Ottima spiegazione Jacopo! Mi hai fatto tornare indietro nel tempo di qualche decennio rivedendo i semafori di 2°CAT, quanti ricordi dietro quei contrappesi e qui lumini rosso/fucsia e verde/bianco. Il segnale di attenzione una volta era un generico segnale di attenzione, veniva infatti usato come avviso di rallentamento, prima dell'introduzione di quello moderno, sia come appunto pseudoavviso di un semaforico di 2°CAT, inoltre esistevano anche i segnali di 3 cat che erano i genitori del segnale di avviso, semplicemente ripetevano l'aspetto di quelli di 1 cat. In Italia credo che l'unico posto in cui sono ancora presenti sono la protezione di Roccaraso e Castel di Sangro, fino a pochi anni fa c'era la protezione di Spinazzola, Salsomaggiore T. e qualche stazione delle ferrovie sud est, credo Taviano ma se andiamo ancora leggermente indietro si aggiunge ancora Cantù, Merone, Palazzolo sull'Oglio, Avellino e buona parte della rete FSE, della rete EAV e della rete FAS.
Da appassionato di treni e ferrovie - nonché fermodellista - non posso che apprezzare i tuoi video, ma devo aggiungere che la qualità e la competenza che dimostri, soprattutto del punto di vista didattico, è sopra la media: ottimo
È proprio così si vede che hai una passione sfrenata per il tuo lavoro e per l’insegnamento. Quando si fa qualcosa che congiunge la totalità dei propri interessi si è a cavallo.
Sono appassionato di ferrovia ed in particolare sul segnalamento e l’impiantistica legata ad essi come gli ACEI, il BEM e altri. Se approfondirai questi temi te ne sono grato.
Grande Jacopo, oggi ho guardato questo tuo video che mi era sfuggito. Mi hai riportato indietro nel lontano 1972, alla scuola di Aiuto Macchinista e subito dopo ai primi viaggi da secondo agente. Quanta attenzione dovevamo avere. Sopratutto con i segnali di seconda categoria, che magari era stazione sede d'incrocio in linea retta da DU, i segnali non ti davano l'indicazione di come entrare in stazione bensì ti dovevi tenere bene in vista quel famoso M3 che oltre ai rallentamenti ti diceva anche che in tale stazione dovevi entrare in binario deviato. Senza parlare poi degli spostamenti d'incrocio con M1 ed M1 con anziché quando uno dei due treni o entrambi maturavano ritardo, numero di dispaccio il treno che avanza niente il treno trattenuto. Mi fermo qui Jacopo ben vengano le nuove tecnologie per la sicurezza dell'esercizio. Se lo leggi è vedi che ho detto castronerie, chiedo venia. Buona serata 😊👍.
Egr Jacopo, complimenti per il video , chiaro e ben fatto. Le cose dette mi venivano spiegate e poi chieste (come interrogazione dei miei amici macchinisti).Ora questo non accade più per il pensionamento degli stessi ma i concetti fondamentali penso mi siano rimasti. Un saluto. Ferrovipatico triste.
Ricordo che fino agli anni ottanta la stazione di Salerno era dotata di segnali semaforici. Un magnifico candeliere di protezione a più ali lato Battipaglia.
Bella la storia del segnalamento, seppure, per ovvi motivi, priva di spiegazioni riguardo gli azionamenti meccanici (che conosco, da ex segnalatore). In un precedente video avevi chiesto collaborazione e, chi si fosse offerto avrebbe, come da tua richiesta, dovuto scriverti in privato. Non sapendo quale "privato" e non disponendo di tuoi recapiti oltre quello pubblico di UA-cam, mi sono permesso, giorni fa, di scriverti su Messenger, ma a tutt'oggi non ho ricevuto risposta... Tranquillo: continuerò a seguirti!
