Sam 440 Certo, caro! Pierpaolo era un genio, disprezzato dai più per la sua cultura e intelligenza...e bontà d'animo! Io lo conobbi negli anni 60 in qualità di sceneggiatore fumetti erotici (v.web)# Ma tutti gli uomini valorosi e giusti sono stati ammazzati: i Kennedy, M.Luther King, Moro, etc. Perché "rompono i coglioni!" L'Ignoranza regnerà sempre sovrana! Vero è che "le religioni sono l'oppio dei popoli"! (Karl Marx). La vera e più devastante droga, non è poi la Canapa o l'erba, o la cocaina, bensì la fede in un dio inesistente, matrice di tutte le guerre! Morale: se è vero che Dio ci ha fatto a sua immagine e somiglianza, ci ha fatto veramente male, fasulli, pezzi di merda! W Belzebù! Ciao! (Grazie, PPP, non ti faranno mai santo, per fortuna!)
@Ghelardini Al di là della tua squallida attività, Pasolini non ha mai detto d'essere contro la religione, ma anzi ha detto d'essere profondamente religioso a suo modo, e di disprezzare il grossolano laicismo edonista che tu manifesti, conforme al sessantottismo e al capitalismo monopolistico. Si vede che o non lo hai mai ascoltato/letto o che non avevi i mezzi per capirlo. Pasolini preferiva lo Yemen mussulmano e religioso alla California libertaria dei capelloni atei. Sotto un certo profilo la vedeva così: "Il tempio è sacro perché non è in vendita", con le parole di Pound. I quattro luoghi comuni sottoculturali che manifesti sono propri della più banale mentalità di massa, condivisi in qualsiasi pagliacciata televisiva. Sono l'apice della volgarità moderna, i famosi 'jeans Jesus'. Infine Pasolini fu ammazzato da un ragazzo che sodomizzava a pagamento, non da un fanta-complotto. Questa è la realtà.
@@paologhelardini1292Sciocchezze. Dire che Dio non esiste serve solo a creare relativismo, umiliazione e disperazione, le premesse per la droga. Dio rende l'uomo libero e superiore a sé stesso, la droga lo rende una scimmia.
@@user-fb7fh1yc1s alla fine non mi quadra... perché infangare Pasolini di atti sessuali osceni? Addirittura la gente crede di sapere il suo privato, invece se lo immagina e ha un'immaginazione nichilista della vita e dell'amore
@@bici897 e dice che accadeva anche 100 anni prima di allora. La gente purtroppo crede che lo sviluppo che abbiamo avuto coincida con il progresso per questo si meraviglia quando 1000000 anni fa accadevano all'uomo le stesse cose di oggi
Sono passati tanti anni ma oggi come non mai è tornato attuale questo dibattito anche grazie al recente fallimento del referendum sulla depenalizzazione delle droghe leggere
...premesso che considero Pasolini uno dei più profondi intellettuali nonchè grande poeta ..mi trovo (forse per la prima volta ) nell'imbarazzante condizione di non poter evitare di confutare qualcosa del suo pensiero : cercherò pertanto di non essere prolisso e di arrivare al punto di ciò che trovo quanto meno opinabile : quello che trovo dissonante ,allinterno di una così lucida esposizione è l'uso generico della parola " DROGA" ..intendo con questo dire che anche l'alcool è indubbiamente una droga ..e non mi risulta che Pasolini si ponesse verso di esso come qualcosa che in qualche modo si oppone alla "vita"..anzi : esattamente l'opposto in quanto la presenza del" fiasco di vino dei Castelli "..magari accompagnato da stornelli mi evoca per esempio la grande tavolata imbandita nella scena di apertura di Mamma Roma ecc. Ovviamente tutti i cosiddetti ragazzi di vita bevevano il vino ma non certo per questo venivano meno alla loro vitalità....con questo intendo dire che l'utilizzo di un termine così generico all'interno di una tanto lucida riflessione , mi stona un pò ...ovviamente questo mio umile appunto non va ad intaccare l'enorme valore intellettuale di Pasolini ...solo che ascoltando attentamente la lettura in questione non ho potuto esimermi dall'esprimere questa mia impressione......
sicuramente pasolini non si rifà a casi specifici ma ad un discorso piu generale per questioni cultura e sottocultura piccolo borghese, comunque lui ha vissuto in un altra epoca dove dell'ebra si sapeva ben poco e c'era una grossa confusione, teoricamente non si potrebbe definire nemmeno droga, pero il suo discorso ad ampio spettro sopratutto per le droghe nel vero senso della parola è azzeccatissimo
per la droga di stato, l'alcol, il discorso è comunque diverso in quanto nasce come bevanda, il vino, e diventa droga con l'abuso mentre i liquori e soprattutto i superalcolici nascono con l'intento di creare dipendenza da parte proprio dello stato. tra parentesi il fatto che l'eroina dilagó in italia subito dopo il 68... per volontá proprio di chi ufficialmente la demonizzava e intanto distruggeva una generazione che stava cominciando a prendere vera coscienza di sé e dei propri diritti. la coca invece è usata particolarmente dai politici, che se vogliono capiscono le differenze tra sostanze mentre equiparano erba e eroina a livello legale. perché italia è ipocrisia. 30 anni fa in Francia se ti beccavamo un pezzo di fumo lo sequestravano, ti facevano una multa e ciao. dopodiché se lo dividevano o fumano insieme. spero di essere stato prolisso e poco chiaro. per quanto riguarda pier paolo nonostante sia etero lo amo.
L alcol è dosabile nel senso che esiste un solo piacevole bicchiere di vino durante i pasti ed esiste l alcolismo. Quindi tutto parte dall' ide 10:18 a nel compiere , se si entra nella droga è solo perché si cerca uno sballo un uscita dalla realtà quindi per nessun motivo di un sobrio e piacevole benessere. In base a questo le 2 cose per motivazioni sono incomparabili.
Per me è piu semplice l'analisi: quando chiedi a un uomo di uccidere per risolvere i problemi, la sigaretta, la droga, la alcool diventano sciocchezze. In effetti precludendo il diritto alla vita altrui, la consapevolezza di quanto poco la vita sia importante per chi ci governa fa si che una sigaretta o un ultima bottiglia sia dovuta. Paliativo per la disumanità di chi ancora ne ha coscenza, diventa quindi "l'eccezione" per come comprensibile da chi non ha preso coscenza della propria limitatà capacità di espressione umana. Basti guardare la rivolta non violenta e l'Italia che ne promuove un illecito per capire cosa è reale e cosa non lo è.
