Sono andato all'esame di elettrotecnica preparato non dico da 30 ma da 28 almeno. Purtroppo mi sono dovuto presentare all'esame senza aver dormito e ciò ha influito sul voto... Sono riuscito a strappare un deludente 18 ma per quanto mi riguarda non rifiuterò mai nessun voto, perché ciò che conta è la preparazione personale. Io studio per me stesso e non per un esame che in due ore deve giudicare la mia preparazione su un mese o più di studio.
Bravissimo. L'università non è come la scuola superiore. Dopo l'università dovrai lavorare e al mondo del lavoro non serve gente che ha imparato a memoria o che ha preso 28 a culo, ma gente che veramente ha compreso tutto. Sono uno studente delle superiori e tante volte mi è capitato di sbagliare un segno a matematica e prendere un voto che non mi piaceva, ma alla fine conta quello che hai imparato e non il voto. Siamo fatti di intelligenza e non di numeri su un foglio.
Nella mia classe universitaria è successo proprio quello che detto lei, professore: due ragazze hanno rifiutato un 26 ed un 27 ad Analisi 1 al primo appello. Puntavano al massimo, volevano iniziare col botto. Poi, però, il secondo ed il terzo appello non l'hanno nemmeno passato.
@@marco.c93 Nah, capita eccome, in particolare se hanno studiato senza comprendere. Quando fai questo tipo di università può capitarti di passare imparando a memoria, ma è un caso su 10, i professori vogliono un futuro ingegnere e possono benissimo chiederti qualcosa che hanno solo accennato a lezione. Senza esagerare sono al secondo anno di ingegneria informatica e nella metà degli esami fatti ho dovuto ricostruire un programma/esercizio mai spiegato dal prof (cosa che è possibile fare solo se si comprende davvero la materia).
@@SpaceV1k puoi stare tranquillo che in tutte le facoltà scientifiche, se non capisci le cose gli esami non li passi... Ho un forte dubbio che una persona imparando a memoria prenda 27 ad analisi...
@@marco.c93 In realtà qui è leggermente diverso, se non sai estrapolare la soluzione per riutilizzarla modificata in un altro problema non sei un ingegnere, ecco perché è possibile essere bocciati anche se capisci a cosa serve fare una determinata cosa e magari rispondi correttamente a diverse domande. Giorni fa la mia professoressa di programmazione ha fatto un discorso analogo ad un ragazzo dopo che non era riuscito a rispondere ad una domanda "pratica" (ed è stato bocciato nonostante avesse risposto a parecchie domande "teoriche" prima). In sintesi, se il prof si accorge di queste mancanze ti boccia, altrimenti puoi pure passare a culo.
Io penso che alla triennale bisogna formarsi un minimo,quindi bisogna studiare per cercare di capire il più possibile dalle materie. E' pur' vero che ad ingegneria ci sono due modi per passare l'esame (almeno.... nella mia facoltà): imparare davvero o studiare per passare l'esame,almeno che non si abbia l'orale(i colleghi ingegneri capiranno). Quindi potrebbe capitare durante la sessione di dover decidere quale esame sostenere al meglio delle proprie possibilità e quale passare per prendersi un voto e andare avanti,in modo da accumulare il maggior numero di esami "portati a casa". Io purtroppo ritarderò di un semestre la laurea per problemi dovuti ad alcuni esami ma fino ad ora ho rifiutato solo un voto perché ero sicuro al 100% che la volta dopo lo avrei passato con un bel voto, ma devo dire che ho cercato sempre di studiare per imparare e purtroppo questo mi sta rallentando,nonostante abbia una media superiore al 24. Quindi ragazzi,valutate bene cosa fare del vostro percorso triennale perché potreste pentirvi,come ha detto l' Ingegnier Cerroni, di quella scelta o ottenere grandi soddisfazioni la volta dopo.
Escludendo i casi in cui si ha bisogno di una certa media per un certo fine , secondo me rifiutare un voto assume senso solo se durante l'esame ci si rende conto che argomenti importanti non sono stati assimilati a dovere, quindi è il caso di studiare ancora un po' la materia e di riconfrontarsi con il prof. Nei restanti casi bisogna andare avanti tanto un domani saremo ciò che gli insegnamenti ci hanno donato, non lo specchio dei voti presi
Io, studente di ingegneria, accetto qualsiasi voto >= al 18 perché, come ha detto anche lei, a volte la sfortuna di avere un esercizio/domanda su cui non si é molto ferrati può farci non passare l'esame la volta successiva, uno tra i tanti fattori che concorrono alla buona o cattiva riuscita di un esame. Poi ognuno fa quel che vuole...
Carissimo ingegner Cerroni. Innanzitutto la ringrazio, è stato un supporto essenziale durante tutti gli anni universitari per superare diversi ostacoli. Io sono per cercare di prendere voti "buoni" ma se la situazione risulta drammatica meglio prendere il malloppo ed andare avanti! Perdere mesi di studio dietro una singola materia è spesso controproducente e spesso non aumenta la "bravura" nel contesto lavorativo. L'esame è un esame e va affrontato come tale. Migliore è la preparazione meglio è, ma un singolo esame non fa la differenza a lungo termine. Una mia bestia nera è stata ad esempio geotecnica. Esame provato tante volte, non riuscivo proprio a superare quel dannato scritto che di volta in volta cambiava sempre aggiungendo difficoltà e varianti. Penultima materia, riesco a superare lo scritto con un brillante 29. Si passa all'orale. Mettici l'emozione e la stronzagine del prof l'orale va come malino ma non pessimo, lui comunque non era soddisfatto e mi propone un 18 aumentato a 19 "perché oggi mi sento buono e voglio farti un regalo" (sticazzi...). Mestamente accetto quel 19, sapendo che continuare così mi avrebbe portato ad un probabile esaurimento nervoso con il risultato solo di avere una conoscenza nozionistica della materia adatto solo alle richieste del prof più che ad una vera comprensione della stessa. Non vale la pena accanirsi, ne va della sfera privata e della sanità mentale! Ritengo accettabile rifiutare solo nei casi in cui si è veramente coscienti di poter fare molto meglio... Ma se ciò porta ad allungare di molto i tempi per il conseguimento del titolo no. Tanto il prof stronzo è e stronzo resta mica migliora col tempo xD Molto carina questa rubrica di discussione comunque, continui così!
Concordo con lei.. Per la mia esperienza personale, ho rifatto l'esame di geometria perché non mi piaceva il mio voto, volevo un voto più alto. Ho passato l'intera estate a rifare l'esame senza aver fatto alcun altro esame. Se al primo appello avessi accettato potevo concentrarmi su altri esami. Quindi da ora accetto qualsiasi voto e cerco di recuperare, anche se è difficile recuperare ad ingegneria materie pregresse.
Ingegnere bel video, come sempre. Io sono laureato alla triennale in scienze agrarie e durante il mio percorso ho accettato due 18 perché volevo laurearmi presto. Ad ottobre, quando incomincerà la magistrale, cercherò di affinare il voto. PS Sono appassionato di matematica, e forse, se ne avrò la possibilità, vorrei laurearmi anche in matematica.
Ho dato due esami, i miei primi due, ad ingegneria Analisi 1 e chimica al primo colpo, con 18 e qualcosa in più, certo non il massimo, ma durante un esame ci sono molti fattori, diverse variabili, non solo lo studio in se. Nonostante i voti non siano eccellenti, io accetto tutto, ma sono conscio del fatto che ciò che ho dato l ho capito ed è lì la vera conquista.
L'ho fatto io ho rifiutato un 18 in analisi 1;sicuro della mia preparazione ma scoraggiato da colleghi e parenti ho deciso di rifiutare.Risultato:30 al primo appello....
Buongiorno, sto frequentando la facoltà di ingegneria informatica, e ho ripreso a studiare dopo molti anni, ho dato quattro esami in sei mesi e la cosa che ho meglio compreso nel mio breve percorso è proprio che la preparazione conta abbastanza relativamente, perché se su dieci argomenti ne conosco molto bene due e mi fanno le domande su quei due allora il mio voto sarà sicuramente alto cosa che invece non succede nel caso contrario. Quindi prima di ogni esame incrocio le dita e spero nel Kharma...
