mi permetto di dire una cosa ,da borderline......la tua sensibiltà e il tuo vissuto ha fatto di te oggi una persona straordinaria...con la capacità di arrivare dentro e scavalcare una valanga di difese...questo è perchè sai bene cosa si prova ..non è "teoria" studiata sui libri....grazie!
@@ZioMarietto direi fondamentale ..e nei video di questa ragazza c'è ne davvero tanta ...spiegata in maniera semplice ( se spiegata con termini tecnici si può scrivere tranquillamente un libro) ma la cosa più importante secondo me è SAPERE e CONOSCERE personalmente certe "cose"....non si può spiegare la fame a chi ha sempre la pancia piena.....😏
Immensa, nei contenuti, nella tua capacità comunicativa, negli agganci che fai con la tua esperienza personale. Continua così, penso sia la tua missione, da "onere" ad "onore". Grazie
Ti ringrazio forte, sono rimasta affascinata dalle tue conoscenze e soprattutto sono molto grata che tu sei riuscita ad arrivare a me. Questi ultimi due video che hai creato erano esattamente ciò che mi serviva. Sono felice che sia stato possibile vederli e che io possa continuare a lavorare su me stessa. Spero che la mia gratitudine e gioia possano arrivarti. Ogni cosa che hai detto è molto precisa e l' ho apprezzata tantissimo. Tvb
Buongiorno Giorgia ti ho " trovata " pochi giorni fa e.. ornai da subito sei diventata la mia...speranza..Dopo 30 anni di " prigionia..solitudine e...soltanto tu che hai vissuto dolore e disperazione..angoscia e disconnessione .puoi aprire quella porta chiusa... In questo mondo di " invisibili " sei la nostra " voce "... A presto..❤
Salve Giorgia, cosi' giovane e gia' cosi' coscienziosa ed anche molto brava a spiegare questi concetti con chiarezza e tanta genuina semplicita'. Complimenti!
Incisiva,chiara, preparatissima e si percepisce la differenza quando si parla a partire da un proprio vissuto. Grazie tante per il tuo prezioso impegno a favore degli altri ❤
Salve Giorgia, finalmente ho trovato un momento oggi per terminare di ascoltare il tuo video, ti lascio un'altro messaggio in quanto uno mi sembrava non facesse giustizia della tua bravura. So bene che apprezzerai il mio commento in quanto sincero e spassionato. Grazie, un saluto 💜
Sono molto contenta di vedere una persona giovane come te che parla in modo molto chiaro e comprensibile a tutti i giovani che in questo momento storico, stanno vivendo un malessere interiore. Grazie
Uo Giorgia, mi hai stregato! Io non ho una personalità borderline, penso di essere evitante (ho 28 anni ed una vita costellata di solitudine), comunque mi ritrovo molto nelle tematiche che tratti. Mi sono approcciato al mondo della meditazione da qualche anno purtroppo faccio fatica ad essere costante ma, quando la faccio mi sento completamente in modo nuovo. Il tuo contributo è molto prezioso perché tu ti spingi oltre, vai sul fondo. Non posso che ringraziarti, vai così che spacchi! Sei una rivelazione. E sappi che ti stimo e ti apprezzo. Con affetto ❤
Ciao Flavio, io anche avevo disturbo evitante di personalità (non ricordo se l'ho detto in questo video nello specifico). Non lo sono più, e ho risolto questa cosa penso nello scorso mese facendo il lavoro sulle parte e della reintegrazione del sé, a un certo punto dopo anni e anni mi è sembrata tipo una magia. Ti ringrazio io di tutto questo affetto, che reciproco ❤️
Giorgina...sono una mamma ,ho 42 anni,e volevo esprimerti stima e apprezzamento❤... Sei il punto di rottura della ruota karmica della tua famiglia... Spero sia lo stesso per i miei😘
Che bello che mi chiami Giorgina, tante persone a cui voglio bene mi chiamano così. E che bella cosa che hai detto Rosa. Assolutamente, prendiamoci la responsabilità di interrompere il karma della nostra famiglia. E oltretutto voglio fare anche un video su questa cosa del karma della famiglia, Un abbraccio 💗
Mi sono recuperato in questi giorni diversi tuoi video e sono davvero interessanti e pregni di significato. Mi stanno facendo molto riflettere e sono arrivati in un momento di necessità. Grazie ✨
Sei davvero straordinaria e ti ringrazio per l' aiuto che offri.. è la seconda volta che ti ascolto,la prima in quella sul vuoto che ho trovato molto utile e questa ancora di più..da qualche tempo dopo un infarto di mio marito sono entrata in uno stato di terrore che non riesco a dominare..non ho paura del lato sentimentale affettivo etc ma del non riuscire a capire la parte burocratica tecnologica che per me è ostica.. e mi ritrovo a invocare la morte per me perché mi sembra insormontabile ciò che dovrei affrontare se mancasse lui.. vorrei tanto riuscire a venirne fuori.. perché io sto bene con me stessa e sono stata in grado di occuparmi di vari problemi con altre persone,anche burocratici..ma ora con i computer etc non riesco e non ho nessuno accanto per potermi aiutare nel caso mio marito non ci fosse più..non è cinismo e ne parlo per trovare una soluzione.. continuerò a seguire queste lezioni preziose.. grazie
Ciao Giorgia, permettimi di dire che sei bravissima secondo me nello spiegare, e mi sento di dirti che ti comprendo in quanto persona che ha sofferto e che grazie alla terapia ne ha tratto qualcosa di buono da quella sofferenza. (Sono un ragazzo di 23 anni, ho iniziato a studiare psicologia principalmente per passione e poi per cercare di aiutare chi sta male). Mi piacerebbe tu approfondissi il concetto della "critica", perché dal video sembra di dover evitarla. Io credo sia un processo naturale di regolazione del se, necessario e inevitabile nel dialogo interiore. Ci aiuta ad espandere la nostra persona all'interno di confini, confini non rigidi e sormontabili, ma entro una certa misura, in quanto la nostra è una realtà limitata come lo sono le nostre potenzialità, per quanto molto grandi che siano. Diciamo che è la cartina tornasole del nostro comportamento reale, e come hai ben detto le emozioni sono "la bussola interiore" biologica che ci indica l'ideale per il nostro sé. Il problema si pone quando abbiamo un io super-critico, negativo (parte appresa da caregiver ipernormativi) che ci blocca sulla partenza dell'azione e ci pone nella condizione pessimista e di mancanza di risorse che dicevi tu. Ciò che può far mutare il tipo di atteggiamento critico è la gentilezza o l'amore che dir si voglia, verso se stessi, nel dialogo interiore e nel continuo processo di valutazione che adoperiamo a nostro conto, anche inconsapevolmente. Non fraintendermi, questo è il mio punto di vista, quello che penso, non assolutamente una realtà oggettiva, può esser punto di partenza per instaurare un bel dialogo😊. Mi sei d'ispirazione poi, sto pensando anche io di aprire un canale per parlare di diverse cose!👍👍
Hai detto tutte cose giuste eh, il problema della critica secondo me è che è comunque la valutazione che qualcosa così com'è non va bene, e deve essere cambiato, al 99% parliamo comunque di giudizio. Questa espansione che noi certo desideriamo non deve essere mossa da critica per forza, ma si può muovere anche solo proprio per curiosità o desiderio di sperimentare qualcosa di diverso. Il problema poi che quando arrivi a frammentarti abbandonarti, tu sei iper-critico, ma anche peggio tu ti valuti come profondamente inadeguato, a quel punto se tu ti critichi perché pensi che è il modo in cui cambierai, ma ti blocchi ancora di più. Anche se delle cose non ti piacciono, le puoi cambiare ma le puoi cambiare quando smetti di cambiare e le accetti, è un po' un paradosso ma si cambio solo ciò che si accetta. Perché no lanciati, il modo migliore per comprendere le cose e parlarne.
