Stupendamente bellissimo, linee avveniristiche, semplice nella sua bellezza. L’orgoglio di essere Italiani sta anche in questo. I mezzi militari moderni sono ispirati da questo gioiello.
Ottimo video, bravi è veramente bello rivedere il video di un mezzo così versatile ancora oggi anche se costruito nei lontani anni 30, grazie per il vostro nobile impegno.
Complimenti . Canale interessante,non gestito da nostalgici invasati. Un bel taglio ,senza vittimismo ,che presenta i nostri mezzi senza il complesso da figli di un dio minore ...
Se fosse ancora vivo mio padre.. aveva in dotazione un mezzo gemello a quello del filmato, come carro di servizio per l'officina mobile 310 del 20° autocentro in Africa Settentrionale. L'officina era su Lancia 5RO, (ed insisteva sul modello 5RO, che io non trovo nominato in alcuna parte), con rimorchio. Mi raccontava che come capo officina ritirò queste macchine nuove di fabbrica a Ottobre 1941, a Bologna, e a Novembre raggiunse Bengasi. Lo SPA39 fu spesso utilizzato anche per trasporto postale tra Bengasi e Tripoli (mi raccontava che sulla Balbia viaggiava alla media di 50/60 kmh.) L'intera officina 310, chiudeva la ritirata delle truppe dopo la rotta di El Alamein, e con mio padre e la sua squadra si arresero agli americani il 13 maggio 1943 a Capo Bon (Tunisia). Mi raccontava che non riuscirono in tempo utile a preparare gli zatteroni per tornare in Sicilia.
grazie per le informazioni e del magnifico restauro fatto su questo Autocarro leggero!!!! una rarità da conservare, altro che stazioni di ricarica per veicoli-schifezze elettriche che gettano polvere negli occhi dei consumatori. basta della benzina e.... via si parte senza tante complicazioni. Complimenti
Ricordo ancora, negli anni 60 un veicolo analogo, guidato nella mia vitta' da una persona, che trasportava, per strade strette del centro, detriti di materiali edilizi. Chissa' che fine avranno fatto entrambi,il guidatore era già ' anziano, come pure il camioncino.
Video molto bello,veicoli del genere sono molto rari da vedere oggi.Mi ricordo che un mezzo come questo era ancora presente nella Caserma dove feci il militare nel 91:lo stavano sistemando un po' da quello che mi disse un mio compagno di Caserma e comunque mi sembrava tenuto piuttosto bene; molto interessante meccanicamente,del resto il video mi sembra completo,e chissà poi dove sarà finito considerando che negli anni quella Caserma fu poi chiusa:se non erro,anni prima esisteva anche un mezzo della Pavesi simile a questo SPA.Beh, complimenti per il vostro bel video,👍👏🎖️🎖️🎖️👋🏻😁
Ancora negli anni ‘60/70 si vedevano mezzi pesanti con la guida a destra. Usava perché essendo le cabine in alto la visuale del ciglio della strada e di eventuali ostacoli era ritenuta più semplice e sicura. Almeno così mi raccontava mio nonno…
Mio padre granatiere in Slovenia mi disse invece che le autocarrete , con le loro quattro ruote sterzanti , al contrario del CL 39 , si ribaltavano spesso . D'altra parte avevano una carreggiata molto stretta e se caricate un baricentro alto. Inoltre leggendo un testo su tali autocarrette il mod. 35 fu migliorato rendendolo più stabile con l' aumento della carreggiata e balestre più rigide. Forse il reggimento di mio padre aveva in dotazione il vecchio tipo mod 32 !
Plastica e led son venute per migliorare la tua vita. I mezzi son più leggeri e consumano meno..i led ti permettono batterie più performanti e manutenzione minima
@@gioca4497 "Certi commenti sono più logici presentarli in altra sede." Probabilmente hai ragione,ma quando un tuo parente si è ritirato dalla campagna di Russia a piedi rischiando il congelamento,a causa dell'efficenza italiana,capisci che girano un pò le @@ a vedere questi "giocattoli" che hanno contribuito alla disfatta totale(meritatissima!),se dipendesse da me rottamerei questi residuati bellici per evitare ulteriori imbarazzi quando vengono mostrati in pubblico,è come se presentassimo una bellissima fionda impiegata durante la guerra contro i mitragliatori alleati...
