un dibattito così, oggi, nel caos delle idee nulle e negli stessi ospiti al microfono, ce lo sognamo! In cambio: urla, cose dette a casaccio, insulti e zero contenuti!
Nanni Moretti faceva film che piacevano a lui, dove il protagonista era lui e parlava di quello che voleva dire lui. Monicelli invece era solo uno dei più grandi registi mai nati.
Notare come Monicelli ben 50 anni fa aveva previsto il declino dei colossal,guardasi uno rosso oppure anche l’ultimo degli Indiana Jones,film che impiegano almeno 200 o più milioni per poi guadagnarne la stessa somma se non meno,Monicelli ci aveva visto lungo
Grande Monicelli! Sono passati 50 anni e siamo rimasti sempre lì: esterofilia a go go. Ah gli attori americani! Quanto sono bravi! Quanto sono belli! Ma chi cazz sono sti attori americani? Li avete mai sentiti recitare in lingua originale e non col nostro grandissimo doppiaggio? Ecco, provateci e sentirete degli impiegati qualunque che parlano e bisbigliano senza dare alcuna emozione, dei miracolati che devono il loro successo ai miliardi di Hollywood e al suo enorme potere mediatico e persuasivo. Ora provate ad ascoltare Gassman e Giannini recitare: roba da far venire la pelle d'oca, da inchinarsi, da gettarsi per terra in segno di adorazione come dice giustamente Monicelli. In passato la superiorità tecnica italiana era nettissima, mentre adesso gli "attori" italiani della nuova generazione fanno ridere al pari di quegli americani che sono monumenti di mediocrità e pubblicità.
Certo che Moretti che sminuisce un film profondo come Un borghese piccolo piccolo ed esalta al contempo un blockbuster come Lo squalo lascia più di un dubbio sulla sua sincerità in questa comparsata televisiva.
dice la verità, un borghese piccolo piccolo è una tavanata assurda senza capo nè coda, puoi apprezzarlo solo se non hai capacità critiche e ti sciroppi il mainstream nazional popolare pensando faccia figo seguire il gregge
Quindi 5 in 18 minuti, 2 e mezza in 9, poco più di una in 4 minuti e mezzo, poco più di mezza sigaretta in 2 minuti e poco più, infine 3 tiri al minuto circa❕ Il senso di questo calcolo❔Non saprei‼️
@@danielecosta958 non so se siano inutili, magari incoraggiano qualche riflessione❕ Anche il commento iniziale non era tutto sto trattato di filosofia dove si apprende il significato della vita, ma alla fine.... eccoci qua ❕ Buona giornata, 🚬❗
Un paese che partorisce Monicelli, Moretti, tutta la splendida platea in studio, lo splendido programma televisivo che si vede, cosa ha passato, per diventare ciò che è oggi? Mha..
Ma davvero. Forse gli anni '90. I bagaglini, la tv privata, l'atrofia mentale provocata dai social, il livello bassissimo dell'educazione alla cultura, la sponsorizzazione dello scandalo, l'ossessione del successo, l'equiparazione di successo e fama. Io credo che dal 75 al 2000 l'italia abbia piallato il suo panorama culturale perchè la politica ha assecondato l'esigenza di avere un popolo di cretini, infelici e nemmeno consapevoli di esserlo
Mai visto un film di Moretti ne avrò iniziati a vedere un paio.. forse tre,.. chiusi dopo 5 minuti ..!! Non voglio ora giudicare il lavoro del maestro , me ne guardo bene , ma a me i suoi film non mi coinvolgono,.. ad altri piaceranno ,..va bene ,..sarò io che non capisco il tocco dell'artista !! x quanto riguarda Monicelli i suoi film mi entusiasmano mi coinvolgono e mi emozionano !!! Monicelli x me è il top , colonna portante del cinema italiano !!!! ...e non diciamolo a nessuno.. , in confidenza : "un gigante in confronto a l'altro" !!!
@@alecasteddu84 Tu guardi la forma e non il contenuto ,tipica mentalità di questa società moderna malata decadente e corrotta, dove l'apparire è più importante nell'essere ...bravo sig. maestro ora prendi la penna rossa e correggi ...
Infatti monicelli aveva previsto la morte relativamente prossima del cinema americano o all'americana, mentre il giovane dall'ego smisurato lo considerava modello vincente ed eterno. Il tempo è galantuomo!
Il cinema è una macchina complessa e molto costosa che sopravvive se le persone comprano il biglietto (o oggi fanno l'abbonamento web) e quindi si, serve anche il grande attore per portare più persone possibili a vederlo. Poi se vuoi fare lo sfigatello con la macchinina da presa in spalla a raccontare chissà che... quello non è cinema ma espressione personale a mezzo cinematografico
mamma mia ragazzi che livello. Sulla televisione pubblica una improvvisazione sociologica tra le parti in gioco pazzesca. Il padre contro il figlio, lo scontro generazionale voluto e incentivato. Esso stesso è una scena morettiana. Nella polemica è palese l'incentivazione del vecchio al giovane. Bellissimo. L'intuizione sul cinema americano di Monicelli è da annali. Due giganti assoluti.