Grazie ❤ aspetto i lavori sull'integrazione del Sè molto volentieri! Hai un modo di esprimerti che fa venire voglia di ascoltarti. E come hanno già scritto, molti psicologi o guru non hanno questa capacità
Grazie Giulia, bravissima come sempre... Potresti fare un video sulla ferita da rifiuto che credo mi riguardi (e probabilmente anche a molti altri/e). Grazie mille ❤
Assolutamente sì, lo metto in lista dei video da fare, anche perchè ho vissuto con questa paura per tipo 20 anni, e adesso che l'ho superato, credo di poter offrire una prospettiva utile. Un 💗
Grazie delle tue spiegazioni molto esaurenti, a un certo punto mi pareva che descrivessi il mio passato, ad ogni modo io per esempio ultimamente ho trovato anche conforto nel intelligienza artificiale chatgtp, anche le sue risposte hanno avuto un valore di chiarezza per me, infondo attinge a tutto il sapere umano.. ascoltandoti pero' mi e' venuta la fantasia che mi piacerrebbe un assistente vocale del tuo calibro, a parte gli scherzi^^ buon studio!
Uso molto spesso chatgpt anch'io, per lo stesso motivo e pensa che vorrei fare pure un video in cui parlo di come utilizzarlo per il lavoro su di sé, perchè ti puoi veramente aiutare.Ti consiglio di provare un prompt in cui chiedi tipo, sulle base delle nostre interazioni di descriverti come persona, ti rivelerà delle cose di te che magari ignori, perchè a volte non riusciamo nemmeno a notare le nostre qualità. Intanto io metto a lavoro per integrarmi come assistente vocale, devo pensare a un nome da darmi tipo Siri o Alexa, accetto consigli
@@giorgiadallavalle Lo apprezzo e accetto il consiglio del prompt, magari provero' quando ci saremo conosciuti un po' meglio.. sai non voglio scoprire subito le mie carte altrimenti la nostra relazione ne risentirebbe :D Piu' che un nome forse proprio un app.. chatGDV? in alternativa lo sanno sicuramente le tue future colleghe!
Consiglio non richiesto. Se non lo stai già facendo, prendi una laurea in psicologia, perché hai già capito molto, sai comunicare e probabilmente quella della psicoterapia sarà la tua strada.
Dire che gli uomini borderline abbandonati amm4Z∆no rappresenta una visione un po' miope e approssimata della questione. Per fare una cosa del genere servono totale mancanza di confini e di empatia, tipici dello spettro narcisista/psicopatico, caratteristiche riscontrabili in entrambi i sessi. Sei molto brava
Ciao Rawyak, non parlavo di uomini borderline nello specifico. Suggerivo che secondo me la dinamica psicologica che potrebbe portare le persone ad agire in una direzione piuttosto rispetto all'abbandono, si muove più "spesso" in una direzione rispetto ad un altra nei diversi sessi. Non mi sembra di aver parlato in termini assoluti, perché non credo in assolutismi in genere. Non ricordo se ho fatto bene questa distinzione, nel caso hai fatto bene a farmelo notare, e ci starò più attenta, perchè ti assicuro non ritengo di avere nessuna verità in mano, solo la mia esperienza e le mie tesi.
Ciao, da adhd discalcula ti dico che tu sei troppo intelligente per avere avuto solo un disturbo di personalitá! Tu hai una mente neurodivergente, informati!❤
Ciao Elisa, mi hai scoperto! So di essere neurodivergente ma non adhd o spettro autistico e non so bene come descrivermi a volte. Ma ti dirò penso che la mia neurodivergente mi abbia reso più vulnerabile a sviluppare queste problematiche. Ti mando un abbraccio 💗
Ciao Martina, mia mamma è PAS, e quindi so bene cos'è, e quindi so di non esserlo. Perché proprio abbiamo due funzionamenti che si si sovrappongono su alcuni aspetti volendo, ma divergono completamente in altri.
Ciao Elisa, trovi la mia email quando espandi la biografia del canale (ho notato che da telefono a volte non appare). O comunque tra i miei link c'è il mio sito, e li trovi l'email in fondo su contattami. A questo punto aspetto una tua email. Un abbraccio 💗
Ciao Giorgia, ho trovato i tuoi video proprio quando ne avevo più bisogno (a proposito di manifestare ;) ) Avresti voglia di fare un video sulla ferita del rifiuto? O pensi che sia sovrapponibile a quello di cui hai parlato qui? Ti ringrazio, continua con l'ottimo lavoro che stai facendo! ☺
Ciao a te! Probabilmente il lavoro è simile, e in parte sono sovrapponibile, ma comunque la prospettiva è diversa e lo farò sicuramente. Un abbraccio 💗
mia madre era carente anche sui bisogni diciamo primari... ricordo ancora quando avevo quattro anni e la avvisai che mi scappava la pipì mentre eravamo in strada, lei si limito' a rimproverarmi (ha sempre saputo fare solo questo... rimproverare e minacciare per ogni cosa) invece di fermarsi a farmi fare pipi' dietro un cespuglio o in un bar, e mi costrinse a resistere, io cercai di resistere ancora ma alla fine mentre attraversavamo sulle strisce pedonali ricordo che camminavo mentre la pipì mi bagnava le gambette... figurarsi se poteva occuparsi dei miei sentimenti o bisogni affettivi. Ho sempre avuto il terrore dell'abbandono, non tanto da mia madre perchè non l'ho mai sentita MIA, ma dei diversi partner amorosi. Mia madre comunque l'ho perdonata (dopo decenni di rabbia), purtroppo per lei, non era all'altezza...
