Quando la vita mi dette una "legnata" tremenda perché un maledetto cancro si portò via il mio adorato marito a 59 anni, dopo un anno di "guerra" disperata quanto inutile, mi crollò addosso il mondo. Sfinita, disperata, sola (essendo i miei figli lontani per i loro studi ) sono riuscita con molta fatica a trovare un minimo di conforto soltanto tra i miei amati alunni . Dopo poco più di tre mesi mi spirò fra le braccia il mio dolcissimo papà . Altro dolore su dolore!!! Riuscii ad andare avanti con quel minimo di forze rimastemi fino alla fine dell'anno scolastico. Poi .....la tragedia! Non riuscivo più a mangiare, non avevo voglia di fare nulla né di vivere, di guardare la TV, non riuscivo nemmeno a leggere un libro ( cosa che avevo sempre amato moltissimo, fin da bambina quando facevo inquietare i miei genitori leggendo per ore e ore anche di notte!) perché non riuscivo assolutamente a concentrarmi. Mi sembrava di impazzire! Per mia "fortuna" mi si creò un problema: c'erano dei mobili dei miei genitori nella casa lasciata per trasferirsi vicino a me. Mobili belli, molto interessanti: anni 40, artigianali, noce italiana ed americana, radica di noce. Ma soprattutto a me molto cari. Erano stati talmente rovinati dagli inquilini che si era deciso di eliminarli. Un giorno mi trovai per un acquisto in un negozio di ferramenta molto molto grande e fornitissimo. Ebbi un'idea! Mi feci spiegare cosa dovevo fare per restaurare un mobile e comprai tutto l'occorrente. Iniziai con il pezzo più caro al mio cuore: la scrivania di mio padre, del suo piccolo regno, il suo studio. Piena di incertezza, cominciai innanzitutto col trattamento antitarlo (resosi necessario in alcuni punti di tutti i mobili ) poi avanti: scartavetrare, riscartavetrare, etc.etc.. Non sapevo cosa ne sarebbe venuto fuori! A lavoro finito ( dopo diversi giorni) me la rimirai ben bene e mi dissi ad alta voce:"Brava!!!". Dopo di che andai avanti. Restaurai ancora due belle credenze, un grande mobile con un bellissimo marmo rosa molto pregiato, un grande e massiccio tavolo, la libreria di mio padre e stavo lavorando ad un' altra libreria quando dovetti smettere. Fu un lavoro massacrante a dire poco, sempre con la mascherina, stesa per terra quando dovevo raggiungere i punti difficili poiché non avevo la forza necessaria per sollevare quei mobili, ma il risultato fu davvero eccellente e lascio` letteralmente a bocca aperta il falegname che dovetti chiamare per mettere le maniglie nuove che avevo comprato !!!!! Sinceramente cambiare le maniglie era una cosa che non mi sentivo proprio di effettuare poiché bisognava fare i nuovi buchi col trapano! Però, concludendo, lo stare impegnata in un lavoro che non aveva nulla a che vedere con la mia professione, che mi costringeva a risolvere mille problemi nuovi stimolando la mia creatività e la soddisfazione datami dal risultato del lavoro mi aiutarono moltissimo evitandomi, credo, di impazzire, fino all'inizio dell'anno scolastico successivo !!!!! Spero di non aver annoiato gli "amici" virtuali ( e tanto.... "virtuosi" da avere avuto il "coraggio" di leggere questo mio lungo scritto!) ma soprattutto spero che il racconto di questa mia esperienza possa essere utile a coloro che si trovano in situazioni difficili e/o dolorose da superare. BISOGNA farlo per forza (e l' AZIONE è un aiuto prezioso) poiché indietro non si torna e fermi non si può stare. Si può soltanto ( e si deve! ) andare avanti, che ci piaccia o no !!!!
Cara Grazia le sono vicina con affetto anche se non la conosco. Brava grazie il suo racconto mi ha commossa e fatto bene al cuore In che citta vive ? Io in Veneto.Mi piacerebbe conoscerla Magari siamo vicine ? Un saluto e un abbraccio Alda
@@GMurat Eh, no, purtroppo, cara Alda! Non vivo in Veneto anche se mi piacerebbe moltissimo poiché apprezzo enormemente questa regione e i suoi abitanti. Dal punto di vista geografico siamo, purtroppo, un po' lontanucce. Però le sono davvero molto molto grata delle sue belle parole. Un caro saluto e un abbraccio 🙏❤️🌸
Bellissimo è molto vero, anche e soprattutto nei momenti difficili. Ho conosciuto persone che si sono sentite dare la notizia più orribile che esista "Sei mesi, massimo un anno". Eppure hanno continuato a uscire, lavorare e vivere fino a quando hanno potuto, perché volevano andarsene senza rimpianti.
Mi fa riflettere il fatto che prima di capire cosa volessi fare “da grande” ho sperimentato, negli anni delle superiori, tutti quei lavori di cui ha parlato il Professore…. Non mi hanno aiutato a livello di curriculum, ma mi hanno sicuramente cresciuta a livello umano. Ho capito in cosa ero brava, ma soprattutto ho capito cosa non mi piaceva! Con i soldi guadagnati ho preso la patente e comprato la mia prima macchina…. Sono stati i primi di una lunga serie di traguardi alla mia indipendenza. A 35 anni, guardando indietro, ricordo ancora con affetto quelle esperienze….. I sogni non li trovi nel cassetto… li costruisci con l’olio di gomito 💪🏻
@Valentina Caracciolo A che età hai capito cosa volevi fare da grande? E come sei arrivata a questa conclusione? Ti faccio questa domanda perché anch'io ho fatto tante diverse esperienze lavorative cambiando diversi settori , ma mi ritrovo ancora a non sapere quale sia la strada giusta per me, e questo mi crea un grande senso di disagio.
@@derkraken7 Mi perdoni se mi intrometto, rispondendo alla domanda da lei posta a Valentina Caracciolo, spero di esserle di aiuto. Secondo me, il processo di maturazione individuale è estremamente personale: non si possono dare tempi e modi, ognuno trova la propria strada con i propri mezzi ed i propri tempi .Ma comunque credo sia possibile soltanto applicandosi con estrema serietà ed impegno in tutto ciò che si fa, qualunque cosa essa sia. Io l' ho trovata così e ne sono stata soddisfattissima per una intera vita. Ancora adesso nessun ripensamento e tanto meno pentimento! Non ritornerei mai e poi mai indietro sulla costruttiva fatica e sulle decisioni del passato!!! Auguri 😊
@@graziazappala9441 La ringrazio per la gentile risposta, il problema è che mi ritrovo "ormai" a 28 anni che non ho ancora trovato il mio posto nel mondo, e con la società di oggi che ti mette una pressione sociale assurda con il fatto che se entro 30 anni non sei realizzato sei uno sfigato o un incapace, beh tutto questo non mi fa stare tranquillo. Ho provato tante strade diverse, e tranne una volta in cui ho avviato una mia attività che è durato poco più di un anno, non mi sono mai sentito soddisfatto e orgoglioso di me stesso. Sono certo e sono convinto che dentro di me c'è una forte energia e dedizione che però non riesco a canalizzare in un percorso lavorativo che mi si addica. Per me la realizzazione personale è sempre stata una cosa molto importante, ma mi ritrovo in questo brutto limbo in cui non sò ancora dove sbattere la testa. Faccio un lavoro così tanto perché non posso stare a casa a far nulla, e ovviamente mi servono anche soldi, ma ovviamente non è che ne sono felice ... Mi creda, ho provato diverse strade e mi son fatto tante di quelle domande da diventare scemo, ma il mio cruccio più grande è quello di non aver trovato ancora la mia strada e di non sapere com uscire da questa situazione
@@derkraken7 Ha ragione, trovare la propria strada non è cosa semplice! Il consiglio che posso darle è innanzitutto di non scoraggiarsi, poi di non lasciarsi minimamente influenzare dalle pressioni sociali e/ o familiari . Faccia le sue scelte in totale autonomia basandole sulle SUE attitudini, sulle sue capacità e sulle occasioni che le si presentano ( o che deve attivamente ricercare) impegnandosi al massimo nell' attività che riesce a realizzare canalizzando su di essa tutte le proprie energie anche a costo di qualche sacrificio, lasciando perdere le "scorciatoie" che sono sempre rischiose (e soprattutto lasciano il tempo che trovano) . Dovrebbe, secondo me, innanzitutto capire che cosa LE PIACE fare. Poi accertarsi se HA I REQUISITI e LA PREPARAZIONE necessari e, se no, impegnarsi al massimo per acquistarli. È faticoso, ma non esiste successo né soddisfazione senza fatica. Auguri di cuore
Capisco bene cosa intende. Sono stata allettata per un anno e mezzo dopo un infortunio che ha spazzato via quella che era la mia vita fino a quel momento. Non mi sono mai fermata. Ho dipinto, scritto e quando finalmente ho potuto riprendere i miei passi mi sono data allo studio del canto e della musica. Questa è stata la mia salvezza. Certo che lotto ogni giorno, ma senza piangermi troppo addosso.
Grazie Proff Galiberti Lei mi ha aiutato molto ascoltandoLa e tuttora ho sempre piacere dei suoi insegnamenti . Sono migliorata nelle ansie , ogni giorno imparo , anch’io sono una sopravvissuta , del 39 . Grazie Marina. 🌹
WOW QUI C'E' UN GALIMBERTI DIVERSO CHE INVECE DI CREARTI UNO SCENARIO DEPRESSIVO DOVE TI TOGLIE PURE LA SPERANZA ....QUI PARLA DI AZIONE E INTRAPENDENZA GIOVANILE....BRAVO FINALMENTE !!!
@ esattamente, stavo per rispondere quanto mi sembrano risposte qualunquiste, talvolta, le sue. E slogan senza senso "quante ne inventano gli psicologi"
@@martinaspadola2122 non sono d'accordo con te. Lui segue un filone ben preciso, al contrario di gente che fa (o più spesso vuole fare) mille cose di crescita personale e poi si ritrova pensionato come uno qualunque, un qualsivoglia, con una pensione da fame con una moglie che non sopporta più. A volte è bene avere dei principi saldi per arrivare agli apici della scala sociale e Galimberti guarda il 90% di noi che commentiamo dall'alto.
Grazie Prof. È sempre molto utile seguire i suoi consigli. È vero bisogna AGIRE che non vuol dire reagire. È l'azione dell'essere umano allo stato puro e basta!
@ardi la / Bravissima! Io ho già superato gli ottant'anni ed attualmente, in seguito ad alcune brutte cadute, ho qualche problema da risolvere con le ginocchia e la schiena che non mi consentono di camminare e stare in piedi in sicurezza se non per poco tempo. Ma con l'aiuto di una sedia a rotelle sono perfettamente autonoma e riesco a fare quasi tutto in casa, ovviamente tranne i lavori che richiedono l'uso della scala che ormai per me sarebbe pericoloso! Finora non mi sono mai arresa e conto di riuscire ancora a non arrendermi finché il cielo me lo consentirà perché voglio vivere una vita degna di essere vissuta! Cordiali saluti
Queste sono parole sagge e consigli utili per tutti, non solo per i giovani ma anche per i piu' anziani sempre piu' sotto pressione finanziaria e sociale.
La mindfulness non è riflessione fine a se stessa, ma è quasi assenza della riflessione. È una ricerca di pensieri proattivi mediante l'esclusione o il superamento di rimurginazioni e ansie. È un vivere nel momento presente, ma questo non vuol dire "fare sempre quello che mi fa star bene adesso senza preoccuparsi del futuro". È un modo per sbloccare una persona che appunto è bloccata nell'agire..
