Buon giorno, sono un genitore di un ragazzo che per l'a.s. 2023/2024 ha intenzione di iscriversi al liceo classico. Ora, nella domanda di iscrizione, ci hanno indicato che è possibile scegliere la sezione dove viene utilizzato questo "metodo" per la lingua latina e greca. Cosa mi consiglia? Grazie mille
Sicuramente glielo consiglio, di per sé. Bisogna però vedere se poi le insegnanti lo proseguono anche al triennio, perché in effetti spesso poi viene abbandonato al triennio, e non se ne vedono così gli effetti positivi.
@@Alessandroconti399 Grazie alla tua illuminante spiegazione, ci sara' almeno uno in piu', tra i tuoi lettori, ad esprimersi in modo corretto quando si parlerà di questo argomento.
Buongiorno professore, da qualche mese ho intrapreso la lettura di Athenaze in forma totalmente autonoma, non essendovi alcun corso di greco nella mia città. Partito da zero ho raggiunto comunque un minimo di conoscenza del greco, e vorrei sapere se sia utile affiancare ad Athenaze un testo di storia della letteratura. La ringrazio per l'attenzione.
Ciao Marco, tanto per cominciare complimenti! Fai benissimo a studiare il greco e a studiarlo con Athenaze! Poi, se hai bisogno, ti consiglio i corsi online di Greco Latino Vivo e di Athena Nova. Entrambi usano Athenaze. Per il libro di cui mi chiedi: male non fa! Però Athenaze ha queste schede di cultura in fondo ai capitoli che sono molto utili per introdurre gli autori che si toccano ne secondo volume, quindi già quello è un primo aiuto.
Un aiutino: sto provando a ricominciare a studiare il latino dopo tanti tanti anni con Familia romana. Chiaro il modo di procedere,giusta gradualità, molto semplice all'inizio Ma chiedo: come si fa con gli accenti? Sono al capitolo terzo e trovo Puer improbus: terzultima o penultima? Vado a orecchio con l'italiano? E in generale se non si ha un insegnante che legge il testo non c'è pericolo di sbagliare l'accentuazione delle parole?
Ciao, in generale: se la penultima è lunga, l'accento va lì, altrimenti va sulla terzultima. Quindi ìmprobus. Puoi anche cercare online, ci sono un sacco di ottime letture di Familia Romana.
Salve, Professore. mentre leggevo la Medea di Euripide mi sono imbattuto in questo verso, il 293 (perdoni l'assenza di spiriti e accenti):"εβλαψε δοξα μεγαλα τ'ειργασται κακα". Ora, mi pare evidente che debba trattarsi di un trimetro giambico, eppure non riesco a spiegarmene la struttura; ho diviso cosí i piedi: εβλαψε δοκ | σα μεγαλα ειρ | γασται κακα. Il problema è per farlo quadrare ho dovuto eliminate quel tau: non riesco a spiegarmelo altrimenti... Spero che mi possa aiutare. Cordiali saluti.
Il secondo piede sono quattro brevi, scioglimento di uno spondeo in inizio di secondo metron, direi. Però eh, sarebbe il caso di consultare una edizione figa. Occhio che la sinalefe la escluderei (è un approccio più che altro latino).
Buona domanda... no, nessuno dei due attualmente. Nella scuola dove insegno non è dato scegliere le proprie adozioni, e mi ritrovo ad avere libri tradizionali, con i quali cerco di fare meglio che posso (ma solitamente combino poco). Mi premeva solo, in questo video, sganciare il discorso della latinofonia dal libro "Familia Romana", perché le due cose sono state collegate solo da Miraglia.
Sicuramente ne siete a conoscenza, ma lo voglio scrivere lo stesso. Ho un vecchio libro delle medie di mia madre: Legere - il latino per la seconda classe della scuola media- di Liotta e Sardi ed. Petrini. Ecco, questo libretto non mi pare molto diverso dal cosiddetto metodo Orberg. Certo mi direte che la differenza la fa proprio il metodo, appunto, e non semplicemente il libro in se. Sarà, a me pare un po' invece che succede la solita vecchia storia, uno conosciuto e con tutte le possibilità, riadatta una cosa vecchissima ma dimenticata e ci diventa ancora più famoso e conosciuto e ricco di prima.
Ciao Biagio, grazie per aver scritto. Se ti interessa solo l'aspetto redazionale, sappi che il libro da te citato è del 1968, mentre la prima edizione di Familia Romana è del 1955. Se invece ti incuriosisce perché ci fosse già negli anni Sessanta in Italia un approccio così aggiornato, ti consiglio di praticare la storia della didattica delle lingue classiche che, tra analisi e letture copiose, è abbastanza frastagliata, ma non voglio tediarti qui; se la cosa ti interessasse davvero (e il tuo non fosse mero passatismo, come spero), ti consiglio ad esempio Latine Doceo di Miraglia, che copre la storia della didattica dall'antichità a oggi. Orberg non ha inventato niente, perché appunto l'approccio "vivo" è stato l'unico approccio fino all'avvento dell'analisi storica di impianto prussiano, e qualsiasi manuale precedente alla metà dell'Ottocento (più molti altri di area britannica anche dopo, e senza soluzione di continuità fino a oggi) è basato sulla lettura estensiva, l'apprendimento di lessico a memoria, etc.