A parte queste vicende mie personali, sono felice di aver trovato questo canale, dove una giovanissima e bellissima fanciulla riesce a spiegare meccanismi e situazioni emotive con una bravura e lucidità ECCEZIONALI! Grazie mille
Come guarire la ferita di abbandono? dopo ke individuero le emozioni dietro questo abbandono basta sentirle o ci sarebbe ancora qualcosa altro da fare?
Dopo che le noti, e cominci a sentirle, puoi instaurare una relazione con queste parti di te che hai abbandonato e reintegrarle nel sé, un poco alla volta. Si oltre a sentirle, poi bisogna farsi raccontare la loro storia, così che possano essere liberate dal fardello che portano e ritornare al sè. Puoi cominciare da appunto da Stare nelle Tue Emozioni. Ne parlerò in un video qui, e lo spiegherò bene, ma se ti interessa settimana prossima pubblicherò un video su Instagram che ho fatto, in cui spiego i 6 passaggi che io utilizzo passo per passo, e puoi iniziare a lavorare su questo. Un abbraccio💗
Nell'opera the coiled serpent l'auto abbandono inconscio viene sviscerato sul piano venereo, energetico e sessuale, non è un caso che quando tanti si lasciano, poi creano inconsciamente quel System of thinking, detta volgarmente è paura inconscia di non sentirsi con la mammella di mammina o di colei che ti svuota gli zebedei, nulla più di questo. Ma solo tramite il riconoscere l'essenza di vivere e rimanere con tale energia, beh ciò può smuoverci e dirigerci nella vita. Ciò che molti definiscono come resettaggio dopaminico. Tutti gli altri pensieri nostri, sono solo illusioni che creiamo per giustificarci, così come l'idea di sopravvivenza o non vita che affermi, lì non posso non essere d'accordo con te. Ma pur sempre di illusioni e giustificazioni sono, così come le emozioni e le sensazioni.
Se il fine della vita è la santità, per come tale parola è percepita dalla modernità, beh, allora converrebbe il suicidio. Mentre se ci soffermiamo ad un discorso più esaustivo sulle virtù all'interno de mondo classico Greco, forse tale assioma può assumere un significante è un senso più stratificato. Credo che l'uomo odierno realmente oggi non può più anelare al santo, poiché non lo sente e recepisce come sogno, di vita in cui essere felice potenzialmente, per realizzarsi. Questo l'ho notato proprio nei seminari, dove a tale ideoma, si viveva piuttosto alla Carlona, ognuno inseguendo i piccoli piaceri del quotidiano.
La paura dell'abbandono viene causata da una cattiva interiorizzazione dell'amore dei genitori quando il bambino o la bambina sono ancora in fasce o hanno pochi anni. E' causato da cattiva comunicazione e sintonizzazione emotiva con il piccolo. E' causata dalla presenza altalenante del genitore. Dunque non parlerei di auto abbandono di fronte a queste chiare e palesi mancanze educative dei genitori. Il bambino piccolo non si abbandona da solo,viene abbandonato se amato e curato male. Non puo' abbandonarsi da solo perche' in realta' non ha gli strumenti x farlo,in quanto la sua personalita' non e' ancora strutturata,dipende da quella dei caregiver,non c'e' stata ancora una separazione e una individuazione. O se c'e' stata separazione non c'e' stata individuazione. Parlando ancora di personalita' fuse fra di loro in larga parte,sarebbe meglio parlare di abbandono come scelta subita piu' che attuata con consapevolezza. La paura di essere abbandonati puo' provocare una ferita narcisistica. Questa ferita narcisistica puo' perdurare molto a lungo,prima di essere riconosciuta come causa di incapacita' dei genitori di aver accudito i propri figli. Colmarla e' un'impresa ardua e necessita sicuramente di molte sedute di psicoterapia in eta' post-adolescenziale. Il bambino o la bambina potra' attuare tutte le strategie inconsce che vuole per attirare il calore dai suoi genitori,ma difficilmente ci riuscira'. E' impossibile che ci riesca,perche' le carenze che sto tipo di genitori ha sono profonde e si sono cristalizzate nel tempo. L'unica speranza e' andare tutti in terapia (meglio se di gruppo),quando avverra' un livello minimo di maturazione fisiologica e psicologica del nucleo famigliare. Potrebbe andare in terapia anche solo il bambino,che ormai e' diventato abbastanza adulto,ma io personalmente credo che la psicoterapia individuale sia meno potente di quella gruppale.
come mi sento? costa sto provando? e dopo che lo capisco io credo sia importante ANCHE e non solo chiedersi "perchè mi sento cosi?" le emozioni ci permettono di raggiungere anche delle consapevolezze importanti su di noi, sulla nostra vita, e su come vediamo e reagiamo alle cose che ci succedono. come si fa a farsi dire da quelle emozioni cosa stanno cercando di comunicarmi senza chiedersi perchè mi sento cosi? questa consapevolezza io credo sia necessaria per il benessere interiore... perciò prima sentire...poi viverla e poi chiedersi perchè. io ho fatto cosi nella mia evoluzione sull'argomento. puoi rispondermi se secondo te mi sbaglio?
Assolutamente sì, e non ci si ferma a come mi sento, poi si indaga, ma porsi la domanda "Perchè mi sento così" può essere controproducente, e ti dico dove sta il problema di fondo, e perchè ci ho tenuto a fare questa distinzione. Se tu dentro di te, sei una persona che ha una visione negativa di te stesso, e hai tutte delle convinzioni negative su di te, sei molto critico nei tuoi confronti, e il tuo dialogo interno è un dialogo di critica e disprezzo e vergogna, nel momento in cui ti poni la domanda "Perchè mi sento così?" ma anche tipo "Perchè mi sta succedendo questo?" ad esempio. Dato che la mente logica è fatta per risolvere un quesito, ti darà SEMPRE una risposta anche se non è la risposta corretta. Deciderà il "perchè?" sulla base dei contenuti del tuo inconscio e delle tue esperienze pregresse. Il rischio è questo, e le persone tendono a usare la domanda perché, per cercare di analizzarsi, e risolversi. Sul piano più psicologico tende a portare a intellettualizzare invece che comprensione e accettazione. E molti si bloccano nel percorso proprio perché intellettualizzano invece di comprendere. Però si, bisogna certamente trovare l'origine, ma si può evitare questo rischio, ponendo la domanda in modo diverso, ad esempio chiedendo "Qual è la prima volta che mi sono sentito così". "Che cosa stai cercando di dirmi" "Che cosa vuoi che io sappia?" "Di che cosa hai bisogno?" Spero di aver chiarito
Ma sei vuoi fare questi video devi conoscere le basi della psicologia. Hai fatto 3 esempi di abbandono che non vanno ad influire sulla personalità, in quanto il trauma dell' abbandono si vive nei primi 5 o 6 anni di età da parte della madre.