@@fasullodavvero io non sarei così drastico, in una guerra succede di tutto, ma quello di cui si viene a conoscenza spesso è poco e ancora più spesso non reale. La storia la scrive chi vince!!. Lei mi dice " meritatissima sconfitta" io direi, e credo di essere nel giusto "sconfitta voluta e cercata" da certi organismi militari legati a doppio filo con Savoia e massoneria. E non mi prenda per visionario, si poteva pure perdere, ma non in quella maniera!
Forse ottimo sulle moderne strade asfaltate, inutile sulle strade e sentieri dell'epoca dove la inesistente "trazione" (solo posteriore) ne rendeva problematica la mobilità.
Assolutamente no. Anche se non ha la trazione integrale, va benissimo su strade sterrate o anche poco manutenute. I limiti emergono solo su terreni fangosi o molto poco consistenti. L'altezza dal suolo, nonché le ridotte dimensioni e l'agilità intrinseca di tale veicolo lo rendono ideale per lo scopo per cui era stato progettato. Ovviamente, per altri utilizzi (fuoristrada spinto, traino pezzi d'artiglieria) aveva i suoi limiti.
Condivido pienamente. Questo veicolo nonostante la buona progettazione, manca per il tipo di utilizzo dell indispensabile, già allora, trazione integrale. Come è possibile pensare di condurre un mezzo con dodici uomini a bordo, lungo le fangose mulattiere alpine con solo 1600cc, trazione solo posteriore ? Difetto comune a tutti i nostri autocarri militari della seconda guerra mondiale. Questo la dice lunga circa la competenza degli altri comandi.
@@emanuelerossi7610 non raccontiamo eresie. Non era assolutamente un mezzo progettato principalmente per percorrere "mulattiere alpine". Era un autocarro leggero il cui capitolato prevedeva la percorribilità di strade bianche o poco mantenute. Non era assolutamente previsto un suo impiego in situazioni estreme. La stessa SPA aveva in produzione altri mezzi per impieghi più gravosi. Questo era un semplicissimo autocarro leggero per consentire la movimentazione delle truppe, ma non certo su "fangose mulattiere alpine". Per avere un mezzo adatto a percorrere tale tipo di sentieri, bisognerà attendere gli anni '60, con la messa in produzione del famoso "mulo meccanico" della Guzzi, o ancora il carrello MTC80. Nulla di paragonabile a questo mezzo.
@@ventolbero99 Nel testo si parla di mulattiere e, in pianura non ce ne erano, come oggi. Nei boschi in primavera ed autunno si trova il fango, ero un Alpino qualche lustro fa. Ruote strette, pneumatici non adeguati, assenza di riduttore limitano molto l' impiego nella guida in fuoristrada, in "aderenza" come in questo caso. La SPA produceva il TL37 e derivati e pure il TM40 a trazione integrale, con un sistema veramente innovativo che, solo l ingegno Italiano poteva concepire. Apprezzato anche dai tedeschi dopo l' 8 settembre 43 e, dagli alleati quando ne catturavano uno. Altri veicoli a due ruote motrici hanno dato dimostrazione di grandi prestazioni in fuoristrada, come la Kubelwagen e le camionette inglesi Morris e Bedford. Poi ognuno ha le sue opinioni, oltre che appassionato di veicoli militari storici, sono fuoristradista entrambi da anni .
