Qualità della MORTE, qualità della VITA: sulla TANATOLOGIA con Davide Sisto

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  • Опубліковано 3 бер 2024
  • Davide Sisto, filosofo e tanatologo, ospite ai Cogito Studios per parlare del ruolo della morte oggigiorno e molti altri argomenti intriganti.
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КОМЕНТАРІ • 27

  • @jurisveratti4494
    @jurisveratti4494 2 місяці тому +9

    Mi ricordo da piccolo, ero alle elementari, forse in seconda, se non in prima, chiesi a mia madre di mia nonna che era morta da poco, da 2 o 3 anni circa, e capii che tutti muoriamo, e li fui preso da una tremenda angoscia, e dicevo che non volevo morire. Spesso ci penso, poi penso pure ai miei genitori, a 30 o35 anni che son volati, prima dei quali erano giovani, soprattutto mio padre. ora non ho più rapporto con loro e penso cosa possono pensare e quali prospettive possono avere. Io ho quasi 46 anni e la vita e la società è uno schifo, tante cose sono fastidiose e contro certe cose la singola persona non può nulla, poi mi calmo e appunto penso, ma chi se ne frega tanto alla fine un destino miserabile ce l'hanno tutti, vincenti, perdenti, poveri o ricchi belli o brutti, poi ho anche trovato un pensiero simile in un aforisma di Oscar Wilde, "Non prendete la vita troppo seriamente, comunque vada non ne uscirete vivi".

  • @telperion3
    @telperion3 2 місяці тому +7

    1:02:55 _"E allora ci sta poter pensare, credere e sperare che ci sia un Al di là un ricongiungimento con i propri, cari e tutte le varie credenze che ci sono nell'aldilà"_
    A mio parere, il semplice fatto che quando l'uomo medio del giorno d'oggi, al pensare all'"aldilà", pensi automaticamente come prima cosa al "ricongiungimento con i propri cari", è molto illuminante.
    Tanto per dire, a livello di fede cattolica, il punto principale non è quello di rivedere i propri cari, l'"aldilà" ha una dimensione completamente diversa, e ha molto poco a che fare con il "continuare a vivere", e questo è molto significativo soprattutto alla luce poi del giudizio _molto aspro_ che certe persone hanno della cosa e della fede in generale.
    Tanto per fare un esempio, secondo questa logica, se uno è sposato ci si aspetterebbe di _"potersi finalmente riunire con il proprio coniuge"._ Peccato che secondo la fede cattolica il matrimonio semplicemente non esiste più una volta morti. E non esiste perché è la prospettiva ad essere completamente diversa: un conto è essere vivi e avere bisogno di uno _strumento_ come il matrimonio per condurre la propria vita, un altro è l'essere _a tu per tu con il Mistero,_ in una situazione in cui tutto questo semplicemente non serve.
    Nessuno sa se e come esiste l'aldilà ma almeno se se ne parla, sarebbe meglio farlo con cognizione di causa, pur in maniera apofatica

  • @TonyBreezy93
    @TonyBreezy93 2 місяці тому +4

    Penso sia tra le mie interviste preferite! Bellissima

  • @user-wi1km9cy8b
    @user-wi1km9cy8b 2 місяці тому +1

    Grande Davide!

  • @gparodi8623
    @gparodi8623 2 місяці тому

    Ottima Intervista, molto interessante mi ha aperto diversi punti di riflessione

  • @angelicaaa-lud
    @angelicaaa-lud 2 місяці тому

    Grazie rick❤️

  • @carlofierens3773
    @carlofierens3773 2 місяці тому +1

    cogitata di livello super!

  • @gioventuittata8923
    @gioventuittata8923 2 місяці тому +1

    mi sono grattato dall'inizio alla fine

  • @marcobito6079
    @marcobito6079 2 місяці тому +3

    Mi piace il concetto di "paracadute esistenziale" 👍

  • @diffusioncent
    @diffusioncent 2 місяці тому +1

    Il giorno in cui si muore è un giorno come tutti gli altri, solo più corto

  • @aarreascscssc6839
    @aarreascscssc6839 2 місяці тому

    26:19 dalle mie parti, vicino ad una casa di riposo, in tutta la via c'era la pubblicità delle pompe funebri che recitava così:>. Da ridere, ma anche no, capisco il parlare serenamente della morte, ma ci vuole sempre tatto quando si trattano certi argomenti.

