A mio modesto modo di vedere, a dispetto del titolo, è un album meditato e curato negli arrangiamenti. Poi sugli aspetti tecnici mi rimetto al giudizio di chi lo fa di lavoro. Sempre secondo me ,Vinicio Capossela non registra una parola, una nota, un accordo un suono se non fortemente voluti vissuti meditati. Solo questo me lo rende un artista meritevole di attento e religioso ascolto. Per me un bellissimo lavoro, musicale e poetico.
Inizio il mio commento nel dibattito presentandomi come una profana muusicale: non ho orecchio, sono stonata ma amo immensamente ascoltare musica e leggere i testi delle canzoni. Ho sempre pensato che Capossela si rinnovasse ad ogni album, con nuovi argomenti e sonorità. Alcuni album, per questo, mi hanno coinvolto meno, altri di più. In quest'ultimo ci "sento" un ritorno all'immediatezza e nello stesso tempo un'apertura al nuovo, con la voce femminile di Mara Ustmamò. Credo che l'urgenza del titolo si riferisca alla situazione sociale dell'immediato. Vinicio ha cambiato ancora. Chi si ferma è perduto 😅
Prendo atto del fatto che, per la seconda volta in tre giorni, non mi trovo d'accordo con l'analisi di Marco, del quale di solito condivido gli interventi quasi nella loro totalità: è successo nel caso di Syd Barrett e succede di nuovo con questa recensione. Il mio disaccordo sta, in entrambe le circostanze, nella durezza e definitività di un giudizio che secondo me non ha semplicemente ragione di essere. Non si può ridurre Barrett a un mediocre artista devastato dagli acidi come non credo si possa liquidare questo disco come un disastro assoluto (l'unico pezzo veramente brutto è proprio il primo, e male ha fatto chi si è fermato a quello). In un disco certamente non eccelso, ci sono, secondo me, almeno due tre pezzi al di sopra della media, e almeno un piccolo capolavoro ("La cattiva educazione") cantato da Margherita Vicario (che voglio menzionare perché Marco non gliene ha nemmeno concesso l'onore), dedicata a una realtà della quale a noi uomini non piace parlare, ma che purtroppo rimane una profonda piaga culturale di questa società. Se poi questo presunto "politicamente corretto" viene ritenuto elemento sufficiente (come in molti commenti) per disprezzare il lavoro di un artista come Vinicio, significa che ormai la polarizzazione ideologica ha sostituito criteri più nobili e corretti di valutazione. Mi permetto un'ultima riflessione. Se a Marco non piace "Tredici canzoni urgenti", i casi sono due: o è veramente cambiato Vinicio, o sta cambiando Marco. Che è un fattore da non escludere. In ogni caso, resto sempre e comunque a favore di recensioni libere e sincere come quelle di Marco, dalle quali non mi aspetto conferme alle mie opinioni, ma spunti di riflessione. Da questo punto di vista questo resta uno dei migliori canali del settore.
Gentile Marco, seguo saltuariamente il suo canale e lo apprezzo. Fa parte di quelli che prendo a riferimento. Per esempio ho scelto i miei monitor Adam andandoli a provare dopo il suo video di impianto economico composto da computer, scheda audio SSL e monitor. Questa volta però non sono d’accordo con lei e sono sorpreso dall’approccio, oltre che dal contenuto. Il suo tono da amante deluso mi ricorda la sorpresa in negativo che provai quando il mio amore totale per i primi dischi di Pino Daniele venne messo alla prova da quelli successivi, anche quelli stravolti a seguito del passaggio dell’autore da una vita difficoltà professionali e di delusioni affettive a una vita piena in entrambi gli aspetti, oltre che dalla carenza di fame. Trovo che purtroppo siano pochi gli autori che reggono gli anni, che trovano altri modi creativi per esprimersi dopo la fine della fame iniziale, che può essere fame di vario tipo, ma che indubbiamente porta tensione e creatività. Il suono del disco in questione è a mio modo di sentire effettivamente eterogeneo, ma se se analizzo i singoli pezzi ci sono momenti di grande qualità. Di questi tempi e considerando la maturità di Capossela lo trovo posotivo. Valutazione soggettiva ovviamente. Considerando per esempio il primo brano ho trovato solitamente sghembi l’emissione vocale, ma non più disastrato di altri suoi brani. Anche l’armonia del brano non mi sembra per niente “difficile” né dall’evoluzione ardita. Anzi, la trovo piuttosto semplice, e a volte è un pregio. Suono ascolto e studio anche io da qualche decennio per sapere ciò che dico. Per esempio Capossela anche qui replica la sua tipica modalità di doppiare melodia del piano e melodia vocale. L’ha sempre fatto. Non mi ha mai entusiasmato, ma riconosco che fa parte del bagaglio stilistico dell’autore. Ho deciso di impegnarmi a scrivere qualche riga in più perché la stimo. Spero sia comprensibile. Grazie per aver condiviso le sue opinioni
La realtà è che avendo capito all'ennesimo disco la linea socio-politica di Capossela (ce ne messo di tempo 😅) ora cerca di schizzare del fango su questo immenso artista che ancora una volta ha sfornato l'ennesimo capolavoro
A volte anche i grandi fanno errori. Basta avere l'onestà intellettuale di ammetterlo, senza buttarla in caciara ( o in politica, che è molto simile ). Io adoro Capossela, ma questo non mi è piaciuto per niente. Capolavoro? Non credo proprio. Siamo anni luce dai suoi capolavori (uno per tutti Camera a Sud, un divario incolmabile). Forse il ménage familiare gli consuma l'estro o forse aveva bisogno di un bene rifugio, chissà. Spero tornerà ad alti livelli.
Anche fare schifo è una libertà. Come puzzare, non lavarsi. Anche deludere è una libertà. Anche stonare è una libertà. Non piacerà ai geometri. Pazienza.