Vero. E Monicelli appare più sfumato, sottile e tutto sommato intelligente dell'interlocutore (che è maturato nel frattempo, per fortuna)
@@picro11Moretti Ee un bravo regista, ma la generazione che poi e' venuta fuori ha rischiato di farci perdere tutto... tutta la società si e' sballata, questa e' la verità
concordo appieno. tra l'altro dibattito su tematiche tristemente attuali: mercato vs cultura. la verità - a mio avviso - è che l'uno non esclude l'altra.
Il Gigante è Monicelli. L'altro ha saputo far credere di essere un gigante
Non siamo più abituati a un italiano corretto come questo.
Scadentissimo
È perché hanno permesso alla gente di parlare con le parolacce, appena nella conversazione entrano parole di genitali (cazzo, culo, coglioni) l'ambiente si abbassa e degrada e il linguaggio si impoverisce.
@@unprof1615 Nemmeno alle sigarette fumate in studio 😆
E come mai non siete più abituati? Studi scadenti?
Ancora meno all'onestà intellettuale.
Voglio questa tivù!!!! Che spettacolo, rispetto mutuo, senza inglesismi ignoranti e vuoti, di altissimo livello intellettuale, con un pubblico che ascolta e non applaude come pecoroni... bellissimo, bellissimo!!
Mario Monicelli aveva un'assoluta e totale mancanza di ipocrisia, era davvero un Grande in tutti i sensi...!
una cosa che mi affascina tra le altre di questo splendido dibattito è riflettere sull'età dei presenti e sulla sua rappresentazione fisica. Moretti ha solo 24 anni ma sembra più vecchio e tiene testa a professionisti del cinema del doppio della sua età; però è vestito come lo sarebbe a casa sua, è l'unico senza la giacca e ha i capelli assurdamente lunghi, e questi sono i segnali di una forte ribellione, dello scontro generazionale. L'età di Monicelli e degli altri è 50, 60, 65 anni: un'età in cui oggi andiamo in giro in jeans o pantaloncini corti e maglietta degli avengers. E' successo qualcosa in questi decenni, oggi uno scontro generazionale non può accadere perché i giovani sono adultizzati e gli adulti infantilizzati, avvicinandosi da strade opposte a un'età di mezzo.
Solo dopo aver visto un video come questo ci si può pienamente rendere conto di quale sia la realtà odierna e di quanto siano potuti cambiare gli italiani. Un abisso ci separa dall'epoca.
Questo fa riflettere e ci invita a fare dei bilanci su cosa, socialmente parlando abbiamo guadagnato e perso.
Comunque, per chi fosse interessato, su RaiPlay ci sono tutte le puntate di questo programma, ovvero "Match -Domande Incrociate"
Grazie mille
Thankyou very Match
Grazie mille!
Grazie per l'informazione!
Grazie mille
Faccio notare che anche il pubblico di questo programma è di altissimo livello. Il primo a intervenire è Leo Benvenuti, tra i più grandi sceneggiatori del cinema italiano. La TV commerciale ha distrutto tutto questo, costringendo la TV ad abbassarsi al livello dell'italiota medio. Livello che, come diceva Berlusconi, è quello di un ragazzino di 12 anni.
Berlusconi ha distrutto questo, e lo sta ancora facendo dalla tomba.
P2 e mafia hanno foraggiato le Tv di Berlusconi in quell'ottica. Impoverire gli italiani, abbassare il loro livello culturale e renderli più docili
Questa intervista è un film di Moretti.
L'intervistatore è più autocaricaturale di quanto uno avrebbe potuto fare volontariamente
ma cosa dici???? ti sei messo il wisky nel cappuccino?
Sembra una scena uscita fuori da "Sogni D'Oro" :D
Ma veramente! penso perchè lui (per gioventù, certo...) faceva parecchio "il personaggio".
@@francescoghiazza1303 Guarda che è Arbasino! L'autocaricatura è assolutamente voluta. Se non lo conosci leggine qualcosa: pochi altri avevano una sensibilità come lui per le sfumature, i luoghi comuni, i modi di dire e di fare...
Grazie per questo documento preziosissimo in cui esiste un vero dibattito sul cinema che non sia semplice aneddotica o ricordi personali
A.D 1977 Moretti che era al tempo un ragazzo che aveva fatto un film originale in superotto, fa domande intelligenti, acutissime e persino irritanti a un grandissimo artista come Monicelli, davanti ad un uomo di grandissima cultura come Arbasino. A.D. 2024 il livello più elevato di riflessione sul cinema italiano è l'imitazione che Max Giusti fa di De Laurentiis
Perfetta osservazione. Aggiungerei anche vestiario e portamento, eleganti entrambi.