Io non ho mai rifiutayo un voto. Avevo la media del 24 e ne sono ancor oggi fiero. 😀Il mio unico rammarico un 18 in sistemi organizzativi x un prof frustrato ad insegnare una materia di fumo e un 20 in meccanica applicata. Avrei voluto un 25 adorando la materia... in compenso dopo la bocciatura di Macchine, lo rifeci e presi 26. Non chiedetemi come sia stato possibile. Ero preparato, però un po' di c... ci vuole. Grazie Ing. Per la bellissima rubrica
Andrò contro corrente, ma ho appena rifiutato un 22 ad Analisi 2 ed ho preso 30 al secondo tentativo... Dovete capire da soli cosa vi meritate e decidere in base a quello come comportarvi
@@xcvb2347 Ripensandoci adesso ho fatto bene a ridarlo, ma più per una questione personale che per la media, che alla fine non importa a nessuno più di tanto
@@LoZiOcErCa pure io a scienza dei materiali ho avuto 18 e ho rifiutato, ho preso 21 al tentativo successivo e ho accettato. Però ad analisi anche io avrei rifiutato 22
Salve ingegnere, vorrei chiedere se sia più opportuno avere una media alta a discapito di più anni in facoltà rispetto al tempo prefissato, oppure riuscire a laurearsi in tempo sacrificando la media (e quale delle due ha più importanza al di fuori dell'università)? Grazie
Vorrei rispondere anch'io a questa domanda. Se hai intenzione di proseguire con gli studi facendo la magistrale, ti consiglio di avere una media tale che ti permetta di frequentare l'università che ti sei prefissato. Altrimenti se si ha intenzione di fermarsi alla triennale la media inizia ad avere un'importanza maggiore.
Analisi 2 dato poche settimane fa: ho fatto un paio di cavolate evitabili (non so perché, forse l’ansia) e credevo di essere bocciato, invece ho preso 19. L’ho tenuto perchè ho fatto errori stupidi, ma era un tema facile; all’appello successivo avrebbe potuto esserci un tema molto più complicato, come dice lei. Secondo me bisogna valutare in base alla materia... in materie un po’ più discorsive si potrebbe pensare di rifiutare pure un 24/25 e puntare più in alto, ma in materie dove ci sono esercizi (e soprattutto i maledetti QUIZ, dove la risposta errata sottrae punti), meglio tenere quello che viene.
Politecnico di Torino, secondo anno di ingegneria chimica. Attualmente ho rifiutato tre voti, un 20 in chimica, un 25 in Algebra e Geometria e un 23 in Scienze e Tecnologie dei Materiali, materie rispettivamente da 8, 10 e 6 crediti. Una materia a semestre... e ne vado fiero dato che i voti finali sono stati di 24, 29 e l'ultimo lo attendo anche se credo (spero anzi) sia andato meglio del precedente. Come ha detto lei, per rifiutare un voto bisogna avere fortuna ma aggiungerei anche le "palle" e una buona dose di arroganza perchè non é cosa da tutti. Si sa ciò che si lascia ma non si sa mai ciò verso cui si va. Molti mi danno del pazzo e forse hanno ragione, so solo che in certi casi bisogna metter da parte il proprio Ego, smisurato o debole che sia, stare zitti e "mettere in saccoccia" come dice lei. Ho preparato Analisi II al 110%, sono andato all'esame, un esame pieno di errori nel testo e con quesiti non proprio chiari, 17.5, chiamato all'orale, non ero abbastanza pronto per la teoria, distrutto con due domande, 18. Ho valutato il rifiuto ma troppi fattori incidevano su quella decisione, i crediti, la media, gli altri esami ma soprattutto il docente, quella dannata professoressa che godeva di una fama mai vista prima, pessima da quel che so. Alla correzione me la inimicai, così accettai il poco dignitoso voto. Qualche giorno fa ho visto il testo del secondo ed ultimo appello della sessione (l'ho passata a primo), esercizi e quesiti difficili, se fossi andato non l'avrei sicuramente passato...
Ingegnere se può trattare il tema "Ingegneria Chimica vs Chimica" annunciato un paio di video fa le sarei grato! È un dissidio che sto vivendo attualmente da studente di Ingegneria Chimica. La ringrazio.
Il voto è anche da giudicare in funzione di chi è il docente che hai davanti. Personalmente in Analisi 2 vecchio ordinamento in ingegneria con il prof.ricercatore Bonanno ( che ha inventato la serie di Bonanno) ho preso 26 ma visto il genio che avevo di fronte mi sono quasi sentito orgoglioso.
Penso che un esame vada affrontato solo dal momento in cui sono sicuro di prendere un voto che accetterò (solo se punto al 30 e sono sicuro di prendere minimo 24). Chiaro che se va storto qualcosa in maniera imprevedibile e prendo un voto molto inferiore rifiuto. Ma sono dell'idea che se mi presento all'esame solo se punto al massimo non rifiuterò in ogni caso dopo perchè non potevo fare meglio di così a livello di preparazione.
In questa sessione invernale ho rifiutato per la prima volta un voto, un umile 18 ad Analisi II. Non l'ho fatto perché sono schizzinosa (ho accettato 18 e 19 in altri esami) ma perché la modalità di esame è tale che per un segno sbagliato vai giù di 4 voti (gli studenti del polito possono confermare haha). Quindi alla fine l'ho ridato al secondo appello e mi sono presa quello per cui avevo studiato. In alcuni casi rifiutare è dettato dal fatto che l'esame è fatto in modo che una minima distrazione ci pesi tanto sul voto, poi ovviamente se si sa di non aver studiato al 100% per quell'esame è inutile rifiutare se lo si è passato... E poi credo che ci sono n+1 fattori che determinano un esame e il suo risultato quindi poi sta allo studente capire se é buono o meno accettare...
io ho preso 19 al tuo stesso esame, ero molto indeciso su cosa fare. Alla fine ho guardato avanti e ho pensato che non avrei avuto la voglia di rifarlo e se lo avessi rifiutato mi sarei solo pentito, ho accettato per pigrizia.
Da un possibile 30 a un 18 per degli errori di distrazione, so cosa si prova ma per un esame da 6 crediti e con altri esami da dare ho deciso di non rifiutare per pigrizia e anche per paura di non passarlo all'appello successivo. Rifiutare al Polito non ha molto senso, in particolare alla triennale, anche se le valutazioni per alcuni esami sono da rivedere (parere personale).
@@andreacostanzo8070 beh si rifiutare al poli ha i suoi rischi e come ho detto ognuno valuta in base ai fattori che l'hanno portato a quel voto. Io ho rischiato provandolo a rifare ma sapevo come avevo studiato ed ero sicura di poter prendere di più, quindi mi sono presa anche un po' di responsabilità nel caso non fosse andato come speravo. Bisogna saper valutare, da esame ad esame, ho accettato un 18 di chimica senza pensarci due volte perché so quanto scarsa sono nella materia e quanto si rischiava a ridare l'esame (tra pre test e compito). Come ho detto sta allo studente rendersi conto se vuole rischiare o meno.
Io sono uno studente di ingegneria chimica e dei materiali al primo anno presso l università di Padova, ho frequentato un tecnico chimico come scuola ed ho rifiutato un 22 in chimica generale perché l ho preparato letteralmente il giorno prima in 10 ore. L altro ieri ho fatto il secondo appello e probabilmente ho preso sul 25/26 non mi ha ancora dato il voto penso ne sia valsa la pena.
Io l'anno scorso ho accettato 22 ad Analisi 1 dopo 27 allo scritto e un'orale un po' sfortunato. Ancora oggi penso che se l'avessi riprovato il voto sarebbe stato più vicino al 27 dello scritto però sembra sempre una corsa contro il tempo e già superare un esame sembra un grande traguardo
Ti seguo, sono uno studente di giurisprudenza, ho dovuto accettare un 19 a diritto costituzionale, dopo aver passato brillantemente gli altri esami al primo anno... È stata una batosta per me, che ho superato con il tempo concentrandomi su altre materie. Avrei rifiutato quel voto perché almeno ad un 25 ci puntavo, ma era settembre, ed essendo propedeutico Come esame, avrei dovuto farlo a gennaio e rallentare di molto...