Carissimo Dr. Lincetto. Il disco in questione è oltre la mediocrita' per l'artista che è Vinicio Capossela. Ma credo che l'abbia purtroppo composto ed inciso così apposta... Mi spiego, è così mediocre a 360° per lanciare un messaggio subliminale : Come società, come paese, come cultura, economia e brutture di ogni specie e genere, siamo finiti. Sia come paese Italia, che come occidente. Siamo giunti al Capolinea. Al punto del non ritorno della mediocrità, dell' egoismo, del lassismo, dell'indifferenza verso tutto e tutti. Siamo culturalmente, spiritualmente, economicamente e dal punto di vista umanistico giunti a fine corsa. L'unica cosa che ci rende (o ci fa' credere) di essere "liberi" in questi ultimi anni è purtroppo pranzare o cenare in un All you can Eat ! Dove "crediamo" di spendere 30 e mangiare invece per 150. Abbiamo perso tutto : Il lavoro, la salute, la tranquillità, la felicità nelle grandi e piccole cose, l'ospitalità e l'umanità tipica di noi Italiani. L'effimero sogno di poter realizzare e portare a temine qualcosa, senza per questo perdere il sonno della notte, perché letteralmente terrorizzati da Banche, Mutui,Tassi d'interesse, Moniti dalla BCE, buste paga sempre più inadeguate, che non permettono più di poter fare ferie, affrontare una spesa al di fuori del budget, o semplicemente poter riempire il carrello della spesa. Il futuro incerto per i nostri figli, il terrore mediatico dell' invasione dai paesi più poveri. Guerre assurde, malattie mai viste ne' mai sentite e potrei proseguire per ore... Mi rifiuto di credere che Lei non l'abbia capito. Ammetta piuttosto che le crea dispiacere ammetterlo pubblicamente. Con affetto. Cris
...scusi, scusi... ma lei segue i miei canali???? GUARDI, SORRIDO... AMMETTERE PUBBLICAMENTE??? Sono due anni che mi sto tirando sciagure operchè ININTERROTTAMENTE dico queste cose... s'informi, s'informi... comunque approvo tuttio quello che ha detto.
Buonasera. Grazie per la celere risposta. Forse non mi sono spiegato bene, o forse Lei mi ha travisato... Non volevo assolutamente farne una polemica perché non "ammetteva pubblicamente" tutt' altro... A Lei SPIACE quanto a me (ed entrambi lo sappiamo) che un Artista Italiano con la A maiuscola sia arrivato a tanto per mandare un messaggio subliminale grosso come una Città. Ed essendo subliminale, non potrà mai arrivare a tutti, ma a chi ha più sensibilità o semplicemente a chi è più curioso di capire il perché di certi gesti. Con stima, Cris.
Posso comprendere il tuo punto di vista. Sono un grande estimatore di Capossela dai tempi dell'uscita di San Vito (e non ti dico quante volte ho cantato questa canzone), l'ho visto praticamente quasi ad ogni uscita di disco. Ma... in tutta sincerità... dalle Canzoni della Cupa ho iniziato a percepire una sorta di stanchezza, che fino a quel capolavoro azzardato che è Marinai, Profeti e Balene per me era del tutto inimmaginabile. L'ho percepita - anche se molto meno - nel disco successivo alla Cupa. E, con mio assoluto stupore su me stesso, devo confessarti che questo disco non l'ho ancora comprato, né preventivamente ascoltato. Perché? Perché ho la spiacevole sensazione che mi troverei per la terza volta di fronte ad un disco che ascolterei sì e no due volte e non cinquantamila come coi suoi dischi in passato. Quindi non mi stupisce il tuo giudizio così duro su un artista che - nel caso tuo - hai amato fino al disco precedente. Conosco e comprendo benissimo questo tipo di impietosità, perché l'ho sempre avuta anch'io verso un sacco di artisti che ho amato per anni come un parente, fino a concorrenza di disco di merda
Purtroppo Capossela l'ho abbandonato dopo Ovunque Proteggi, mi sono riavvicinato con Le canzoni della Cupa, ma, opinione mia, per carità, la presunzione dei lavori venuti dopo mi era insopportabile. Al di là del livello di qualità artistica e tecnica. Non lo sopporto più. 😢
Sono meravigliato e deluso da questa recensione condivido l’incisione non ottimale ma mi trovo fortemente contrario alla valutazione di questa opera d’arte ogni brano è una meraviglia musicale senza parlare dei testi denuncia e poesia allo stesso tempo, amavo Capossela lo amo e lo ammiro ancora di più. Spero in una recensione specifica dei vari brani. Con stima ma non capisco. 💙🖤
Non ho ascoltato il disco di Caposela, ma quello che apprezzo di Marco Lincetto, oltre alla notevole, indiscussa e rara cultura tecnica, nonchè intellettuale di comunicatore, è la sua schiettezza, che deriva da un'onestà intellettuale verso se stesso e verso, come in questo caso, gli altri. Dote oggi quasi sparita...anzi...leviamo "il quasi".
Ho apprezzato molto la forma espressiva di questa recensione, dove, con toni duri ma rispettosi, traspare tutta la cocente delusione per un prodotto inaspettato: sarebbe bello poter sentire dall' artista la genesi che ha portato alla realizzazione di questo disco e le ragioni di tante (evidentemente) scellerate scelte. Ho seguito in modo incostante Capossela, ma ho sempre apprezzato il suo atteggiamento al di fuori del contesto musicale, sempre teso alla pacatezza ed alla modestia; mi sento comuque di concedergli l' alibi di una inconsapevole "sbandata" che, ripeto, mi piacerebbe sentire quantomeno argomentata.
Una certa "patina" l'ho sempre riscontrata con fastidio, ma ho voluto comunque ascoltare il disco, pur non essendomi mai piaciuto. Non aggiungo altro per non appesantire.