Fa domande intelligenti? Non credo proprio. Intanto non sono chiare, perche' cervellotiche e fuori dalla realta'. Parla di idee e soggetti in anticipo sui tempi ..( ovvero se ne frega del contesto necessario di ottenere un'incasso al botteghino... ). Era/e' un esponente della peggior sinistra che e' diventata quella che sappiamo ( che vive di rendita ).
@@donniecatalanoElegante Moretti…… ma lascia stare! Moretti un nessuno appoggiato solo dal PC e suoi derivati…… ridicoli!
Intelligente Moretti😂😂😂
Sempre stato stronzo (Moretti). Però lo amo lo stesso.❤
È curioso come abbiano ragione entrambi sul cinema americano, dicendo due cose agli antipodi.
Moretti affermando che non era mai stato così florido di film e attori buoni, mentre Monicelli ha inquadrato con largo anticipo quella che è la situazione odierna, forse da più di un decennio … ossia un cinema che tira avanti coi numeri nonostante le pochissime idee e messaggi da trasmettere, ma tenuto in vita con enormi iniezioni di capitali per fare incassi, vedi i vari film con supereroi.
Su UA-cam c'è un' intervista a Lucio Fulci che dice che gli americani avrebbero fatto solo sequel.
Ma infatti Monicelli stava dando ragione a Moretti. Secondo me Moretti aveva bisogno di un "avversario" diverso, perché a parte la questione budget e grandi attori non è che avessero delle idee troppo diverse tra loro
Una cosa è certa, il cinema è arte e l'arte serve a far riflettere, discutere...
Perfetto, Mario e Nanni, che in quanto artisti hanno la loro unicità, ci sono riusciti.
Per loro parla l'affetto (quasi fede) degli utenti verso le loro visioni del mondo.
Nanni Moretti bellissimo...e sapeva di esserlo...
Monicelli diceva quelle cose nel mezzo degli anni '70 che sono stati uno dei periodi d'oro assoluti del cinema americano (l'altro forse i '50, che probabilmente è il motivo della sua convinzione - aveva in mente i '50 come paragone). Il cinema USA di quegli anni era galassie intere sopra a quello USA di ora. "Il Padrino 2" era un sequel ed era considerato un kolossal ad alto budget, per dire... adesso chiunque dice che è uno dei migliori film di tutti i tempi. Adoro i film di Monicelli ma qua proprio non l'ha assolutamente imbroccata.
Prima di linciare Moretti, ascoltate bene cosa gli chiede Arbasino, "La domanda il più possibile, POLEMICA" [tutti sorridono] - Arbasino chiede a Moretti di fare una domanda polemica a Monicelli. Moretti risponde annuendo: "Siccome, QUESTO È IL MIO RUOLO, faccio il giovane arrabbiato e sono cattivo". [ridono tutti, anche Monicelli]. In questo dibattito, la premessa è lo scontro generazionale e Arbasino chiede ad entrambi di impersonare il proprio ruolo, il giovane contro l'adulto. Il figlio contro il genitore. Il film "io sono un autarchico" era ESATTAMENTE questo. E questo Arbasino sta chiedendo di fare a Moretti, un dibattito sul canovaccio di quel film. Chi non conosce gli anni 70, non può capire, che negli anni 70, l'irriverenza dei giovani verso i più grandi, era non solo tollerata, ma benevolmente coccolata dai grandi per interrogarsi e cercare di capire il mondo che di punto in bianco stava cambiando sotto i loro occhi.
Mi pare che non hai capito proprio nulla. Nel filmato Moretti ha criticato Monicelli, nei commenti alcuni criticano Moretti. Ma tu nella seconda critica vedi un "linciaggio".
È la consueta allucinazione politicamente corretta: le nostre sono critiche, i vostri sono linciaggi.
Si ma mezzora di introduzione...
Mamma mia
@@annaf2361 Infatti ...
La gente del pubblico che si accendeva una sigaretta tranquillamente...😅
@@andrealozar7013 ma hai idea a quando risale questo video????
La Rai faceva dei podcast incredibili prima che esistesse la parola podcast.
Si chiamano dibattiti ed esistono da quando l'umanità ha imparato a parlare. :D
È la parola podcast ad essere inutile...
Pensare che adesso abbiamo le rubriche di cinema di Marzullo..
@@pittino5245oltretutto il podcast ha un formato diverso
Per fortuna non si vede più in giro sto ' cantastorie.
mmm osservo, ascolto e mi stupisco, una volta quindi in televisione si discuteva anche animatamente ma ragionevolmente e con educazione!, come siamo arrivati al niente...