Il senso della vita è conoscere se stessi, per conoscere, che il rancore ci rende schiavi, impedendoci di essere in pace con noi stessi e la pace interiore non ha prezzo, perché non si può comprare.
Il punto che mi lascia perplessa riguarda la mindfulness che ha definito come "riflessione", quando meditare è esattamente l'opposto di pensare. Per il resto, mi trova d'accordo.
È la stessa situazione del corteggiamento " lecompro le rose, non gliele compro, sono troppe, o troppo poche, le piacerà il colore............." fanculo compragliele vada come vada, se andrà male proverò con un altra tipa 😂😂😂😂😂 godo dinamite
Osservazione perfetta. Credo che si sia espresso male e che intendesse questo: è un grave errore pensare che la meditazione possa esimerci dall’azione. E credo effettivamente che molti libri e molti sedicenti guru inducano in questo errore.
Quando si subisce una sconfitta, emotivamente assale uno stato di confusione emotiva e di pensieri limitanti e distruttivi. La meditazione a questo livello aiuta a chiarire i pensieri distruttivi e quelli ossessivi, serve per accertare la mente. Poi serve l'azione. L'azione cambia le cose.
Ho capito molto bene il suo messaggio e la ringrazio veramente tanto..Oltre i problemi personali ( più o meno gravi) che tutti noi abbiamo, viviamo anche un periodo particolare ,inaspettato.. I suoi consigli sono fondamentali per poterlo superare. Non è mai scontato quello che sta dicendo e bisogna imparare per chi lo ascolta, di andare leggermente oltre le sue parole... capire il vero significato; ecco.. anche se apparentemente è tutto chiaro e semplice.
Questo estratto lo vedrò svariate volte in futuro prima di dormire. Agire🔥
3 роки тому+81
i consigli degli anziani, i consigli della 'nonna' non erano poi sbagliati: Non serve piangersi addosso, prendi tutto il dolore sulle spalle con tutta la possibile umiltà, e tirati fuori,perchè se non ti tiri fuori tu, nessuno lo farò al tuo posto
Verissimo, ma quando fai di tutto soprattutto in ambito lavorativo e poi sei sempre un precario, che altra energia puoi avere?! Io vorrei un figlio, ma non posso , vorrei una famiglia, la cosa più naturale di questo mondo, ma sinceramente a 36_37 anni sto perdendo energia e speranza.
Come sempre un buon maestro che non delude mai, il tema interessante il "nichilismo attivo", si muoversi , al di la dello stipendio poi tutto si muove, provare e non anichilirsi, ripiegarsi su se stesso, poi riguardo l'anziano che si regge come un sopravvissuto al tempo, pur di vivere risultato di farmaci che ti tiene in vita a oltranza ho l'esperienza delle case di riposo un cimitero che solo respira e non VIVE DAVVERO.....grazie MAESTRO ......🕉
@@simonazavagli7463 è vero ci si attacca alla VITA....mi ricordo una signora anziana che io assistevo mi disse nella sua bella intelligenza una frase molto vera " noi anziani siamo talmente attaccati alla VITA che trasciniamo gli altri con noi ""
La vita ha un valore anche se non puoi più correre le maratone o fare video su Tik Tok. Quella di chi ha vissuto più di te, anche se sembra limitarsi solo a respirare, ha un valore amplificato. La senilità ha una dimensione eroica. E comunque anche Galimberti mi sembra abbia campato abbastanza a questo punto, che si fa?
Sei la fonte energica inesauribile del mio pensiero analitico: che e' in continua evoluzione bellica fra la razionalita' e la subcoscienza. Arrivarci e facile. Come arrivarci richiede l'impiego di un esercito ordinato di neuroni. Perche' arrivarci............. contina a sentire Galimberti.
Tutto ciò che ci capita nella vita è soltanto per acquisire una maggior consapevolezza. Il dolore spesso è lo strumento che ci fa comprendere maggiormente la nostra natura fragile condizionata da istinti e bisogni. L'azione senza consapevolezza, pur portandoci qualche volta indirettamente a questa, spesso è una sorta di droga che ci permette soltanto di andare avanti. Ma così facendo abbiamo soltanto perso l'occasione di ricevere un grande dono, la consapevolezza, pur pagandolo ad un caro prezzo quello appunto della sofferenza, legata ad una prova, a quello che ci ribalta nella vita.
@ Pino Morello / Mi dispiace ma non sono del tutto d'accordo. Verissimo che tutto ciò che si verifica nella vita e, direi, soprattutto il dolore costituisce un'occasione di crescita proprio perché ci aiuta ad acquisire maggiore consapevolezza Fermo restando che la gestione del dolore è un fatto estremamente personale che ciascuno sostiene ( e ne ha tutto il diritto) a modo proprio, io personalmente ho constatato che l'azione non può certo togliere il dolore quando c'è dolore vero !!! Quello resta e niente e nessuno potrà toglierlo! Però è di grande aiuto poiché ci consente di non ristagnare con tutte le nostre energie mentali in quella situazione di sofferenza, per non farla incancrenire , per sostenerci nel "metabolizzarla" consentendoci di ampliare ed approfondire la nostra capacità di riflessione poiché la nostra mente, costretta ad affrontare qualcosa di nuovo ed a risolvere problemi fino a quel momento mai affrontati, viene sospinta fuori dal circolo vizioso dei soliti pensieri nei quali finirebbe, altrimenti, per rimanere come "impantanata" senza alcuna ( o con pochissima) possibilità di CRESCITA personale. PS / Desidero aggiungere una considerazione importante: tutto ( ed il contrario di tutto) ciò che abbiamo detto è giusto e deve essere valutato in base alle situazioni, alle capacità ed alla volontà della persona, alle sue condizioni di salute e/o mentali e/o psicologiche, ed altre mille fattori. Comunque è fuori discussione che a volte è indispensabile FERMARSI ( con le più varie e personali forme di "meditazione") per dare il necessario riposo a mente e corpo dopo essersi impegnati al massimo in attività motivanti, in qualcosa di utile e costruttivo che potrebbe costituire ( a seconda dei casi) uno sbocco per uscire dalla situazione di stallo o per comprendere meglio quali sono le proprie attitudini e/o potenzialità. Può in ogni caso costituire un sicuro rafforzamento dell'autostima, così come, talvolta, un fallimento può essere utile a ridimensionare le proprie aspettative, può far capire se quella che si sta seguendo è una strada giusta o sbagliata e che non fa per noi ed, in tal caso, è meglio cambiare "indirizzo", magari dopo un periodo di( a volte indispensabile ) riposo e riflessione! e via di seguito. L'importante è NON FERMARSI PER ......più o meno scoperta e/o mascherata sotto varie forme (presunta "meditazione" compresa )....... PIGRIZIA fisica e/o mentale di comodo.
@ Pino Morello / Come sarebbe a dire l'azione senza consapevolezza? Potrà essere una consapevolezza legata a "quella" situazione, a "quel" particolare momento, a "quel" livello di maturità ma NON si può parlare per quanto riguarda l'essere umano di AZIONE PRIVA DI CONSAPEVOLEZZA se non nell' IDIOTA !!!! ( come si diceva una volta, con questo bruttissimo termine! ). Se facciamo una cosa siamo perfettamente consapevoli di quel che stiamo facendo, del perché lo stiamo facendo ( giusto o sbagliato che sia), di quale risultato vogliamo ottenere ( più o meno ottimale e /o soddisfacente che sia ) . Così , tra successi ed insuccessi, si fa esperienza, si riflette, si matura, SI ACQUISTA sempre MAGGIORE CONSAPEVOLEZZA, SI CRESCE !
Il Professor Umberto Galimberti mi incanta per come chiarisce i problemi che affronta e per le pillole di saggezza che sa inserie all'occorrenza, grazie!
...infatti, eccellente il chiarimento sulla meditazione/mindfulness...che viene praticata da migliaia di anni, ma non ha niente a che fare con la riflessione rivolta all'agire per uscire da situazioni poco confortanti
Si può riflettere solo per prendere decisioni e poi agire. In maniera insperata, si può sempre migliorare la propria vita. Forse il dolore non si attenua, ma almeno non si rimane intrappolati in esso. Forza e coraggio!
Condivido pienamente, consapevole del fatto che vivere in questa prospettiva è tremendamente complicato, bisogna infatti spronarsi e motivarsi anche quando nessuno ti crede, ti appoggia, ti pensa. Oserei dunque attribuire ai nichilisti una sottodefinizione forse ancora più determinante dell'intelligenza: la capacità di una costanza e di una determinazione al di fuori del comune.
@ronnieonthero4474 / Infatti ( e magari ci riflettessero tutti ! ) è proprio questo, a mio avviso, il vero gusto di una vita che meriti di essere vissuta !!!
Credo che se il dolore sia ad agnentarci, quando la forza dentro noi è affievolita parlare di azione risulta difficile se manca quella forza trasformativa per permetterlo, dove la delusione è tanta l'azione si annienta. Credo che la stessa debba essere accompagnata da una maggior conoscenza del sé. Conoscere se stessi permette di evitare di prendere qualsiasi cosa lungo il cammino ed evitare di continuare a sprecare le proprie energie per qualcosa che esula ormai da noi solo per la necessità di agire senza scopo. Mera opinione personale. Ottimo spunto di riflessione. 🙏🏻
Ho perso l'uomo che amo da due giorni, lui era un grande fan di Galimberti, seguiva sempre i suoi video e spero di rendergli omaggio scrivendo qui sotto un commento in sua memoria... ho voluto ascoltare le parole di Galimberti per cercare un conforto ed una soluzione al grande dolore che sto vivendo...🕯️🌈
Molto d'accordo, età simile, è vero che il lavoro attiva relazioni umane, competenze tecniche e un modo di ragionare razionale, concreto. Quando si inizia è ovvio che tutte le esperienze insegnano, sono formative e non si possono saltare. Altrimenti ti troverai a fare poco e male anche quello che ti sei scelto
Agire ci può stare, ma se prima non comprendi chi sei, a cosa serve? La meditazione serve, non è stare fermi e sperare come dice Galimberti, ma introspezione per entrare in contatto con la propria essenza, anche perché ci sono tanti modi per meditare.
Ma va ! Meditare è ormai diventato un must, più che una tendenza o trend, una vera moda. Oggi tutti a meditare, ma poi non fanno un tubo per uscire dai guai. Che fai? Medito! E bravo: tu continua a meditare mentre gli altri tirano avanti la baracca. Una scusa, un giustificativo "intellettuale" per combinare niente nella vita. Ha ragione Galimberti: l'introspezione non deve mai diventare una scusante, un giustificativo per l'inazione.
Hai ragione.👍🏻 Si può trascorrere una vita,a fare il gelataio,la domestica,lo sguattero(e sono attività Nobili,già solo per l'umiltà, che non deve essere umili-azione,che richiedono a chi le compie)a 3/4 € per ogni ora del tuo Tempo. E ritrovarti,dopo questo,stanco,demotivato,consumato,avvilito. La Motivazione è la benzina del motore Vita. Il fare è la conseguenza.