Trovare uomini che camminano le loro parole è qualcosa di veramente raro. Anche se non sempre condivido le tue opinioni, come è normale che sia, ti ascolto sempre con piacere. Grazie Marco
Caro Sig. Lincetto devo dire che posso capire la sua delusione riguardo un artista che per lei è sempre stato un punto di riferimento. Devo dire che non seguo Capossela ma comprendo il suo sentire perché negli ultimi anni purtroppo tantissimi di quegli artisti da me sempre seguiti con passione per le loro idee fuori dal "politically correct", per essere a loro modo "poeti" e "celebranti del pensiero contro" si sono rivelati essere nel migliore dei casi dei ponzio pilato (col loro silenzio di fronte alle angherie vere e proprie perpetrate ai danni di minoranze non arrendevoli su determinati temi) e nel peggiore appoggiando o addirittura promuovendo determinate azioni. E qui mi fermo perché l'amore che ho avuto verso questi artisti è tale da impedirmi di infierire ulteriormente. Certamente c'è stata per me la caduta di molti miti, perciò la comprendo al 100% quando parla di salotti buoni e luoghi dell'intelligentia italiana. Per "fortuna" aggiungo che i grandi Gaber e De André ci hanno lasciato prima perché non avrei sopportato (dopo tutto ciò che hanno cantato e in cui hanno creduto) una loro non alzata di dito (come hanno fatto ripeto altri da me quasi idolatrati) dinanzi allo scempio fatto in questi anni alla nostra società. Ma sono certo che almeno loro una parola l'avrebbero detta. Grazie al solito per le sue rrcensioni.❤
condivido... praticamente inascoltabile.... forse l'idea era di coprire lo spazio lasciato vuoto da Franco Battiato, senza possederne la classe e la raffinatezza?
Caro Marco,io non sono un grande Fan di Capossela come te,ma confermo che alcuni suoi lavori sono davvero molto interessanti e piacevoli.Questo disco è un tonfo notevole. Stento a credere sia stato concepito dalla stessa persona.Tecnicamente terribile e quindi devo ahimè confermare quello che hai raccontato.Per uno che ha ricevuto il premio Tenco,forse è giunto il momento di riflettere e valutare di prendersi una pausa.
La trovo una recensione onesta e coraggiosa. Da giovane avevo il poster di Capossela con il suo autografo sopra il pianoforte, adoravo ogni suo lavoro. Poi qualcosa è cambiato, prima di tutto il sottoscritto, ma non sono più riuscito ad seguire un suo disco intero dall'inizio alla fine. Personalmente non avevo la minima curiosità di ascoltare Tredici canzoni urgenti ma ho ascoltato con attenzione Lincetto, che in questo video a mio avviso merita l'appellativo di "'ottimo Lincetto".
@@lorymmm Potremmo ovviamente disquisirne molto, ma credo che uno dei motivi possa essere che il sempre originale Capossela sia arrivato alle stesse stanche conclusioni di personaggi di molta più mediocre cultura, negli stessi mediocri termini.
Non importerà a nessuno ma Capossela è stato l unico artista al cui concerto sono uscito all intervallo probabilmente non sono all altezza di comprenderlo parlo per lo meno di 20 anni fa era la prima volta che lo ascoltavo eppure non c è l ho fatta me ne sono andato. E direi che non ho certo gusti commerciali. Mi rammarico.
Perfettamente d" accordo ,la sua virata nel politicamente corretto , ha sorpreso in negativo snche me, d' altraparte le frequentazioni di morgan, MART, Sgarbi non possono portare a niente di buono peccato , ho amato molto ,, ma ora mi è scaduto anche come artista persona l
Mi stupivo nel leggere solo recensioni positive. È uno dei pochi dischi che non sono riuscito ad ascoltare una seconda volta. Non ho dato la seconda possibilità. Dopo pochi minuti io e la mia compagna (che siamo estimatori di Capossela) abbiamo convenuto che fosse veramente inascoltabile. Da dimenticare. Speriamo che resti un episodio isolato.
Ho letto molti commenti che puntano il dito sul fatto che la recensione sia motivata esclusivamente dal dissenso di Lincetto sulla deriva sociopolitica del cantautore. Sicuramente. Lo ha espressamente dichiarato. Ma non solo per questo. D'altro canto palese è che il premio Tenco gli sia stato attribuito per l'esatto opposto.
Purtroppo in artisti importanti avvengono cose inspiegabili, per esempio i Coldplay con i loro CD sono imbarazzanti delle incisioni schifose, viene da pensare che forse la voce del cantante è talmente imbarazzante da dover tirare su tutta la dinamica. Forse sullo smartphone suona bene, provi a sentire qualcosa di questo gruppo di inutili musicanti, mi maledirà per il mal di testa.
All'una e trentacinque circa mi folgorò, un Waits italiano che prometteva evoluzioni autoctone. Poi Modì e Camera a sud mi piacquero un po' meno, interessanti ma un po' incoerenti, era evidentemente alla ricerca di una sua cifra. Il ballo di S.Vito mi lasciò perplesso, da canzoni a manovella in poi non l'ho più seguito. Amen
E pensare che reputo interessante e geniale Capossela solo dal ballo di San Vito in poi. Prima solo prevedibilità, cose già sentite e noia. Per dire, tutti i gusti sono gusti!
@@cajflod assolutamente, de gustibus. I primi dischi avevano un chiaro riferimento stilistico ma promettevano uno sviluppo personale, con canzoni a manovella però ha copiato pure lo sviluppo: a me è parso lo swordfishtrombones italiano, il punto di svolta di due Tom Waits diversi. Ho cercato di seguirlo ma proprio non ci sono riuscito
Condivido la delusione, lo trovo un disco pessimo, povero nei testi nella scrittura musicale e soprattutto negli arrangiamenti. Vuoto di tutto, il suo peggiore. Per me poi il salto dal precedente é ancora più abissale in quanto trovo che Ballate per uomini e bestie (insieme a Ovunque proteggi) sia il suo disco migliore! Sono convinto però che sia solo un momento e che forse avrebbe dovuto aspettare del materiale più maturo e sviluppato per far uscire qualcosa.
Sopravvalutato!?Vocalmente lo si può definire cantastorie, ci sta, vocalmente è solo "particolare"(ma curato)...ma musicalmente e testualmente è sempre stato geniale ed artistico. Si dica pure "a me non piace", "non rispecchia i miei gusti" ma dire che capossela è sopravvalutato è come dire che botticelli faceva disegni da asilo.
@@piergiorgio80 Non esagerare, l'accostamento è a dir poco azzardato !!!! Si può definire tranquillamente sopravvalutato, come molti altri e con dei limiti oggettivi !!!!
@@paolaginelli5277 non è un accostamento concreto in quanto si parla di due arti diverse(pittorica e testual-musicale) ma l'ho usato solo come esempio. I limiti testuali e musicali di Vinicio sono soggettivi e non oggettivi(a meno che non si parli di limiti a livello basilare e quindi si dica che vi sono delle imperfezioni, allora su questo non discuto dato che non esiste la perfezione).
