Quando sento parlare Umberto Galimberti provo un mix di sensazioni che ancora mi lascia spiazzato; non capisco se il mix sia nel complesso più dolce o più amaro. Da un lato provo il piacere di una mente così aperta e in ordine da contribuire a ordinare e aprire anche la mia; dall'altra: rabbia. È un mix agrodolce. Ti fa capire che basterebbe così poco! Ma quel poco è ancora molto lontano dall'essere considerato.
Io sono un ragazzo da sempre appassionato alla psicologia e anche alla politica (intesa nel senso positivo del termine, politiche sociali, costruire un mondo migliore). Galimberti è stato, ed è ancora, uno dei miei punti fermi, una delle mie maggiori ispirazioni. Le sue tesi sulla scuola sono semplicemente perfette secondo la mia visione. Quando finirò l’università, ho intenzione di iniziare una carriera politica nel mio comune e di formare, magari da sindaco, un sistema umanista diversi, portare un vero e proprio shock culturale, sociale ed economico per rendere questo un posto migliore, e il mio sogno sarebbe di chiamare Galimberti come consulente per la riorganizzazione del sistema scolastico e sociale. Ha espresso alcune idee che già avevo, ad esempio mantenere le scuole aperte fino alla sera, come luoghi di associazione e socializzazione, in cui fare attività creative, produttive, stimolanti, un po’ come succede con i club giapponesi, quindi: spot, musica, teatro, produzioni video, scrittura creativa, progetti politici, volontariato, ecologia, organizzazione di eventi, moda, arte e così via... Introdurre poi durante l’orario scolastico educazione civica, educazione affettiva ed educazione sessuale, fare seminari, dibattiti, approfondimenti, progetti. Iniziare corsi formativi alternativi tarati su determinate professioni, relative al digital, al marketing, al mondo dell’arte, della creatività, basandosi anche sulle ambizioni dei ragazzi. Inserire i tutor nelle scuole, cioè psicologi presenti uno per ogni classe, durante le lezioni, che si occupino della crescita emotiva dei ragazzi, dell’educazione, del sostegno, del benessere psicologico, e contrastino fenomeni di intolleranza, bullismo, problemi personali dei ragazzi, alienazione ecc... Creare un grande piano comunale in cui tutti i disoccupati, sia adulti, che ragazzi neet (che non studiano e non lavorano), vengano assunti temporaneamente dal comune e messi a fare lavori di pubblica utilità per migliorare le condizioni cittadine, l’efficienza delle strutture, la vivibilità, la pulizia, e come supporto alle imprese private della zona, in cambio di uno stipendio dignitoso e l’accesso gratuito a dei corsi di formazione promossi dal comune per far sviluppare loro nuove competenze utili per il mercato lavorativo, così da potersi reinserire. Insomma, ci sarebbero tante belle cose da fare. Peccato che in Italia non si parla mai di progetti del genere, e la discussione rimane tarata su quegli argomenti stantii che poi neanche vengono mai risolti... Spero di dare il mio contributo in futuro...
Chiamami se riuscirai soltanto ad entrare in una giunta comunale avendo queste bellissime idee... Credo che aspetterò lungo tempo prima di ricevere la tua chiamata, ahimé!
Complimenti spero vivamente che tu non ti perda per strada o meglio, che non ti facciano perdere la via... Bravo, gran bei progetti... In bocca al lupo.
Questo uomo mi fa riprendere fiducia nella natura umana. Tocca punti salienti che fanno cadere molte persone in uno stato agonioso di incomprensione e disadattamento. La comprensione dell'uomo che ha addosso è stupenda ed importantissima.
Potresti salvare la società...dalla materna alla pensione senza distinzioni.... c'è bisogno di uomini come te ed abbiamo voglia di ascoltare uomini come te Dovresti essere tu un protocollo da seguire!
Caro professore la stimo profondamente per i suoi punti di vista che sono lezioni di vita, di educazione, di senso civico e di elevata moralità. Un patrimonio che moltissimi non sanno apprezzare e che molti neanche conoscono! Grazie di cuore per le sue impareggiabili argomentazioni.
,lo sanno tutti e nessuno fa niente ,grande prof nessuno e alla sua altezza ,abbiamo venduto montagne di felicità per una miseria di sicurezza purtroppo è un amara verità
La sincerità di un Uomo sapiente, preoccupato per la realtà del mondo che stiamo vedendo... Galimberti, sei una persona stupenda. Condivido tutto ciò che ha detto.
Adoro le sue parole, le sento mie, e sembra molto aperto ai giovani e ai problemi della scuola di oggi. Ci vorrebbero più professori intelligenti come lui. Lui che è dalla parte dei più deboli all'interno dell'organismo scolastico, studenti che si sono tolti la vita perché nessuno li ha ascoltati. Ognuno di noi ha un universo di emozioni represse a scuola. E ogni anno è peggio..pura verità..
Galimberti lei è un mito.con poche parole è riuscito ad esprimere dei concetti che pochi riescono solo pensare.Delle verità che pochi hanno il coraggio di dire.Vorrei incoraggiare le nuove generazioni ad appropriarsi del coraggio di vivere,e di ribellarsi a queste imposizioni degli adulti che per non correre qualche rischio ingabbiano il futuro dei giovani.Ci sarebbero un milione di cose ancora da dire su questo argomento,e lei è la persona giusta
@@rogerbarttoccetti3941 non so se ho capito bene a chi si riferisce la risposta , ma sicuramente sono le nuove generazioni che devono combattere per il proprio futuro.Le persone di una certa età possono ,: dall' alto della propria saggezza ed esperienza incoraggiare e dare qualche consiglio,cosa dovrebbero fare?..….
Parole sante........ Perché siamo così ottusi, da non comprende che ci stiamo scavando la fossa da soli, che la disumanizzazione della mente è dell' anima, ci farà crollare a tutti noi come persone. È frustrante convivere con l'indifferenza e la perdita dell'umanità.
Sono d'accordo 100% con quello che dice, parole di significato immenso. La scuola italiana non educa più. Non si guarda più la soggettività di ogni ragazzo ma solo la performance e i ragazzi che hanno qualche disagio interiore e con scarsa attenzione o capacità di stare in gruppo sono presi di mira, scherniti da compagni e abbandonati dai professori che non sanno nulla di psicologia evolutiva. Credo che i ragazzi debbano avere più tempo per socializzare e ognuno deve trovare un senso di soddisfazione e appagamento. Più attività fisica sarebbe auspicabile perché aumenta anche le performance cognitive e sociali. Insomma, la società della tecnica ha rovinato la bellezza dell' uomo, le sue passioni, le emozioni da scaricare e condividere..il noioso programma ministeriale è un imposizione insensata e gli insegnanti devono attenersi a questo durante i mesi che corrono, cambiare argomento senza avere un proprio filo del discorso o una propria voglia di stupire gli alunni con temi sorprendenti e coinvolgenti. Gli studenti dovrebbero essere più coinvolti e non, come dice Galimberti, protetti troppo.. perché poi il mondo è difficile e imparare ad aiutarsi e avere scopi e sogni meravigliosi da perseguire rendono gli studenti più attivi.
I professori così quelli che vanno contro il sistema quelli che cercano di educare e non si limitano alle performance non sopravvivono molto in contesti dove si debbono solo eseguire gli ordine o perdere tempo con inutili pratiche burocratiche.
