ROVERETO TRAVEL VLOG, BEST COFFEE AND AN ALPINE PARADISE

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  • Опубліковано 11 січ 2025

КОМЕНТАРІ • 24

  • @Temboz
    @Temboz 3 роки тому +2

    Ha..I see the place hasn't changed one bit...I visited Italy in the late 90s as a tourist and stayed in Rovereto was there for a full six months...I had a ball there and remember biking on those narrow Italian Roads..those were good times will definitely love to visit again someday.

    • @DramaticallyExpatic
      @DramaticallyExpatic  3 роки тому +1

      Thanks a lot for your comment! Rovereto is lovely, hope you'll get to visit it again soon 😊

  • @Tine_Chris
    @Tine_Chris 2 роки тому

    I knew Rovereto only from driving by. Thanks vor this nice and informative video.

    • @DramaticallyExpatic
      @DramaticallyExpatic  Рік тому +1

      Hope you’ll get to visit it!

    • @Tine_Chris
      @Tine_Chris Рік тому

      @@DramaticallyExpatic Thanks to your video I will make a stop in Rovereto this autumn.

  • @Kahappy68AVlog
    @Kahappy68AVlog 3 роки тому

    Seems that coffee is very tasty., nice place thanks for sharing..

  • @videocloset5278
    @videocloset5278 2 роки тому

    Great vlog. Can you please tell what camera are you using. Thanks 😀

  • @bradshaw1124
    @bradshaw1124 3 роки тому +3

    Could see you on TV doing travel documentaries, very charismatic.

    • @DramaticallyExpatic
      @DramaticallyExpatic  3 роки тому +3

      Thank you so much! If you know someone on TV, send them a link to my channel 😉
      (Actually, I used to work as a TV presenter, check out my video "15 facts about me" if you're curious to find out more about it 🙈)

  • @relaxingtravel-LosAngeles
    @relaxingtravel-LosAngeles 2 роки тому

    beautiful video.. we visited Italy May 2022 but planning Dolomites and your video is perfect.. would love to return and take more videos. subscribed.

  • @lorismunafo6999
    @lorismunafo6999 3 роки тому

    Ciao. Quasi 1000 iscritti. Bravissima.👍🥳🥳

  • @georgesmith5708
    @georgesmith5708 3 роки тому +1

    Giorgio from Sondrio says HI! to his friend Umberto living in Rovereto.
    I'll come to visit soon, promise!

  • @gaiusmarius1965
    @gaiusmarius1965 3 роки тому +3

    @Dramatically Expatic In generale sono un fan dei tuoi video. Un consiglio però: cambierei il titolo ed eviterei i riferimenti all'Austria che per molti italiani - e soprattutto per trentini - è un'offesa. Potrebbe spiegare i 'non mi piace' (che pochi istanti fa erano 10 ma ora sono curiosamente svaniti). Si può immaginare la reazione degli ucraini se si dicesse "per me Odessa assomiglia alla Russia" o "Crimea: Russia o Ucraina?". Infatti, quando si tratta di entrambe le province della regione (Trentino-Alto Adige), ti consiglierei di non affrontare affatto l'argomento nei video. Lascia parlare le città ed i paesaggi, lascia che siano giudicati per i propri meriti, anziché cercare di etichettarli o confrontarli con altri paesi, in particolare l'Austria.
    Permettimi di sottolineare anche che solo perché le Alpi - per ovvie ragioni paesaggistiche e climatiche - non assomigliano al 100% alla Toscana o Bologna non significa per questo che siano austriache o svizzere. Le regioni alpine non sono meno italiane della Pianura Padana. Tale inferenza contraria è molto probabilmente la causa dei 'non mi piace'. Tanto più che a Rovereto l'architettura storica è più che altro veneta o 'venezianesca'; non c'è niente di austriaco né di svizzero.
    Da alpino italiano, affermo che offende anche me quando si definisce l'Italia solo in base a ciò che si trova al centro-sud o nella Pianura Padana, e così facendo si finisce per equiparare erroneamente il nostro patrimonio alpino e la nostra cultura italica al mondo germanico con cui ha poco a che fare. Il Trentino non è austriaco, così come la Val d'Aosta non è francese, Napoli non è spagnola e la Sicilia non è nordafricana. Luoghi comuni e fraintendimenti anacronistici che ormai sono diventati per noi piuttosto irritanti.
    Un ultimo consiglio: eviterei anche i tentativi di dipingere come 'multiculturali' le storiche città italiane come Bologna e Padova, come è stato fatto in altri video. Perché anche questo può diventare fonte di offesa. L'Italia non è Odessa; storicamente, città come Padova e Bologna erano fino a pochi decenni fa compattamente italiane. Al massimo un ebreo qui, un mercante straniero o uno studente di scambio là, ma in realtà nessuna vera e propria diversità di cui parlare; prima degli anni '90 non erano mai città internazionali come, ad esempio, New York o Salonicco.
    Quando si tratta di grandi città italiane come Bologna, Milano e Torino la maggior parte degli individui non italiani che vi si trovano oggi non hanno radici antiche in questi posti: sono di recente origine immigrata e solo ora stanno cominciando a modificare il carattere italiano di queste città. La cultura storica di tali posti è italianissima e fino a poco tempo fa lo era anche la composizione demografica. Insomma, interpretare la storia italiana in chiave di ideali progressisti odierni è un po' forzata.
    A parte questo apprezzo i video ed i tentativi di mostrare al mondo la piccola Italia che spesso viene ignorata o dimenticata.

