Mi viene in mente il romanzo di Alessandro Baricco "Novecento", nel quale l'autore fa l'esempio di un quadro che, ad un tratto, si stacca dal muro e si infrange in terra, in quel momento preciso, nè un attimo prima, nè un attimo dopo. A me è capitata una cosa simile: all'alba dei miei 50 anni, mentre mi allacciavo le scarpe per uscire, ho pensato "ma che senso ha tutto questo?" In quel periodo ho conosciuto (credo) la depressione; non mangiavo, non riuscivo ad alzarmi dal letto (eppure dovevo), quando uscivo e incontravo le altre persone, le vedevo come "morti che camminano". Ho cominciato a capire le motivazioni di chi stermina la propria famiglia e poi si suicida: la vita non ha alcun senso e non vale la pena viverla, è un naufragio continuo.
Nella mia vita, fatte le debite proporzioni, mi son sentito naufragare non una, ma tante volte. Posso dire che se è vero che un naufragio è una tragedia, è anche vero il ocntrario è un'occasione perché il naufrago è un sopravvissuto. La rotta che mi ha portato ad infrangermi sugli scogli e le asperità della vita ha un punto di partenza, un porto da cui son salpato. Tenendo bene a mente chi sono, anche sbagliando nelle maniere più clamorose, e ragionando sugli errori fatti, torno dal mio naufragio nel mio porto sicuro interiore. Ogni volta che cado-naufrago mi domando e domando alle persone che mi rimangono accanto, cosa stessi sbagliando, quali i miei difetti e da lì cerco di ripartire. Ragiono penso ed applicoo quanto dice Sun Tzu, conosco ancora meglio e miglioro me stesso, poichè questa è la mia unica e sola arma e difesa al tempo stesso. Sun Tzu diceva di conoscer il nemico, oltre a me stesso, ma le asperità e le persone che in un certo senso ci sono "nemiche" non possono esser conosciute tutte, da qui la mappa che ci ha portato al naufragio, non è altro che una summa di tutti i "nemici" che ci troviamo di fronte. Quando veniamo soverchiati naufragheremo, quando tutto fila liscio vinciamo-navighiamo. L'unico modo per superare un naufragio, una sventura è abbracciare e sopportare il dolore, bevendo l'amaro calice fino all'ultima goccia, poi un passo claudicante alla volta riprendere il largo, riprendere a lottare. La vita non è solo cambiamento è una costante lotta per la sopravvivenza, meglio precipitare all'inferno che languire con gli ignavi alle porte dello stesso. In un certo senso il tuo video mi ha ricordato un mio modus operandi, radicato nel profondo del mio essere, grazie.
La qualità e l'eloquenza con cui ormai dispensi le tue analisi ha raggiunto davvero un grado eccelso. Ogni concetto che elabori intorno ad un determinato tema mi fa riflettere e mi rende dubbioso rispetto ai miei personali atteggiamenti avuti nel passato. Grazie per quest'opera di divulgazione, necessaria!
L'uso del termine "Apodittico" mi ha molto divertito 😄 grazie Rick, per la passione che ci metti. E che il tuo nuovo progetto salpi e navighi a gonfie vele! 🚀
A volte è bello sentir parlare qualcuno di naufragi e capire che tu, a seguito di molte tempeste, hai imparato a navigare con il mare grosso, magari non sempre con successo, ma abbastanza per non lasciarti andare sempre a fondo, grazie per questo video Rick
Incredibile che proprio in questi giorni ato vivendo una cosa simile, poi vedo nei consigliati un video sul tema, mi ha aiutato a mettere in chiaro delle cose, grazie
Mi chiedo se magari non ci sia una pecca alla base della nostra educazione familiare e scolastica, se tutta la protezione, con intento amoroso e virtuoso, con la quale veniamo cresciuti non sia in realtà la principale fonte poi di sofferenza. Mi chiedo se oltre ad insegnarmi la chimica non avrebbero anche dovuto prepararmi a questo o forse è un processo necessario della vita impararlo da soli e con "tram sui denti". Chissà
Quel dolore che non può mai essere spiegato fino in fondo, che ti fa guardare allo specchio e vederti barcollante ma ancora in piedi ti fa stare bene. Ti fa dire "brava/o, stai andando benissimo" perché invece di barcollare, magari realizzi che stai camminando per la prima volta e sentirti anche un po' in colpa per la presunzione di stare bene quando non dovresti. Ché stai bene perché sei fortunata/o e qualcuno magari lo merita più di te.
