È un piacere ascoltarti. Dici delle cose molto utili ed interessanti, offri ottimi spunti di riflessione e hai una proprietà di linguaggio davvero notevole. Grazie.
22:30 di verità scomode che arrivano dritte sui denti. Io un po’ ti odio Rick. Ma avevamo bisogno di questo video. Tra l’altro il tema mi tocca in prima persona. Sono devastato dall’ansia nell’ambito relazionale. Le relazioni mi fanno paura e ho sempre cercato di evitarle. Ma ora che ci sono dentro ho paranoie, insicurezze e cerco in modo ossessivo il controllo. Tutto ciò può essere collegato a quello che dici nel video? La relazione può essere la mia “vertigine”? Hai già trattato il tema delle ansia relazionali? Potrebbe essere interessante una cogitata a riguardo.
Ciò che mi ha permesso di convivere con alcune delle mie ansie piu grandi è sempre stato lo sviscerare l'argomento in questione, dai ragni alla morte. Soprattutto analizzare in maniera scientifica mi ha aiutata molto e mi sono trasformata in una sorta di aracnotuttologa e tanatologa 😅
Ciao, faccio l'insegnante di filosofia e storia da vent'anni e la mia contrarietà ai voti risiede solo indirettamente nell'impatto psicologico che hanno. Il vero problema per me è che i numeri si usano nel modo corretto solo quando si misura qualcosa. L'unica "cosa" misurabile è la materia. La formazione della persona e la cultura sono immateriali. Il problema non sono le valutazioni, ossia le osservazioni che io faccio allo studente. Quelle sono fondamentali ma è una mistificazione tradurle in numeri. Che io sappia ci sono pochissime scuole in Italia che sperimentano l'assenza totale o parziale dei voti, ossia dei numeri; in tutte le altre, compresa quella in cui lavoro, i voti ci sono e l'ansia cresce comunque quando gli insegnanti credono di fare gli educatori ma in realtà si comportano in modo palesemente irrazionale nei confronti degli allievi.
Io credo che l'ansia del voto sia dovuta banalmente ad un fraintendimento: il voto serve a misurare il lavoro svolto, non a misurare la persona. Concordo con te che voler misurare una persona, di per sé non quantificabile, sia concettualmente sbagliato, e se lo studente ha questa percezione è comprensibile che possa essere soggetto ad ansia. Ma il problema sta proprio nel sentirsi sotto esame in quanto individuo e non considerare che invece sotto esame è il lavoro svolto, l'impegno messo, l'applicazione e il tempo dedicatovi. Non essere in grado di discernere le due cose: tu puoi essere una bella o brutta persona, non è certo una prova d'esame a stabilirlo. Puoi essere il peggiore degli stronzi narcisisti tossici esistenti, se non di applichi ottieni un voto basso, se una seconda volta invece ti applichi ottieni un voto alto. Ma sempre stronzo narcisista tossico rimani.
Grazie per la riflessione. Aggiungo che non è soltanto la persona a non poter essere "misurata". La cultura stessa, che abita nella persona e nell'intersoggettività, non lo è. Galileo misurava in senso proprio la velocità di caduta e l'accelerazione delle sfere lungo il piano inclinato. Del lavoro e dei progressi nello studio e nella acquisizione di competenze si può in tutta onestà soltanto fare una analisi accurata e una restituzione anche impietosa quando necessario. Avrà comunque un impatto psicologico e servirà allo studente per crescere anche come persona e nella sua preparazione. Far equivalere invece in modo abbastanza discutibile un numero a un descrittore di competenze e conoscenze non è un'operazione che ritengo intellettualmente onesta, benché imposta dal sistema scolastico. Mi sento comunque e sempre in difetto quando lo faccio.
opi parli di voti e la gente pensa che se abolisce i voti vuol dire che tutti vengono promossi col massimo dei voti....state messi veramente male in italia, ma tanto eh.....