Grande esposizione "as usual". 30 video sui segnali ci starebbero, i treni sono belli, ma la cosa più bella è la regolazione del loro movimento, una coreografia algoritmica splendida. E ci sono tutta una serie di cosine che non si vedono o non si notano e la cui origine ha motivi veramente seri (tipo, gli inglesi, e americani che alzano il segnale invece di abbassarlo). E particolarità, come la permanenza dei lumi a petrolo in Sardgegna a naso sono tante. Quanto alla domanda fatta al minuto 3, sui movimenti dei segnali a mano, io direi si, almeno vedendo il regolamento delle Liverpool & Manchester (lo si trova su Amazon, solo in inglese).
Buona sera Jacopo, sono un macchinista, da qualche anno in pensione, che ti segue in questi video. Persona simpaticissima (avessi avuto un istruttore così, ai miei tempi!). Peró, permettimi una critica, i video che realizzi li fai per gente interessata e appassionata e non a noi che siamo dell'ambito ferroviario, cosa voglio dire: sei chiaro per me ma non per un profano o chi entra in questo mondo, usi troppi paroloni incomprensibili. Hai un enorme lavagna alle tue spalle, utilizzala con esempi e tracciati e non come sfondo. Faccio parte di una Associazione di Palermo e alcuni amici dopo aver ascoltato i tuoi video mi chiedono spiegazioni in merito a certi punti, per loro strani. Te pensa che qualcuno di questi amici, alle mie spiegazioni aggiunge come sottofondo le musiche di Quark. Ah, ah, ah! Comunque, bravo
I segnali a disco girevole saranno anche "superati", nel senso che non sono più in uso, tuttavia hanno lasciato un piccolo indizio che ancora oggi si può leggere sul R.S., precisamente all'art. 22. "L'assenza dei segnali significa che la via è libera" ci accompagna almeno dal 1886, ed è una copia spudorata del "Code Verlant" (il primo regolamento unificato francese) del 1885, che recitava "Dans tous les cas, l'absence de signal indique que la voie est libre." Ma perché "l'assenza dei segnali significa che la via è libera"? Eh beh, è presto detto: quando i segnali a disco erano "aperti", si presentavano col disco parallelo al binario, e di conseguenza si rendevano, di fatto, invisibili al personale dei treni. Cioè, come se fossero... assenti! 😉
Un'altra precisazione: prima della nascita dei segnali di avviso esistevano i segnali di 3ª categoria (contrassegnati dal numero "3" sull'ala o sul disco); questi erano sostanzialmente dei segnali "ripetitori" e venivano usati sulle linee dotate di sistemi di blocco (telegrafico e telefonico, all'epoca) in precedenza dei segnali di 1ª categoria. Non erano però segnali di avviso e proiettavano anche loro luce verde o rossa. Il comportamento del macchinista era simile a quello nel caso dei segnali di 2ª categoria non preceduti da segnale di attenzione: (alla brutta) vedi il rosso, provi a fermarti prima di oltrepassare il segnale di 3ª categoria, ma poi potevi avanzare in marcia a vista fino al successivo segnale di 1ª categoria disposto a via impedita. I segnali di 3ª e 1ª categoria erano manovrati dallo stesso meccanismo, a fune o a catena. Poi i segnali di 3ª categoria vennero "segati", modificata l'ala con la tipica coda di rondine, "disaccoppiati" dalla manovra per mantenere l'avviso indipendente dal segnale di 1ª categoria, e colorati di un giallo molto carico e coi vetrini verdi o "aranciati". Il resto è storia.