Sotto alcuni aspetti condivido il suo pensiero, mentre sotto altri aborro totalmente il suo pensiero. E lo dico da tossicodipendente, giovane, povero e assolutamente affine ai comportamenti tipici da persona "per bene", sufficientemente colta e amante della vita in sè ma disprezzante del modo di vivere odierno, del bigottismo che permea il nostro paese e pienamente consapevole del fatto di avere intrapreso una strada dalla quale è veramente difficilissimo poter tornare indietro. Sono un eroinomane e questo non mi fa di certo onore, ma sono assolutamente certo di non avere nulla di meno di qualsiasi altra persona che faccia o meno utilizzo di sostanze stupefacenti. Dopotutto, ritengo che siamo TUTTI, chi più chi meno, dipendenti da qualcosa. Ecco che quelle cose, possono tranquillamente essere definite DROGHE, dato che esse ci occorrono per poter fare sì di riempire, seppur in minima parte, seppur per poco tempo, il vuoto figlio della caducità dell'esistenza, che ci portiamo dietro costantemente, come una OPPRIMENTE zavorra. Per alcuni è più sopportabile, per altri lo è meno. Sono di certo le persone più sensibili, a soffrire per esso? In questo caso direi sia sì, che no. Ci sono infatti persone più furbe, che hanno già somatizzato in qualche modo la paura della morte, e queste le definirei paracule, mentre ne esistono altre veramente spaventate e che cercano qualsiasi maniera per fare sì di non pensarci. Ma questo è un altro discorso, anzi questi sono i discorsi che tratto nei miei scritti.
Non era dentro il problema e il problema all'epoca, in Italia, era soltanto agli esordi. Da un certo punto di vista anche lui potrebbe essere stato un "tossico", un tossico di cultura e di conoscenza ovviamente e anche quello, per una mente sottile e un acume straordinario come il suo, penso gli sia costata caro. Inoltre è dall'alba dei tempi che la specie umana tenta una fuga dalle disperazioni del quotidiano e dalle incertezze del futuro con piante, infusi e bevande e quant'altro , vuoi pure a scopo ricreativo per le tradizioni legate a culti (pagani o religiosi) o ad eventi astronomici, ma di fatto la ricerca dell'alterazione c'è sempre stata e più una società va avanti, più significa morte per ogni essere umano. In guerra, poi i soldati, spessissimo, venivano drogati nel rancio, così che non sentivano la fame, il freddo e la paura. La paura della morte, dove lì sai, per alta probabilità che arriva davvero. Per l'élite, i grandi potenti che hanno le redini del mondo, è importante che i giovani non pensino, che i soldati combattano e che gli schiavi producano. Pasolini infatti rimpiange molto l'epoca contadina, dove lui, o altri prima di lui come il Pascoli, trovavano un senso semplice, seppur faticoso, alla vita del singolo individuo. Con l'inizio del capitalismo tutto diventa droga ai massimi livelli... si può diventare dipendenti dal cibo, dal sesso, dal gioco, dai soldi, dai beni di consumo, per cui, tra gli altri centinaia di esempi da fare, il fatto è che la specie umana ha un vuoto enorme dentro, da cui secondo me vuole fuggire. E chi comanda lo sa bene, per questo si sono inventati una catena di produzione, una grande macchina tossica, dove ognuno di noi deve diventare produttore e consumatore allo stesso tempo. Il progetto blue moon era arrivato preciso in quegli anni dove le sorti della prima repubblica erano state già decise da ancor prima che la seconda guerra venisse fatta. Avevano già immaginato che qualche mente, e con il passare del tempo quasi tutte, di fronte al boom economico si sarebbe trovata a disagio più delle altre di fronte alla triade del produci- consuma- crepa e quindi perché non diffondere l'eroina che se non ti ammazza in pochi anni, ti rende una larva del Sert e comunità di "recupero" dopo? Business su business, mentre i primi, inadatti alla macchina del sistema, con l'arrivo dell'eroina e cocaina, crollavano come birilli di un boowling, sugli altri si sarebbe fatto comunque profitto. Non so perché sia sfuggito questo a Pasolini, forse perché in Italia eravamo agli esordi, i Sert non c'erano ancora, ma solo cliniche di disintossicazione per i più ricchi di cui ovviamente non si faceva parola... eppure anche lui nei viaggi a New York era rimasto molto affascinato dal fermento artistico culturale della Factory di Warol e dai locali notturni come il Club 54, il CBGB's che però erano posti dove la droga scorreva a fiumi nel sangue di ogni singolo individuo che si trovava lì. Il fatto che comunque non viene tenuto in considerazione è che più si raffina il modo di vivere di una società, più l'alienazione aumenta, perché non si tratta di preferire uno spinello a un buon libro, si tratta di scegliere, consapevolmente o meno, se decidere di alienarsi in un modo o nell'altro. Con la cultura non credo che sia possibile una rivoluzione, soprattutto oggi come 45 anni fa, governi ed eserciti hanno e avevano il pieno controllo della situazione del paese in cui sono.(Ma per questo basterebbe già ricordare la Comune di Parigi). Ho capito che Pierpaolo Pasolini auspicava a una rivolta culturale, probabilmente fattibile proprio nell'immediato dopoguerra, forse, da parte proprio dei giovani e che aveva capito che il fenomeno droga pesante era un'altra forma di epurazione degli schiavi che si sarebbero trovati a disagio, ribellati o falliti davanti alla grande macchina imperialista anche se la strategia della tensione era già iniziata 6 anni prima con Piazza Fontana. Però e ripeto, era fuori dal problema, fortuna per lui e non so se le cose si vedono meglio dall'esterno o da dentro. La crudezza delle sue parole ha dato comunque la sensazione di sentenza anche a me. Ma la realtà è che poi la morte è arrivata proprio a lui, che pur non avendo le prove, aveva comunque capito più di ogni altro uomo di cultura del suo tempo che la grande macchina era fatta ad hoc, per generare nuovi schiavi, nuove famiglie disgregate, nuovi figli infelici e una brama di fuga da tutto ciò che non è più possibile ribaltare in alcun modo. In sostanza siamo costretti a vivere, in un modo o nell'altro in un gran mucchio di letame.
Un drogato è disumanizzato. Quello che hanno fatto del mondo lo hanno fatto grazie a quelli come te, ossia ormai quasi tutti, ridotti a pupazzi che si fanno somministrare il copione quotidiano.
