Il video è davvero ben scritto e ben montato, tuttavia non sono completamente d'accordo con quello che hai detto. Il fatto è che in Elden Ring, a differenza magari di un Dark Souls dove il tuo personaggio è un non-morto come un altro, in questo mondo al Senzaluce da te creato viene detto nella cutscene iniziale che è una creatura speciale, quasi venerata e che il suo compito è uccidere dei, Lord, semidei, draghi e quant'altro: per questo anche se un player fosse bravissimo e decimasse qualsiasi boss non stonerebbe con la trama. Allo stesso tempo, non stonerebbe nemmeno che il protagonista fosse scarso perché una parte fondamentale di questi giochi che la gente sembra spesso dimenticare è il role-play! Questo ovviamente vale anche per Dark Souls e via dicendo. La storia del tuo personaggio la crei TU, quindi puoi decidere se il non morto che controlli è davvero uno qualsiasi (magari usandola come "scusa" se sei poco abile a giocare 😂) che diventa più forte nel tempo o un guerriero già potentissimo che non ha molte difficoltà ad andare avanti in questi mondi oscuri e terrificanti. Anche perché come hai detto tu ovviamente l'esperienza che gli sviluppatori vogliono far vivere ai giocatori è quella del primo playthrough, in cui inizialmente hai difficoltà ad andare avanti ma mano mano che livelli e prendi confidenza con le meccaniche ti sembrerà sempre meno duro progredire. Inoltre il fatto che "se hai giocato molto altri giochi del genere sei bravo e ha meno senso la trama" ha ancora meno senso buttarla addosso ai souls-like perché è così in ogni tipo di gioco: ad esempio con i platform, se ne hai giocati mille e poi prendi in mano Celeste, creato apposta per far morire centinaia di volte il giocatore e creare determinazione seguendo il percorso della protagonista, il discorso è lo stesso e se ci pensi vale anche (in modo inverso) per un Doom in cui il protagonista è un'essere praticamente divino ed indistruttibile ma anche per un Tomb Raider e un Devil May Cry e via dicendo. Il fatto è che nei videogiochi spesso vanno divisi il gameplay e la trama e tu hai preso in esempio uno dei pochi giochi in cui il 99% di queste cose sono giustificate. Ora non ho fatto questo discorso per apparire come un soulsfag, però ci tengo a farti capire che Elden Ring è così bello che non ne vale davvero la pena di farsi fermare da questo mindset...
L'incipit del video introduce il discorso in un paradigma da media studies, cosa che, essendo studente in scienze della comunicazione, mi ha attivato le sinapsi (e riacceso i concetti di uno dei primi esami che diedi anni fa). Ora, non so se anche tu sei uno studente di questo campo, ma c'è molto da approfondire di questi concetti senza ascriverli a bias assoluti o manicheismi, ma come meri oggetti di studio. Quindi bro, fuori dalla discussione, se ti piacciono i souls like, giocati elden ring tranquillamente, come hai detto te, il medium videoludico (e io ci metterei tutti i media in realtà, ricordando *MALE* quell'esame che feci) produce tanti significati quanti sono i giocatori. Il caso di elden ring in particolare, per la sua formula innovativa quanto "già vista", divide molto i newcommers e gli appassionati, questo produce le dissonanze opionistiche che hai declamato. Ciò non toglie, che come qualsiasi altro prodotto dell'attività umana, Elden Ring è un'opera d'arte, e come tale non si può descrivere a pieno ciò che si prova, le proprie emozioni e sensazioni. Comunque bel video, il "parlare del discorso sui media" è una cosa complessa, forse unica pecca del video è che hai provato a inscrivere i "non-morti" di Elden Ring nello spezzare la ciclicità di DS che però mi ha confuso sul vero obiettivo del video. Tra soggettività e intenzioni creative autoriali ci sono correlazioni, però potevi spiegarle un po' meglio (ricordando che tutto il mio commento è un enorme "per me" e che non è un discorso dove c'è un giusto e uno sbagliato come in matematica) Bravo, continua così!
Sì, all'interno del progetto sono io quello che si occupa dei temi relativi alla comunicazione e alla sociologia dei processi comunicativi. Sono laureato in scienze della comunicazione, e ho pubblicato su vari volumi videoludici su questi temi! Ti ringrazio per le belle parole, fa piacere che le mie competenze "emergano" da ciò che scrivo. Sulla necessità di sintesi sul web, purtroppo, devo darti ragione, ma è sostanzialmente impossibile sintetizzare in una sola comunicazione video la complessità necessaria per padroneggiare certi temi. La speranza è sempre che l'interattrice non si fermi al singolo video, post o articolo, ma entri in connessione con la critica e ne approfondisca il lavoro nel suo complesso, riconoscendo dignità alla firma come se ne riconosce al teorico "autore" videoludico
Ti perdi una meraviglia se abbandoni Elden ring solo perché “è diventato mainstream da da”. Cazzate sul serio. Inoltre è totalmente falso che Elden ring sia un esperienza nichilista, non so dove hai letto queste cose perché sono semplicemente false, e anzi è all’antitesi di quanto avviene nella serie di dark soul. Non nasci come schifoso non morto che cannibalizza un mondo morto, ma come assassino di Dei, di un mondo pieno di creature così potenti che la loro guerra ha distrutto l’universo tanto sono grandi le forze in gioco. I Senzaluce sono persino VENERATI nella cutscene iniziale, come forza sovverchiante che è pronta a travolgere questo mondo. E man mano che le tue geste avanzano, il tuo potere viene riconosciuto e diventi perfino famoso e temuto, e per questo nascono nuovi nemici e anche nuove alleanze che ti rendono protagonista.
