Facciamo un po’ di chiarezza perché di cattiva divulgazione in giro ne abbiamo già abbastanza! Il C.V. 35 conosciuto anche come L. 35 deriva dal C.V. 33 o L. 33 (come vennero ridefiniti dal Regio Esercito nel 1942), il C.V. 33 deriva a sua volta dal C.V. 29 che era la copia della tankette inglese Carden-Lloyd Mk. IV di cui l’Italia, come altre nazioni all’epoca avevano acquistato esemplari (non ne eravamo venuti in possesso in chissà quale modo, li avevamo comprati e pagati). Perché di TANKETTE si tratta e non di veri e propri carri armati. Questi progetti erano molto in voga tra gli anni ‘20 e i primi ‘30 e secondo le dottrine di impiego pensate allora, dovevano essere mezzi veloci e manovrabili dedicati a compiti di ricognizione e supporto leggero alle truppe di fanteria. Non quindi mezzi corazzati da impiegarsi contro altri corazzati. Erano veicoli armati solitamente con 2 Breda mod. 38 in calibro 8 mm ma nella famiglia L.33/35 furono sviluppate diverse soluzioni di armamento per esempio una versione lanciafiamme con un piccolo rimorchio al traino che fungeva da serbatoio per il liquido usato dall’arma. Da notare che gli inglesi avevano in servizio una tankette simile che venne usata ampiamente su tutti i fronti e per lungo tempo durante il secondo conflitto mondiale: il Bren Carrier. D’altronde, il Panzer I tedesco, non era molto dissimile come impiego, anche se aveva una torretta girevole ma sempre armata di una coppia di mitragliatrici (MG 34 in calibro 7,92 mm) e come per tutti questi mezzi l’equipaggio era composto da due uomini. Apprezzo molto e mi congratulo per l’opera di restauro e conservativa dei mezzi, ma per favore, ponete maggiore attenzione alla storia e alle origini degli stessi. Ad maiora. P.S. : piccola curiosità; il Bren Carrier inglese era armato solitamente con un mitragliatore Bren in calibro .303 pollici ma in alcune varianti montava un fucile controcarro Boys; alcuni L.33/35 furono equipaggiati allo stesso modo usando un fucile controcarro Solothurn. Questo ovviamente non significa che avessero compiti controcarro ma semmai appoggio contro blindati che potevano attaccare le fanterie. I discutibili fucili controcarro (retaggio della prima guerra mondiale), erano inefficaci contro le corazze dei carri armati veri e propri. Infatti potevano al massimo essere utili contro le cingolature o con una fortuna sfacciata del tiratore colpire il pilota del carro avversario attraverso la feritoia di guida.
Tutto vero ciò che scrive, che non va contro a quello che viene detto nel servizio. Un’unica nota: tutto vero se la dottrina del carro (tale veniva considerato dai burocrati militari) avesse anche avuto l’applicazione della dottrina stessa. In realtà il povero CV (=Carro Veloce), come lei ricorda una semplice tankette (termine che ovviamente nell’Italia fascista non si usava), fu usato con compiti ben superiori alla sua dottrina a inizio guerra spesso per mancanza di alternative
Tra l’altro, ricordiamoci anche che era stato progettato per i nostri confini montuosi e i ponti in montagna che non avrebbero retto qualcosa di più pesante. Il guaio è quando hanno insistito a produrlo ormai obsoleto, tanto che fece pessime figure in Albania, figuriamoci in Libia.
@@ArchaeoReporter buongiorno, ho visto tutte e due gli episodi, sia quello sul carro M15 che questo. Ho visto gli episodi sulla storia antica che ho apprezzato. Se considero il tempo e il lavoro fatto e anche il desiderio di far conoscere e mostrare questi esemplari restaurati devo dire che il lavoro è da valutare positivamente. Noto purtroppo che manca una accurata ricerca su queste macchine a monte (sia delle caratteristiche, sia dell'impiego), cioè prima di girare e montare il video, il che fa scadere un pò il prodotto finale. Si parla superficialmente per es. di dottrina sull'impiego dei carri. La dottrina e i regolamenti in realta prescrivevano che per il 1940 le divisioni corazzate italiane dovessero avere almeno due dei tre battaglioni carri del reggimento formati da carri medi ( i regolamenti con un pò di fatica si trovano anche on line). Non vennero messi i soldi per produrli e questo non era un problema di dottrina, se prendete la cura di guardare il video del museo dei carri britannico di Bovington sullo M14 che hanno loro, vedrete che persino loro dicono ,oggi, che non era un problema di dottrina d'impiego dei carri (loro dicono che la dottrina era corretta) ma problema politico e economico. Questa cosa sull'impiego previsto dei carri non era certo un prodotto della burocrazia come si intende da quanto viene detto. I regolamenti sull'impiego venivano scritti da ufficiali che i carri li usavano da anni (Spagna, Abissinia, e prima ancora le esperienze dei primi reparti carri armati negli anni venti, i cd carri di rottura, i Fiat 3000) e sapevano di cosa si parlava perchè in battaglia con queste scatolette c'erano stati e magari avevano perso colleghi, e, letteralmente avevano ammazzato persone (intendo uomini che combattevano contro di loro, ricordo che state parlando di armi), quindi si tratta di ufficiali che non prendevano le cose alla leggera. Manca anche un contesto storico qualsivoglia, si parla dell'eroismo dei carristi (nel video sullo M15) ma senza alcun riferimento storico. Si parla di carri inglesi e si fa riferimento ai carri americani (faccio riferimento al video sugli M15). Si parla di difetti e di pregi ma non si descrivono compiutamente nè gli uni nè gli altri, l commenti al video non fatti da Temeroli sono superficiali. Questa mia non è solo una critica ma un suggerimento per l'avvenire. Rinnovo la stima in generale per il lavoro fatto. Saluti.
@antoniodesimone5097 Grazie molte per le sue note argomentate e costruttive. Non facciamo "documentari", che hanno bisogno di ben altre ricerche a monte, ma facciamo video-reportage. Quindi andiamo fisicamente sul posto, parliamo con i protagonisti, al massimo qualche domanda e introduzione. Abbiamo ovviamente una preparazione archeologica (anche di archeologia dei conflitti, nella sua particolarità) e non siamo esperti di armamenti, benché ci interessino nel loro contesto. Realizziamo quindi quasi un prodotto "live", e lo mandiamo online con pochi interventi. Prodotti che hanno il pregio dell’immediatezza, oppure semplicemente dell'"esserci"quando magari di quell'argomento c'è ben poco in video. Non però necessariamentre l'approfondimento, che si può affrontare magari con un documentario, spesso molto più lungo. Per produrre bene un documentario ci vogliono molti mesi. Noi facciamo video-reportage - tanti - in due/tre giorni. Ecco spiegata l'accusa di non-approfondimento sul carro rispetto alle lecite aspettative degli appassionati più esperti. Cerchiamo di non dire sciocchezze comunque, leggiamo, studiamo, ci rivolgiamo proprio ai più esperti. E,tra l'altro, notiamo un vizio del tutto italiano: sulle Guerre Mondiali sembrano comunque esserci più esperti da bar che sul campionato di calcio, il che non giova... Intanto grazie ancora dei suggerimenti
@@luigiciuti911quella dei ponti è un classico falso mito. Tutti gli eserciti europei negli anni 30 avevano questa classe di carri leggeri, quindi la teoria delle stradine strette e dei ponti su cosa regge?
Le mitragliatrici Breda non sono come viene detto nel servizio "da 38" bensì il numero 38 indentifica l'anno di commessa dell'arma. Era una arma veicolare derivata dalla Breda Mod.37 (in uso alla fanteria) ed il suo nome corretto era Breda Mod.38.
@@ArchaeoReporter prego, di nulla. Dal contributo di ognuno, può derivarne una maggiore o più completa conoscenza dell'argomento. Grazie a voi per l'opera di diffusione che fate.
Invece guarda, è pure leggermente più grande del Carden-Loyd britannico al quale si sono ispirati che gli inglesi hanno usato fino in Francia nel '40. Il CV35 era all'altezza dei suoi contemporanei e tutti gli eserciti europei avevano carri di tale classe, pz I tedesco, il Carden Loyd britannico, il Renault UE francese, lo Skoda MU4 ceco, insomma li avevano tutti cosi negli anni 30 ma solo i nostri devono sempre fare schifo?