E cosa avrebbe detto Pasolini da aborrire? Non ha detto quello che hai capito: non ha detto che i drogati hanno qualcosa in meno di altri, anzi pare che gli altri siano già morti, simbolicamente, che si siano plasmati alla cultura di massa e per questo non soffrono, mentre il drogato rifiuta di omologarsi ma non lotta per sopravvivere alla realtà, si arrende e vuole morire, spegnersi in qualche modo. Quel VUOTO è un vuoto sacro, non è il nulla ma il vuoto contiene in sé qualcosa che sta al buio, è come un grembo materno che se fecondato ne nasce la vita; il drogato e gli altri dipendenti come gli alcolisti ecc (Pasolini qui parla solo di drogati, magari più in là avrebbe parlato di tutti gli altri sfoghi) non feconda il suo vuoto ma lo lascia arido. "La persona per bene" poi è la rovina che ci porta la nostra cultura: non dobbiamo essere persone per bene ma solo persone che si arrabbiano quando è giusto ed è proprio perché abbiamo paura di mostrare i denti, perché qualcuno ci potrebbe addittare come violenti che cadiamo in depressione o nelle droghe ecc...La violenza occorre, è Erotica, è impulso di vita (la vitalità che diceva Pasolini) è quello spirito, quel fuoco sacro, la grazia (anche di grazia parla qui Pasolini) ma dal bigottismo riconosciamo solo un tipo di violenza: quella bruta. Avere vitalità non significa amare la vita idealizzata, significa lottare per la vita reale. Pasolini non ha detto nulla di ciò che tu hai frainteso perché ti sei lasciato trasportare dall'oppio del *sentimentalismo (anche di questo parla Pasolini), cioè te la sei talmente presa sul personale circa il *disprezzo (quel Male Sacro Santo che il maschile con il suo D-io "IO Egoico" odiano quando lo ricevono ma che non disdegnano nel disprezzare gli altri ma con l'unico motivo di disprezzare non la persona vigliacca ma disprezzare la sua vitalità, la sua sacra violenza erotica) che Pasolini dice di avere per i drogati che non ci hai visto più, hai storpiato ogni sua parola per non guardare ancora dentro di te, quel vuoto che aspetta di essere riempito e di cosa se non inizialmente di amore e accoglienza? La vita viene dopo l' amore e l'accoglienza, prima il rapporto, poi il seme e poi nasce il neonato, e poi viene messo al mondo. Accettare significa guardare la realtà e guardare la realtà significa poterla modificare dentro di noi, in quel vuoto, nel modo in cui riusciremo a stare al mondo nonostante il mondo.
Non è la stessa cosa, ma il risultato è identico dal punto di vista dell'asservimento e dell'assuefazione sociale. La differenza è che le droghe industriali disumanizzano, e il risultato è un mondo nullificato.
@@bici897 l'80% del romanticismo odora di sostanze stupefacenti (Coleridge, Baudelaire etc.)e volendo potremmo spaziare nelle varie arti andando indietro fino alla preistoria con le pitture rupestri oppure "avanti" fino ai giorni nostri con Schifano e Warhol. Da non trascurare poi l'argomento religione e ritualistica , (i culti misterici dell antica grecia, il Dionisismo,il misterioso "soma", Bacco etc etc. L'argomento e' davvero ampio.
@@bici897 Voglio dire che ,appunto,le droghe esisteranno sempre ; la natura stessa lo prevede ma è soltanto da quando esiste la civilta' di tipo industriale che l'assunzione di sostanze ha perso ogni valenza legata alla tradizione e/o alla cultura per diventare un affare milionario per gente che cerca di distrarsi in un modo o nell altro. In oriente esistono trattati sulle droghe che ,se osservati, ti consentono di campare 100 anni ,in india la marijuana è presente persino nei gelati che acquisti per strada ed è cosi' da millenni. Poi c'e' tutto un discorso a parte per le sostanze psichedeliche,che troviamo tranquillamente facendo una passeggiata in qualche bosco nel periodo giusto. Ma qui dovremmo cominciare col parlare dei boschi quali luoghi sacri; che ti consentono con alcune qualita' di funghi , di vivere una esperienza mistica ed una fusione con tutto quanto il creato. Non a caso con il concilio namnetense la chiesa cattolica decise di abbattere tutti gli alberi millenari presenti sul suolo europeo; e difatti in europa ,a differenza di altri paesi,non esistono piu' alberi millenari in quanto le persone erano naturalmente portate ad adorarli come divinita'. Sappiamo poi tutti com'e' andata a finire: la croce al posto degli alberi e le chiese invece dei boschi.La societa' ci vuole tutti quanti produttivi e soprattutto consumatori ; chi farebbe le guerre se le persone trascorressero il tempo concentrati sul versante spirituale della vita? Chi passerebbe la propria vita inchiodato in qualche ufficio? E allora entra in gioco il controllo da parte delle gerarchie appartenenti lo stato,la criminalizzazione che consente loro di esercitare del potere sulla persona, ed i sensi di colpa. Noi neanche ci accorgiamo piu' del livello di controllo e manipolazione che influisce sulle nostre vite .E allora mi domando:puo' darsi che le droghe sono cattive se non le si usa in modo corretto e consapevole ,cosi' come i soldi, l'automobile o la plastica?!
@@robertofrattini4797 Scemenze. Niente è "così per sempre", se non quando fa comodo crederlo. La droga serve alle multinazionali per rendere pecore le persone, e per guadagnare un sacco di soldi sottobanco. E' mafia, nient'altro. E' esattamente il contrario di quello che dici tu: al capitale servono masse rimbecillite e intontite, e le hanno ottenute grazie alla droga.
Aveva ragione per vari punti anche se l' evasione dalla realtà accompagna tutte le epoche attraverso l'alcol che resta da sempre la droga delle classi povere.
Altrove brillante, qui mostra tutte le carenze di alcuni aspetti del suo pensiero: un discorso fumoso che non sa avvicinarsi agli aspetti fondamentali del problema che vorrebbe affrontare, annega nel discorso intriso di intellettualismo razionale. C'è da pensare, di conseguenza, che sia troppo simile al suo il vuoto esistenziale che radica il bisogno di drogarsi
@@bulicobennato1896 La frutta non altera la coscienza, non è vietata dalla legge, non viene prodotta con delitti e sangue dei poveri, né istiga al delitto.
