Queste sono importanti direttive per l'acquisizione della giusta tecnica del cosiddetto passaggio. Tuttavia, uno studio impreciso, anche leggermente, può risultare inconcludente, quando non addirittura dannoso. Parlo per esperienza personale. Nel corso dei miei studi conbbi alcuni insegnanti che, pur nell'arco di un certo periodo di tempo trascorso sotto la loro guida, non riuscirono a farmi comprendere questa tecnica. Ad un certo punto, conobbi il Maestro Bonfanti. Sostenni una Master Class da lui condotta e in tre soli giorni compii notevoli passi avanti nel mio apprendimento. Ovviamente, il percorso dei miei studi ancora non può dirsi concluso, ma l'esperienza di questa Master mi ha fatto comprendere, non soltanto l'importanza di ciò che si studia, ma il metodo che si segue. Ecco perché, dovendo ultimare i miei studi, tornerò dal maestro che ha saputo trasmettermi con una certa semplicità una fase importante della tecnica vocale. Grande Maestro Bonfanti.
Buon pomeriggio, Mauro. Intanto grazie per il tuo contributo. Avrei una domanda: la tecnica del suono coperto permette anche una maggiore facilità nel raggiungere note acute? Grazie mille in anticipo.
Grazie mille per i tuoi video sono utilissimi. Volevo sapere se fossero Normale questa cosa mentre mi riscaldo facendo i vocalizzi non riesco ad arrivare sopra il fa# quindi finisco i vocalizzi e mi fermo 2min poi ripredo a cantare e riesco ad arrivare al la facilmente non so se sia normale forse sforzo la voce oppure si affatica?
Un bel video, bravo!, tra i pochi di buon livello qui su UA-cam. Non sono tuttavia d'accordo sull'approccio della "U" nella zona grave. E forse avrei evidenziato come questa "copertura" vocalica permette di mantenere, lungo tutta la gamma, uno spazio laringeo omogeneo e rilassato.
Scusa se ti disturbo ma quando sono al passaggio al fa# le vocali i e u mi risultano faticose e piene di tensione forse non ho capito come fare la voce di testa oppure spingo potresti dirmi dei consigli? grazie mille Saluti.
Forse perché sono anche cantate alle prime armi(circa 5 mesi) e la mia insegnante per ora mi ha detto di fermarmi al fa fa# penso sia questo il motivo grazie mille per i video
@@maurobonfanti questa è la mia mail lorenzococcia01@gmail.com Appena lo pubblica mi mandi pure una mail, lo compro subito. Grazie, e grazie per i video!
molto giusto il ragionamento di articolazione delle parole per la voce lirica maschile, invece per la voce lirica femminile non c'e niente da fare, dopo il secondo passaggio non si capisce niente, la zona troppo acuta, bisogna coprire e arrotondare già prima, e in conseguenza lo spettatore medio non capisce niente
Sono tutte esposizioni teoriche e sterili che non contemplano l'unico elemento realmente importante ed unificatore:il fiato!!!...se si impara a cantare sul fiato(non con il fiato)tutto funziona e non è necessario stravolgere le vocali ...Gigli stesso diceva che il passaggio non esiste se si canta bene sul fiato...
Massimo Macrì sicuramente tutto questo deve essere applicato al fiato giusto, al canto sul fiato come giustamente dice lei... ma questo, per mio umile parere e per il parere di grandi cantanti del passato come Pertile, Lauri Volpi, Pavarotti e Bergonzi, e tutta la scuola di Cotogni (alla quale è appartenuto Gigli stesso) solo per citare qualche nome, non basta... un saluto cordiale.
Il suo intervento è però giusto per riaffermare la fondamentale importanza del fiato e del canto sull’arco del fiato... mi sono scordato di inserirlo nel video ma è evidente che sia così. Grazie
@@tarcisiasiniscalchi6641 il problema è proprio questo...se non si sa come usare il fiato ti si stringe la gola quando provi a salire sugli acuti...il fiato tiene aperta la gola,morbida la lingua e fa risuonare il suono in alto senza spingere...la Horne diceva" si canta sul fiato in basso nella gola e si risuona in maschera"
Grazie.
Bravo Bravo Bravo !!!!!!!!!!!!!
Magnifico.
Grazie!
È stato davvero tanto utile questo video. Grazie maestro; perché mette a nostra disposizione queste lezioni gratuitamente. Che Dio la benedica
giuseppe calabretta prego! Un saluto cordialissimo e una preghiera anche per lei e la sua famiglia.
Me piace molto questo video, molto bene fatto. Grazie!!
Grazie a te per l’ascolto! Spero sia utile!
Ottimo video.
Saluti dal Brasile.
Grazie mille!!
Queste sono importanti direttive per l'acquisizione della giusta tecnica del cosiddetto passaggio. Tuttavia, uno studio impreciso, anche leggermente, può risultare inconcludente, quando non addirittura dannoso. Parlo per esperienza personale. Nel corso dei miei studi conbbi alcuni insegnanti che, pur nell'arco di un certo periodo di tempo trascorso sotto la loro guida, non riuscirono a farmi comprendere questa tecnica. Ad un certo punto, conobbi il Maestro Bonfanti. Sostenni una Master Class da lui condotta e in tre soli giorni compii notevoli passi avanti nel mio apprendimento. Ovviamente, il percorso dei miei studi ancora non può dirsi concluso, ma l'esperienza di questa Master mi ha fatto comprendere, non soltanto l'importanza di ciò che si studia, ma il metodo che si segue. Ecco perché, dovendo ultimare i miei studi, tornerò dal maestro che ha saputo trasmettermi con una certa semplicità una fase importante della tecnica vocale. Grande Maestro Bonfanti.