@@FSantoro91I segnali (dischi girevoli e semafori) di 3ª categoria erano utilizzati lungo le linee esercitate col sistema del distanziamento a tempo. Fu con l' avvento del distanziamento a spazio (giunto telegrafico, blocco elettrico e simili) che furono trasformati in dischi o semafori di avviso. Lungo le linee in cui erano apparsi i segnali delle tre citate categorie, il disco o il semaforo di 2ª categoria svolgeva contemporaneamente le funzioni del segnale di 3ª e del segnale di 1ª categoria. Avrebbe dovuto essere eliminato in seguito alla scomparsa del distanziamento a tempo, ma, attesa la sua semplicità, lo si è mantenuto per le linee secondarie (cosiddetti "rami secchi"). Con l'avvento del codice Verlant, in Francia il colore o la luce verde ha perso il significato di rallentamento, pericolo eccetera ed ha sostituito la luce bianca notturna dei segnali meccanici, Carrè violet a parte. In Francia tutti i segnali meccanici disposti a via libera non si vedono, con esclusione del Sémaphore. Ho visto segnali verdi di rallentamento lungo la Genova - Casella, le Calabro Lucane e altre ferrovie in concessione. Per alcuni anni, presso il Compartimento di Bari delle Appulo Lucane il colore giallo aveva sostituito il colore verde dei segnali di rallentamento ed anche il piccolo disco posto sul retro dei segnali a disco girevole era stato modificato, mentre presso il Compartimento di Potenza il verde era rimasto ad indicare rallentamento, pericolo eccetera. L'equivalente del Mod. M3 delle Calabro Lucane era stampato su carta di colore verde.
Il codice Verlant è un sistema di segnalamento ferroviario adottato in particolare in Francia. Fu inventato da Eugène Verlant e sistematizzato in Francia a partire dal 1936. Le caratteristiche principali del codice Verlant sono l'adozione del verde per segnalare la via libera, del giallo per annunciare l'arresto o il rallentamento e del rosso per segnalare la fermata. Quello del 1885 è un altro codice che, fra l'altro, ha trasformato il Disco rosso girevole in un segnale a distanza, com' è tutt'ora anche nel segnalamento luminoso, facendo inorridire la rete PO (in seguito PO-Midi) che, per tutta risposta, ha abolito totalmente i dischi sostituendoli col Carrè. In Francia, Disco rosso girevole e Sémaphore sono segnali con significato totalmente differente, mentre in Italia i semafori hanno sostituito i dischi girevoli mantenendone più o meno lo stesso significato. Solo quando ne erano rimasti veramente pochi, furono equiparati ai semafori di 2ª categoria ancorché non recassero più alcun numero. Ho visto un disco girevole lungo la faentina prima della sua ricostruzione
Video molto interessanti vorrei sapere il significato dei numeri sui locomotore es.464 656 e così via e quello sulle ale tipo 582 801 883 e altre e poi parla molto dei locomotore e non delle elettromotrici grazie
Sapere insegnare non è da tutti,e avere la curiosità dell'allievo unità alla bravura dell'insegnante completa il tutto... grazie ancora Jacopo👏👏👏🚦
Carlo che dire, Grazie grazie mille🙏🏻
Sei bravo come insegnante... i tuoi allievi avranno tutti volti altissimi !!!
Paolo grazie!!! Si, i miei allievi sono molto bravi ma non per merito mio, il merito è tutto il loro❤️
Ottima spiegazione Jacopo! Mi hai fatto tornare indietro nel tempo di qualche decennio rivedendo i semafori di 2°CAT, quanti ricordi dietro quei contrappesi e qui lumini rosso/fucsia e verde/bianco. Il segnale di attenzione una volta era un generico segnale di attenzione, veniva infatti usato come avviso di rallentamento, prima dell'introduzione di quello moderno, sia come appunto pseudoavviso di un semaforico di 2°CAT, inoltre esistevano anche i segnali di 3 cat che erano i genitori del segnale di avviso, semplicemente ripetevano l'aspetto di quelli di 1 cat. In Italia credo che l'unico posto in cui sono ancora presenti sono la protezione di Roccaraso e Castel di Sangro, fino a pochi anni fa c'era la protezione di Spinazzola, Salsomaggiore T. e qualche stazione delle ferrovie sud est, credo Taviano ma se andiamo ancora leggermente indietro si aggiunge ancora Cantù, Merone, Palazzolo sull'Oglio, Avellino e buona parte della rete FSE, della rete EAV e della rete FAS.
