Ma che senso ha prendere il punto di vista della “formalizzazione” per vagliare una filosofia? È più che sufficiente la lingua ordinaria, nella quale però i “formalisti” navigano male perché letteralmente balbettano. E siccome balbettano e sono incerti in ogni parola, allora si rifugiano nelle formulette. È facile essere rigorosi con le macchinette simboliche. Ma provate a esserlo senza mezzucci automatici. Quale sarebbe infatti la formalizzazione di questo vostro dire in questo video? Siete illogici e non rigorosi, commettete molte fallacie argomentative e non concludete. Rassegnatevi: la lingua ordinaria che voi tanto disprezzate è molto più logica di qualunque vostra “teoria”.
Avete mai pensato che la filosofia analitica possa essere interpretata come le moderna sofistica? Quindi: assolutamente nulla da spartire con la filosofia. Ecco perché la FA odia e disprezza la cd filosofia continentale. Già Kant aveva “fatto fuori” Hume. Tutto nasce lì.
Quando Boccardi dice che nel sistematizzare le intuizioni che abbiamo attorno al divenire (si svolge nel tempo, si mantiene una certa identità del diveniente ma il diveniente è anche, contemporaneamente, differente) qualcosa si deve perdere, mi chiedo se S. abbia davvero una risposta coerente che va in questa direzione. S. mi dà l'idea che non voglia "perdere" niente. Ad esempio: per S. Scorate è un "super essente" costituito da tutti i "momenti", separati ed eterni, che processualmente si manifestano. A me pare che se spostiamo l'attenzione su questi "super essenti" il problema di "definirne i contorni" in termini di identità e differenza, si spostano su un altro piano; ma non vengono risolti.
Buonasera. Volevo gentilmente e Severianamente fare un "appello". Nei vostri dibattiti vi è una sorta di convitato di pietra, la cui assenza toglie una base importante alle argomentazioni che trattate... ovvero, mi riferisco alla disputa scolastica tra nominalismo e realismo che tanto ha a che vedere con il problema degli universali e con i principi di inerenza e predicazione... Sarebbe interessante ascoltarvi anche a tale proposito... Grazie. Alba
Ma che senso ha prendere il punto di vista della “formalizzazione” per vagliare una filosofia? È più che sufficiente la lingua ordinaria, nella quale però i “formalisti” navigano male perché letteralmente balbettano. E siccome balbettano e sono incerti in ogni parola, allora si rifugiano nelle formulette. È facile essere rigorosi con le macchinette simboliche. Ma provate a esserlo senza mezzucci automatici.
Quale sarebbe infatti la formalizzazione di questo vostro dire in questo video? Siete illogici e non rigorosi, commettete molte fallacie argomentative e non concludete. Rassegnatevi: la lingua ordinaria che voi tanto disprezzate è molto più logica di qualunque vostra “teoria”.
Avete mai pensato che la filosofia analitica possa essere interpretata come le moderna sofistica? Quindi: assolutamente nulla da spartire con la filosofia. Ecco perché la FA odia e disprezza la cd filosofia continentale.
Già Kant aveva “fatto fuori” Hume. Tutto nasce lì.
Quando Boccardi dice che nel sistematizzare le intuizioni che abbiamo attorno al divenire (si svolge nel tempo, si mantiene una certa identità del diveniente ma il diveniente è anche, contemporaneamente, differente) qualcosa si deve perdere, mi chiedo se S. abbia davvero una risposta coerente che va in questa direzione. S. mi dà l'idea che non voglia "perdere" niente. Ad esempio: per S. Scorate è un "super essente" costituito da tutti i "momenti", separati ed eterni, che processualmente si manifestano. A me pare che se spostiamo l'attenzione su questi "super essenti" il problema di "definirne i contorni" in termini di identità e differenza, si spostano su un altro piano; ma non vengono risolti.
Buonasera. Volevo gentilmente e Severianamente fare un "appello". Nei vostri dibattiti vi è una sorta di convitato di pietra, la cui assenza toglie una base importante alle argomentazioni che trattate... ovvero, mi riferisco alla disputa scolastica tra nominalismo e realismo che tanto ha a che vedere con il problema degli universali e con i principi di inerenza e predicazione...
Sarebbe interessante ascoltarvi anche a tale proposito...
Grazie.
Alba
Pessimi.