"Tutta questo dolore un giorno ti sarà utile" ho tenuto in mente questa frase per anni, e adesso si è realizzata. La mia prospettiva è la sofferenza serve a riscoprire la gioia. Il corpo ha un grandissima capacità di recupero e di auto-guarigione, puoi tornare al benessere.
@giorgiadallavalle Detta così Giorgia sono le frasi del mio conoscente al bar, dopo che si è accontentato con un bicchierino di troppo dopo il lavoro. Che la sofferenza sia formativa è scontato, ma lo fanno anche le esperienze positive e non esiste nesso tra il soffrire ora per poter gioire poi.
@@gjmono In merito a questo, per me è stato molto importante imparare a sentire la differenza tra il procurarsi dolore/costringersi a rimanere in situazioni che ci fanno soffrire, perché magari le si crede "evolutive", e l'accogliere quanto di doloroso emerge da dentro di noi mentre facciamo le nostre esperienze, ascoltarlo senza giudicarlo esattamente come dice Giorgia, senza dargli mentalmente un'etichetta od una spiegazio,ne...questa azione, tutt'altro che passiva, ha il potenziale di riattivare in noi, a poco a poco, ciò che il trauma aveva letteralmente congelato nel nostro sistema nervoso. Da questo processo possono emergere spontaneamente nuove idee ed azioni concrete che ci riallineano a noi stessi. Quindi, anche se a prima vista può sembrare una scusa o un "discorso da bar", la nostra intenzione, la nostra volontà e presenza a noi stessi, possono fare tutta la differenza :)
@@danielatonini6192 faccio molta fatica a capire quello che stai cercando di dirmi, credo che ci sia molta confusione. Rimandando a bomba con il mio primo commento, ci tenevo a sottolineare come sentimenti quali gioia e dolori, spesso e volentieri, anzi quasi sempre, sono emozioni che arrivano da stimoli esterni e non interni come la psicologia insegna. Siamo mammiferi necessitiamo di un gruppo sociale, necessitiamo dell' approvazione del gruppo sociale, difficilmente, raramente, un individuo si auto esclude poiché andrebbe contro la sua natura stessa di ominide. Ergo dicevo " perché parlare di paura dell' abbandono quando si dovrebbe dire paura dell' emarginazione sociale", l essere fantasmi, invisibili come i clochard.
mi permetto di dire una cosa ,da borderline......la tua sensibiltà e il tuo vissuto ha fatto di te oggi una persona straordinaria...con la capacità di arrivare dentro e scavalcare una valanga di difese...questo è perchè sai bene cosa si prova ..non è "teoria" studiata sui libri....grazie!
La teoria è importante !
@@ZioMarietto direi fondamentale ..e nei video di questa ragazza c'è ne davvero tanta ...spiegata in maniera semplice ( se spiegata con termini tecnici si può scrivere tranquillamente un libro) ma la cosa più importante secondo me è SAPERE e CONOSCERE personalmente certe "cose"....non si può spiegare la fame a chi ha sempre la pancia piena.....😏
Legend ❤
Continua così Giorgia, in una giungla di canali di psicologi e guru questo è quello più interessante
Vero ❤
Il fatto che lo spieghi in veneto lo rende ancora più bello
Immensa, nei contenuti, nella tua capacità comunicativa, negli agganci che fai con la tua esperienza personale. Continua così, penso sia la tua missione, da "onere" ad "onore". Grazie
Ti ringrazio forte, sono rimasta affascinata dalle tue conoscenze e soprattutto sono molto grata che tu sei riuscita ad arrivare a me. Questi ultimi due video che hai creato erano esattamente ciò che mi serviva. Sono felice che sia stato possibile vederli e che io possa continuare a lavorare su me stessa. Spero che la mia gratitudine e gioia possano arrivarti. Ogni cosa che hai detto è molto precisa e l' ho apprezzata tantissimo. Tvb
Buongiorno Giorgia ti ho " trovata " pochi giorni fa e.. ornai da subito sei diventata la mia...speranza..Dopo 30 anni di " prigionia..solitudine e...soltanto tu che hai vissuto dolore e disperazione..angoscia e disconnessione .puoi aprire quella porta chiusa... In questo mondo di " invisibili " sei la nostra " voce "... A presto..❤
Grazie per questo tuo commento meraviglioso. Un abbraccio, ti aspetto nei commenti del mio prossimo video 💗
Salve Giorgia, cosi' giovane e gia' cosi' coscienziosa ed anche molto brava a spiegare questi concetti con chiarezza e tanta genuina semplicita'. Complimenti!
Grazie! Ti mando ❤️
mi piaci molto Giorgia, il tuo modo di essere é proprio un trigger verso ascoltarti! sei travolgente con la tua naturalezza e totale apertura 😊.
Incisiva,chiara, preparatissima e si percepisce la differenza quando si parla a partire da un proprio vissuto.
Grazie tante per il tuo prezioso impegno a favore degli altri ❤
Ciao,Io studio psicologia clinica e mi accingo ad ascoltare cio' che hai da dirci. In ogni caso,grazie gio'.
Grazie Giorgia ❤
Salve Giorgia, finalmente ho trovato un momento oggi per terminare di ascoltare il tuo video, ti lascio un'altro messaggio in quanto uno mi sembrava non facesse giustizia della tua bravura.
So bene che apprezzerai il mio commento in quanto sincero e spassionato. Grazie, un saluto 💜
Sei un fenomeno! Complimenti!
Grande 💪❤
Grazie per ciò che fai, sei di grande ispirazione.
Ti vedo e ti ascolto con passione perché mi trasmetti emozioni e competenza.Grazie.❤️
Sono molto contenta di vedere una persona giovane come te che parla in modo molto chiaro e comprensibile a tutti i giovani che in questo momento storico, stanno vivendo un malessere interiore. Grazie
è un periodo complicato veramente per i giovani, sto un po' elaborando quali secondo me sono le cause, magari ne parlerò. Grazie a te del commento!