Qualcuno tra i sotto commenti mi ha mandata a *fottermi, glie l'ho augurato anche a lui perché significa "iniziare a vivere", gli ho scritto. C'è tanta ignoranza sui termini. Dal latino futùere e il greco phyteyc stanno al pianto, quale metafora di creazione. Phu (greco) e fu (latino) equivalgono a nascere (da cui, anche, feto). L'uomo deve fare pace con sé stesso e con i termini perché scoprirà che non c'è nessuna terminologia che possa servire ad abbattere un uomo. La lingua fu creata da dotti e non da gente stupida, quindi nessun termine in realtà serve a distruggere un uomo, anzi...tutti i termini servono a vivificarlo, anche quelli che l'uomo ignorante dopo che si è alfabetizzato ha rifiutato perché nella sua volgarità ancora delle caverne non li accettava, non accettava e non accetta tutt'ora la parte naturale di sé, quella che sta alla mercé della vita e non la vita alla mercé dell'uomo. Fottere è un termine inaccettato dall'ignoranza, e invece è un termine completamente privo di volgarità e disprezzo, e indica proprio l'atto della creazione. Fottersi significa finalmente distruggere le proprie barriere difensive, quelle costruite per paura di cadere in vivere e tenersi immacolato, senza nessun peccato, un Dio in pratica. Il tizio non sapendo cosa significa ha proiettato su di me quello che l'incoscio gli suggerisce che lui deve fare ma non accettandolo lo ha scaricato su di me... insomma, gli auguriamo tutti di cuore di iniziare a fottersi una volta per tutte.
dopo tanti anni, tragedia ancora attualissima. I miei figli giovanissimi sono attirati e affascinati dalla droga , cosi' come lo erano i ragazzi della mia generazione. La societa' e gli intellettuali non hanno abbastanza analizzato (pasolini alemno ci provava) questo dramma. Sono 50 anni che la droga è un problema sociale grave e tutti si voltano dall'altra parte da 50 anni a questa parte. Perchè?
perché ora che molti giovani non studiano e non lavorano e potrebbero sognare la rivoluzione arriva la droga a spegnere i loro sogni - infatti la droga oggi costa poco e si compra su internet, è veicolata dai musicisti . Per esempio i trapper che insegnano a bere il tantum rosa o a mescolare lo sciroppo per la tosse makatussin con la sprite . Se ha un figlio gli insegni ad informarsi, consiglio i video di Marta di Forti su psichiatry on line per quanto riguarda la cannabis e i video di Gilberto di Petta sui nuovi tipi di psicosi indotti dalle nuove droghe - la psicosi sintetica . Bisogna combattere la droga con la cultura, con la consapevolezza . Non drogarsi, non avere vizi ed essere rivoluzionari, questa è la vera scelta di libertà oggi !
Vuoi che tuo figlio non si droghi? Fagli suonare il pianoforte o giocare a pallavolo. E' "depresso"? Buttalo in piscina e fagli fare 100 vasche. L'uomo che ha il senso della propria grandezza non si droga. A volte basta leggere ai propri figli quando è il momento il libro giusto. La droga nullifica la dignità, la specificità e l'umanità: l'arte, la compassione, il senso della giustizia, la pienezza del corpo, ossia tutto ciò che è vero sentire, è nemico della droga e dei criminali che vogliono il popolo servo.
@@gasparucciox9706 Io sono figlio, come lei, e so cosa vuole un ragazzino perché lo sono stato, come tutti. Mai pensato nemmeno di fumare, mentre tutti intorno a me già dalle medie facevano qualunque cosa, erano gli anni '80, si può immaginare, perché pattinavo, facevo sport con gli amici, educati come me, perché ero contento di giocare, di essere amato, di leggere, fare ottime figure a scuola, e perché il mio ego è stato educato a non svilirsi, quindi lo so bene che in una persona sana non ha alcun senso nemmeno l'idea di intossicarsi. E, fondamentale, da bambino molto piccolo, quando un genitore ha campo assoluto, mi hanno letto libri come Cuore e i Ragazzi della via Pal. Imparare il senso dell'onore.
@@bici897 - i tuoi genitori sono stati fortunati perche' hai sviluppato una personalita' tua , senza farti influenzare da mode e atteggiamenti che ..ripeto , sono diffusi da 50 anni almeno. Non e' facile educare i figli , ne' giudicare ne' mettersi della testa degli altri , anche se sono i tuoi figli. . Non ci sono regole fisse t'assicuro, ne' ricette magiche. I figli divnetano sempre qualcosa di diverso da cio' che tu ti aspetti , nel bene e nel male. ai miei figli ho cercati di dare dei valori. certi li hanno acquisiti , altri no. Ma sono persone, che devono decidere con la propria testa..."buttare in piscina" qualcuno , t'assicuro non serve a nulla...perche' poi non e' detto che voglia nuotare. Non e' facile, coi miei figli poteva andare peggio...alla fine non mi lamento
messaggio per jon cinaski....scusa ,ma da come ti esprimi dai veramente l'impressione di non aver mai letto un libro...e non solo di Pasolini. se poi giudichi Pasolini un arrogante, stupido e superficiale....è una tua personalissima congettura....secondo me ,come tanti non sei in grado di capire il suomessaggio alla gente ma soprattutto il suo intelletto che era 50 anni avanti ...rispetto al tuo
Era veramente cosi stupido ed arrogante Pasolini????...bene..ora ho la certezza di non essermi perso niente non avendo mai letto un suo libro,ma proprio niente..anzi,tempo guadagnato e meglio sfruttato leggendo SCRITTORI VERI...... ..aah gia...ma pasolini era un intellettuale...mica solo uno scrittore. ...Beh..ben felice di essermi perso un"intellettuale"?? Tanto superficiale. Saluti.
@@joncinaski850 scommetto che non sai nemmeno cosa significa. Credi sia un insultino d asilo e invece è cosa augurabile e dovresti farlo anche tu per poter vivere...fottersi è iniziare a vivere.
@@joncinaski850 Dal latino futùere e il greco phyteyc stanno al pianto, quale metafora di CREAZIONE. Phu (greco) e fu (latino) equivalgono a nascere (da cui, anche, feto). SAPPILO FARE ANCHE TE
Più leggo, ascolto, ricerco, studio le sue parole, più comprendo il motivo per cui una tale mente brillante sia stata messa a tacere.
Sam 440 Certo, caro! Pierpaolo era un genio, disprezzato dai più per la sua cultura e intelligenza...e bontà d'animo! Io lo conobbi negli anni 60 in qualità di sceneggiatore fumetti erotici (v.web)# Ma tutti gli uomini valorosi e giusti sono stati ammazzati: i Kennedy, M.Luther King, Moro, etc. Perché "rompono i coglioni!" L'Ignoranza regnerà sempre sovrana! Vero è che "le religioni sono l'oppio dei popoli"! (Karl Marx). La vera e più devastante droga, non è poi la Canapa o l'erba, o la cocaina, bensì la fede in un dio inesistente, matrice di tutte le guerre! Morale: se è vero che Dio ci ha fatto a sua immagine e somiglianza, ci ha fatto veramente male, fasulli, pezzi di merda! W Belzebù! Ciao! (Grazie, PPP, non ti faranno mai santo, per fortuna!)
@Ghelardini Al di là della tua squallida attività, Pasolini non ha mai detto d'essere contro la religione, ma anzi ha detto d'essere profondamente religioso a suo modo, e di disprezzare il grossolano laicismo edonista che tu manifesti, conforme al sessantottismo e al capitalismo monopolistico. Si vede che o non lo hai mai ascoltato/letto o che non avevi i mezzi per capirlo.