@ Alessio C97x / 👍👍👍👏👏 Caro e meraviglioso ragazzo che Dio ti benedica e ti dia la forza di combattere per realizzare quanto più possibile dei tuoi magnifici ideali!!! Ti prego non arrenderti mai. Ti ce ne vorrà tanta ma tanta di forza, però è proprio quella forza che ha sempre contraddistinto e sempre distinguerà i VERI UOMINI dagli "ominicchi" e dai "quacquaraquà" !!!
Molto interessante questo intervento magistrate. Mi sarebbe piaciuto cosa ne pensa di questa società tecnologica e se pensa che uno stato molto "rispettoso" degl'algoritmi è stato il nazismo. Non che sia automatico finire in quello stato di cose ma Bisogna essere molto , ma molto accorti. Comunque complimenti, anche se uso un algoritmo
Quella della Scuola come luogo aperto fino a mezzanotte per i ragazzi, e con i ragazzi che la tengono in ordine e pulita, mi sembra un’ottima idea, quando la facciamo?
Il mio primo anno di superiori fù a Milano tra il 95/96 in un istituto aeronautico talmente gettonato che non consentiva ai bocciati di ripetere l'anno per l'alto numero di iscrizioni e le glassi già da 33 alunni, era tanto gettonato che i costi di segreteria avrebbero dovuto coprire d'oro i tetti, invece aveva i bagni che puzzavano di urina e sigarette ogni giorno e senza riscaldamento, i laboratori senza materiale e non potevamo praticare nessun esperimento chimico o fisico, tutto a voce con insegnanti a procedura dei programmi senza tregua o che preferivano sfogarsi con noi dei loro problemi di famiglia. Sono stato introdotto alle superiori in questa atmosfera dopo esser uscito dalle medie ed elementari in simil stato.
Per fortuna c'è ancora qualche insegnante degno di questo nome. Se il sistema è marcio non siamo obbligati ad adeguarci, resta sempre un margine di scelta, di possibilità di elevarci e di educare davvero.
Adoro il passo nel quale parla dell'impossibilità di mettere a posto uno spazio verde perché i ragazzi si possono far male. Ci siamo passati anche noi ed oggi abbiamo un'aula all'aperto ("sotto il cielo") che viene curata dai ragazzi, che hanno il copito di tenerla pulita, di curare l'orto, lo stagno. E' faticoso starci dietro, ma si può e si deve fare. E basta con i "può farsi male", altrimenti lasciamoli davanti allo smarphone tuytto il gioco a farsi male al cervello, ma almeno quel male non si vede subito...
Nobel x la pace perché dalla sua scuola uscirebbero grandi uomini e Nobel per la letteratura (saggistica: il vecchio L'ospite inquietante!!!) Cambio discorso: il nuovo ordinamento x la fisica nei licei scientifici risulta, x la Paura degli insegnanti, assolutamente ascientifico: una corsa fatta dal primo anno con lo spettro dell'esame scritto e dei test di ingresso dei politecnici: follia!
@@lucatorchio6060 Non ho capito il punto. Galimberti non ha fatto altro che farneticare contro la tecnica e contro il male storico del pensiero occidentale, ossia l’aver separato l’anima dal corpo. Ma se questo è un male dovrebbe come minimo essere concepibile, se non attuabile, una forma di bene che Galimberti non è stato capace di definire. Sulla bassa qualità della scuola italiana sono d’accordo con lei, bisognerebbe rivedere completamente il programma introducendo tutte le materie in inglese, abolendo il greco e il latino per sostituirli eventualmente con una lingua parlata come il cinese. La nostra cosidetta cultura umanistica non è altro che l’elenco dei titoli delle opere di Seneca necessario a superare il test di ingresso a medicina
Libro guarisci te stesso..dove i sette centri emotivi parlano di famiglia..essere in due.. atteggiamento..dolce emozioni..e cambiamento ...per procastinare un sogno senza pasticci di partecipazione emotiva
Nella vita reale non ho fallimento...ma soltanto mi sono ritirata Da allora vivere alla giornata e' la mia vita E ancora non c'erano i social network senza emozioni 😊
Luca preferisco di gran lunga il tuo modo più schietto e diretto di spiegare le cose cioè sto cercando di seguire questa persona Ma faccio fatica a gira troppo intorno ai discorsi si fa fatica a capire discorsi della psicologia in questo modo
Quando frequentavo le scuole superiori lavoravo tanto e di certo non avrei avuto il tempo dopo 8 ore di scuola di pulire assiduamente, ma mi ricordo che ordinavo sempre le sedie e lasciavo l'aula il più pulita possibile. Penso fosse il minimo.
Ho letto recentemente "le memorie di Rudolph Hosse , comandante ad Aushwitz", dalle sue memorie e impressioni non compariva affatto malvagità nella persona, come invece vi è in molti delinquenti comuni ma un dovere incondizionato verso l'autorità, inizialmente convinto nemico degli ebrei poi capiva il dramma ma freddamente e dotato di un autocontrollo mostruoso che caratterizzava il soggetto ha proceduto..
In Germania lo fanno. I ragazzi mettono in ordine curano il giardino hanno un piccolo orto. E nelle materie imparano a cucire inchiodare segare etc etc.
Lei è proprio un grande uomo...io lavoro con giovani pazienti in riabilitazione psichiatrica...è diventato il regno del fare nulla in nome della sicurezza!!! Che tristezza questo mondo!!! Anziché favorire la responsabilizzazione, l'autonomia, le capacità personali e relazionali...favorisce lo stare inermi....fermi ed infelici....😪😪😪
Il Professor Galimberti è una persona con una dialettica straordinaria ed affascinante. Tuttavia mi lascia perplesso la sua fobia ideologica nei confronti della tecnica, che gli viene dal suo maestro Emanuele Severino (considerato il più grande filosofo italiano contemporaneo). Non credo sia la tecnica il nemico, non credo che la tecnica uccida l'emotività. L'essere umano ha la possibilità di scegliere una determinata tecnica in base alle sue emozioni ed ai suoi valori. Va poi detto che in Italia abbiamo una profonda ignoranza tecnica e tecnologica ed è questa ignoranza ad asservirci alla tecnica, perché non sappiamo usarla, mentre la conoscenza tecnica/tecnologica ci consente di poterla usare nel rispetto delle nostre emozioni e dei nostri affetti. E' l'ignoranza a renderci schiavi della tecnica, non il suo uso consapevole. Mentre sul tema della sicurezza, che riprende da Freud, mi trova più concorde. Sì, negli ultimi decenni il bisogno di sicurezza, in Italia in particolare, ci impedisce sempre di più di realizzare i nostri sogni più reconditi. Bisogno di sicurezza e paura della tecnica sono spesso presenti in un mondo che si fa più anziano, quindi più conservatore e ostile verso il nuovo.