@@Alessandroconti399 no, a me più di tutti interessa imparare greco e latino... per questo qualche anno fa presi tra le cose da buttare della vecchia casa questo libretto di mia madre. a me interessa più che altro saperlo leggere e capire senza far troppo ricorso al dizionario. parlarle non mi interessa, ma forse è solo che sono talmente distante dal leggere e capire che parlarle non me lo so immaginare nemmeno.
@@Alessandroconti399 per quanto alle date di pubblicazione mi sono sbagliato. pensavo onestamente che per l'ennesima volta l'Italia, specie l'istruzione italiana, si fosse fatta affascinare dall'esterofilia tipica, e dalla atavica incapacità di valorizzare i propri di talenti.
Ma era necessario riempire la parte finale del video con quelle campanelle per specificare che esistono anche le femmine? Sa cos'è il maschile sovraesteso e il genere non marcato? È necessario non dare più informazioni di quelle necessarie alla comprensione, si chiama massima della quantità in pragmatica. In stilistica potremmo dire che è inutile e piuttosto ridondante.
Non so se fosse necessario, e so cos'è il maschile sovraesteso. La pratica, a cui io stesso mi sto abituando perché anch'io parte del sistema, è proprio quella di sottolineare attraverso il linguaggio il problema di sottorappresentazione del femminile nel nostro linguaggio. Quindi sì, è una disfunzione della comunicazione, come uno sciopero è una disfunzione del lavoro e una marcia è una disfunzione della viabilità. E proprio grazie a commenti come il suo, per altro garbato e corretto e di cui la ringrazio, capisco che questa manifestazione nonviolenta dà fastidio, e quindi interroga, almeno qualcuno. Alla peggio ci rimetto uno spettatore, poco male!
@@Alessandroconti399 Io la stimo e continuerò a seguire i suoi video come principiante studioso di lingue classiche, ma questa sottospecia di lotta è inutile e ridicola. Dopo anni di scuola, so perfettamente che le scuole vengono frequentate dalle ragazze, non ho bisogna della doppia formulina rituale che mi ricordi che nelle scuole ci sono anche le ragazze, tra l'altro in un numero maggiore... Non c'è nesuna sottorappresentazione, è una psicosi di chi attribuisce alla lingua funzioni che non le competono.
@@TOMOR450 la ringrazio ancora per la risposta garbata e circostanziata e le faccio complimenti e auguri per il suo studio, per qualsiasi se cosa, se posso esserle utile, mi scriva. Lei centra anche molto lucidamente il problema fondamentale sui poteri che attribuiamo alla lingua, e qui forse siamo in disaccordo. Difficile dirimere la questione qui, ma almeno l’abbiamo individuata. Meno garbato invece descrivere una mia scelta deliberata di adulto mediamente istruito come “sottospecie”, “ridicola”, “psicosi”, etc. Ma via, le sarà scappato!
Però, se noti, sempre Orberg associato a risparmio tempo, obiettivi ridotti etc. È un po' un atteggiamento schizofrenico: prima si dice che non funziona, poi gli si chiede di funzionare in condizioni dove l'altro non funziona di sicuro!
Buon giorno, sono un genitore di un ragazzo che per l'a.s. 2023/2024 ha intenzione di iscriversi al liceo classico. Ora, nella domanda di iscrizione, ci hanno indicato che è possibile scegliere la sezione dove viene utilizzato questo "metodo" per la lingua latina e greca. Cosa mi consiglia? Grazie mille
Sicuramente glielo consiglio, di per sé. Bisogna però vedere se poi le insegnanti lo proseguono anche al triennio, perché in effetti spesso poi viene abbandonato al triennio, e non se ne vedono così gli effetti positivi.
Grazie Alex, la tua precisazione è molto interessante!
Grazie a te, troppo generoso. In alcuni ambienti sono cose ovvie, altrove ignorate.
@@Alessandroconti399 Grazie alla tua illuminante spiegazione, ci sara' almeno uno in piu', tra i tuoi lettori, ad esprimersi in modo corretto quando si parlerà di questo argomento.
Grazie a te!
Buongiorno professore, da qualche mese ho intrapreso la lettura di Athenaze in forma totalmente autonoma, non essendovi alcun corso di greco nella mia città. Partito da zero ho raggiunto comunque un minimo di conoscenza del greco, e vorrei sapere se sia utile affiancare ad Athenaze un testo di storia della letteratura. La ringrazio per l'attenzione.