Pasolini preferiva lo Yemen mussulmano e religioso alla California libertaria dei capelloni atei. Sotto un certo profilo la vedeva così: "Il tempio è sacro perché non è in vendita", con le parole di Pound.
I quattro luoghi comuni sottoculturali che manifesti sono propri della più banale mentalità di massa, condivisi in qualsiasi pagliacciata televisiva. Sono l'apice della volgarità moderna, i famosi 'jeans Jesus'.
Infine Pasolini fu ammazzato da un ragazzo che sodomizzava a pagamento, non da un fanta-complotto. Questa è la realtà.
@@paologhelardini1292Sciocchezze. Dire che Dio non esiste serve solo a creare relativismo, umiliazione e disperazione, le premesse per la droga.
Dio rende l'uomo libero e superiore a sé stesso, la droga lo rende una scimmia.
@@user-fb7fh1yc1s Tutto giusto tranne l'ultima. E' stato ucciso dai soliti idioti.
@@user-fb7fh1yc1s alla fine non mi quadra... perché infangare Pasolini di atti sessuali osceni? Addirittura la gente crede di sapere il suo privato, invece se lo immagina e ha un'immaginazione nichilista della vita e dell'amore
Genio assoluto. Manca oggi . Grande poeta .anima pura. Grazie per questi nostalgici racconti. Letture.❤❤❤❤
Letto stamattina. Fantastico capitolo.
L'attualita' di questo Autore e regista sta proprio nel fatto che ha precorso i tempi ...sembra riferirsi proprio a ciò che accade oggi
Accadeva già allora.
@@bici897 e dice che accadeva anche 100 anni prima di allora.
La gente purtroppo crede che lo sviluppo che abbiamo avuto coincida con il progresso per questo si meraviglia quando 1000000 anni fa accadevano all'uomo le stesse cose di oggi
@@jo.pavone Eh, ma la riduzione dell'uomo a burattino nazistoide di ventriloqui deficenti e' di questo secolo, al massimo della fine del precedente.
Grazie di cuore !!!!!!!!!!!
🎩
grazie.
Grazie Valter!!!
Sono passati tanti anni ma oggi come non mai è tornato attuale questo dibattito anche grazie al recente fallimento del referendum sulla depenalizzazione delle droghe leggere
conobbe la santa inquisizione: una mente cristallina!
...premesso che considero Pasolini uno dei più profondi intellettuali nonchè grande poeta ..mi trovo (forse per la prima volta ) nell'imbarazzante condizione di non poter evitare di confutare qualcosa del suo pensiero : cercherò pertanto di non essere prolisso e di arrivare al punto di ciò che trovo quanto meno opinabile : quello che trovo dissonante ,allinterno di una così lucida esposizione è l'uso generico della parola " DROGA" ..intendo con questo dire che anche l'alcool è indubbiamente una droga ..e non mi risulta che Pasolini si ponesse verso di esso come qualcosa che in qualche modo si oppone alla "vita"..anzi : esattamente l'opposto in quanto la presenza del" fiasco di vino dei Castelli "..magari accompagnato da stornelli mi evoca per esempio la grande tavolata imbandita nella scena di apertura di Mamma Roma ecc. Ovviamente tutti i cosiddetti ragazzi di vita bevevano il vino ma non certo per questo venivano meno alla loro vitalità....con questo intendo dire che l'utilizzo di un termine così generico all'interno di una tanto lucida riflessione , mi stona un pò ...ovviamente questo mio umile appunto non va ad intaccare l'enorme valore intellettuale di Pasolini ...solo che ascoltando attentamente la lettura in questione non ho potuto esimermi dall'esprimere questa mia impressione......
sicuramente pasolini non si rifà a casi specifici ma ad un discorso piu generale per questioni cultura e sottocultura piccolo borghese, comunque lui ha vissuto in un altra epoca dove dell'ebra si sapeva ben poco e c'era una grossa confusione, teoricamente non si potrebbe definire nemmeno droga, pero il suo discorso ad ampio spettro sopratutto per le droghe nel vero senso della parola è azzeccatissimo
per la droga di stato, l'alcol, il discorso è comunque diverso in quanto nasce come bevanda, il vino, e diventa droga con l'abuso mentre i liquori e soprattutto i superalcolici nascono con l'intento di creare dipendenza da parte proprio dello stato. tra parentesi il fatto che l'eroina dilagó in italia subito dopo il 68... per volontá proprio di chi ufficialmente la demonizzava e intanto distruggeva una generazione che stava cominciando a prendere vera coscienza di sé e dei propri diritti. la coca invece è usata particolarmente dai politici, che se vogliono capiscono le differenze tra sostanze mentre equiparano erba e eroina a livello legale. perché italia è ipocrisia. 30 anni fa in Francia se ti beccavamo un pezzo di fumo lo sequestravano, ti facevano una multa e ciao. dopodiché se lo dividevano o fumano insieme. spero di essere stato prolisso e poco chiaro. per quanto riguarda pier paolo nonostante sia etero lo amo.
L alcol è dosabile nel senso che esiste un solo piacevole bicchiere di vino durante i pasti ed esiste l alcolismo. Quindi tutto parte dall' ide 10:18 a nel compiere , se si entra nella droga è solo perché si cerca uno sballo un uscita dalla realtà quindi per nessun motivo di un sobrio e piacevole benessere. In base a questo le 2 cose per motivazioni sono incomparabili.
Per me è piu semplice l'analisi: quando chiedi a un uomo di uccidere per risolvere i problemi, la sigaretta, la droga, la alcool diventano sciocchezze. In effetti precludendo il diritto alla vita altrui, la consapevolezza di quanto poco la vita sia importante per chi ci governa fa si che una sigaretta o un ultima bottiglia sia dovuta. Paliativo per la disumanità di chi ancora ne ha coscenza, diventa quindi "l'eccezione" per come comprensibile da chi non ha preso coscenza della propria limitatà capacità di espressione umana.
Basti guardare la rivolta non violenta e l'Italia che ne promuove un illecito per capire cosa è reale e cosa non lo è.
Sotto alcuni aspetti condivido il suo pensiero, mentre sotto altri aborro totalmente il suo pensiero. E lo dico da tossicodipendente, giovane, povero e assolutamente affine ai comportamenti tipici da persona "per bene", sufficientemente colta e amante della vita in sè ma disprezzante del modo di vivere odierno, del bigottismo che permea il nostro paese e pienamente consapevole del fatto di avere intrapreso una strada dalla quale è veramente difficilissimo poter tornare indietro. Sono un eroinomane e questo non mi fa di certo onore, ma sono assolutamente certo di non avere nulla di meno di qualsiasi altra persona che faccia o meno utilizzo di sostanze stupefacenti. Dopotutto, ritengo che siamo TUTTI, chi più chi meno, dipendenti da qualcosa. Ecco che quelle cose, possono tranquillamente essere definite DROGHE, dato che esse ci occorrono per poter fare sì di riempire, seppur in minima parte, seppur per poco tempo, il vuoto figlio della caducità dell'esistenza, che ci portiamo dietro costantemente, come una OPPRIMENTE zavorra. Per alcuni è più sopportabile, per altri lo è meno.