Effettivamente sembra che abbia un odio verso la tecnica, ma credo che sia più un timore verso la supremazia totale della tecnica perché il resto ha alzato bandiera bianca per comodità
@@Kevkorian A mio parere Galimberti sbaglia a fare l'esempio del campo di concentramento nazista per contrastare la tecnica. Perché la tecnica in quel caso è un aspetto molto laterale, se non ininfluente. Invece era proprio l'emotività la causa principale del campo di concentramento nazista: l'odio per lo straniero, per il diverso e per chi non la pensa come te. Questo ci ha insegnato Primo Levi nel libro "Se questo è un uomo". Semmai la tecnica la possiamo vedere nel bombardamento di Hiroshima e Nagasaki. Tenendo presente il fatto che la proliferazione di armi di distruzione di massa ha fatto da deterrente allo scatenamento dei conflitti tra le più grandi potenze militari dell'epoca. Ed inoltre anche la tecnofobia rientra in quel bisogno di sicurezza contro cui si scaglia il Professor Galimberti. Gli scolari che avrebbero dovuto tagliare gli alberi e le piante intorno all'edificio scolastico avrebbero comunque dovuto utilizzare una tecnica per farlo ed avrebbero dovuto usare la razionalità. Le emozioni e le motivazioni ti possono anche spingere ad agire, ma poi serve anche la tecnica (come sanno anche gli altri animali che non bisogna dissipare troppo le energie) Come ripeto, la paura ed il disprezzo per la tecnica è presente in gran parte della cultura italiana almeno dai primi del novecento (Parliamo di Giovanni Gentile e del ruolo preminente che diede alla formazione classica e umanistica a discapito di quella tecnica). Paura e disprezzo che si fanno sempre più parossistiche mano a mano che la popolazione italiana invecchia. Ed è uno dei motivi principali per cui l'Italia, a differenza di altri paesi europei, declina sempre più e costringe i giovani a lasciare il bel paese (per non rimanere qui a deprimersi).
E siamo alle solite generalizzazioni di Galimberti, tutti sono come Stangl (in realtà quando uno sottolinea quali sono le sue mansioni esercita un diritto a non farsi sfruttare o usare per favoritismi), tutti i giovani non sanno dove andare... (in realtà quelli normali hanno ancora lo sport, la musica, la chiesa, il partito, il circolo..., io ne conosco molti, ma molti altri sono apatici, con genitori apatici). Tornando a Stangl, bisogna essere tedeschi (condizione necessaria, ma non sufficiente) per capire quella mentalità. Anche gli americani (la cui mentalità non è anglosassone, ma sassone) non si sono preoccupati minimamente di tutti i bambini che avrebbero ucciso sganciando le bombe atomiche, l'importante era portare a termine il lavoro e ricevere il plauso dei superiori. La generalizzazione è sbagliata sempre, basta leggere il libro "I sommersi e i salvati" di Levi per capire che non siamo tutti uguali, ma alcuni sono meglio di altri, e vivono male e poco...passano innoservati.
Ci sono due problemi in questo discorso: in un ufficio non devono fare mansioni in più, perché non sarebbero professionali e non conoscono tutti i dettagli. Per la pulizia delle scuole, sono i genitori che non vorrebbero. Di sicuro
Aggiungo che, alle volte, in ufficio non vogliono farti fare mansioni in più perché non vogliono insegnarti le cose. Altre volte, non è nemmeno giusto "darsi" mansioni in più, perché la misera paga rimane la stessa. Altre ancora, non è nemmeno giusto farsi carico dell'ira dei genitori che se la prendono con te (magari sono arrabbiati di loro, e ci provano con te) che non sai nulla e il massimo che puoi dire è "dillo a chi ha fatto quella cosa che secondo te non va bene".
Qua a londra è pieno di Franz Stangl. A me piace chiamarli "robots" che applicano il segretissimo "libro delle regole dell'apatia". La frase preferita dei miei colleghi è "it's above my paycheck" che è l'apoteosi del tutto. A me da uno sconforto sconfinato.
Se il problema della scuola è la tecnica, stiamo sbagliando bersaglio. La scuola si trincera nei tecnicismi che sono una parodia della tecnica di valutazione, sono una finta tecnica, una tecnica che non funziona. Come non funzionano i programmi didattici omogenei con la scusa che sarebbero democratici, come non funziona l’insegnamento delle lingue con la scusa che la grammatica(😂) è un fondamento della logica( e allora perché non studiare direttamente logica? ) e così via.
Lo stesso discorso sulla sicurezza vale oggi con il coronavirus: chiusure, dpcm, paura perché con un virus influenzale rischiano quasi solo (e come con ogni influenza) anziani/cronici.
Mi chiedero' sempre cosa si è rotto in questo ventennio..abbiamo avuto tutto?? mah...manca quel fuoco interiore di esserci di ''lottare'' per degli ideali veri...ma poi mi dico.. ben venga l evoluzione ma è ''addormentata'' ....bah..!!!..assumersi il sacrificio pesaaa eh...quel che è certo è il presente da vivere intensamente.
Quel "... Dài!" finale lo conosco bene ed evita o sostituisce imprecazioni o proprio bestemmie. L'iperrazionalismo te(cn)ologico genera irrazionalità, la produce anche quando se ne scinde (invece d'integrarla come in antico: ma pure ad es. di recente Basaglia che non voleva solo curare i 'sani' reimmettendo in società in 'matti', ma pure e forse soprattutto viceversa) per relegarla in vari ambiti - dal manicomio al carcere etc: perciò Socrate, via Platone, porta al culmine l'indagine attraverso il pensiero analitico (dialoghi) ma poi amplia ancora e ricompone gli apparenti opposti grazie al mito che è analogico, poieitico, simbolico, non dualistico etc. Infatti ad es. nel Gorgia parla della sofistica non come di una tecnica (ars-scientia: ovvero gnosis che educa tutti alla verità, al bene e alla virtù), ma anzi la definisce una mera abilità (empirìa) che come l'adulazione al più persuade e convince di qualsiasi cosa ossia produce credenza (illusione): al contrario oggi si definisce tecnica quel che ha perso le caratteristiche precipue di essa ed è mero derivato secolare della rovina religiosa, errore/orrore metafisico sancito a regime dal catto-cristianesimo da 2 millenni e i cui frutti attuali denunciano quanto marcia, patogena e totalmente letale ne sia la radice. Quindi la nomenclatura (che non è mai una cosa neutra come appunto sapevano gli antichi: il linguaggio esprime-va l'essenza) ergo la prassi di vita relativa vanno corrette/aggiustate (da Heidegger in poi): non è tecnica ma anzi tecnologia, macchinalità inerziale auto-tumorizzante (declinata in ogni ambito: individuale e sociale) derivante dalla hybris d'immortalità per paura della finitudine che dà senso alla vita; mentre tèchne è quanto ormai s'è perso (producendo scientismi e spiritualismi) e include le 4 'irrazionali' follie divine (erotica, poetica, profetica e mantica): tecnica è cognizione (non vano anzi deleterio accumulo di nozioni, dispersione in psichismi labirintici etc.) del bene-bello-vero-giusto etc. e non persegue quindi vuote apparenze, come invece appunto l'abilità sofistica che ha il suo corrispettivo nel fariseismo giudaico della 2^ grande corrente che genera l'Occidente sommandosi infine alla 3^ ch'è l'imperialismo romano/latino: scissione della parola dalla vita e quindi analfabetismo funzionale, illusioni che si concretizzano fino al collasso definitivo d'oggi!
Sento applausi in sala. Ma se al figlio di uno qualsiasi dei plaudenti accade qualcosa, mancherà egli di correre dall'avvocato? E questa ossessione universale per la sicurezza da dove verrà? Quali forze la alimentano? Galimberti ha mai difeso qualche denunciato? Si è mai schierato contro la corsa ai risarcimenti? Ha mai denunciato il fatto che ormai gli avvocati praticano il "pro bono" in modo tale che chi denuncia non paga nulla ma si fa a metà degli eventuali risarcimenti. Lui, da preside, farebbe lavorare i ragazzi? Etc. etc...
