DEVIATA: i colori da non usare
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- Опубліковано 24 тра 2024
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Ciao Alessio ci potresti parlare un po' su interventi di manutenzione come costi di manodopera, se c'è differenza come ad esempio la sostituzione di una presa e avere un cliente al buio per un corto circuito, trovare il guasto risolvere e dare nuovamente la luce al cliente, per capire che differenza di valore c'è, grazie
Solitamente io faccio fase nera, deviata con lo stesso colore che parte dal primo devio e va all' eventuale invertitore, cambio colore e con lo stesso faccio le invertite al deviatore dove poi con un colore faccio il ritorno al punto luce. Arrivare all' invertitore con due coppie di colori diversi é sbagliato? O magari stando attenti si puo fare che tra i deviatori e gli invertitori arriva la stessa coppia di colori? Perche nella mia ditta non adottando lo stesso metro di lavoro preferisco andare a norma cei piuttosto che a membro di segugio. Spero di essermi spiegato
per la corre3nte continua ho sempre usato il blu, adesso si è passati a rosso e bianco ? il rosso lo uso per i circuiti di comando ( 110 o 24 V c.a. ) da quando ero bambino......
Per i quadri bordo macchina va bene il blu per la DC. Per i quadri e gli impianti di distribuzione non va bene. Le norme evolvono e il professionista deve stare al passo 😉
👍👏👏👏👏👏
Io di solito i ritorni li faccio Viola o Arancioni, capitato anche di farli Rosa
...ma per il negativo di un fotovoltaico finalmente che cacchio ci va, il nero (CEI EN 50618) o il bianco (CEI 90-91)?
Finchè non si troverà il bianco, ci va il nero (a meno che non cambino le regole per gli impianti FTV facendoli dedicati)
@@ilprofessionistaelettrico grazie
Ciao, posso suggerirti un'idea che ho avuto? Parlando con elettricisti vari, si lamentavano del fatto che chiunque al giorno d'oggi può mettere mano ad un impianto compromettendone lo stato dell'arte (quindi sicurezza e funzionalità) certificato dalla dichiarazione di conformità rilasciato da chi ha realizzato inizialmente l'impianto e di cui ufficialmente è responsabile. A tal fine onde evitare che "miocuggino" passi fili, modifichi cablaggi ecc...su richiesta del proprietario (ma senza il bene placido di chi ha certificato l'impianto inizialmente), non si potrebbe prevedere a livello di norma che il quadro e le scatole di derivazione vengano SIGILLATE un po' come avviene nei contatori con delle viti speciali che una volta aperte si perde in automatico la garanzia dell'impianto.
Mi spiego meglio: mettere delle viti con dei sigilli che per aprirle devi rimuovere la garanzia dell'impianto e fa decadere la dichiarazione di conformità, per cui l'elettricista non è più responsabile dell'impianto. Se le modifiche le fa un elettricista professionista richiude le scatole apponendo il suo sigillo e rilasciando una dichiarazione di conformità con le integrazioni fatte al vecchio impianto, se invece le modifiche le fa il privato di sua iniziativa, deve richiudere scatola e quadro con viti "normali" e quell'impianto perde in automatico tutte le certificazioni, perché non si sa 1. Cosa sia stato fatto, 2. Se le misure siano a norma, 3. Se ciò che è stato fatto sia sicuro per chi dovrà successivamente intervenire.
Se vorrai rispondermi ti ringrazio. Saluti.
Giuliano
Noi siamo convinti che il rimedio non sia impedire l'accesso all'impianto all'utente bensì quello che l'utente sia consapevole di dover chiamare un professionista e non il cuggino
Salve , io reperto tutto da più di 20 anni , se un domani mi dovessero citare per qualche problema è dovessi trovare l'impianto elettrico manomesso , dopo discutiamo sul cuggginooo.
110 aux
Il rosso 110 !! Il bianco 220 nei quadri industriali
ma che è un disegno per bambini? 🤣 Spero sia stato fatto con l'intento di fare una semplice rappresentazione