@@marjansemema1855 La lingua autoctona di quei territori , lingua neolatina ,molto bella, veniva parlata in un territorio più vasto di quello odierno,dato che nel Medioevo i germanici vollero "germanizzare"a forza i ladini( lingua romanza) con la scusa dello "spazio vitale"; tra i più famosi parlanti ladino c'è Giorgio Moroder ,compositore premio oscar ,il suo nome deriva dal ladino "Moruda"(casa di pietra);quindi se oggi alcuni sudtirolesi fomentati si sentono austriaci è solo per ignoranza ..
Grande carissimo Sandro. Ottimo commento, non si deve dimenticare la lingua ladina, la vera lingua originale del territorio. Forte abbraccio dall'Argentina
Signor Sandro Molin una domanda mi sorge spontanea. Voi del sud Tirol vi sentite Italiani? Oppure vi sentite Austro germanici, o semplicemente Tirolesi? Oppure ogniuno in base al proprio albero genialogico ha la sua identità?
Essendo di Bolzano... posso dire... "un buon inizio!" ma c'e' ancora molto da dire... spero che un giorno ci sara' una part 2 e una part 3... Grazie mille
Al solito, video davvero Figo. E visto che ti scrivo dall'Alto Adige, dove abito da cinque anni, vorrei aggiungere un paio di considerazioni. La questione altoatesina è la questione di una terra di confine, come l'Alsazia o l'Irlanda del Nord. Culturalmente parlando, le etnie italiane e tedesche si sono sempre incrociate in questi luoghi, così come in Trentino. L'Alto Adige è storicamente (eccezion fatta per i bei tempi dell'Impero Romano 😁) germanico, il Trentino è invece di base italica, ma tutti i territori confinanti fungono da ponte tra varie culture, e naturalmente esiste sempre un certo scambio, che implica da un lato arricchimento, dall'altro dissidi. Ovviamente, quando la zona divenne Italiana, non fu facile decidere il da farsi, anche se inizialmente ci furono dei progetti di assimilazione "lungimirante". L'ascesa del fascismo e del nazismo, purtroppo, fece inasprire da entrambe le parti gli scontri nella regione, così come la questione delle opzioni e dell'invasione tedesca. Il fascismo si dimostrò d'altronde un pessimo conquistatore, al contrario dei nostri cari antenati Romani da cui prendeva ispirazione: l'imposizione della lingua italiana rese estremamente difficoltosa l'annessione dei cittadini germanofoni. E a Bolzano è presente un arco di trionfo su cui sta scritto che l'Italia è venuta a insegnare "agli altri" la lingua, la legge e le arti. Pessima idea prendere per il culo un popolo conquistato... Anche i ladini si trovarono coinvolti nella questione, divisi tra la loro origine Latino-Italica e la loro spiccata autonomia linguistica e culturale invisa sia dal fascismo che dal nazismo. Tutti questi fenomeni, in parte italiani e in parte tedeschi, furono la genesi del terrorismo del secondo dopoguerra, contro cui l'Italia dovette combattere per diversi anni. Insomma, è ovvio che l'Alto Adige non fa parte dei territori "originariamente" Italiani. Sarebbe comunque altrettanto sbagliato dire che non è Italiano. Come hai osservato nel video, Bolzano è tutt'ora una città dove il 75% degli abitanti è di madrelingua italiana, e non è affatto strano incontrare qualcuno che non parli il tedesco. La massiccia immigrazione di lavoratori da altre parti della Penisola, unita alla secolare vicinanza con l'Italia, rendono comunque la zona una terra vicina al nostro Paese, se vogliamo, possiamo dire che è una terra Italiana acquisita, ovvero naturalizzata. Questo portò a un avvicinamento, anche grazie alle autonomie (parlo da federalista convinto), alla tutela delle minoranze, al benessere economico e al turismo che hanno fatto avvicinare sempre di più i popoli altoatesini alle altre genti italiche. Oggi la situazione è finalmente tranquilla, nonostante qualche idiota occasionale (come la ridicola proposta austriaca di concedere ai germanofoni altoatesini la cittadinanza e schutzen vari) la situazione ha trovato finalmente, anche se dopo anni e anni, un suo equilibrio. Purtroppo ancora oggi si tende a dare una rappresentazione stereotipata dell'Alto Adige, diviso tra terroristi filonazisti e una vecchia guardia filofascista, ma la maggior parte della gente non si rispecchia in queste caricature della realtà, e vi invito a non fidarvi quando sentite certe baggianate. Personalmente sono contento che una situazione potenzialmente turbolenta sia stata pacificata e che una regione così spettacolare sia diventata parte della nostra Patria lasciandosi i traumi del passato alle spalle: per l'Italia e tutti gli Italiani, questo è un risultato magnifico di cui andare assolutamente fieri!
Ben detto, concordo appieno su tutto, specie sulla distanza siderale tra processo di assimilazione alla romana e quello alla carlona del ventennio. L alto Adige a me piace pensarlo come un territorio tanto italico quanto germanico, e per questo motivo ricco e inimitabile. Avremmo potuto avere altri esempi simili molti belli, come l Istria e la Dalmazia italo slava e la Corsica italo francese, ma purtroppo errori umani e altrettanti aberranti uomini hanno deciso altrimenti.
@@mrtatti96 Ahaha grazie! 😁 Ma non sono pochi. Poi era il minimo, dopo che Nova Lectio (canale tra i miei preferiti) ha dedicato un video così ben preparato a un argomento che ho a cuore da anni.
andando in val senales da tredici anni e mio padre da 30 posso dire che fra tutti quelli che ho conosciuto si rispecchiano in quello che hai detto e anche io sono d'accordo
@@diegomarchesini2141 Grazie, sono contento che altri la pensino così. Di certo abbiamo avuto possibilità sfumate, però quello che abbiamo conservato è comunque tanto, se pensiamo ad esempio alla Val d'Aosta e al Friuli. Non vedo l'ora che esca il video sulla questione istriana, spero che possa essere un'opportunità per molti giovani per avvicinarsi al tema: mio nonno fu fatto prigioniero in Istria, e ho incontrato di persona diversi esuli. Tra l'altro a Bolzano c'è una targa dedicata proprio a loro, onorante il loro esodo e il loro lavoro al servizio della città. Nel complesso abbiamo tanto di cui andare fieri in Italia, è importante proteggerlo.
Piccolo errore Nova, le trattative tra Austria e Italia non si arenarono a causa dell'Alto Adige, bensì della mancata futura cessione di Trieste. Gli austriaci al massimo arrivarono ad accordarci il Trentino e uno spostamento del confine orientale fino all'Isonzo. Per il resto ottimo video come sempre :)
Piccolo errore : l'Austria protestò ferocemente per le determinazioni del Trattato di Saint Germain-en-Laye del 1919 , davanti alla comunità internazionale ( Stati Uniti Francia Inghilterra che ratificò l'accordo ; alla fine , quale paese perdente l'Austria dovette accettare la cessione dell'Alto Adige- Sud Tirol , di Trieste , Trentino ed Istria ). Un paese perdente non arriva ad accordare nulla .
