Voci del sacro (Cuglieri Sardegna) film di Renato Morelli

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  • Опубліковано 28 лип 2024
  • Elenco premi 00:00
    Titoli di testa 00:58
    Giovedì santo 05:20
    Stabat Mater semplice 07:19
    Venerdì santo 12:22
    Salita del penitente 14:20
    Miserere 16:57
    Stabat Mataer sequentia 27:18
    Iscravamentu 28:29
    Discesa delle croci 31:22
    Tio Totoni Loche 34:20
    Sabato santo 36:22
    1985 Pietro Sassu e Renato Morelli 41:56
    Origine dei canti 42:39
    Titoli di coda 44:54
    titolo VOCI DEL SACRO
    sottotitolo Due generazioni di canto a cuncordu alla settimana santa di Cuglieri (Sardegna)
    regia e produzione Renato Morelli
    fotografia Paolo Carboni, Sara Maino, Stefano Menin, Bice Morelli, Renato Morelli
    sonoro presa diretta Livia Morelli
    montaggio Sara Maino
    anno 2015
    durata 45'
    versioni italiano, inglese, tedesco, francese
    Selezioni ufficiali
    Religion Today film festival, Trento-Gerusalemme, 2015
    Concorso “Fiorenzo Serra”, Sassari, 2015
    Accademia delle scienze, Dipartimento Bartok, Budapest, Ungheria, 2016
    VoicEncounters, Grotowski Institute, Wroclaw, Polonia, 2016
    ICTM Audiovisual Ethnomusicology, Ljubljana, Slovenia, 2016
    Traditional Polyphony, Tbilisi, Georgia, 2016
    Etnofilm Festival, Čadca, Slovacchia, 2016
    Festival of Ethnological Film, Belgrado, Serbia, 2016
    Days of Ethnografic Film, Ljubljana, Slovenia, 2017
    Trento Film Festival - Eurorama, Trento, 2017
    Etnofilmfest, Monselice (PD), 2017
    Festival del film etnomusicale, Firenze, 2017
    Apricot tree film festival, Yerevan, Armenia, 2017
    X Colocviile ,,BrăIloiu” , Bucarest, Romania, 2017
    Cinematographia Musicae Popularis, Wien, Austria, 2018
    Premi
    Premio Cineteca Sarda, Concorso “Fiorenzo Serra”, Sassari, 2015
    Premio Grand Prix - Golden Turon, 19° Etnofilm Festival, Čadca, Slovacchia, 2016
    Premio Award for the Contribution to Intangible Cultural Heritage Festival of Ethnological Film, Belgrado, Serbia, 2016
    Premio Award for the Best Contextual Application of Sound Festival of Ethnological Film, Belgrado, Serbia, 2016
    A Cuglieri, paese della Sardegna centro-occidentale, le cerimonie popolari religiose della Settimana Santa sono tradizionalmente accompagnate da su cuncordu (il coro), formato da quattro cantori specializzati, che eseguono il Miserere (salmo 50) e lo Stabat Mater in lingua latina. Sono canti di grande complessità e di straordinario interesse musicologico, che si sono miracolosamente conservati fino ad oggi, pur essendo esclusivamente di tradizione orale.
    I quattro cantori “anziani” hanno però saputo tramandare ai propri figli questo importante patrimonio, e oggi riescono finalmente a cantare assieme.
    Il film presenta e mette a confronto queste due generazioni di cantori, mentre sono impegnati nelle tre giornate più intense e significative della settimana santa.
    Giovedì Santo.
    Dopo la Missa in coena Domini, si effettua processionalmente la visita notturna ai “sepolcri”; vi partecipano tutte le confraternite con i cori che eseguono lo Stabat Mater semplice.
    Venerdì Santo.
    È la giornata più densa di eventi: al mattino si inchioda alla croce un simulacro di Cristo a braccia snodabili. Subito dopo, verso le 11, un penitente porta a spalla e senza soste, sino alla Basilica (costruita al termine di una salita di circa ottocento metri), la contra-rughe (contro-croce). È una pesante croce che verrà inalberata al centro del transetto e farà da supporto al crocefisso (con il simulacro di Cristo già preparato) da utilizzare nella deposizione. Il trasporto penitenziale della croce è molto ambito: una prioressa scrive nel registro il nome di prenotati che possono essere iscritti da bambini e attendere per decenni il loro turno.
    Successivamente si porta in processione il Crocefisso (con il coro del Miserere, accompagnato da tutte le confraternite) e l'Addolorata sino alla Basilica dove verrà fissato alla contra-rughe: subito dopo si rientra in convento con l'Addolorata e il coro che esegue lo Stabat sequentia. Nel tardo pomeriggio lo stesso corteo (con in più una lettiga) e lo stesso canto si recano nuovamente nella Basilica. Qui ha luogo la paraliturgia de s’iscravamentu (deposizione), vissuta come atto drammatico-rappresentativo. Deposto il Cristo nella lettiga si forma l’ultima processione che a tarda sera, con il canto del Miserere, fa lentamente ritorno alla cappella confraternale.
    Sabato Santo.
    Tutte le confraternite raggiungono la Basilica: da qui si snoda un'ultima Via Crucis che comprende le visite ai “sepolcri”. Il coro canta lo Stabat Mater sequentia.

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