@@emanuelerossi7610 nel video sono liberi di dire quello che vogliono. Io tengo a sottolineare che il CL39 non nasce come veicolo specializzato per la guida fuoristrada o su terreni a bassa aderenza. Nasce invece come autocarro leggero per il trasporto di truppe in maniera motorizzata anziché appiedata. Che poi tali truppe dovessero raggiungere le montagne, è ovvio che lo facevano tramite le strade dell'epoca, strette e tortuose, spesso anche poco o male asfaltate, ma di certo non era un veicolo nato per mulattiere fangose e disastrate che metterebbero in difficoltà anche un fuoristrada odierno. Non lo si deve fare passare per quello che non era, né mettere a paragone con veicoli ad elevata specializzazione di impiego. Era semplicemente un autocarro leggero di costruzione spartana ed economica. Mezzi molto più particolari e dall'uso più estremo li costruiva la stessa SPA, basti pensare ai trattori 4x4 snodati o anche alle camionette desertiche sempre 4x4
Stupendamente bellissimo, linee avveniristiche, semplice nella sua bellezza. L’orgoglio di essere Italiani sta anche in questo. I mezzi militari moderni sono ispirati da questo gioiello.
Ottimo video, bravi è veramente bello rivedere il video di un mezzo così versatile ancora oggi anche se costruito nei lontani anni 30, grazie per il vostro nobile impegno.
Complimenti . Canale interessante,non gestito da nostalgici invasati. Un bel taglio ,senza vittimismo ,che presenta i nostri mezzi senza il complesso da figli di un dio minore ...
Che mezzo meraviglioso..per chi non capisce di meccanica non vedrà niente..per chi ne capisce e un veicolo bellissimo
fantastico mezzo e incredibile restauro! grazie per portarci queste testimonianze
Bellissimo modello. Mio papà Autiere durante la campagna del Nord Africa, inquadrato nel 62° della Divisione Trento, conduceva uno SPA 38.
Non si e mai ribaltato
Bellissimo video! Molto interessante la storia di questi mezzi meno conosciuti
grazie x aver riportato in vita questo fedele compagno dei nostri nonni che hanno sudato sangue sulla sabbia nordafricana
Veramente molto bello complimenti per il restauro
Se fosse ancora vivo mio padre..
aveva in dotazione un mezzo gemello a quello del filmato, come carro di servizio per l'officina mobile 310 del 20° autocentro in Africa Settentrionale. L'officina era su Lancia 5RO, (ed insisteva sul modello 5RO, che io non trovo nominato in alcuna parte), con rimorchio. Mi raccontava che come capo officina ritirò queste macchine nuove di fabbrica a Ottobre 1941, a Bologna, e a Novembre raggiunse Bengasi. Lo SPA39 fu spesso utilizzato anche per trasporto postale tra Bengasi e Tripoli (mi raccontava che sulla Balbia viaggiava alla media di 50/60 kmh.) L'intera officina 310, chiudeva la ritirata delle truppe dopo la rotta di El Alamein, e con mio padre e la sua squadra si arresero agli americani il 13 maggio 1943 a Capo Bon (Tunisia). Mi raccontava che non riuscirono in tempo utile a preparare gli zatteroni per tornare in Sicilia.
Bella testimonianza , grazie e onore a suo padre 🙏
Interessantissimo! Complimenti!
A superb light truck with many practical adaptations.
grazie per le informazioni e del magnifico restauro fatto su questo Autocarro leggero!!!! una rarità da conservare, altro che stazioni di ricarica per veicoli-schifezze elettriche che gettano polvere negli occhi dei consumatori.
basta della benzina e.... via si parte senza tante complicazioni. Complimenti
Bellissimo mezzo ! Bravi !
Gran bel veicolo, nelle zone prealpine dove abito io sarebbe utile ancora
Avete tutta la mia ammirazione ( x quel che vale).....Un saluto dalle Marche ✌.
Vale eccome
Ricordo ancora, negli anni 60 un veicolo analogo, guidato nella mia vitta' da una persona, che trasportava, per strade strette del centro, detriti di materiali edilizi. Chissa' che fine avranno fatto entrambi,il guidatore era già ' anziano, come pure il camioncino.