@@giuseppecicerone40 non sempre, ci sono esami anche a Giurisprudenza (primo esempio su tutti Procedura Civile) dove puoi sbattere la testa quanto vuoi, puoi impiegarci mesi e mesi, ed il risultato sarà sempre lo stesso. Anche qui vale sto discorso, in determinati esami prendere quello che viene, altrimenti sono macigni che non andranno mai via
Discorso che fila alla perfezione, il problema è come far capire ciò ai genitori che, non avendo mai frequentato l'università, si credono che vale sempre l'equazione: studio = buon voto, ignorando il fatto che esistono un sacco di fattori che influiscono sul voto, oltre allo studio...
Gli esami non sono metri di valutazione perfetti, il fattore caso e tante altre variabili entrano in gioco. E allo stesso tempo, per quanto sia sicuramente più importante la preparazione che uno ha e non il voto che prende, in ambito universitario i voti sono l'unica cartina al tornasole dell'andamento di uno studente e avere una media alta permette di avere molti vantaggi, come l'accesso a borse di studio, la partecipazione a progetti come l'Erasmus e l'ammissione ad alcuni corsi di laurea magistrale. E al di là di tutto questo, credo che le persone dovrebbe iniziare a pensare un po' più alla propria, di media, e non criticare qualcuno che rifiuta un voto. Per farvi un esempio, esame di analisi superiore: prendo 24 perché allo scritto ho sbagliato molti calcoli e nonostante l'orale perfetto non ho potuto alzare il voto. Decido di riprovarlo, tutti attorno a me dicono che rifiutare un esame così tosto sia da pazzi, sono tornato la volta dopo e ho preso 30.
Ho preso 18 ad Analisi 1 (Facoltà ingegneria informatica a Tor Vergata), e mi rendo conto che avrei potuto fare molto di più (ho gestito male il tempo (ho praticamente fatto 3/5 degli esercizi) a causa della creazione della bella e brutta copia, che alla fine tra l'altro non è stata neanche accettata dal mio professore). Ho anche l'orale per rifarmi (il mio prof. sostiene di non fare esattamente la media aritmetica tra i due voti...) Adesso però sono in crisi: avendo dato 2/3 degli esami (geometria la lascerò a Settembre), vale la pena riprovarlo, con la speranza di saper gestirmi bene il tempo, oppure cerco di fare un bell'orale in maniera tale da modellare il voto? Grazie in anticipo per la risposta.
Da studente di ingegneria, io cercherei di portare a termine questo. Poi se alla fine dell'orale il voto proprio non ti soddisfa puoi rifiutarlo a quel punto, ma io non rifiuto nulla
Si sa che la facoltà di ingegneria, come pure qualsiasi altra, è tosta e concordo pienamente sul fatto che la giornata possa iniziare col piede stordo, tanto per lo studente quanto per il docente (che magari la sera prima ha litigato con sua moglie/morito e, non avendo fatto l'amore, è più nervoso del solito😝😝). Scherzi a parte, a volte può capitare anche di essere costretti a prepararsi in poco tempo: da me si è solito a preparare lo scritto, poi l'orale, che è obbligatorio per tutte le materie(compresa analisi I). Ovviamente, non ci si prepara le dimostrazioni per lo scritto, perché non servono, ma si imparano definizioni e teoremi dal punto di vista applicativo. Tuttavia, per un bene superiore, cioè la laurea e il lavoro e, a volte, anche i soldi che scarseggiano( l'università costa), si deve sacrificare qualcosa. 🤔
Qua si parla solo di ingegneria, secondo me è doveroso dare più punti di vista. Secondo semestre, primo vero esame di fisica nel cdl di fisica a Roma: esame di meccanica da 12 cfu. Primo appello lo salto per concentrarmi su un altro esame da 12 cfu dove riuscii a strappare un 30. Il secondo lo passo con 19: rifiuto. All’appello di settembre fui bocciato con 12/30. Con l’iniziare de secondo anno mi prese il panico perché oltre ai 4 esami del nuovo semestre avevo quello arretrato da 12 crediti. Morale della favola: l’ho passato qualche settimana fa con 26 ma dei quattro esami di questo semestre sono riuscito a darne solo due, quindi ora sto indietro di due esami. Ne conviene che mi sono ripromesso di non rifiutare mai e poi mai un voto
Io studio ingegneria aerospaziale a Padova e il problema è che se non hai una certa media all'Ateneo di Padova non puoi fare la magistrale... Quindi si, rifiutare un voto dove si può dare di più è giustificato... Perché ci sono alcuni esami dove il 18 è oro puro
Io personalmente sono per non rifiutare i voti, questo è dovuto anche dal fatto che ho iniziato tardi (8 anni in ritardo rispetto ai colleghi), anche se con il senno di poi, certi 18 li avrei dovuti rifiutare. Ora devo ponderare accuratamente se accettare o no i voti per garantirmi l'accesso alla magistrale, quindi probabilmente dovrò rifiutare qualche voto a malavoglia
Mi sono trovato COSTRETTO a rifiutare voti anche abbastanza buoni (tipo un 24) perché nella mia università solo le persone con una certa media hanno accesso ad un certo percorso di studio (ingegneria meccanica, Polimi)
Io ho preso 18 e ora sto aspettando i risultati degli altri due esami economia e geometria, dovrei averle passate economia con 23 geo con 18/19 e martedì ho informatica , meglio dire avrei dovuto avere , col Coronavirus mi hanno rinviato l esame di 1 settimana, ma se rifiutavo un voto non gli avrei dato tutti e 4. Anche se però il 18 in analisi mi bruciava un po’ perché avevo fatto tanto
Studio fisica al secondo anno a Padova. Della media me ne frega poco, voglio essere più pragmatico. Faccio una domanda aperta a chiunque sappia dirmi qualcosa: per un eventuale futuro lavoro nell'ambito di ricerca quindi passando prima per il dottorato in ambito appunto della ricerca fisica, quanto incide il voto di laurea (rispettivamente sia triennale che magistrale)? La mia unica preoccupazione risiede qua
Ho rifiutato un 19 ad analisi 1 (non avendo studiato) su consiglio del prof che mi disse che avevo potenzialità (pur non avendomi mai visto). L'ho rifatto preparandomi un po di di più e avendo anche delle domande più facili e alla fine ho preso 25. Ma sotto sotto sapevo di poter fare meglio e pure il prof se ne era accorto
Sono al primo anno di ingegneria informatica e ho rifiutato un 18 a geometria perché ho studiato poco e ho sostenuto lo scritto con solo 3 ore di sonno :') quindi penso di poter riuscire a fare sicuramente meglio la prossima volta... non punto al 30 sicuramente, ma viste le condizioni del primo esame è difficile che possa andarmi peggio (gli altri esami del semestre li ho passati)
@@andreacolombo8834 eh lunga storia, col covid di mezzo essenzialmente modalità cambiate ma accettai un 24 in quanto lo passarano in pochissimi e tutti con 18
Secondo me dipende, a volte è giusto rifiutare altre volte è meglio accettare. Dipende da quanto ritieni "facile" un esame e quanto pensi di poter fare in più la prossima volta eventualmente. Poi come ha detto lei, a volte ci vuole un po' di fortuna. Puo succedere però che in un esame hai sfortuna e ti capitino quesiti difficili, se magari hai visto altre prove di anni passati più semplici ci sta rifiutare. Insomma, dipende! Visto che lei legge i commenti racconto una mia esperienza: ho rifiutato un 18 in algebra lineare e geometria, allora non conoscevo il canale dell'ingegner cerroni. Quell'esame l'ho superato alla sessione successiva con un bel 27, anche grazie ai suoi video. Eh si, ho scoperto questo canale proprio per sostenere l'esame di algebra e geometria. PS. Non faccio ingegneria ma informatica.
Trovo più onesto accettare un 25 o un 26 che rifiutarlo per copiare spudoratamente dal telefonino per un 30 e precisamente per cosa dopotutto... Farci curare da gente di questo genere? Lo dico io, peggio... Sgomitare tra concorsi con quelli.