Stefano grazie mille per il messaggio e per le preziose informazioni ed integrazioni🙏🏻
@@jferraccioli ❤
Da appassionato di treni e ferrovie - nonché fermodellista - non posso che apprezzare i tuoi video, ma devo aggiungere che la qualità e la competenza che dimostri, soprattutto del punto di vista didattico, è sopra la media: ottimo
Michele davvero mille grazie 🙏🏻 sono felice che ti piaccia il canale e spero che mi darai la tua opinione anche sui video successivi!
È proprio così si vede che hai una passione sfrenata per il tuo lavoro e per l’insegnamento.
Quando si fa qualcosa che congiunge la totalità dei propri interessi si è a cavallo.
Sono appassionato di ferrovia ed in particolare sul segnalamento e l’impiantistica legata ad essi come gli ACEI, il BEM e altri.
Se approfondirai questi temi te ne sono grato.
Certo Carmelo! Se il canale piacerà pian piano li vedremo tutti😊
Grande Jacopo, oggi ho guardato questo tuo video che mi era sfuggito. Mi hai riportato indietro nel lontano 1972, alla scuola di Aiuto Macchinista e subito dopo ai primi viaggi da secondo agente. Quanta attenzione dovevamo avere. Sopratutto con i segnali di seconda categoria, che magari era stazione sede d'incrocio in linea retta da DU, i segnali non ti davano l'indicazione di come entrare in stazione bensì ti dovevi tenere bene in vista quel famoso M3 che oltre ai rallentamenti ti diceva anche che in tale stazione dovevi entrare in binario deviato. Senza parlare poi degli spostamenti d'incrocio con M1 ed M1 con anziché quando uno dei due treni o entrambi maturavano ritardo, numero di dispaccio il treno che avanza niente il treno trattenuto. Mi fermo qui Jacopo ben vengano le nuove tecnologie per la sicurezza dell'esercizio. Se lo leggi è vedi che ho detto castronerie, chiedo venia. Buona serata 😊👍.
la "tecnologia" degli M1 M4 è andata avanti fino al 1996 almeno questo nel compartimento di Verona...
sei veramente bravo,ottima dizione
Grazie mille Giammario🙏🏻
Interessantissimo!
Grazie Antonio!
Bellissima lezione! Interessante ed istruttiva!!!! Grande! 👏👏👏
Grazie Marco💪🏻🔝
@@jferraccioli Di nulla Jacopo! :)
Complimenti per l'esposizione e la competenza
Bruno Grazie 😊🙏🏻
Grazie!!!! non aspetto l' ora di vedere la prossima puntata! Grande!
Claudio Grazie a Te🙏🏻
Egr Jacopo, complimenti per il video , chiaro e ben fatto. Le cose dette mi venivano spiegate e poi chieste (come interrogazione dei miei amici macchinisti).Ora questo non accade più per il pensionamento degli stessi ma i concetti fondamentali penso mi siano rimasti. Un saluto. Ferrovipatico triste.
Grazie mille davvero 🙏🏻
Ricordo che fino agli anni ottanta la stazione di Salerno era dotata di segnali semaforici. Un magnifico candeliere di protezione a più ali lato Battipaglia.
Che figata, non pensavo fosse così interessante
E c’è molto di più Fox💪🏻😎
Bella la storia del segnalamento, seppure, per ovvi motivi, priva di spiegazioni riguardo gli azionamenti meccanici (che conosco, da ex segnalatore).
In un precedente video avevi chiesto collaborazione e, chi si fosse offerto avrebbe, come da tua richiesta, dovuto scriverti in privato. Non sapendo quale "privato" e non disponendo di tuoi recapiti oltre quello pubblico di UA-cam, mi sono permesso, giorni fa, di scriverti su Messenger, ma a tutt'oggi non ho ricevuto risposta...