@@marcob4630 forse non sai come funziona la meditazione. La RI-motivazione,dopo una,o più disfatte consecutive,nella Vita (scfiga....🙄) segue altre azioni,che devono partire da "dentro" di noi,nel momento nel quale tutto sembra stravolto e non abbiamo più una direzione,un obiettivo. In quel momento è necessaria,si,un'azione. Di Rimotivazione. Il discorso è un po' più esteso. Buona domenica e buon approfondimento 🙏🏻
Non sempre le azioni ci ritornano con feedback positivo. A volte non sono sempre apprezzate, per un motivo o per un altro, anche se tu hai dato il meglio ma pazienza
Non si agisce per essere apprezzati, si agisce per essere migliori. Persone che oggi noi ricordiamo fra i grandi, nella loro epoca non vennero apprezzate e comprese. Questo cambia la natura del loro operato? Evidentemente no. Quindi quando agisci, fai una buona azione, questo ti qualifica per quello che sei. Tienine conto! Nessuno potrà davvero impedirti di negare a te stessa quello che sei, se sei in grado di guardarti con gentilezza e onestà. In tal modo agirai ancora, perché le tue azioni sono un bene innanzitutto verso te stessa e la persona che sei. Se non vengono apprezzate, è un problema di altri che purtroppo per loro non riescono a vedere quel che hanno davanti. Trattati bene e amati sempre!
@@Daniele_Manno BRAVISSIMO Daniele! I miei più vivi complimenti per l'intelligente commento che denota tanto buon senso pratico ed onestà intellettuale.👏
Ammesso che la vita abbia un senso, cosa di cui dubito fortemente, nei momenti più dolorosi non si scopre nulla, si avverte il dolore e basta. Il dolore annichilisce, annulla qualsiasi altra sensazione.
@@pipthechaos Considerato che al mondo siamo 8 miliardi, sarebbero 8 miliardi di sensi che ognuno le dà. Magari qualcuno si mette d'accordo con qualche altro sul senso da darle, comunque... quanti sensi...
Un passo la volta, anche con le lacrime agli occhi, è importante il fare. Fare significa rimettere in circolo le energie del cuore, fare con le mani, creare qualcosa, per piccolo che sia, fa rifluire di nuovo l’ amore dal cuore, lungo le braccia, verso le mani. È importante farlo quando si è addolorati, può salvare la vita… L’ ho scoperto meditando
@@laurastrippy4192 / Ovviamente ! È chiaro che il momento del "crollo" emotivo e portatore di incapacità di agire viene sempre per tutti, prima o poi. Però l' esperienza di una lunga e non facile vita mi ha insegnato che poi il continuare ad adagiarsi nel rimuginare sulle proprie "sventure" e, peggio ancora, come ho visto spesso fare ad alcune persone i vari modi di attuare uno "stordimento" momentaneo non portano mai a nulla di sano e costruttivo. Invece reagire e cominciare ad agire, sia pure come si può e si riesce sul momento, porta pian piano alla sempre crescente "forza" interiore, a sempre più lucida consapevolezza e alla sempre migliore e meglio finalizzata, "organizzata" e costruttiva capacità di azione .
A parte la meditazione che secondo me è utile per se stessi,ti rafforza il tuo io, e riesci a vedere la vita sotto un'alta ottica . Poi per il resto sono d'accordo con il prof. Galimberti
Condivido. Oggi ci perdiamo in mille pensieri, ma è il fare che ci rende rende utili, con un senso. La contemplazione può renderci profondi, ma non ci rende vivi.
Come diceva una persona saggia: quando sono giù mi tiro su! Son d'accordo sul fatto che l'azione è l'unica cura. Se non ci si muove nulla cambia. Nemmeno le emozioni e i pensieri non migliorano se rimaniamo fermi ad esacerbarle
@ Wulfgar Bjornson / Verissimo! Io nella mia esperienza di vita ho visto che l'affrontare situazioni nuove, che pongono problemi nuovi da risolvere, che ci impegnano a fondo assorbendo tutte le nostre energie, è di enorme aiuto nei momenti di grave difficoltà.
Nei paesi socialisti ci facevano capire che uno non si nasce un artigiano ...e viene compreso a livello sociale sempre artigiano, ma importante non scordarsi che sei una persona unica e speciale che condivide l'universo con il resto del creato. Ricordatevi che il padre di Gesù era artigiano e pure... Muoversi dire poco. Bisogna dire, che quando te vai a lavorare a 3€/ora conoscerai tante altre persone ed amplifichi tuo mondo di conoscenti. Impari fare qualcosa che mai hai fatto prima e alla fine noi andiamo a lavorare per essere utili agli altri e non perseguitando l'unico scopo esistenziale guadagnare per spendere . Buona illuminazione.
@@merrypopins4530 Giusto e molto sensato, cara, ciò che ha detto. Mi permetta una piccola correzione che riguarda la lingua italiana che sicuramente, con l'intelligenza che dimostra, lei migliorerà rapidamente: gli obiettivi non si "perseguitano" ( parola che ha un significato negativo- le consiglio di tenere sempre a portata di mano il Dizionario della lingua italiana-) ma si "perseguono". Auguri di cuore 😊
Grande Scivolone anti-tetico, meditare non significa riflettere ma 'curare' tramite la consapevolezza di sè, i grandi Maestri ci insegnano il dono del respiro, grande regolatore dell'unica matrice principale dell'uomo la 'non azione'.
Non sono d'accorto su quanto riguarda l'azione. Capisco che l'azione e la positività portino a situazioni soddisfacenti per l'individuo; tuttavia, se come nella maggior parte delle depressioni, si è passivi, non è certo dicendo "agisci" che si risolve il problema, altrimenti non si chiamerebbero situazioni passive. Anzi, molte volte è il sentirsi in colpa per il non agire che aggrava la situazione dell'individuo (secondo me ovviamente). Per ciò che ho capito dal video, sarenne come dire "sei depresso? Vai, scopa che ti riprendi". Se abbiamo la capacità di pensare, di riflettere, e anche di deprimerci è perché secondo me c'è un senso in tutto ciò, per questo la "soluzione", se così la possiamo definire, non sta nel nascondere o cercare di eliminare una passività, che evidentemente e in molti casi è oltre il nostro controllo. Mi dispace ma a sentir parlare in questo modo mi viene da pensare a delle persone che non hanno mai provato certe cose
Hai perfettamente ragione. Il soggetto depresso ha perso il senso della vita, non ha le forze di fare assolutamente nulla. Più ci si rivolge a lui con un imposizione e più si sta cercando di rovinarlo non di aiutarlo.
@@matteovigano984 Matteo non ti preoccupare, solo chi ha vissuto può sapere. Sappi solo che la luce in fondo al tunnel è talmente bella che ti sentirai rinascere una seconda volta e sarà tutto bellissimo. Non sei secondo a nessuno e non devi dimostrare niente a nessuno, soltanto a te stesso. Un abbraccio grande
Mah io non sono d'accordo su tutto, se tutto il valore è nell'azione, i disabili non valgono nulla. Un depresso è un poveraccio perché non fa. Ci sono periodi in cui dentro di noi avviene una specie di gestazione, di letargo in cui maturano energie nuove. Quando si è pronti, anche l'azione prenderà una nuova forza
Per come io capisco le parole di Galimberti e conoscendo il suo pensiero non credo che hai appreso il suo messaggio. Lui parla di agire e prendere le redini in mano del proprio destino e incominciare a muovere un po’ di situazioni. Non so esattamente nel tuo esempio di che tipo di disabilità hai in testa però purtroppo é così, noi siamo come una dinamo, più ci muoviamo più mettiamo in moto il nostro corpo e diamo ossigeno al cervello e più siamo creativi. Stare fermi non aiuta di certo perché si é passivi. Nessuno verrà da te a cambiare le cose sei tu che devi agire e cambiarle. Certo sono d’accordo con te, se ti succede qualcosa non puoi non star male e soffrire ma anche Galimberti sta dicendo questo, quello che intende e lo spiego a miei parole da un punto di vista terapeutico é che la sofferenza ci deve essere non può non esistere, se ti succede qualcosa di spiacevole stai male é inevitabile. Ma quello che ti serve é quella sofferenza necessaria per poter poi darti il contraccolpo per agire. Il problema della depressione e del nichilista passivo é quando invece te ne resti a letto anche oltre il dovuto necessario. Penso che già così spiegato possa essere compreso senza dover entrare troppo nei dettagli facendo anche qualche esempio. Spero che le persone che ti hanno messo il like al commento non siano In disaccordo con Galimberti per il suo modo forse un po’ duro per come ha spiegato la cosa, se fosse così non reagite in questa maniera che non serve a nulla. Date un senso alla vostra esistenza.
Perfetto. Ci sono momenti per la ritirata e momenti per l'attacco, tempi per il pensiero e tempi per l'azione. Le due dimensioni sono complementari, non opposte, vanno alternate. Sta all'intelligenza e all'astuzia dell'individuo trovare il giusto equilibrio.
infatti non l'azione fine a se stessa, ma volta a maturare intanto il pensiero. Anche un disabile ha delle....abilità, giocando con le parole. Anche scrivere è un'azione , leggere, ma non passivamente , aspettando gli eventi. E comunque anche l'attesa va vissuta -non volgio usare la parola "ingannata"- con l'azione che porterà a generare altro
Penso che l’intervista lo abbia infastidito . Troppo spontaneo Galimberti per sottostare a domandine da ricerca 🔦. Grazie Umberto perché riesci sempre ad andare oltre a tanta demagogia psicologica . Non lasciarci mai ❤
GRANDE VIDEO, GRAZIE!!! DOMANDA COME AGIRE,SD SONO IN ZONA ROSSA? 😜💪 OVVIAMENTE È PROVOCATORIO,MA X UNARISATA. SEMPRE GRADEVOLE,VEDERE VIDEO COME QUESTI💪
Trovo illuminante il modo in cui Dr. Galimberti semplifica concetti complessi o strettoie mentali sociali quali per esempio il semplice fatto di occorrere alla gentilezza semplicemente diramando pensieri standardizzati nella vita di tutti i giorni come nell’ultimo esempio.
Non credo che Galimberti abbia centrato la risposta alla domanda. Dice di agire. Per agire si ha bisogno di una direzione e ancor prima della volontà. La volontà nasce da una spinta interna, la spinta vitale che le persone che arrivano a morire dentro non possono avere. Credo si possa partire dal raggiungimento della consapevolezza di sé e dal corpo. Non penso che Galimberti abbia dimostrato di conoscere cosa sia la meditazione e la mindfulness. Credo l'abbia confusa con il riflettere con il pensare.