Non posso dare un giudizio su questo lavoro di Capossela. Quello che posso dire è che non l'ho ancora comprato, come non ho comprato gli ultimi suoi lavori: ho percepito una sorta di perdita di creatività e spontaneità, pur rimanendo sempre su livelli buoni. Insomma, per me, la vena creativa più fervida l'ha persa da un po' e non volevo ammetterlo a me stesso ma, ascoltando la sua recensione all'ultima fatica di Capossela ho percepito nella sua delusione (mi pare di capire anche per le tematiche e le posizioni eventualmente prese dall'artista) la mia. Ho pensato anch'io, essendomi capitato di vedere Capossela in determinati "salotti", che questo, se da una parte gli avrebbe fatto bene alla popolarità , dal punto di vista della creatività lo avrebbe appiattito su posizioni più confortevoli e di comodo. Da deluso a deluso un caro saluto signor Lincetto.
Dopo questa recensione, curioso cerco l'album su YT e lo inizio ad ascoltare.. dopo 2 minuti della prima traccia, fermo tutto pensando: "Questo orrore non può essere diffuso dal mio impianto da 50K... si rovina il mio bene rifugio" 🤣🤣🤣. Condivido la stessa delusione.
@@pietrovalastro. se una donna non ti piace a primo impatto (i famosi 2 minuti), ad esempio il viso ti è repellente, vale la pena soffermarsi su tutto il resto? È vero il giudizio di Marco può influenzare, ma finora l'ho sempre ritenuto attendibile. Se ad esempio dice in maniera minuziosa stroncando il primo brano e io ascoltando registro l'esatta descrizione che egli fa, a cosa mi serve proseguire nell'analisi? A me piace Vinicio e subito dopo ho messo su coss'è l'amor per rifarmi le orecchie. La musica è una passione e nel mio caso come credo per Marco, sfiora l'ossessione in senso scherzoso del termine. Se il primo boccone ti ha fatto passare la fame è inutile proseguire il pranzo. A me succede anche con Bach sebbene sia l'autore che più spesso ascolto e suono. Pazienza, ascolterò altre cose sempre dello stesso autore. Come per Vinicio. PS volevo portare all'attenzione come nel video si è detto di Vinicio produttore dell'ambum, cosa che evidentemente non gli compete, ma che ha potuto comunque portare sul mercato "un'idea artistica" del tutto fuori portata rispetto alla sua virtù musicale. E questo proprio grazie alla maggior frequentazione dei salotti bene, dove il verbo unico è il centro dei proseliti. Avrò ascoltato anche due minuti di Vinicio, ma il video di Marco l'ho visto interamente e ovviamente la penso come lui.
@@fabiospagnuolo4442 Non è che ti ha influenzato, l'hai proprio accettato passivamente ed acriticamente... Vabè, ognuno ha il suo metodo di ascolto e valutazione. Mi stupiva solo il termine "delusione", ma non mi interessa polemizzare. Buona giornata
Acquistai i primi due dischi ( epoca Fantini )... poi stop. A mio avviso, mio opinione il maggior artista serio e bravo attualmente ( ma lo è da 33 anni ) resta Max Manfredi. P.S.: alla fine del video Ninni Arini è stata una straordinaria sorpresa!!!!! Grazie!!!!
Non so chi tu sia, ti ho trovato per caso. Non ho ancora ascoltato queste canzoni! Non amo i critici perché invece di pensare a quello che loro di bello possono donare, si permettono di criticare i gusti di altri e il lavoro di altri.
@@VelutLunaMusic Però parli come un critico che ne so. Ascolterò queste canzoni e vediamo se fanno tanto schifo anche a me. Se Vinicio le ha pubblicate forse a lui piacevano ? O ha perso di colpo il senso del gusto ? Oppure forse non è nel tuo gusto ? Le ascolterò per capire che effetto faranno a me. Da fan sfegatato comunque speriamo chi andrà ad ascoltarle non si faccia pregiudicare l'ascolto dalle tue parole, altrimenti povero Vinicio questo suo lavoro sarà un fallimento che forse non merita.
Guarda, di urgente c'è solo quando devi correre in bagno. Avevamo l'urgenza... già chi parla così è un besugo. Film urgenti,canzoni urgenti ,spettacoli urgenti. Puttanate falso borghesi e quindi ancora più inutili. Finita la rabbia dei primi due dischi o film che sia, tutto diventa di plastica e appiccicoso. E sai quanti? Avoja. Ti racconto la palla che sono sincero e profondo. Si, come no. Ma tanto cadono sempre in piedi sti balenghi. Ci sarà sempre uno zerbino come Fazio, che li porterà sul palmo della mano e tutti lì a battere le manine come le scimmiette del circo. Che tristezza. 🤟. Finalmente uno che parla con onestà assoluta e cognizione di causa. ✨🎖️🧐Era ora... Bravo. Rispetto.
A mio modesto modo di vedere, a dispetto del titolo, è un album meditato e curato negli arrangiamenti. Poi sugli aspetti tecnici mi rimetto al giudizio di chi lo fa di lavoro. Sempre secondo me ,Vinicio Capossela non registra una parola, una nota, un accordo un suono se non fortemente voluti vissuti meditati. Solo questo me lo rende un artista meritevole di attento e religioso ascolto. Per me un bellissimo lavoro, musicale e poetico.
Staffette in bicicletta è una bellissima poesia
Da brividi. Un arrangiamento d'archi che davvero fa prendere il volo al brano
Inizio il mio commento nel dibattito presentandomi come una profana muusicale: non ho orecchio, sono stonata ma amo immensamente ascoltare musica e leggere i testi delle canzoni.
Ho sempre pensato che Capossela si rinnovasse ad ogni album, con nuovi argomenti e sonorità. Alcuni album, per questo, mi hanno coinvolto meno, altri di più. In quest'ultimo ci "sento" un ritorno all'immediatezza e nello stesso tempo un'apertura al nuovo, con la voce femminile di Mara Ustmamò. Credo che l'urgenza del titolo si riferisca alla situazione sociale dell'immediato.