Io sto adottando la strategia di accettare i voti maggiori ed uguali a 25, puntando cmq sulla velocità nel dare gli esami rispettando gli anni: così facendo o si inizia prima la magistrale oppure si inizia a cercare prima lavoro sfruttando nn tanto il voto della triennale (ovviamente più alto è meglio è), ma puntando sulla velocità di laurea. In un mondo così veloce è diventata essenziale in quanto molte aziende scommettono sui ragazzi della triennale decidendo di formali subito ad un`età minore rispetto a quelli laureati alla magistrale
Ingegnere, io ho accettato un 18 ad Algebra e geometria. Non ci ho pensato su due volte perché ancora dovevo superare lo scoglio (analisi I, superato con 27). Altri hanno rifiutato un 20 e all'appello successivo non l'hanno passato, ahimè.
Io sono passato da 28 analisi 1 a 25 l'orale ma non ho rifuitato il voto ho accettato ,geometria 25/30 fisica 1 sono passato da 29 a 27 ma non ho rifiutato e chimica 28 .insomma ho dato tutto le materie del primo semestre anche se mi hanno abbassato i voti .la preparazione è personale
Alla triennale non mi è mai nemmeno passato per la testa di rifiutare un voto. Anche perché non ho mai preso voti "brutti". Mi sono sempre presentato abbastanza preparato. Primo esame della magistrale ho preso 19 e lho rifiutato. Devo ancora rifarlo
Sono uno studente d'ingegneria al secondo anno e ho la media del 28. Ho preso 23 in analisi 2 per colpa di due "sciocchezze" che mi sono costate caro (in molte materie basta anche un errore per far precipitare il voto). Questo era l'ultimo appello della sessione invernale e per rifarlo dovrei aspettare almeno fine aprile/giugno con la consapevolezza di avere le nuove materie del semestre da dare. Voi cosa fareste?
Avere un esame in più in estate ti abbassa un minimo i voti degli altri esami, io lo rifiuterei solo se gli esami che dovrai dare non sono troppo difficili di per sé. Se ti sembra fattibile dare tutti gli esami bene io lo rifiuterei, io ho una media del 26 e mi pento di aver accettato un 21 nel primissimo esame universitario 😢
Io personalmente ho la convinzione che se non si prendono tutti 30, una volta nel mondo del lavoro si è un ingegnere da 4 soldi. È pur vero che è impensabile avere questa media... io in primis sono per l'accettare qualsiasi voto. Lei cosa ne pensa?
Capisco il tuo timore, però devi avere la consapevolezza che sia alto che basso, il voto è sempre un numero che, si, da una prima impressione sulla possibile preparazione, ma che non dice tutto sulle tue capacità effettive. Quelli che contano nel lavoro sono i fatti concreti, le esperienze,sapere cosa veramente devi fare e non qualche esercizio strano che non ti riesce bene. Ho buttato un po' di roba tutta insieme e non so se sono stato comprensibile.
Io ho fatto 20 esami alla triennale (perfino sostituendo gli insegnamenti a scelta con 2 esami obbligatori di un altro ramo di ingegneria affine al mio, quindi non mettendo due esamini banali). Ho preso 30L a 10 di questi, 30 a 6 ed ai restanti 4 ho preso due volte 28 e due volte 27. L'ateneo di cui parlo è il politecnico di Torino. Ci sono ogni anno 200 studenti del percorso Talenti che hanno carriere simili alla mia, e di questi 200 ce ne sono una decina che fanno anche meglio. Prendere questi voti non è di certo per tutti, ma non è neanche impossibile e, inutile dirle, non si può parlare sempre di culo quando prendi il massimo dei voti a 16 esami su 20. La verità è che la facoltà di ingegneria è sempre più popolata da pipponi che hanno scelto questo percorso solo ed esclusivamente in virtù di una stravagante idea che si sono fatti del percorso (gente che fa ing. meccanica perchè "mi piacciono le macchine", per dirne una) e senza esser mai stati eccelsi nelle discipline tecniche e scientifiche. Non sono io il fenomeno, sono loro oggettivamente scarsi e, soprattutto, senza passione. Sui gruppi non faccio che leggere di gente che vuole essere imboccata, che non approfondisce personalmente, che si focalizza sull'esame e non sui contenuti del corso, che pone domande banali invece di aprire un browser e googlare la risposta che, sovente, appare come primo risultato. Molti docenti lamentano l'aver studenti sempre meno preparati e sempre più approssimativi. Facciamoci due domande. Per chi se lo stesse chiedendo: non faccio nè gestionale, nè cinema. Questa voleva solo essere una breve riflessione maturata nei miei 4 anni universitari (attualmente sono al primo di magistrale). Non si riferisce agli studenti che lavorano con passione, impegno, dedizione e attenzione pur non riuscendo ad eccellere per sfortuna o per limiti personali.
Quindi secondo te ingegneria dovrebbe essere riservata ogni anno solo alle 200 persone di cui parli tu? Dai su hai fatto il pieno di autostima con sto commento
@@giuseppecicerone40 Complimenti per la comprensione del testo. Ho scritto esattamente questo in effetti. E dire che alla fine mi son pure preso la briga di fare delle precisazioni per evitare fraintendimenti...
@@mprone Ma se tu dici sono loro oggettivamente scarsi, riferendoti alla stragrande maggioranza degli studenti di ingegneria, non capisco cosa abbia sbagliato a capire sinceramente
Sono andato all'esame di elettrotecnica preparato non dico da 30 ma da 28 almeno. Purtroppo mi sono dovuto presentare all'esame senza aver dormito e ciò ha influito sul voto... Sono riuscito a strappare un deludente 18 ma per quanto mi riguarda non rifiuterò mai nessun voto, perché ciò che conta è la preparazione personale. Io studio per me stesso e non per un esame che in due ore deve giudicare la mia preparazione su un mese o più di studio.
Parole sante
Stessa situazione e stesso pensiero!!
Il voto è una conseguenza, anche se purtroppo, I voti contano, sopratutto se abbinati ad una grande preparazione sono un buon biglietto da visita.
Bravissimo. L'università non è come la scuola superiore. Dopo l'università dovrai lavorare e al mondo del lavoro non serve gente che ha imparato a memoria o che ha preso 28 a culo, ma gente che veramente ha compreso tutto. Sono uno studente delle superiori e tante volte mi è capitato di sbagliare un segno a matematica e prendere un voto che non mi piaceva, ma alla fine conta quello che hai imparato e non il voto. Siamo fatti di intelligenza e non di numeri su un foglio.
Sei sicuro che fossi preparato da 30?
Nella mia classe universitaria è successo proprio quello che detto lei, professore: due ragazze hanno rifiutato un 26 ed un 27 ad Analisi 1 al primo appello. Puntavano al massimo, volevano iniziare col botto. Poi, però, il secondo ed il terzo appello non l'hanno nemmeno passato.
È impossibile che con due voti così la volta successiva non lo abbiano proprio passato... Quando il prof è bastard...
@@marco.c93 Nah, capita eccome, in particolare se hanno studiato senza comprendere. Quando fai questo tipo di università può capitarti di passare imparando a memoria, ma è un caso su 10, i professori vogliono un futuro ingegnere e possono benissimo chiederti qualcosa che hanno solo accennato a lezione. Senza esagerare sono al secondo anno di ingegneria informatica e nella metà degli esami fatti ho dovuto ricostruire un programma/esercizio mai spiegato dal prof (cosa che è possibile fare solo se si comprende davvero la materia).
@@SpaceV1k puoi stare tranquillo che in tutte le facoltà scientifiche, se non capisci le cose gli esami non li passi... Ho un forte dubbio che una persona imparando a memoria prenda 27 ad analisi...
@@marco.c93 In realtà qui è leggermente diverso, se non sai estrapolare la soluzione per riutilizzarla modificata in un altro problema non sei un ingegnere, ecco perché è possibile essere bocciati anche se capisci a cosa serve fare una determinata cosa e magari rispondi correttamente a diverse domande. Giorni fa la mia professoressa di programmazione ha fatto un discorso analogo ad un ragazzo dopo che non era riuscito a rispondere ad una domanda "pratica" (ed è stato bocciato nonostante avesse risposto a parecchie domande "teoriche" prima).
In sintesi, se il prof si accorge di queste mancanze ti boccia, altrimenti puoi pure passare a culo.
GODO
Ingegnè faresti un video su come funziona il voto di laurea, la media, i cfu,...?
Prendi e porta a casa!