Ciao Anna, credo-spero che il pensiero di Galimberti su questo punto sia molto più articolato di quanto risulti da questo video e che in un contesto più esteso l'intero intervento possa presentarci una visione un po' più acuta, rispetto a quello che appare da questo piccolo "spezzone". Se non fosse così sarebbe molto deludente rispetto allo standard di altre sue riflessioni. Sarebbe incomprensibile ed anche incongruo per un profondo conoscitore di Nietzsche, autore che il prof spesso cita insieme ai suoi amati greci. Nietzsche infatti affermava :" Chi ha un perché abbastanza forte può superare qualsiasi come"...A mio avviso da questa citazione del padre del nichilismo traspare in tutta evidenza la necessità di una motivazione forte alla base dell'azione. Dubito che Galimberti non sarebbe concorde con questo. Ed è proprio questa forte motivazione quel perché che ti fa superare-sopportare qualsiasi come che io vorrei conquistare così come credo molto come me. Ma ahimé purtroppo spesso mi ritrovo mio malgrado nella fila dei nichilisti passivi e magari anche con qualche senso di colpa per questo mio sentire. Senza la forza di un grande perché all'azione, senza la spinta di una grande motivazione alla stessa, per chi come me ha un vissuto particolare e una sensibilità introspettiva superiore alla media si fa ben poca strada e tutto appare vano senza mordente, banale, insulso persino grottesco, senza un significato alto e realmente appagante. Grazie del tuo contributo. Buona vita Anna
@@andreaborrielli5336 ... senza la forza di un grande perché all'azione,senza la spinta di una grande motivazione alla stessa😞... è proprio la spinta vitale , che le persone che arrivano a morire dentro,NON possono avere 😞... è così,e solo così, che NON SI AGISCE PIÙ...ci ritroviamo in molti,in queste situazioni 😞... grazie di poter condividere...🙏 buona vita 🙏
Ci sono buoni spunti di riflessione. 😉 Non condivido quando sminuisce la riflessione, che non è un piegarsi su di sé ma, è un volgersi indietro per individuare gli errori e le non corrette valutazioni che ci hanno fatto piegare. Inoltre gli anziani sono biblioteche viventi e come afferma un proverbio africano: "quando muore un anziano, brucia una biblioteca" e questo per ristabilire un equilibrio tra mente e corpo. Non sono solo corpo, fino alla fine dei miei giorni e se mi ammalerò di Alzheimer sarò materia di studio e fonte di lavoro per le esistenze di altri più giovani. 😉
@@patriziocuozzo4376 Patrizio, molti anziani, proprio perché anziani, se non hanno la protezione dei propri cari e sai bene quanto non solo gli anziani siano esposti al pericolo della solitudine, della negligenza, della disaffezione... si fanno illudure proprio da chi li espone al capitalismo come merce non più riutilizzabile, quindi scarto non più differenziabile. Occhio perché il capitalismo fu il primo a separare i nuclei familiari che prima erano ben integrati... Il capitalismo ha messo sul "banco di accusa" il Patriarcato ma tu sai bene che il tuorlo, senza l'albume non forma l'uovo. ☺️ Spero di essere riuscita a chiarire il mio pensiero. Grazie 🌹
Il malato di alzheimer a differenza di quello che pensano molti...anche medici e' fonte di saggezza... Ascoltatelo a fondo Non e un rifiuto umano Questa societa uccide i prropri cari
@@jamesballard2559 sì, James, gli anziani sono fonte inesauribile di conoscenza soprattutto se si ammalano perché se continuiamo a posare il nostro sguardo, la nostra attenzione su di loro, loro ci illuminano sempre. 🌞❤️
È quella sensazione di non essere adeguato, di essere un fantasma per gli altri. Ci provi ad essere forte, a prendere il peso della vita, ma se è così difficile vivere io preferisco abbandonarla, sarò un vigliacco. Sembra tutto sbagliato, io mi sento sbagliato.
Purtroppo non mi è possibile darti una risposta che ti sia realmente utile in questa sede. Ti invito, se volessi, a scriverci ad assistenza@lucamazzucchelli.com ❤
Tutto bello, propositivo e alla portata. . Peccato che quando si sta male,spesso e volentieri soli,tutte queste propositività,oltre al non palesarsi,il più delle volte vadano ineluttabilmente sù per il camìno. . E il signore che ne sta argomentando, sà benissimo di cosa si tratta. .
@@carloal3498 Ed anche la preposizione semplice "su", se vogliamo essere proprio pignoli !!!! Però data l'importanza dell'argomento di cui trattasi, che è un peccato perdere di vista, e poiché qualche accento fuori posto potrebbe essere dovuto soltanto ad uno dei soliti tiri mancini "da tastiera" come io uso definire i "refusi" molto frequenti su questi dannati "marchingegni" ( infatti suggerisco spesso di rileggere prima dell'invio!) lasciamo perdere direi !!!😊
Capisco quello che dici e proprio per questo ti dirò che, quando si è soli, è in quel momento che bisogna approfittarne per diventare finalmente i migliori amici di sé stessi! L'unica persona che può davvero occuparsi di te nel migliore dei modi sei tu, perché nessuno può conoscerti quanto ti conosci tu. Devi solo imparare a vedere i tuoi punti di forza e non a cercarli negli altri, che non lo saranno mai perché non sono in te, non sono te. Risvegliati amandoti, questo è il mio unico invito perché ritengo che sia l'unica cosa che puó permetterci di fronteggiare l'apparente "indifferenza" della Vita, nuotandoci e sguazzandoci come in un limpido mare e riuscendo a godersi anche i cavalloni come sublimi manifestazioni della natura, avendo la forza di assecondarli o saltarli in base alla loro entità, ma senza lasciarci passivamente travolgere da essi. Amarti è necessario, perché se ami davvero qualcuno farai di tutto per quella persona e mai lasceresti che venga travolta dalle onde del pur bel mare.
@@Daniele_Manno BRAVISSIMO Daniele ! Mi permetto di darti del tu perché, a giudicare dalla foto che vedo vicino al tuo commento, potrei esserti nonna e confesso che mi piacerebbe tanto avere un nipote che parli come te. Sai, i miei sono ancora troppo piccoli e penso che se e quando saranno in grado di esprimere pensieri come i tuoi, io non ci sarò più! Ho letto altri due tuoi brevi commenti che ho molto apprezzato per l'intelligente buon senso, ma questo in particolare mi ha davvero incantata anche per la bellezza della poetica quanto efficace immagine da te usata. Complimenti ed auguri per il tuo futuro, e GRAZIE perché mi confermi che ho ragione ad avere ancora tanta fiducia nei giovani. So che ce ne sono molti bravi e meritevoli come te ed in loro ripongo tutte le speranze per il futuro. Sarà grazie a loro se questo nostro attuale nuovo Medio Evo farà foriero anch'esso di RINASCITA.
@@graziazappala9441 Mi sento profondamente gratificato da queste parole e da questi pensieri! Grazie dal profondo del cuore e altrettanti auguri di gioia, serenità e speranza, anche per i cari, e di vivere intensamente e felicemente il tempo trascorso con loro
Mi sento una perfetta discepola anche se questo succedeva giocoforza undici anni fa: mi ero trasferita da poco in Sicilia per raggiungere il mio attuale marito, immaginando un futuro che stava delineandosi nuovo e interessante, nella sua bella fattoria in un posto meraviglioso... Dopo poco perdo mio fratello e i miei anziani con lui conviventi rischiano di morire di dolore e abbandono. Distrutta e consapevole che sarebbe stata una strada tutta in salita, decido in accordo col mio compagno, di farli trasferire da noi. È stato quasi un bagno di sangue soprattutto per via di mio padre difficile e irrisolto, ma ho affrontato tutto con una grinta che neanche credevo di avere, penso mi abbia aiutato ad attraversare il lutto devastante. Il fatto di dover gestire tutto il trasloco e il loro "inserimento" mi ha letteralmente spossata; ma ho tenuto la barra dritta sapendo che stavo facendo la cosa migliore per tutti. Azione è la risposta più sensata che possiamo dare❤
Quando la vita mi dette una "legnata" tremenda perché un maledetto cancro si portò via il mio adorato marito a 59 anni, dopo un anno di "guerra" disperata quanto inutile, mi crollò addosso il mondo. Sfinita, disperata, sola (essendo i miei figli lontani per i loro studi ) sono riuscita con molta fatica a trovare un minimo di conforto soltanto tra i miei amati alunni . Dopo poco più di tre mesi mi spirò fra le braccia il mio dolcissimo papà . Altro dolore su dolore!!! Riuscii ad andare avanti con quel minimo di forze rimastemi fino alla fine dell'anno scolastico. Poi .....la tragedia! Non riuscivo più a mangiare, non avevo voglia di fare nulla né di vivere, di guardare la TV, non riuscivo nemmeno a leggere un libro ( cosa che avevo sempre amato moltissimo, fin da bambina quando facevo inquietare i miei genitori leggendo per ore e ore anche di notte!) perché non riuscivo assolutamente a concentrarmi. Mi sembrava di impazzire! Per mia "fortuna" mi si creò un problema: c'erano dei mobili dei miei genitori nella casa lasciata per trasferirsi vicino a me. Mobili belli, molto interessanti: anni 40, artigianali, noce italiana ed americana, radica di noce. Ma soprattutto a me molto cari. Erano stati talmente rovinati dagli inquilini che si era deciso di eliminarli. Un giorno mi trovai per un acquisto in un negozio di ferramenta molto molto grande e fornitissimo. Ebbi un'idea! Mi feci spiegare cosa dovevo fare per restaurare un mobile e comprai tutto l'occorrente. Iniziai con il pezzo più caro al mio cuore: la scrivania di mio padre, del suo piccolo regno, il suo studio. Piena di incertezza, cominciai innanzitutto col trattamento antitarlo (resosi necessario in alcuni punti di tutti i mobili ) poi avanti: scartavetrare, riscartavetrare, etc.etc.. Non sapevo cosa ne sarebbe venuto fuori! A lavoro finito ( dopo diversi giorni) me la rimirai ben bene e mi dissi ad alta voce:"Brava!!!". Dopo di che andai avanti. Restaurai ancora due belle credenze, un grande mobile con un bellissimo marmo rosa molto pregiato, un grande e massiccio tavolo, la libreria di mio padre e stavo lavorando ad un' altra libreria quando dovetti smettere. Fu un lavoro massacrante a dire poco, sempre con la mascherina, stesa per terra quando dovevo raggiungere i punti difficili poiché non avevo la forza necessaria per sollevare quei mobili, ma il risultato fu davvero eccellente e lascio` letteralmente a bocca aperta il falegname che dovetti chiamare per mettere le maniglie nuove che avevo comprato !!!!! Sinceramente cambiare le maniglie era una cosa che non mi sentivo proprio di effettuare poiché bisognava fare i nuovi buchi col trapano! Però, concludendo, lo stare impegnata in un lavoro che non aveva nulla a che vedere con la mia professione, che mi costringeva a risolvere mille problemi nuovi stimolando la mia creatività e la soddisfazione datami dal risultato del lavoro mi aiutarono moltissimo evitandomi, credo, di impazzire, fino all'inizio dell'anno scolastico successivo !!!!! Spero di non aver annoiato gli "amici" virtuali ( e tanto.... "virtuosi" da avere avuto il "coraggio" di leggere questo mio lungo scritto!) ma soprattutto spero che il racconto di questa mia esperienza possa essere utile a coloro che si trovano in situazioni difficili e/o dolorose da superare. BISOGNA farlo per forza (e l' AZIONE è un aiuto prezioso) poiché indietro non si torna e fermi non si può stare. Si può soltanto ( e si deve! ) andare avanti, che ci piaccia o no !!!!
Grazie di questa preziosa condivisione Grazia ❤
@@psicologomilano Grazie a te, di cuore
Cara Grazia le sono vicina con affetto anche se non la conosco. Brava grazie il suo racconto mi ha commossa e fatto bene al cuore In che citta vive ? Io in Veneto.Mi piacerebbe conoscerla Magari siamo vicine ? Un saluto e un abbraccio Alda
@@GMurat Eh, no, purtroppo, cara Alda! Non vivo in Veneto anche se mi piacerebbe moltissimo poiché apprezzo enormemente questa regione e i suoi abitanti. Dal punto di vista geografico siamo, purtroppo, un po' lontanucce. Però le sono davvero molto molto grata delle sue belle parole. Un caro saluto e un abbraccio 🙏❤️🌸
GRAZIA ZAPPALA..... tutta la mia ammirazione e un forte abbraccio ...sei davvero ..una bella persona..
Bellissimo è molto vero, anche e soprattutto nei momenti difficili.