Sono da sempre stato curioso della storia intrigante dell'Alto Adige, e conoscevo davvero poco Si vede che c'è tanto lavoro e studio dietro questo video!! Complimenti!
Due dei miei antenati erano del Alto Adige, e sono partiti per il Brasile all’inizio del conflitto (per quello che ho capito). La loro identità culturale era senza dubbio italiana e solo qualche anni fa per conta di un ricerca del nostro albero genealogico, abbiamo scoperto che loro luogo di nascita nel certificato di nascita era Austria. Mi ha fatto molto piacere guardare questo documentario e ho imparato davvero molto punti importanti per capire un po’ di più quello che riguarda una parte della mia origini. Grazie 1000! 🙏
@@manfredpalla161 probabilmente erano nati nei territori di etnia italiana sotto il dominio dell'Impero Asburgico. Se sai leggere dice anche che erano di indubbia provenienza culturale italiana.
@@lorenzopeverelli7819 Erano austriaci punto! Se poi x la loro etnia parlavano p.e. il russo, poco importa, dato che sono partiti ca. 100 anni fa x il Brasile.
Ciao, volevo fare qualche piccola considerazione. Una premessa, io sono altoatesina, i miei bisnonni arrivarono in Alto Adige proprio negli anni del regime di Mussolini , quindi per tanto nasco di madrelingua italiana. Questo vale per entrambi i miei genitori, il papà con il lavoro ha imparato il tedesco e da quando sono nata sempre mi parla in tedesco (nonostante sia di madrelingua italiana ripeto) perchè voleva assicurarsi che io potessi essere integrata perfettamente nellla nostra società bilingue. Penso sia importante considerare che ad oggi le cose non sono piú come 80 anni fa e che non tutti gli altoatesini che parlano tedesco votano “I Freicheitlichen” partito indipendentista. Cordiali saluti
Molti si fanno prendere dai racconti di qualche cretino, comunque meglio qui in Italia, vedi la corsica, darebbe oro per avere una tutela autonoma (che i francesi a differenza nostra non riconoscono ai LORO CITTADINI) P. S. Molti indipendentisti se sapessero la storia della Corsica si starebbero zitti
Grazie per il video! Sono altoatesina di madrelingua tedesca(per questo scusate degli errori!) e tutto era una situazione difficile dove ancora adesso si vedono delle consequenze. Credo che il dialogo tra le lingue aiuterebbe a capire la situazione, per vedere tutta la situazione ma quello nella mia esperienza non succede tanto. Nei peasi si parla tante volte solo il tedesco e nessuno sa bene l'italiano mentre in cittá, specialmente Bolzano, si parla solo l'italiano e non si trova un posto per parlare, per avvicinarsi.
Mia mamma è di innsbruck e ogni volta che siamo li non so mai che lingua parlare, mi sento quasi in imbarazzo perché non vorrei "offendere" nessuno. So che è molto caldo come tema!
@@Reds_C lo so bene ci sono creaciuta a metà. Intendo dire, che in alto adige il tema dell'appartenenza e/o dell'identità è sicuramente ancora dibattuto e non so mai scegliere che lingua usare..
Sono Sudtirolese, (ho un padre italiano). Avevo sempre un buon rapporto con la cultura Italiana. 10 Anni fa peró ho scoperto che ci sono i partiti che hanno gli obiettivi: un tirolo o stato Sudtirolese. Per alcuni Anni avevo un Hype per uno stato libero, peró conosciuto poi gli schützen, é diventato un po un clima di odio, e i tedeschi ci chiamarono "Separatisti". Non ha Senso spostare i bordi... Poi i bordi esistono solo nella mente. Da 2 anni sto ascoltando la musica italiana del 2000 con bei ricordi: Gigi d'agostino, gabry Ponte e prezioso. A scuola, a quei tempi cera un clima perfetto tra italiani e Sudtirolesi, la musica ci ha portati insieme.
Mi fanno piacere le sue parole. Sono nata a Bolzano amo l'AltoAdige amo l'atmosfera. Ho 80 anni,. brutti ricordi 1950 quando i bambini a scuola e in Chiesa venivano divisi,... Poi tutto ok. Tutti insieme. Poi con Magnago..... Anni 70-80. altre divisioni.... assurde. Il Presidente Durnwalder è stata una persona corretta, perfettamente con italiani e sudtirolesi , umano gentile. Un vero Presidente per la convivenza fra Italiani e Sudtirolesi. . Un saluto
@@Annamaria-px7od peccato solo che ancora esiste la possibilità di far respirare queste mer…se persone che ti obbligano a parlare tedesco ( o una sottospecie) e ti offendono se gli dici che non parli italiano! Odio immenso per il tedesco! W la lingua italiana fuori i filo-tedeschi
Gli altri possono fare tutti i distinguo che vogliono. Voi ora siete italiani. E nessuno vi toglierà via mai questa cosa. Nel bene o nel male, è un po' come se fossimo la stessa famiglia ora. Io sono Friulano. Gran parte del Friuli storico è ora in mano ad Austria e Slovenia. Ma non importa. Non ha più senso parlare di queste cose. Abbiamo già una terra dove abitare, sta a noi costruirvi sopra qualcosa di buono.
Mille, ma mille grazie per questo video! Non puoi immaginare quanto sono grata. Io sono altoatesina e di madrelingua tedesca. Spesso ci troviamo di fronte a italiani che ci chiedono perché non parliamo l'italiano come se fosse la nostra madrelingua e che - purtroppo - spesso ci insultano. Spero che adesso almeno alcune persone capiscano quanto difficile furono la nostra storia e la vita di nostri nonni. Questo video mi ha fatto piangere. Non è possibile immaginare quanto hanno sofferto i sudtirolesi nel tempo della Option. Oggi tutto si è piú o meno stabilizzato ma comunque è importante per noi avere l'autonomia e il diritto di preservare le nostre tradizioni. Grazie
mi dispiace per le sofferenze che vi hanno causato gli italiani,ma penso che le sofferenze causate dal occupazione austriaca nel lombardo veneto per un secolo sono state di gran lunga superiori, basta rileggersi Silvio Pellico ,Radetzky..e le 5 giornate di Milano,..la compagna di Garibaldi ,Anita uccisa da una pallottola austriaca,LG eine italiener mit weltanschauung...ich habe in Berlin gewont .
Leonardo Adrian Della Sera Caro Leonardo Non e una gara a chi è più stronzo , sono Veneto una regione che è sempre stata ricca , e prima con Napoleone che finì con la Serenissima e poi con gli Austriaci dopo il Congresso di Vienna fu occupata e provoco’ fame miseria e molti dovettero emigrare , tanti scelsero le Americhe , nel sud del Brasile ci sono forti insediamenti di veneti che parlano ancora il Veneto ( ho sposato una brasiliana ) quindi questi sono i fatti , da me c’è un ponte con una lapide di marmo che invierei con la scritta : sopravvissuto al Austríaca barbarie .. viviamo in pace e vorrei ricordare che i sudtirolesi non vivono da oppressi ma trattengono i 9/10 del gettito fiscale e preservano la loro cultura , e lingua , e che se fossero parte del Austria non sarebbero così ricchi , per non parlare del apartheid sociale che ancora persiste .. conosco lo statuto .. quindi Caro Leonardo questi sono i fatti .. la saluto .