Tranquillo: continuerò a seguirti!
Sei grande non vedo l'ora di vedere l'altro
Gianni Grazie mille 🙏🏻 l’altro sarà altrettanto pieno 🔝
@@jferraccioli sono in fermento sei bravissimo
Grande esposizione "as usual". 30 video sui segnali ci starebbero, i treni sono belli, ma la cosa più bella è la regolazione del loro movimento, una coreografia algoritmica splendida. E ci sono tutta una serie di cosine che non si vedono o non si notano e la cui origine ha motivi veramente seri (tipo, gli inglesi, e americani che alzano il segnale invece di abbassarlo). E particolarità, come la permanenza dei lumi a petrolo in Sardgegna a naso sono tante.
Quanto alla domanda fatta al minuto 3, sui movimenti dei segnali a mano, io direi si, almeno vedendo il regolamento delle Liverpool & Manchester (lo si trova su Amazon, solo in inglese).
Finalmente ho capito i motivi dell'esistenza dei segnali di seconda categoria. Mamma mia che trip storico ahahaha
Ahahahahahahah 🔝💪🏻
Perché viene scritto sui FL che quella tratta è un fenomeno eccezionale?A che pro lo scrivono?
grande ! ma spiegherai anche i vari aspetti dei segnali ?
In un contenuto successivo 😉
Jacopo sei il numero 1!!!!!!Ti ho scritto su WhatsApp😉😊
Buona sera Jacopo, sono un macchinista, da qualche anno in pensione, che ti segue in questi video. Persona simpaticissima (avessi avuto un istruttore così, ai miei tempi!). Peró, permettimi una critica, i video che realizzi li fai per gente interessata e appassionata e non a noi che siamo dell'ambito ferroviario, cosa voglio dire: sei chiaro per me ma non per un profano o chi entra in questo mondo, usi troppi paroloni incomprensibili. Hai un enorme lavagna alle tue spalle, utilizzala con esempi e tracciati e non come sfondo.
Faccio parte di una Associazione di Palermo e alcuni amici dopo aver ascoltato i tuoi video mi chiedono spiegazioni in merito a certi punti, per loro strani.
Te pensa che qualcuno di questi amici, alle mie spiegazioni aggiunge come sottofondo le musiche di Quark. Ah, ah, ah!
Comunque, bravo
I segnali a disco girevole saranno anche "superati", nel senso che non sono più in uso, tuttavia hanno lasciato un piccolo indizio che ancora oggi si può leggere sul R.S., precisamente all'art. 22.
"L'assenza dei segnali significa che la via è libera" ci accompagna almeno dal 1886, ed è una copia spudorata del "Code Verlant" (il primo regolamento unificato francese) del 1885, che recitava "Dans tous les cas, l'absence de signal indique que la voie est libre."
Ma perché "l'assenza dei segnali significa che la via è libera"? Eh beh, è presto detto: quando i segnali a disco erano "aperti", si presentavano col disco parallelo al binario, e di conseguenza si rendevano, di fatto, invisibili al personale dei treni. Cioè, come se fossero... assenti! 😉
Un'altra precisazione: prima della nascita dei segnali di avviso esistevano i segnali di 3ª categoria (contrassegnati dal numero "3" sull'ala o sul disco); questi erano sostanzialmente dei segnali "ripetitori" e venivano usati sulle linee dotate di sistemi di blocco (telegrafico e telefonico, all'epoca) in precedenza dei segnali di 1ª categoria. Non erano però segnali di avviso e proiettavano anche loro luce verde o rossa. Il comportamento del macchinista era simile a quello nel caso dei segnali di 2ª categoria non preceduti da segnale di attenzione: (alla brutta) vedi il rosso, provi a fermarti prima di oltrepassare il segnale di 3ª categoria, ma poi potevi avanzare in marcia a vista fino al successivo segnale di 1ª categoria disposto a via impedita. I segnali di 3ª e 1ª categoria erano manovrati dallo stesso meccanismo, a fune o a catena. Poi i segnali di 3ª categoria vennero "segati", modificata l'ala con la tipica coda di rondine, "disaccoppiati" dalla manovra per mantenere l'avviso indipendente dal segnale di 1ª categoria, e colorati di un giallo molto carico e coi vetrini verdi o "aranciati". Il resto è storia.