Vinicio ha cambiato ancora. Chi si ferma è perduto 😅
Prendo atto del fatto che, per la seconda volta in tre giorni, non mi trovo d'accordo con l'analisi di Marco, del quale di solito condivido gli interventi quasi nella loro totalità: è successo nel caso di Syd Barrett e succede di nuovo con questa recensione. Il mio disaccordo sta, in entrambe le circostanze, nella durezza e definitività di un giudizio che secondo me non ha semplicemente ragione di essere. Non si può ridurre Barrett a un mediocre artista devastato dagli acidi come non credo si possa liquidare questo disco come un disastro assoluto (l'unico pezzo veramente brutto è proprio il primo, e male ha fatto chi si è fermato a quello). In un disco certamente non eccelso, ci sono, secondo me, almeno due tre pezzi al di sopra della media, e almeno un piccolo capolavoro ("La cattiva educazione") cantato da Margherita Vicario (che voglio menzionare perché Marco non gliene ha nemmeno concesso l'onore), dedicata a una realtà della quale a noi uomini non piace parlare, ma che purtroppo rimane una profonda piaga culturale di questa società. Se poi questo presunto "politicamente corretto" viene ritenuto elemento sufficiente (come in molti commenti) per disprezzare il lavoro di un artista come Vinicio, significa che ormai la polarizzazione ideologica ha sostituito criteri più nobili e corretti di valutazione.
Mi permetto un'ultima riflessione. Se a Marco non piace "Tredici canzoni urgenti", i casi sono due: o è veramente cambiato Vinicio, o sta cambiando Marco. Che è un fattore da non escludere.
In ogni caso, resto sempre e comunque a favore di recensioni libere e sincere come quelle di Marco, dalle quali non mi aspetto conferme alle mie opinioni, ma spunti di riflessione. Da questo punto di vista questo resta uno dei migliori canali del settore.
Gentile Marco, seguo saltuariamente il suo canale e lo apprezzo. Fa parte di quelli che prendo a riferimento. Per esempio ho scelto i miei monitor Adam andandoli a provare dopo il suo video di impianto economico composto da computer, scheda audio SSL e monitor.
Questa volta però non sono d’accordo con lei e sono sorpreso dall’approccio, oltre che dal contenuto.
Il suo tono da amante deluso mi ricorda la sorpresa in negativo che provai quando il mio amore totale per i primi dischi di Pino Daniele venne messo alla prova da quelli successivi, anche quelli stravolti a seguito del passaggio dell’autore da una vita difficoltà professionali e di delusioni affettive a una vita piena in entrambi gli aspetti, oltre che dalla carenza di fame. Trovo che purtroppo siano pochi gli autori che reggono gli anni, che trovano altri modi creativi per esprimersi dopo la fine della fame iniziale, che può essere fame di vario tipo, ma che indubbiamente porta tensione e creatività.
Il suono del disco in questione è a mio modo di sentire effettivamente eterogeneo, ma se se analizzo i singoli pezzi ci sono momenti di grande qualità. Di questi tempi e considerando la maturità di Capossela lo trovo posotivo. Valutazione soggettiva ovviamente. Considerando per esempio il primo brano ho trovato solitamente sghembi l’emissione vocale, ma non più disastrato di altri suoi brani. Anche l’armonia del brano non mi sembra per niente “difficile” né dall’evoluzione ardita. Anzi, la trovo piuttosto semplice, e a volte è un pregio. Suono ascolto e studio anche io da qualche decennio per sapere ciò che dico. Per esempio Capossela anche qui replica la sua tipica modalità di doppiare melodia del piano e melodia vocale. L’ha sempre fatto. Non mi ha mai entusiasmato, ma riconosco che fa parte del bagaglio stilistico dell’autore.
Ho deciso di impegnarmi a scrivere qualche riga in più perché la stimo. Spero sia comprensibile. Grazie per aver condiviso le sue opinioni
Rispetto l'opinione, ma non condivido. Questo disco mi ha folgorato. È un capolavoro.
La realtà è che avendo capito all'ennesimo disco la linea socio-politica di Capossela (ce ne messo di tempo 😅) ora cerca di schizzare del fango su questo immenso artista che ancora una volta ha sfornato l'ennesimo capolavoro
A volte anche i grandi fanno errori. Basta avere l'onestà intellettuale di ammetterlo, senza buttarla in caciara ( o in politica, che è molto simile ).
Io adoro Capossela, ma questo non mi è piaciuto per niente. Capolavoro? Non credo proprio. Siamo anni luce dai suoi capolavori (uno per tutti Camera a Sud, un divario incolmabile). Forse il ménage familiare gli consuma l'estro o forse aveva bisogno di un bene rifugio, chissà. Spero tornerà ad alti livelli.
Mi sembra un po’ irrispettoso ad uno che gli è stato appena attribuito il premio tenco 2023
Anche fare schifo è una libertà. Come puzzare, non lavarsi. Anche deludere è una libertà. Anche stonare è una libertà. Non piacerà ai geometri. Pazienza.
Carissimo Dr. Lincetto.
Il disco in questione è oltre la mediocrita' per l'artista che è
Vinicio Capossela.
Ma credo che l'abbia purtroppo composto ed inciso così apposta...
Mi spiego, è così mediocre a 360° per lanciare un messaggio subliminale : Come società, come paese, come cultura, economia e brutture di ogni specie e genere, siamo finiti. Sia come paese Italia, che come occidente. Siamo giunti al Capolinea. Al punto del non ritorno della mediocrità, dell' egoismo, del lassismo, dell'indifferenza verso tutto e tutti. Siamo culturalmente, spiritualmente, economicamente e dal punto di vista umanistico giunti a fine corsa. L'unica cosa che ci rende (o ci fa' credere) di essere "liberi" in questi ultimi anni è purtroppo pranzare o cenare in un All you can Eat ! Dove "crediamo" di spendere 30 e mangiare invece per 150. Abbiamo perso tutto : Il lavoro, la salute, la tranquillità, la felicità nelle grandi e piccole cose, l'ospitalità e l'umanità tipica di noi Italiani. L'effimero sogno di poter realizzare e portare a temine qualcosa, senza per questo perdere il sonno della notte, perché letteralmente terrorizzati da Banche, Mutui,Tassi d'interesse, Moniti dalla BCE, buste paga sempre più inadeguate, che non permettono più di poter fare ferie, affrontare una spesa al di fuori del budget, o semplicemente poter riempire il carrello della spesa. Il futuro incerto per i nostri figli, il terrore mediatico dell' invasione dai paesi più poveri. Guerre assurde, malattie mai viste ne' mai sentite e potrei proseguire per ore...