Nel suo genere è unico, e a mio parere da non screditare completamente, l'idea di fornire un mezzo di questo tipo per il supporto ravvicinato della fanteria non è sbagliata
Le premesse con cui è stato adottato poi si basavano su un tipo di guerra completamente diversa, combattuta in territorio alpino dove solo carri leggeri e tankette sarebbero stati in grado di muoversi e combattere. Purtroppo poi il Fronte di Stresa è saltato, e ci siamo ritrovati a combattere con gli inglesi nei deserti nordafricani anziché fra le Alpi a difenderci dai tedeschi... Sarà che lo trovo quasi adorabile, che a conti fatti pare quasi un giocattolo a confronto coi carri prodotti da quasi ogni altra nazione, ma non posso fare a meno che guardarlo e sorridere.
Complimenti per la passione e la preparazione, seguo i vostri servizi con ammirazione. Posso permettermi una battuta? Io ci avrei messo come equipaggio chi ha firmato le commesse e qualcuno di Torino..
I mezzi vanno usati per lo scopo per cui furono concepiti. Persino il carro tedesco Tigre, concepito per azioni di attacco, dove diede ottima prova di se, quando usato in battaglie di movimento diede problemi.
Nel 2009 entrai dentro un L3 e restai colpito dalla difficoltà per l'equipaggio di muoversi e usare le armi allora rifeci la casamatta centrale con carta e forbici con corazze meglio profilate e meno bulloni per tenerle insieme meravigliandomi che non ci avessero pensato gli ingegneri dell'epoca
Se non sbaglio questo carro mi ricordo di averlo visto qualche anno fa alla mostra Militalia di Novegro.Non sapevo che esisteva questo mezzo,ma del resto non sono un esperto conoscitore di questi mezzi.Interessante come video,e interessanti i vari commenti 👍
Le forze corazzate italiane erano strutturate in questo modo. Questo carro avrebbe dovuto essere usato nei reparti esploranti delle divisioni corazzate. Il carro di attacco sarebbe stato il P40, assieme ai carri medi di supporto M15 e M13. Soltanto che la situazione si sarebbe sviluppata completamente nel 1943. Anno in cui l Italia sarebbe stata in grado di entrare in guerra. Era questo il piano industriale apportato dal regime. Le divisioni corazzate avrebbero dovuto anche avere la componente semovente rappresentata dai 75 e 149. Purtroppo Hitler fece le cose troppo in fretta e nel 1940 avevamo solo questo e l' M 11
Noi non avevamo una vera e propria teoria d'impiego dei carri armati così come da lei descritto. Il CV33 viene prodotto ad inizio anni 30 per l'impiego in zone montuose ed in stretti sentieri in appoggio alla fanteria, indipendentemente dall'impiego degli altri carri da lei citati. Infatti fu impiegato in maniera pressoché autonoma in Spagna, in Etiopia ed in Africa settentrionale ben prima dello scoppio della seconda guerra mondiale. Tutti gli altri carri vengono dopo e furono un tentativo di adeguarsi agli armamenti degli altri eserciti. Basti pensare che il P40, progettato nel 1940 come dice il nome, non entrò in servizio che in pochissime unità nel 1943, quando era già sorpassato come concezione e come tecnologia costruttiva. Quello che voglio dire è che a differenza di altre nazioni, noi non disponevamo di una vera e propria teoria d'impiego dei carri, ma provavamo ad adattarci alle esigenze che man mano verificavamo sul campo di battaglia (coi risultati disastrosi che ben conosciamo). Basti pensare che i famosi semoventi su scafo M nascono inizialmente come gruppi di artiglieria semovente in appoggio alle divisioni corazzate e solo dopo, constatata la scarsa efficacia dei nostri carri M, vengono utilizzati come cacciacarri in quanto il loro obice da 75 era l'unico pezzo in grado di impensierire Grant e Sherman.
io non lo avrei definito " carro " ma al massimo cingolato leggero da ricognizione . poi nella guerra in Etiopia ebbe successo perché non aveva alcun avversario ... già nella guerra delle Alpi fu totalmente insufficiente... il suo impiego avrebbe avuto un senso a supporto di operazioni di fanteria o come ricognitore a supporto di squadroni di carri pesanti , tipo l'uso degli inglesi del bren carrier , ma così non mi pare che fu utilizzato .
Per una ricognizione serve altro andrebbe bene la definizione di carro d'assalto dove la missione inizia dalle mie trincee e finisce su quelle nemiche.
In Etiopia aiutarono tanto la fanteria ma a Debenguina ne andarono distrutti sette immobilizzati da danni ai cingoli e senza carburante attaccati dagli etiopi dove le mitragliatrici non potevano brandeggiare. Da qui la decisione di terminare la produzione nel 1938 infatti tutti gli L3/38 non erano carri nuovi ma rimodernati
@@massimocerigioni285 nei anni trenta finita la guerra di posizione del primo conflitto mondiale , ci fu la necessità da parte degli eserciti allora moderno, di creare piccole unità meccanizzate mobili e veloci in grado di dare riferimenti ai comandanti sul dislocamento delle truppe ... lavoro svolto anche dalla aviazione che però aveva il limite di essere costosa e poco efficace in un teatro che favoriva l'occultamento. durante la seconda fase del ww2 poi tali unità , precedevano costantemente l'avanzata delle truppe corrazzate in modo da trovare e sondare i posti meno difesi lungo la direttiva dell'offensiva... persino nei tempi più recenti , e cioè quando erano già operativi sistemi come l'elicottero o addirittura sofisticata intelligenze nelll'esercito italiano per definizione esistevano i veicoli chiamati A.R. che poi è acronimo di autovettura da ricognizione , ed erano le campagnole della fiat senza alcuna blindatura. attualmente la ricognizione è preposra ad altri sistemi molto molto sofisticati e direi che è anacronistico immaginare anche solo la costituzione di reparti corazzati pesanti . il mondo cambia rapidamente e i conflitti pure .
@@carlocosenz1699 volevo dire che l'L3 era troppo piccolo per la ricognizione. Non poteva portare materiale per il carteggio e gli esemplari con la radio dovevano essere disarmati
@@massimocerigioni285 concordo ... infatti la ricognizione di quei tempi non voleva dire entrare in" contatto " ma esolorare magari salendo su un'altura o una collina in modo da rilevare e dare indicazioni via radio . un mezzo concepito a quello scopo privo di radio è inutile .
Ah sai come dopo la guerra i mezzi blindati vennero utilizzati dalla polizia della neonata (purtroppo) repubblica italiana Esempi la as 47 metropolitana usata dalla polizia per tenere l'ordine pubblico poi si passò ai mezzi corazzati e blindati
Forse l' hanno concepito di piccole dimensioni perche' facile a nascondersi , veloce , supporto alla fanteria e piu' difficile a colpirlo. L' importante era usarlo solo in determinate circostanze .
Nascondersi doveva nascondersi, colpirlo era difficile perché i carristi nemici ridevano, e le circostanze in cui usarlo erano,al massimo, qualche parata del regime ,c'era pure una versione scoperta! Naturalmente scherzo, però chi mandò al fronte i nostri padri i nostri nonni con simili baracche, purtroppo non scherzava!
Scherzando hai detto storicamente cose , purtroppo , vere .......non esisteva una versione scoperta , ovvero cabriolet.... era solo lo sportello dove , a malapena , riusciva a stare in piedi il capocarro..... e non certo utilizzato in combattimento , ma solo in parate militari in via dei Fori Imperiali a Roma........
@@lambertofrancois9089 ti ringrazio, ho precisato che scherzavo per non urtare la sensibilità e le idee di nessuno. Ho dimenticato di fare i complimenti ai volontari che tengono così in ordine questi mezzi!