Ho conosciuto persone che si sono sentite dare la notizia più orribile che esista "Sei mesi, massimo un anno".
Eppure hanno continuato a uscire, lavorare e vivere fino a quando hanno potuto, perché volevano andarsene senza rimpianti.
Mi fa riflettere il fatto che prima di capire cosa volessi fare “da grande” ho sperimentato, negli anni delle superiori, tutti quei lavori di cui ha parlato il Professore…. Non mi hanno aiutato a livello di curriculum, ma mi hanno sicuramente cresciuta a livello umano. Ho capito in cosa ero brava, ma soprattutto ho capito cosa non mi piaceva!
Con i soldi guadagnati ho preso la patente e comprato la mia prima macchina…. Sono stati i primi di una lunga serie di traguardi alla mia indipendenza.
A 35 anni, guardando indietro, ricordo ancora con affetto quelle esperienze…..
I sogni non li trovi nel cassetto… li costruisci con l’olio di gomito 💪🏻
@Valentina Caracciolo A che età hai capito cosa volevi fare da grande? E come sei arrivata a questa conclusione? Ti faccio questa domanda perché anch'io ho fatto tante diverse esperienze lavorative cambiando diversi settori , ma mi ritrovo ancora a non sapere quale sia la strada giusta per me, e questo mi crea un grande senso di disagio.
@ Valentina Caracciolo/ Brava, questa è intelligenza!
@@derkraken7 Mi perdoni se mi intrometto, rispondendo alla domanda da lei posta a Valentina Caracciolo, spero di esserle di aiuto. Secondo me, il processo di maturazione individuale è estremamente personale: non si possono dare tempi e modi, ognuno trova la propria strada con i propri mezzi ed i propri tempi .Ma comunque credo sia possibile soltanto applicandosi con estrema serietà ed impegno in tutto ciò che si fa, qualunque cosa essa sia. Io l' ho trovata così e ne sono stata soddisfattissima per una intera vita. Ancora adesso nessun ripensamento e tanto meno pentimento! Non ritornerei mai e poi mai indietro sulla costruttiva fatica e sulle decisioni del passato!!! Auguri 😊
@@graziazappala9441 La ringrazio per la gentile risposta, il problema è che mi ritrovo "ormai" a 28 anni che non ho ancora trovato il mio posto nel mondo, e con la società di oggi che ti mette una pressione sociale assurda con il fatto che se entro 30 anni non sei realizzato sei uno sfigato o un incapace, beh tutto questo non mi fa stare tranquillo.
Ho provato tante strade diverse, e tranne una volta in cui ho avviato una mia attività che è durato poco più di un anno, non mi sono mai sentito soddisfatto e orgoglioso di me stesso.
Sono certo e sono convinto che dentro di me c'è una forte energia e dedizione che però non riesco a canalizzare in un percorso lavorativo che mi si addica.
Per me la realizzazione personale è sempre stata una cosa molto importante, ma mi ritrovo in questo brutto limbo in cui non sò ancora dove sbattere la testa.
Faccio un lavoro così tanto perché non posso stare a casa a far nulla, e ovviamente mi servono anche soldi, ma ovviamente non è che ne sono felice ... Mi creda, ho provato diverse strade e mi son fatto tante di quelle domande da diventare scemo, ma il mio cruccio più grande è quello di non aver trovato ancora la mia strada e di non sapere com uscire da questa situazione
@@derkraken7 Ha ragione, trovare la propria strada non è cosa semplice! Il consiglio che posso darle è innanzitutto di non scoraggiarsi, poi di non lasciarsi minimamente influenzare dalle pressioni sociali e/ o familiari . Faccia le sue scelte in totale autonomia basandole sulle SUE attitudini, sulle sue capacità e sulle occasioni che le si presentano ( o che deve attivamente ricercare) impegnandosi al massimo nell' attività che riesce a realizzare canalizzando su di essa tutte le proprie energie anche a costo di qualche sacrificio, lasciando perdere le "scorciatoie" che sono sempre rischiose (e soprattutto lasciano il tempo che trovano) . Dovrebbe, secondo me, innanzitutto capire che cosa LE PIACE fare. Poi accertarsi se HA I REQUISITI e LA PREPARAZIONE necessari e, se no, impegnarsi al massimo per acquistarli. È faticoso, ma non esiste successo né soddisfazione senza fatica. Auguri di cuore
Capisco bene cosa intende. Sono stata allettata per un anno e mezzo dopo un infortunio che ha spazzato via quella che era la mia vita fino a quel momento. Non mi sono mai fermata. Ho dipinto, scritto e quando finalmente ho potuto riprendere i miei passi mi sono data allo studio del canto e della musica. Questa è stata la mia salvezza. Certo che lotto ogni giorno, ma senza piangermi troppo addosso.
forza sempre 💪 un caro saluto Marzia :-)
Grazie
Complimenti per la tua forza
Bravissima!!!! È così che si fa (l'ho fatto anche io in diverse difficili e gravi occasioni) . Auguri per tutto.
Grazie Proff Galiberti Lei mi ha aiutato molto ascoltandoLa e tuttora ho sempre piacere dei suoi insegnamenti .
Sono migliorata nelle ansie , ogni giorno imparo , anch’io sono una sopravvissuta , del 39 . Grazie Marina. 🌹
WOW QUI C'E' UN GALIMBERTI DIVERSO CHE INVECE DI CREARTI UNO SCENARIO DEPRESSIVO DOVE TI TOGLIE PURE LA SPERANZA ....QUI PARLA DI AZIONE E INTRAPENDENZA GIOVANILE....BRAVO FINALMENTE !!!
In questo video è diverso dal solito, quasi mi piace
Ma non sa neppure lui che cazzo vuole. E' un brianzolo....
Consapevolezza, meditazione e azione possono andare di pari passo, occorre trovare un equilibrio in ognuna di queste attività.
,@ Giuseppe V. / 👍👍👍
P
Si il problema (abbastanza grave) è che Galimberti non ha idea di cosa siano, davvero, la meditazione e la mindfulness
@ esattamente, stavo per rispondere quanto mi sembrano risposte qualunquiste, talvolta, le sue. E slogan senza senso "quante ne inventano gli psicologi"
@@martinaspadola2122 non sono d'accordo con te. Lui segue un filone ben preciso, al contrario di gente che fa (o più spesso vuole fare) mille cose di crescita personale e poi si ritrova pensionato come uno qualunque, un qualsivoglia, con una pensione da fame con una moglie che non sopporta più. A volte è bene avere dei principi saldi per arrivare agli apici della scala sociale e Galimberti guarda il 90% di noi che commentiamo dall'alto.
Grazie, Prof. Galimberti!❤
Un uomo di una caratura eccezionale! Ascoltare Galimberti è sempre una rivelazione.
Buonasera. Ho lavorato in un callcenter: è stata un'esperienza atroce!!! Sintetizzo questo mio pensiero. La Grandezza del Prof. Galimberti è un Dono.
Grazie Prof. È sempre molto utile seguire i suoi consigli. È vero bisogna AGIRE che non vuol dire reagire. È l'azione dell'essere umano allo stato puro e basta!
@ardi la / Bravissima! Io ho già superato gli ottant'anni ed attualmente, in seguito ad alcune brutte cadute, ho qualche problema da risolvere con le ginocchia e la schiena che non mi consentono di camminare e stare in piedi in sicurezza se non per poco tempo. Ma con l'aiuto di una sedia a rotelle sono perfettamente autonoma e riesco a fare quasi tutto in casa, ovviamente tranne i lavori che richiedono l'uso della scala che ormai per me sarebbe pericoloso! Finora non mi sono mai arresa e conto di riuscire ancora a non arrendermi finché il cielo me lo consentirà perché voglio vivere una vita degna di essere vissuta! Cordiali saluti
Queste sono parole sagge e consigli utili per tutti, non solo per i giovani ma anche per i piu' anziani sempre piu' sotto pressione finanziaria e sociale.
La mindfulness non è riflessione fine a se stessa, ma è quasi assenza della riflessione. È una ricerca di pensieri proattivi mediante l'esclusione o il superamento di rimurginazioni e ansie. È un vivere nel momento presente, ma questo non vuol dire "fare sempre quello che mi fa star bene adesso senza preoccuparsi del futuro". È un modo per sbloccare una persona che appunto è bloccata nell'agire..
Concordo. Inoltre più che preoccuparsi per il futuro, bisogna agire per il futuro.
@@Daniele_Manno 👍 BRAVO !!! Preoccuparsi non serve proprio a niente!!!
E' poco consona alla mentalità occidentale e poi chi pensa al qui e ora? Sono gli animali ma noi siamo esseri umani!
bellissimo discorso...
e in più...complimenti per tutti i video già visti e in parte condivisi . Grande Persona💖💖💖👍
Il senso della vita è conoscere se stessi, per conoscere, che il rancore ci rende schiavi, impedendoci di essere in pace con noi stessi e la pace interiore non ha prezzo, perché non si può comprare.
La definizione del senso della vita mi ha aperto un mondo!
Il punto che mi lascia perplessa riguarda la mindfulness che ha definito come "riflessione", quando meditare è esattamente l'opposto di pensare. Per il resto, mi trova d'accordo.
Esatto, mindfulness è consapevolezza e può essere praticata anche e soprattutto nell'azione. Questa sua uscita ha lasciato perplesso anche me
È la stessa situazione del corteggiamento " lecompro le rose, non gliele compro, sono troppe, o troppo poche, le piacerà il colore............." fanculo compragliele vada come vada, se andrà male proverò con un altra tipa 😂😂😂😂😂 godo dinamite
Osservazione perfetta. Credo che si sia espresso male e che intendesse questo: è un grave errore pensare che la meditazione possa esimerci dall’azione. E credo effettivamente che molti libri e molti sedicenti guru inducano in questo errore.
Quando si subisce una sconfitta, emotivamente assale uno stato di confusione emotiva e di pensieri limitanti e distruttivi. La meditazione a questo livello aiuta a chiarire i pensieri distruttivi e quelli ossessivi, serve per accertare la mente. Poi serve l'azione. L'azione cambia le cose.
Infatti è evidente che il Sig. Galimberti non sa cosa sia la meditazione e la mindfulness
Grazie per dedicare i suoi temi ai giovani.
Ho capito molto bene il suo messaggio e la ringrazio veramente tanto..Oltre i problemi personali ( più o meno gravi) che tutti noi abbiamo, viviamo anche un periodo particolare ,inaspettato..
I suoi consigli sono fondamentali per poterlo superare. Non è mai scontato quello che sta dicendo e bisogna imparare per chi lo ascolta, di andare leggermente oltre le sue parole... capire il vero significato; ecco.. anche se apparentemente è tutto chiaro e semplice.
Grazie Ana
quando ti mancano i soldi per andare a fare la spesa vai da lui che ti da consigli....ma va a ciapà i rat.
@@rogerbarttoccetti3941 se avessimo "i
soldi per fare la spesa" non saremmo qui a cercare delle soluzioni
@@anaceuca7482 cercare delle soluzioni da quel personaggio???...che stima di se...ZERO ASSOLUTO...vai avanti cosi....puoi migliorare...
@@rogerbarttoccetti3941 grazie..
Grandioso ❤
Anche in questo video il prof Galimberti è molto stimolante per tutti noi. Complimenti
👏👏
Bravissimoprof Galimberti!!!