Mi rifiuto di credere che Lei non l'abbia capito. Ammetta piuttosto che le crea dispiacere ammetterlo pubblicamente.
Con affetto.
Cris
...scusi, scusi... ma lei segue i miei canali???? GUARDI, SORRIDO... AMMETTERE PUBBLICAMENTE??? Sono due anni che mi sto tirando sciagure operchè ININTERROTTAMENTE dico queste cose... s'informi, s'informi... comunque approvo tuttio quello che ha detto.
Buonasera.
Grazie per la celere risposta.
Forse non mi sono spiegato bene, o forse Lei mi ha travisato...
Non volevo assolutamente farne una polemica perché non "ammetteva pubblicamente" tutt' altro...
A Lei SPIACE quanto a me (ed entrambi lo sappiamo) che un Artista Italiano con la A maiuscola sia arrivato a tanto per mandare un messaggio subliminale grosso come una Città. Ed essendo subliminale, non potrà mai arrivare a tutti, ma a chi ha più sensibilità o semplicemente a chi è più curioso di capire il perché di certi gesti.
Con stima,
Cris.
Posso comprendere il tuo punto di vista. Sono un grande estimatore di Capossela dai tempi dell'uscita di San Vito (e non ti dico quante volte ho cantato questa canzone), l'ho visto praticamente quasi ad ogni uscita di disco. Ma... in tutta sincerità... dalle Canzoni della Cupa ho iniziato a percepire una sorta di stanchezza, che fino a quel capolavoro azzardato che è Marinai, Profeti e Balene per me era del tutto inimmaginabile. L'ho percepita - anche se molto meno - nel disco successivo alla Cupa. E, con mio assoluto stupore su me stesso, devo confessarti che questo disco non l'ho ancora comprato, né preventivamente ascoltato. Perché? Perché ho la spiacevole sensazione che mi troverei per la terza volta di fronte ad un disco che ascolterei sì e no due volte e non cinquantamila come coi suoi dischi in passato. Quindi non mi stupisce il tuo giudizio così duro su un artista che - nel caso tuo - hai amato fino al disco precedente. Conosco e comprendo benissimo questo tipo di impietosità, perché l'ho sempre avuta anch'io verso un sacco di artisti che ho amato per anni come un parente, fino a concorrenza di disco di merda
È un disco bellissimo
Purtroppo Capossela l'ho abbandonato dopo Ovunque Proteggi, mi sono riavvicinato con Le canzoni della Cupa, ma, opinione mia, per carità, la presunzione dei lavori venuti dopo mi era insopportabile. Al di là del livello di qualità artistica e tecnica. Non lo sopporto più. 😢
Mai piaciuto
Sarò nato storto, ma questo è il primo album di Capossela che mi piace.
Sono meravigliato e deluso da questa recensione condivido l’incisione non ottimale ma mi trovo fortemente contrario alla valutazione di questa opera d’arte ogni brano è una meraviglia musicale senza parlare dei testi denuncia e poesia allo stesso tempo, amavo Capossela lo amo e lo ammiro ancora di più. Spero in una recensione specifica dei vari brani. Con stima ma non capisco. 💙🖤
Non ho ascoltato il disco di Caposela, ma quello che apprezzo di Marco Lincetto, oltre alla notevole, indiscussa e rara cultura tecnica, nonchè intellettuale di comunicatore, è la sua schiettezza, che deriva da un'onestà intellettuale verso se stesso e verso, come in questo caso, gli altri.
Dote oggi quasi sparita...anzi...leviamo "il quasi".
Ho apprezzato molto la forma espressiva di questa recensione, dove, con toni duri ma rispettosi, traspare tutta la cocente delusione per un prodotto inaspettato: sarebbe bello poter sentire dall' artista la genesi che ha portato alla realizzazione di questo disco e le ragioni di tante (evidentemente) scellerate scelte. Ho seguito in modo incostante Capossela, ma ho sempre apprezzato il suo atteggiamento al di fuori del contesto musicale, sempre teso alla pacatezza ed alla modestia; mi sento comuque di concedergli l' alibi di una inconsapevole "sbandata" che, ripeto, mi piacerebbe sentire quantomeno argomentata.
Una certa "patina" l'ho sempre riscontrata con fastidio, ma ho voluto comunque ascoltare il disco, pur non essendomi mai piaciuto. Non aggiungo altro per non appesantire.
Trovare uomini che camminano le loro parole è qualcosa di veramente raro. Anche se non sempre condivido le tue opinioni, come è normale che sia, ti ascolto sempre con piacere.
Grazie Marco
Caro Sig. Lincetto devo dire che posso capire la sua delusione riguardo un artista che per lei è sempre stato un punto di riferimento. Devo dire che non seguo Capossela ma comprendo il suo sentire perché negli ultimi anni purtroppo tantissimi di quegli artisti da me sempre seguiti con passione per le loro idee fuori dal "politically correct", per essere a loro modo "poeti" e "celebranti del pensiero contro" si sono rivelati essere nel migliore dei casi dei ponzio pilato (col loro silenzio di fronte alle angherie vere e proprie perpetrate ai danni di minoranze non arrendevoli su determinati temi) e nel peggiore appoggiando o addirittura promuovendo determinate azioni. E qui mi fermo perché l'amore che ho avuto verso questi artisti è tale da impedirmi di infierire ulteriormente. Certamente c'è stata per me la caduta di molti miti, perciò la comprendo al 100% quando parla di salotti buoni e luoghi dell'intelligentia italiana. Per "fortuna" aggiungo che i grandi Gaber e De André ci hanno lasciato prima perché non avrei sopportato (dopo tutto ciò che hanno cantato e in cui hanno creduto) una loro non alzata di dito (come hanno fatto ripeto altri da me quasi idolatrati) dinanzi allo scempio fatto in questi anni alla nostra società. Ma sono certo che almeno loro una parola l'avrebbero detta.