Video molto bello,veicoli del genere sono molto rari da vedere oggi.Mi ricordo che un mezzo come questo era ancora presente nella Caserma dove feci il militare nel 91:lo stavano sistemando un po' da quello che mi disse un mio compagno di Caserma e comunque mi sembrava tenuto piuttosto bene; molto interessante meccanicamente,del resto il video mi sembra completo,e chissà poi dove sarà finito considerando che negli anni quella Caserma fu poi chiusa:se non erro,anni prima esisteva anche un mezzo della Pavesi simile a questo SPA.Beh, complimenti per il vostro bel video,👍👏🎖️🎖️🎖️👋🏻😁
Bellissimo veicolo. Mi piacerebbe averlo in Scala 1/35
Storia italiana 👏👏👏👏👏
Non vorrei sbagliare, ma mi sembra che il piccone posto sulla fiancata sia austroungarico (della prima guerra mondiale)
La stessa Chiave che aveva FIAT 642 appartenuto a Mio Padre e Io QUELLA CHIAVE DA BAMBINO LA "CIUCCIAVO"...🤔😁🤣🤣🤣
i ricordi personali sono sempre la cosa piu` bella da leggere 👍
@@FondriniAlberto TI RINGRAZIO INFINITAMENTE ALBERTO...💓🙏💓🙏
perchè aveva la guida a destra?
Ancora negli anni ‘60/70 si vedevano mezzi pesanti con la guida a destra. Usava perché essendo le cabine in alto la visuale del ciglio della strada e di eventuali ostacoli era ritenuta più semplice e sicura. Almeno così mi raccontava mio nonno…
¿ Por qué tiene el volante a la derecha?
Un tempo in Italia i camion avevano il volante a destra. Ancora negli anni '70 si vedevano i vecchi modelli circolare sulle strade
@@ArchaeoReporter Grazie.
Un occhiatina al motore, così particolare, potevate anche farcela dare !
Ringrazio e Saluto
Complicatissimo aprirlo
Perché non fate anche un servizio sulle autocarrette OM? Mio padre era un sergente maggiore autiere in Iugoslavia e ne parlava piuttosto bene.
quando ne troviamo una funzionante volentieri
Mio padre granatiere in Slovenia mi disse invece che le autocarrete , con le loro quattro ruote sterzanti , al contrario del CL 39 , si ribaltavano spesso . D'altra parte avevano una carreggiata molto stretta e se caricate un baricentro alto. Inoltre leggendo un testo su tali autocarrette il mod. 35 fu migliorato rendendolo più stabile con l' aumento della carreggiata e balestre più rigide. Forse il reggimento di mio padre aveva in dotazione il vecchio tipo mod
32 !
Ne conosco uno semi sotterrato e semi integro,credo doppia cabina
Essendo stretto e alto probabilmente si ribaltava con poco
Altro che plastica e led 🫡😍
Plastica e led son venute per migliorare la tua vita. I mezzi son più leggeri e consumano meno..i led ti permettono batterie più performanti e manutenzione minima
@@xxxpoiled ci sono pro e contro
hill holder manuale....
Guida a destra?
Un tempo i mezzi pesanti avevano la guida a destra, anche in Italia. Ne si vedevano molti ancora negli anni ‘70
04:50 stop bruciato alla grande 🤣🤣🤣
Nulla sfugge…
Ora si spiega(ulteriormente) perchè abbiamo perso la guerra...
Certi commenti sono più logici presentarli in altra sede.
@@gioca4497 "Certi commenti sono più logici presentarli in altra sede."
Probabilmente hai ragione,ma quando un tuo parente si è ritirato dalla campagna di Russia a piedi rischiando il congelamento,a causa dell'efficenza italiana,capisci che girano un pò le @@ a vedere questi "giocattoli" che hanno contribuito alla disfatta totale(meritatissima!),se dipendesse da me rottamerei questi residuati bellici per evitare ulteriori imbarazzi quando vengono mostrati in pubblico,è come se presentassimo una bellissima fionda impiegata durante la guerra contro i mitragliatori alleati...
@@fasullodavvero io non sarei così drastico, in una guerra succede di tutto, ma quello di cui si viene a conoscenza spesso è poco e ancora più spesso non reale. La storia la scrive chi vince!!. Lei mi dice " meritatissima sconfitta" io direi, e credo di essere nel giusto "sconfitta voluta e cercata" da certi organismi militari legati a doppio filo con Savoia e massoneria. E non mi prenda per visionario, si poteva pure perdere, ma non in quella maniera!