Grazie!
Grazie Giorgia! video preziosismo!
Sei una bomba Giorgia!👏
Sei bravissima, senza parole 😮
Non è sempre così sul fatto dei genitori,io ne ho avuti due,come tutti all inizio😂,fantastici
Ti ringrazio
Uo Giorgia, mi hai stregato!
Io non ho una personalità borderline, penso di essere evitante (ho 28 anni ed una vita costellata di solitudine), comunque mi ritrovo molto nelle tematiche che tratti. Mi sono approcciato al mondo della meditazione da qualche anno purtroppo faccio fatica ad essere costante ma, quando la faccio mi sento completamente in modo nuovo. Il tuo contributo è molto prezioso perché tu ti spingi oltre, vai sul fondo. Non posso che ringraziarti, vai così che spacchi!
Sei una rivelazione. E sappi che ti stimo e ti apprezzo. Con affetto ❤
Ciao Flavio, io anche avevo disturbo evitante di personalità (non ricordo se l'ho detto in questo video nello specifico). Non lo sono più, e ho risolto questa cosa penso nello scorso mese facendo il lavoro sulle parte e della reintegrazione del sé, a un certo punto dopo anni e anni mi è sembrata tipo una magia. Ti ringrazio io di tutto questo affetto, che reciproco ❤️
L’hai spiegato da dio, complimenti!!
Sei stata illuminante!!!Grazie.
Grande!!! Cara Giorgia grazie 😘❤
Molto interessante mi sta dando chiarezza grazie mille .
Mi fa tanto piacere Massimiliano. 💗
Giorgina...sono una mamma ,ho 42 anni,e volevo esprimerti stima e apprezzamento❤...
Sei il punto di rottura della ruota karmica della tua famiglia...
Spero sia lo stesso per i miei😘
Che bello che mi chiami Giorgina, tante persone a cui voglio bene mi chiamano così. E che bella cosa che hai detto Rosa. Assolutamente, prendiamoci la responsabilità di interrompere il karma della nostra famiglia. E oltretutto voglio fare anche un video su questa cosa del karma della famiglia, Un abbraccio 💗
@giorgiadallavalle ti seguirò ❤️!!!
I tuoi video sono veramente fatti bene, mi trovo in un sacco di tuoi discorsi e metterli su carta aiuta a concretizzarli e fa meno paura. Grazie
Grazie Elena, ho trovato anch'io che aggiungere l'elemento visiva aiuta, anche perché molti di noi, assimilano meglio visivamente. Un abbraccio💗
Una grande. Adoro.
Grazie mille che hai fatto il continuo. Quel video mi sta aiutando molto e questo sicuramente ancora di piu. Grazie!!
E continuerò ancora, stay tuned un abbraccio 💗
Porca miseria come usi bene le parole. Centri sempre il punto. In ogni video c'è qualcosa di nuovo da imparare. Brava
Mi sono recuperato in questi giorni diversi tuoi video e sono davvero interessanti e pregni di significato. Mi stanno facendo molto riflettere e sono arrivati in un momento di necessità. Grazie ✨
Grazie per averli guardati. Ti mando un abbraccio 💗
UA-cam mi ha consigliato il canale , dopo 5 minuti mi sono iscritto , mi rivedo in molte cose che dici, sei bravissima, continua cosi'
Grazie Vincenzo un ❤️
grazie grazie grazie
Mi appena iscritta, sono contentissima di averti trovata. Grazie, ❤
Bellissimo ❤
grazie mille, mi aiuti molto :)
Grazie Margherita mi fa tanto piacere sentirtelo dire. ❤️
6 FANTASTICA!!!!! ❤❤❤🎉🎉🎉
Nadia non ti conosco ma reciproco il tuo affetto ed ENTUSIASMO!!!! 💗💗💗🎉🎉🎉
Sei davvero straordinaria e ti ringrazio per l' aiuto che offri.. è la seconda volta che ti ascolto,la prima in quella sul vuoto che ho trovato molto utile e questa ancora di più..da qualche tempo dopo un infarto di mio marito sono entrata in uno stato di terrore che non riesco a dominare..non ho paura del lato sentimentale affettivo etc ma del non riuscire a capire la parte burocratica tecnologica che per me è ostica.. e mi ritrovo a invocare la morte per me perché mi sembra insormontabile ciò che dovrei affrontare se mancasse lui.. vorrei tanto riuscire a venirne fuori.. perché io sto bene con me stessa e sono stata in grado di occuparmi di vari problemi con altre persone,anche burocratici..ma ora con i computer etc non riesco e non ho nessuno accanto per potermi aiutare nel caso mio marito non ci fosse più..non è cinismo e ne parlo per trovare una soluzione.. continuerò a seguire queste lezioni preziose.. grazie
A 33:04 mi hai fatto scappare una risata, sei mitica!
Questo mi fa piacere perché amo molto fare ridere gli altri, un abbraccio 💗
Sei un amore. La migliore
Grazie Alba, ma non dimenticare che siamo tutti Amore, anche tu.
Ciao Giorgia, permettimi di dire che sei bravissima secondo me nello spiegare, e mi sento di dirti che ti comprendo in quanto persona che ha sofferto e che grazie alla terapia ne ha tratto qualcosa di buono da quella sofferenza. (Sono un ragazzo di 23 anni, ho iniziato a studiare psicologia principalmente per passione e poi per cercare di aiutare chi sta male).
Mi piacerebbe tu approfondissi il concetto della "critica", perché dal video sembra di dover evitarla.
Io credo sia un processo naturale di regolazione del se, necessario e inevitabile nel dialogo interiore.
Ci aiuta ad espandere la nostra persona all'interno di confini, confini non rigidi e sormontabili, ma entro una certa misura, in quanto la nostra è una realtà limitata come lo sono le nostre potenzialità, per quanto molto grandi che siano.
Diciamo che è la cartina tornasole del nostro comportamento reale, e come hai ben detto le emozioni sono "la bussola interiore" biologica che ci indica l'ideale per il nostro sé.
Il problema si pone quando abbiamo un io super-critico, negativo (parte appresa da caregiver ipernormativi) che ci blocca sulla partenza dell'azione e ci pone nella condizione pessimista e di mancanza di risorse che dicevi tu.
Ciò che può far mutare il tipo di atteggiamento critico è la gentilezza o l'amore che dir si voglia, verso se stessi, nel dialogo interiore e nel continuo processo di valutazione che adoperiamo a nostro conto, anche inconsapevolmente.