Mi dispiace per lei ma in realtà tutti ne avevano uno in gamma . Studi un po' meglio l'equipaggiamento dell'epoca e di tutti gli eserciti . Anzi il CV era pure molto competitivo coi pari prodotti avversari . Non ci crede ? Bene si studi il Bren carrier ed il tankette inglese , il TKS polacco , i T26,T27,T17 russi, lo Char Renault D1 e l'AMR 33 francese, il Panzer 1 tedesco , il Ford 3 , Marmon CTLS, Grant statunitensi , tutta la gamma nipponica fino al 1943 ( Tipo 94 , 97 etc) , lo Skoda MU4 e lo VZ33 , la produzione carri jugoslava...Quando ha finito di studiare e comparare ingegneristicamente le caratteristiche tecniche di ognuno , ne riparliamo....La nomea purtroppo se l'è fatta negativamente perché era un veicolo di comando , pattugliamento,trasporto e ricognizione, mentre il nostro comando , per la cronica mancanza di meccanizzazione e veicoli lo usò per altri scopi inadatti , dall'assalto ( famosa era la versione lanciafiamme ) allo scontro coi carri. Ma che colpa né poteva avere il veicolo se l'uso non era consono alle specifiche costruttive?
@@piersp38 dissento solo sull'inserimento del PkF 1 un questa lista . era stato concepito ed usato come vero carro armato nel riarmo e per la costituzione delle prime divisioni meccanizzate di Guderian .la differenza è che ebbe successo nella prima fase per la tattica del blitz creek . la vera novità era che operava in concerto al fuoco di sbarramento dell'artiglieria e sopratutto dei caccia bombardieri Stukas .in guesto modo poteva sfondare ed eliminare le sacche di resistenza, altrimenti se i francesi avessero costituito delle divisioni corrazzate da contrapporre con i mezzi estremamente superiori a loro disposizione , oggi leggeremo una storia diversa .
@@carlocosenz1699 No è errata parte della frase . Vero è che fu usato come carro armato , ma anche qui perché i militari ne fecero un abuso. Il Panzer 1 nacque come veicolo istruzione e formazione carristi , in guerra , con compiti di pattugliamento, ricognizione e comando . Fin dalla guerra civile spagnola, specie nella battaglia di Madrid del 1936 , i militari si accorsero che non reggeva lo scontro contro i carri più grandi e le perdite erano alte , dal 1938 in avanti la Whermacht nel Blitzkrieg né cambiò la tattica d'impiego. Ma i limiti erano quelli Imposti dalla fisica meccanica del veicolo. Fu poi ritirato dal servizio di prima linea nel 1943 ed impiegato per scopi di polizia e rappresaglia contro i partigiani ovunque ci fossero i tedeschi.
Fu utilizzato in battaglia, a cominciare dalla Guerra Civile Spagnola (Guadalajara), ed ebbe grattacapi con i carri russi in uso alle forze repubblicane. Fu utilizzato contro i francesi nel '40, (non con grandi risultati) contro i Greci (idem)...
Era un "carro" concepito per fare la guerra in mezzo alle alpi. Quindi doveva essere piccolo ed agile. (All'epoca si pensava che la prossima guerra sarebbe stata ancora contro i tedeschi...)
diciamo che proprio il 21 o il 22 giugno del 1940 impiegato sul colle delle traversette diede il peggio di sé con avarie che ne impedirono l'avanzamento... è stato per certi versi efficente solo impiegato nel suo scopo primario di ricognizione e per operazioni locali di O.P. . impiegato per appoggio alla fanteria e quindi per sfondamento un vero disastro . sulle Alpi addirittura inefficiente dal punto di vista meccanico .
Fare la guerra in mezzo alle Alpi ? ? ? Non è credibile nemmeno sui fumetti...........Lo avrebbero fermato a sassate , come avvenne contro quei poveri Abissini in Africa Orientale nel 1936......................
Questo gli faceva il solletico ai tank inglesi, 2 mitraglie da 8mm. 0:57 Bè! M41 poteva ditruggere qualcke carro inglese, ma quella corazza bullonata, non si può vedè
Vabbè! Era una specie di residuato bellico, all'epoca della ww2, il Tiger era uscito nel 1943, il T-30 era del 1945, armato di 1 cannone da 155 mm, questo degli anni 20, era stato concepito per l'assalto delle Trincee della prima guerra mondiale, da supporto alla fanteria, un Tiger lo poverizzava da 1 Km di distanza, con il suo cannone da 88mm, con una granta fumogena, nemmeno con una granata vera, il cannoniere non ci sprecava nemmeno una granata perforante :-)
Odio. Non siamo al top come produttori di carri armati ma c'è la caviamo. Se prendi la Blindocentauro è un ottimo semovente sia a livello di armatura che di armamento e se non erro ci è stato acquistato da vari paesi europei
@@mattiapegurri102 la blindo centauro nasceva in un'epoca (quella in cui si temeva un'invasione italiana da parte del blocco sovietico) ormai lontana per avere grande potenza di fuoco e alta velocità... quindi è superata da anni...
quello degli armamenti è , anche se deontologicamente non bello , un settore che segue come tutti gli altri le logiche del mercato ( se armarsi e fare guerre la vogliamo definire " la domanda " . precisato questo i sistemi d'arma prodotti dalle industrie italiane trovano mercato spesso ed in alcuni casi sono un eccellenza .questo evidentemente dovrebbe essere un sintomo che rispondano bene allo scopo per cui sono stati progettati ed hanno un rapporto qualità costo molto vantaggioso . non è certo bello vantarsi di armamenti ma credetemi in Italia le industrie li producono bene bene .
@@mattiapegurri102 la blindo centauro ad oggi è un pezzo di antiquariato. Inutilizzabile in scenari di guerra moderna. Scarsi eravamo ai tempi del duce e scarsi siamo rimasti.
Non e' da screditare completamente, infatti si riteneva (erroneamente) che la seconda guerra mondiale sarebbe stata simile alla prima, con grandi scontri di montagna e in quel teatro questo carro avrebbe potuto realmente essere utile, operando dove i normali carri pesanti non potevano arrivare. Ovviamente la follia e' stata quello di impiegarlo in pianura, nel deserto e persino nella steppa Russa dove veramente era mandato inutilmente al suicidio. Gli inglesi avevano inventato questo tipo di carro si, ma per impiegarlo come porta-munizioni per la fanteria e, in questo senso, il suo mestiere lo svolge bene proteggendo l'equipaggio da eventuali scariche di mitraglia. Ma ci si illuse di usarlo come carro d'attacco da prima linea (?) ed e' evidente in quali tragiche mani (e menti) era messo l'esercito italiano...
Come puoi voler male alla famiglia L3? Sono così Picoliniiii Mi spiace solo che tutte le potenzialità di sto cosino siano state buttate per come veniva impiegato ad assaltare fortificazioni... Magari che avevano pure dei cannoni
C è un drone terrestre prodotto in Lituania praticamente della stessa dimensione armato con 2 mitragliatrici attualmente usato i n prima linea in ucraina si chiama themis
Per quanto ne sappia io sia il cv 33 che il cv35 erano piccoli carri leggeri dotati solo di mitragliatrici, perchè pensati per essere impiegati quali appoggio agli attacchi della fanteria e basta! Infatti, sia in Grecia che in Albania, cioè in territori simili alla nostra Italia, ottenne dei risultati soddisfacenti, ma in Russia o in Africa settentrionale con altri tipi di morfologia e diversa richiesta di impiego diede dei risultati pessimi. Ricordiamoci che si trattò di un piccolo carro e non di un Matilda o un t 34. Anche se quando venne impiegato con il fucilone anticarro ed i sacchetti di sabbia qualcosa fece, ma i numeri di tale binomio furono come sempre scarsi, come lu fu in primis la benzina e poi i colpi dei fuciloni ad essere pochi, parole di un reduce di el alamein conosciuto grazie a mio padre! Infatti mi disse che si nascondevano il più possibile e poi a bruciapelo, roba di qualche metro, sparavano di fianco o dietro al carro avversario ed il più delle volte funzionava! Ma una volta finiti i colpi del fucilone gli andavano contro a tutta velocità con la speranza postuma di uscire vivi da tale speronamento.
Perché la Marina era buona invece questo carretto dell'esercito fatto per farci ridere addosso?........ non lo capisco!!!! Erano più basse le persone nel 1945, ma comunque erano ridicoli li dentro.
E' vero , la Regia Marina era buona ma solo ad uscire dai porti e rientrare , con grave disappunto degli equipaggi , ai primi colpi di cannone della Flotta Inglese.............per non parlare di tragedie di completa incapacita' , soprattutto nell'addestramento notturno , come avvenne nel disastro colposo di Capo Matapan................