@@Marco_Aurelio_ROMA hai ragione che adesso stiamo bene. Peró non è sempre stato così. Come dice Leonardo non è un concorso chi ha sofferto di più. Noi che viviamo in un periodo di pace non capiremo mai quanto hanno sofferto i nostri nonni.
Attendo molto volentieri una parte 2 di questo video sulla questione sudtirolese/alto atesina e, visto che ne hai pure accennato, uno sulla questione veneta. Bravissimo! Complimenti!
Ciao Nova, solo una piccola dritta. La parola Lavis si pronuncia con l'accento sulla I, perché è una forma dialettale troncata per indicare "l'Avisio", appunto il fiume che scorre attraverso la val di Fiemme e confluisce nell'Adige proprio in questa città. Comunque vivo in Alto Adige. Grandissimo, porti la storia e la geopolitica su YT-Italia, il che aumenta anche la consapevolezza di chi guarda i tuoi video.
Ottimo servizio. Comunque, dopo ormai più di un secolo, credo si possa affermare che i rapporti tra italofoni e germanofoni, in Alto Agige, siano improntati ad un modello di convivenza pacifica e di reciproco rispetto. Esempio forse più unico che raro in Europa e, mi azzardo a dire, anche a livello mondiale. Chapeau a De Gasperi e Gruber!
Questi documentari sono cosi ben fatti, piacevoli e completi che anche ascoltandoli mentre si è impegnati in altro, lascia indelebile una conoscenza che si arricchisce di volta in volta. Potresti fare dei podcast da pubblicare on line: il successo sarebbe assicurato.
Ti faccio i complimenti vivissimi per quello che stai facendo perché avevo perso la speranza che su UA-cam si potessero trovare video seri e con argomenti che riguardassero la Storia e fossero fatti in modo serio ed educato ed molto educativo per certi versi insegni più te che certi professori ci sono nelle scuole o altri youtubers.Ti chiedo sarebbe possibile fare dei video in cui spieghi anche Geografia,visto che ormai molti non sanno più né spiegarla né la fanno studiare perché molti purtroppo non sanno niente in materia(esempio i capoluoghi o dovessi si trovano i laghi,torrenti,fiumi o montagne).Ti auguro di arrivare a 1 milione di iscritti te lì meriti tutti
Proprio qualche giorno fa pensavo che sapere e sentire di più su questa questione sarebbe stato molto interessante. Come sempre non deludi mai, al prossimo video!
Da napoletano naturalizzato milanese e amante dell'Alto Adige (ci vado sempre in vacanza!) spero che questo resti per sempre una regione italiana! Quando sono lì mi diverto troppo a parlare con i germanofoni e li trovo spesso simpaticissimi. Ok, parleranno tedesco ma a Napoli e in quasi tutto il sud si parla SOLO il dialetto (c'è gente che veramente non sa parlare italiano, proprio come in Alto Adige). Cosa vogliamo dire allora, che Napoli non è italiana? e la Sardegna allora? e la Val d'Aosta? insomma, l'Italia era ed è un potpourri di culture. Ed è proprio questo la sua principale ricchezza!
@@Albert-wx3nn c'è poco di italiano in qualunque regione. Chi è italiano? l'Italia è un "accozzaglia" di tanti popoli messi insieme anche un po' forzatamente... Ma da 150 anni siamo un Paese Solo. Godiamocelo e proteggiamolo.
Fra poco si arriverà ai 150.000 iscritti, chi l'avrebbe mai detto! Complimenti per la vittoria ormai prossima e per i video precisi e ottimamente spiegati.
Documentario davvero molto bello, da altoatesino apprezzo la chiarezza e che ti sei attenuto ai fatti senza troppi fronzoli. Giusto alcuni aneddoti: i miei bisnonni sono arrivati durante l'italianizzazione, iniziando a lavorare alla Lancia di Bolzano, che ormai non esiste più. L'italianizzazione era stata così aspra che quelli che si chiamavano Johann, sarebbero stati rinominati Giovanni. Il fascismo non si è accontentato della italianizzazione dei luoghi, ma si è spinto anche sulle persone. La "questione altoatesina" iniziò ben prima di quanto esposto, Andreas Hofer combattè contro i Francesi ed è al giorno d'oggi preso (secondo me erroneamente) come figura di riferimento anche per la "lotta contro l'Italia". Diciamo che gli altoatesini non hanno mai visto bene l'occupazione di altri che non fossero gli altoatesini stessi. Quelli che sono tornati dopo l'opzione tedesca vengono chiamati "ri-optanti" dai locali. Ci sono alcune zone di varie località sudtirolesi che sono note come quartieri dei "ri-optanti". Sono appunto i luoghi concessi alle persone che hanno fatto rientro in Alto Adige, sono solitamente nella parte del paese che prende meno sole o insomma in quella meno pregiata, in quanto nessuno vi voleva edificare, specialmente i contadini. La storia travagliata dell'Alto Adige continua anche con il periodo delle bombe, come menzionato. Ancora oggi ci sono dei monumenti simbolo di questo periodo, uno su tutti il monumento all'alpino di Brunico, che è stato fatto brillare dai terroristi ben 3 volte. Tutt'oggi dopo (se ricordo bene) 40 anni dall'ultima bomba si parla del monumento ed è un discorso molto attivo per la politica locale. A confronto del monumento alla vittoria di Bolzano coi fasci vittori a mo' di colonna lo ritengo davvero innocuo, ma tant'è... Credo comunque che il documentario riassuma benissimo i fatti principali che ancora oggi gravano sulla questione altoatesina: si risente tantissimo del fenomeno dell'italianizzazione che ancora oggi, dopo 90 anni, è alle fondamenta delle difficoltà di integrazione in questa regione. Vorrei anche però precisare che non tutti gli altoatesini sono come li si dipinge: non siamo tutti separatisti, anzi. La nostra regione è stupenda, non è una regione facile, per capirla a fondo non basta neanche viverla. La realtà di valli adiacenti è spesso diversissima e la gestione di questa pluralità di persone, lavori, situazioni è già difficile di per se, per non parlare della difficoltà aggiunta dovuta alla nostra storia. Grazie ancora per aver fatto il documentario, forse ridurrà il numero di persone che mi chiedono: "[...] i cartelli stradali sono in tedesco, perchè cavolo non fate come il resto d'Italia?!". Fosse quello il problema...
Sono nato a Bolzano 50 anni fa da famiglia italiana. Ho frequentato scuola italiana, fatto il militare con giuramento di fedeltà allo Stato italiano e ne vado fiero, perché l' Alto Adige è Italia. Il tricolore sventola fino al Brennero. L' economia Altoatesina dipende da Roma e non da Vienna. ITALIA sempre.
