La Regina del Garda... finisce in Frantoio!

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  • Опубліковано 16 жов 2024
  • Per il Lago di Garda la coltivazione dell'oliva, con la conseguente produzione di olio extravergine, è un'etichetta indissolubile, fusa, caratterizzante.
    E' il simbolo di una vera e propria civiltà rurale, perché il territorio e l'indotto commerciale che nel corso del tempo si è creato, rappresentano uno status animato da un retroterra umano e culturale intriso di valori e insegnamenti.
    La storia che vedrete in questo video, è quella di Luca Brangian, veneziano di nascita ma gardesano di adozione. Fa il ristoratore da oltre trent'anni e il suo locale, in centro a Garda, è uno dei più conosciuti della sponda veronese del lago.
    La sua è la storia di una vocazione tardiva ma sincera, perché, come lui stesso ammette, dopo tutti questi anni di ristorazione, ha voluto andare più in là, anzi, in profondità, iniziando un percorso di avvicinamento alla sorgente della tipicità dei sapori.
    Ha quindi affiancato al ristorante un'azienda agricola in cui, in modo biologico, produce di tutto: ortaggi, vino, miele, perfino grani antichi da cui ricava le farine per fare il pane poi servito nel suo locale.
    E l'olio, naturalmente, prodotto adottando le varietà classiche di oliva che tutti conoscono, come leccino e frantoio, ma privilegiando quelle autoctone, come l'immancabile casaliva e l'ormai rara regina del Garda.
    Insomma, una storia che sa di amore per i sapori rurali e, ancora di più, per le origini, quelle che Luca ha iniziato a cercare e a tramandare.
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