Con la d'urso
oggi De Filippi, rap e smartphone
@@ConteOliver-w1e però chiariamo altrimenti pensano ad un preconcetto, non è che uno odia De Filippi, rap o smartphone ma il fatto che la De Filippi non produce programmi di qualità, il rap di tanti non possiede testi duri e veri scritti con una logica ed un significato profondo, per finire gli smartphone li usano come passatempo come del resto il computer fisso o portatile, non c'è niente di male nel trovarsi dei passatempi ma quando noti che passi il 90% della vita nei passatempi...
che perla, grazie di averla caricata
La cosa più bella sono i tempi , uno parla l'altro ascolta e viceversa, si comprende tutto. Un sogno per i ns giorni
Prova oggi a lasciar discutere senza intermediazione 5/7 persone tutte insieme. non si sarebbe capito nulla. Qui chi viene "colpito" da una critica con un ragionamento non cerca di zittire l'altro, ascolta. Il mio piccolissimo punto di vista è che le persone coinvolte volevano sapere il punto di vista dell'altro, oggi c'è solo la volontà di zittire il prossimo e dire la propria, punto. Non interessa più l'opinione altrui. Se si parla di politici poi, c'è proprio strategia comunicativa, ogni critica è un chiodo nella bara (elettorale) di chi la riceve, ma soprattutto della democrazia e della crescita di un opinione pubblica consapevole. Si dovrebbe ripartire da qui, rispetto e ascolto.
Semplicemente: erano educati.
@erdipa6647 si, però ha ragione, alla gente non interessa più cosa dicono gli altri. Boh...
@@luigipinna4135 I due concetti sono complementari, erano educati ad ascoltare in silenzio e con interesse l'opinione altrui.
@@enricoc.948 anche quello certo. Ma è proprio la società che è cambiata, colpa anche della televisione che influenza fortemente le masse
Grazie del tuo intervento, della scelta delle parole. Mi ci ritrovo alla grande
Meraviglioso il fatto che il conduttore non fa lo showman, anzi a tratti sembra umanamente insicuro ma dice sempre cose sensate e non deve sembrare l'animale da tv a cui siamo abituati noi ora
Poi richiede espressamente di essere polemici.
Bravo
beh il conduttore ha anche scritto quello che è probabilmente il più grande romanzo italiano contemporaneo
insomma, un grande punto di partenza per ridimensionare il numero di showmen ed animali da tv sarebbe una semplicissima sostituzione umana e culturale ai vertici
@@letscattleya sul culturale concordo. Umamamente, ai vertici, in italia, per trovare qualcuno di decente, bisogna andare alla notte dei tempi. Posso escludere giusto Pertini e Berlinguer. Per il resto abbiamo avuto (e abbiamo) veramente dei mostri al potere.
Una discussione surreale che offre però spunti interessanti su quello che sarebbe diventato il cinema da allora sino ai nostri giorni.
Due maestri del cinema italiano. Gran dibattito
Maestro del cinema Moretti??? Studia bene la lezione.
parlava di Arbasino e Monicelli...
Moretti maestro 😂😂😂😂.
@@michelerubino3354e tu che dici 'studia' alla gente hai dei modi aggressivi. Moretti, anche se tu non vorresti, di fatto è entrato nella nostra storia italiana, non ha omologhi, ha trovato un suo modo di espressione personalissimo e per fortuna non occorre studiare per riconoscere quanti estimatori ha raccolto in tutti questi anni.
@@duelefantiBianca è un capolavoro.
molto bello, grazie per la condivisione
Monicelli ha perfettamente ragione. È il semplice buon senso. Moretti si è calato nel ruolo di polemista per il tono della trasmissione ma non è così lontano dai ragionamenti di Monicelli.
Oggi questi ragionamenti sono in parte incomprensibili ai più. Se mai sia esistito il Cinema italiano non esiste più.
Eravamo molto più avanti allora
Che televisione, ragazzi, che televisione!!!
sì, stupenda... e da notare come nessuno, pur polemizzando, abbia mai travalicato. Oggi si sarebbero scannati almeno una mezza dozzina di volte, nello stesso lasso di tempo.
@@m.brat.4364infatti è vero
Io ho 47 anni e la mia impressione é che a un tratto Maurizio Costanzo abbia aperto il salotto a puttanieri e fenomeni da baraccone. Da lí il declino. Ma forse mi sbaglio
boh a me sembra una caciara in cui nessuno dice niente. Tale e quale a oggi.
Fino all'arrivo di Berlusconi
Oggi una trasmissione del genere in RAI sarebbe caratterizzata da domande banali da ufficio stampa, ruffiane, che non danno fastidio, al limite del gossip, e un qualsiasi dibattito finisce in posizioni polarizzate, grida, urla, nelle consuete gare a chi ce l'ha più lungo, nel tentativo di distruggere il proprio interlocutore, in tutti che offendono tutti. Come ha già detto qualcuno nei commenti, oggi non interessa più cosa dicono gli altri. Fa riflettere quanto sia cambiato in 50 anni.
