Ho visto il film al cinema con un'amica, poi ho portato mia madre, mia suocera e mia figlia di 15 anni. Mia figlia sul finale piangendo mi ha sussurrato " grazie per avermi portata". Poi l'ho rivisto a casa con marito e figlia di 7 anni. La sorpresa è stata vedere la piccolina catturata dalla storia, rideva delle scene " comiche" e mi ha abbracciata alla fine. Finale: tuttə hanno pensato che Delia sarebbe fuggita con l'amore giovanile mentre pensavo " ti prego Cortellesi dimmi che non scappa con lui perché non è l'amore romantico a salvarci". Mi avrebbe proprio fatta irritare, invece ho pianto con tanta commozione soprattutto quando è partito l'applauso. Questo film mi è entrato nel cuore perché è italiano, perché di una artista favolosa alla prima regia, perché è pensato da una donna, per la colonna sonora, per il bianco e nero che non pesa mai. È un capolavoro soprattutto perché non solo ricorda un momento storico cruciale, ma perché dice " se ce l'hanno fatta loro, possiamo farcela anche noi". Senti di poter cambiare il mondo e lo senti dalla partecipazione in sala. Cortellesi ha fatto un miracolo. C'è ancora domani è un invito a non arrendersi nemmeno se non si vede speranza: il futuro è nelle nostre mani di donna.
Io capisco i piccoli (grandi) passi che delineano un cammino ma io ho trovato questo film totalmente deludente per il finale. C'è un crescendo di pathos nel quale tu ti aspetti lei cambi vita andando via, lasciandosi alle spalle quel marito violento e lasciando ai figli come poter andare da lei e invece....va a votare. Per carità svolta epocale per lei e per noi che siamo venute dopo ma di fatto continuerà a fare quella vita. Non lo so, per quanto sia un bel film, l'emozione principale è la sensazione di disinganno. E non è neanche che deve tornare al suo primo amore, a me stava bene anche solo che scappasse. La comunanza che la salva lì fuori non ci sarà a casa.
Che belle riflessioni! Anche a me è piaciuto tanto. Unica nota a margine: il film mi pare sia stato definitivo con il tanto fastidioso termine ‘didascalico’ non da una giornalista, ma da un giornalista uomo. Coincidenze? Io non credo :)
Il film è valido ma non dite che usa i codici del neorealismo. Non è un film neorealista. Assolutamente no. Non è un film ambientato nel presente, innanzitutto, cioè che racconta l'attualità. È un film chapliniano: trasfigura il dramma tramite un registro comico. È una commedia. Gli ambienti del film sono ricostruzioni di studio; non sono le strade vere. Gli attori non sono presi dalla strada. C'è l'uso di effetti speciali nel film di Cortellesi. Non è nemmeno commedia all'italiana. Barbie è puro capitalismo. Cortellesi no. Sulla carta è un film che si discosta dallo stilema di un film attrattivo per le masse. Il film didascalico ha le didascalie: cioè quello che vedi ti viene spiegato tramite voice off o i dialoghi. In poche parole, lo spettatore viene trattato come un bambino deficiente. I film nordamericani sono fatti così in quanto i produttori, dato che si spendono milioni, si preoccupano che il pubblico capisca. Inoltre, sono film che nob si fidano dello spettatore, ma ne manipolano la visione. Confermo che quelle dinamiche esistono ancora per testimonianza diretta.
@@Anton-fw2wb No, rispondevo sulle ambientazioni, il cortile è un cortile di Testaccio, ce ne sono tantissimi così, il meccanico anche, la via dove ci sono i soldati americani è una via del quartiere che finisce sul Lungotevere, sono tutto luoghi che trovi intorno all'ex Mattatoio
@@elenasantacesaria6300 Se dici che "i luoghi sono veri", anziché "alcuni luoghi", sembra che tu voglia contestare il giudizio che sia scorretto definire il film neorealista. Anche "Angeli e demoni" è girato in luoghi veri di Roma.
Ho visto il film al cinema con un'amica, poi ho portato mia madre, mia suocera e mia figlia di 15 anni. Mia figlia sul finale piangendo mi ha sussurrato " grazie per avermi portata". Poi l'ho rivisto a casa con marito e figlia di 7 anni. La sorpresa è stata vedere la piccolina catturata dalla storia, rideva delle scene " comiche" e mi ha abbracciata alla fine.