@@FSantoro91I segnali (dischi girevoli e semafori) di 3ª categoria erano utilizzati lungo le linee esercitate col sistema del distanziamento a tempo. Fu con l' avvento del distanziamento a spazio (giunto telegrafico, blocco elettrico e simili) che furono trasformati in dischi o semafori di avviso. Lungo le linee in cui erano apparsi i segnali delle tre citate categorie, il disco o il semaforo di 2ª categoria svolgeva contemporaneamente le funzioni del segnale di 3ª e del segnale di 1ª categoria. Avrebbe dovuto essere eliminato in seguito alla scomparsa del distanziamento a tempo, ma, attesa la sua semplicità, lo si è mantenuto per le linee secondarie (cosiddetti "rami secchi"). Con l'avvento del codice Verlant, in Francia il colore o la luce verde ha perso il significato di rallentamento, pericolo eccetera ed ha sostituito la luce bianca notturna dei segnali meccanici, Carrè violet a parte. In Francia tutti i segnali meccanici disposti a via libera non si vedono, con esclusione del Sémaphore. Ho visto segnali verdi di rallentamento lungo la Genova - Casella, le Calabro Lucane e altre ferrovie in concessione. Per alcuni anni, presso il Compartimento di Bari delle Appulo Lucane il colore giallo aveva sostituito il colore verde dei segnali di rallentamento ed anche il piccolo disco posto sul retro dei segnali a disco girevole era stato modificato, mentre presso il Compartimento di Potenza il verde era rimasto ad indicare rallentamento, pericolo eccetera. L'equivalente del Mod. M3 delle Calabro Lucane era stampato su carta di colore verde.
Il codice Verlant è un sistema di segnalamento ferroviario adottato in particolare in Francia. Fu inventato da Eugène Verlant e sistematizzato in Francia a partire dal 1936. Le caratteristiche principali del codice Verlant sono l'adozione del verde per segnalare la via libera, del giallo per annunciare l'arresto o il rallentamento e del rosso per segnalare la fermata. Quello del 1885 è un altro codice che, fra l'altro, ha trasformato il Disco rosso girevole in un segnale a distanza, com' è tutt'ora anche nel segnalamento luminoso, facendo inorridire la rete PO (in seguito PO-Midi) che, per tutta risposta, ha abolito totalmente i dischi sostituendoli col Carrè. In Francia, Disco rosso girevole e Sémaphore sono segnali con significato totalmente differente, mentre in Italia i semafori hanno sostituito i dischi girevoli mantenendone più o meno lo stesso significato. Solo quando ne erano rimasti veramente pochi, furono equiparati ai semafori di 2ª categoria ancorché non recassero più alcun numero. Ho visto un disco girevole lungo la faentina prima della sua ricostruzione
Video molto interessanti vorrei sapere il significato dei numeri sui locomotore es.464 656 e così via e quello sulle ale tipo 582 801 883 e altre e poi parla molto dei locomotore e non delle elettromotrici grazie
❣️❤️❣️
Michele 🙏🏻
2 di 3?......in attesa della 3^ lezione
....e devono seguirne altre JF
😂 la tentazione di farne altre oltre alla 3 è forte Mauro😂
2:24 praticamente un picchetto limite di manovra.
Differenzia di poco strutturalmente in realtà…credo che lo approfondirò prima o poi 😊
Ma anche io sto al pallo e tutte le donne si devono arrestare alla vista del pallo che sarra collocato al ingresso in stazione