Bah il Tirolo del sud al contrario dell'alto Adige e più vicino culturalmente all'Austria che all' Italia, per alcuni tratti si potrebbe definire come la Slovenia cioè una nazione tedesca tra persone nel caso del Tirolo del sud mediterranee e nel caso della Slovenia slave
Dopo tutti i morti lasciati lì dall'italia nella prima guerra ( vinta) i confini devono restare così. A chi non sta bene che se ne vadano in Germania o Austria. Ciao
Mi viene da piangere a sapere che so cresciuto con sto canale guardando Gameplay epico/scazzoni e ora mi ci vedo video sulla storia (n'altra mia grande passione)
Veramente bravo Simo. Non mi sono staccato un secondo da questo video. Mi è piaciuto in particolare che tu abbia inserito la questione territoriale e i vari tipi di confine possibile tra il mondo italiano e quello germanico. Questo è un aspetto che mi ha sempre affascinato. Non vedo l’ora di un prosieguo di questa lectio o di altre simili (tipo la questione istriana-dalmata o una sul Trattato di Londra con le concessioni territoriali promesse all’Italia). Ottimo lavoro Simo e continua sempre così
Allora, non so esattamente cosa dire ma essendo non solo del posto, ma anche bilingue e cioè con un piede nel “mondo tedesco” del Alto Adige e con l’altro in quello italiano volevo condividere due pensieri sulla questione. Premetto che io sono e mi sento italiano e allo stesso modo mi sento Südtirolese, non sono e non devono essere due identità che si escludono. La prima cosa che bisogna capire sui cosiddetti Altoatesini “tedeschi” è che non siamo tedeschi, infatti i tedeschi ci stanno sui coglioni almeno come lo stanno a ogni altro italiano. Questo popolo con tutto ciò che è successo ha evoluto un’identità nazionale propria, se chiedi a un südtirolese cosa si sente di essere non risponderà mai “tedesco” ma molto probabilmente neanche italiano e tantomeno austriaco, dirà semplicemente che è un “südtiroler”. Passiamo al razzismo fra italiani e “tedeschi”. Me la sento di dire che a grandi linee un odio profondo fra i due gruppi linguistici no c’è più (in alcune valli ancora c’è un po’ di ignoranza che si manifesta in modo leggermente estremo anche in un partito, però devo dire che l’anti italianismo viene visto come ignorante da gran parte della popolazione anche tedesca). Ciò che rimane è una specie di razzismo superficiale, diciamo razzismo da bar (offese classiche “parla italiano che siamo in Italia” e dall’altra parte “parlo tedesco che siamo in Südtirolo), che comunque non è vero razzismo ma rimasugli di quest’ultimo che per via dell’ignoranza di singoli elementi sopravvivono. Se qualcuno ha ancora domande sul argomento rispondo con piacere :).
Signor LIAM, GRAZIE per il suo educato commento. Sono Italiana e sposata con un tedesco,vorremmo, appunto, trasferirci nel Sudtirolo. Siamo, tuttavia, preoccupati perché molte persone ci dicono che sono razzisti sia contro i tedeschi che italiani. Ed io mi chiedo com'e' possibile tanto odio. Io, nel sudtirolo, ci sono SEMPRE andata in vacanza anche da sola e sono sempre stata la benvenuta.... Spulciando annunci di lavoro, sembra che il tedesco sia un MUST ed io lo capisco abbastanza ma lo parlo poco perché non mi piace (parlo italiano e inglese). Spulciando gli affitti mi e' venuto un accidenti perché sono davvero alti e bisogna,per sostenere il tutto,lavorare in due. Sono qui a chiederle,in che zona ci consiglia di andare? Grazie in anticipo.
@@rosedawson7425 in che zona? mah la zona meno rurale e più "italiano frendly" (si lo so che suona male ma per rendere l' idea) è la zona di fondovalle che si estende dal confine con trento, raggiunge bolzano per poi proseguire fino a merano. val venosta, valle del isarco, val pusteria e valli montane minori sono a larga maggioranza tedesca. comunque può capitare che se in un locale ordini in italiano ti servono dopo di chi ha ordinato in tedesco, perlomeno così mi hanno detto (sono trentino e non frequento molto i locali in alto adige). si, gli affitti sono indubbiamente alti ma i salari più alti rispetto al resto d' italia, ovvio che a bolzano periferia sono più cari che in centro di qualche migliaio di abitanti che dista 10-15km.
Sarebbe un ottimo video e forse (ribadisco, forse) aiuterebbe ad istruire gli italiani sulla complessità politica, linguistica e culturale di quelle zone. Altro che frasi fatte tipo Istria e nostra. Il discorso li è molto complesso è la zona ha cambiato stato tante volte in pochissimi decenni.
@giorgio lapper Mi verrebbe da dire che effettivamente gli italiani ORA sono pochi. Dopo le purghe titine e il massacro degli italiani in quelle zone, per forza che ora ce ne sono pochi: chi non è morto è fuggito. Poi sì, ovviamente quelle zone sono sempre state terreno di scontro negli ultimi 200 anni. Il problema dello storico sta nella difficoltà di studiare la storia restando oggettivi, ma la storia si fa per sentimenti delle persone, al che sono le persone che fanno la storia
@@fabioartoscassone9305 L'Istria era da anni una bomba ad orologeria pronta ad esplodere da un momento all'altro, così come Fiume e la Dalmazia. Gli Austriaci fecero di tutto per annientare i nazionalismi mettendo contro slavi e italiani. Le coste sono state da sempre popolate da italiani mentre le zone interne da sempre popolate da slavi, stesso discorso per Trieste. Ciò che è successo era inevitabile in quanto l'idea di Impero nel '900 era ormai primitiva, l'Impero Austro-Ungarico sarebbe caduto comunque. Se in più ci mettiamo in mezzo la fissazione di espansione e di superiorità dell'Austria siamo a cavallo.
@@fabioartoscassone9305 L'Austria era un'Impero multietnico che già nel 1848 con la questione magiara stava dando segni di cedimento. Mi dispiace, ma è così. Nel 1918 l'Austria stava combattendo una guerra mentre la Cecoslovacchia, l'Ungheria e il Regno degli Sloveni, Dei Croati e dei Serbi (Jugoslavia) avevano già dichiarato l'Indipendenza. L'Impero Austro-Ungarico era retrogrado e fortemente conservatore, mentre intorno a loro dal 1848 partivano moti rivoluzionari in tutta Europa per ottenere la Costutizione, c'era il Romanticismo e in tutta Europa si cominciava a parlare di Patria e dei miti delle nazioni. IL suo corllo è stato un crollo inevitabile che sarebbe arrivato con o senza la prima Guerra Mondiale. Non confondere un'Impero coloniale con l'idea di Impero che c'era nella Storia Moderna.
Caro amico, la seguo sempre con molto interesse, apprezzando fortemente la sua preparazione culturale. Proprio per questo la inviterei ad essere meno "presentatore decisionista", sempre alle prese con i tempi strettissimi della tv. La storia e' una cosa seria e per farla comprendere bene a tutti, indipendentemente dalla preparazione culturale di ognuno, c'e' bisogno di calma e gesso. Raccontandoci la Storia cosi' velocemente come fa lei, a mio parere della sua Nova Lectio non resta niente a nessuno. Con stima e simpatia, continuero' a seguirla con molto interesse.
Carissimo, ho sentito che sei stato in Ferie in Val Venosta. Io li ci sono vissuto dal 1970 al 1985, poi (ci ho lavorato dal 1994 al 1999) , sono classe 1966. Sono di madre della Val d'Ultimo e di padre Marchigiano e ora per motivi familiari sto nelle Marche. La Tua esposizione è da 30 e lode, perfetta, completa, precisa e veritieri. La realtà di lassù è complessa. Ciao bravissimo.