Discorso carismatico, ma concettualmente molto superficiale. Facile dire che bisogna preferire la felicità alla sicurezza, far stare i ragazzi a scuola fino a sera incustoditi, nonostante siano minorenni. Verrebbe da dire che tutti sono coraggiosi con il sedere degli altri perché sono gli altri che vanno nei guai, se poi succede un incidente. La questione in questione non è neppure la tecnica, perfino su questo Galimberti ha le idee piuttosto confuse. Qui è una questione di diritto, e il diritto esiste a prescindere dalla tecnica, e non obbedisce alla massima: "lo scopo più grande con la minore difficoltà". Vuole che i giovani siano resi più liberi e responsabilizzati? Faccia una battaglia contro una concezione diversa del diritto, che magari riconosce a 14 anni il momento in cui i ragazzi siano intesi adulti. Altro serio problema manifestato da Galimberti è confondere la tecnica con il contesto in cui le persone operano. Il problema dei nazisti non è che avessero delle regole a cui rispondere, il problema dei nazisti è che vivevano in un regime rigido e violento, in tempo di guerra. Per uno come Galimberti che pretende di conoscere la psicologia, è gravissimo non rendersi conto dell'importanza del contesto. Se prendiamo 100 persone dotate di empatia, delle quali non diremmo mai che avrebbero agito come i nazisti, se li metti a vivere in quel contesto di guerra all'interno di un regime rigido e violento, vedi che 90 di loro ti rifanno le stesse cose che hanno fatto questi burocrati nazisti. Se qualcosa insegnano le vicende del nazismo soprattutto dal punto di vista psicologico, e ancor più psicoanalitico, non ha niente a che fare con la tecnica, ma con l'io delle persone, con l'io del popolo. Quando un popolo soffre, e i suoi leader non rafforzano il loro io, ma alimentano le loro paure, e si propongono come soluzione dei loro problemi, i popoli si concedono felici ai dittatori rinunciando alla loro libertà. Da qui vengono i regimi rigidi e violenti, e in quel contesto accadono un sacco di cose brutte. La tecnica con centra niente. Non è mai la tecnica che rende aride le persone, o che impedisce agli insegnanti di interessarsi alla soggettività dei loro allievi. In mezzo alla tecnica si trova ugualmente tanta umanità. Semmai il problema è che molti insegnanti non erano adatti e non sono adatti a fare gli insegnanti. Non è mica facile nelle superiori ritrovarti di fronte a decine di ragazzi e rimanere comunicativi ed empatici. Molto più facile chiudersi in una zona di confort in cui ci si limita a fare il proprio compitino di insegnante. Ma questo ripeto non è un problema della tecnica. Rendere le valutazioni più oggettive, rende solo più oggettive le valutazione ma non toglie umanità laddove prima c'era. L'umanità è legata ad altri fatto. Mi fa impressione vedere come la gente si faccia fregare dal carisma di Galimberti, ma non scorga le sue mediocri capacità di analisi.
@@rogerbarttoccetti3941 scusami, ma chi fa un gran bla, bla? Io o Galimberti? Cioè posso capire che non hai voluto argomentare, ma è meglio mettere il soggetto.
Concordo in ogni tua parola. Complimenti per la lucida analisi. Il resto, spiace dirlo perché non amo i toni polemici (ma galimberti e gli adulatori sì), preferisce slogan ad effetto contro bersagli resi facili da consuete manipolazioni retoriche.
Tutto e cosi . noi siamo considerati come numeri che passano . Quell alunno e numero che passa e poi ne arriva un altro . quel poliziotto e numero che passa poi ne arriva un altro .quell' operaio e numero che passa poi ne arriva un altro. .
Min. 5.00 - 5.05 Galimberti se ne sarebbe accorto? Nessun suicida dove ha insegnato e/o avrebbe insegnato Galimberti? Inoltre: la sc.la ital.na non educa. Altrove come va? Oggi non educa, e ieri educava? Cosa è cambiato? Non è dato sapere....
capisco Fabrizia.😔 In realtà, in altri video e forse altrettante volte, parla degli insegnanti con parole di ammirazione per il fatto che l'insegnamento sia uno dei lavori più difficili oggi
Parla della maggioranza del sistema che è innegabile... Poi ci sono le eccellenze ma questo è un altro discorso. Non la prenda sul personale ma come spunto di riflessione
Quando sento parlare Umberto Galimberti provo un mix di sensazioni che ancora mi lascia spiazzato; non capisco se il mix sia nel complesso più dolce o più amaro. Da un lato provo il piacere di una mente così aperta e in ordine da contribuire a ordinare e aprire anche la mia; dall'altra: rabbia. È un mix agrodolce. Ti fa capire che basterebbe così poco! Ma quel poco è ancora molto lontano dall'essere considerato.
Lo stessa cosa provo anch'io
Fa girare i discorsi che abbiamo dentro" lo dice anche lui
Piu che altro plagia altri autori. Sgamato più volte. Copiato anche al concorso da professore.
@@AjejeB sei un fallito probabilmente. Uno di quelli che guarda il dito che punta la luna
Io sono un ragazzo da sempre appassionato alla psicologia e anche alla politica (intesa nel senso positivo del termine, politiche sociali, costruire un mondo migliore).
Galimberti è stato, ed è ancora, uno dei miei punti fermi, una delle mie maggiori ispirazioni.
Le sue tesi sulla scuola sono semplicemente perfette secondo la mia visione.
Quando finirò l’università, ho intenzione di iniziare una carriera politica nel mio comune e di formare, magari da sindaco, un sistema umanista diversi, portare un vero e proprio shock culturale, sociale ed economico per rendere questo un posto migliore, e il mio sogno sarebbe di chiamare Galimberti come consulente per la riorganizzazione del sistema scolastico e sociale.
Ha espresso alcune idee che già avevo, ad esempio mantenere le scuole aperte fino alla sera, come luoghi di associazione e socializzazione, in cui fare attività creative, produttive, stimolanti, un po’ come succede con i club giapponesi, quindi: spot, musica, teatro, produzioni video, scrittura creativa, progetti politici, volontariato, ecologia, organizzazione di eventi, moda, arte e così via...
Introdurre poi durante l’orario scolastico educazione civica, educazione affettiva ed educazione sessuale, fare seminari, dibattiti, approfondimenti, progetti.
Iniziare corsi formativi alternativi tarati su determinate professioni, relative al digital, al marketing, al mondo dell’arte, della creatività, basandosi anche sulle ambizioni dei ragazzi.
Inserire i tutor nelle scuole, cioè psicologi presenti uno per ogni classe, durante le lezioni, che si occupino della crescita emotiva dei ragazzi, dell’educazione, del sostegno, del benessere psicologico, e contrastino fenomeni di intolleranza, bullismo, problemi personali dei ragazzi, alienazione ecc...
Creare un grande piano comunale in cui tutti i disoccupati, sia adulti, che ragazzi neet (che non studiano e non lavorano), vengano assunti temporaneamente dal comune e messi a fare lavori di pubblica utilità per migliorare le condizioni cittadine, l’efficienza delle strutture, la vivibilità, la pulizia, e come supporto alle imprese private della zona, in cambio di uno stipendio dignitoso e l’accesso gratuito a dei corsi di formazione promossi dal comune per far sviluppare loro nuove competenze utili per il mercato lavorativo, così da potersi reinserire.
Insomma, ci sarebbero tante belle cose da fare. Peccato che in Italia non si parla mai di progetti del genere, e la discussione rimane tarata su quegli argomenti stantii che poi neanche vengono mai risolti...
Spero di dare il mio contributo in futuro...
