Gentile Professore, Le scrivo per ringraziarLa di cuore per il lavoro che ha messo qui a disposizione per noi studenti. Dopo cinque anni di liceo e tre di università, mi duole dire di non aver mai raggiunto un livello così "alto" di latino (anche se alto non è certamente, confrontandolo con il suo) come quello che ho raggiunto ora, dopo mesi passati a studiare le sue lezioni e le sue correzioni (a mio parere fantastiche!). Mi sto preparando per il mio ultimo esame di latino prima della laurea. Grazie di tutto, ancora, di cuore. Cordialmente, Gaia
Caro Prof., nella traduzione dall'italiano n.119 32:44 frase 7), per "cercavano di trattenere" si può tradurre "conabantur A.R. retinere" ? Grazie molte, buon lavoro Mauro
Direi di no perché "cercare" in questo caso è un verbo fraseologico e il latino non traduce i fraseologici. E' come se ci fosse scritto: "trattenevano".
Quando ho il participio futuro + sim, sis... o essem,esses... traduco nel primo caso con il futuro indicativo e nel secondo caso con il condizionale passato? E' sempre così o dipende dal contesto?
"is dicit se omnes calles montium noscere" posso tradurlo anche così?: "egli disse di conoscere tutti i sentieri dei monti." Però in questo caso il "se" non si traduce esplicitamente...
Certamente. In italiano non abbiamo l'obbligo di rendere esplicito il sogg dell'infinitiva quando è evidente. Anche in latino si può trovare il soggetto non espresso (anche se la regola ufficiale lo vuole sempre espresso) specie quando il sogg della reggente è lo stesso di quello dell'infinitiva, come in questo caso: is dicit omnes calles montium noscere
Buonasera professore. Le chiedo il motivo per cui nella frase 1 del primo esercizio viene detto “ad iram” invce di “iram”. Le chiedo anche il motivo per cui nell'esercizio 119 alla frase 10 viene usato il verbo nella forma passiva “perscrutabitur” invece che nella forma attiva “perscrutabit”. Grazie.
Avrei avuto bisogno fin dall'inizio di un esperto in informatica e di chi rileggesse e correggesse eventuali errori... ma nessuno è disponibile a costo zero. Vi ringrazio perciò per i vostri interventi che mi aiutano a perfezionare il mio modesto lavoro. Ho aggiunto in alto l'errata corrige.
Gentile Professore,
Le scrivo per ringraziarLa di cuore per il lavoro che ha messo qui a disposizione per noi studenti. Dopo cinque anni di liceo e tre di università, mi duole dire di non aver mai raggiunto un livello così "alto" di latino (anche se alto non è certamente, confrontandolo con il suo) come quello che ho raggiunto ora, dopo mesi passati a studiare le sue lezioni e le sue correzioni (a mio parere fantastiche!). Mi sto preparando per il mio ultimo esame di latino prima della laurea. Grazie di tutto, ancora, di cuore.
Cordialmente,
Gaia
In bocca al lupo allora e buon lavoro!
Caro Prof., nella traduzione dall'italiano n.119 32:44 frase 7), per "cercavano di trattenere" si può tradurre "conabantur A.R. retinere" ? Grazie molte, buon lavoro Mauro
Direi di no perché "cercare" in questo caso è un verbo fraseologico e il latino non traduce i fraseologici. E' come se ci fosse scritto: "trattenevano".
@@vincenzopanzeca8711 ok, grazie
Ganzissimo!
Quando ho il participio futuro + sim, sis... o essem,esses... traduco nel primo caso con il futuro indicativo e nel secondo caso con il condizionale passato? E' sempre così o dipende dal contesto?
Dovrebbe essere in gener così, ma al limite potrebbe verificarsi anche una perifrastica attiva con esse al cong
@@vincenzopanzeca8711 va bene, grazie mille
"is dicit se omnes calles montium noscere" posso tradurlo anche così?: "egli disse di conoscere tutti i sentieri dei monti." Però in questo caso il "se" non si traduce esplicitamente...
Certamente. In italiano non abbiamo l'obbligo di rendere esplicito il sogg dell'infinitiva quando è evidente. Anche in latino si può trovare il soggetto non espresso (anche se la regola ufficiale lo vuole sempre espresso) specie quando il sogg della reggente è lo stesso di quello dell'infinitiva, come in questo caso: is dicit omnes calles montium noscere
Buonasera professore.
Le chiedo il motivo per cui nella frase 1 del primo esercizio viene detto “ad iram” invce di “iram”.
Le chiedo anche il motivo per cui nell'esercizio 119 alla frase 10 viene usato il verbo nella forma passiva “perscrutabitur” invece che nella forma attiva “perscrutabit”.
Grazie.
Avrei avuto bisogno fin dall'inizio di un esperto in informatica e di chi rileggesse e correggesse eventuali errori... ma nessuno è disponibile a costo zero. Vi ringrazio perciò per i vostri interventi che mi aiutano a perfezionare il mio modesto lavoro. Ho aggiunto in alto l'errata corrige.