Io ho una mamma di Bologna e un papà di madrelingua tedesca nato a Bolzano. Io abito a Bolzano e sono perfettamente bilingue. Mi piace il video perché ha informazioni utili e corrette. Detto ciò posso solo dire che mia bisnonna e i miei nonni hanno sofferto davvero molto. Immaginate che ci proibiscano di parlare l’Italiano, ci cambino i nostri cognomi e ci tolsero il lavoro. Per questo ancora oggi alcune persone (soprattutto anziani) dicono di non essere italiani. Hanno un brutto ricordo...
E te credo hanno un brutto ricordo. E la "italianizzazione" peggiore la fecero dopo il 1948. Vedi la vicenda tristissima di Curon Venosta, Resia, e altri 3 villaggi sommersi. E di tutte le linee di alta tensione Enel fatte passare persino sopra i masi e in spregio al paesaggio (oltre che alla salute delle persone). Va detto che, ora, Terna sta rimediando con interramenti, acquistando gli immobili sottostanti le linee elettriche di alta tensione, o cambiando il percorso. Ma sono passati anche oltre 50 anni dai danni che fecero.
Forse il tuo migliore documentario storico/politico.. Riuscire a seguirti senza fare pause e rewind è profondamente appassionante. Personalmente in questo argomento ritrovo fresco e attualissimo il divide et impera.
@xxsonounproxx lol mai vero a Trento l’unica cosa Italiana fino al 1918 era la lingua la cultura è sempre stata di stampo mitteleuropeo...abbiamo più cose in comune con Salisburgo (Austria dall’800) che con Verona
Questo canale di volta in volta migliora. Meriti solo che complimenti. La questione altoatesina è una di quelle cose non vengono quasi mai studiate a scuola, nonostante siano per l'Italia del 900 una delle cose più importanti. Li abbiamo avuto tutto quello che è successo nella nostra storia. E purtroppo ancora oggi ci facciamo i conti. Non so in quanti lo sappiano ma per la prima volta nella storia della repubblica il consiglio comunale di Bolzano, recentemente, ha stabilito che si può essere assunti in ospedale pur non parlando italiano, quando agli italiani è obbligatorio avere un certificato di conoscenza del tedesco, proprio come succede il Val d'Aosta. Purtroppo quella zona è destinata a vivere in queste contraddizioni incredibili. Del resto ci sono nati Cesare Battisti e De Gasperi ma allo stesso tempo ci sono nati quesi rincoglioniti della "dinastia" Klotz.
@@francolarentis8795 La signora Klotz è stata eletta per anni e per legislature nel consiglio comunale e regionale di una nazione che lei vuole abiurare, tacciandola di essere una nazione di invasori. La signora Klotz però quando vaneggia di questa sua fantomatica oppressione italica, non menziona i milioni incassati sull'unghia del suo vitalizio, non menziona i soldi di sovvenzione che partito e mezzi di partito godono. Non contiamo le pubblicità dove si perculavano le aziende ospedaliere italiane. Però questo soggetto, non ha mai chiesto scusa per quella merda di terrorista del padre ( nazista) . Serve altro?
Grazie Nova Lectio per questo meraviglioso video sul meraviglioso Trentino-Südtirol, ne sono rimasti veramente pochi di canale youtube come il tuo! Sei una speranza per la diffusione di questi contenuti anche ai piu giovani come me
Da altoatesina di madrelingua italiana, ti ringrazio per questo video. Pochi conoscono la storia e la "questione" dell'Alto Adige. Noi, nipoti e pronipoti di quegli italiani arrivati dal Veneto, dalla Lombardia e persino dal sud Italia, venuti a "colonizzare" questa terra, spesso non ci sentiamo né italiani né austriaci. Noi amiamo questa terra, così come la amano gli altoatesini di madrelingua tedesca. Certo, nonostante siano passati tanti anni e diverse generazioni e tanto si sia fatto per una tranquilla e produttiva convivenza, ancora oggi c'è chi punta i piedi cercando di dividerci in differenti fazioni. L'importante per tutti noi che viviamo qui è il rispetto, che è alla base di una buona convivenza.
Secondo me sarebbe meglio se l'Italia vi cede all'Austria, anche vendendo una provincia che ha sempre creato solo problemi. Non siete italiani ma austriaci. Sarà interessante vedere come l'Austria gestirà un terzo di Italiani che ci abitano e lì ci sarà da ridere.
Gli abitanti autoctoni dell'alto adige sono i ladini. I primi a colonizzare questa terra sono stati i germanici. La stessa cosa che è accaduta in alto adige è successa al canton grigioni.
Bellissimo video, come sempre! In tutto questo, se da non sudtirolese posso permettermi, mi verrebbe da dire che si dovrebbe smetterla di giocare al "c'ero qui prima io" e finirla con la pratica assurda della proporzionale etnica. Secondo questa logica vogliamo tornare alle buone vecchie province romane di Rezia e Norico? Allora d'ora in poi si parla tutti latino! Ma dai, per piacere... Dovrebbero solo essere tutti contenti di poter crescere e vivere bilingui o trilingui in una delle regioni più belle e prospere d'Europa. Al giorno d'oggi dovremmo tutti sapere almeno tre o quattro lingue per dirci cittadini del mondo e loro due o tre le hanno lì a disposizione comode comode. Io ci vedo solo vantaggi e ricchezza culturale. Se poi proprio si dovesse attribuire la "paternità" di quella terra a qualcuno, comunque, la attribuirei ai Ladini, la prima grande cultura stabilitasi in quelle terre, tra quelle sopravvissute fino ad oggi. Ladini che, a quanto ho letto, sono stati pesantemente germanizzati nel corso della dominazione austro-ungarica. A tal riguardo, qualcuno mi sa dire qualcosa? Confermate o smentite? Ho letto che i cognomi ladini furono germanizzati. Così Costa diventò Kostner, Mus diventò Mussner, Planac - Planatscher, Mureda - Moroder, Ciaslat - Kasslatter, Plan - Ploner, etc... e anche il cognome dell'attuale presidente della provincia, Kompatscher, sarebbe la germanizzazione del ladino Ciampac. Qualcuno ne sa qualcosa? Questo mi incuriosisce parecchio perché anche oggi pare che certi ladini, o almeno i politici, tendano a piegarsi verso le istanze germaniche invece di affermare pienamente la propria cultura Ladina che, come dice il nome, è di origine Latina, appunto. E la lingua è chiaramente una lingua romanza. Grazie/danke/n gra de cuer!
Vero, sarebbe bello farci un video di approfondimento; anche e sopratutto perché gli indipendentisti corsi (perché sì, esistono) vogliono l'annessione con l'Italia (ma quando mai io vorrei entrare in un paese merdoso, corrotto e disfunzionale come questo, che se ne restino con la Francia dico io!). Esiste perfino un giornale corso online scritto in italiano.