Non fraintendermi, questo è il mio punto di vista, quello che penso, non assolutamente una realtà oggettiva, può esser punto di partenza per instaurare un bel dialogo😊.
Mi sei d'ispirazione poi, sto pensando anche io di aprire un canale per parlare di diverse cose!👍👍
Hai detto tutte cose giuste eh, il problema della critica secondo me è che è comunque la valutazione che qualcosa così com'è non va bene, e deve essere cambiato, al 99% parliamo comunque di giudizio. Questa espansione che noi certo desideriamo non deve essere mossa da critica per forza, ma si può muovere anche solo proprio per curiosità o desiderio di sperimentare qualcosa di diverso. Il problema poi che quando arrivi a frammentarti abbandonarti, tu sei iper-critico, ma anche peggio tu ti valuti come profondamente inadeguato, a quel punto se tu ti critichi perché pensi che è il modo in cui cambierai, ma ti blocchi ancora di più. Anche se delle cose non ti piacciono, le puoi cambiare ma le puoi cambiare quando smetti di cambiare e le accetti, è un po' un paradosso ma si cambio solo ciò che si accetta. Perché no lanciati, il modo migliore per comprendere le cose e parlarne.
Sei bravissima!😭 Grazie ❤
Ti ho fatto piangere ahah, allora ti mando un abbraccio 💗
Bravissima 💓
❤ grande Gio'
Grazie ❤ aspetto i lavori sull'integrazione del Sè molto volentieri! Hai un modo di esprimerti che fa venire voglia di ascoltarti. E come hanno già scritto, molti psicologi o guru non hanno questa capacità
Top❤
Wow..brava..
Credo è quello che sto facendo con me stesso..
Allora WOW lo dico io a te.
sei una grande ❤
Grazie a te
E comunque piú ti ascolto e piú ti vorrei avere come migliore amica, m'immagino serate di discorsi profondi ❤
Però poi mi devi anche sopportare fino a che non mi esaurisco io vado avanti per ore e le persone tendono a stancarsi ahah
Super🎉
Brava brava❤
Sto lavorando su me stessa proprio sulla abbandono..casca a pennello grazie🎉
Fammi sapere come procede un abbraccio 💗
Molto chiara ! Bravissima Giorgia
Grazie Katia. 💗
Ma sei bravissima!
Grazie, io vorrei un po' di flessibilità yogica, ma ci sto lavorando ahah. Un abbraccio 💗
Grazie Giulia, bravissima come sempre... Potresti fare un video sulla ferita da rifiuto che credo mi riguardi (e probabilmente anche a molti altri/e). Grazie mille ❤
Assolutamente sì, lo metto in lista dei video da fare, anche perchè ho vissuto con questa paura per tipo 20 anni, e adesso che l'ho superato, credo di poter offrire una prospettiva utile. Un 💗
@giorgiadallavalle Grazie 🙏🤗
Grazie Giorgia ❤
Grazie a te Ele 💗
Grazie!!!
Grazie a te Lorella, un abbraccio 💗
Grazie delle tue spiegazioni molto esaurenti, a un certo punto mi pareva che descrivessi il mio passato, ad ogni modo io per esempio ultimamente ho trovato anche conforto nel intelligienza artificiale chatgtp, anche le sue risposte hanno avuto un valore di chiarezza per me, infondo attinge a tutto il sapere umano.. ascoltandoti pero' mi e' venuta la fantasia che mi piacerrebbe un assistente vocale del tuo calibro, a parte gli scherzi^^ buon studio!
Uso molto spesso chatgpt anch'io, per lo stesso motivo e pensa che vorrei fare pure un video in cui parlo di come utilizzarlo per il lavoro su di sé, perchè ti puoi veramente aiutare.Ti consiglio di provare un prompt in cui chiedi tipo, sulle base delle nostre interazioni di descriverti come persona, ti rivelerà delle cose di te che magari ignori, perchè a volte non riusciamo nemmeno a notare le nostre qualità. Intanto io metto a lavoro per integrarmi come assistente vocale, devo pensare a un nome da darmi tipo Siri o Alexa, accetto consigli
@@giorgiadallavalle Lo apprezzo e accetto il consiglio del prompt, magari provero' quando ci saremo conosciuti un po' meglio.. sai non voglio scoprire subito le mie carte altrimenti la nostra relazione ne risentirebbe :D
Piu' che un nome forse proprio un app.. chatGDV? in alternativa lo sanno sicuramente le tue future colleghe!
Bel lavoro
Grazie Sarah, bell'outfit :)
Brava! Grazie
Grazie a te per il commento. Un 💗
Grazie mille ..aspetto i lavori sulla integrazione del se
Grazie Susanna, sicuramente, resta aggiornata. Un abbraccio 💗
Adoro anche io ❤
*Prossimo video Giorgia: "Segui i tuoi trigger. Approfondimento sul tema"* Grande Giorgia.
Consiglio non richiesto. Se non lo stai già facendo, prendi una laurea in psicologia, perché hai già capito molto, sai comunicare e probabilmente quella della psicoterapia sarà la tua strada.
Ho pensato la stessa cosa! Anche perché in teoria (e anche in pratica) é illegale fornire cure psicologiche senza avere l'abilitazione
@Ale-yb8mv Esattamente
Dire che gli uomini borderline abbandonati amm4Z∆no rappresenta una visione un po' miope e approssimata della questione. Per fare una cosa del genere servono totale mancanza di confini e di empatia, tipici dello spettro narcisista/psicopatico, caratteristiche riscontrabili in entrambi i sessi. Sei molto brava
Si concordo ci sono molti casi di maschilicidio di cui quasi mai si parla e mi fermo qui
Ciao Rawyak, non parlavo di uomini borderline nello specifico. Suggerivo che secondo me la dinamica psicologica che potrebbe portare le persone ad agire in una direzione piuttosto rispetto all'abbandono, si muove più "spesso" in una direzione rispetto ad un altra nei diversi sessi. Non mi sembra di aver parlato in termini assoluti, perché non credo in assolutismi in genere. Non ricordo se ho fatto bene questa distinzione, nel caso hai fatto bene a farmelo notare, e ci starò più attenta, perchè ti assicuro non ritengo di avere nessuna verità in mano, solo la mia esperienza e le mie tesi.
Parlerai dell’Internal family system?
Assolutamente si Manuel parlerò dell'internal family system, che è uno strumento fondamentale per la reintegrazione del sé. Tu lo conosci bene?