Questo estratto lo vedrò svariate volte in futuro prima di dormire. Agire🔥
i consigli degli anziani, i consigli della 'nonna' non erano poi sbagliati: Non serve piangersi addosso, prendi tutto il dolore sulle spalle con tutta la possibile umiltà, e tirati fuori,perchè se non ti tiri fuori tu, nessuno lo farò al tuo posto
💪
Vero
@ Giovanni Silvano / 👍 BRAVISSIMO!!!
@@parsifal9973 ?
Verissimo, ma quando fai di tutto soprattutto in ambito lavorativo e poi sei sempre un precario, che altra energia puoi avere?! Io vorrei un figlio, ma non posso , vorrei una famiglia, la cosa più naturale di questo mondo, ma sinceramente a 36_37 anni sto perdendo energia e speranza.
Tutto ciò viene spontaneo!
Come sempre un buon maestro che non delude mai, il tema interessante il "nichilismo attivo", si muoversi , al di la dello stipendio poi tutto si muove, provare e non anichilirsi, ripiegarsi su se stesso, poi riguardo l'anziano che si regge come un sopravvissuto al tempo, pur di vivere risultato di farmaci che ti tiene in vita a oltranza ho l'esperienza delle case di riposo un cimitero che solo respira e non VIVE DAVVERO.....grazie MAESTRO ......🕉
Lo pensiamo da giovani, poi quando ci arriviamo quasi nessuno se ne vuole andare davvero..
@@simonazavagli7463 è vero ci si attacca alla VITA....mi ricordo una signora anziana che io assistevo mi disse nella sua bella intelligenza una frase molto vera " noi anziani siamo talmente attaccati alla VITA che trasciniamo gli altri con noi ""
@@annabasezzi3857 eh sì !
La vita ha un valore anche se non puoi più correre le maratone o fare video su Tik Tok. Quella di chi ha vissuto più di te, anche se sembra limitarsi solo a respirare, ha un valore amplificato. La senilità ha una dimensione eroica. E comunque anche Galimberti mi sembra abbia campato abbastanza a questo punto, che si fa?
Sei la fonte energica inesauribile del mio pensiero analitico: che e' in continua evoluzione bellica fra la razionalita' e la subcoscienza. Arrivarci e facile. Come arrivarci richiede l'impiego di un esercito ordinato di neuroni. Perche' arrivarci............. contina a sentire Galimberti.
:-)💪
Tutto ciò che ci capita nella vita è soltanto per acquisire una maggior consapevolezza. Il dolore spesso è lo strumento che ci fa comprendere maggiormente la nostra natura fragile condizionata da istinti e bisogni. L'azione senza consapevolezza, pur portandoci qualche volta indirettamente a questa, spesso è una sorta di droga che ci permette soltanto di andare avanti. Ma così facendo abbiamo soltanto perso l'occasione di ricevere un grande dono, la consapevolezza, pur pagandolo ad un caro prezzo quello appunto della sofferenza, legata ad una prova, a quello che ci ribalta nella vita.
@@grodental11 Grazie per l'apprezzamento.
D'accordissimo con te
@ Pino Morello / Mi dispiace ma non sono del tutto d'accordo. Verissimo che tutto ciò che si verifica nella vita e, direi, soprattutto il dolore costituisce un'occasione di crescita proprio perché ci aiuta ad acquisire maggiore consapevolezza Fermo restando che la gestione del dolore è un fatto estremamente personale che ciascuno sostiene ( e ne ha tutto il diritto) a modo proprio, io personalmente ho constatato che l'azione non può certo togliere il dolore quando c'è dolore vero !!! Quello resta e niente e nessuno potrà toglierlo! Però è di grande aiuto poiché ci consente di non ristagnare con tutte le nostre energie mentali in quella situazione di sofferenza, per non farla incancrenire , per sostenerci nel "metabolizzarla" consentendoci di ampliare ed approfondire la nostra capacità di riflessione poiché la nostra mente, costretta ad affrontare qualcosa di nuovo ed a risolvere problemi fino a quel momento mai affrontati, viene sospinta fuori dal circolo vizioso dei soliti pensieri nei quali finirebbe, altrimenti, per rimanere come "impantanata" senza alcuna ( o con pochissima) possibilità di CRESCITA personale. PS / Desidero aggiungere una considerazione importante: tutto ( ed il contrario di tutto) ciò che abbiamo detto è giusto e deve essere valutato in base alle situazioni, alle capacità ed alla volontà della persona, alle sue condizioni di salute e/o mentali e/o psicologiche, ed altre mille fattori. Comunque è fuori discussione che a volte è indispensabile FERMARSI ( con le più varie e personali forme di "meditazione") per dare il necessario riposo a mente e corpo dopo essersi impegnati al massimo in attività motivanti, in qualcosa di utile e costruttivo che potrebbe costituire ( a seconda dei casi) uno sbocco per uscire dalla situazione di stallo o per comprendere meglio quali sono le proprie attitudini e/o potenzialità. Può in ogni caso costituire un sicuro rafforzamento dell'autostima, così come, talvolta, un fallimento può essere utile a ridimensionare le proprie aspettative, può far capire se quella che si sta seguendo è una strada giusta o sbagliata e che non fa per noi ed, in tal caso, è meglio cambiare "indirizzo", magari dopo un periodo di( a volte indispensabile ) riposo e riflessione! e via di seguito. L'importante è NON FERMARSI PER ......più o meno scoperta e/o mascherata sotto varie forme (presunta "meditazione" compresa )....... PIGRIZIA fisica e/o mentale di comodo.
@ Pino Morello / Come sarebbe a dire l'azione senza consapevolezza? Potrà essere una consapevolezza legata a "quella" situazione, a "quel" particolare momento, a "quel" livello di maturità ma NON si può parlare per quanto riguarda l'essere umano di AZIONE PRIVA DI CONSAPEVOLEZZA se non nell' IDIOTA !!!! ( come si diceva una volta, con questo bruttissimo termine! ). Se facciamo una cosa siamo perfettamente consapevoli di quel che stiamo facendo, del perché lo stiamo facendo ( giusto o sbagliato che sia), di quale risultato vogliamo ottenere ( più o meno ottimale e /o soddisfacente che sia ) . Così , tra successi ed insuccessi, si fa esperienza, si riflette, si matura, SI ACQUISTA sempre MAGGIORE CONSAPEVOLEZZA, SI CRESCE !
Sempre immenso!
Il Professor Umberto Galimberti mi incanta per come chiarisce i problemi che affronta e per le pillole di saggezza che sa inserie all'occorrenza, grazie!
concordo :-)
...infatti, eccellente il chiarimento sulla meditazione/mindfulness...che viene praticata da migliaia di anni, ma non ha niente a che fare con la riflessione rivolta all'agire per uscire da situazioni poco confortanti
Persona stupenda da come ti parla con il cuore
Si può riflettere solo per prendere decisioni e poi agire.
In maniera insperata, si può sempre migliorare la propria vita.
Forse il dolore non si attenua, ma almeno non si rimane intrappolati in esso.
Forza e coraggio!
Mamma me lo mandó pochi giorni prima di morire... ho deciso di sentirlo nel momento più buio... emozione.
Una bella rappresentazione grande Prof. Galimberti!! Grazie Dr. Luca
:-):-)
Come è brutta questa coppia di parole “Nichilista attivo” . Posso tradurre “ Camminando s’apre cammino” ?
7 minuti di altissimo valore.
Condivido pienamente, consapevole del fatto che vivere in questa prospettiva è tremendamente complicato, bisogna infatti spronarsi e motivarsi anche quando nessuno ti crede, ti appoggia, ti pensa. Oserei dunque attribuire ai nichilisti una sottodefinizione forse ancora più determinante dell'intelligenza: la capacità di una costanza e di una determinazione al di fuori del comune.
@ronnieonthero4474 / Infatti ( e magari ci riflettessero tutti ! ) è proprio questo, a mio avviso, il vero gusto di una vita che meriti di essere vissuta !!!
Brava Grazia un Esempio da Vivere...🙏😇✌✌✌
Credo che se il dolore sia ad agnentarci, quando la forza dentro noi è affievolita parlare di azione risulta difficile se manca quella forza trasformativa per permetterlo, dove la delusione è tanta l'azione si annienta. Credo che la stessa debba essere accompagnata da una maggior conoscenza del sé. Conoscere se stessi permette di evitare di prendere qualsiasi cosa lungo il cammino ed evitare di continuare a sprecare le proprie energie per qualcosa che esula ormai da noi solo per la necessità di agire senza scopo. Mera opinione personale. Ottimo spunto di riflessione. 🙏🏻
Annientarci..renderci niente..
Sempre meraviglioso il filosofo Galimberti
Il professore ha la mia stima più profonda, grazie
Quanto l'amo prof❤ grazie
Grande Luca e grande il tuo ospite. Grazie 🙏
:-)
@@psicologomilano wtw
@@psicologomilano wtw
@@psicologomilano w5wtw5wtw
@@psicologomilano wtwt
Ho perso l'uomo che amo da due giorni, lui era un grande fan di Galimberti, seguiva sempre i suoi video e spero di rendergli omaggio scrivendo qui sotto un commento in sua memoria... ho voluto ascoltare le parole di Galimberti per cercare un conforto ed una soluzione al grande dolore che sto vivendo...🕯️🌈
Un abbraccio Angela
Molto d'accordo, età simile, è vero che il lavoro attiva relazioni umane, competenze tecniche e un modo di ragionare razionale, concreto. Quando si inizia è ovvio che tutte le esperienze insegnano, sono formative e non si possono saltare. Altrimenti ti troverai a fare poco e male anche quello che ti sei scelto
Bellissimo Argomento!!😮😮😊😊
Quello che ci spiega è giusto però ci vuole anche una certa forza per essere così, non sempre si è dotati.
Grazie davvero.
;-)
fantastico ,finalmente moriremo no? Per lasciare spazio a questi giovani! Grande!
;-)
@ elena guerini ??????
Concordo l’AZIONE è la strada diretta per ritrovare la nostra strada della felicità ❤
Agire ci può stare, ma se prima non comprendi chi sei, a cosa serve? La meditazione serve, non è stare fermi e sperare come dice Galimberti, ma introspezione per entrare in contatto con la propria essenza, anche perché ci sono tanti modi per meditare.
Ma va ! Meditare è ormai diventato un must, più che una tendenza o trend, una vera moda. Oggi tutti a meditare, ma poi non fanno un tubo per uscire dai guai.
Che fai? Medito! E bravo: tu continua a meditare mentre gli altri tirano avanti la baracca. Una scusa, un giustificativo "intellettuale" per combinare niente nella vita. Ha ragione Galimberti: l'introspezione non deve mai diventare una scusante, un giustificativo per l'inazione.
Hai ragione.👍🏻
Si può trascorrere una vita,a fare il gelataio,la domestica,lo sguattero(e sono attività Nobili,già solo per l'umiltà, che non deve essere umili-azione,che richiedono a chi le compie)a 3/4 € per ogni ora del tuo Tempo.
E ritrovarti,dopo questo,stanco,demotivato,consumato,avvilito.
La Motivazione è la benzina del motore Vita.
Il fare è la conseguenza.
@@Camilla737 La motivazione di certo, ma non la meditazione che è passiva e basta.
@@marcob4630 forse non sai come funziona la meditazione.
La RI-motivazione,dopo una,o più disfatte consecutive,nella Vita (scfiga....🙄) segue altre azioni,che devono partire da "dentro" di noi,nel momento nel quale tutto sembra stravolto e non abbiamo più una direzione,un obiettivo.
In quel momento è necessaria,si,un'azione.