Chiamami se riuscirai soltanto ad entrare in una giunta comunale avendo queste bellissime idee... Credo che aspetterò lungo tempo prima di ricevere la tua chiamata, ahimé!
complimenti per i tuoi progetti Alessio, forza ;-)💪
Difficile ê ... che la forza sia con te (difficile non impossibile ... io ci credo .. coraggio) ♤♡◇♧💪👊👍
Complimenti spero vivamente che tu non ti perda per strada o meglio, che non ti facciano perdere la via... Bravo, gran bei progetti... In bocca al lupo.
Solo tesi bla bla bla....dal parlare al fare ci vuole olio di gomito.
Prof, è Lei che deve occuparsi della scuola e dell 'educazione nel nostro sistema. Stima infinita❤
Questo uomo mi fa riprendere fiducia nella natura umana. Tocca punti salienti che fanno cadere molte persone in uno stato agonioso di incomprensione e disadattamento. La comprensione dell'uomo che ha addosso è stupenda ed importantissima.
Potresti salvare la società...dalla materna alla pensione senza distinzioni.... c'è bisogno di uomini come te ed abbiamo voglia di ascoltare uomini come te
Dovresti essere tu un protocollo da seguire!
Uomo di grandissimo spessore, ascoltarlo è sempre un piacere!
Si è lasciato andare, è bello sentirlo parlare così. Fuori dal personaggio.
si :-)
@@psicologomilano 1111q1qq1q
si...è proprio andato....
Verissimo professore...non si fanno più i temi in classe!!Concordo in pieno su quello che divulga.
Grazie, Roberta ;-)
@@psicologomilano Prego.Non c'è di che.
Umberto Galimberti lo ascolterei per ore...
Grazie a te!😊
Questo intervento dovrebbe essere trasmesso in tutte le TV del mondo...
Caro professore la stimo profondamente per i suoi punti di vista che sono lezioni di vita, di educazione, di senso civico e di elevata moralità. Un patrimonio che moltissimi non sanno apprezzare e che molti neanche conoscono! Grazie di cuore per le sue impareggiabili argomentazioni.
Complimenti professore, parole giuste e sante.
Mente e cuore! Che mix...esplosivo! Grandissimo uomo!
,lo sanno tutti e nessuno fa niente ,grande prof nessuno e alla sua altezza ,abbiamo venduto montagne di felicità per una miseria di sicurezza purtroppo è un amara verità
Grandioso prof. Grandioso!!
*Uno* fuori dal coro....grazie
La sincerità di un Uomo sapiente, preoccupato per la realtà del mondo che stiamo vedendo...
Galimberti, sei una persona stupenda.
Condivido tutto ciò che ha detto.
Grandioso prof. Galiberti - Grandioso!!
;-)
Adoro le sue parole, le sento mie, e sembra molto aperto ai giovani e ai problemi della scuola di oggi. Ci vorrebbero più professori intelligenti come lui. Lui che è dalla parte dei più deboli all'interno dell'organismo scolastico, studenti che si sono tolti la vita perché nessuno li ha ascoltati.
Ognuno di noi ha un universo di emozioni represse a scuola. E ogni anno è peggio..pura verità..
👍
Ragionamento bellissimo.
Da far ascoltare ai presidi di tutte le scuole. E che poi insieme provino a cambiare questo sistema.
Grande!! Grazie. La stimo moltissimo e la ringrazio per le sue parole.
Intervento splendido
:-)
Favoloso!🤩
Galimberti lei è un mito.con poche parole è riuscito ad esprimere dei concetti che pochi riescono solo pensare.Delle verità che pochi hanno il coraggio di dire.Vorrei incoraggiare le nuove generazioni ad appropriarsi del coraggio di vivere,e di ribellarsi a queste imposizioni degli adulti che per non correre qualche rischio ingabbiano il futuro dei giovani.Ci sarebbero un milione di cose ancora da dire su questo argomento,e lei è la persona giusta
👏💪
è meglio che non dica più niente ,ma rimboccarsi le maniche .. e combinare qualcosa di concreto....
@@rogerbarttoccetti3941 non so se ho capito bene a chi si riferisce la risposta , ma sicuramente sono le nuove generazioni che devono combattere per il proprio futuro.Le persone di una certa età possono ,: dall' alto della propria saggezza ed esperienza incoraggiare e dare qualche consiglio,cosa dovrebbero fare?..….
Grande, veramente grande in questo video. Sottoscrivo tutto.
Straordinario
Grandissimo!
💪
Stupendo, grande galimberti leggo tutti i suoi libri e vedo i suoi video
grande Davide!
Grazie professor Galimberti che fa tanto per i giovani🤞
Penso ai nipoti che avranno una vita difficile, con un prof così la vita sarebbe un vero Eden, incantato da così tanto buon senso
Grandissimo pensatore, complimenti
Straordinario Umberto Galimberti
Questo video lo dovrebbero proporre come lezione quotidiana.....a tutti noi
Dovrebbero trasmettere Galimberti in TV ogni giorno a reti unificate.
È spaventoso!!!
Applichiamo o protocolli e saremo felici !
L hanno fatto. E anche permesso.
Parole sante........ Perché siamo così ottusi, da non comprende che ci stiamo scavando la fossa da soli, che la disumanizzazione della mente è dell' anima, ci farà crollare a tutti noi come persone. È frustrante convivere con l'indifferenza e la perdita dell'umanità.
Molto interessante❕
;-)
Stupendo!
;-)
Fantastico!!!!
:-)
Sono d'accordo 100% con quello che dice, parole di significato immenso. La scuola italiana non educa più. Non si guarda più la soggettività di ogni ragazzo ma solo la performance e i ragazzi che hanno qualche disagio interiore e con scarsa attenzione o capacità di stare in gruppo sono presi di mira, scherniti da compagni e abbandonati dai professori che non sanno nulla di psicologia evolutiva. Credo che i ragazzi debbano avere più tempo per socializzare e ognuno deve trovare un senso di soddisfazione e appagamento. Più attività fisica sarebbe auspicabile perché aumenta anche le performance cognitive e sociali. Insomma, la società della tecnica ha rovinato la bellezza dell' uomo, le sue passioni, le emozioni da scaricare e condividere..il noioso programma ministeriale è un imposizione insensata e gli insegnanti devono attenersi a questo durante i mesi che corrono, cambiare argomento senza avere un proprio filo del discorso o una propria voglia di stupire gli alunni con temi sorprendenti e coinvolgenti.
Gli studenti dovrebbero essere più coinvolti e non, come dice Galimberti, protetti troppo.. perché poi il mondo è difficile e imparare ad aiutarsi e avere scopi e sogni meravigliosi da perseguire rendono gli studenti più attivi.
grazie per la condivisione Elia
I professori così quelli che vanno contro il sistema quelli che cercano di educare e non si limitano alle performance non sopravvivono molto in contesti dove si debbono solo eseguire gli ordine o perdere tempo con inutili pratiche burocratiche.
Perché prima I professori erano tutti esperti di psicologia evolutiva?
Meraviglioso!!!
eh si :-)
@ Alessio C97x / 👍👍👍👏👏 Caro e meraviglioso ragazzo che Dio ti benedica e ti dia la forza di combattere per realizzare quanto più possibile dei tuoi magnifici ideali!!! Ti prego non arrenderti mai. Ti ce ne vorrà tanta ma tanta di forza, però è proprio quella forza che ha sempre contraddistinto e sempre distinguerà i VERI UOMINI dagli "ominicchi" e dai "quacquaraquà" !!!