  • @giovannitestore1845
    @giovannitestore1845 2 місяці тому +4

    Cari teologi, psicologi, psichiatri, filosofi,
    a quanti dispensano lezioni di vita:
    Ebbene, non ho paura della morte; tremo al pensiero della sofferenza, a quella,
    si!
    Qualsiasi essa sia, di qualunque
    natura,
    anche la più leggera!
    A quanti affermano, sostengono,
    propongono la pedagogia della sofferenza,
    principalmente in ambito
    teologico,
    psicologico, ecc.., a questi signori, suggerisco prudenza ma soprattutto
    "sensibilità".
    La sofferenza, non serve a crescere, non serve a nulla!
    Sfigura, l'essere umano, lo incattivisce, lo abbruttisce.
    La sofferenza, è la lebbra dell'umanità, il resto è mero bla.., bla., bla....
    La morte, fa parte della vita. è una"condicio sine qua non", condizione senza la quale...
    La morte è la vera liberazione
    da una esistenza
    impossibile,
    a condizioni umane penose
    (malattie incurabili),
    tralascio la sofferenza oceanica, causata delle
    guerre,
    dalla stupidità umana;
    le atrocità, gli orrori che hanno provocato
    sulla pelle a milioni e milioni di esseri umani;
    non solo, ad aggravare, a
    esacerbare
    la condizione esistenziale, per tanti in coda, vivere oltre i settant'anni è solo
    più
    una noia terribile, mortale.
    gio

    • @filizh_x4567
      @filizh_x4567 2 місяці тому +1

      Beh puoi vederla così senza dubbio, ma è solo una tua opinione e non vedo perchè dovrebbe essere migliore delle altre. Io personalmente ho grande rispetto ed ammirazione per quelle persone (parlo soprattutto in ambito di fede) che hanno affrontato con coraggio e sopportazione le malattie e la sofferenza senza perdere sè stessi o cedere alla disperazione. Ci sono diverse storie anche di giovani qua in Italia che hanno affrontato un percorso di sofferenza e morte con una dignità e un coraggio dando un esempio positivo agli altri. Non vedo perchè secondo te sarebbero da denigrare questi esempi con cui le persone danno un senso alle loro sofferenze.

    • @giovannitestore1845
      @giovannitestore1845 2 місяці тому +2

      Da giovani, si scrive poesie d’amore,
      poi si fa l’amore, infine si constata che
      la vita è una tutta
      una fregatura.
      Quando arriverai a setta anni,
      lo capirai, ma è tardi.
      Vanità delle vanità
      tutto è vanità. QOHELET
      Ossequi

    • @filizh_x4567
      @filizh_x4567 2 місяці тому

      @@giovannitestore1845 non mi sembra un risposta molto nel merito ma va bene lo stesso, mi spiace che lei la veda così. Grazie comunque per la risposta

  • @penneallarrabbiata-nj9ji
    @penneallarrabbiata-nj9ji 2 місяці тому +2

    che cazzo posso dire... grazie Rick Dufer. ✨

  • @andreabachiorri5217
    @andreabachiorri5217 2 місяці тому

    La morte che dà senso alla vita ❤

  • @marcoserpieri
    @marcoserpieri 2 місяці тому +1

    Don quijote dice: sono nato per vivere morendo

  • @telperion3
    @telperion3 2 місяці тому +4

    A quando una bella intervista a Luigi Zucaro, responsabile di bioetica al Bambin Gesù di Roma?

    • @aggelos8256
      @aggelos8256 2 місяці тому +1

      Sarebbe molto molto interessante

  • @danituttoeamore3456
    @danituttoeamore3456 2 місяці тому

    Tanatologi!............😮

  • @Nico9310d
    @Nico9310d 2 місяці тому

    È Rosenzweig l'autore della Stella della redenzione

    • @rickdufer
      @rickdufer  2 місяці тому

      Eh, confondo sempre Rosenkranz con Rosenzweig 🤣

  • @wolvenedvard3049
    @wolvenedvard3049 2 місяці тому

    MOOORIREEEEMOO TUUUTTIIIIIIIIIIIIIII AAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHH😱😱😱😱😱

  • @Italian_girl89
    @Italian_girl89 2 місяці тому

    Io ho il terrore di morire di cancro…

  • @susannavaccaro794
    @susannavaccaro794 2 місяці тому

    🤨☝️"Ricordati...che devi morire..."🙋'come me!'🤷🤸🙌

  • @Gigio49
    @Gigio49 2 місяці тому +2

    guarda mi ha fatto molto piacere che qualcuno, mi dica che va bene essere spaventanti, non è una cosa. che sono un fifone.