Naufragio? Nah, io sono oltre i confini del mare ormai. Vado a battere il cinque a Cap. Jack Sparrow. Scherzi a parte, è stato rinvigorente Rick, ti ringrazio. Provvedo a prendere più coscienza della rotta.
Se avii un progetto sulla disfelicità, i medici cureranno le persone, i costruttori non distruggerebbero la natura per denaro, le industrie alimentari venderebbero prodotti sani, gli insegnanti avrebbero la passione di insegnare qualcosa di utile alla conoscenza e tanto tanto altro... :)
La mia vita è stata un naufragio dopo l’altro, non ho potuto mai avere un po’ di stabilità che qualche problema epocale é arrivato sempre a scombussolare tutto.
a questo punto direi dopo i 13/14! a parte gli scherzi, forse è così perché da noi a quella età il "tram" ti arriva addosso all'improvviso, un migrante che fino ai 18 ha visto il peggio che la vita può offrire e arriva da noi non direbbe mai che la vita dopo i 25 non vale la pena viverla perché la prospettiva è totalmente opposta.
Mi viene in mente il romanzo di Alessandro Baricco "Novecento", nel quale l'autore fa l'esempio di un quadro che, ad un tratto, si stacca dal muro e si infrange in terra, in quel momento preciso, nè un attimo prima, nè un attimo dopo. A me è capitata una cosa simile: all'alba dei miei 50 anni, mentre mi allacciavo le scarpe per uscire, ho pensato "ma che senso ha tutto questo?" In quel periodo ho conosciuto (credo) la depressione; non mangiavo, non riuscivo ad alzarmi dal letto (eppure dovevo), quando uscivo e incontravo le altre persone, le vedevo come "morti che camminano". Ho cominciato a capire le motivazioni di chi stermina la propria famiglia e poi si suicida: la vita non ha alcun senso e non vale la pena viverla, è un naufragio continuo.
Nella mia vita, fatte le debite proporzioni, mi son sentito naufragare non una, ma tante volte. Posso dire che se è vero che un naufragio è una tragedia, è anche vero il ocntrario è un'occasione perché il naufrago è un sopravvissuto. La rotta che mi ha portato ad infrangermi sugli scogli e le asperità della vita ha un punto di partenza, un porto da cui son salpato. Tenendo bene a mente chi sono, anche sbagliando nelle maniere più clamorose, e ragionando sugli errori fatti, torno dal mio naufragio nel mio porto sicuro interiore. Ogni volta che cado-naufrago mi domando e domando alle persone che mi rimangono accanto, cosa stessi sbagliando, quali i miei difetti e da lì cerco di ripartire. Ragiono penso ed applicoo quanto dice Sun Tzu, conosco ancora meglio e miglioro me stesso, poichè questa è la mia unica e sola arma e difesa al tempo stesso. Sun Tzu diceva di conoscer il nemico, oltre a me stesso, ma le asperità e le persone che in un certo senso ci sono "nemiche" non possono esser conosciute tutte, da qui la mappa che ci ha portato al naufragio, non è altro che una summa di tutti i "nemici" che ci troviamo di fronte. Quando veniamo soverchiati naufragheremo, quando tutto fila liscio vinciamo-navighiamo. L'unico modo per superare un naufragio, una sventura è abbracciare e sopportare il dolore, bevendo l'amaro calice fino all'ultima goccia, poi un passo claudicante alla volta riprendere il largo, riprendere a lottare. La vita non è solo cambiamento è una costante lotta per la sopravvivenza, meglio precipitare all'inferno che languire con gli ignavi alle porte dello stesso. In un certo senso il tuo video mi ha ricordato un mio modus operandi, radicato nel profondo del mio essere, grazie.
La qualità e l'eloquenza con cui ormai dispensi le tue analisi ha raggiunto davvero un grado eccelso. Ogni concetto che elabori intorno ad un determinato tema mi fa riflettere e mi rende dubbioso rispetto ai miei personali atteggiamenti avuti nel passato.