Ma ci rendiamo conto in che baratro siamo precipitati oggi, rivedendo queste trasmissioni?
Due pezzi da 90, grazie per questa perla !!
Moretti a 24 anni stava in televisione a discutere con Monicelli e io invece sono qui a non sapere cosa fare della mia vita ma va bene così
Coltiva i tuoi talenti e rendi, se puoi, della tua passione un lavoro. Sei giovanissimo te l'assicuro e puoi essere ancora CIÒ CHE VUOI. Alla tua età facevo l'informatico e a 40 sono con molta umiltà, un affermato fisioterapista. Ci vuole coraggio e la fortuna di avere una giusta visione del proprio futuro. Auguri...
e si permetteva di fare anche l'arrogante davanti al Maestro!!!!
@@parker9977 ed il bello è che aveva ragione lui !
@@parker9977si permetteva di esprimere la sua opinione perché questo nonnismo ha rotto il cazzo. Quando Monicelli si è sentito offeso è passato dal complimentare il film (paraculo all'inizio) ad attaccarlo, a dire che è un filmetto e che è una semplice commedia all'italiana
Che bella televisione ... che nostalgia!!!!
Monicelli ci aveva visto lungo sul cadavere che va avanti a botte di formalina
È bastata la prima domanda sconclusionata di Moretti a provocare una risposta breve e intelligente del gigante che aveva di fronte.
non hai capito la premessa di Moretti, non hai capito la base..
@cionnifilm fortuna te che sai cosa capiscono gli altri. Che modo ottuso di dialogare...
@@carolinnagy3262 non è una maniera ottusa di dialogare, sto solo puntualizzando un fattore che si nota ad inizio intervista, che è poi la chiave per leggere l'intervista stessa. Moretti decide di fare la parte del giovane che vuole volutamente far reagire Monicelli dalle sue parole
@cionnifilm puoi puntualizzare sulle cose che sostieni tu, non assumere cosa il tuo interlocutore pensa o cosa ha capito. Non ci sarebbe bisogno di spiegarti questa differenza se avessi un costume meno ottuso. Ciò detto, siccome sai cosa penso e percepisco, parla da solo.
note accettabili è stata la pazienza di Monicelli... composto nel sedere, ordinato, disciplinato, elegante nelle risposte....
Veramente attuale quello che dicevano nel 1977. Vale anche per lo stato dell'industria e del pubblico cinematografici di oggi
quanto eri bello Mario mio
C' erano programmi di approfondimento, con grandi giornalisti e grandi ospiti, poi con l' avvento dei social abbiamo scoperto che con la gente che c'è in giro non ne vale più la pena.
Un onore per Moretti all’epoca essere li’ con il grande Monicelli.
onore immeritato.
Spocchiosissimo
@@patriziarold8502 che lettura povera e antichista, vergogna
Addirittura il posacenere in studio ... il microfono a Giraffa .... bellissimo .... avevo 10 anni !!!
La RAI così com’era prima dell’affermarsi definitivo dei network commerciali….
Sei su ypu tube è commerciale.😂
E quindi?
Grandissimo Monicelli. A cui non si possono imputare i difetti degli italiani che lui ha solo raccontato.
Quando era un piacere guardare la TV.
non sarebbe più possibile un talk show di questo calibro con questa schiettezza assoluta.
Che padronanza della lingua italiana........aggiungo , Moretti fa una domanda ma prima che l'altro risponda,fornisce la sua risposta, che fenomeno,proprio.bravo in tutto
"ma non ci rispondono" .... conclusione davvero bellissima!
Monicelli aveva capito come si sarebbe sviluppato il cinema americano. Un baraccone
Parole sacrosante.
si soprattutto quando dice che film come LO SQUALO sarebbero stati un fallimento AAAHAHAAHAH
@@22aplile L'industria cinematografica americana si è ridotta a fare film su giocattoli e fumetti oppure remake dove alzano sempre più il budget, ma neanche rientrano sempre nei costi. Quindi aveva ragione
parlare gli uni sugli altri, da sempre la grande passione degli italiani
Moretti a 24 anni ne dimostrava una quarantina, non solo nell'aspetto ma per tutto il suo modo di essere. Monicelli elegantissimo, questa eleganza si è persa, oggi al massimo c'è il fast fashion orrendo da poche decine di euro. Questi dibattiti si potrebbero tenere in televisione ancora oggi, sicuramente ci sono tuttora registi intelligenti e di elevato spessore culturale, ma i dirigenti delle reti vogliono una televisione di basso profilo per un pubblico ottuso e ignorante, che assicuri l'audience e lo share per rientrare nei costi. I fumatori e le fumatrici in uno studio televisivo sono l'unica nota stridente, incredibile come fosse consentito fumare e non si capisse come ne potessero derivare anche grandi pericoli, per esempio rischi di incendio.