«Ti perdi una meraviglia» Un grosso "mah". Ciò che di buono Elden Ring ha da offrire, lo si trova anche negli illustri predecessori, ma trattato (e veicolato) con ben altro piglio ed efficacia. Le aggiunte alla formula oscillano invece tra il superfluo e il deleterio. È un prodotto irrilevante, che personalmente consiglierei giusto a coloro che vogliono soddisfare un mero spirito di documentazione.
Non ho scoperto fino a fondo però Elden ring più che di non morti riprende il tema di Sekiro dell immortalità e lo fonde con l idea di Dark souls. Da quello che ho capito l ordine d oro ha abolito la morte e da alcune sequenze mo ha dato l impressione di svolgersi prima degli eventi di Dark souls, come lo sarà d altronde per tutti i giocatori futuri che inizieranno proprio da questo titolo
@@theinfiniteloopdaed7073 parliamone, in quanto a livello di gioco è proprio consanguinio di DaS evolvendone le meccaniche. Una parte finale che non vorrei spoilerare mi ha fatto pensare all Ashen Lake e ad un eventuale correlazione. La tematica poi seppur sottp un altra prospettiva non è molto dissimile come appunta accennata amche nel video di Glitch
@@mproxima4791 le tematiche del mondo decadente sono in OGNI gioco from software, e le somiglianze che vedi di game e level design non vuol dire affatto che siano collegati di trama cosa c'entra. Per di piú l'iconografia dell' "ash lake" come dici tu c'è anche nel sogno do bloodborne, se ho capito di cosa stai parlando, e non è collegato neanche quest ultimo a dark souls. Ricordo a te e a tutti gli altri che accostano tutti sti giochi come se fossero un unico malloppo videoludico della stessa software house, che sono giochi diversi e con titoli diversi, sono solo di genere uguale (simile)
Gli spezzoni ripresi dai Souls Logic di Viva la Dirt League sono un tocco di classe
Grazie :D
Il video è davvero ben scritto e ben montato, tuttavia non sono completamente d'accordo con quello che hai detto. Il fatto è che in Elden Ring, a differenza magari di un Dark Souls dove il tuo personaggio è un non-morto come un altro, in questo mondo al Senzaluce da te creato viene detto nella cutscene iniziale che è una creatura speciale, quasi venerata e che il suo compito è uccidere dei, Lord, semidei, draghi e quant'altro: per questo anche se un player fosse bravissimo e decimasse qualsiasi boss non stonerebbe con la trama. Allo stesso tempo, non stonerebbe nemmeno che il protagonista fosse scarso perché una parte fondamentale di questi giochi che la gente sembra spesso dimenticare è il role-play! Questo ovviamente vale anche per Dark Souls e via dicendo. La storia del tuo personaggio la crei TU, quindi puoi decidere se il non morto che controlli è davvero uno qualsiasi (magari usandola come "scusa" se sei poco abile a giocare 😂) che diventa più forte nel tempo o un guerriero già potentissimo che non ha molte difficoltà ad andare avanti in questi mondi oscuri e terrificanti. Anche perché come hai detto tu ovviamente l'esperienza che gli sviluppatori vogliono far vivere ai giocatori è quella del primo playthrough, in cui inizialmente hai difficoltà ad andare avanti ma mano mano che livelli e prendi confidenza con le meccaniche ti sembrerà sempre meno duro progredire. Inoltre il fatto che "se hai giocato molto altri giochi del genere sei bravo e ha meno senso la trama" ha ancora meno senso buttarla addosso ai souls-like perché è così in ogni tipo di gioco: ad esempio con i platform, se ne hai giocati mille e poi prendi in mano Celeste, creato apposta per far morire centinaia di volte il giocatore e creare determinazione seguendo il percorso della protagonista, il discorso è lo stesso e se ci pensi vale anche (in modo inverso) per un Doom in cui il protagonista è un'essere praticamente divino ed indistruttibile ma anche per un Tomb Raider e un Devil May Cry e via dicendo. Il fatto è che nei videogiochi spesso vanno divisi il gameplay e la trama e tu hai preso in esempio uno dei pochi giochi in cui il 99% di queste cose sono giustificate. Ora non ho fatto questo discorso per apparire come un soulsfag, però ci tengo a farti capire che Elden Ring è così bello che non ne vale davvero la pena di farsi fermare da questo mindset...
io mi prendo il complimento per il montaggio, e lascio a Claudio l'onere di ribattere :D
L'incipit del video introduce il discorso in un paradigma da media studies, cosa che, essendo studente in scienze della comunicazione, mi ha attivato le sinapsi (e riacceso i concetti di uno dei primi esami che diedi anni fa). Ora, non so se anche tu sei uno studente di questo campo, ma c'è molto da approfondire di questi concetti senza ascriverli a bias assoluti o manicheismi, ma come meri oggetti di studio. Quindi bro, fuori dalla discussione, se ti piacciono i souls like, giocati elden ring tranquillamente, come hai detto te, il medium videoludico (e io ci metterei tutti i media in realtà, ricordando *MALE* quell'esame che feci) produce tanti significati quanti sono i giocatori.