Ciao, da adhd discalcula ti dico che tu sei troppo intelligente per avere avuto solo un disturbo di personalitá! Tu hai una mente neurodivergente, informati!❤
Ciao Elisa, mi hai scoperto! So di essere neurodivergente ma non adhd o spettro autistico e non so bene come descrivermi a volte. Ma ti dirò penso che la mia neurodivergente mi abbia reso più vulnerabile a sviluppare queste problematiche. Ti mando un abbraccio 💗
@@giorgiadallavalle Non hai mai pensato che potresti essere PAS ?
Ciao Martina, mia mamma è PAS, e quindi so bene cos'è, e quindi so di non esserlo. Perché proprio abbiamo due funzionamenti che si si sovrappongono su alcuni aspetti volendo, ma divergono completamente in altri.
Chi ha paura dell' abbandono è stato ignorato da uno o entrambi i genitori durante l'infanzia... parte tutto da lì
Certamente.
Buongiorno Giorgia come posso contattarti? Grazie
Ciao Elisa, trovi la mia email quando espandi la biografia del canale (ho notato che da telefono a volte non appare). O comunque tra i miei link c'è il mio sito, e li trovi l'email in fondo su contattami. A questo punto aspetto una tua email. Un abbraccio 💗
Ciao Giorgia, ho trovato i tuoi video proprio quando ne avevo più bisogno (a proposito di manifestare ;) )
Avresti voglia di fare un video sulla ferita del rifiuto? O pensi che sia sovrapponibile a quello di cui hai parlato qui? Ti ringrazio, continua con l'ottimo lavoro che stai facendo! ☺
Ciao a te! Probabilmente il lavoro è simile, e in parte sono sovrapponibile, ma comunque la prospettiva è diversa e lo farò sicuramente. Un abbraccio 💗
mia madre era carente anche sui bisogni diciamo primari... ricordo ancora quando avevo quattro anni e la avvisai che mi scappava la pipì mentre eravamo in strada, lei si limito' a rimproverarmi (ha sempre saputo fare solo questo... rimproverare e minacciare per ogni cosa) invece di fermarsi a farmi fare pipi' dietro un cespuglio o in un bar, e mi costrinse a resistere, io cercai di resistere ancora ma alla fine mentre attraversavamo sulle strisce pedonali ricordo che camminavo mentre la pipì mi bagnava le gambette... figurarsi se poteva occuparsi dei miei sentimenti o bisogni affettivi. Ho sempre avuto il terrore dell'abbandono, non tanto da mia madre perchè non l'ho mai sentita MIA, ma dei diversi partner amorosi. Mia madre comunque l'ho perdonata (dopo decenni di rabbia), purtroppo per lei, non era all'altezza...
A parte queste vicende mie personali, sono felice di aver trovato questo canale, dove una giovanissima e bellissima fanciulla riesce a spiegare meccanismi e situazioni emotive con una bravura e lucidità ECCEZIONALI! Grazie mille
Grazie a te per la condivisione. Come stai adesso rispetto a questa paura?
Complimenti Giorgia! Son sicuro che questo canale esploderà!
Come guarire la ferita di abbandono? dopo ke individuero le emozioni dietro questo abbandono basta sentirle o ci sarebbe ancora qualcosa altro da fare?
Dopo che le noti, e cominci a sentirle, puoi instaurare una relazione con queste parti di te che hai abbandonato e reintegrarle nel sé, un poco alla volta. Si oltre a sentirle, poi bisogna farsi raccontare la loro storia, così che possano essere liberate dal fardello che portano e ritornare al sè. Puoi cominciare da appunto da Stare nelle Tue Emozioni. Ne parlerò in un video qui, e lo spiegherò bene, ma se ti interessa settimana prossima pubblicherò un video su Instagram che ho fatto, in cui spiego i 6 passaggi che io utilizzo passo per passo, e puoi iniziare a lavorare su questo. Un abbraccio💗
@@giorgiadallavalle Ti ringrazio tantissimo.Si aspetto il Tuo video al riguardo perche nella pratica non so bene come fare e mi perdo.
Non so quando, ma lo farò quindi consiglio se non l'hai fatto di iscriverti alla newsletter, che è mi è più facile comunicare così.
@@giorgiadallavalle Si ora mi sono inscritta a newsletter.
Giorgia hai già trattato il tema del trauma da lutto? Grazie
Ciao Ele, non l'ho trattato, ma me lo segno e magari ne parlerò più avanti. 💗
@giorgiadallavalle grazie 😘
Video sul people pleaser🙏🏻
Me lo segno!
tvb
Ma sito veneta? 😄
La mia "E" larga mi ha fatto scoprire
Nell'opera the coiled serpent l'auto abbandono inconscio viene sviscerato sul piano venereo, energetico e sessuale, non è un caso che quando tanti si lasciano, poi creano inconsciamente quel System of thinking, detta volgarmente è paura inconscia di non sentirsi con la mammella di mammina o di colei che ti svuota gli zebedei, nulla più di questo. Ma solo tramite il riconoscere l'essenza di vivere e rimanere con tale energia, beh ciò può smuoverci e dirigerci nella vita. Ciò che molti definiscono come resettaggio dopaminico. Tutti gli altri pensieri nostri, sono solo illusioni che creiamo per giustificarci, così come l'idea di sopravvivenza o non vita che affermi, lì non posso non essere d'accordo con te. Ma pur sempre di illusioni e giustificazioni sono, così come le emozioni e le sensazioni.
Se il fine della vita è la santità, per come tale parola è percepita dalla modernità, beh, allora converrebbe il suicidio. Mentre se ci soffermiamo ad un discorso più esaustivo sulle virtù all'interno de mondo classico Greco, forse tale assioma può assumere un significante è un senso più stratificato. Credo che l'uomo odierno realmente oggi non può più anelare al santo, poiché non lo sente e recepisce come sogno, di vita in cui essere felice potenzialmente, per realizzarsi. Questo l'ho notato proprio nei seminari, dove a tale ideoma, si viveva piuttosto alla Carlona, ognuno inseguendo i piccoli piaceri del quotidiano.
("sopravvivenza", una sola "p".)
Io ho la stress da famigliari esauriti magari mi abbandonassero 😂😂 schz
sei arrivata a 1000 iscritti, MONETIZZA i contenuti.