Ciao Marco, tanto per cominciare complimenti! Fai benissimo a studiare il greco e a studiarlo con Athenaze! Poi, se hai bisogno, ti consiglio i corsi online di Greco Latino Vivo e di Athena Nova. Entrambi usano Athenaze. Per il libro di cui mi chiedi: male non fa! Però Athenaze ha queste schede di cultura in fondo ai capitoli che sono molto utili per introdurre gli autori che si toccano ne secondo volume, quindi già quello è un primo aiuto.
@@Alessandroconti399 In effetti conosco Athena Nova ma non ho la possibilità di seguire corsi on line. Cercherò di insistere con Athenaze. Grazie
@@marcocattaneo3967 bene, in bocca al lupo!
Il problema però è che sia "Athenaze", sia "Lingua latina per se illustrata" non hanno le soluzioni agli esercizi.
Ciao... Per il metodo Ørberg/Miraglia è omesso il passaggio all’italiano? Cioè si impara il latino senza tradurre?
Esatto. Lo dice uno che studia il Latino con il metodo Ørberg, anche detto "induttivo contestuale"
Precisamente!
Un aiutino: sto provando a ricominciare a studiare il latino dopo tanti tanti anni con Familia romana. Chiaro il modo di procedere,giusta gradualità, molto semplice all'inizio Ma chiedo: come si fa con gli accenti? Sono al capitolo terzo e trovo Puer improbus: terzultima o penultima? Vado a orecchio con l'italiano? E in generale se non si ha un insegnante che legge il testo non c'è pericolo di sbagliare l'accentuazione delle parole?
Ciao, in generale: se la penultima è lunga, l'accento va lì, altrimenti va sulla terzultima. Quindi ìmprobus. Puoi anche cercare online, ci sono un sacco di ottime letture di Familia Romana.
Bello questo video, Alex, macte uirtute esto!
Salve, Professore. mentre leggevo la Medea di Euripide mi sono imbattuto in questo verso, il 293 (perdoni l'assenza di spiriti e accenti):"εβλαψε δοξα μεγαλα τ'ειργασται κακα". Ora, mi pare evidente che debba trattarsi di un trimetro giambico, eppure non riesco a spiegarmene la struttura; ho diviso cosí i piedi: εβλαψε δοκ | σα μεγαλα ειρ | γασται κακα. Il problema è per farlo quadrare ho dovuto eliminate quel tau: non riesco a spiegarmelo altrimenti... Spero che mi possa aiutare. Cordiali saluti.
Il secondo piede sono quattro brevi, scioglimento di uno spondeo in inizio di secondo metron, direi. Però eh, sarebbe il caso di consultare una edizione figa. Occhio che la sinalefe la escluderei (è un approccio più che altro latino).
@@Alessandroconti399 grazie mille; l'edizione che ho è quella della rizzoli, ma non so quanto sia affidabile...
@@superquak9814 mi riferivo a edizioni critiche con commento. Ma secondo me con quella soluzione funziona.
Io ho un grave problema col latino.
Magari posso ricominciare a ri-studiare latino da capo, da solo, con questi due libri?
Perché dici che hai un problema? Vai a scuola e non riesci nelle traduzioni?
Scusi prof. Conti, lei per caso ha una mail o un account instagram su cui scriverle in privato?
Ah, certo, contattami su facebook, Instagram o Twitter, mi trovi come Alexander Veronensis
Ma quindi tu che metodo segui? L'Orberg/Miraglia?
Buona domanda... no, nessuno dei due attualmente. Nella scuola dove insegno non è dato scegliere le proprie adozioni, e mi ritrovo ad avere libri tradizionali, con i quali cerco di fare meglio che posso (ma solitamente combino poco). Mi premeva solo, in questo video, sganciare il discorso della latinofonia dal libro "Familia Romana", perché le due cose sono state collegate solo da Miraglia.
Sicuramente ne siete a conoscenza, ma lo voglio scrivere lo stesso.
Ho un vecchio libro delle medie di mia madre: Legere - il latino per la seconda classe della scuola media- di Liotta e Sardi ed. Petrini. Ecco, questo libretto non mi pare molto diverso dal cosiddetto metodo Orberg. Certo mi direte che la differenza la fa proprio il metodo, appunto, e non semplicemente il libro in se. Sarà, a me pare un po' invece che succede la solita vecchia storia, uno conosciuto e con tutte le possibilità, riadatta una cosa vecchissima ma dimenticata e ci diventa ancora più famoso e conosciuto e ricco di prima.