Ma... veramente le nostre Mas (derivate da quelle tedesche catturate in Jugoslavia) furono ottime, durante la battaglia di mezz' agosto affondarono un incrociatore inglese (e fu il miglior risultato ottenuto dal naviglio sottile in Europa)
E' una balla piu' grande del Colosseo , nemmeno Supermarina l'avrebbe affermato.........Leggi i diari storici.....in tutti i confronti con la flotta inglese un solo colpo ando' a segno e non fu determinante.......L'onore della Marina è stato salvato dagli incursori sui " maiali " in imprese impossibili e dai sommergibilisti di Betasom................I nostri MAS non erano derivati da analoghi mezzi tedeschi ma avevano una gloriosa tradizione sin dalla Prima Guerra Mondiale ( Luigi Rizzo detto " l'affondatore "...........) .Mah , qualcuno la storia la legge sui fumetti............
@@lambertofrancois9089 e tu la storia dove la "impari"?... prima di dare del pallaro e fare pessime figure informati bene... le motosiluranti MS 16 e 22 affondarono l incrociatore Manchester! Tali imbarcazioni erano derivate pari pari dalle motosiluranti tedesche vendute alla Jugoslavia! Informati pure, leggi sii curioso di vedere cosa la fiducia in te stesso, quali figure di M ti fa fare. In parte ho sbagliato chiamandole MAS anziché MS... ma la sostanza non cambia nulla! Le MAS erano mezzi atti ad operare in mare Adriatico (tipico errore italico) o vicino alla costa. Le MS potevano navigare in pieno mediterraneo a tutta velocità visto che non avevano lo scalino che conferiva velocità ma solo con mare piatto, altrimenti volavi! Informati tu va...
@@lambertofrancois9089 altro particolare che conta, Durand de La Penne e gli altri incursori, praticamente tutti tranne il Borghese aderirono all esercito cobelligerante del sud... la XMAS con Borghese divenne una triste realtà antinazionale, protagonista di atti efferati contro partigiani e civili... cosi, giusto per puntualizzare...
Adesso non esageriamo. A 30km/h solo un ottimo atleta corre, su pista e per 100 mt. Che poi questo carro fosse un cesso non è in dubbio 😆 In pratica siamo stati gli ucraini della seconda guerra mondiale, lanciati per volontà inglese contro i russi. Entrambi i popoli finiti nella stessa maniera. Ma oggi siamo più intelligenti, al massimo ci facciamo iniettare farmaci sperimentali 😆
Che mezzo ridicolo, praticamente una motozzappa , io mi sarei rifiutato di utilizzarla ah ah ah ah . Con il fascismo abbiamo fatto ridere mezzo mondo.e oggi non siamo tanto migliorati.
@@monicabello1962 Qui, non si tratta di denigrare! I fatti parlano da sè! Una specie di suicide mission...... Ogni volta che vedo documentari di guerra e vedo questi mezzi, mi viene da ridere per non dire piangere!
Quando si scrive a caso, senza conoscere approfonditamente gli argomenti, normalmente si usano testi come i suoi . A cosa ci si riferisce per curiosità? La FIAT auto degli Agnelli anni '80 ? Beh se sì non si discute di quello qui ...Intende la FIAT veicoli militari del periodo bellico ? Si? Beh ha torto allora , dagli aerei ai veicoli terrestri la qualità costruttiva era allineata alla concorrenza, mancò l'innovazione tecnologica rapida ed al passo degli alleati per velocità esecutiva , mancò la produzione di massa col sistema a catena Ford , ma non mancò quasi mai l'affidabilità, né nel deserto , né sul ghiaccio del Don . I vari casi di panne più frequenti erano dovuti a pezzi di ricambio mancanti ed all'azione in combattimento del nemico , non alla qualità costruttiva dei mezzi . C'è un caso emblematico tra i molti , gli autocarri per esempio , non appena possibile tutti ce li fregavano dagli " alleati" tedeschi ai nemici ( Jugoslavi , inglesi , etc ) .
Costui è privo di cultura e si ispira a quei detti popolari ed ignoranteschi ove tutto cio' che è nazionale è una porcheria...............................
@@paolopagani8711 A quale modello di mitragliatrice Fiat od in uso all'EI si riferisce ? Ne avevamo quasi quasi una decina ed in quale anno della guerra ? L'evoluzione delle armi anche in quella guerra era pressoché trimestrale, aiuterebbe a capire meglio il punto se lei indicasse chiaramente il modello d'arma .Ad esempio e forse non lo sa , ma la tanto sorprendente Villar Perosa a caricatore , tra le prime mitragliatrici leggere di derivazione aerea , nelle truppe fu molto ben accolta ed addirittura copiata nel 1918 dagli austriaci, tramite la ditta Steyr .
@@paolopagani8711 No il nostro Esercito né adoperò in tutto il conflitto circa una decina di modelli , tra mitragliatrici pesanti e le neo inventate leggere . Nei testi che ho io le grandi lamentele delle truppe arrivarono dal mitragliatore leggero francese Chauchat, vendutoci dalla Francia appunto e questo a causa del caricatore aperto e dalla bizzarra forma a mezzaluna e del suo meccanismo innovativo ma non collaudato a sufficienza . Altre note problematiche ( poi risolte ) ci furono col modello italiano SAI ( mitragliatrice leggera ) ed altre con la pesante Fiat Revelli mod.14 . Per la Fiat mi risulta che le modifiche vennero fatte e che risolsero abbastanza le problematiche, tant'è vero che l'esercito la tenne fino all'inizio della WW2 ( dunque 30 anni in servizio attivo ) anche se surclassata dai nuovi modelli Breda , etc . Poi se trova i suoi dati , li condivida che è sempre interessante verificare altre fonti . Qui forse trova alcune note utili , Salve . it.m.wikipedia.org/wiki/Fiat-Revelli_Mod._1914
credo che avete dimenticato di nominare il suo sopranome piu' azzeccato LA BARA DI LATTA tutti eroi per sempre i nostri che erano lanciati al combattimento in russia e in nord africa con un mezzo del genere
IL sig. Fabio ha tutta l'aria di poterselo caricare in spalla e portarlo a casa.
Facciamo un po’ di chiarezza perché di cattiva divulgazione in giro ne abbiamo già abbastanza!
Il C.V. 35 conosciuto anche come L. 35 deriva dal C.V. 33 o L. 33 (come vennero ridefiniti dal Regio Esercito nel 1942), il C.V. 33 deriva a sua volta dal C.V. 29 che era la copia della tankette inglese Carden-Lloyd Mk. IV di cui l’Italia, come altre nazioni all’epoca avevano acquistato esemplari (non ne eravamo venuti in possesso in chissà quale modo, li avevamo comprati e pagati).
Perché di TANKETTE si tratta e non di veri e propri carri armati.
Questi progetti erano molto in voga tra gli anni ‘20 e i primi ‘30 e secondo le dottrine di impiego pensate allora, dovevano essere mezzi veloci e manovrabili dedicati a compiti di ricognizione e supporto leggero alle truppe di fanteria.
Non quindi mezzi corazzati da impiegarsi contro altri corazzati.
Erano veicoli armati solitamente con 2 Breda mod. 38 in calibro 8 mm ma nella famiglia L.33/35 furono sviluppate diverse soluzioni di armamento per esempio una versione lanciafiamme con un piccolo rimorchio al traino che fungeva da serbatoio per il liquido usato dall’arma.
Da notare che gli inglesi avevano in servizio una tankette simile che venne usata ampiamente su tutti i fronti e per lungo tempo durante il secondo conflitto mondiale: il Bren Carrier.
D’altronde, il Panzer I tedesco, non era molto dissimile come impiego, anche se aveva una torretta girevole ma sempre armata di una coppia di mitragliatrici (MG 34 in calibro 7,92 mm) e come per tutti questi mezzi l’equipaggio era composto da due uomini.
Apprezzo molto e mi congratulo per l’opera di restauro e conservativa dei mezzi, ma per favore, ponete maggiore attenzione alla storia e alle origini degli stessi.
Ad maiora.
P.S. : piccola curiosità; il Bren Carrier inglese era armato solitamente con un mitragliatore Bren in calibro .303 pollici ma in alcune varianti montava un fucile controcarro Boys; alcuni L.33/35 furono equipaggiati allo stesso modo usando un fucile controcarro Solothurn.