La paura dell'abbandono viene causata da una cattiva interiorizzazione dell'amore dei genitori quando il bambino o la bambina sono ancora in fasce o hanno pochi anni. E' causato da cattiva comunicazione e sintonizzazione emotiva con il piccolo. E' causata dalla presenza altalenante del genitore. Dunque non parlerei di auto abbandono di fronte a queste chiare e palesi mancanze educative dei genitori. Il bambino piccolo non si abbandona da solo,viene abbandonato se amato e curato male. Non puo' abbandonarsi da solo perche' in realta' non ha gli strumenti x farlo,in quanto la sua personalita' non e' ancora strutturata,dipende da quella dei caregiver,non c'e' stata ancora una separazione e una individuazione. O se c'e' stata separazione non c'e' stata individuazione. Parlando ancora di personalita' fuse fra di loro in larga parte,sarebbe meglio parlare di abbandono come scelta subita piu' che attuata con consapevolezza. La paura di essere abbandonati puo' provocare una ferita narcisistica. Questa ferita narcisistica puo' perdurare molto a lungo,prima di essere riconosciuta come causa di incapacita' dei genitori di aver accudito i propri figli. Colmarla e' un'impresa ardua e necessita sicuramente di molte sedute di psicoterapia in eta' post-adolescenziale. Il bambino o la bambina potra' attuare tutte le strategie inconsce che vuole per attirare il calore dai suoi genitori,ma difficilmente ci riuscira'. E' impossibile che ci riesca,perche' le carenze che sto tipo di genitori ha sono profonde e si sono cristalizzate nel tempo. L'unica speranza e' andare tutti in terapia (meglio se di gruppo),quando avverra' un livello minimo di maturazione fisiologica e psicologica del nucleo famigliare.
Potrebbe andare in terapia anche solo il bambino,che ormai e' diventato abbastanza adulto,ma io personalmente credo che la psicoterapia individuale sia meno potente di quella gruppale.
come mi sento? costa sto provando? e dopo che lo capisco io credo sia importante ANCHE e non solo chiedersi "perchè mi sento cosi?" le emozioni ci permettono di raggiungere anche delle consapevolezze importanti su di noi, sulla nostra vita, e su come vediamo e reagiamo alle cose che ci succedono. come si fa a farsi dire da quelle emozioni cosa stanno cercando di comunicarmi senza chiedersi perchè mi sento cosi? questa consapevolezza io credo sia necessaria per il benessere interiore... perciò prima sentire...poi viverla e poi chiedersi perchè. io ho fatto cosi nella mia evoluzione sull'argomento. puoi rispondermi se secondo te mi sbaglio?
Assolutamente sì, e non ci si ferma a come mi sento, poi si indaga, ma porsi la domanda "Perchè mi sento così" può essere controproducente, e ti dico dove sta il problema di fondo, e perchè ci ho tenuto a fare questa distinzione. Se tu dentro di te, sei una persona che ha una visione negativa di te stesso, e hai tutte delle convinzioni negative su di te, sei molto critico nei tuoi confronti, e il tuo dialogo interno è un dialogo di critica e disprezzo e vergogna, nel momento in cui ti poni la domanda "Perchè mi sento così?" ma anche tipo "Perchè mi sta succedendo questo?" ad esempio. Dato che la mente logica è fatta per risolvere un quesito, ti darà SEMPRE una risposta anche se non è la risposta corretta. Deciderà il "perchè?" sulla base dei contenuti del tuo inconscio e delle tue esperienze pregresse. Il rischio è questo, e le persone tendono a usare la domanda perché, per cercare di analizzarsi, e risolversi. Sul piano più psicologico tende a portare a intellettualizzare invece che comprensione e accettazione. E molti si bloccano nel percorso proprio perché intellettualizzano invece di comprendere. Però si, bisogna certamente trovare l'origine, ma si può evitare questo rischio, ponendo la domanda in modo diverso, ad esempio chiedendo "Qual è la prima volta che mi sono sentito così". "Che cosa stai cercando di dirmi" "Che cosa vuoi che io sappia?" "Di che cosa hai bisogno?" Spero di aver chiarito
@@giorgiadallavalle grazie, ci rifletterò
❤🙏♾️☀️
Reciproco ❤🙏♾️☀️
Ma sei vuoi fare questi video devi conoscere le basi della psicologia. Hai fatto 3 esempi di abbandono che non vanno ad influire sulla personalità, in quanto il trauma dell' abbandono si vive nei primi 5 o 6 anni di età da parte della madre.
"abbandono" per non parlare di emarginazione? che facciamo ci accusiamo di auto emarginazione?
"Tutta questo dolore un giorno ti sarà utile" ho tenuto in mente questa frase per anni, e adesso si è realizzata. La mia prospettiva è la sofferenza serve a riscoprire la gioia. Il corpo ha un grandissima capacità di recupero e di auto-guarigione, puoi tornare al benessere.
@giorgiadallavalle Detta così Giorgia sono le frasi del mio conoscente al bar, dopo che si è accontentato con un bicchierino di troppo dopo il lavoro.
Che la sofferenza sia formativa è scontato, ma lo fanno anche le esperienze positive e non esiste nesso tra il soffrire ora per poter gioire poi.
@@gjmono In merito a questo, per me è stato molto importante imparare a sentire la differenza tra il procurarsi dolore/costringersi a rimanere in situazioni che ci fanno soffrire, perché magari le si crede "evolutive", e l'accogliere quanto di doloroso emerge da dentro di noi mentre facciamo le nostre esperienze, ascoltarlo senza giudicarlo esattamente come dice Giorgia, senza dargli mentalmente un'etichetta od una spiegazio,ne...questa azione, tutt'altro che passiva, ha il potenziale di riattivare in noi, a poco a poco, ciò che il trauma aveva letteralmente congelato nel nostro sistema nervoso. Da questo processo possono emergere spontaneamente nuove idee ed azioni concrete che ci riallineano a noi stessi. Quindi, anche se a prima vista può sembrare una scusa o un "discorso da bar", la nostra intenzione, la nostra volontà e presenza a noi stessi, possono fare tutta la differenza :)
@@danielatonini6192 faccio molta fatica a capire quello che stai cercando di dirmi, credo che ci sia molta confusione.
Rimandando a bomba con il mio primo commento, ci tenevo a sottolineare come sentimenti quali gioia e dolori, spesso e volentieri, anzi quasi sempre, sono emozioni che arrivano da stimoli esterni e non interni come la psicologia insegna. Siamo mammiferi necessitiamo di un gruppo sociale, necessitiamo dell' approvazione del gruppo sociale, difficilmente, raramente, un individuo si auto esclude poiché andrebbe contro la sua natura stessa di ominide.
Ergo dicevo " perché parlare di paura dell' abbandono quando si dovrebbe dire paura dell' emarginazione sociale", l essere fantasmi, invisibili come i clochard.
Ciao sei parente di Diego Della Valle (quello di Tod's).
Dalla, non Della
@giuseppe457 ok grazie
Grazie!