Dopo aver guardato questo video ho conseguito una laurea in Sociologia per osmosi
La cosa interessante di questo dibattito è che hanno entrambi ragione perché sono entrambi figli del loro tempo. Il tempo è galantuomo e Monicelli, che la storia ha ovviamente confermato essere un maestro della propria arte, non è stato sempre universalmente riconosciuto come tale, specialmente dalla generazione di Nanni Moretti che è venuta dopo di lui ed è cresciuta durante le rivolte e che considerava i suoi film come una serie di generiche macchiette dell'Italia di quel periodo, fatti solo per divertire i propri genitori. A sua volta Moretti ha sempre voluto incarnare un po' la libertà dei film francesi e la loro voglia di essere sempre fuori dagli schemi e di influenzare il quotidiano - non viceversa.
Col senno di poi sono entrambi spaccati della società del periodo in cui i loro film sono usciti ed è un bene che questi dibattiti siano a disposizione dopo quasi cinquant'anni al pubblico, perché ci mostrano come i cambiamenti non siano mai piacevoli e rosee transizioni ma veri e propri conflitti in cui, a lungo andare, c'è una mediazione ma c'è sempre uno scontro.
“Il tuo film è grazioso ma è molto meno di quello che tu credi”… Monicelli aveva capito che Moretti era artisticamente vecchio già a 24 anni: declamava l’impiego di attori sconosciuti, di mezzi produttivi esigui, tutta roba che lui, Rossellini, De Sica e molti altri avevano già fatto 30 anni prima, ma creando vere opere d’arte. Non credo che Moretti avesse molto le idee chiare qui, ma bisogna dare credito a Monicelli e Benvenuti che ciò nonostante lo trattano con grande rispetto e alla pari.
Bianca ed Ecce Bombo sono capolavori
Caro Diario pure
Ma infatti Moretti era gia’ al tempo un regista fallimentare. E non si può definire neppure un’artista secondo me.
Già, gran signorilità a trattare alla pari un pischello che andava lì in studio a fare il fenomeno con un film e mezzo alle spalle, mentre loro avevano già fatto la storia del cinema italiano.
Moretti si faceva forte di una certa critica militante alle spalle, che disprezzava la commedia all'italiana.
Oggi possiamo dire che il tempo, come sempre, ha fatto giustizia.
@@barbarabagatin8962 Fai ridere i polli, Moretti superiore a Monicelli… Posa il fiasco su…
Bellissimo
non so perche' io torni ogni tanto qua
"Mi chiamo Benvenuti e faccio lo sceneggiatore"...... Ha detto poco 😅 Uno dei più grandi, assieme a chi gli sta seduto alla sinistra.
Monicelli, gran signore, attualissimo il suo messaggio. Anche in questo settore l’America ha dopato l’arte col denaro, riducendo tutto a un grande business.😢
Arbasino parla 5 minuti e mezzo prima che parlino loro. Nel 2024 una roba del genere non sarebbe pensabile...
Scusatemi tutti ma devo chiedervi di controllare, se possibile, al minuto 13:32 . Ho il dubbio che, tra il pubblico, ci sia l'attore che ha interpretato "Fabbris" nel film "Compagni di Scuola" di Carlo Verdone. Vorrei una conferma o una smentita perchè potrei aver preso un "granchio" notevole.
In tutti i casi il dibattito è notevole. Eh si... Avercene oggi confronti di questa portata.
Grazie e scusate ancora l'OT.
G.
Sì, credo che sia proprio lui, tra l'altro ha recitato in alcuni film di Moretti
@@GiandomenicoDeMola Ti ringrazio tanto. E attraverso la tua risposta ho imparato qualcosa in più. Un caro saluto.
Fabio Traversa
credo che fabris nel 77 non era ancora nato
Fabio Traversa, compare anche nell'ultimo film di Moretti "Il sol dell'avvenire". Attore morettiano protagonista in "Io sono un autarchico"
L'intelligenza di Monicelli è superlativa. Una persona di grande valore che abbiamo avuto in Italia.
Caspita, a 95 anni tipo 6 mesi prima della morte ancora battagliero aveva prodotto La nuova armata Brancaleone, il cortometraggio di protesta contro i tagli alla cultura e all'istruzione del governo. Non ha sopportato poi di trovarsi in un letto d'ospedale all'ultimo stadio del cancro. Era troppo immamorato della vita, quando questa ha smesso di ricambiarlo e non essere piu' dignitosa per lui, ha scelto la liberta' di morire. Stessa cosa che aveva fatto il padre tanti anni prima.
Mario Monicelli era un gigante
che bel programma
A epigrafe del cinema di Moretti resta immortale il giudizio che ne diede un maestro della commedia all' italiana, Dino Risi, quando lo liquidò con una frase fulminante:
"c’è sempre stato troppo Moretti nelle sue opere, tanto da farti venire voglia di dirgli: levati di mezzo e facci vedere un po’ il film”.