In ogni caso Ingegnere questo format è molto bello, non vedo l'ora che arrivi domenica prossima!!
Io penso che alla triennale bisogna formarsi un minimo,quindi bisogna studiare per cercare di capire il più possibile dalle materie. E' pur' vero che ad ingegneria ci sono due modi per passare l'esame (almeno.... nella mia facoltà): imparare davvero o studiare per passare l'esame,almeno che non si abbia l'orale(i colleghi ingegneri capiranno). Quindi potrebbe capitare durante la sessione di dover decidere quale esame sostenere al meglio delle proprie possibilità e quale passare per prendersi un voto e andare avanti,in modo da accumulare il maggior numero di esami "portati a casa". Io purtroppo ritarderò di un semestre la laurea per problemi dovuti ad alcuni esami ma fino ad ora ho rifiutato solo un voto perché ero sicuro al 100% che la volta dopo lo avrei passato con un bel voto, ma devo dire che ho cercato sempre di studiare per imparare e purtroppo questo mi sta rallentando,nonostante abbia una media superiore al 24. Quindi ragazzi,valutate bene cosa fare del vostro percorso triennale perché potreste pentirvi,come ha detto l' Ingegnier Cerroni, di quella scelta o ottenere grandi soddisfazioni la volta dopo.
Escludendo i casi in cui si ha bisogno di una certa media per un certo fine , secondo me rifiutare un voto assume senso solo se durante l'esame ci si rende conto che argomenti importanti non sono stati assimilati a dovere, quindi è il caso di studiare ancora un po' la materia e di riconfrontarsi con il prof. Nei restanti casi bisogna andare avanti tanto un domani saremo ciò che gli insegnamenti ci hanno donato, non lo specchio dei voti presi
Io, studente di ingegneria, accetto qualsiasi voto >= al 18 perché, come ha detto anche lei, a volte la sfortuna di avere un esercizio/domanda su cui non si é molto ferrati può farci non passare l'esame la volta successiva, uno tra i tanti fattori che concorrono alla buona o cattiva riuscita di un esame.
Poi ognuno fa quel che vuole...
username checks out ahahah
Carissimo ingegner Cerroni. Innanzitutto la ringrazio, è stato un supporto essenziale durante tutti gli anni universitari per superare diversi ostacoli.
Io sono per cercare di prendere voti "buoni" ma se la situazione risulta drammatica meglio prendere il malloppo ed andare avanti! Perdere mesi di studio dietro una singola materia è spesso controproducente e spesso non aumenta la "bravura" nel contesto lavorativo. L'esame è un esame e va affrontato come tale. Migliore è la preparazione meglio è, ma un singolo esame non fa la differenza a lungo termine. Una mia bestia nera è stata ad esempio geotecnica. Esame provato tante volte, non riuscivo proprio a superare quel dannato scritto che di volta in volta cambiava sempre aggiungendo difficoltà e varianti. Penultima materia, riesco a superare lo scritto con un brillante 29. Si passa all'orale. Mettici l'emozione e la stronzagine del prof l'orale va come malino ma non pessimo, lui comunque non era soddisfatto e mi propone un 18 aumentato a 19 "perché oggi mi sento buono e voglio farti un regalo" (sticazzi...). Mestamente accetto quel 19, sapendo che continuare così mi avrebbe portato ad un probabile esaurimento nervoso con il risultato solo di avere una conoscenza nozionistica della materia adatto solo alle richieste del prof più che ad una vera comprensione della stessa. Non vale la pena accanirsi, ne va della sfera privata e della sanità mentale! Ritengo accettabile rifiutare solo nei casi in cui si è veramente coscienti di poter fare molto meglio... Ma se ciò porta ad allungare di molto i tempi per il conseguimento del titolo no. Tanto il prof stronzo è e stronzo resta mica migliora col tempo xD
Molto carina questa rubrica di discussione comunque, continui così!
Al primo appello di Analisi I presi 14, al secondo 30, ma se avessi potuto accettavo pure il 14 😂
Concordo con lei.. Per la mia esperienza personale, ho rifatto l'esame di geometria perché non mi piaceva il mio voto, volevo un voto più alto. Ho passato l'intera estate a rifare l'esame senza aver fatto alcun altro esame. Se al primo appello avessi accettato potevo concentrarmi su altri esami. Quindi da ora accetto qualsiasi voto e cerco di recuperare, anche se è difficile recuperare ad ingegneria materie pregresse.
Ingegnere bel video, come sempre. Io sono laureato alla triennale in scienze agrarie e durante il mio percorso ho accettato due 18 perché volevo laurearmi presto. Ad ottobre, quando incomincerà la magistrale, cercherò di affinare il voto.
PS
Sono appassionato di matematica, e forse, se ne avrò la possibilità, vorrei laurearmi anche in matematica.
Ho dato due esami, i miei primi due, ad ingegneria Analisi 1 e chimica al primo colpo, con 18 e qualcosa in più, certo non il massimo, ma durante un esame ci sono molti fattori, diverse variabili, non solo lo studio in se. Nonostante i voti non siano eccellenti, io accetto tutto, ma sono conscio del fatto che ciò che ho dato l ho capito ed è lì la vera conquista.
L'ho fatto io ho rifiutato un 18 in analisi 1;sicuro della mia preparazione ma scoraggiato da colleghi e parenti ho deciso di rifiutare.Risultato:30 al primo appello....
Buongiorno, sto frequentando la facoltà di ingegneria informatica, e ho ripreso a studiare dopo molti anni, ho dato quattro esami in sei mesi e la cosa che ho meglio compreso nel mio breve percorso è proprio che la preparazione conta abbastanza relativamente, perché se su dieci argomenti ne conosco molto bene due e mi fanno le domande su quei due allora il mio voto sarà sicuramente alto cosa che invece non succede nel caso contrario. Quindi prima di ogni esame incrocio le dita e spero nel Kharma...
Mai rifiutato un voto a ingegneria, perché dopo potresti non superarlo più l'esame
La cosa più importante, qual'è la sua squadra del cuore?
Io non ho mai rifiutayo un voto. Avevo la media del 24 e ne sono ancor oggi fiero. 😀Il mio unico rammarico un 18 in sistemi organizzativi x un prof frustrato ad insegnare una materia di fumo e un 20 in meccanica applicata. Avrei voluto un 25 adorando la materia... in compenso dopo la bocciatura di Macchine, lo rifeci e presi 26. Non chiedetemi come sia stato possibile. Ero preparato, però un po' di c... ci vuole. Grazie Ing. Per la bellissima rubrica
Andrò contro corrente, ma ho appena rifiutato un 22 ad Analisi 2 ed ho preso 30 al secondo tentativo... Dovete capire da soli cosa vi meritate e decidere in base a quello come comportarvi
Hai tutto il mio rispetto. Ci vuole grande coraggio
@@xcvb2347 Ripensandoci adesso ho fatto bene a ridarlo, ma più per una questione personale che per la media, che alla fine non importa a nessuno più di tanto
@@LoZiOcErCa pure io a scienza dei materiali ho avuto 18 e ho rifiutato, ho preso 21 al tentativo successivo e ho accettato. Però ad analisi anche io avrei rifiutato 22
Salve ingegnere, vorrei chiedere se sia più opportuno avere una media alta a discapito di più anni in facoltà rispetto al tempo prefissato, oppure riuscire a laurearsi in tempo sacrificando la media (e quale delle due ha più importanza al di fuori dell'università)?
Grazie
Vorrei rispondere anch'io a questa domanda.
Se hai intenzione di proseguire con gli studi facendo la magistrale, ti consiglio di avere una media tale che ti permetta di frequentare l'università che ti sei prefissato. Altrimenti se si ha intenzione di fermarsi alla triennale la media inizia ad avere un'importanza maggiore.
Oggi sono importanti i masters che aumentano, inevitabilmente, il valore della laurea. Il voto resta una soddisfazione puramente personale.