@@gioca4497Della serie : Potevamo vincere se solo lo avessimo voluto !
Forse ottimo sulle moderne strade asfaltate, inutile sulle strade e sentieri dell'epoca dove la inesistente "trazione" (solo posteriore) ne rendeva problematica la mobilità.
Assolutamente no. Anche se non ha la trazione integrale, va benissimo su strade sterrate o anche poco manutenute. I limiti emergono solo su terreni fangosi o molto poco consistenti. L'altezza dal suolo, nonché le ridotte dimensioni e l'agilità intrinseca di tale veicolo lo rendono ideale per lo scopo per cui era stato progettato. Ovviamente, per altri utilizzi (fuoristrada spinto, traino pezzi d'artiglieria) aveva i suoi limiti.
Condivido pienamente. Questo veicolo nonostante la buona progettazione, manca per il tipo di utilizzo dell indispensabile, già allora, trazione integrale.
Come è possibile pensare di condurre un mezzo con dodici uomini a bordo, lungo le fangose mulattiere alpine con solo 1600cc, trazione solo posteriore ?
Difetto comune a tutti i nostri autocarri militari della seconda guerra mondiale.
Questo la dice lunga circa la competenza degli altri comandi.
@@emanuelerossi7610 non raccontiamo eresie. Non era assolutamente un mezzo progettato principalmente per percorrere "mulattiere alpine". Era un autocarro leggero il cui capitolato prevedeva la percorribilità di strade bianche o poco mantenute. Non era assolutamente previsto un suo impiego in situazioni estreme. La stessa SPA aveva in produzione altri mezzi per impieghi più gravosi. Questo era un semplicissimo autocarro leggero per consentire la movimentazione delle truppe, ma non certo su "fangose mulattiere alpine". Per avere un mezzo adatto a percorrere tale tipo di sentieri, bisognerà attendere gli anni '60, con la messa in produzione del famoso "mulo meccanico" della Guzzi, o ancora il carrello MTC80. Nulla di paragonabile a questo mezzo.
@@ventolbero99
Nel testo si parla di mulattiere e, in pianura non ce ne erano, come oggi.
Nei boschi in primavera ed autunno si trova il fango, ero un Alpino qualche lustro fa.
Ruote strette, pneumatici non adeguati, assenza di riduttore limitano molto l' impiego nella guida in fuoristrada, in "aderenza" come in questo caso.
La SPA produceva il TL37 e derivati e pure il TM40 a trazione integrale, con un sistema veramente innovativo che, solo l ingegno Italiano poteva concepire.
Apprezzato anche dai tedeschi dopo l' 8 settembre 43 e, dagli alleati quando ne catturavano uno.
Altri veicoli a due ruote motrici hanno dato dimostrazione di grandi prestazioni in fuoristrada, come la Kubelwagen e le camionette inglesi Morris e Bedford.
Poi ognuno ha le sue opinioni, oltre che appassionato di veicoli militari storici, sono fuoristradista entrambi da anni .
@@emanuelerossi7610 nel video sono liberi di dire quello che vogliono. Io tengo a sottolineare che il CL39 non nasce come veicolo specializzato per la guida fuoristrada o su terreni a bassa aderenza. Nasce invece come autocarro leggero per il trasporto di truppe in maniera motorizzata anziché appiedata. Che poi tali truppe dovessero raggiungere le montagne, è ovvio che lo facevano tramite le strade dell'epoca, strette e tortuose, spesso anche poco o male asfaltate, ma di certo non era un veicolo nato per mulattiere fangose e disastrate che metterebbero in difficoltà anche un fuoristrada odierno. Non lo si deve fare passare per quello che non era, né mettere a paragone con veicoli ad elevata specializzazione di impiego. Era semplicemente un autocarro leggero di costruzione spartana ed economica. Mezzi molto più particolari e dall'uso più estremo li costruiva la stessa SPA, basti pensare ai trattori 4x4 snodati o anche alle camionette desertiche sempre 4x4
Bellissimo