@@minotaurus91 è vero che molte volte un corso preferisce parlare con un italiano piuttosto che con un francese. Ma non credo si vogliano annettere all'Italia. Alla fine è stata pisana per tipo 200 anni e genovese per 400. Dominazioni di genti italiche ne ha avute insomma.
Complimenti, c'è un detto, 《 chi sa la storia, saprà il futuro. 》 Quello che sto vedendo oggi, è successo nel passato. Grazie mille per il lavoro che stai facendo.
Complimenti per il video! Veramente interessante e ben organizzato. Sarei veramente curioso di capire l’evolversi della questione altotesina nel dopoguerra fino ai giorni d’oggi....spero proprio che proporrai un continuo di questo video!
Da bolzanino dico che la questione "Alto Adige-Sudtirolo" è un po' più complessa di quello che ho letto nei commenti. Ci sono movimenti politici che vorrebbero il ritorno del Tirolo Cisalpino all'Austria, senza rendersi conto che perderebbero tutti i vantaggi che lo Statuto di Autonomia garantisce loro, primo fra tutti la proporzionale. Il video è stupendo e, magari, meriterebbe un approfondimento
L Austria è un paese federale, non credo che ci siano differenze così marcate tra regione autonoma italiana e regione federale austriaca. E comunque le nostre competenze gestionali (sono Trentino) non sono privilegi, ma responsabilità. Lo si è visto bene con la crisi covid!
@@TheZaratustra1989 "le nostre competenze gestionali"? Ahah, intendi quelle di portare le vacche al pascolo? "Sì è visto cosa con la crisi covid"? Ma se l'università di Trento faceva/fa di tutto per non chiudere o fare lezioni online! Dai su, torna coi piedi per terra che a ricchezza prodotta sia complessiva che pro capite non siete (I) fenomeni.
@@qualberto come ti permetti di offendere? chi ti conosce, ignorante? ti cito le competenze che ricordo, visto che ignori a piè pari cosa comporti una regione a statuto speciale: gestione strade, sanità pubblica, istruzione, gestione territoriale (infrastrutture, gestione boschiva) e mille altre. te scendi da quel piedistallo di ignoranza e informati su come è gestito il tuo paese. E visto che fai fatica a comprendere un testo, te lo spiego, ignorante; con crisi covid intendo che la gestione della pandemia è stata a carico completo della provincia di trento, con i mezzi che abbiamo senza chiedere un soldo in piu allo stato. Ti è piu chiaro o devo esprimermi a rutti che forse o capisci meglio?
@@TheZaratustra1989 @moreno bernardelli tranquillo Bro, prendi un bel respiro e rilassati. Nessuno intendeva offendere te e il tuo sacro Trentino. Però insomma non si dica che non siano privilegi, come quello tributario.
Parli di Nizza e Savoia? Davvero sono stati contesi? A parte ovviamente dopo la seconda guerra di indipendenza, a cui lo stesso Garibaldi partecipò con i suoi cacciatori delle alpi, e che soffrì nel vedere la sua città natale, Nizza appunto, finire sotto il dominio francese. Ma fu il frutto degli accordi di Cavour per ottenere aiuto da Napoleone nella guerra contro l'Austria che portò a liberare tutta la Lombardia
Da persona che ci vive direi che é tutto molto meno interessante rispetto ai confini orientali e nord-orientali. Fra italiani e francesi c'è più una rivalità campanilistica (come si vede bene anche a livello calcistico) che veri problemi etnici o nazionalistici. Anche perché l'affinita' culturale e di stile di vita é molto alta. Anche a livello linguistico la separazione é molto meno marcata col francese rispetto al tedesco o alle lingue slave. Ed i dialetti locali (piemontese, occitano/patois e ligure) si collocano fra le due lingue rendondone ancora piu' sfumato e graduale il passaggio.
@@eziogallicchio4729 da sanremese confermo quanto dici, almeno in gran parte. Quanto hai detto ai giorni d'oggi è totalmente vero: oramai siamo due popoli diversi ma relativamente affini, anche se c'è quel sentimento di rivalità che è generalmente sentito quanto effettivamente campanilistico. Se si parla a livello storico invece possiamo allungarci e non finirei mai di parlarne poiché, da nazionalista e amante della mia Terra e della sua storia, sono più che informato su quanto accaduto nel passato; non mi dilungo più di tanto ma mi accontento di dire che la Francia ha sempre attuato una politica di "genocidio culturale" che è stata attuata sia nel 1860 che nel 1947 con l'alta Val Roja. P.S.:Al giorno d'oggi solo un fatto è rimasto negli abitanti dell'ex Contea di Nizza. Tendenzialmente sono proprio loro a trattare noi italiani con un senso di superiorità che non hanno gli altri francesi dal Varo in poi; questi sono fatti particolari poiché compiuti proprio da francesi di origine italiana (oppure italiani rinnegati, dipende come la si vede!); altra cosa interessante, quando sono stato in Normandia, identificano gli abitanti dell'ex Contea di Nizza come "italiani".
@@mattiacaldari1084 sì quella dell'alta Val Roja dopo la 2 GM é stata un'autentica porcheria paragonabile a quanto ha fatto il fascismo in Alto Adige dopo la prima. Però mi sembra che sia stato più che altro un gioco politico (quelli Francesi avevano bisogno di un trofeo) che a livello di popolazione. E mi pare che ci sia stato pure un referendum molto contestato e con forti sospetti di frode.
@@eziogallicchio4729 in alta Val Roja, ad esempio, proprio quest'estate ero salito a studiare quanta italianità sia rimasta quindi conosco abbastanza bene la storia. De Gaulle puntava a alti compensi nei confronti dell'Italia: voleva annetterci fino a Imperia, prendere la Valle d'Aosta e fece pure un pensierino a Cuneo. Grazie a Dio gli Stati Uniti li fermarono. Per quanto riguarda la Val Roja De Gaulle ebbe il contentino di Tenda e Briga non tanto per aver la soddisfazione di ottenere qualche territorio, quanto perché il Roja è un fiume di portata importante e lì avevamo le dighe per noi sacrosante, la più importante è quella di Casterino (non hanno francesizzato il nome). Il referendum fu ultra falsato palesemente; basti pensare che a Briga ci furono, teoricamente, 759 voti favorevoli all'annessione alla Francia contro 26 sfavorevoli e, dopo l'annessione, si dimezzò quasi la popolazione per via del "mini-esodo" dei brigaschi. Dopodiché ecco che è stato attuato il "genocidio culturale" francesizzando i nomi anche dei morti. Ad esempio nella piazza principale di Tenda, dove c'è il solito monumento ai caduti paesani nelle due guerre, cambiarono in nomi dei caduti francesizzandoli... Caduti italiani con la divisa italiana in una guerra contro la Francia. In ogni caso anche nel 1860 nella Contea i fatti furono praticamente i medesimi. Falso referendum, francesizzazione dei nomi, repressione dell'italiano (ad esempio venne bandito lo storico giornale di Nizza, "Il Nizzardo") e in più, nel 1871 quando Garibaldi divenne deputato francese e gli impedirono di fare un discorso in parlamento in difesa di Nizza, ci fu la repressione nel sangue dei Vespri Nizzardi con la conclusione di un vero e proprio esodo nizzardo.