Sono di certo le persone più sensibili, a soffrire per esso?
In questo caso direi sia sì, che no. Ci sono infatti persone più furbe, che hanno già somatizzato in qualche modo la paura della morte, e queste le definirei paracule, mentre ne esistono altre veramente spaventate e che cercano qualsiasi maniera per fare sì di non pensarci. Ma questo è un altro discorso, anzi questi sono i discorsi che tratto nei miei scritti.
Non era dentro il problema e il problema all'epoca, in Italia, era soltanto agli esordi. Da un certo punto di vista anche lui potrebbe essere stato un "tossico", un tossico di cultura e di conoscenza ovviamente e anche quello, per una mente sottile e un acume straordinario come il suo, penso gli sia costata caro. Inoltre è dall'alba dei tempi che la specie umana tenta una fuga dalle disperazioni del quotidiano e dalle incertezze del futuro con piante, infusi e bevande e quant'altro , vuoi pure a scopo ricreativo per le tradizioni legate a culti (pagani o religiosi) o ad eventi astronomici, ma di fatto la ricerca dell'alterazione c'è sempre stata e più una società va avanti, più significa morte per ogni essere umano. In guerra, poi i soldati, spessissimo, venivano drogati nel rancio, così che non sentivano la fame, il freddo e la paura. La paura della morte, dove lì sai, per alta probabilità che arriva davvero. Per l'élite, i grandi potenti che hanno le redini del mondo, è importante che i giovani non pensino, che i soldati combattano e che gli schiavi producano. Pasolini infatti rimpiange molto l'epoca contadina, dove lui, o altri prima di lui come il Pascoli, trovavano un senso semplice, seppur faticoso, alla vita del singolo individuo. Con l'inizio del capitalismo tutto diventa droga ai massimi livelli... si può diventare dipendenti dal cibo, dal sesso, dal gioco, dai soldi, dai beni di consumo, per cui, tra gli altri centinaia di esempi da fare, il fatto è che la specie umana ha un vuoto enorme dentro, da cui secondo me vuole fuggire. E chi comanda lo sa bene, per questo si sono inventati una catena di produzione, una grande macchina tossica, dove ognuno di noi deve diventare produttore e consumatore allo stesso tempo. Il progetto blue moon era arrivato preciso in quegli anni dove le sorti della prima repubblica erano state già decise da ancor prima che la seconda guerra venisse fatta. Avevano già immaginato che qualche mente, e con il passare del tempo quasi tutte, di fronte al boom economico si sarebbe trovata a disagio più delle altre di fronte alla triade del produci- consuma- crepa e quindi perché non diffondere l'eroina che se non ti ammazza in pochi anni, ti rende una larva del Sert e comunità di "recupero" dopo? Business su business, mentre i primi, inadatti alla macchina del sistema, con l'arrivo dell'eroina e cocaina, crollavano come birilli di un boowling, sugli altri si sarebbe fatto comunque profitto. Non so perché sia sfuggito questo a Pasolini, forse perché in Italia eravamo agli esordi, i Sert non c'erano ancora, ma solo cliniche di disintossicazione per i più ricchi di cui ovviamente non si faceva parola... eppure anche lui nei viaggi a New York era rimasto molto affascinato dal fermento artistico culturale della Factory di Warol e dai locali notturni come il Club 54, il CBGB's che però erano posti dove la droga scorreva a fiumi nel sangue di ogni singolo individuo che si trovava lì. Il fatto che comunque non viene tenuto in considerazione è che più si raffina il modo di vivere di una società, più l'alienazione aumenta, perché non si tratta di preferire uno spinello a un buon libro, si tratta di scegliere, consapevolmente o meno, se decidere di alienarsi in un modo o nell'altro. Con la cultura non credo che sia possibile una rivoluzione, soprattutto oggi come 45 anni fa, governi ed eserciti hanno e avevano il pieno controllo della situazione del paese in cui sono.(Ma per questo basterebbe già ricordare la Comune di Parigi). Ho capito che Pierpaolo Pasolini auspicava a una rivolta culturale, probabilmente fattibile proprio nell'immediato dopoguerra, forse, da parte proprio dei giovani e che aveva capito che il fenomeno droga pesante era un'altra forma di epurazione degli schiavi che si sarebbero trovati a disagio, ribellati o falliti davanti alla grande macchina imperialista anche se la strategia della tensione era già iniziata 6 anni prima con Piazza Fontana. Però e ripeto, era fuori dal problema, fortuna per lui e non so se le cose si vedono meglio dall'esterno o da dentro. La crudezza delle sue parole ha dato comunque la sensazione di sentenza anche a me. Ma la realtà è che poi la morte è arrivata proprio a lui, che pur non avendo le prove, aveva comunque capito più di ogni altro uomo di cultura del suo tempo che la grande macchina era fatta ad hoc, per generare nuovi schiavi, nuove famiglie disgregate, nuovi figli infelici e una brama di fuga da tutto ciò che non è più possibile ribaltare in alcun modo. In sostanza siamo costretti a vivere, in un modo o nell'altro in un gran mucchio di letame.
Un drogato è disumanizzato. Quello che hanno fatto del mondo lo hanno fatto grazie a quelli come te, ossia ormai quasi tutti, ridotti a pupazzi che si fanno somministrare il copione quotidiano.
E cosa avrebbe detto Pasolini da aborrire? Non ha detto quello che hai capito: non ha detto che i drogati hanno qualcosa in meno di altri, anzi pare che gli altri siano già morti, simbolicamente, che si siano plasmati alla cultura di massa e per questo non soffrono, mentre il drogato rifiuta di omologarsi ma non lotta per sopravvivere alla realtà, si arrende e vuole morire, spegnersi in qualche modo.
Quel VUOTO è un vuoto sacro, non è il nulla ma il vuoto contiene in sé qualcosa che sta al buio, è come un grembo materno che se fecondato ne nasce la vita; il drogato e gli altri dipendenti come gli alcolisti ecc (Pasolini qui parla solo di drogati, magari più in là avrebbe parlato di tutti gli altri sfoghi) non feconda il suo vuoto ma lo lascia arido.
"La persona per bene" poi è la rovina che ci porta la nostra cultura: non dobbiamo essere persone per bene ma solo persone che si arrabbiano quando è giusto ed è proprio perché abbiamo paura di mostrare i denti, perché qualcuno ci potrebbe addittare come violenti che cadiamo in depressione o nelle droghe ecc...La violenza occorre, è Erotica, è impulso di vita (la vitalità che diceva Pasolini) è quello spirito, quel fuoco sacro, la grazia (anche di grazia parla qui Pasolini) ma dal bigottismo riconosciamo solo un tipo di violenza: quella bruta.