Ciao Biagio, grazie per aver scritto. Se ti interessa solo l'aspetto redazionale, sappi che il libro da te citato è del 1968, mentre la prima edizione di Familia Romana è del 1955. Se invece ti incuriosisce perché ci fosse già negli anni Sessanta in Italia un approccio così aggiornato, ti consiglio di praticare la storia della didattica delle lingue classiche che, tra analisi e letture copiose, è abbastanza frastagliata, ma non voglio tediarti qui; se la cosa ti interessasse davvero (e il tuo non fosse mero passatismo, come spero), ti consiglio ad esempio Latine Doceo di Miraglia, che copre la storia della didattica dall'antichità a oggi. Orberg non ha inventato niente, perché appunto l'approccio "vivo" è stato l'unico approccio fino all'avvento dell'analisi storica di impianto prussiano, e qualsiasi manuale precedente alla metà dell'Ottocento (più molti altri di area britannica anche dopo, e senza soluzione di continuità fino a oggi) è basato sulla lettura estensiva, l'apprendimento di lessico a memoria, etc.
@@Alessandroconti399 no, a me più di tutti interessa imparare greco e latino... per questo qualche anno fa presi tra le cose da buttare della vecchia casa questo libretto di mia madre. a me interessa più che altro saperlo leggere e capire senza far troppo ricorso al dizionario. parlarle non mi interessa, ma forse è solo che sono talmente distante dal leggere e capire che parlarle non me lo so immaginare nemmeno.
@@Alessandroconti399 per il greco ho una grammatica che mi pare veramente ottima: Sivieri / Vivian. e Athenaze che è tipo familia romana
@@Alessandroconti399 per quanto alle date di pubblicazione mi sono sbagliato. pensavo onestamente che per l'ennesima volta l'Italia, specie l'istruzione italiana, si fosse fatta affascinare dall'esterofilia tipica, e dalla atavica incapacità di valorizzare i propri di talenti.
@@biagio6047direi che è equipaggiato al meglio, buon divertimento!
Ma era necessario riempire la parte finale del video con quelle campanelle per specificare che esistono anche le femmine? Sa cos'è il maschile sovraesteso e il genere non marcato? È necessario non dare più informazioni di quelle necessarie alla comprensione, si chiama massima della quantità in pragmatica. In stilistica potremmo dire che è inutile e piuttosto ridondante.
Non so se fosse necessario, e so cos'è il maschile sovraesteso. La pratica, a cui io stesso mi sto abituando perché anch'io parte del sistema, è proprio quella di sottolineare attraverso il linguaggio il problema di sottorappresentazione del femminile nel nostro linguaggio. Quindi sì, è una disfunzione della comunicazione, come uno sciopero è una disfunzione del lavoro e una marcia è una disfunzione della viabilità. E proprio grazie a commenti come il suo, per altro garbato e corretto e di cui la ringrazio, capisco che questa manifestazione nonviolenta dà fastidio, e quindi interroga, almeno qualcuno. Alla peggio ci rimetto uno spettatore, poco male!
@@Alessandroconti399 Io la stimo e continuerò a seguire i suoi video come principiante studioso di lingue classiche, ma questa sottospecia di lotta è inutile e ridicola. Dopo anni di scuola, so perfettamente che le scuole vengono frequentate dalle ragazze, non ho bisogna della doppia formulina rituale che mi ricordi che nelle scuole ci sono anche le ragazze, tra l'altro in un numero maggiore... Non c'è nesuna sottorappresentazione, è una psicosi di chi attribuisce alla lingua funzioni che non le competono.
@@TOMOR450 la ringrazio ancora per la risposta garbata e circostanziata e le faccio complimenti e auguri per il suo studio, per qualsiasi se cosa, se posso esserle utile, mi scriva. Lei centra anche molto lucidamente il problema fondamentale sui poteri che attribuiamo alla lingua, e qui forse siamo in disaccordo. Difficile dirimere la questione qui, ma almeno l’abbiamo individuata. Meno garbato invece descrivere una mia scelta deliberata di adulto mediamente istruito come “sottospecie”, “ridicola”, “psicosi”, etc. Ma via, le sarà scappato!
Ciao voglio solo dirti che ti chiami CONTI e hai 2020 iscritti. Coincidenze?😂
Ciao Arianna, su 2020 ti seguo, ma per CONTI non capisco. Ti riferisci a Conte? Grazie però!
@@Alessandroconti399 siiii
@@ariannagreco7154 lol
Ottime notizie: www.laprovinciadivarese.it/stories/varese-citta/nuova-maturita-in-soli-quattro-anni-cairoli-e-ferraris-in-pole-position_1265912_11/
Però, se noti, sempre Orberg associato a risparmio tempo, obiettivi ridotti etc. È un po' un atteggiamento schizofrenico: prima si dice che non funziona, poi gli si chiede di funzionare in condizioni dove l'altro non funziona di sicuro!
Chi frequenta il secondo anno?
Un sacco di miei alunni e alunne :)