Video molto interessante, dovrebbero vederlo i turisti italiani che vengono in altoadige offendendosi se qualcuno non capisce bene la loro lingua, senza sapere che il 75% degli altoatesini sono di madrelingua tedesca. Io sono nato qua, i miei nonni hanno gestito un maso ai tempi del fascismo, tanti fatti storici nemmeno li conoscevo ma se posso dire una cosa, la vera minoranza negli ultimi decenni in altoadige erano gli italiani, sin da bambini discriminati e costretti ad una apartheid voluta dai politici tedeschi per evitare che i sudtirolesi venissero a contatto con noi walscher (vedi scuole separate, sistema proporzionale nel lavoro pubblico, patentino di bilinguismo ect...). Per loro sfortuna questo sistema non ha funzionato ed ora, complice anche l'immigrazione, cè più mistilinguismo e rispetto per le diverse culture, in particolare i matrimoni tra gruppi diversi hanno creato italiani-sudtirolesi perfettamente bilingui che se ne fregano di fatti storici risalenti a 100 anni fa: bisogna guardare avanti, non indietro. Complimenti per il video.
@@backslash68 Hai ragione ma purtroppo c'è molta ignoranza su questo, la maggior parte dei turisti italiani che visita la provincia di BZ non sa nulla della sua storia, tanti non sanno nemmeno che sono 2 provincie totalmente differenti come cultura e tradizioni e credono di essere in trentino anche se magari sono in val pusteria. :)
Dici benissimo. È importante guardare avanti, alla faccia di tutti coloro, germanofoni o italofoni che siano, che vogliono spargere sale su vecchie ferite: questa gente non è né Italiana, né Tirolese, né Austriaca, non meritano nessuna attenzione né considerazione. Bisogna lavorare insieme per aumentare il benessere e diminuire le distanze, sia per il bene dell'Alto Adige che dell'Italia
Però è ancora così, l'apartheid culturale esiste ancora ed ancora viene perpetrata, altrimenti scuole ed asili sarebbero misti da un bel po'. E ha funzionato eccome, io non ho imparato il tedesco (figuriamoci il dialetto) e moli altri come me.
Nel prossimo video potresti parlare della Siria prima della Guerra? Purtroppo da Siriano il mio paese è conosciuto solo per quello, ma io vorrei che la gente conoscesse com’era prima.
Posso testimoniarlo io visto che in Siria ci sono stato in moto dall'Italia per proseguire poi verso la Giordania (era il 2008): la Siria prima della guerra era un Paese davvero bellissimo, pieno di gente di un'ospitalità assoluta e disinteressata. Ricordo il silenzio mentre sopra la mia moto osservavo il sole calare sulle antiche rovine di Palmyra, nel deserto verso l'Iraq: un momento indimenticabile, ma indimenticabile è stato davvero l'affetto che i siriani mi hanno riservato sia in andata che al ritorno dalla Giordania, che era la meta finale del raid.
Capisco che il tema è vastissimo e tu sei riuscito a contenerlo in termini accettabili e, soprattutto, documentati e corretti: chapeau! Mi sarebbe piaciuto un rapido accenno alla figura del canonico Gamper: bell'esempio di tentativo di smussare le controversie e di proporre soluzioni di pacifica convivenza.
il "manifesto di Dignano" (Dignano d'Istria), riportato al minuto 07:44, è un comprovato falso di stampo "Titino" come dimostrato dall'Unione degli Istriani in una recente conferenza stampa (Agosto 2020). Suggerisco un approfondimento e - quindi - la rimozione dell'immagine
vai su google e digita - Italiancich, poi leggi l'articolo e poi si potra discutere, inoltre cerca pure Campi di concentramento per slavi, Circolare 3c, Mario Roatta
@@chetzdunchien Indipendentemente dalle (innegabili) atrocità commesse dagli Italiani resta il fatto che il "manifesto di Dignano" (min 07:44) rimane un falso storico. Detto questo c'è da ribadire che gli italiani, a differenza degli slavi, non hanno commesso "pulizie etniche" come invece è avvenuto ai danni dei nostri connazionali che in Istria sono passati dal rappresentare il 60% della popolazione all'attuale 5%-8%. Diamo il giusto peso alle cose!!!
Frequento il Südtirol da sempre, lo amo e lo considero casa tanto quanto la mia Sicilia. Con questo video finalmente comprendo le sfaccettature celate dietro gli adesivi “Südtirol ist nicht Italien” che ancora oggi si trovano qua e là. Grazie davvero.
Se frequenti la Sicilia sai che anche i Siciliani amano dire qualcosa di simile nel proprio dialetto , nonostante ciò , I Siciliani si sentono Italiani , come lo sono ; ogni Regione ha il suo dialetto e in Alto Adige c'è un dialetto tedesco ; simile , e mai uguale , al tedesco . E' comunque Italia . Sono passati oltre 100 anni da che l'Alto Adige è Italia , e Bolzano è ormai tricolore a tutti gli effetti , e felice di esserlo ; quello che dici tu , adesso lo dicono gli anziani di Vipiteno o Bressanone , seduti su qualche sedia di legno davanti al bar , oltre alle scrittine , segnali e adesivi di qualche denigratore , come ce ne sono ovunque. AltoAdige orgogliosamente Italiano .
@@maxgagliano Abito in Sicilia, frequento proprio Vipiteno da una vita e le tue parole non rispecchiano del tutto la mia esperienza. Se è vero che a Bolzano si respira italianità, già a Bressanone l'atmosfera comincia a farsi più tedesca. A Vipiteno, poi, non sono soltanto gli anziani seduti al bar a mostrare di essere culturalmente poco italiani: le famiglie di lingua tedesca sembrano essere la maggioranza e quelle realmente bilingue sono una rarità; quando i turisti vanno via, la lingua che si sente di più in giro non è l'italiano e spesso nelle attività commerciali si parla un italiano stentato e brutalmente tradotto dal tedesco (vedasi l'abuso del verbo "ricevere" e della parola "indietro", oppure "euro" pronunciato quasi ovunque "oiro"), per non menzionare l'italiano goffo di molte malghe (penso a quelle di Racines e Ladurns, ma anche ad altre sparse qua e là). Del resto i giovani vipitenesi per divertirsi spesso preferiscono Innsbruck a Bolzano (comprensibilmente, visto che alla fine è pure più vicina) e molti decidono anche di frequentarvi l'università. Inoltre secondo me paragonare la lingua tedesca che si parla in Alto Adige ai dialetti delle altre Regioni non è corretto: certamente a Vipiteno e dintorni non si parla l'Hochdeutsch e probabilmente anche un tedesco potrebbe avere qualche difficoltà a capire il dialetto locale se il tirolese di turno si mettesse a parlarlo in modo stretto, ma in tutto l'Alto Adige c'è il bilinguismo a tutti gli effetti (e in talune zone anche il trilinguismo, visto che c'è pure il ladino), tanto che si fa perfino un concorso in magistratura ad hoc, e non mi risulta che questo accada in altre Regioni. Ad ogni modo, w il Südtirol, che è bello proprio così: con tutte le sue sfaccettature.
