Grazie Matteo, i tuoi video mi sono preziosi per le mie lezioni di educazione ambientale. Complimenti, diventi sempre più bravo di anno in anno. Avanti così!
Pensiero non richiesto: La crisi climatica non esiste, l’uomo ha imparato ad influenzare il clima con il rilascio di sostanze nell’aria tramite aerei, per non parlare dei sistemi in Antartide che creano i terremoti!
Grazie! 😊 Di paesi con un'impronta ecologica proporzionata alle proprie dimensioni ce ne sono tanti nel mondo. Molti di questi corrispondono proprio alle nazioni meno sviluppate del nostro pianeta dove il consumo medio della popolazione rimane molto basso.
È anche interessante analizzare la differenza che c'è tra il consumo di risorse di un paese e la sua biocapacità, che indica la quantità di risorse delle quali dispone una determinata nazione. Tutti i dati sono disponibili sul sito del Global Footprint Network.
@@mark7163In Italia ognuno di noi ha un'impronta ecologica comunque più elevata degli abitanti di questi paesi. Qui non parliamo di inquinamento, ma di consumo di risorse (anche quelle consumate magari dalla Cina per fare fronte ai nostri bisogni). Dunque è una questione di stile di vita e in Europa abbiamo tutti uno stile di vita mediamente troppo consumistico.
@@TvVerde è giustissimo noi europei siamo il male da estirpare nel mondo. È risaputo che meno di un miliardo di persone al mondo consumano e inquinano più dei restanti 8 miliardi che non adottano e non hanno intenzione di adottare politiche green. Sicuramente i cinesi sono costretti a consumare per produrre a noi europei. Si ma una minima parte. Sai quante case mai vendute o città fantasma mai abitate o cattedrali nei deserti hanno costruito per poi mandare in malora il mercato immobiliare cinese? Altro che sprechi o inquinamento. A loro non li batte nessuno. Dato che sono troppo numerosi poi , per mantenere le loro scorte alimentari sono costretti a rifornirsi di riso e soya principalmente e di altri alimenti in gran quantità in varie parti del mondo perché il solo loro raccolto non gli permette di coprire tutto il fabbisogno alimentare. La sola Italia esporta riso in Cina quasi il 50% di quello che produce. Idem la soya che si fanno produrre in brasile . Ma di che cosa stiamo parlando. Questo è un canale di propaganda altro che di scienza. Andando avanti con queste inutili politiche green rischiamo la deindustrializzazione e di diventare noi il terzo mondo. Ma siamo già sulla buona strada a quanto pare!
Consigliamo ai complottisti di mettere i loro commenti con teorie contro il cambiamento climatico sotto ai video che parlano di quell'argomento. Se non si riesce a capire l'argomento trattato in un video, immaginiamo che sia difficile per queste persone riuscire a distinguere il vero dal falso.
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Grazie Matteo, i tuoi video mi sono preziosi per le mie lezioni di educazione ambientale. Complimenti, diventi sempre più bravo di anno in anno. Avanti così!
Mi fa davvero molto piacere! Grazie mille! 🤗
Grazie Matteo!
Pensiero non richiesto:
La crisi climatica non esiste, l’uomo ha imparato ad influenzare il clima con il rilascio di sostanze nell’aria tramite aerei, per non parlare dei sistemi in Antartide che creano i terremoti!
ua-cam.com/users/shortsr58aahFdSpM?feature=share
@@VulkanStudio Qui parliamo del cambiamento climatico : ua-cam.com/video/tKdAY9VGB4k/v-deo.htmlsi=JxD9f98koIz9YThk
❤ bravi
Domanda: qual è la nazione che consuma 1 solo (ma anche meno) pianeta?
Grazie! 😊 Di paesi con un'impronta ecologica proporzionata alle proprie dimensioni ce ne sono tanti nel mondo. Molti di questi corrispondono proprio alle nazioni meno sviluppate del nostro pianeta dove il consumo medio della popolazione rimane molto basso.
È anche interessante analizzare la differenza che c'è tra il consumo di risorse di un paese e la sua biocapacità, che indica la quantità di risorse delle quali dispone una determinata nazione. Tutti i dati sono disponibili sul sito del Global Footprint Network.
@@TvVerdecerto diglielo ai cinesi o agli indiani che da soli inquinano per tre quarti
@@mark7163In Italia ognuno di noi ha un'impronta ecologica comunque più elevata degli abitanti di questi paesi. Qui non parliamo di inquinamento, ma di consumo di risorse (anche quelle consumate magari dalla Cina per fare fronte ai nostri bisogni).
Dunque è una questione di stile di vita e in Europa abbiamo tutti uno stile di vita mediamente troppo consumistico.
@@TvVerde è giustissimo noi europei siamo il male da estirpare nel mondo. È risaputo che meno di un miliardo di persone al mondo consumano e inquinano più dei restanti 8 miliardi che non adottano e non hanno intenzione di adottare politiche green. Sicuramente i cinesi sono costretti a consumare per produrre a noi europei. Si ma una minima parte. Sai quante case mai vendute o città fantasma mai abitate o cattedrali nei deserti hanno costruito per poi mandare in malora il mercato immobiliare cinese? Altro che sprechi o inquinamento. A loro non li batte nessuno. Dato che sono troppo numerosi poi , per mantenere le loro scorte alimentari sono costretti a rifornirsi di riso e soya principalmente e di altri alimenti in gran quantità in varie parti del mondo perché il solo loro raccolto non gli permette di coprire tutto il fabbisogno alimentare. La sola Italia esporta riso in Cina quasi il 50% di quello che produce. Idem la soya che si fanno produrre in brasile . Ma di che cosa stiamo parlando. Questo è un canale di propaganda altro che di scienza. Andando avanti con queste inutili politiche green rischiamo la deindustrializzazione e di diventare noi il terzo mondo. Ma siamo già sulla buona strada a quanto pare!
Siamo in troppi!
Sicuramente siamo in tanti, però consumiamo davvero troppo. Ne parliamo proprio nel video 😉
ottimo video però la musica di sottofondo è veramente troppo alta, per favore abbassala così si riesce a seguire meglio quello che dici
Grazie mille per il consiglio, nei prossimi video lo faremo assolutamente.
H.A.A.R.P.
Consigliamo ai complottisti di mettere i loro commenti con teorie contro il cambiamento climatico sotto ai video che parlano di quell'argomento. Se non si riesce a capire l'argomento trattato in un video, immaginiamo che sia difficile per queste persone riuscire a distinguere il vero dal falso.