Ciao Rick! Di recente ho letto un libro di Osho e la prima cosa che ho pensato è stata "Ora non ho più niente da leggere, ho trovato quello che stavo cercando". Così come tu hai unito libri diversi per farti una tua idea sul mondo, anche lui ha fatto lo stesso, e t'invito a leggere il suo punto di vista. Tra le varie opere che ha messo insieme ci sono Zarathustra (su cui ha composto 3 libri), Eraclito (un libro), Upaniṣad (vari libri), insomma, credo che potresti ritrovarti nel suo pensiero
discorso interessantissimo e correttissimo, ma mi trovo in fortissimo disaccordo con una cosa. non si può sentire che gli psicologi ti dicono di difenderti dalle ansie chiudendoti e facendoti proteggere da chi ti da le soluzioni…. non è assolutamente vero, chiunque sia andato dallo psicologo sa che è proprio quello da cui cercano di staccarti… gli psicologi questo discorso lo conoscono da anni. diciamo piuttosto che la società e i falsi psicologi del web ti spingono a ciò…
Rick, i tuoi video filosofici sono sempre stimolanti! Sto cercando di portare alcune di queste discussioni anche sul mio canale, è un viaggio di crescita personale davvero interessante.
Ma quindi Rick il fatto che io ogni volta che mi trovo presente a famigliare alla fine torno a casa con ansia è perché ricordo il modo in cui sono stato cresciuto? E la paura di non farcela e di non essere abbastanza potrebbe essermi stata tramandata per via familiare?
È un piacere ascoltarti. Dici delle cose molto utili ed interessanti, offri ottimi spunti di riflessione e hai una proprietà di linguaggio davvero notevole. Grazie.
22:30 di verità scomode che arrivano dritte sui denti. Io un po’ ti odio Rick. Ma avevamo bisogno di questo video.
Tra l’altro il tema mi tocca in prima persona. Sono devastato dall’ansia nell’ambito relazionale. Le relazioni mi fanno paura e ho sempre cercato di evitarle. Ma ora che ci sono dentro ho paranoie, insicurezze e cerco in modo ossessivo il controllo.
Tutto ciò può essere collegato a quello che dici nel video? La relazione può essere la mia “vertigine”?
Hai già trattato il tema delle ansia relazionali? Potrebbe essere interessante una cogitata a riguardo.
Rick, ti seguo da ormai più di 6 anni, ma posso dirti che questo è uno dei tuoi video più importanti (se non il più importante).
Argomentazioni di altissima qualità, grande e grazie Rick ;)
Grazie Rick, con questo video ci hai fatto un regalo di una bellezza immensa
grazie maestro per avermi letto nel pensiero,ora sono più paranoico >> ansioso >> consapevole >> ansioso x2
Rick GRAZIE, ogni tuo video è un grande insegnamento per me.
Ciò che mi ha permesso di convivere con alcune delle mie ansie piu grandi è sempre stato lo sviscerare l'argomento in questione, dai ragni alla morte. Soprattutto analizzare in maniera scientifica mi ha aiutata molto e mi sono trasformata in una sorta di aracnotuttologa e tanatologa 😅
Ciao, faccio l'insegnante di filosofia e storia da vent'anni e la mia contrarietà ai voti risiede solo indirettamente nell'impatto psicologico che hanno. Il vero problema per me è che i numeri si usano nel modo corretto solo quando si misura qualcosa. L'unica "cosa" misurabile è la materia. La formazione della persona e la cultura sono immateriali. Il problema non sono le valutazioni, ossia le osservazioni che io faccio allo studente. Quelle sono fondamentali ma è una mistificazione tradurle in numeri. Che io sappia ci sono pochissime scuole in Italia che sperimentano l'assenza totale o parziale dei voti, ossia dei numeri; in tutte le altre, compresa quella in cui lavoro, i voti ci sono e l'ansia cresce comunque quando gli insegnanti credono di fare gli educatori ma in realtà si comportano in modo palesemente irrazionale nei confronti degli allievi.