Il “dai” finale della serie “toglietemi ‘sto microfono altrimenti blasto tutti ” ahahhahah
Secondo me la blastata aveva un obiettivo preciso...
Molto interessante questo intervento magistrate. Mi sarebbe piaciuto cosa ne pensa di questa società tecnologica e se pensa che uno stato molto "rispettoso" degl'algoritmi è stato il nazismo. Non che sia automatico finire in quello stato di cose ma Bisogna essere molto , ma molto accorti. Comunque complimenti, anche se uso un algoritmo
Quanti Galimberti ci vorrebbero!!!
Il finale è EPICO "Con quel...dai...!"
Sì hahahahha
Grandissimo
;-)
Che belle idee!
Bellissimo intervento, si riesce a sapere in quale evento è stato fatto per sentire anche il resto?
Immenso Galimberti
eh si :-)
Bravissimo
Quella della Scuola come luogo aperto fino a mezzanotte per i ragazzi, e con i ragazzi che la tengono in ordine e pulita, mi sembra un’ottima idea, quando la facciamo?
Il mio primo anno di superiori fù a Milano tra il 95/96 in un istituto aeronautico talmente gettonato che non consentiva ai bocciati di ripetere l'anno per l'alto numero di iscrizioni e le glassi già da 33 alunni, era tanto gettonato che i costi di segreteria avrebbero dovuto coprire d'oro i tetti, invece aveva i bagni che puzzavano di urina e sigarette ogni giorno e senza riscaldamento, i laboratori senza materiale e non potevamo praticare nessun esperimento chimico o fisico, tutto a voce con insegnanti a procedura dei programmi senza tregua o che preferivano sfogarsi con noi dei loro problemi di famiglia. Sono stato introdotto alle superiori in questa atmosfera dopo esser uscito dalle medie ed elementari in simil stato.
Per fortuna c'è ancora qualche insegnante degno di questo nome.
Se il sistema è marcio non siamo obbligati ad adeguarci, resta sempre un margine di scelta, di possibilità di elevarci e di educare davvero.
Meraviglioso
:-)
Finale col botto!
Adoro il passo nel quale parla dell'impossibilità di mettere a posto uno spazio verde perché i ragazzi si possono far male. Ci siamo passati anche noi ed oggi abbiamo un'aula all'aperto ("sotto il cielo") che viene curata dai ragazzi, che hanno il copito di tenerla pulita, di curare l'orto, lo stagno. E' faticoso starci dietro, ma si può e si deve fare. E basta con i "può farsi male", altrimenti lasciamoli davanti allo smarphone tuytto il gioco a farsi male al cervello, ma almeno quel male non si vede subito...
Mi sono accorto solo alla fine che il signore che parlava fosse Umberto Galimberti! L'ho ascoltato senza pensare chi fosse ed è stato eccezionale!
concordo :-)
Giustissimo
Signor Galimberti l adoro!!!!!!!!!!
;-);-)
Grazie…
:-)
Quando daranno il Nobel a quest'uomo sarà sempre tardi.
Nobel per cosa?
Nobel x la pace perché dalla sua scuola uscirebbero grandi uomini e Nobel per la letteratura (saggistica: il vecchio L'ospite inquietante!!!)
Cambio discorso: il nuovo ordinamento x la fisica nei licei scientifici risulta, x la Paura degli insegnanti, assolutamente ascientifico: una corsa fatta dal primo anno con lo spettro dell'esame scritto e dei test di ingresso dei politecnici: follia!
@@lucatorchio6060 Non ho capito il punto. Galimberti non ha fatto altro che farneticare contro la tecnica e contro il male storico del pensiero occidentale, ossia l’aver separato l’anima dal corpo. Ma se questo è un male dovrebbe come minimo essere concepibile, se non attuabile, una forma di bene che Galimberti non è stato capace di definire. Sulla bassa qualità della scuola italiana sono d’accordo con lei, bisognerebbe rivedere completamente il programma introducendo tutte le materie in inglese, abolendo il greco e il latino per sostituirli eventualmente con una lingua parlata come il cinese. La nostra cosidetta cultura umanistica non è altro che l’elenco dei titoli delle opere di Seneca necessario a superare il test di ingresso a medicina
@@Francesconcjsja Infatti: non hai capito. Non il punto, non hai capito proprio niente.
Perchè?...Ha contribuito al miglioramento della vita della specie umana?
Libro guarisci te stesso..dove i sette centri emotivi parlano di famiglia..essere in due.. atteggiamento..dolce emozioni..e cambiamento ...per procastinare un sogno senza pasticci di partecipazione emotiva
La conferenza completa?
Tutto ciò mi spaventa
indubbiamente fa riflettere ;-)
Nella vita reale non ho fallimento...ma soltanto mi sono ritirata
Da allora vivere alla giornata e' la mia vita
E ancora non c'erano i social network senza emozioni 😊
Professor Galimberti ministro subito.
de che?
Luca preferisco di gran lunga il tuo modo più schietto e diretto di spiegare le cose cioè sto cercando di seguire questa persona Ma faccio fatica a gira troppo intorno ai discorsi si fa fatica a capire discorsi della psicologia in questo modo
Questa classe è mia c’è ne sono tante come lei ma questa è mia.
Quando frequentavo le scuole superiori lavoravo tanto e di certo non avrei avuto il tempo dopo 8 ore di scuola di pulire assiduamente, ma mi ricordo che ordinavo sempre le sedie e lasciavo l'aula il più pulita possibile. Penso fosse il minimo.
❤
❤
Ma perché i posti di potere sono occupati sempre dagli incapaci Arroganti devastatori arraffoni e mai dalle eccellenze!!! Grande Professore👏👏👏
e lui cosa andrebbe a fare?
@@rogerbarttoccetti3941 Te cosa pensi che potrebbe fare...;ma quando parla ascolti quello che dice??
Lo vedranno Troppo impegnativo!
Ho letto recentemente "le memorie di Rudolph Hosse , comandante ad Aushwitz", dalle sue memorie e impressioni non compariva affatto malvagità nella persona, come invece vi è in molti delinquenti comuni ma un dovere incondizionato verso l'autorità, inizialmente convinto nemico degli ebrei poi capiva il dramma ma freddamente e dotato di un autocontrollo mostruoso che caratterizzava il soggetto ha proceduto..
In Germania lo fanno. I ragazzi mettono in ordine curano il giardino hanno un piccolo orto. E nelle materie imparano a cucire inchiodare segare etc etc.
👍
Commovente 🥹
'La vita e un incerteza continua'.Molto esato..
Lei è proprio un grande uomo...io lavoro con giovani pazienti in riabilitazione psichiatrica...è diventato il regno del fare nulla in nome della sicurezza!!! Che tristezza questo mondo!!! Anziché favorire la responsabilizzazione, l'autonomia, le capacità personali e relazionali...favorisce lo stare inermi....fermi ed infelici....😪😪😪
grazie per il tuo feedback ;-)
🤗❤️
;-)❤️
Il Professor Galimberti è una persona con una dialettica straordinaria ed affascinante.