Penso che la vera domanda sia quanto te ritieni importante importante il tuo tempo, e il modo in cui tu voglia usarlo
Analisi 2 dato poche settimane fa: ho fatto un paio di cavolate evitabili (non so perché, forse l’ansia) e credevo di essere bocciato, invece ho preso 19. L’ho tenuto perchè ho fatto errori stupidi, ma era un tema facile; all’appello successivo avrebbe potuto esserci un tema molto più complicato, come dice lei. Secondo me bisogna valutare in base alla materia... in materie un po’ più discorsive si potrebbe pensare di rifiutare pure un 24/25 e puntare più in alto, ma in materie dove ci sono esercizi (e soprattutto i maledetti QUIZ, dove la risposta errata sottrae punti), meglio tenere quello che viene.
Alberto Romeo politecnico di Torino ?
@@sharkdude6063 si
Quei quiz sono una ragione principale per cui non ho passato nulla in questo semestre
Politecnico di Torino, secondo anno di ingegneria chimica.
Attualmente ho rifiutato tre voti, un 20 in chimica, un 25 in Algebra e Geometria e un 23 in Scienze e Tecnologie dei Materiali, materie rispettivamente da 8, 10 e 6 crediti.
Una materia a semestre... e ne vado fiero dato che i voti finali sono stati di 24, 29 e l'ultimo lo attendo anche se credo (spero anzi) sia andato meglio del precedente.
Come ha detto lei, per rifiutare un voto bisogna avere fortuna ma aggiungerei anche le "palle" e una buona dose di arroganza perchè non é cosa da tutti.
Si sa ciò che si lascia ma non si sa mai ciò verso cui si va. Molti mi danno del pazzo e forse hanno ragione, so solo che in certi casi bisogna metter da parte il proprio Ego, smisurato o debole che sia, stare zitti e "mettere in saccoccia" come dice lei.
Ho preparato Analisi II al 110%, sono andato all'esame, un esame pieno di errori nel testo e con quesiti non proprio chiari, 17.5, chiamato all'orale, non ero abbastanza pronto per la teoria, distrutto con due domande, 18.
Ho valutato il rifiuto ma troppi fattori incidevano su quella decisione, i crediti, la media, gli altri esami ma soprattutto il docente, quella dannata professoressa che godeva di una fama mai vista prima, pessima da quel che so. Alla correzione me la inimicai, così accettai il poco dignitoso voto.
Qualche giorno fa ho visto il testo del secondo ed ultimo appello della sessione (l'ho passata a primo), esercizi e quesiti difficili, se fossi andato non l'avrei sicuramente passato...
Ingegnere sono d'accordissimo con lei, un video da inserire nei filmati di orientamento!
Ingegnere se può trattare il tema "Ingegneria Chimica vs Chimica" annunciato un paio di video fa le sarei grato! È un dissidio che sto vivendo attualmente da studente di Ingegneria Chimica. La ringrazio.
Gran bel discorso Ingegnere. Grazie.
Il voto è anche da giudicare in funzione di chi è il docente che hai davanti. Personalmente in Analisi 2 vecchio ordinamento in ingegneria con il prof.ricercatore Bonanno ( che ha inventato la serie di Bonanno) ho preso 26 ma visto il genio che avevo di fronte mi sono quasi sentito orgoglioso.
Penso che un esame vada affrontato solo dal momento in cui sono sicuro di prendere un voto che accetterò (solo se punto al 30 e sono sicuro di prendere minimo 24). Chiaro che se va storto qualcosa in maniera imprevedibile e prendo un voto molto inferiore rifiuto. Ma sono dell'idea che se mi presento all'esame solo se punto al massimo non rifiuterò in ogni caso dopo perchè non potevo fare meglio di così a livello di preparazione.
In questa sessione invernale ho rifiutato per la prima volta un voto, un umile 18 ad Analisi II. Non l'ho fatto perché sono schizzinosa (ho accettato 18 e 19 in altri esami) ma perché la modalità di esame è tale che per un segno sbagliato vai giù di 4 voti (gli studenti del polito possono confermare haha). Quindi alla fine l'ho ridato al secondo appello e mi sono presa quello per cui avevo studiato. In alcuni casi rifiutare è dettato dal fatto che l'esame è fatto in modo che una minima distrazione ci pesi tanto sul voto, poi ovviamente se si sa di non aver studiato al 100% per quell'esame è inutile rifiutare se lo si è passato... E poi credo che ci sono n+1 fattori che determinano un esame e il suo risultato quindi poi sta allo studente capire se é buono o meno accettare...
io ho preso 19 al tuo stesso esame, ero molto indeciso su cosa fare. Alla fine ho guardato avanti e ho pensato che non avrei avuto la voglia di rifarlo e se lo avessi rifiutato mi sarei solo pentito, ho accettato per pigrizia.
Da un possibile 30 a un 18 per degli errori di distrazione, so cosa si prova ma per un esame da 6 crediti e con altri esami da dare ho deciso di non rifiutare per pigrizia e anche per paura di non passarlo all'appello successivo. Rifiutare al Polito non ha molto senso, in particolare alla triennale, anche se le valutazioni per alcuni esami sono da rivedere (parere personale).
@@andreacostanzo8070 beh si rifiutare al poli ha i suoi rischi e come ho detto ognuno valuta in base ai fattori che l'hanno portato a quel voto. Io ho rischiato provandolo a rifare ma sapevo come avevo studiato ed ero sicura di poter prendere di più, quindi mi sono presa anche un po' di responsabilità nel caso non fosse andato come speravo. Bisogna saper valutare, da esame ad esame, ho accettato un 18 di chimica senza pensarci due volte perché so quanto scarsa sono nella materia e quanto si rischiava a ridare l'esame (tra pre test e compito). Come ho detto sta allo studente rendersi conto se vuole rischiare o meno.
@@giuliapalladino3899 ovviamente, in ogni caso chi rifiuta chimica è una bestia di satana
Io sono uno studente di ingegneria chimica e dei materiali al primo anno presso l università di Padova, ho frequentato un tecnico chimico come scuola ed ho rifiutato un 22 in chimica generale perché l ho preparato letteralmente il giorno prima in 10 ore. L altro ieri ho fatto il secondo appello e probabilmente ho preso sul 25/26 non mi ha ancora dato il voto penso ne sia valsa la pena.
Io l'anno scorso ho accettato 22 ad Analisi 1 dopo 27 allo scritto e un'orale un po' sfortunato. Ancora oggi penso che se l'avessi riprovato il voto sarebbe stato più vicino al 27 dello scritto però sembra sempre una corsa contro il tempo e già superare un esame sembra un grande traguardo
Ti seguo, sono uno studente di giurisprudenza, ho dovuto accettare un 19 a diritto costituzionale, dopo aver passato brillantemente gli altri esami al primo anno... È stata una batosta per me, che ho superato con il tempo concentrandomi su altre materie.
Avrei rifiutato quel voto perché almeno ad un 25 ci puntavo, ma era settembre, ed essendo propedeutico Come esame, avrei dovuto farlo a gennaio e rallentare di molto...
Ma a giurisprudenza è totalmente diverso, se rifiuti un voto perché basso e poi studi meglio per quell'esame prenderai di sicuro un voto migliore
@@giuseppecicerone40 non sempre, ci sono esami anche a Giurisprudenza (primo esempio su tutti Procedura Civile) dove puoi sbattere la testa quanto vuoi, puoi impiegarci mesi e mesi, ed il risultato sarà sempre lo stesso. Anche qui vale sto discorso, in determinati esami prendere quello che viene, altrimenti sono macigni che non andranno mai via
Discorso che fila alla perfezione, il problema è come far capire ciò ai genitori che, non avendo mai frequentato l'università, si credono che vale sempre l'equazione: studio = buon voto, ignorando il fatto che esistono un sacco di fattori che influiscono sul voto, oltre allo studio...
In triennale penso sia giusto rifiutare se è a rischio la media che ci permetterebbe di entrare in specialistica.
Per la magistrale non è richiesto anche di essere "in tempo"?
Gli esami non sono metri di valutazione perfetti, il fattore caso e tante altre variabili entrano in gioco. E allo stesso tempo, per quanto sia sicuramente più importante la preparazione che uno ha e non il voto che prende, in ambito universitario i voti sono l'unica cartina al tornasole dell'andamento di uno studente e avere una media alta permette di avere molti vantaggi, come l'accesso a borse di studio, la partecipazione a progetti come l'Erasmus e l'ammissione ad alcuni corsi di laurea magistrale. E al di là di tutto questo, credo che le persone dovrebbe iniziare a pensare un po' più alla propria, di media, e non criticare qualcuno che rifiuta un voto.