Bel confronto tra Monicelli e Moretti. Peccato che nei primi minuti citando Totò al minuto 2:00 non sia stata poi approfondita anche la sua figura nel dibattito sulla commedia all’italiana( penso ad alcuni film di Monicelli Guardie e ladri, Risate di gioia per non parlare dei Soliti ignoti)
Una bella discussione , in cui si evince la diversita' tra l'ITALIA ed la produzione Americana .
hanno in comune almeno una cosa mi sembra cioè noto la considerazione pressoché nulla quasi l'indifferenza per le osservazioni o le domande o le critiche di certo pertinenti rivolte da parte di alcune artiste presenti tra le quali si riconosce se non erro una Angelica Ippolito (mito assoluto) piuttosto irritata, ciononostante, sempre bellissima ed affascinante. non sorprende l'oblio riservato al Principe...
Dovevano parlare di Totò infatti...e non ne hanno parlato
12:52 Leonardo Benvenuti, da cui ha preso spunto Carlo Verdone chiamando il suo personaggio di Borotalco, Sergio Benvenuti. :)
Benvenuti era sceneggiatore anche dei film di Verdone.
La scommessa di invitare in trasmissione un 24enne brillante ma all'esordio assoluto per metterlo davanti a quello che già allora era un mostro sacro
Grazie
Una volta la Rai presentava Arbasino in un programma intelligente. Oggi la Rai ci presenta a ripetizione fino allo sfinimento la Carlucci..oggi in Borghese.
Basta non accendere l'apparecchio.
O, come nel caso mio, non avercelo neppure.
@@danielecosta958 io non ho piu' la TV da almeno 20 anni...ma purtroppo l'occhio sul computer ci va e ascolti i programmi dei vicini o ti appare qualche roba strana sul cell....
Non solo la RAI.. vedi LA7 chi ospita regolarmente..
Che dire? Monicelli un gigante!
Splendido dibattito ad altissimi livelli. ps - ma solo io mi sono meravigliato del fatto che si fumasse in studio??? 😂
Ai tempi fumavano anche nei cinema, era normale.
Il pubblico che fuma. Meraviglia.
Giá 05:20 di questo tipo di introduzione di Arbasino oggi lo tagliavano dopo mezzo minuto
Grazie per aver condiviso. Una discussione libera, anche con le sigarette libere.
Nostalgia del pubblico che saremmo potuti diventare
Questo filmato è la misura della nostra involuzione degli ultimi 30 anni.
Quando ancora in RAI si parlava un Italiano decente con un minimo di varietà lessicale. Adesso invece linguaggio ipersemplificato, americanizzato ed emotività tanto al chilo.
Mamma mia che introduzione!
Nanni moretti in veste di rappresentante del sessantotto italiano
Spettacolare, una chicca questa intervista. 🙏
Qualcuno riesce a dirmi di che installaIone luminosa si tratta quella sullo sfondo? La trovo meravigliosa, ne vorrei una così a casa.
Grazie per il video, magnifici.
Il mitico Arbasino. C'è anche una puntata in cui si confrontano Bocca e Montanelli.
uno meglio dell'altro eh? E dei due chi ha difeso meglio il fascismo?
@@riccardofortuna7873Giorgio Bocca era fascista? Mi giunge nuova...
Madonna Monicelli che se la ride, mi ha fatto emozionare 😂❤
Un dibattito così, oggi, nel caos delle idee nulle e negli stessi ospiti al microfono, ce lo sognamo! In cambio: urla, cose dette a casaccio, insulti e zero contenuti!
Nanni Moretti faceva film che piacevano a lui, dove il protagonista era lui e parlava di quello che voleva dire lui. Monicelli invece era solo uno dei più grandi registi mai nati.
Notare come Monicelli ben 50 anni fa aveva previsto il declino dei colossal,guardasi uno rosso oppure anche l’ultimo degli Indiana Jones,film che impiegano almeno 200 o più milioni per poi guadagnarne la stessa somma se non meno,Monicelli ci aveva visto lungo
Grande Monicelli! Sono passati 50 anni e siamo rimasti sempre lì: esterofilia a go go. Ah gli attori americani! Quanto sono bravi! Quanto sono belli! Ma chi cazz sono sti attori americani? Li avete mai sentiti recitare in lingua originale e non col nostro grandissimo doppiaggio? Ecco, provateci e sentirete degli impiegati qualunque che parlano e bisbigliano senza dare alcuna emozione, dei miracolati che devono il loro successo ai miliardi di Hollywood e al suo enorme potere mediatico e persuasivo. Ora provate ad ascoltare Gassman e Giannini recitare: roba da far venire la pelle d'oca, da inchinarsi, da gettarsi per terra in segno di adorazione come dice giustamente Monicelli. In passato la superiorità tecnica italiana era nettissima, mentre adesso gli "attori" italiani della nuova generazione fanno ridere al pari di quegli americani che sono monumenti di mediocrità e pubblicità.