Tuttavia mi lascia perplesso la sua fobia ideologica nei confronti della tecnica, che gli viene dal suo maestro Emanuele Severino (considerato il più grande filosofo italiano contemporaneo). Non credo sia la tecnica il nemico, non credo che la tecnica uccida l'emotività. L'essere umano ha la possibilità di scegliere una determinata tecnica in base alle sue emozioni ed ai suoi valori. Va poi detto che in Italia abbiamo una profonda ignoranza tecnica e tecnologica ed è questa ignoranza ad asservirci alla tecnica, perché non sappiamo usarla, mentre la conoscenza tecnica/tecnologica ci consente di poterla usare nel rispetto delle nostre emozioni e dei nostri affetti. E' l'ignoranza a renderci schiavi della tecnica, non il suo uso consapevole.
Mentre sul tema della sicurezza, che riprende da Freud, mi trova più concorde. Sì, negli ultimi decenni il bisogno di sicurezza, in Italia in particolare, ci impedisce sempre di più di realizzare i nostri sogni più reconditi.
Bisogno di sicurezza e paura della tecnica sono spesso presenti in un mondo che si fa più anziano, quindi più conservatore e ostile verso il nuovo.
Effettivamente sembra che abbia un odio verso la tecnica, ma credo che sia più un timore verso la supremazia totale della tecnica perché il resto ha alzato bandiera bianca per comodità
@@Kevkorian A mio parere Galimberti sbaglia a fare l'esempio del campo di concentramento nazista per contrastare la tecnica. Perché la tecnica in quel caso è un aspetto molto laterale, se non ininfluente. Invece era proprio l'emotività la causa principale del campo di concentramento nazista: l'odio per lo straniero, per il diverso e per chi non la pensa come te. Questo ci ha insegnato Primo Levi nel libro "Se questo è un uomo". Semmai la tecnica la possiamo vedere nel bombardamento di Hiroshima e Nagasaki. Tenendo presente il fatto che la proliferazione di armi di distruzione di massa ha fatto da deterrente allo scatenamento dei conflitti tra le più grandi potenze militari dell'epoca.
Ed inoltre anche la tecnofobia rientra in quel bisogno di sicurezza contro cui si scaglia il Professor Galimberti. Gli scolari che avrebbero dovuto tagliare gli alberi e le piante intorno all'edificio scolastico avrebbero comunque dovuto utilizzare una tecnica per farlo ed avrebbero dovuto usare la razionalità. Le emozioni e le motivazioni ti possono anche spingere ad agire, ma poi serve anche la tecnica (come sanno anche gli altri animali che non bisogna dissipare troppo le energie)
Come ripeto, la paura ed il disprezzo per la tecnica è presente in gran parte della cultura italiana almeno dai primi del novecento (Parliamo di Giovanni Gentile e del ruolo preminente che diede alla formazione classica e umanistica a discapito di quella tecnica). Paura e disprezzo che si fanno sempre più parossistiche mano a mano che la popolazione italiana invecchia. Ed è uno dei motivi principali per cui l'Italia, a differenza di altri paesi europei, declina sempre più e costringe i giovani a lasciare il bel paese (per non rimanere qui a deprimersi).
Teodoro, grazie per la tua opinione! 👍
Perche' la generazione passata ha realizzato i propri sogni?? Non credo il mito del posto sicuro anche se odiato da quale generazione proviene??
@@deborah.1188 Le chiedo scusa ma non ho capito la seconda domanda o cosa intende dire.
E siamo alle solite generalizzazioni di Galimberti, tutti sono come Stangl (in realtà quando uno sottolinea quali sono le sue mansioni esercita un diritto a non farsi sfruttare o usare per favoritismi), tutti i giovani non sanno dove andare... (in realtà quelli normali hanno ancora lo sport, la musica, la chiesa, il partito, il circolo..., io ne conosco molti, ma molti altri sono apatici, con genitori apatici). Tornando a Stangl, bisogna essere tedeschi (condizione necessaria, ma non sufficiente) per capire quella mentalità. Anche gli americani (la cui mentalità non è anglosassone, ma sassone) non si sono preoccupati minimamente di tutti i bambini che avrebbero ucciso sganciando le bombe atomiche, l'importante era portare a termine il lavoro e ricevere il plauso dei superiori. La generalizzazione è sbagliata sempre, basta leggere il libro "I sommersi e i salvati" di Levi per capire che non siamo tutti uguali, ma alcuni sono meglio di altri, e vivono male e poco...passano innoservati.
Ci sono due problemi in questo discorso: in un ufficio non devono fare mansioni in più, perché non sarebbero professionali e non conoscono tutti i dettagli. Per la pulizia delle scuole, sono i genitori che non vorrebbero. Di sicuro
Aggiungo che, alle volte, in ufficio non vogliono farti fare mansioni in più perché non vogliono insegnarti le cose.
Altre volte, non è nemmeno giusto "darsi" mansioni in più, perché la misera paga rimane la stessa.
Altre ancora, non è nemmeno giusto farsi carico dell'ira dei genitori che se la prendono con te (magari sono arrabbiati di loro, e ci provano con te) che non sai nulla e il massimo che puoi dire è "dillo a chi ha fatto quella cosa che secondo te non va bene".
In Austria e Iran sono gli alunni che fanno le pulizie e tengono in ordine la scuola
A quando da noi?
Qua a londra è pieno di Franz Stangl. A me piace chiamarli "robots" che applicano il segretissimo "libro delle regole dell'apatia". La frase preferita dei miei colleghi è "it's above my paycheck" che è l'apoteosi del tutto. A me da uno sconforto sconfinato.
Dal "foglio protocollo" al "protocollo".
La razionalità non è l'incontrario della sensibilità, il contrario della sensibilità è l'insensibilità
Enrico era quello bravo 😂❤️
😂
Se il problema della scuola è la tecnica, stiamo sbagliando bersaglio. La scuola si trincera nei tecnicismi che sono una parodia della tecnica di valutazione, sono una finta tecnica, una tecnica che non funziona. Come non funzionano i programmi didattici omogenei con la scusa che sarebbero democratici, come non funziona l’insegnamento delle lingue con la scusa che la grammatica(😂) è un fondamento della logica( e allora perché non studiare direttamente logica? ) e così via.
Tutta questa cultura della sicurezza, abbinata a quella della "competenza", distruggerà il mondo.
Lo stesso discorso sulla sicurezza vale oggi con il coronavirus: chiusure, dpcm, paura perché con un virus influenzale rischiano quasi solo (e come con ogni influenza) anziani/cronici.
Nelle scuole Steineriane si coinvolgono tutti.
Mi chiedero' sempre cosa si è rotto in questo ventennio..abbiamo avuto tutto?? mah...manca quel fuoco interiore di esserci di ''lottare'' per degli ideali veri...ma poi mi dico.. ben venga l evoluzione ma è ''addormentata'' ....bah..!!!..assumersi il sacrificio pesaaa eh...quel che è certo è il presente da vivere intensamente.