Grazie per le tue belle parole Massimo! Ti auguro il meglio e spero di rivederti presto.
@@maurobonfanti Grazie ancora Maestro. A presto.
Espléndida explicación, Maestro, absolutamente de acuerdo, un abrazo de acuerdo
Joan prados alia grazie mille!
Buon pomeriggio, Mauro. Intanto grazie per il tuo contributo. Avrei una domanda: la tecnica del suono coperto permette anche una maggiore facilità nel raggiungere note acute? Grazie mille in anticipo.
Sicuramente sì! Grazie!
Grande!!!!!
🙏
Sei grandeeee...❤
🙏
grazie
Prego!
Grande maestro vi ringrazio
Prego!
Excelente como explicas la "copertura". Gracias!
Rafael Montero Silvetti prego!!
Bravissimo Mauro.
Grazie!
Grazie mille per i tuoi video sono utilissimi.
Volevo sapere se fossero Normale questa cosa mentre mi riscaldo facendo i vocalizzi non riesco ad arrivare sopra il fa# quindi finisco i vocalizzi e mi fermo 2min poi ripredo a cantare e riesco ad arrivare al la facilmente non so se sia normale forse sforzo la voce oppure si affatica?
Sembrerebbe tutto nella norma...
bravissimo
Grazie!
Un bel video, bravo!, tra i pochi di buon livello qui su UA-cam. Non sono tuttavia d'accordo sull'approccio della "U" nella zona grave. E forse avrei evidenziato come questa "copertura" vocalica permette di mantenere, lungo tutta la gamma, uno spazio laringeo omogeneo e rilassato.
Grazie mille per il tuo contributo... se vuoi scrivimi o mandami video con tue considerazioni in merito alla U ed altro. Grazie!
Scusa se ti disturbo ma quando sono al passaggio al fa# le vocali i e u mi risultano faticose e piene di tensione forse non ho capito come fare la voce di testa oppure spingo potresti dirmi dei consigli? grazie mille
Saluti.
Può essere benissimo... è difficile però dare dei consigli senza sentire.
Forse perché sono anche cantate alle prime armi(circa 5 mesi) e la mia insegnante per ora mi ha detto di fermarmi al fa fa# penso sia questo il motivo grazie mille per i video
Ma la copertura può essere utilizzata anche nel canto moderno, per suoni nella musica jazz?
Direi di sì, dipende dalla capacità artistica dell’esecutore. Un saluto cordiale
@@maurobonfanti Grazie!:) un saluto a Lei
Maestro, ha pubblicato un libro? Lo compro subito...
ALESSANDRO FERRARA ancora no, ma chissà.... un giorno. Grazie!
@@maurobonfanti questa è la mia mail lorenzococcia01@gmail.com
Appena lo pubblica mi mandi pure una mail, lo compro subito. Grazie, e grazie per i video!
Capisco più la lirica che il canto normale ahahahah
Forse perché è uno studio più approfondito? Cordialmente.
molto giusto il ragionamento di articolazione delle parole per la voce lirica maschile, invece per la voce lirica femminile non c'e niente da fare, dopo il secondo passaggio non si capisce niente, la zona troppo acuta, bisogna coprire e arrotondare già prima, e in conseguenza lo spettatore medio non capisce niente
Sono tutte esposizioni teoriche e sterili che non contemplano l'unico elemento realmente importante ed unificatore:il fiato!!!...se si impara a cantare sul fiato(non con il fiato)tutto funziona e non è necessario stravolgere le vocali ...Gigli stesso diceva che il passaggio non esiste se si canta bene sul fiato...
Massimo Macrì sicuramente tutto questo deve essere applicato al fiato giusto, al canto sul fiato come giustamente dice lei... ma questo, per mio umile parere e per il parere di grandi cantanti del passato come Pertile, Lauri Volpi, Pavarotti e Bergonzi, e tutta la scuola di Cotogni (alla quale è appartenuto Gigli stesso) solo per citare qualche nome, non basta... un saluto cordiale.
Il suo intervento è però giusto per riaffermare la fondamentale importanza del fiato e del canto sull’arco del fiato... mi sono scordato di inserirlo nel video ma è evidente che sia così. Grazie
@@maurobonfanti grazie a lei che ci motiva a riflettere sempre sull'arte del canto.I miei più cordiali saluti.
M.M
Ti sbagli di grosso. Il fiato non serve a nulla se quando sali si stringe la laringe. Il fiato e la laringe non sono vicendevolmente esclusivi
@@tarcisiasiniscalchi6641 il problema è proprio questo...se non si sa come usare il fiato ti si stringe la gola quando provi a salire sugli acuti...il fiato tiene aperta la gola,morbida la lingua e fa risuonare il suono in alto senza spingere...la Horne diceva" si canta sul fiato in basso nella gola e si risuona in maschera"