Questo ovviamente non significa che avessero compiti controcarro ma semmai appoggio contro blindati che potevano attaccare le fanterie.
I discutibili fucili controcarro (retaggio della prima guerra mondiale), erano inefficaci contro le corazze dei carri armati veri e propri.
Infatti potevano al massimo essere utili contro le cingolature o con una fortuna sfacciata del tiratore colpire il pilota del carro avversario attraverso la feritoia di guida.
Tutto vero ciò che scrive, che non va contro a quello che viene detto nel servizio. Un’unica nota: tutto vero se la dottrina del carro (tale veniva considerato dai burocrati militari) avesse anche avuto l’applicazione della dottrina stessa. In realtà il povero CV (=Carro Veloce), come lei ricorda una semplice tankette (termine che ovviamente nell’Italia fascista non si usava), fu usato con compiti ben superiori alla sua dottrina a inizio guerra spesso per mancanza di alternative
Tra l’altro, ricordiamoci anche che era stato progettato per i nostri confini montuosi e i ponti in montagna che non avrebbero retto qualcosa di più pesante. Il guaio è quando hanno insistito a produrlo ormai obsoleto, tanto che fece pessime figure in Albania, figuriamoci in Libia.
@@ArchaeoReporter buongiorno, ho visto tutte e due gli episodi, sia quello sul carro M15 che questo. Ho visto gli episodi sulla storia antica che ho apprezzato. Se considero il tempo e il lavoro fatto e anche il desiderio di far conoscere e mostrare questi esemplari restaurati devo dire che il lavoro è da valutare positivamente. Noto purtroppo che manca una accurata ricerca su queste macchine a monte (sia delle caratteristiche, sia dell'impiego), cioè prima di girare e montare il video, il che fa scadere un pò il prodotto finale. Si parla superficialmente per es. di dottrina sull'impiego dei carri. La dottrina e i regolamenti in realta prescrivevano che per il 1940 le divisioni corazzate italiane dovessero avere almeno due dei tre battaglioni carri del reggimento formati da carri medi ( i regolamenti con un pò di fatica si trovano anche on line). Non vennero messi i soldi per produrli e questo non era un problema di dottrina, se prendete la cura di guardare il video del museo dei carri britannico di Bovington sullo M14 che hanno loro, vedrete che persino loro dicono ,oggi, che non era un problema di dottrina d'impiego dei carri (loro dicono che la dottrina era corretta) ma problema politico e economico. Questa cosa sull'impiego previsto dei carri non era certo un prodotto della burocrazia come si intende da quanto viene detto. I regolamenti sull'impiego venivano scritti da ufficiali che i carri li usavano da anni (Spagna, Abissinia, e prima ancora le esperienze dei primi reparti carri armati negli anni venti, i cd carri di rottura, i Fiat 3000) e sapevano di cosa si parlava perchè in battaglia con queste scatolette c'erano stati e magari avevano perso colleghi, e, letteralmente avevano ammazzato persone (intendo uomini che combattevano contro di loro, ricordo che state parlando di armi), quindi si tratta di ufficiali che non prendevano le cose alla leggera. Manca anche un contesto storico qualsivoglia, si parla dell'eroismo dei carristi (nel video sullo M15) ma senza alcun riferimento storico. Si parla di carri inglesi e si fa riferimento ai carri americani (faccio riferimento al video sugli M15). Si parla di difetti e di pregi ma non si descrivono compiutamente nè gli uni nè gli altri, l commenti al video non fatti da Temeroli sono superficiali. Questa mia non è solo una critica ma un suggerimento per l'avvenire. Rinnovo la stima in generale per il lavoro fatto. Saluti.
@antoniodesimone5097 Grazie molte per le sue note argomentate e costruttive. Non facciamo "documentari", che hanno bisogno di ben altre ricerche a monte, ma facciamo video-reportage. Quindi andiamo fisicamente sul posto, parliamo con i protagonisti, al massimo qualche domanda e introduzione. Abbiamo ovviamente una preparazione archeologica (anche di archeologia dei conflitti, nella sua particolarità) e non siamo esperti di armamenti, benché ci interessino nel loro contesto. Realizziamo quindi quasi un prodotto "live", e lo mandiamo online con pochi interventi. Prodotti che hanno il pregio dell’immediatezza, oppure semplicemente dell'"esserci"quando magari di quell'argomento c'è ben poco in video. Non però necessariamentre l'approfondimento, che si può affrontare magari con un documentario, spesso molto più lungo. Per produrre bene un documentario ci vogliono molti mesi. Noi facciamo video-reportage - tanti - in due/tre giorni. Ecco spiegata l'accusa di non-approfondimento sul carro rispetto alle lecite aspettative degli appassionati più esperti. Cerchiamo di non dire sciocchezze comunque, leggiamo, studiamo, ci rivolgiamo proprio ai più esperti. E,tra l'altro, notiamo un vizio del tutto italiano: sulle Guerre Mondiali sembrano comunque esserci più esperti da bar che sul campionato di calcio, il che non giova... Intanto grazie ancora dei suggerimenti
@@luigiciuti911quella dei ponti è un classico falso mito. Tutti gli eserciti europei negli anni 30 avevano questa classe di carri leggeri, quindi la teoria delle stradine strette e dei ponti su cosa regge?
Le mitragliatrici Breda non sono come viene detto nel servizio "da 38" bensì il numero 38 indentifica l'anno di commessa dell'arma. Era una arma veicolare derivata dalla Breda Mod.37 (in uso alla fanteria) ed il suo nome corretto era Breda Mod.38.
grazie della precisazione
@@ArchaeoReporter prego, di nulla. Dal contributo di ognuno, può derivarne una maggiore o più completa conoscenza dell'argomento. Grazie a voi per l'opera di diffusione che fate.
La 37 era un’ottima arma
Fantastic to see a running CV35!
È stato copiato da un carro inglese si dice nel servizio...ma poi è stata sbagliata la scala metrica di riproduzione . Che disastro
Invece guarda, è pure leggermente più grande del Carden-Loyd britannico al quale si sono ispirati che gli inglesi hanno usato fino in Francia nel '40. Il CV35 era all'altezza dei suoi contemporanei e tutti gli eserciti europei avevano carri di tale classe, pz I tedesco, il Carden Loyd britannico, il Renault UE francese, lo Skoda MU4 ceco, insomma li avevano tutti cosi negli anni 30 ma solo i nostri devono sempre fare schifo?
Sentirsi come il tonno in scatola... Poveri carristi....
Grazie per questo video. In rete si trovano molti filmati in bianco e nero con bassa qualità.
Nel suo genere è unico, e a mio parere da non screditare completamente, l'idea di fornire un mezzo di questo tipo per il supporto ravvicinato della fanteria non è sbagliata
Le premesse con cui è stato adottato poi si basavano su un tipo di guerra completamente diversa, combattuta in territorio alpino dove solo carri leggeri e tankette sarebbero stati in grado di muoversi e combattere. Purtroppo poi il Fronte di Stresa è saltato, e ci siamo ritrovati a combattere con gli inglesi nei deserti nordafricani anziché fra le Alpi a difenderci dai tedeschi...
Sarà che lo trovo quasi adorabile, che a conti fatti pare quasi un giocattolo a confronto coi carri prodotti da quasi ogni altra nazione, ma non posso fare a meno che guardarlo e sorridere.
Dove siete riusciti a recuperarlo ?
La messa in moto era a manovella esterna. Se si spegne il motore sotto il fuoco nemico che andrà fuori a girare la manovella?
Infatti succedeva così esponendo il motorista al fuoco nemico
28 km orari.
Praticamente un etiope parente di Abebe Bekila lo avrebbe doppiato 15 volte...fermandosi ad aspettarlo..
Complimenti per la passione e la preparazione, seguo i vostri servizi con ammirazione. Posso permettermi una battuta?
Io ci avrei messo come equipaggio chi ha firmato le commesse e qualcuno di Torino..
Un carro che amo è l'L3/33 CC
I mezzi vanno usati per lo scopo per cui furono concepiti. Persino il carro tedesco Tigre, concepito per azioni di attacco, dove diede ottima prova di se, quando usato in battaglie di movimento diede problemi.