Quel "... Dài!" finale lo conosco bene ed evita o sostituisce imprecazioni o proprio bestemmie. L'iperrazionalismo te(cn)ologico genera irrazionalità, la produce anche quando se ne scinde (invece d'integrarla come in antico: ma pure ad es. di recente Basaglia che non voleva solo curare i 'sani' reimmettendo in società in 'matti', ma pure e forse soprattutto viceversa) per relegarla in vari ambiti - dal manicomio al carcere etc: perciò Socrate, via Platone, porta al culmine l'indagine attraverso il pensiero analitico (dialoghi) ma poi amplia ancora e ricompone gli apparenti opposti grazie al mito che è analogico, poieitico, simbolico, non dualistico etc. Infatti ad es. nel Gorgia parla della sofistica non come di una tecnica (ars-scientia: ovvero gnosis che educa tutti alla verità, al bene e alla virtù), ma anzi la definisce una mera abilità (empirìa) che come l'adulazione al più persuade e convince di qualsiasi cosa ossia produce credenza (illusione): al contrario oggi si definisce tecnica quel che ha perso le caratteristiche precipue di essa ed è mero derivato secolare della rovina religiosa, errore/orrore metafisico sancito a regime dal catto-cristianesimo da 2 millenni e i cui frutti attuali denunciano quanto marcia, patogena e totalmente letale ne sia la radice. Quindi la nomenclatura (che non è mai una cosa neutra come appunto sapevano gli antichi: il linguaggio esprime-va l'essenza) ergo la prassi di vita relativa vanno corrette/aggiustate (da Heidegger in poi): non è tecnica ma anzi tecnologia, macchinalità inerziale auto-tumorizzante (declinata in ogni ambito: individuale e sociale) derivante dalla hybris d'immortalità per paura della finitudine che dà senso alla vita; mentre tèchne è quanto ormai s'è perso (producendo scientismi e spiritualismi) e include le 4 'irrazionali' follie divine (erotica, poetica, profetica e mantica): tecnica è cognizione (non vano anzi deleterio accumulo di nozioni, dispersione in psichismi labirintici etc.) del bene-bello-vero-giusto etc. e non persegue quindi vuote apparenze, come invece appunto l'abilità sofistica che ha il suo corrispettivo nel fariseismo giudaico della 2^ grande corrente che genera l'Occidente sommandosi infine alla 3^ ch'è l'imperialismo romano/latino: scissione della parola dalla vita e quindi analfabetismo funzionale, illusioni che si concretizzano fino al collasso definitivo d'oggi!
Complimenti!
9 minuti di parole eccezionali
Sento applausi in sala. Ma se al figlio di uno qualsiasi dei plaudenti accade qualcosa, mancherà egli di correre dall'avvocato? E questa ossessione universale per la sicurezza da dove verrà? Quali forze la alimentano? Galimberti ha mai difeso qualche denunciato? Si è mai schierato contro la corsa ai risarcimenti? Ha mai denunciato il fatto che ormai gli avvocati praticano il "pro bono" in modo tale che chi denuncia non paga nulla ma si fa a metà degli eventuali risarcimenti. Lui, da preside, farebbe lavorare i ragazzi? Etc. etc...
è uno spacca cervelli x non dire altro....
Su questo sono d' accordo se un ragazzo si fa male che fa lo risarcisce lui?
(1) 354° GIRO DI ROTAZIONE TERRESTRE. E SE FOSSE SOLO UNA QUESTIONE DI TEMPO...
Discorso carismatico, ma concettualmente molto superficiale.
Facile dire che bisogna preferire la felicità alla sicurezza, far stare i ragazzi a scuola fino a sera incustoditi, nonostante siano minorenni. Verrebbe da dire che tutti sono coraggiosi con il sedere degli altri perché sono gli altri che vanno nei guai, se poi succede un incidente.
La questione in questione non è neppure la tecnica, perfino su questo Galimberti ha le idee piuttosto confuse. Qui è una questione di diritto, e il diritto esiste a prescindere dalla tecnica, e non obbedisce alla massima: "lo scopo più grande con la minore difficoltà". Vuole che i giovani siano resi più liberi e responsabilizzati? Faccia una battaglia contro una concezione diversa del diritto, che magari riconosce a 14 anni il momento in cui i ragazzi siano intesi adulti.
Altro serio problema manifestato da Galimberti è confondere la tecnica con il contesto in cui le persone operano. Il problema dei nazisti non è che avessero delle regole a cui rispondere, il problema dei nazisti è che vivevano in un regime rigido e violento, in tempo di guerra. Per uno come Galimberti che pretende di conoscere la psicologia, è gravissimo non rendersi conto dell'importanza del contesto. Se prendiamo 100 persone dotate di empatia, delle quali non diremmo mai che avrebbero agito come i nazisti, se li metti a vivere in quel contesto di guerra all'interno di un regime rigido e violento, vedi che 90 di loro ti rifanno le stesse cose che hanno fatto questi burocrati nazisti.
Se qualcosa insegnano le vicende del nazismo soprattutto dal punto di vista psicologico, e ancor più psicoanalitico, non ha niente a che fare con la tecnica, ma con l'io delle persone, con l'io del popolo. Quando un popolo soffre, e i suoi leader non rafforzano il loro io, ma alimentano le loro paure, e si propongono come soluzione dei loro problemi, i popoli si concedono felici ai dittatori rinunciando alla loro libertà. Da qui vengono i regimi rigidi e violenti, e in quel contesto accadono un sacco di cose brutte. La tecnica con centra niente.
Non è mai la tecnica che rende aride le persone, o che impedisce agli insegnanti di interessarsi alla soggettività dei loro allievi. In mezzo alla tecnica si trova ugualmente tanta umanità. Semmai il problema è che molti insegnanti non erano adatti e non sono adatti a fare gli insegnanti. Non è mica facile nelle superiori ritrovarti di fronte a decine di ragazzi e rimanere comunicativi ed empatici. Molto più facile chiudersi in una zona di confort in cui ci si limita a fare il proprio compitino di insegnante. Ma questo ripeto non è un problema della tecnica. Rendere le valutazioni più oggettive, rende solo più oggettive le valutazione ma non toglie umanità laddove prima c'era. L'umanità è legata ad altri fatto.
Mi fa impressione vedere come la gente si faccia fregare dal carisma di Galimberti, ma non scorga le sue mediocri capacità di analisi.
un gran bla bla bla ...materialmente inconcludente.....
@@rogerbarttoccetti3941 scusami, ma chi fa un gran bla, bla? Io o Galimberti? Cioè posso capire che non hai voluto argomentare, ma è meglio mettere il soggetto.
@@alienoatomico Galimberti...scusa
@@rogerbarttoccetti3941 figurati. La pensiamo allo stesso modo su Galimberti, anche se gli riconosco almeno il carisma e forse la buona fede.
Concordo in ogni tua parola. Complimenti per la lucida analisi. Il resto, spiace dirlo perché non amo i toni polemici (ma galimberti e gli adulatori sì), preferisce slogan ad effetto contro bersagli resi facili da consuete manipolazioni retoriche.
ma difatti vengono ancora i brividi e gli incubi in alcune fabbriche ,comunque lo insegnano anche qua :-(mai sentito chiedere cosa pensi.
Già c è
Tutto e cosi . noi siamo considerati come numeri che passano .
Quell alunno e numero che passa e poi ne arriva un altro . quel poliziotto e numero che passa poi ne arriva un altro .quell' operaio e numero che passa poi ne arriva un altro. .
Min. 5.00 - 5.05 Galimberti se ne sarebbe accorto? Nessun suicida dove ha insegnato e/o avrebbe insegnato Galimberti? Inoltre: la sc.la ital.na non educa. Altrove come va? Oggi non educa, e ieri educava? Cosa è cambiato? Non è dato sapere....
Galimberti è davvero disruptive 🚀
Non mi piace il fatto che parli spesso degli insegnanti con parole di critica.
capisco Fabrizia.😔 In realtà, in altri video e forse altrettante volte, parla degli insegnanti con parole di ammirazione per il fatto che l'insegnamento sia uno dei lavori più difficili oggi
Parla della maggioranza del sistema che è innegabile... Poi ci sono le eccellenze ma questo è un altro discorso. Non la prenda sul personale ma come spunto di riflessione
IN poltrona si sta comodi....