Per farvi un esempio, esame di analisi superiore: prendo 24 perché allo scritto ho sbagliato molti calcoli e nonostante l'orale perfetto non ho potuto alzare il voto. Decido di riprovarlo, tutti attorno a me dicono che rifiutare un esame così tosto sia da pazzi, sono tornato la volta dopo e ho preso 30.
Ho preso 18 ad Analisi 1 (Facoltà ingegneria informatica a Tor Vergata), e mi rendo conto che avrei potuto fare molto di più (ho gestito male il tempo (ho praticamente fatto 3/5 degli esercizi) a causa della creazione della bella e brutta copia, che alla fine tra l'altro non è stata neanche accettata dal mio professore). Ho anche l'orale per rifarmi (il mio prof. sostiene di non fare esattamente la media aritmetica tra i due voti...)
Adesso però sono in crisi: avendo dato 2/3 degli esami (geometria la lascerò a Settembre), vale la pena riprovarlo, con la speranza di saper gestirmi bene il tempo, oppure cerco di fare un bell'orale in maniera tale da modellare il voto?
Grazie in anticipo per la risposta.
Da studente di ingegneria, io cercherei di portare a termine questo. Poi se alla fine dell'orale il voto proprio non ti soddisfa puoi rifiutarlo a quel punto, ma io non rifiuto nulla
Si sa che la facoltà di ingegneria, come pure qualsiasi altra, è tosta e concordo pienamente sul fatto che la giornata possa iniziare col piede stordo, tanto per lo studente quanto per il docente (che magari la sera prima ha litigato con sua moglie/morito e, non avendo fatto l'amore, è più nervoso del solito😝😝). Scherzi a parte, a volte può capitare anche di essere costretti a prepararsi in poco tempo: da me si è solito a preparare lo scritto, poi l'orale, che è obbligatorio per tutte le materie(compresa analisi I). Ovviamente, non ci si prepara le dimostrazioni per lo scritto, perché non servono, ma si imparano definizioni e teoremi dal punto di vista applicativo. Tuttavia, per un bene superiore, cioè la laurea e il lavoro e, a volte, anche i soldi che scarseggiano( l'università costa), si deve sacrificare qualcosa. 🤔
Ingegnere fai un video su ingegneria aerospaziale per favore
Qua si parla solo di ingegneria, secondo me è doveroso dare più punti di vista.
Secondo semestre, primo vero esame di fisica nel cdl di fisica a Roma: esame di meccanica da 12 cfu.
Primo appello lo salto per concentrarmi su un altro esame da 12 cfu dove riuscii a strappare un 30. Il secondo lo passo con 19: rifiuto. All’appello di settembre fui bocciato con 12/30. Con l’iniziare de secondo anno mi prese il panico perché oltre ai 4 esami del nuovo semestre avevo quello arretrato da 12 crediti. Morale della favola: l’ho passato qualche settimana fa con 26 ma dei quattro esami di questo semestre sono riuscito a darne solo due, quindi ora sto indietro di due esami. Ne conviene che mi sono ripromesso di non rifiutare mai e poi mai un voto
Io studio ingegneria aerospaziale a Padova e il problema è che se non hai una certa media all'Ateneo di Padova non puoi fare la magistrale... Quindi si, rifiutare un voto dove si può dare di più è giustificato... Perché ci sono alcuni esami dove il 18 è oro puro
Io personalmente sono per non rifiutare i voti, questo è dovuto anche dal fatto che ho iniziato tardi (8 anni in ritardo rispetto ai colleghi), anche se con il senno di poi, certi 18 li avrei dovuti rifiutare.
Ora devo ponderare accuratamente se accettare o no i voti per garantirmi l'accesso alla magistrale, quindi probabilmente dovrò rifiutare qualche voto a malavoglia
Spero tutto bene. Anche io ho iniziato tardi. Sono alla magistrale adesso e spero di fare 5 esami entro la fine dell'anno per terminare.
Rifiuto solo sotto il 18
Io in triennale (mi mancano 4 esami) ho dato 2 esami al primo colpo, sempre rifatti e sempre il voto migliorato
Matematica secondo anno, non rifiuto un voto nemmeno sotto tortura😂
Se una materia mi piace e prendo un voto basso lo rifiuto.
Se dovessi prendere un voto basso su una materia che non voglio più studiare, lo accetto.
Grazie Ingegnere!
Ottimo video, sei grande Prof 😉
Mi sono trovato COSTRETTO a rifiutare voti anche abbastanza buoni (tipo un 24) perché nella mia università solo le persone con una certa media hanno accesso ad un certo percorso di studio (ingegneria meccanica, Polimi)
Io ho preso 18 e ora sto aspettando i risultati degli altri due esami economia e geometria, dovrei averle passate economia con 23 geo con 18/19 e martedì ho informatica , meglio dire avrei dovuto avere , col Coronavirus mi hanno rinviato l esame di 1 settimana, ma se rifiutavo un voto non gli avrei dato tutti e 4. Anche se però il 18 in analisi mi bruciava un po’ perché avevo fatto tanto
Ingegnere potrebbe fare un video in cui propone il metodo di studio che lei applico' quando all'epoca preparava gli esami di Analisi e Fisica?
Studio fisica al secondo anno a Padova. Della media me ne frega poco, voglio essere più pragmatico. Faccio una domanda aperta a chiunque sappia dirmi qualcosa: per un eventuale futuro lavoro nell'ambito di ricerca quindi passando prima per il dottorato in ambito appunto della ricerca fisica, quanto incide il voto di laurea (rispettivamente sia triennale che magistrale)? La mia unica preoccupazione risiede qua
Pure io mi sto ponendo questo quesito
Ho rifiutato un 19 ad analisi 1 (non avendo studiato) su consiglio del prof che mi disse che avevo potenzialità (pur non avendomi mai visto). L'ho rifatto preparandomi un po di di più e avendo anche delle domande più facili e alla fine ho preso 25.
Ma sotto sotto sapevo di poter fare meglio e pure il prof se ne era accorto
In precedenza parlava di fare un video a proposito dell'ingegneria matematica, beh sarebbe molto gradito ;)
Sono al primo anno di ingegneria informatica e ho rifiutato un 18 a geometria perché ho studiato poco e ho sostenuto lo scritto con solo 3 ore di sonno :') quindi penso di poter riuscire a fare sicuramente meglio la prossima volta... non punto al 30 sicuramente, ma viste le condizioni del primo esame è difficile che possa andarmi peggio (gli altri esami del semestre li ho passati)
Come è andata
@@andreacolombo8834 eh lunga storia, col covid di mezzo essenzialmente modalità cambiate ma accettai un 24 in quanto lo passarano in pochissimi e tutti con 18
D'accordo con tutto quello che hai detto
Salve ingegnere, potrebbe parlare in un suo video del voto di laurea?Quanto conta e se è vero che alla magistrale è più facile prendere voti alti?
Secondo me dipende, a volte è giusto rifiutare altre volte è meglio accettare. Dipende da quanto ritieni "facile" un esame e quanto pensi di poter fare in più la prossima volta eventualmente. Poi come ha detto lei, a volte ci vuole un po' di fortuna. Puo succedere però che in un esame hai sfortuna e ti capitino quesiti difficili, se magari hai visto altre prove di anni passati più semplici ci sta rifiutare. Insomma, dipende! Visto che lei legge i commenti racconto una mia esperienza: ho rifiutato un 18 in algebra lineare e geometria, allora non conoscevo il canale dell'ingegner cerroni. Quell'esame l'ho superato alla sessione successiva con un bel 27, anche grazie ai suoi video.
Eh si, ho scoperto questo canale proprio per sostenere l'esame di algebra e geometria.
PS. Non faccio ingegneria ma informatica.
A me è successa la stessa identica cosa 🤣🤣
Salve, può fare un video riguardo le varie specializzazioni all'interno della magistrale
alla prossima domenica ingegnere!!!
Tutto vero
Trovo più onesto accettare un 25 o un 26 che rifiutarlo per copiare spudoratamente dal telefonino per un 30 e precisamente per cosa dopotutto... Farci curare da gente di questo genere? Lo dico io, peggio... Sgomitare tra concorsi con quelli.