Nel 2009 entrai dentro un L3 e restai colpito dalla difficoltà per l'equipaggio di muoversi e usare le armi allora rifeci la casamatta centrale con carta e forbici con corazze meglio profilate e meno bulloni per tenerle insieme meravigliandomi che non ci avessero pensato gli ingegneri dell'epoca
Con che faccia si presentavano in guerra con sti giocattoli?? E Mussolini voleva vincere cosa? Che tristezza...
Se non sbaglio questo carro mi ricordo di averlo visto qualche anno fa alla mostra Militalia di Novegro.Non sapevo che esisteva questo mezzo,ma del resto non sono un esperto conoscitore di questi mezzi.Interessante come video,e interessanti i vari commenti 👍
La velocità era di 40 km ora ed era un discreto carro da ricognizione,non da usare x combattere carri medi o pesanti altrimenti diventa ridicolo.
@@giuseppemagnanini5520 Grazie per il suo intervento👍👋🏻
Le forze corazzate italiane erano strutturate in questo modo. Questo carro avrebbe dovuto essere usato nei reparti esploranti delle divisioni corazzate. Il carro di attacco sarebbe stato il P40, assieme ai carri medi di supporto M15 e M13. Soltanto che la situazione si sarebbe sviluppata completamente nel 1943. Anno in cui l Italia sarebbe stata in grado di entrare in guerra. Era questo il piano industriale apportato dal regime. Le divisioni corazzate avrebbero dovuto anche avere la componente semovente rappresentata dai 75 e 149. Purtroppo Hitler fece le cose troppo in fretta e nel 1940 avevamo solo questo e l' M 11
Noi non avevamo una vera e propria teoria d'impiego dei carri armati così come da lei descritto. Il CV33 viene prodotto ad inizio anni 30 per l'impiego in zone montuose ed in stretti sentieri in appoggio alla fanteria, indipendentemente dall'impiego degli altri carri da lei citati. Infatti fu impiegato in maniera pressoché autonoma in Spagna, in Etiopia ed in Africa settentrionale ben prima dello scoppio della seconda guerra mondiale. Tutti gli altri carri vengono dopo e furono un tentativo di adeguarsi agli armamenti degli altri eserciti. Basti pensare che il P40, progettato nel 1940 come dice il nome, non entrò in servizio che in pochissime unità nel 1943, quando era già sorpassato come concezione e come tecnologia costruttiva. Quello che voglio dire è che a differenza di altre nazioni, noi non disponevamo di una vera e propria teoria d'impiego dei carri, ma provavamo ad adattarci alle esigenze che man mano verificavamo sul campo di battaglia (coi risultati disastrosi che ben conosciamo). Basti pensare che i famosi semoventi su scafo M nascono inizialmente come gruppi di artiglieria semovente in appoggio alle divisioni corazzate e solo dopo, constatata la scarsa efficacia dei nostri carri M, vengono utilizzati come cacciacarri in quanto il loro obice da 75 era l'unico pezzo in grado di impensierire Grant e Sherman.
io non lo avrei definito " carro " ma al massimo cingolato leggero da ricognizione . poi nella guerra in Etiopia ebbe successo perché non aveva alcun avversario ... già nella guerra delle Alpi fu totalmente insufficiente... il suo impiego avrebbe avuto un senso a supporto di operazioni di fanteria o come ricognitore a supporto di squadroni di carri pesanti , tipo l'uso degli inglesi del bren carrier , ma così non mi pare che fu utilizzato .
Per una ricognizione serve altro andrebbe bene la definizione di carro d'assalto dove la missione inizia dalle mie trincee e finisce su quelle nemiche.
In Etiopia aiutarono tanto la fanteria ma a Debenguina ne andarono distrutti sette immobilizzati da danni ai cingoli e senza carburante attaccati dagli etiopi dove le mitragliatrici non potevano brandeggiare. Da qui la decisione di terminare la produzione nel 1938 infatti tutti gli L3/38 non erano carri nuovi ma rimodernati
@@massimocerigioni285 nei anni trenta finita la guerra di posizione del primo conflitto mondiale , ci fu la necessità da parte degli eserciti allora moderno, di creare piccole unità meccanizzate mobili e veloci in grado di dare riferimenti ai comandanti sul dislocamento delle truppe ... lavoro svolto anche dalla aviazione che però aveva il limite di essere costosa e poco efficace in un teatro che favoriva l'occultamento. durante la seconda fase del ww2 poi tali unità , precedevano costantemente l'avanzata delle truppe corrazzate in modo da trovare e sondare i posti meno difesi lungo la direttiva dell'offensiva... persino nei tempi più recenti , e cioè quando erano già operativi sistemi come l'elicottero o addirittura sofisticata intelligenze nelll'esercito italiano per definizione esistevano i veicoli chiamati A.R. che poi è acronimo di autovettura da ricognizione , ed erano le campagnole della fiat senza alcuna blindatura. attualmente la ricognizione è preposra ad altri sistemi molto molto sofisticati e direi che è anacronistico immaginare anche solo la costituzione di reparti corazzati pesanti . il mondo cambia rapidamente e i conflitti pure .
@@carlocosenz1699 volevo dire che l'L3 era troppo piccolo per la ricognizione. Non poteva portare materiale per il carteggio e gli esemplari con la radio dovevano essere disarmati
@@massimocerigioni285 concordo ... infatti la ricognizione di quei tempi non voleva dire entrare in" contatto " ma esolorare magari salendo su un'altura o una collina in modo da rilevare e dare indicazioni via radio . un mezzo concepito a quello scopo privo di radio è inutile .
Don't understand a word but I've always loved the tankette idea and you don't see very many good English videos or L33/35 tankettes; bravo
Now we have added the subtitles in English, we hope it can be useful!
@@ArchaeoReporter Thank you!
Ma non era quello che usava la PAI ? Per l ordine pubblico..
Ah sai come dopo la guerra i mezzi blindati vennero utilizzati dalla polizia della neonata (purtroppo) repubblica italiana
Esempi la as 47 metropolitana usata dalla polizia per tenere l'ordine pubblico poi si passò ai mezzi corazzati e blindati
io gli ricordavo con l'appellativo Ronson ...ci sta il modello più fico con luci posizioni e altro...w l'Italia...eravamo nel 1940.
Quello e' riferito ad un carro leggero americano
Una carriola con i cingoli, povera gente, mandati al macello...
CV 35 velocità 42 Km no 28 Km
Forse l' hanno concepito di piccole dimensioni perche' facile a nascondersi , veloce , supporto alla fanteria e piu' difficile a colpirlo. L' importante era usarlo solo in determinate circostanze .
Nascondersi doveva nascondersi, colpirlo era difficile perché i carristi nemici ridevano, e le circostanze in cui usarlo erano,al massimo, qualche parata del regime ,c'era pure una versione scoperta!
Naturalmente scherzo, però chi mandò al fronte i nostri padri i nostri nonni con simili baracche, purtroppo non scherzava!
Scherzando hai detto storicamente cose , purtroppo , vere .......non esisteva una versione scoperta , ovvero cabriolet.... era solo lo sportello dove , a malapena , riusciva a stare in piedi il capocarro..... e non certo utilizzato in combattimento , ma solo in parate militari in via dei Fori Imperiali a Roma........
@@lambertofrancois9089 ti ringrazio, ho precisato che scherzavo per non urtare la sensibilità e le idee di nessuno.
Ho dimenticato di fare i complimenti ai volontari che tengono così in ordine questi mezzi!
Solo gli italiani potevano concepire un carro disarmato così…
Mi dispiace per lei ma in realtà tutti ne avevano uno in gamma . Studi un po' meglio l'equipaggiamento dell'epoca e di tutti gli eserciti . Anzi il CV era pure molto competitivo coi pari prodotti avversari . Non ci crede ? Bene si studi il Bren carrier ed il tankette inglese , il TKS polacco , i T26,T27,T17 russi, lo Char Renault D1 e l'AMR 33 francese, il Panzer 1 tedesco , il Ford 3 , Marmon CTLS, Grant statunitensi , tutta la gamma nipponica fino al 1943 ( Tipo 94 , 97 etc) , lo Skoda MU4 e lo VZ33 , la produzione carri jugoslava...Quando ha finito di studiare e comparare ingegneristicamente le caratteristiche tecniche di ognuno , ne riparliamo....La nomea purtroppo se l'è fatta negativamente perché era un veicolo di comando , pattugliamento,trasporto e ricognizione, mentre il nostro comando , per la cronica mancanza di meccanizzazione e veicoli lo usò per altri scopi inadatti , dall'assalto ( famosa era la versione lanciafiamme ) allo scontro coi carri. Ma che colpa né poteva avere il veicolo se l'uso non era consono alle specifiche costruttive?