Di Rimotivazione.
Il discorso è un po' più esteso.
Buona domenica e buon approfondimento 🙏🏻
@@Camilla737 : Va beh, grazie del consiglio. Comunque credo che non sia molto adatto alla meditazione, quella vera. Buona domenica anche a te!
Grazie...mi ha ispirato!
Non sempre le azioni ci ritornano con feedback positivo. A volte non sono sempre apprezzate, per un motivo o per un altro, anche se tu hai dato il meglio ma pazienza
Non si agisce per essere apprezzati, si agisce per essere migliori. Persone che oggi noi ricordiamo fra i grandi, nella loro epoca non vennero apprezzate e comprese. Questo cambia la natura del loro operato? Evidentemente no. Quindi quando agisci, fai una buona azione, questo ti qualifica per quello che sei. Tienine conto! Nessuno potrà davvero impedirti di negare a te stessa quello che sei, se sei in grado di guardarti con gentilezza e onestà. In tal modo agirai ancora, perché le tue azioni sono un bene innanzitutto verso te stessa e la persona che sei. Se non vengono apprezzate, è un problema di altri che purtroppo per loro non riescono a vedere quel che hanno davanti. Trattati bene e amati sempre!
@@Daniele_Manno BRAVISSIMO Daniele! I miei più vivi complimenti per l'intelligente commento che denota tanto buon senso pratico ed onestà intellettuale.👏
@@graziazappala9441 Grazie davvero, augurandomi che, nel mio piccolo, si possa essere da spunto per l'altro, affinché tenda la mano al proprio animo
Non lo fai per gli altri ma per esperienza personale
@@Daniele_Manno se hai notato alla fine ho scritto pazienza e ovvio che i meriti li accumuliamo solo e soltanto per noi stessi.
Sei grande Umberto.
Sono d’accordo sul fatto che bisogna agire, ma credo anche che la meditazione aiuti molto anche quando le cose vanno bene
Ammesso che la vita abbia un senso, cosa di cui dubito fortemente, nei momenti più dolorosi non si scopre nulla, si avverte il dolore e basta. Il dolore annichilisce, annulla qualsiasi altra sensazione.
condivido, aveva ragione leopardi quando si rese conto dell'insensatezza della sofferenza
È molto interessante quello che dici perché io la penso come te MA a quanto pare siamo una minoranza per cui c'è qualcosa che non quadra 🤔
@ Essere minoranza... non fa mai "quadrare". Una condizione a cui ci si deve rassegnare.
La vita ha il senso che vuoi dargli tu.
@@pipthechaos Considerato che al mondo siamo 8 miliardi, sarebbero 8 miliardi di sensi che ognuno le dà. Magari qualcuno si mette d'accordo con qualche altro sul senso da darle, comunque... quanti sensi...
Bravissimo!!! Allungare la vita in questo modo?
la vita non è pensiero, la vita è azione, il pensiero si divora la vita!
Superbo Galimberti.
Bravissimi! Tanto valore
Grande Andrea!
Solo che con mindfulness non si intende riflettere, si intende presenza senza farsi invece annullare da paure e ricordi.
allucinante la sua ignoranza a riguardo
@@ludovicowander5455 E' un boomer, che ci vuoi fare.
Un passo la volta, anche con le lacrime agli occhi, è importante il fare. Fare significa rimettere in circolo le energie del cuore, fare con le mani, creare qualcosa, per piccolo che sia, fa rifluire di nuovo l’ amore dal cuore, lungo le braccia, verso le mani. È importante farlo quando si è addolorati, può salvare la vita… L’ ho scoperto meditando
Grandissimo!! Fossero tutti "sopravvissuti pensanti " come lei!!!
Sono pienamente d"accordo con lei professore.
😙 Che grande uomo.
eh si :-)
Bravo.
Grazie professore!!!
Una bella lezione di nichilismo attivo.Complimenti Prof. Galimberti
Mi ricordi il comico Beruschi ma almeno quello mi faceva sorridere
Provo una profonda stima per Galimberti
Agire in condizioni di disarmonia significa reagire, non agire. L'azione richiede una centratura ed una presa di contatto con la nostra vera volontà.
Brava !
@@laurastrippy4192 / Ovviamente ! È chiaro che il momento del "crollo" emotivo e portatore di incapacità di agire viene sempre per tutti, prima o poi. Però l' esperienza di una lunga e non facile vita mi ha insegnato che poi il continuare ad adagiarsi nel rimuginare sulle proprie "sventure" e, peggio ancora, come ho visto spesso fare ad alcune persone i vari modi di attuare uno "stordimento" momentaneo non portano mai a nulla di sano e costruttivo. Invece reagire e cominciare ad agire, sia pure come si può e si riesce sul momento, porta pian piano alla sempre crescente "forza" interiore, a sempre più lucida consapevolezza e alla sempre migliore e meglio finalizzata, "organizzata" e costruttiva capacità di azione .
Sono pienamente d’accordo.
A parte la meditazione che secondo me è utile per se stessi,ti rafforza il tuo io, e riesci a vedere la vita sotto un'alta ottica . Poi per il resto sono d'accordo con il prof. Galimberti
Grazie 😊
;-)
GRANDISSIMO!
;-)
Grazie dei preziosi consigli!
Condivido. Oggi ci perdiamo in mille pensieri, ma è il fare che ci rende rende utili, con un senso. La contemplazione può renderci profondi, ma non ci rende vivi.
Ha perfettamente ragione professore
Come diceva una persona saggia: quando sono giù mi tiro su! Son d'accordo sul fatto che l'azione è l'unica cura. Se non ci si muove nulla cambia. Nemmeno le emozioni e i pensieri non migliorano se rimaniamo fermi ad esacerbarle
0
@ Wulfgar Bjornson / Verissimo! Io nella mia esperienza di vita ho visto che l'affrontare situazioni nuove, che pongono problemi nuovi da risolvere, che ci impegnano a fondo assorbendo tutte le nostre energie, è di enorme aiuto nei momenti di grave difficoltà.
Nei paesi socialisti ci facevano capire che uno non si nasce un artigiano ...e viene compreso a livello sociale sempre artigiano, ma importante non scordarsi che sei una persona unica e speciale che condivide l'universo con il resto del creato. Ricordatevi che il padre di Gesù era artigiano e pure...
Muoversi dire poco. Bisogna dire, che quando te vai a lavorare a 3€/ora conoscerai tante altre persone ed amplifichi tuo mondo di conoscenti. Impari fare qualcosa che mai hai fatto prima e alla fine noi andiamo a lavorare per essere utili agli altri e non perseguitando l'unico scopo esistenziale guadagnare per spendere . Buona illuminazione.
@@merrypopins4530 Giusto e molto sensato, cara, ciò che ha detto. Mi permetta una piccola correzione che riguarda la lingua italiana che sicuramente, con l'intelligenza che dimostra, lei migliorerà rapidamente: gli obiettivi non si "perseguitano" ( parola che ha un significato negativo- le consiglio di tenere sempre a portata di mano il Dizionario della lingua italiana-) ma si "perseguono". Auguri di cuore 😊
Grande Scivolone anti-tetico, meditare non significa riflettere ma 'curare' tramite la consapevolezza di sè, i grandi Maestri ci insegnano il dono del respiro, grande regolatore dell'unica matrice principale dell'uomo la 'non azione'.
Non sono d'accorto su quanto riguarda l'azione. Capisco che l'azione e la positività portino a situazioni soddisfacenti per l'individuo; tuttavia, se come nella maggior parte delle depressioni, si è passivi, non è certo dicendo "agisci" che si risolve il problema, altrimenti non si chiamerebbero situazioni passive. Anzi, molte volte è il sentirsi in colpa per il non agire che aggrava la situazione dell'individuo (secondo me ovviamente). Per ciò che ho capito dal video, sarenne come dire "sei depresso? Vai, scopa che ti riprendi". Se abbiamo la capacità di pensare, di riflettere, e anche di deprimerci è perché secondo me c'è un senso in tutto ciò, per questo la "soluzione", se così la possiamo definire, non sta nel nascondere o cercare di eliminare una passività, che evidentemente e in molti casi è oltre il nostro controllo. Mi dispace ma a sentir parlare in questo modo mi viene da pensare a delle persone che non hanno mai provato certe cose
Hai ragione la depressione è subdola e invalidante
Hai perfettamente ragione. Il soggetto depresso ha perso il senso della vita, non ha le forze di fare assolutamente nulla. Più ci si rivolge a lui con un imposizione e più si sta cercando di rovinarlo non di aiutarlo.
Esatto purtroppo
@@des.. hai ragione purtroppo lo so
@@matteovigano984 Matteo non ti preoccupare, solo chi ha vissuto può sapere. Sappi solo che la luce in fondo al tunnel è talmente bella che ti sentirai rinascere una seconda volta e sarà tutto bellissimo. Non sei secondo a nessuno e non devi dimostrare niente a nessuno, soltanto a te stesso. Un abbraccio grande
Grazie 🥰
a te :-)
Mah io non sono d'accordo su tutto, se tutto il valore è nell'azione, i disabili non valgono nulla. Un depresso è un poveraccio perché non fa. Ci sono periodi in cui dentro di noi avviene una specie di gestazione, di letargo in cui maturano energie nuove. Quando si è pronti, anche l'azione prenderà una nuova forza
Per come io capisco le parole di Galimberti e conoscendo il suo pensiero non credo che hai appreso il suo messaggio.
Lui parla di agire e prendere le redini in mano del proprio destino e incominciare a muovere un po’ di situazioni. Non so esattamente nel tuo esempio di che tipo di disabilità hai in testa però purtroppo é così, noi siamo come una dinamo, più ci muoviamo più mettiamo in moto il nostro corpo e diamo ossigeno al cervello e più siamo creativi. Stare fermi non aiuta di certo perché si é passivi. Nessuno verrà da te a cambiare le cose sei tu che devi agire e cambiarle. Certo sono d’accordo con te, se ti succede qualcosa non puoi non star male e soffrire ma anche Galimberti sta dicendo questo, quello che intende e lo spiego a miei parole da un punto di vista terapeutico é che la sofferenza ci deve essere non può non esistere, se ti succede qualcosa di spiacevole stai male é inevitabile. Ma quello che ti serve é quella sofferenza necessaria per poter poi darti il contraccolpo per agire. Il problema della depressione e del nichilista passivo é quando invece te ne resti a letto anche oltre il dovuto necessario. Penso che già così spiegato possa essere compreso senza dover entrare troppo nei dettagli facendo anche qualche esempio.
Spero che le persone che ti hanno messo il like al commento non siano In disaccordo con Galimberti per il suo modo forse un po’ duro per come ha spiegato la cosa, se fosse così non reagite in questa maniera che non serve a nulla. Date un senso alla vostra esistenza.
Perfetto.
Ci sono momenti per la ritirata e momenti per l'attacco, tempi per il pensiero e tempi per l'azione.
Le due dimensioni sono complementari, non opposte, vanno alternate.
Sta all'intelligenza e all'astuzia dell'individuo trovare il giusto equilibrio.
buongiorno
infatti non l'azione fine a se stessa, ma volta a maturare intanto il pensiero. Anche un disabile ha delle....abilità, giocando con le parole. Anche scrivere è un'azione , leggere, ma non passivamente , aspettando gli eventi. E comunque anche l'attesa va vissuta -non volgio usare la parola "ingannata"- con l'azione che porterà a generare altro
nuova forza vuol dire reagire, ricominciare!
Sono assolutamente d'accordo su tutto......
