E' pensare che ancora oggi è sepolta la parte latina della Biblioteca della Villa di Ercolano... chissà quanti testi sconosciuti potrebbero essere ancora recuperati...
l'Officina dei Papiri Ercolanesi è una delle sezioni più prestigiose della Biblioteca Nazionale di Napoli. Le origini dell'Officina dei Papiri Ercolanesi si collocano nella seconda metà del secolo XVIII, all'indomani del ritrovamento dei papiri sepolti dall'eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Lo svolgimento dei rotoli carbonizzati, la trascrizione facsimilare e l'incisione delle colonne di scrittura costituiscono l'insieme delle operazioni, preliminari all'edizione dei testi, svolte nell'ambito dell'officina nel settecento e per tutto l'ottocento fino al 1906, rimanendo la lettura e l'illustrazione filologica affidate alle cure degli accademici ercolanesi deputati a tale compito. Perduta la propria autonomia, l'Officina è affidata, nel 1860, al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, ma il riconoscimento della natura principalmente libraria dei papiri ercolanesi ne determina il trasferimento alle dipendenze della Biblioteca Nazionale di Napoli . I papiri di Ercolano costituiscono il fondo librario più antico posseduto dalle biblioteche italiane e straniere : si tratta, precisamente, dell'unica biblioteca dell'antichità pervenuta fino a noi, seppure non nella sua completezza e in parte deteriorata dall'eruzione vesuviana del 79 d.C www.bnnonline.it/index.php?it/165/i-papiri-ercolanesi-libri-antiquiores-in-biblioteca#uno BNNUFFICIOSTAMPA Lydia Tarsitano bn-na.ufficiostampa@beniculturali.it
Grazie dott. Mocella, video molto interessante, spero tantissimo che arrivino i finanziamenti necessari per proseguire. Chissà quali altri testi giacciono ancora sconosciuti.
Fun fact: su questo argomento (ma non solo, in genere tutti quelli a carattere scientifico) i video italiani sono vecchi e superficiali e i commenti raramente superano la dozzina. Se vuoi approfondire e magari dibattere con altri utenti devi vedere quelli in altre lingue, con centinaia di commenti.
DI QUESTO CIO CHE INTERESSA SAREBBE RIUSCIRE A LEGGERE UN LIBRO NUOVO DI EPICURO ,O QUALCOSA DI SIMILE CIOE I DISCORSI PERIFERICI A QUESTO NON INTERESSA A NESSUNO
Da sfegatato italiano, penso che dei papiri si possa fare un bel mucchietto e scaricarli nella spazzatura. Al posto di catapecchie marce ci costruirei dei bei palazzoni per l'accoglienza dei rom, dei nigeriani, dei ghanesi, dei pakistani etc etc . qualche bella moschea con annessa madrassa sarebbe un vero tesoro culturale
E' pensare che ancora oggi è sepolta la parte latina della Biblioteca della Villa di Ercolano... chissà quanti testi sconosciuti potrebbero essere ancora recuperati...
l'Officina dei Papiri Ercolanesi è una delle sezioni più prestigiose della Biblioteca Nazionale di Napoli. Le origini dell'Officina dei Papiri Ercolanesi si collocano nella seconda metà del secolo XVIII, all'indomani del ritrovamento dei papiri sepolti dall'eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Lo svolgimento dei rotoli carbonizzati, la trascrizione facsimilare e l'incisione delle colonne di scrittura costituiscono l'insieme delle operazioni, preliminari all'edizione dei testi, svolte nell'ambito dell'officina nel settecento e per tutto l'ottocento fino al 1906, rimanendo la lettura e l'illustrazione filologica affidate alle cure degli accademici ercolanesi deputati a tale compito. Perduta la propria autonomia, l'Officina è affidata, nel 1860, al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, ma il riconoscimento della natura principalmente libraria dei papiri ercolanesi ne determina il trasferimento alle dipendenze della Biblioteca Nazionale di Napoli .
I papiri di Ercolano costituiscono il fondo librario più antico posseduto dalle biblioteche italiane e straniere : si tratta, precisamente, dell'unica biblioteca dell'antichità pervenuta fino a noi, seppure non nella sua completezza e in parte deteriorata dall'eruzione vesuviana del 79 d.C
www.bnnonline.it/index.php?it/165/i-papiri-ercolanesi-libri-antiquiores-in-biblioteca#uno
BNNUFFICIOSTAMPA Lydia Tarsitano
bn-na.ufficiostampa@beniculturali.it
GIORNALISTI BENI CULTURALI scrivo solo ora perché l ho visto solo ora . Complimenti per il suo commento e viva la cultura !
GIORNALISTI BENI CULTURALI sarà mai possibile recuperare i rotoli della parte Latina allora sotterrata secondo voi / lei ?
Grazie dott. Mocella, video molto interessante, spero tantissimo che arrivino i finanziamenti necessari per proseguire. Chissà quali altri testi giacciono ancora sconosciuti.
Quando i regnanti dell'epoca (I Borbone) avevano a cuore la cultura e la conoscenza...
Fun fact: su questo argomento (ma non solo, in genere tutti quelli a carattere scientifico) i video italiani sono vecchi e superficiali e i commenti raramente superano la dozzina.
Se vuoi approfondire e magari dibattere con altri utenti devi vedere quelli in altre lingue, con centinaia di commenti.
In definitiva ...... ma cosa c’è scritto ??????
Chi sa se tra I reperti ancora sepolti non ci siano opere perdute dei grandi intellettuali greci dell'eta' classica ed ellenistica? Lo spero.
DI QUESTO CIO CHE INTERESSA SAREBBE RIUSCIRE A LEGGERE UN LIBRO NUOVO DI EPICURO ,O QUALCOSA DI SIMILE CIOE I DISCORSI PERIFERICI A QUESTO NON INTERESSA A NESSUNO
E interessante questo, parlate di tutto ,ma non dite cosa c'è scritto in un papiro,MA,,,,,,,
Vorrei tanto sapere il contenuto dei papiri...grazie!
Da sfegatato italiano, penso che dei papiri si possa fare un bel mucchietto e scaricarli nella spazzatura. Al posto di catapecchie marce ci costruirei dei bei palazzoni per l'accoglienza dei rom, dei nigeriani, dei ghanesi, dei pakistani etc etc . qualche bella moschea con annessa madrassa sarebbe un vero tesoro culturale
Avviati prima tu verso la mmunnezza..
E interessante questo, parlate di tutto ,ma non dite cosa c'è scritto in un papiro,MA,,,,,,,