Certo che Moretti che sminuisce un film profondo come Un borghese piccolo piccolo ed esalta al contempo un blockbuster come Lo squalo lascia più di un dubbio sulla sua sincerità in questa comparsata televisiva.
dice la verità, un borghese piccolo piccolo è una tavanata assurda senza capo nè coda, puoi apprezzarlo solo se non hai capacità critiche e ti sciroppi il mainstream nazional popolare pensando faccia figo seguire il gregge
Benvenuti 10 sigarette in 36 minuti.
Quindi 5 in 18 minuti, 2 e mezza in 9, poco più di una in 4 minuti e mezzo, poco più di mezza sigaretta in 2 minuti e poco più, infine 3 tiri al minuto circa❕
Il senso di questo calcolo❔Non saprei‼️
E dunque?
@@danielecosta958 niente ❕
@@Ameara-LaVey
Commenti inutili, quindi.
Benissimo.
@@danielecosta958 non so se siano inutili, magari incoraggiano qualche riflessione❕ Anche il commento iniziale non era tutto sto trattato di filosofia dove si apprende il significato della vita, ma alla fine.... eccoci qua ❕
Buona giornata, 🚬❗
il cinema non ha un grande futuro.. stima assoluta per Monicelli 😂❤. Appena tornato dal cinema, adesso.
Grande Charly García!
che intro eterna aiuto
Un paese che partorisce Monicelli, Moretti, tutta la splendida platea in studio, lo splendido programma televisivo che si vede, cosa ha passato, per diventare ciò che è oggi?
Mha..
Ma davvero.
Forse gli anni '90. I bagaglini, la tv privata, l'atrofia mentale provocata dai social, il livello bassissimo dell'educazione alla cultura, la sponsorizzazione dello scandalo, l'ossessione del successo, l'equiparazione di successo e fama. Io credo che dal 75 al 2000 l'italia abbia piallato il suo panorama culturale perchè la politica ha assecondato l'esigenza di avere un popolo di cretini, infelici e nemmeno consapevoli di esserlo
Mai visto un film di Moretti ne avrò iniziati a vedere un paio.. forse tre,.. chiusi dopo 5 minuti ..!! Non voglio ora giudicare il lavoro del maestro , me ne guardo bene , ma a me i suoi film non mi coinvolgono,.. ad altri piaceranno ,..va bene ,..sarò io che non capisco il tocco dell'artista !! x quanto riguarda Monicelli i suoi film mi entusiasmano mi coinvolgono e mi emozionano !!! Monicelli x me è il top , colonna portante del cinema italiano !!!! ...e non diciamolo a nessuno.. , in confidenza : "un gigante in confronto a l'altro" !!!
Prova a guardare "Bianca" e "La stanza del figlio"
Del resto sei uno che scrive mettendo le h a caso e x al posto di per, oltre a puntini di sospensione buttati lì
@@alecasteddu84 Tu guardi la forma e non il contenuto ,tipica mentalità di questa società moderna malata decadente e corrotta, dove l'apparire è più importante nell'essere ...bravo sig. maestro ora prendi la penna rossa e correggi ...
Questa introduzione non finisce mai…
Un grande intellettuale ed un grandissimo regista. E poi c'era anche Nanni Moretti.
Ovviamente ti riferisci a Monicelli😊
Infatti monicelli aveva previsto la morte relativamente prossima del cinema americano o all'americana, mentre il giovane dall'ego smisurato lo considerava modello vincente ed eterno. Il tempo è galantuomo!
@@lucabernardi8138 Avevano ragione a loro modo e in un certo senso entrambi
Nel pubblico c’è "Fabris”
Sicuro? A me pare su zio... 😂
In qualità di attore di Io Sono Un Autarchico
C’ha avuto un crollo
@@Randomclip27muoio😂😂😂
@@bayonet-crayon5195ma d’oottavo grado daa scala mercalli
C'é Fabbris fra il pubblico 14:52
È Fabio Traversa, amico da sempre di Nanni Moretti. In quel periodo girò un film con lui, l'autoprodotto Io Sono Un Autarchico
Non dovrei essere qui alle 3 e 15 del mattino a respirare di nuovo aria di cinema, lotta giovanile e lingua italiana..
Il cinema è una macchina complessa e molto costosa che sopravvive se le persone comprano il biglietto (o oggi fanno l'abbonamento web) e quindi si, serve anche il grande attore per portare più persone possibili a vederlo. Poi se vuoi fare lo sfigatello con la macchinina da presa in spalla a raccontare chissà che... quello non è cinema ma espressione personale a mezzo cinematografico
La ragazza della prima domanda è l'attrice Carla Tató?
❤