Finalmente dei pensieri 'positivi' nonostante il Nichilismo!
non hai capito il suo concetto di nichilismo...riprova!
@@marcob4630 ķķfs§ßssß1à
@@giovannacorvino7971 ??
Penso che l’intervista lo abbia infastidito . Troppo spontaneo Galimberti per sottostare a domandine da ricerca 🔦. Grazie Umberto perché riesci sempre ad andare oltre a tanta demagogia psicologica .
Non lasciarci mai ❤
GRANDE VIDEO, GRAZIE!!! DOMANDA COME AGIRE,SD SONO IN ZONA ROSSA? 😜💪 OVVIAMENTE È PROVOCATORIO,MA X UNARISATA. SEMPRE GRADEVOLE,VEDERE VIDEO COME QUESTI💪
:-) Luca forza 💪💪
@@psicologomilano SEMPRE LUCA,E GRANZIE ANCHE AI TUOI VIDEO,SAREMO PIU CARICHI DI PRIMA 💪
In casa tutto ok? Nessun lavoretto arretrato? 😉
Quanto sono d accordo . L agire.
Bravissimo Galimberti. Lo ammiro molto. 👍
:-)
Trovo illuminante il modo in cui Dr. Galimberti semplifica concetti complessi o strettoie mentali sociali quali per esempio il semplice fatto di occorrere alla gentilezza semplicemente diramando pensieri standardizzati nella vita di tutti i giorni come nell’ultimo esempio.
Non credo che Galimberti abbia centrato la risposta alla domanda. Dice di agire. Per agire si ha bisogno di una direzione e ancor prima della volontà. La volontà nasce da una spinta interna, la spinta vitale che le persone che arrivano a morire dentro non possono avere. Credo si possa partire dal raggiungimento della consapevolezza di sé e dal corpo. Non penso che Galimberti abbia dimostrato di conoscere cosa sia la meditazione e la mindfulness. Credo l'abbia confusa con il riflettere con il pensare.
QUINDI NON BISOGNA AGIRE,E COSA FARE? 🤷
Ciao Anna, credo-spero che il pensiero di Galimberti su questo punto sia molto più articolato di quanto risulti da questo video e che in un contesto più esteso l'intero intervento possa presentarci una visione un po' più acuta, rispetto a quello che appare da questo piccolo "spezzone". Se non fosse così sarebbe molto deludente rispetto allo standard di altre sue riflessioni. Sarebbe incomprensibile ed anche incongruo per un profondo conoscitore di Nietzsche, autore che il prof spesso cita insieme ai suoi amati greci. Nietzsche infatti affermava :" Chi ha un perché abbastanza forte può superare qualsiasi come"...A mio avviso da questa citazione del padre del nichilismo traspare in tutta evidenza la necessità di una motivazione forte alla base dell'azione. Dubito che Galimberti non sarebbe concorde con questo. Ed è proprio questa forte motivazione quel perché che ti fa superare-sopportare qualsiasi come che io vorrei conquistare così come credo molto come me. Ma ahimé purtroppo spesso mi ritrovo mio malgrado nella fila dei nichilisti passivi e magari anche con qualche senso di colpa per questo mio sentire. Senza la forza di un grande perché all'azione, senza la spinta di una grande motivazione alla stessa, per chi come me ha un vissuto particolare e una sensibilità introspettiva superiore alla media si fa ben poca strada e tutto appare vano senza mordente, banale, insulso persino grottesco, senza un significato alto e realmente appagante. Grazie del tuo contributo. Buona vita Anna
@@andreaborrielli5336 ... senza la forza di un grande perché all'azione,senza la spinta di una grande motivazione alla stessa😞... è proprio la spinta vitale , che le persone che arrivano a morire dentro,NON possono avere 😞... è così,e solo così, che NON SI AGISCE PIÙ...ci ritroviamo in molti,in queste situazioni 😞... grazie di poter condividere...🙏 buona vita 🙏
@@luigigiuseppetti8484 Grazie. Ti abbraccio "fratello"
@@andreaborrielli5336 ...un abbraccio di buona vita 🙏🤝
Grazie Luca per l'opportunità che ci offri di poter ascoltare un grande Maestro. Grande Galimberti
grazie a te Irene :-)
Ci sono buoni spunti di riflessione.
😉
Non condivido quando sminuisce la riflessione, che non è un piegarsi su di sé ma, è un volgersi indietro per individuare gli errori e le non corrette valutazioni che ci hanno fatto piegare.
Inoltre gli anziani sono biblioteche viventi e come afferma un proverbio africano: "quando muore un anziano, brucia una biblioteca" e questo per ristabilire un equilibrio tra mente e corpo.
Non sono solo corpo, fino alla fine dei miei giorni e se mi ammalerò di Alzheimer sarò materia di studio e fonte di lavoro per le esistenze di altri più giovani.
😉
Grazie Ornella. Molto bello il proverbio africano :-)
Insomma. Gli anziani di oggi votano la lega...
@@patriziocuozzo4376 Patrizio, molti anziani, proprio perché anziani, se non hanno la protezione dei propri cari e sai bene quanto non solo gli anziani siano esposti al pericolo della solitudine, della negligenza, della disaffezione... si fanno illudure proprio da chi li espone al capitalismo come merce non più riutilizzabile, quindi scarto non più differenziabile.
Occhio perché il capitalismo fu il primo a separare i nuclei familiari che prima erano ben integrati...
Il capitalismo ha messo sul "banco di accusa" il Patriarcato ma tu sai bene che il tuorlo, senza l'albume non forma l'uovo.
☺️
Spero di essere riuscita a chiarire il mio pensiero.
Grazie 🌹
Il malato di alzheimer a differenza di quello che pensano molti...anche medici e' fonte di saggezza... Ascoltatelo a fondo
Non e un rifiuto umano
Questa societa uccide i prropri cari
@@jamesballard2559 sì, James, gli anziani sono fonte inesauribile di conoscenza soprattutto se si ammalano perché se continuiamo a posare il nostro sguardo, la nostra attenzione su di loro, loro ci illuminano sempre.
🌞❤️
BELLISSIMO. EVVIVA I NICHILISTI ATTIVI.
:-)
d'ora in poi avrò un pò di empatia Galimbertiana in più anche nei confronti delle operatrici di call center!!
;-);-)
Condivido il concetto di azione come reazione ad uno stato di stallo emotivo o psicologico.
Bisogna riflettere e agire, perché una cosa non esclude l'altra. Anzi, ognuna viene meglio se accompagnata dall'altra.
giusto!
Infatti, giusto, riflettere e agire, e come ha detto il prof. La meditazione che fa tacere la mente non è utile all'azione
Grazie Professore Galimberti !!!
È quella sensazione di non essere adeguato, di essere un fantasma per gli altri. Ci provi ad essere forte, a prendere il peso della vita, ma se è così difficile vivere io preferisco abbandonarla, sarò un vigliacco. Sembra tutto sbagliato, io mi sento sbagliato.
Purtroppo non mi è possibile darti una risposta che ti sia realmente utile in questa sede. Ti invito, se volessi, a scriverci ad assistenza@lucamazzucchelli.com ❤
E con questa siamo arrivati a polemizzare sull’’allungamento della vita e difendere il lavoro sottopagato. Complimenti maestro 👏🏻👏🏻👏🏻
Tutto bello, propositivo e alla portata. .
Peccato che quando si sta male,spesso e volentieri soli,tutte queste propositività,oltre al non palesarsi,il più delle volte vadano ineluttabilmente sù per il camìno. .
E il signore che ne sta argomentando, sà benissimo di cosa si tratta. .
La terza persona singolare del presente indicativo del verbo sapere si scrive senza accento.
@@carloal3498
Ed anche la preposizione semplice "su", se vogliamo essere proprio pignoli !!!! Però data l'importanza dell'argomento di cui trattasi, che è un peccato perdere di vista, e poiché qualche accento fuori posto potrebbe essere dovuto soltanto ad uno dei soliti tiri mancini "da tastiera" come io uso definire i "refusi" molto frequenti su questi dannati "marchingegni" ( infatti suggerisco spesso di rileggere prima dell'invio!) lasciamo perdere direi !!!😊
Capisco quello che dici e proprio per questo ti dirò che, quando si è soli, è in quel momento che bisogna approfittarne per diventare finalmente i migliori amici di sé stessi! L'unica persona che può davvero occuparsi di te nel migliore dei modi sei tu, perché nessuno può conoscerti quanto ti conosci tu. Devi solo imparare a vedere i tuoi punti di forza e non a cercarli negli altri, che non lo saranno mai perché non sono in te, non sono te. Risvegliati amandoti, questo è il mio unico invito perché ritengo che sia l'unica cosa che puó permetterci di fronteggiare l'apparente "indifferenza" della Vita, nuotandoci e sguazzandoci come in un limpido mare e riuscendo a godersi anche i cavalloni come sublimi manifestazioni della natura, avendo la forza di assecondarli o saltarli in base alla loro entità, ma senza lasciarci passivamente travolgere da essi. Amarti è necessario, perché se ami davvero qualcuno farai di tutto per quella persona e mai lasceresti che venga travolta dalle onde del pur bel mare.
@@Daniele_Manno BRAVISSIMO Daniele ! Mi permetto di darti del tu perché, a giudicare dalla foto che vedo vicino al tuo commento, potrei esserti nonna e confesso che mi piacerebbe tanto avere un nipote che parli come te. Sai, i miei sono ancora troppo piccoli e penso che se e quando saranno in grado di esprimere pensieri come i tuoi, io non ci sarò più! Ho letto altri due tuoi brevi commenti che ho molto apprezzato per l'intelligente buon senso, ma questo in particolare mi ha davvero incantata anche per la bellezza della poetica quanto efficace immagine da te usata. Complimenti ed auguri per il tuo futuro, e GRAZIE perché mi confermi che ho ragione ad avere ancora tanta fiducia nei giovani. So che ce ne sono molti bravi e meritevoli come te ed in loro ripongo tutte le speranze per il futuro. Sarà grazie a loro se questo nostro attuale nuovo Medio Evo farà foriero anch'esso di RINASCITA.
@@graziazappala9441 Mi sento profondamente gratificato da queste parole e da questi pensieri! Grazie dal profondo del cuore e altrettanti auguri di gioia, serenità e speranza, anche per i cari, e di vivere intensamente e felicemente il tempo trascorso con loro
Mi sento una perfetta discepola anche se questo succedeva giocoforza undici anni fa: mi ero trasferita da poco in Sicilia per raggiungere il mio attuale marito, immaginando un futuro che stava delineandosi nuovo e interessante, nella sua bella fattoria in un posto meraviglioso... Dopo poco perdo mio fratello e i miei anziani con lui conviventi rischiano di morire di dolore e abbandono. Distrutta e consapevole che sarebbe stata una strada tutta in salita, decido in accordo col mio compagno, di farli trasferire da noi. È stato quasi un bagno di sangue soprattutto per via di mio padre difficile e irrisolto, ma ho affrontato tutto con una grinta che neanche credevo di avere, penso mi abbia aiutato ad attraversare il lutto devastante. Il fatto di dover gestire tutto il trasloco e il loro "inserimento" mi ha letteralmente spossata; ma ho tenuto la barra dritta sapendo che stavo facendo la cosa migliore per tutti. Azione è la risposta più sensata che possiamo dare❤
meditazione mindfullness non significa riflettere, anzi
È la cosa più lontana dal riflettere che esista tecnicamente
Non poteva scrivere un trattato ache con la riflessione.....