@@piersp38 dissento solo sull'inserimento del PkF 1 un questa lista . era stato concepito ed usato come vero carro armato nel riarmo e per la costituzione delle prime divisioni meccanizzate di Guderian .la differenza è che ebbe successo nella prima fase per la tattica del blitz creek . la vera novità era che operava in concerto al fuoco di sbarramento dell'artiglieria e sopratutto dei caccia bombardieri Stukas .in guesto modo poteva sfondare ed eliminare le sacche di resistenza, altrimenti se i francesi avessero costituito delle divisioni corrazzate da contrapporre con i mezzi estremamente superiori a loro disposizione , oggi leggeremo una storia diversa .
Caspita che discorsi. Per farla breve effettivamente fra i veicoli sotto le cinque tonnellate era il migliore
@@carlocosenz1699 No è errata parte della frase . Vero è che fu usato come carro armato , ma anche qui perché i militari ne fecero un abuso. Il Panzer 1 nacque come veicolo istruzione e formazione carristi , in guerra , con compiti di pattugliamento, ricognizione e comando . Fin dalla guerra civile spagnola, specie nella battaglia di Madrid del 1936 , i militari si accorsero che non reggeva lo scontro contro i carri più grandi e le perdite erano alte , dal 1938 in avanti la Whermacht nel Blitzkrieg né cambiò la tattica d'impiego. Ma i limiti erano quelli Imposti dalla fisica meccanica del veicolo. Fu poi ritirato dal servizio di prima linea nel 1943 ed impiegato per scopi di polizia e rappresaglia contro i partigiani ovunque ci fossero i tedeschi.
@@piersp38 concordo in toto
No comment…
Era concepito validamente per compiti di pattugliamento. Se usato per altri scopi non era colpa sua.
Non che il Carro Veloce venne usato in grandi battaglie. Se non sbaglio era un carretto da ricognizione. Bastava una bomba a mano e Kaboom.
Fu utilizzato in battaglia, a cominciare dalla Guerra Civile Spagnola (Guadalajara), ed ebbe grattacapi con i carri russi in uso alle forze repubblicane. Fu utilizzato contro i francesi nel '40, (non con grandi risultati) contro i Greci (idem)...
@@ArchaeoReporter per non parlare del P26/40.
@@il13esimoprime91 il p26/40? Ora che c’entra?
@@renatopoli ho sentito dire che come carro non era granche'. Ma hai ragione. Non c'entra.
VINCEREMO ... Diceva...con questi " mezzi"? Proprio vero ..."armiamoci" e ....partite..... poveri soldati italiani....
Era un "carro" concepito per fare la guerra in mezzo alle alpi. Quindi doveva essere piccolo ed agile.
(All'epoca si pensava che la prossima guerra sarebbe stata ancora contro i tedeschi...)
diciamo che proprio il 21 o il 22 giugno del 1940 impiegato sul colle delle traversette diede il peggio di sé con avarie che ne impedirono l'avanzamento... è stato per certi versi efficente solo impiegato nel suo scopo primario di ricognizione e per operazioni locali di O.P. . impiegato per appoggio alla fanteria e quindi per sfondamento un vero disastro . sulle Alpi addirittura inefficiente dal punto di vista meccanico .
Fare la guerra in mezzo alle Alpi ? ? ? Non è credibile nemmeno sui fumetti...........Lo avrebbero fermato a sassate , come avvenne contro quei poveri Abissini in Africa Orientale nel 1936......................
Veramente sulle Alpi marittime francesi fece figure quantomeno ridicole... ne avevo parlato con esattezza nel commento precedente...
Infatti quando dichiararono guerra alla Francia, questi aggeggi furono "macinati" senza pietà sulle Alpi, stendiamo un velo pietoso.
infatti e', stato usato al momcenisio
Questo gli faceva il solletico ai tank inglesi, 2 mitraglie da 8mm. 0:57
Bè! M41 poteva ditruggere qualcke carro inglese, ma quella corazza bullonata, non si può vedè
Con carri di questa dimensioni non potevono affrontare un T-30, un Sherman o un Tiger...!
Vabbè! Era una specie di residuato bellico, all'epoca della ww2, il Tiger era uscito nel 1943, il T-30 era del 1945, armato di 1 cannone da 155 mm, questo degli anni 20, era stato concepito per l'assalto delle Trincee della prima guerra mondiale, da supporto alla fanteria, un Tiger lo poverizzava da 1 Km di distanza, con il suo cannone da 88mm, con una granta fumogena, nemmeno con una granata vera, il cannoniere non ci sprecava nemmeno una granata perforante :-)
sembra che li abbiano progettati per affrontare i camion trasporto
poverini noi....non che ora sia molto cambiato...
Odio. Non siamo al top come produttori di carri armati ma c'è la caviamo. Se prendi la Blindocentauro è un ottimo semovente sia a livello di armatura che di armamento e se non erro ci è stato acquistato da vari paesi europei
@@mattiapegurri102 la blindo centauro nasceva in un'epoca (quella in cui si temeva un'invasione italiana da parte del blocco sovietico) ormai lontana per avere grande potenza di fuoco e alta velocità... quindi è superata da anni...
quello degli armamenti è , anche se deontologicamente non bello , un settore che segue come tutti gli altri le logiche del mercato ( se armarsi e fare guerre la vogliamo definire " la domanda " . precisato questo i sistemi d'arma prodotti dalle industrie italiane trovano mercato spesso ed in alcuni casi sono un eccellenza .questo evidentemente dovrebbe essere un sintomo che rispondano bene allo scopo per cui sono stati progettati ed hanno un rapporto qualità costo molto vantaggioso . non è certo bello vantarsi di armamenti ma credetemi in Italia le industrie li producono bene bene .
@@mattiapegurri102 la blindo centauro ad oggi è un pezzo di antiquariato. Inutilizzabile in scenari di guerra moderna. Scarsi eravamo ai tempi del duce e scarsi siamo rimasti.
Era un buon mezzo per l'esplorazione e la ricognizione. Ma di certo non da combattimento.
pessimo uso , ............ ma per caso sognamo di esplorare l"Africa
Non e' da screditare completamente, infatti si riteneva (erroneamente) che la seconda guerra mondiale sarebbe stata simile alla prima, con grandi scontri di montagna e in quel teatro questo carro avrebbe potuto realmente essere utile, operando dove i normali carri pesanti non potevano arrivare. Ovviamente la follia e' stata quello di impiegarlo in pianura, nel deserto e persino nella steppa Russa dove veramente era mandato inutilmente al suicidio. Gli inglesi avevano inventato questo tipo di carro si, ma per impiegarlo come porta-munizioni per la fanteria e, in questo senso, il suo mestiere lo svolge bene proteggendo l'equipaggio da eventuali scariche di mitraglia. Ma ci si illuse di usarlo come carro d'attacco da prima linea (?) ed e' evidente in quali tragiche mani (e menti) era messo l'esercito italiano...
tra l'altro mi pare ne abbiano recuperato uno gli americani in iraq...nell'ultimo conflitto
Ce ne sono in giro, furono esportati
La Fiat lo costruiva ancora 🤣🤣🤣nel 1939, fantastico ! Exor Elkan docet ! Meditate! Gente meditate!🥊
L'unica cosa positiva è che è molto basso, cosa rara per i carri.
Come puoi voler male alla famiglia L3? Sono così Picoliniiii
Mi spiace solo che tutte le potenzialità di sto cosino siano state buttate per come veniva impiegato ad assaltare fortificazioni... Magari che avevano pure dei cannoni
Immagino l’incontro con un T34 nella steppa russa
C è un drone terrestre prodotto in Lituania praticamente della stessa dimensione armato con 2 mitragliatrici attualmente usato i n prima linea in ucraina si chiama themis
Non furono mai impiegati in Russia
Carristi mandati gratuitamente al sacrificio!