Avere vitalità non significa amare la vita idealizzata, significa lottare per la vita reale.
Pasolini non ha detto nulla di ciò che tu hai frainteso perché ti sei lasciato trasportare dall'oppio del *sentimentalismo (anche di questo parla Pasolini), cioè te la sei talmente presa sul personale circa il *disprezzo (quel Male Sacro Santo che il maschile con il suo D-io "IO Egoico" odiano quando lo ricevono ma che non disdegnano nel disprezzare gli altri ma con l'unico motivo di disprezzare non la persona vigliacca ma disprezzare la sua vitalità, la sua sacra violenza erotica) che Pasolini dice di avere per i drogati che non ci hai visto più, hai storpiato ogni sua parola per non guardare ancora dentro di te, quel vuoto che aspetta di essere riempito e di cosa se non inizialmente di amore e accoglienza? La vita viene dopo l' amore e l'accoglienza, prima il rapporto, poi il seme e poi nasce il neonato, e poi viene messo al mondo.
Accettare significa guardare la realtà e guardare la realtà significa poterla modificare dentro di noi, in quel vuoto, nel modo in cui riusciremo a stare al mondo nonostante il mondo.
la storia delle droghe percorre parallelamente quella delle civiltà. Si potrebbe andare indietro nel tempo di molto.
Non è la stessa cosa, ma il risultato è identico dal punto di vista dell'asservimento e dell'assuefazione sociale. La differenza è che le droghe industriali disumanizzano, e il risultato è un mondo nullificato.
@@bici897 l'80% del romanticismo odora di sostanze stupefacenti (Coleridge, Baudelaire etc.)e volendo potremmo spaziare nelle varie arti andando indietro fino alla preistoria con le pitture rupestri oppure "avanti" fino ai giorni nostri con Schifano e Warhol. Da non trascurare poi l'argomento religione e ritualistica , (i culti misterici dell antica grecia, il Dionisismo,il misterioso "soma", Bacco etc etc. L'argomento e' davvero ampio.
@@robertofrattini4797 E quindi? Rispetto al discorso?
@@bici897 Voglio dire che ,appunto,le droghe esisteranno sempre ; la natura stessa lo prevede ma è soltanto da quando esiste la civilta' di tipo industriale che l'assunzione di sostanze ha perso ogni valenza legata alla tradizione e/o alla cultura per diventare un affare milionario per gente che cerca di distrarsi in un modo o nell altro. In oriente esistono trattati sulle droghe che ,se osservati, ti consentono di campare 100 anni ,in india la marijuana è presente persino nei gelati che acquisti per strada ed è cosi' da millenni. Poi c'e' tutto un discorso a parte per le sostanze psichedeliche,che troviamo tranquillamente facendo una passeggiata in qualche bosco nel periodo giusto. Ma qui dovremmo cominciare col parlare dei boschi quali luoghi sacri; che ti consentono con alcune qualita' di funghi , di vivere una esperienza mistica ed una fusione con tutto quanto il creato. Non a caso con il concilio namnetense la chiesa cattolica decise di abbattere tutti gli alberi millenari presenti sul suolo europeo; e difatti in europa ,a differenza di altri paesi,non esistono piu' alberi millenari in quanto le persone erano naturalmente portate ad adorarli come divinita'. Sappiamo poi tutti com'e' andata a finire: la croce al posto degli alberi e le chiese invece dei boschi.La societa' ci vuole tutti quanti produttivi e soprattutto consumatori ; chi farebbe le guerre se le persone trascorressero il tempo concentrati sul versante spirituale della vita? Chi passerebbe la propria vita inchiodato in qualche ufficio? E allora entra in gioco il controllo da parte delle gerarchie appartenenti lo stato,la criminalizzazione che consente loro di esercitare del potere sulla persona, ed i sensi di colpa. Noi neanche ci accorgiamo piu' del livello di controllo e manipolazione che influisce sulle nostre vite .E allora mi domando:puo' darsi che le droghe sono cattive se non le si usa in modo corretto e consapevole ,cosi' come i soldi, l'automobile o la plastica?!
@@robertofrattini4797 Scemenze. Niente è "così per sempre", se non quando fa comodo crederlo.
La droga serve alle multinazionali per rendere pecore le persone, e per guadagnare un sacco di soldi sottobanco. E' mafia, nient'altro.
E' esattamente il contrario di quello che dici tu: al capitale servono masse rimbecillite e intontite, e le hanno ottenute grazie alla droga.
Solo Grazie, nient'altro
Un genio stratosferico ❤❤️🔥
Operazione “Blu Moon“ degli americani.
Degli americani. Senza una classe politica che si è svenduta il paese, cosa vuoi che facciano gli americani.
Passarono gli anni l'essere umano è peggiorato 😢
Thank you!
Grande verità ❤❤❤❤
Grazie Valter.
Dino Prediali...che tenerezza la sua testimonianza.
Aveva ragione per vari punti anche se l' evasione dalla realtà accompagna tutte le epoche attraverso l'alcol che resta da sempre la droga delle classi povere.
Elemire Zolla :il Dio dell'ebrezza.
Altrove brillante, qui mostra tutte le carenze di alcuni aspetti del suo pensiero: un discorso fumoso che non sa avvicinarsi agli aspetti fondamentali del problema che vorrebbe affrontare, annega nel discorso intriso di intellettualismo razionale. C'è da pensare, di conseguenza, che sia troppo simile al suo il vuoto esistenziale che radica il bisogno di drogarsi
Ma non capisci che la droga è il punto di tutto?
@@bici897 ma non capisci che la droga non è "punto" bensì conseguenza di qualcosa di interiore?
@@jeemale7664 No, è conseguenza della mafia.
Bi Ci ah certo la gente si droga perché esiste la mafia
Compri la verdura perché esiste la Valfrutta o perché vuoi mangiare?
@@bulicobennato1896 La frutta non altera la coscienza, non è vietata dalla legge, non viene prodotta con delitti e sangue dei poveri, né istiga al delitto.
Qualcuno tra i sotto commenti mi ha mandata a *fottermi, glie l'ho augurato anche a lui perché significa "iniziare a vivere", gli ho scritto.
C'è tanta ignoranza sui termini.
Dal latino futùere e il greco phyteyc stanno al pianto, quale metafora di creazione. Phu (greco) e fu (latino) equivalgono a nascere (da cui, anche, feto).