Io credo che l'ansia del voto sia dovuta banalmente ad un fraintendimento: il voto serve a misurare il lavoro svolto, non a misurare la persona. Concordo con te che voler misurare una persona, di per sé non quantificabile, sia concettualmente sbagliato, e se lo studente ha questa percezione è comprensibile che possa essere soggetto ad ansia. Ma il problema sta proprio nel sentirsi sotto esame in quanto individuo e non considerare che invece sotto esame è il lavoro svolto, l'impegno messo, l'applicazione e il tempo dedicatovi. Non essere in grado di discernere le due cose: tu puoi essere una bella o brutta persona, non è certo una prova d'esame a stabilirlo. Puoi essere il peggiore degli stronzi narcisisti tossici esistenti, se non di applichi ottieni un voto basso, se una seconda volta invece ti applichi ottieni un voto alto. Ma sempre stronzo narcisista tossico rimani.
Grazie per la riflessione. Aggiungo che non è soltanto la persona a non poter essere "misurata". La cultura stessa, che abita nella persona e nell'intersoggettività, non lo è. Galileo misurava in senso proprio la velocità di caduta e l'accelerazione delle sfere lungo il piano inclinato. Del lavoro e dei progressi nello studio e nella acquisizione di competenze si può in tutta onestà soltanto fare una analisi accurata e una restituzione anche impietosa quando necessario. Avrà comunque un impatto psicologico e servirà allo studente per crescere anche come persona e nella sua preparazione. Far equivalere invece in modo abbastanza discutibile un numero a un descrittore di competenze e conoscenze non è un'operazione che ritengo intellettualmente onesta, benché imposta dal sistema scolastico. Mi sento comunque e sempre in difetto quando lo faccio.
opi parli di voti e la gente pensa che se abolisce i voti vuol dire che tutti vengono promossi col massimo dei voti....state messi veramente male in italia, ma tanto eh.....
Riflessione molto interessante e veritiera.
Grazie Rick, sento che questo video mi aiuterà 🤩
Stupendo. Il migliore di sempre. Rick adesso io me lo sentirò sempre
grazie, serviva..
Ciao Rick! Di recente ho letto un libro di Osho e la prima cosa che ho pensato è stata "Ora non ho più niente da leggere, ho trovato quello che stavo cercando". Così come tu hai unito libri diversi per farti una tua idea sul mondo, anche lui ha fatto lo stesso, e t'invito a leggere il suo punto di vista. Tra le varie opere che ha messo insieme ci sono Zarathustra (su cui ha composto 3 libri), Eraclito (un libro), Upaniṣad (vari libri), insomma, credo che potresti ritrovarti nel suo pensiero
Bravissimo❤
ahahahah 😆😆😁👍🤭 la frase "sempre peggio".. ricorda qualcuno ad est... 🤭🙏
discorso interessantissimo e correttissimo, ma mi trovo in fortissimo disaccordo con una cosa.
non si può sentire che gli psicologi ti dicono di difenderti dalle ansie chiudendoti e facendoti proteggere da chi ti da le soluzioni….
non è assolutamente vero, chiunque sia andato dallo psicologo sa che è proprio quello da cui cercano di staccarti…
gli psicologi questo discorso lo conoscono da anni.
diciamo piuttosto che la società e i falsi psicologi del web ti spingono a ciò…
Rick, i tuoi video filosofici sono sempre stimolanti! Sto cercando di portare alcune di queste discussioni anche sul mio canale, è un viaggio di crescita personale davvero interessante.
Ma quindi Rick il fatto che io ogni volta che mi trovo presente a famigliare alla fine torno a casa con ansia è perché ricordo il modo in cui sono stato cresciuto? E la paura di non farcela e di non essere abbastanza potrebbe essermi stata tramandata per via familiare?
Ma allora filosofie tipo legge di attrazione, sono un controsenso perché si cerca di controllare
❤
Pensa quanto ricorda ai serpenti come si dovessero entrare in corpo