Per quanto ne sappia io sia il cv 33 che il cv35 erano piccoli carri leggeri dotati solo di mitragliatrici, perchè pensati per essere impiegati quali appoggio agli attacchi della fanteria e basta! Infatti, sia in Grecia che in Albania, cioè in territori simili alla nostra Italia, ottenne dei risultati soddisfacenti, ma in Russia o in Africa settentrionale con altri tipi di morfologia e diversa richiesta di impiego diede dei risultati pessimi. Ricordiamoci che si trattò di un piccolo carro e non di un Matilda o un t 34. Anche se quando venne impiegato con il fucilone anticarro ed i sacchetti di sabbia qualcosa fece, ma i numeri di tale binomio furono come sempre scarsi, come lu fu in primis la benzina e poi i colpi dei fuciloni ad essere pochi, parole di un reduce di el alamein conosciuto grazie a mio padre! Infatti mi disse che si nascondevano il più possibile e poi a bruciapelo, roba di qualche metro, sparavano di fianco o dietro al carro avversario ed il più delle volte funzionava! Ma una volta finiti i colpi del fucilone gli andavano contro a tutta velocità con la speranza postuma di uscire vivi da tale speronamento.
Erano “pensati”, ed è vero. Purtroppo furono utilizzati anche per compiti oltre le loro caratteristiche
Il carro armato dei Puffi
Perché la Marina era buona invece questo carretto dell'esercito fatto per farci ridere addosso?........ non lo capisco!!!! Erano più basse le persone nel 1945, ma comunque erano ridicoli li dentro.
E' vero , la Regia Marina era buona ma solo ad uscire dai porti e rientrare , con grave disappunto degli equipaggi , ai primi colpi di cannone della Flotta Inglese.............per non parlare di tragedie di completa incapacita' , soprattutto nell'addestramento notturno , come avvenne nel disastro colposo di Capo Matapan................
Ma... veramente le nostre Mas (derivate da quelle tedesche catturate in Jugoslavia) furono ottime, durante la battaglia di mezz' agosto affondarono un incrociatore inglese (e fu il miglior risultato ottenuto dal naviglio sottile in Europa)
E' una balla piu' grande del Colosseo , nemmeno Supermarina l'avrebbe affermato.........Leggi i diari storici.....in tutti i confronti con la flotta inglese un solo colpo ando' a segno e non fu determinante.......L'onore della Marina è stato salvato dagli incursori sui " maiali " in imprese impossibili e dai sommergibilisti di Betasom................I nostri MAS non erano derivati da analoghi mezzi tedeschi ma avevano una gloriosa tradizione sin dalla Prima Guerra Mondiale ( Luigi Rizzo detto " l'affondatore "...........) .Mah , qualcuno la storia la legge sui fumetti............
@@lambertofrancois9089 e tu la storia dove la "impari"?... prima di dare del pallaro e fare pessime figure informati bene... le motosiluranti MS 16 e 22 affondarono l incrociatore Manchester! Tali imbarcazioni erano derivate pari pari dalle motosiluranti tedesche vendute alla Jugoslavia! Informati pure, leggi sii curioso di vedere cosa la fiducia in te stesso, quali figure di M ti fa fare.
In parte ho sbagliato chiamandole MAS anziché MS... ma la sostanza non cambia nulla! Le MAS erano mezzi atti ad operare in mare Adriatico (tipico errore italico) o vicino alla costa. Le MS potevano navigare in pieno mediterraneo a tutta velocità visto che non avevano lo scalino che conferiva velocità ma solo con mare piatto, altrimenti volavi! Informati tu va...
@@lambertofrancois9089 altro particolare che conta, Durand de La Penne e gli altri incursori, praticamente tutti tranne il Borghese aderirono all esercito cobelligerante del sud... la XMAS con Borghese divenne una triste realtà antinazionale, protagonista di atti efferati contro partigiani e civili... cosi, giusto per puntualizzare...
Una bara d'acciaio 😆
Il t34 è più grosso il nostro è più bello 😊
Adesso non esageriamo.
A 30km/h solo un ottimo atleta corre, su pista e per 100 mt.
Che poi questo carro fosse un cesso non è in dubbio 😆
In pratica siamo stati gli ucraini della seconda guerra mondiale, lanciati per volontà inglese contro i russi.
Entrambi i popoli finiti nella stessa maniera.
Ma oggi siamo più intelligenti, al massimo ci facciamo iniettare farmaci sperimentali 😆
Ci vuole coraggio a chiamarlo "carro"
Detta la sardina....
Che mezzo ridicolo, praticamente una motozzappa , io mi sarei rifiutato di utilizzarla ah ah ah ah . Con il fascismo abbiamo fatto ridere mezzo mondo.e oggi non siamo tanto migliorati.
Giocatolo
Senza un briciolo di dignità...
Perché invece il Carden Loyd britannico e il Renault UE ce l'hanno? E basta col denigrare tutto quello che è italiano
@@monicabello1962 Qui, non si tratta di denigrare! I fatti parlano da sè! Una specie di suicide mission......
Ogni volta che vedo documentari di guerra e vedo questi mezzi, mi viene da ridere per non dire piangere!
Ahahahah ahahahah
Poveretti..
Qualità FIAT… basta la parola…uno schifo
le vere Fiat non lo sai per questo scrivi così a cuor leggero.
Quando si scrive a caso, senza conoscere approfonditamente gli argomenti, normalmente si usano testi come i suoi . A cosa ci si riferisce per curiosità? La FIAT auto degli Agnelli anni '80 ? Beh se sì non si discute di quello qui ...Intende la FIAT veicoli militari del periodo bellico ? Si? Beh ha torto allora , dagli aerei ai veicoli terrestri la qualità costruttiva era allineata alla concorrenza, mancò l'innovazione tecnologica rapida ed al passo degli alleati per velocità esecutiva , mancò la produzione di massa col sistema a catena Ford , ma non mancò quasi mai l'affidabilità, né nel deserto , né sul ghiaccio del Don . I vari casi di panne più frequenti erano dovuti a pezzi di ricambio mancanti ed all'azione in combattimento del nemico , non alla qualità costruttiva dei mezzi . C'è un caso emblematico tra i molti , gli autocarri per esempio , non appena possibile tutti ce li fregavano dagli " alleati" tedeschi ai nemici ( Jugoslavi , inglesi , etc ) .
Costui è privo di cultura e si ispira a quei detti popolari ed ignoranteschi ove tutto cio' che è nazionale è una porcheria...............................
@@paolopagani8711 A quale modello di mitragliatrice Fiat od in uso all'EI si riferisce ? Ne avevamo quasi quasi una decina ed in quale anno della guerra ? L'evoluzione delle armi anche in quella guerra era pressoché trimestrale, aiuterebbe a capire meglio il punto se lei indicasse chiaramente il modello d'arma .Ad esempio e forse non lo sa , ma la tanto sorprendente Villar Perosa a caricatore , tra le prime mitragliatrici leggere di derivazione aerea , nelle truppe fu molto ben accolta ed addirittura copiata nel 1918 dagli austriaci, tramite la ditta Steyr .
@@paolopagani8711 No il nostro Esercito né adoperò in tutto il conflitto circa una decina di modelli , tra mitragliatrici pesanti e le neo inventate leggere . Nei testi che ho io le grandi lamentele delle truppe arrivarono dal mitragliatore leggero francese Chauchat, vendutoci dalla Francia appunto e questo a causa del caricatore aperto e dalla bizzarra forma a mezzaluna e del suo meccanismo innovativo ma non collaudato a sufficienza . Altre note problematiche ( poi risolte ) ci furono col modello italiano SAI ( mitragliatrice leggera ) ed altre con la pesante Fiat Revelli mod.14 . Per la Fiat mi risulta che le modifiche vennero fatte e che risolsero abbastanza le problematiche, tant'è vero che l'esercito la tenne fino all'inizio della WW2 ( dunque 30 anni in servizio attivo ) anche se surclassata dai nuovi modelli Breda , etc . Poi se trova i suoi dati , li condivida che è sempre interessante verificare altre fonti . Qui forse trova alcune note utili , Salve . it.m.wikipedia.org/wiki/Fiat-Revelli_Mod._1914
Un killer 😂
credo che avete dimenticato di nominare il suo sopranome piu' azzeccato LA BARA DI LATTA tutti eroi per sempre i nostri che erano lanciati al combattimento in russia e in nord africa con un mezzo del genere
In Russia non fu mandato , furono inviati i carri L uno è nel museo di kubinka