Il caso di elden ring in particolare, per la sua formula innovativa quanto "già vista", divide molto i newcommers e gli appassionati, questo produce le dissonanze opionistiche che hai declamato. Ciò non toglie, che come qualsiasi altro prodotto dell'attività umana, Elden Ring è un'opera d'arte, e come tale non si può descrivere a pieno ciò che si prova, le proprie emozioni e sensazioni.
Comunque bel video, il "parlare del discorso sui media" è una cosa complessa, forse unica pecca del video è che hai provato a inscrivere i "non-morti" di Elden Ring nello spezzare la ciclicità di DS che però mi ha confuso sul vero obiettivo del video. Tra soggettività e intenzioni creative autoriali ci sono correlazioni, però potevi spiegarle un po' meglio (ricordando che tutto il mio commento è un enorme "per me" e che non è un discorso dove c'è un giusto e uno sbagliato come in matematica)
Bravo, continua così!
Sì, all'interno del progetto sono io quello che si occupa dei temi relativi alla comunicazione e alla sociologia dei processi comunicativi. Sono laureato in scienze della comunicazione, e ho pubblicato su vari volumi videoludici su questi temi! Ti ringrazio per le belle parole, fa piacere che le mie competenze "emergano" da ciò che scrivo. Sulla necessità di sintesi sul web, purtroppo, devo darti ragione, ma è sostanzialmente impossibile sintetizzare in una sola comunicazione video la complessità necessaria per padroneggiare certi temi. La speranza è sempre che l'interattrice non si fermi al singolo video, post o articolo, ma entri in connessione con la critica e ne approfondisca il lavoro nel suo complesso, riconoscendo dignità alla firma come se ne riconosce al teorico "autore" videoludico
Ti perdi una meraviglia se abbandoni Elden ring solo perché “è diventato mainstream da da”.
Cazzate sul serio.
Inoltre è totalmente falso che Elden ring sia un esperienza nichilista, non so dove hai letto queste cose perché sono semplicemente false, e anzi è all’antitesi di quanto avviene nella serie di dark soul.
Non nasci come schifoso non morto che cannibalizza un mondo morto, ma come assassino di Dei, di un mondo pieno di creature così potenti che la loro guerra ha distrutto l’universo tanto sono grandi le forze in gioco.
I Senzaluce sono persino VENERATI nella cutscene iniziale, come forza sovverchiante che è pronta a travolgere questo mondo. E man mano che le tue geste avanzano, il tuo potere viene riconosciuto e diventi perfino famoso e temuto, e per questo nascono nuovi nemici e anche nuove alleanze che ti rendono protagonista.
«Ti perdi una meraviglia»
Un grosso "mah".
Ciò che di buono Elden Ring ha da offrire, lo si trova anche negli illustri predecessori, ma trattato (e veicolato) con ben altro piglio ed efficacia. Le aggiunte alla formula oscillano invece tra il superfluo e il deleterio.
È un prodotto irrilevante, che personalmente consiglierei giusto a coloro che vogliono soddisfare un mero spirito di documentazione.
Bravi cavolo
Grazie
Fra giocalo elden ring è bello
*giocato a
Giuro che ti ho pensato
Non ho scoperto fino a fondo però Elden ring più che di non morti riprende il tema di Sekiro dell immortalità e lo fonde con l idea di Dark souls. Da quello che ho capito l ordine d oro ha abolito la morte e da alcune sequenze mo ha dato l impressione di svolgersi prima degli eventi di Dark souls, come lo sarà d altronde per tutti i giocatori futuri che inizieranno proprio da questo titolo
No, non è collegato a dark souls. Per niente.
@@theinfiniteloopdaed7073 parliamone, in quanto a livello di gioco è proprio consanguinio di DaS evolvendone le meccaniche. Una parte finale che non vorrei spoilerare mi ha fatto pensare all Ashen Lake e ad un eventuale correlazione. La tematica poi seppur sottp un altra prospettiva non è molto dissimile come appunta accennata amche nel video di Glitch
@@mproxima4791 le tematiche del mondo decadente sono in OGNI gioco from software, e le somiglianze che vedi di game e level design non vuol dire affatto che siano collegati di trama cosa c'entra. Per di piú l'iconografia dell' "ash lake" come dici tu c'è anche nel sogno do bloodborne, se ho capito di cosa stai parlando, e non è collegato neanche quest ultimo a dark souls. Ricordo a te e a tutti gli altri che accostano tutti sti giochi come se fossero un unico malloppo videoludico della stessa software house, che sono giochi diversi e con titoli diversi, sono solo di genere uguale (simile)