Grazie per quest'opera di divulgazione, necessaria!
L'uso del termine "Apodittico" mi ha molto divertito 😄 grazie Rick, per la passione che ci metti.
E che il tuo nuovo progetto salpi e navighi a gonfie vele! 🚀
CA...Ma che figata♥️!!!!
Grazie per il contributo prezioso per chi come me è ammalata di paura
Bel video complimenti...
La vita è un naufragio, ma non dobbiamo dimenticare di cantare sulle scialuppe. VOLTAIRE.
Grazie per questo immenso daily cogito.
Bellissimo video, grazie Rick arrivi sempre con la riflessione giusta al momento giusto
A volte è bello sentir parlare qualcuno di naufragi e capire che tu, a seguito di molte tempeste, hai imparato a navigare con il mare grosso, magari non sempre con successo, ma abbastanza per non lasciarti andare sempre a fondo, grazie per questo video Rick
Incredibile che proprio in questi giorni ato vivendo una cosa simile, poi vedo nei consigliati un video sul tema, mi ha aiutato a mettere in chiaro delle cose, grazie
Uno dei video più significativi per me❤
Mi chiedo se magari non ci sia una pecca alla base della nostra educazione familiare e scolastica, se tutta la protezione, con intento amoroso e virtuoso, con la quale veniamo cresciuti non sia in realtà la principale fonte poi di sofferenza. Mi chiedo se oltre ad insegnarmi la chimica non avrebbero anche dovuto prepararmi a questo o forse è un processo necessario della vita impararlo da soli e con "tram sui denti". Chissà
Ottima riflessione... chi sa?
Uno dei contenuti più belli e ispiranti che ha portato Rick ❤
Bellissimo e molto utilie. Complimenti.
Ottima e profonda riflessione
Non so lasciarti andare
Non so più come si fa
Non posso più restare
E sono un naufrago nella realtà
Quel dolore che non può mai essere spiegato fino in fondo, che ti fa guardare allo specchio e vederti barcollante ma ancora in piedi ti fa stare bene. Ti fa dire "brava/o, stai andando benissimo" perché invece di barcollare, magari realizzi che stai camminando per la prima volta e sentirti anche un po' in colpa per la presunzione di stare bene quando non dovresti. Ché stai bene perché sei fortunata/o e qualcuno magari lo merita più di te.
Naufragio? Nah, io sono oltre i confini del mare ormai. Vado a battere il cinque a Cap. Jack Sparrow. Scherzi a parte, è stato rinvigorente Rick, ti ringrazio. Provvedo a prendere più coscienza della rotta.
Viva la filosofia, ars vivendi!!!❤
Se avii un progetto sulla disfelicità, i medici cureranno le persone, i costruttori non distruggerebbero la natura per denaro, le industrie alimentari venderebbero prodotti sani, gli insegnanti avrebbero la passione di insegnare qualcosa di utile alla conoscenza e tanto tanto altro... :)
Grazie video molto utile
La mia vita è stata un naufragio dopo l’altro, non ho potuto mai avere un po’ di stabilità che qualche problema epocale é arrivato sempre a scombussolare tutto.
Tutto vero 😁👏👏👏
Be water my friend (knowing that: your work is going to never be done at all 😂😂) even though being a hard wonder is a way to find wonderfully in life
Lho sempre detto che la vita finisce dopo i 20/25 Anni. o che cmq non vale piu tanto la pena di essere vissuta
a questo punto direi dopo i 13/14! a parte gli scherzi, forse è così perché da noi a quella età il "tram" ti arriva addosso all'improvviso, un migrante che fino ai 18 ha visto il peggio che la vita può offrire e arriva da noi non direbbe mai che la vita dopo i 25 non vale la pena viverla perché la prospettiva è totalmente opposta.
ua-cam.com/video/XIIzNQ8HdkY/v-deo.htmlsi=nJD0IGT2BVuzkGK2 Questa canzone è uno splendido esempio di questo argomento
niente di nuovo, ma quando è un naufragio vero è tutto diverso.
E il naufragar m'è dolce ....
bhe i naufragi sono e saranno tanti nel corso della nostra esistenza, i vizi ci permettono di avere un po' di sicurezza
In poche parole, senza soffrire non si può godere