Sì dolce è'l tormento - Claudio Monteverdi | opia
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- Опубліковано 4 жов 2024
- Claudio Monteverdi (1567-1643)
Sì dolce è'l tormento
from: Quatro Scherzo delle Ariose Vaghezza
Venice: Alessandro Vincenti, 1624
Arrangement: opia
opia
Soprano & Recorder: Eva Leonie Fegers
Recorder: Alina Loewenich
Recorder: Paula Pinn
Viol: Magdalena Kelz
Harpsichord: Alexander Gergelyfi
Percussion: Fabio Kapeller
opia is an early music ensemble collective with up to six members.
Recording & Sound: Stefan Schweiger
Sound: Johannes Zlanabitnig
Video: Maria Otter
Austria, 2020
www.opiamusic.com - Фільми й анімація
Bravo!!
Wonderful !!!! congratulations !!
Beautifully performed, thank you! And what a great video too😊
Bravo, exquisite!! 👌
Que Bello!
Sublime!
Magnifique
Sì dolce è 'l tormento che in seno mi sta,
Ch'io vivo contento per cruda beltà.
Nel ciel di bellezza
S'accreschi fierezza
Et manchi pietà,
Che sempre qual scoglio
All'onda d'orgoglio
Mia fede sarà.
La speme fallace rivolgami il piè
Diletto né pace non scendano a me:
E l'empia ch'adoro
Mi nieghi ristoro
Di buona mercé:
Tra doglia infinita
Tra speme tradita
Vivrà la mia fé.
Per foco e per gelo riposo non ho,
Nel porto del Cielo riposo haverò.
Se colpo mortale
Con rigido strale
Il cor m'impiagò,
Cangiando mia sorte
Col dardo di morte
Il cor sanerò.
Se fiamma d'amore giammai non sentì
Quel rigido core che 'l cor mi rapì.
Se niega pietate
La cruda beltate che l'alma invaghì.
Ben fia che dolente,
Pentita e languente
Sospirimi un dì.
Awesome. And Great Video Too. But Show the cembalo player More often. He Seems Cute.
Bravo!!
Sì dolce è il tormento che in seno mi sta
Ch'io vivo contento per cruda beltà.
Nel ciel di bellezza s'accreschi fierezza
Et manchi pietà che sempre qual scoglio
All'onda d'orgoglio mia fede sarà.
La speme fallace rivolgami il piè
Diletto né pace non scendano a me.
E l'empia ch'adoro mi nieghi ristoro
Di buona mercè: tra doglia infinita
Tra speme tradita vivrà la mia fè.
Per foco e per gelo riposo non ho
Nel porto del Cielo riposo haverò.
Se colpo mortale con rigido strale
Il cor m'impiagò cangiando mia sorte
Col dardo di morte il cor sanerò.
Se fiamma d'amore già mai non sentì
Quel rigido core ch'il cor mi rapì.
Se nega pietate la cruda beltate
Che l'alma invaghì ben fia che dolente
Pentita e languente sospirami un dì.