Grazie al solito per le sue rrcensioni.❤
Recensione a mio parere eccessivamente crudele e sballata Prevenuta e pregiudiziale,persino per motivi anche politici.. Ce ne faremo una ragione.
Considerazioni simili, in campo letterario, ho trovato in "Contro l'impegno" di Walter Siti.
condivido... praticamente inascoltabile.... forse l'idea era di coprire lo spazio lasciato vuoto da Franco Battiato, senza possederne la classe e la raffinatezza?
Caro Marco,io non sono un grande Fan di Capossela come te,ma confermo che alcuni suoi lavori sono davvero molto interessanti e piacevoli.Questo disco è un tonfo notevole. Stento a credere sia stato concepito dalla stessa persona.Tecnicamente terribile e quindi devo ahimè confermare quello che hai raccontato.Per uno che ha ricevuto il premio Tenco,forse è giunto il momento di riflettere e valutare di prendersi una pausa.
Bravo viva la sincerità!
La trovo una recensione onesta e coraggiosa. Da giovane avevo il poster di Capossela con il suo autografo sopra il pianoforte, adoravo ogni suo lavoro. Poi qualcosa è cambiato, prima di tutto il sottoscritto, ma non sono più riuscito ad seguire un suo disco intero dall'inizio alla fine. Personalmente non avevo la minima curiosità di ascoltare Tredici canzoni urgenti ma ho ascoltato con attenzione Lincetto, che in questo video a mio avviso merita l'appellativo di "'ottimo Lincetto".
il fatto che non segua la sua linea sociopolitica la mette in crisi…?!
@@gioachinolorelli5138 naturalmente no, ma è la parte che mi lascia maggiormente perplesso…
@@lorymmm Potremmo ovviamente disquisirne molto, ma credo che uno dei motivi possa essere che il sempre originale Capossela sia arrivato alle stesse stanche conclusioni di personaggi di molta più mediocre cultura, negli stessi mediocri termini.
Non importerà a nessuno ma Capossela è stato l unico artista al cui concerto sono uscito all intervallo probabilmente non sono all altezza di comprenderlo parlo per lo meno di 20 anni fa era la prima volta che lo ascoltavo eppure non c è l ho fatta me ne sono andato. E direi che non ho certo gusti commerciali. Mi rammarico.
Non conosco Vinicio!!! Voi che siete più esperti di mi consigliate un buon disco di Questo Artista???
"Marinai, profeti e balene" è il mio preferito. Ma puoi anche ascoltare l'ultimo.
io comincerei con "Camera a Sud" e poi "Live in Volvo" che chiude il primo periodo
Perfettamente d" accordo ,la sua virata nel politicamente corretto , ha sorpreso in negativo snche me, d' altraparte le frequentazioni di morgan, MART, Sgarbi non possono portare a niente di buono peccato , ho amato molto ,, ma ora mi è scaduto anche come artista persona l
Mi stupivo nel leggere solo recensioni positive.
È uno dei pochi dischi che non sono riuscito ad ascoltare una seconda volta. Non ho dato la seconda possibilità. Dopo pochi minuti io e la mia compagna (che siamo estimatori di Capossela) abbiamo convenuto che fosse veramente inascoltabile. Da dimenticare. Speriamo che resti un episodio isolato.
Signor Marco come al solito condivido la sua competentissima recensione e aggiungo viva la verità. Bun lavoro Giancarlo avenoso
Un giudizio esagerato e con un pizzico di cattiveria, perché lo ha pagato? Lo fanno tutti! Non sono d accordo anche se condivido alcune riflessioni!
Ho letto molti commenti che puntano il dito sul fatto che la recensione sia motivata esclusivamente dal dissenso di Lincetto sulla deriva sociopolitica del cantautore. Sicuramente. Lo ha espressamente dichiarato. Ma non solo per questo. D'altro canto palese è che il premio Tenco gli sia stato attribuito per l'esatto opposto.
Purtroppo in artisti importanti avvengono cose inspiegabili, per esempio i Coldplay con i loro CD sono imbarazzanti delle incisioni schifose, viene da pensare che forse la voce del cantante è talmente imbarazzante da dover tirare su tutta la dinamica. Forse sullo smartphone suona bene, provi a sentire qualcosa di questo gruppo di inutili musicanti, mi maledirà per il mal di testa.
All'una e trentacinque circa mi folgorò, un Waits italiano che prometteva evoluzioni autoctone. Poi Modì e Camera a sud mi piacquero un po' meno, interessanti ma un po' incoerenti, era evidentemente alla ricerca di una sua cifra. Il ballo di S.Vito mi lasciò perplesso, da canzoni a manovella in poi non l'ho più seguito. Amen
E pensare che reputo interessante e geniale Capossela solo dal ballo di San Vito in poi. Prima solo prevedibilità, cose già sentite e noia. Per dire, tutti i gusti sono gusti!
@@cajflod assolutamente, de gustibus. I primi dischi avevano un chiaro riferimento stilistico ma promettevano uno sviluppo personale, con canzoni a manovella però ha copiato pure lo sviluppo: a me è parso lo swordfishtrombones italiano, il punto di svolta di due Tom Waits diversi. Ho cercato di seguirlo ma proprio non ci sono riuscito
@@cajflod
Io invece adoro camera a sud
A memoria
@@abusabsi de gustibus….a me musicalmente risulta insopportabile
@@cajflod ma infatti.
Ci mancherebbe.
Cmq fino a canzoni a manovella li ho comprati, poi ho smesso
È una poesia, non un album
Condivido la delusione, lo trovo un disco pessimo, povero nei testi nella scrittura musicale e soprattutto negli arrangiamenti. Vuoto di tutto, il suo peggiore. Per me poi il salto dal precedente é ancora più abissale in quanto trovo che Ballate per uomini e bestie (insieme a Ovunque proteggi) sia il suo disco migliore! Sono convinto però che sia solo un momento e che forse avrebbe dovuto aspettare del materiale più maturo e sviluppato per far uscire qualcosa.
Non lo comprerò
Sopravvalutato fin dalle origini, nello specifico privo di qualsiasi qualità vocale !!!!