L'uomo deve fare pace con sé stesso e con i termini perché scoprirà che non c'è nessuna terminologia che possa servire ad abbattere un uomo. La lingua fu creata da dotti e non da gente stupida, quindi nessun termine in realtà serve a distruggere un uomo, anzi...tutti i termini servono a vivificarlo, anche quelli che l'uomo ignorante dopo che si è alfabetizzato ha rifiutato perché nella sua volgarità ancora delle caverne non li accettava, non accettava e non accetta tutt'ora la parte naturale di sé, quella che sta alla mercé della vita e non la vita alla mercé dell'uomo.
Fottere è un termine inaccettato dall'ignoranza, e invece è un termine completamente privo di volgarità e disprezzo, e indica proprio l'atto della creazione.
Fottersi significa finalmente distruggere le proprie barriere difensive, quelle costruite per paura di cadere in vivere e tenersi immacolato, senza nessun peccato, un Dio in pratica.
Il tizio non sapendo cosa significa ha proiettato su di me quello che l'incoscio gli suggerisce che lui deve fare ma non accettandolo lo ha scaricato su di me... insomma, gli auguriamo tutti di cuore di iniziare a fottersi una volta per tutte.
intanto scrivi al singolare ma soprattutto a lui, permalosone, che a noi non ce ne fotte una minchia. 😂
Chi narra ,Pasolini?
No
dopo tanti anni, tragedia ancora attualissima. I miei figli giovanissimi sono attirati e affascinati dalla droga , cosi' come lo erano i ragazzi della mia generazione. La societa' e gli intellettuali non hanno abbastanza analizzato (pasolini alemno ci provava) questo dramma. Sono 50 anni che la droga è un problema sociale grave e tutti si voltano dall'altra parte da 50 anni a questa parte. Perchè?
perché ora che molti giovani non studiano e non lavorano e potrebbero sognare la rivoluzione arriva la droga a spegnere i loro sogni - infatti la droga oggi costa poco e si compra su internet, è veicolata dai musicisti . Per esempio i trapper che insegnano a bere il tantum rosa o a mescolare lo sciroppo per la tosse makatussin con la sprite . Se ha un figlio gli insegni ad informarsi, consiglio i video di Marta di Forti su psichiatry on line per quanto riguarda la cannabis e i video di Gilberto di Petta sui nuovi tipi di psicosi indotti dalle nuove droghe - la psicosi sintetica . Bisogna combattere la droga con la cultura, con la consapevolezza . Non drogarsi, non avere vizi ed essere rivoluzionari, questa è la vera scelta di libertà oggi !
Vuoi che tuo figlio non si droghi? Fagli suonare il pianoforte o giocare a pallavolo. E' "depresso"? Buttalo in piscina e fagli fare 100 vasche.
L'uomo che ha il senso della propria grandezza non si droga.
A volte basta leggere ai propri figli quando è il momento il libro giusto.
La droga nullifica la dignità, la specificità e l'umanità: l'arte, la compassione, il senso della giustizia, la pienezza del corpo, ossia tutto ciò che è vero sentire, è nemico della droga e dei criminali che vogliono il popolo servo.
@@bici897 -mi pare che lei , per certe cose, viva nel mondo delle favole. Lei ha figli/e ?
@@gasparucciox9706 Io sono figlio, come lei, e so cosa vuole un ragazzino perché lo sono stato, come tutti.
Mai pensato nemmeno di fumare, mentre tutti intorno a me già dalle medie facevano qualunque cosa, erano gli anni '80, si può immaginare, perché pattinavo, facevo sport con gli amici, educati come me, perché ero contento di giocare, di essere amato, di leggere, fare ottime figure a scuola, e perché il mio ego è stato educato a non svilirsi, quindi lo so bene che in una persona sana non ha alcun senso nemmeno l'idea di intossicarsi.
E, fondamentale, da bambino molto piccolo, quando un genitore ha campo assoluto, mi hanno letto libri come Cuore e i Ragazzi della via Pal. Imparare il senso dell'onore.
@@bici897 - i tuoi genitori sono stati fortunati perche' hai sviluppato una personalita' tua , senza farti influenzare da mode e atteggiamenti che ..ripeto , sono diffusi da 50 anni almeno. Non e' facile educare i figli , ne' giudicare ne' mettersi della testa degli altri , anche se sono i tuoi figli. . Non ci sono regole fisse t'assicuro, ne' ricette magiche. I figli divnetano sempre qualcosa di diverso da cio' che tu ti aspetti , nel bene e nel male. ai miei figli ho cercati di dare dei valori. certi li hanno acquisiti , altri no. Ma sono persone, che devono decidere con la propria testa..."buttare in piscina" qualcuno , t'assicuro non serve a nulla...perche' poi non e' detto che voglia nuotare. Non e' facile, coi miei figli poteva andare peggio...alla fine non mi lamento
ma perche' non lasci qualcosa agli specialisti?
Specialisti si ci nasce non ci si diventa
Pasolini un invidioso.Pavese un vero poeta intellettuale.
💙
Ha parlato di tutto meno che della soluzione
messaggio per jon cinaski....scusa ,ma da come ti esprimi dai veramente l'impressione di non aver mai letto un libro...e non solo di Pasolini.
se poi giudichi Pasolini un arrogante, stupido e superficiale....è una tua personalissima congettura....secondo me ,come tanti non sei in grado di capire il suomessaggio alla gente ma soprattutto il suo intelletto che era 50 anni avanti ...rispetto al tuo
La droga... questo ho capito: "la droga"
Non c'è niente da fare, vince ancora una volta il silenzio. Battuto anche il tiki taka
*Manierista= Artista elegante ma sostanzialmente arido e superficiale.
Era veramente cosi stupido ed arrogante Pasolini????...bene..ora ho la certezza di non essermi perso niente non avendo mai letto un suo libro,ma proprio niente..anzi,tempo guadagnato e meglio sfruttato leggendo SCRITTORI VERI...... ..aah gia...ma pasolini era un intellettuale...mica solo uno scrittore. ...Beh..ben felice di essermi perso un"intellettuale"?? Tanto superficiale.
Saluti.
Dai, non piagnucolare...magari guarda il tuo vuoto, riempilo e fai l'uomo.
@@jo.pavone ma Fottiti 🤣🤣
@@joncinaski850 scommetto che non sai nemmeno cosa significa. Credi sia un insultino d asilo e invece è cosa augurabile e dovresti farlo anche tu per poter vivere...fottersi è iniziare a vivere.
@@joncinaski850 Dal latino futùere e il greco phyteyc stanno al pianto, quale metafora di CREAZIONE. Phu (greco) e fu (latino) equivalgono a nascere (da cui, anche, feto).
SAPPILO FARE ANCHE TE
@@jo.pavone seeee seeeee , tu sì che sei colto/a APPLAUSI SIGNORI 🤣🤣🤣 A Ri Fottiti .😂😂😂