Finale: tuttə hanno pensato che Delia sarebbe fuggita con l'amore giovanile mentre pensavo " ti prego Cortellesi dimmi che non scappa con lui perché non è l'amore romantico a salvarci". Mi avrebbe proprio fatta irritare, invece ho pianto con tanta commozione soprattutto quando è partito l'applauso. Questo film mi è entrato nel cuore perché è italiano, perché di una artista favolosa alla prima regia, perché è pensato da una donna, per la colonna sonora, per il bianco e nero che non pesa mai. È un capolavoro soprattutto perché non solo ricorda un momento storico cruciale, ma perché dice " se ce l'hanno fatta loro, possiamo farcela anche noi". Senti di poter cambiare il mondo e lo senti dalla partecipazione in sala. Cortellesi ha fatto un miracolo. C'è ancora domani è un invito a non arrendersi nemmeno se non si vede speranza: il futuro è nelle nostre mani di donna.
Io capisco i piccoli (grandi) passi che delineano un cammino ma io ho trovato questo film totalmente deludente per il finale. C'è un crescendo di pathos nel quale tu ti aspetti lei cambi vita andando via, lasciandosi alle spalle quel marito violento e lasciando ai figli come poter andare da lei e invece....va a votare. Per carità svolta epocale per lei e per noi che siamo venute dopo ma di fatto continuerà a fare quella vita. Non lo so, per quanto sia un bel film, l'emozione principale è la sensazione di disinganno. E non è neanche che deve tornare al suo primo amore, a me stava bene anche solo che scappasse. La comunanza che la salva lì fuori non ci sarà a casa.
Ovviamente io ho pianto. 😊 Un film che mi ha lasciato tantissimo, per me è stato stupendo.
Ma vi pare mó che io devo mettermi a piangere guardando questo video pensando a tutte le nostre Delie...
Ehhh
Che belle riflessioni! Anche a me è piaciuto tanto. Unica nota a margine: il film mi pare sia stato definitivo con il tanto fastidioso termine ‘didascalico’ non da una giornalista, ma da un giornalista uomo. Coincidenze? Io non credo :)
C'è già su NowTV
Il film è valido ma non dite che usa i codici del neorealismo. Non è un film neorealista. Assolutamente no. Non è un film ambientato nel presente, innanzitutto, cioè che racconta l'attualità. È un film chapliniano: trasfigura il dramma tramite un registro comico. È una commedia. Gli ambienti del film sono ricostruzioni di studio; non sono le strade vere. Gli attori non sono presi dalla strada. C'è l'uso di effetti speciali nel film di Cortellesi.
Non è nemmeno commedia all'italiana.
Barbie è puro capitalismo. Cortellesi no. Sulla carta è un film che si discosta dallo stilema di un film attrattivo per le masse.
Il film didascalico ha le didascalie: cioè quello che vedi ti viene spiegato tramite voice off o i dialoghi. In poche parole, lo spettatore viene trattato come un bambino deficiente. I film nordamericani sono fatti così in quanto i produttori, dato che si spendono milioni, si preoccupano che il pubblico capisca. Inoltre, sono film che nob si fidano dello spettatore, ma ne manipolano la visione.
Confermo che quelle dinamiche esistono ancora per testimonianza diretta.
I luoghi sono veri, è girato a Testaccio principalmente, per chi vive a Roma sono luoghi riconoscibili e frequentati
@@elenasantacesaria6300 Si svolge nel presente ed è recitato da attori non professionisti?
Quali scene sono girate al Testaccio?
Praticamente tutte@@Anton-fw2wb
@@Anton-fw2wb No, rispondevo sulle ambientazioni, il cortile è un cortile di Testaccio, ce ne sono tantissimi così, il meccanico anche, la via dove ci sono i soldati americani è una via del quartiere che finisce sul Lungotevere, sono tutto luoghi che trovi intorno all'ex Mattatoio
@@elenasantacesaria6300 Se dici che "i luoghi sono veri", anziché "alcuni luoghi", sembra che tu voglia contestare il giudizio che sia scorretto definire il film neorealista. Anche "Angeli e demoni" è girato in luoghi veri di Roma.