    • @DramaticallyExpatic
      @DramaticallyExpatic  3 роки тому +3

      Innanzitutto, vorrei ringraziare per l'impegno messo in questo commento - apprezzo sempre la critica obiettiva! Sicuramente non intendevo a offendere nessuno e mi dispiace molto se è sembrato così. Ammetto di aver trascurato questo dettaglio, ma posso dire anche che non è stata solo la mia impressione, ma più che altro quello che ho percepito dopo esserci stata e dopo aver parlato con alcuni trentini.. poi ovviamente capisco che tutti sono diversi :)
      Per quello che riguarda l'internazionalità di alcune città però non sono molto d'accordo in quanto sì, sicuramente è il quadro di oggi, ma è così ed è quello che vediamo; è impossibile negare la globalizzazione e i suoi effetti, che siano buoni o cattivi. Quando parlavo però dell'internazionalità in contesto storico intendevo perlopiù il mondo universitario (ed è stato anche detto in quel contesto), in quanto sia l'università di Bologna che l'università di Padova attiravano da sempre gli studenti da tutto il mondo. Detto ciò, non nego mai l'italianità di quei posti, ma solamente affermo quello che vedo ☺️
      P.S. non mi sono apparsi i 10 "non mi piace", e non credo sia possibile cancellarli, almeno che gli autori stessi non abbiano cambiato l'idea 😉 In ogni caso ognuno ha il diritto di esprimersi!

    • @georgesmith5708
      @georgesmith5708 3 роки тому +1

      Buongiorno a tutti.
      Anche io vengo da una regione alpina, che storicamente è stata snodo e passaggio di genti e commerci, e porta ancora oggi, dopo secoli, i segni delle diverse culture che qui si sono incontrate e anche scontrate.
      Parlo della Valtellina, dei suoi rapporti con i Grigioni di lingua tedesca, con gli Spagnoli, e tanti altri.
      All'imbocco della Valle abbiamo ancora il Forte di Fuentes, per esempio, e molti cognomi portano il segno della dominazione spagnola.
      Mia nonna era di Pavia, nata nel 1907, e nel suo dialetto trovavo moltissime parole francesi.
      Cosa è l'italianità, cosa ci rende speciali e differenti da tutti se non la capacità di aver assimilato nei secoli il meglio (e a volte il peggio) dei popoli che sono passati per la Penisola?
      Parole come tappo, zuffa, bottiglia, hanno origine longobarda, non latina, e ne potremmo citare mille altre.
      L'impero romano aveva il suo centro nel Mediterraneo, che univa anziché dividere.
      Moltissimi soldati delle legioni romane erano neri africani, proprio di pelle nera, non solo berberi, specialmente nelle ausiliarie, come dimostrano i recenti scavi archeologici lungo il Vallo Adriano.
      Roma stessa era un coacervo di genti, l'alta cultura era di origine greca, per non parlare delle religioni, molte provenienti dall'Africa e dall'Egitto.
      Poi dalla Palestina....
      Vi erano vie di commercio che dalla Sicilia arrivavano in Siberia, le Repubbliche Marinare, eredi della potenza navale romana, commerciavano con tutto il mondo di allora. Guardiamo le architetture orientali di Venezia.
      Quindi il mondo antico è sempre stato più globale del presente.
      Cosa ci manca oggi: la capacità di assimilazione, lo slancio di dare un esempio, la vitalità di non farsi soverchiare.
      E la capacità seria di accogliere.

    • @DramaticallyExpatic
      @DramaticallyExpatic  3 роки тому +3

      @giorgio ferrario Grazie per questo commento! "Il mondo antico è sempre stato più globale del presente" - sono le parole bellissime e altrettanto vere. Mi è venuta in mente una frase di un libro sulla storia italiana.. parlava di quanto l'Italia fu sempre stata il luogo di passaggio delle moltissime tribù e delle tantissime nazioni, e di conseguenza il paese fu sempre culturalmente arricchito.. La cittadinanza romana fu all'epoca conferita ai popoli conquistati sempre con lo stesso scopo: arricchire la propria cultura grazie ai contributi delle altre nazioni.
      La capacità di accogliere, mi sembra, è da sempre nel sangue italiano e la vedo spesso, anche tra le persone che seguono questo canale ❤️
      Ringrazio ancora a tutti per l'attenzione che prestate ai miei video e per la vostra opinione!

    • @pile333
      @pile333 3 роки тому +1

      @@georgesmith5708 Sì, L'Italia è sempre stata un ponte, anche geografico, tra Nord e Sud e tra Est ed Ovest. Non dimentichiamoci anche l'anima "slava" dell'Italia, anche se è un tasto dolentissimo per gli italiani.

    • @georgesmith5708
      @georgesmith5708 3 роки тому +1

      @@pile333 certo! Vogliamo parlare delle enclave antichissime di origine albanese (lingua che tuttora parlano) nell'Italia meridionale? O viceversa delle genti istriane e dalmate?
      È vero, la storia del Novecento è carica di fatti violenti, di sangue, di repressione, di genocidi.
      Dobbiamo ricordare e sempre, ma dobbiamo anche saper guardare al futuro.
      Non credo ad esempio che i trentini italiani possano oggi odiare la musica di Mozart perché era austriaco.....e viceversa gli austriaci non possono tenere per sé soli questo tesoro dell'umanità.
      Guardiamo indietro, sempre, ma per guardare avanti, insieme.