Io sto adottando la strategia di accettare i voti maggiori ed uguali a 25, puntando cmq sulla velocità nel dare gli esami rispettando gli anni: così facendo o si inizia prima la magistrale oppure si inizia a cercare prima lavoro sfruttando nn tanto il voto della triennale (ovviamente più alto è meglio è), ma puntando sulla velocità di laurea. In un mondo così veloce è diventata essenziale in quanto molte aziende scommettono sui ragazzi della triennale decidendo di formali subito ad un`età minore rispetto a quelli laureati alla magistrale
Su instagram non risponde?
18 in analisi 1 si prende sempre. Stessa cosa analisi 2, geometria e fisica 1 ma soprattutto chimica. In chimica va bene anche un 17 e mezzo
18 in chimica è una merda.
Ma per il resto va bene.
Bella schifezza di voti
Dove vorresti andare con sti voti?
Prendere sti voti significa che non hai capito un cazzo ne di fisica ne in matematica. Per di più questi sono i corsi più importanti alla triennale
@@luigicoso7455 comunque sia conosco gente che si è laureata con 110 e lode che ha preso più o meno gli stessi voti alla triennale
Mai rifiutato un voto... Per ora!
algebra lineare+ richiami di analisi 1, voto preso 24: bestemmie a non finire e tentazione di rifiutare il voto.
Sei dea Lazzie?
Ingegnere, io ho accettato un 18 ad Algebra e geometria. Non ci ho pensato su due volte perché ancora dovevo superare lo scoglio (analisi I, superato con 27). Altri hanno rifiutato un 20 e all'appello successivo non l'hanno passato, ahimè.
Algebra è tra le materie più difficili in assoluto, già prendere un 18 è più che buono.
Io sono passato da 28 analisi 1 a 25 l'orale ma non ho rifuitato il voto ho accettato ,geometria 25/30 fisica 1 sono passato da 29 a 27 ma non ho rifiutato e chimica 28 .insomma ho dato tutto le materie del primo semestre anche se mi hanno abbassato i voti .la preparazione è personale
Io ho rifiutato informatica pur avendo preso 20 senza aver seguito le lezioni. Vedrò che voto prenderò
@galbo82 28
Sei un grande
Io ho il pensiero che basta che ci sia il 2 davanti e va bene tutto
Chi rifiuta un voto a ingegneria non è figlio di Maria
Ahaha
Per me se voto >= 18 si accetta tutto
Io ho preso 19 ad analisi 1 avendo già 30L e 26, beh, ho accettato ad occhi chiusi 😂
In che senso
@@The1234pema che nonostante il voto di analisi mi "rovinasse la media" ho preferito fregarmene e prendere quello che è arrivato
@@alessandromestri9004 ah no 30L era un altro esame
Ingegnere, potrebbe fare un video su cosa ne pensa di ingegneria matematica?
Alla triennale non mi è mai nemmeno passato per la testa di rifiutare un voto. Anche perché non ho mai preso voti "brutti". Mi sono sempre presentato abbastanza preparato. Primo esame della magistrale ho preso 19 e lho rifiutato. Devo ancora rifarlo
Sono uno studente d'ingegneria al secondo anno e ho la media del 28. Ho preso 23 in analisi 2 per colpa di due "sciocchezze" che mi sono costate caro (in molte materie basta anche un errore per far precipitare il voto). Questo era l'ultimo appello della sessione invernale e per rifarlo dovrei aspettare almeno fine aprile/giugno con la consapevolezza di avere le nuove materie del semestre da dare. Voi cosa fareste?
Tienilo
Media del 28? Diventerà più bassa sticazzi tanto è comunque una signora media
Avere un esame in più in estate ti abbassa un minimo i voti degli altri esami, io lo rifiuterei solo se gli esami che dovrai dare non sono troppo difficili di per sé. Se ti sembra fattibile dare tutti gli esami bene io lo rifiuterei, io ho una media del 26 e mi pento di aver accettato un 21 nel primissimo esame universitario 😢
Io personalmente ho la convinzione che se non si prendono tutti 30, una volta nel mondo del lavoro si è un ingegnere da 4 soldi. È pur vero che è impensabile avere questa media... io in primis sono per l'accettare qualsiasi voto. Lei cosa ne pensa?
Non sono affatto d'accordo.
È un ragionamento che fila molto poco per me. Il modo del lavoro, da quello che dicono è molto diverso dall'ambiente accademico
Ragazzi è solo una mia paura, se confutate questa tesi ne sono molto contento
Capisco il tuo timore, però devi avere la consapevolezza che sia alto che basso, il voto è sempre un numero che, si, da una prima impressione sulla possibile preparazione, ma che non dice tutto sulle tue capacità effettive. Quelli che contano nel lavoro sono i fatti concreti, le esperienze,sapere cosa veramente devi fare e non qualche esercizio strano che non ti riesce bene. Ho buttato un po' di roba tutta insieme e non so se sono stato comprensibile.
Ma che cosa dici, il voto di un esame dipende da troppe variabili, solo in parte dalla preparazione nella materia in questione
Io che ho rifiutato un 27 a logica matematica...
Mi nascondo
tu si paaaaaaaaaazz hahaha
@@pasqualeabbate2906 ma poi ho preso 30L
@@alecs2056 contento tu
@@pasqualeabbate2906 beh che dovrebbe esse triste? Ha preso 30L
@@Circuito28basta che non ha sprecato tempo per quei 3 voti in più per poi prendere meno in un altro esame…
Ma all'orale di ingegneria (intendo almeno i primi) mica fanno fare esercizi alla lavagna?
Certe volte può capitare, dipende dal docente.
Io ho fatto 20 esami alla triennale (perfino sostituendo gli insegnamenti a scelta con 2 esami obbligatori di un altro ramo di ingegneria affine al mio, quindi non mettendo due esamini banali). Ho preso 30L a 10 di questi, 30 a 6 ed ai restanti 4 ho preso due volte 28 e due volte 27. L'ateneo di cui parlo è il politecnico di Torino. Ci sono ogni anno 200 studenti del percorso Talenti che hanno carriere simili alla mia, e di questi 200 ce ne sono una decina che fanno anche meglio. Prendere questi voti non è di certo per tutti, ma non è neanche impossibile e, inutile dirle, non si può parlare sempre di culo quando prendi il massimo dei voti a 16 esami su 20. La verità è che la facoltà di ingegneria è sempre più popolata da pipponi che hanno scelto questo percorso solo ed esclusivamente in virtù di una stravagante idea che si sono fatti del percorso (gente che fa ing. meccanica perchè "mi piacciono le macchine", per dirne una) e senza esser mai stati eccelsi nelle discipline tecniche e scientifiche. Non sono io il fenomeno, sono loro oggettivamente scarsi e, soprattutto, senza passione. Sui gruppi non faccio che leggere di gente che vuole essere imboccata, che non approfondisce personalmente, che si focalizza sull'esame e non sui contenuti del corso, che pone domande banali invece di aprire un browser e googlare la risposta che, sovente, appare come primo risultato. Molti docenti lamentano l'aver studenti sempre meno preparati e sempre più approssimativi. Facciamoci due domande.
Per chi se lo stesse chiedendo: non faccio nè gestionale, nè cinema.
Questa voleva solo essere una breve riflessione maturata nei miei 4 anni universitari (attualmente sono al primo di magistrale). Non si riferisce agli studenti che lavorano con passione, impegno, dedizione e attenzione pur non riuscendo ad eccellere per sfortuna o per limiti personali.
Quindi secondo te ingegneria dovrebbe essere riservata ogni anno solo alle 200 persone di cui parli tu? Dai su hai fatto il pieno di autostima con sto commento
@@giuseppecicerone40 Complimenti per la comprensione del testo. Ho scritto esattamente questo in effetti. E dire che alla fine mi son pure preso la briga di fare delle precisazioni per evitare fraintendimenti...
@@mprone Ma se tu dici sono loro oggettivamente scarsi, riferendoti alla stragrande maggioranza degli studenti di ingegneria, non capisco cosa abbia sbagliato a capire sinceramente
@@mprone Ah ho capito, ti riferisci alle ultime 4 righe di paraculata
Mai giudicare gli altri perché il karma è una merda