Sopravvalutato!?Vocalmente lo si può definire cantastorie, ci sta, vocalmente è solo "particolare"(ma curato)...ma musicalmente e testualmente è sempre stato geniale ed artistico. Si dica pure "a me non piace", "non rispecchia i miei gusti" ma dire che capossela è sopravvalutato è come dire che botticelli faceva disegni da asilo.
@@piergiorgio80 Non esagerare, l'accostamento è a dir poco azzardato !!!! Si può definire tranquillamente sopravvalutato, come molti altri e con dei limiti oggettivi !!!!
@@paolaginelli5277 non è un accostamento concreto in quanto si parla di due arti diverse(pittorica e testual-musicale) ma l'ho usato solo come esempio. I limiti testuali e musicali di Vinicio sono soggettivi e non oggettivi(a meno che non si parli di limiti a livello basilare e quindi si dica che vi sono delle imperfezioni, allora su questo non discuto dato che non esiste la perfezione).
Possiamo constatare che non tutto sia comprensibile a tutti. È naturale.
@@Fabriziocaliufficiale Ne sei la prova inconfutabile !!!! ;-)
Il primo brano sembra un pezzo di Checco Zalone
Non posso dare un giudizio su questo lavoro di Capossela.
Quello che posso dire è che non l'ho ancora comprato, come non ho comprato gli ultimi suoi lavori: ho percepito una sorta di perdita di creatività e spontaneità, pur rimanendo sempre su livelli buoni.
Insomma, per me, la vena creativa più fervida l'ha persa da un po' e non volevo ammetterlo a me stesso ma, ascoltando la sua recensione all'ultima fatica di Capossela ho percepito nella sua delusione (mi pare di capire anche per le tematiche e le posizioni eventualmente prese dall'artista) la mia.
Ho pensato anch'io, essendomi capitato di vedere Capossela in determinati "salotti", che questo, se da una parte gli avrebbe fatto bene alla popolarità , dal punto di vista della creatività lo avrebbe appiattito su posizioni più confortevoli e di comodo.
Da deluso a deluso un caro saluto signor Lincetto.
Dopo questa recensione, curioso cerco l'album su YT e lo inizio ad ascoltare.. dopo 2 minuti della prima traccia, fermo tutto pensando: "Questo orrore non può essere diffuso dal mio impianto da 50K... si rovina il mio bene rifugio" 🤣🤣🤣. Condivido la stessa delusione.
Delusione per cosa, se hai ascoltato 2 minuti su un'ora di musica?
@@pietrovalastro. se una donna non ti piace a primo impatto (i famosi 2 minuti), ad esempio il viso ti è repellente, vale la pena soffermarsi su tutto il resto? È vero il giudizio di Marco può influenzare, ma finora l'ho sempre ritenuto attendibile. Se ad esempio dice in maniera minuziosa stroncando il primo brano e io ascoltando registro l'esatta descrizione che egli fa, a cosa mi serve proseguire nell'analisi? A me piace Vinicio e subito dopo ho messo su coss'è l'amor per rifarmi le orecchie. La musica è una passione e nel mio caso come credo per Marco, sfiora l'ossessione in senso scherzoso del termine. Se il primo boccone ti ha fatto passare la fame è inutile proseguire il pranzo. A me succede anche con Bach sebbene sia l'autore che più spesso ascolto e suono. Pazienza, ascolterò altre cose sempre dello stesso autore. Come per Vinicio.
PS volevo portare all'attenzione come nel video si è detto di Vinicio produttore dell'ambum, cosa che evidentemente non gli compete, ma che ha potuto comunque portare sul mercato "un'idea artistica" del tutto fuori portata rispetto alla sua virtù musicale. E questo proprio grazie alla maggior frequentazione dei salotti bene, dove il verbo unico è il centro dei proseliti. Avrò ascoltato anche due minuti di Vinicio, ma il video di Marco l'ho visto interamente e ovviamente la penso come lui.
@@fabiospagnuolo4442 Non è che ti ha influenzato, l'hai proprio accettato passivamente ed acriticamente... Vabè, ognuno ha il suo metodo di ascolto e valutazione. Mi stupiva solo il termine "delusione", ma non mi interessa polemizzare. Buona giornata
Acquistai i primi due dischi ( epoca Fantini )... poi stop.
A mio avviso, mio opinione il maggior artista serio e bravo attualmente ( ma lo è da 33 anni ) resta Max Manfredi.
P.S.: alla fine del video Ninni Arini è stata una straordinaria sorpresa!!!!! Grazie!!!!
Non conosco Max Manfredi, quale dei suoi dischi mi consigli? Grazie
Non so chi tu sia, ti ho trovato per caso. Non ho ancora ascoltato queste canzoni! Non amo i critici perché invece di pensare a quello che loro di bello possono donare, si permettono di criticare i gusti di altri e il lavoro di altri.
Io non sono un critico. Sono un produttore discografdico, sound engineer, e fan sfegatato di Capossela... vedi tu.
@@VelutLunaMusic Però parli come un critico che ne so. Ascolterò queste canzoni e vediamo se fanno tanto schifo anche a me. Se Vinicio le ha pubblicate forse a lui piacevano ? O ha perso di colpo il senso del gusto ? Oppure forse non è nel tuo gusto ? Le ascolterò per capire che effetto faranno a me. Da fan sfegatato comunque speriamo chi andrà ad ascoltarle non si faccia pregiudicare l'ascolto dalle tue parole, altrimenti povero Vinicio questo suo lavoro sarà un fallimento che forse non merita.
Guarda, di urgente c'è solo quando devi correre in bagno. Avevamo l'urgenza... già chi parla così è un besugo. Film urgenti,canzoni urgenti ,spettacoli urgenti. Puttanate falso borghesi e quindi ancora più inutili. Finita la rabbia dei primi due dischi o film che sia, tutto diventa di plastica e appiccicoso. E sai quanti? Avoja. Ti racconto la palla che sono sincero e profondo. Si, come no. Ma tanto cadono sempre in piedi sti balenghi. Ci sarà sempre uno zerbino come Fazio, che li porterà sul palmo della mano e tutti lì a battere le manine come le scimmiette del circo. Che tristezza. 🤟. Finalmente uno che parla con onestà assoluta e cognizione di causa. ✨🎖️🧐Era ora... Bravo. Rispetto.