Davide Brullo racconta George Orwell, la parola contro il regime - Fuorigioco 2024 Pordenone 4/04/24
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- Опубліковано 15 жов 2024
- 4 aprile 1984. E’ la data in cui il protagonista di 1984, Winston Smith, inizia a tenere un diario: è un atto di ribellione, commettendo uno psicoreato per la prima volta afferma la sua esistenza come individuo.
Solo, ammalato, George Orwell si ritira su un’isola delle Ebridi, tagliando qualsiasi contatto col mondo e vivendo in autosufficienza, coltivando l’avara terra nera dell’isola, per scrivere il più potente romanzo del secolo scorso.
Ce ne parla Davide Brullo, fondatore della rivista online Pangea, che scrive di letteratura per Il Giornale e Repubblica.
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Molto interessante
Piacere di ascoltare Davide Brullo,letto spesso,in passato,su Pangea e riconosco i suoi tratti,disegnati dalla penna.
Mi è piaciuto tutto il discorso fatto,in cui mi ritrovo.
Anzi, dirò di più, in questi anni ho scoperto molte cose intuitivamente ed ho scritto lettere, centinaia, vere, nate dall amore e da quel pauperismo a cui si fa riferimento.
La carità, che è dividere l'osso.
La poesia, non quella svenduta e tutta uguale,la poesia è l individuo, per questo si vuole annientare. POESIA e MUSICA( ARTE) generano l'individuo,che non è individualità,ossia tutto il peggio che ci stanno propinando.
La PAROLA GENERA il PENSIERO.
Contro tutti quegli intellettuali sempre " partigiani", pronti a screditare chi non è della loro stessa parte,financo ad affermare- con i pazzi non si dialoga- parole del sig Galimberti, che ha buttato giù la maschera qualche anno fa.
E che io ho da allora iscritto alla mia lista di VENDUTI, con disillusione e amarezza.
Ma non importa, perché la solitudine a cui,a volte,siamo destinati, mi rafforza e mi ha dato possibilità di discernimento.
Grazie Davide Brullo.
Che bella conferenza, ricca di spunti. Grazie
Le parole di Brodskij in chiusura sono una perla, l anima russa dei grandissimi, di chi si è salvato e di chi è caduto( Mandel'stam per ricordarne uno)e quella che ritroviamo nella musica dei grandi compositori e musicisti,Rachmaninov in primis.
Credere di conoscere la verità illusione.