@@Svevam Buonasera ; mah ; a me sembra che tu abbia confermato piu o meno quello che avevo detto ; io abito in Calabria e conosco Bolzano bene , e paesini piu a nord di passaggio ; quindi , confermi che Bolzano , il capoluogo di regione del Trentino Alto Adige , è Italianissima e i suoi abitanti di più , mentre nei paesi limitrofi si avverte ciò che dici tu , che è esattamente , sebbene detto con un pò di enfasi , ciò che avevo detto anch'io io . L' Italiano stentato di avverte a Reggio Calabria, Catanzaro , Noto , Foggia, e spessissimo il dialetto locale prevale sull'Italiano . Sono ragioni vecchie come la lingua volgare , e nonostante , come ben affermi , nessun dialetto possa essere paragonato ad un altro in Italia , tutti hanno in comune il fatto che spesso vengono usati più dello stesso Italiano , e l'Alto Adige non fa eccezione . Il fatto che , come tu stesso fai rilevare , il dialetto parlato in maniera diffusa nei paesini , non sia esattamente tedesco ( anzi ne è abbastanza lontano ) come mi è stato riferito , anche , da persone di madre lingua tedesca , ti sta ad indicare che non vi è una particolare situazione rispetto alle altre regioni , non potendo accostare quel dialetto , per quanto usatissimo , ad una lingua nazionale di un paese sovrano e straniero , e deve essere necessariamente declassato , e considerato solo un dialetto . In questa ottica troverai che in Puglia ci sono popolazioni quadrilingui , essendo i dialetti di Foggia o Lecce o Bari . lontanissimo l'uno dall'altro . In Calabria un Reggino non capisce nulla del dialetto Cosentino e cosi via . Vero è che in Alto Adige , le minoranze linguistiche ( non solo pseudo tedesche ) sono preservate con vero e proprio insegnamento scolastico , ed è questa la particolarità , ma considera che le Istituzioni che insegnano le due lingue o addirittura solo il tedesco non sono Statali ma Private . Credo che sia una cosa che si perderà nel tempo , necessariamente . In ogni caso tutte queste argomentazioni , andando al sodo , sono ben poca roba rispetto a qualsiasi velleità ( paventata in passato ) di una autonomia o di una annessione ad altri paesi stranieri . Non c'è il minimo presupposto per tutto ciò , e quindi , che parlino il loro dialetto come desiderano ; nessuno obiettera' nulla , fintanto che nessuno in osteria mi porga il menu in solo tedesco o non mi si chiami straniero in quello che è il metro quadrato che sto occupando , sito nel territorio del mio paese. Sì , W l'Alto Adige , Italia , territorio dove hanno versato mari di sangue ragazzi di 17 18 anni , della tua Sicilia ( e mia ) , partiti senza sapere neanche cosa fosse .
Bellissimo e interessantissimo video! Grazie Simone! Ti seguo da molto ed essendo appassionato della Storia del Novecento questo sul Trentino va di diritto dritto nella mia top 5 dei tuoi video (insieme all'intoccabile video "What if la Germania avesse vinto la ww1 - che ho visto tipo 10 volte 😂)
Bravo, in pochi minuti hai spiegato tutto, così quando mi fanno domande stupide in giro per l Italia gli mando il link e non devo star sempre a spiegare le stesse cose a persone che non capiscono molto
Ammetto che ormai le mie considerazioni risalgono ad impressioni nate alla fine del secolo scorso. Allora era palese che i gruppi linguistici e presumo anche etnici fossero 3: tedeschi, ladini e italiani. Per un' italiano che si recasse per turismo in provincia di Bolzano un conto era andare in val Venosta dove molti fingevano di non comprendere neppure l' italiano, un conto era andare in una valle ladina dove forse avevano più simpatia per gli italiani che per i tedeschi, che spesso in vacanza si comportavano come fossero i soli turisti di serie A. Un maestro di sci gardenese mi diceva " Noi ladini veniamo considerati poco: bastardi da tutti". Frequentando allora quei posti con una fidanzata italianissima, ma con entrambi i genitori prussiani, era buffo sentire quando qualche parola irriverente detta in tedesco da qualche austriaco o bavarese, fosse da lei tacitata con accento prussiano, definendoli con un attributo che non saprei ripetere, ma che mi diceva corrispondesse circa al nostro "terroni"!
Complimenti ! bravo ! ero molto interessato all' argomento .avendo avuto mio nonno combattente ferito e'decorato nella prima guerra ....ma questa e' un'altra storia ......👍
Complimenti. Ottimo lavoro. Permettimi però di sottolineare che nel 1915 le trattative austro/italiane fallirono non solo per la questione trentina, ma anche e sopratutto per Trieste.
Da Tirolese di lingua italiana abitante nell'Autonoma provincia di Trento, ti posso solo dare un paio di dati: 1. la percentuale di irredentisti nel Tirolo meridionale ad inzii del 900 toccava a malapena il 9% della popolazione d'allora , venne si richiesta un'autonomia ma sempre all'interno dell'impero Austriaca, non ci fu mai richiesta di distacco, se non da parte di qualche circolo irredentista. 2. Nella prima guerra mondiale i Tirolesi di lingua italiana (Trentini) che indossarono la divisa Austriaca fuorno più di 65.000 , 12.000 non fecero più ritorno nelle loro case, 3.800 furono i decorati. 3. Nonostante il Tirolo meridionale(provincia di Trento )fosse di lingua italiana la monarchia italica impiegò il doppio dei soldi per italianizzarlo.
Guarda è forse una delle storie più tristi della prima guerra mondiale. Migliaia di soldati valorosissimi DIMENTICATI perché combattevano con lo "straniero", pur essendo di lingua italiana. Non si parla mai di questo aspetto della guerra. In realtà gli irredentisti erano solo gente che poteva permettersi una guerra economicamente, gli altri pensavano alla pagnotta, no all'Italia. E comunque sono pienamente convinto che l'unità d'Italia sia stata condotta male schiacciando le peculiarità delle culture preunitarie. A questo punto, piuttosto che dimenticarci i dialetti e le tradizioni, preferivo restare con l'impero asburgico, che almeno le tutelava e le garantiva.
Lo stesso Mussolini che mi sembra lavorò nel Tirolo italiano affermò che se la gente avesse potuto votare e decidere con chi stare avrebbe scelto l'Austria.
L alto Adige, come la questione Corsa e istriana sono ferite che mettono in luce la fragilità del popolo italiano. Mi spiego meglio. Se c'è una cosa che l Italia conserva della Roma che fu è la sua pluralità di popoli di diversa natura, dalla quale coesione e fratellanza è sorto l impero che ben tutti conosciamo e che pochi, purtroppo, studiano con passione. Il trentino alto Adige ne è l esempio, una terra di confine oggi con chiare fondamenta italiche romane nelle città e nella lingua. O per meglio dire nel dialetto,visto che la fusione-coesione con popoli germanici, o più semplicmente barbari, ha portato a ciò, ossia a una varietà linguistica che in Europa di rado si nota, tranne che in italia. Chiara testimonianza della sua storia travagliata e delle sue influenze. Io rimango Dell idea che quel territorio è tanto italico quanto germanico, come l Istria tanto italico quanto slavo e la corsica, tanto italica (Toscana e Ligure) quanto francese. Se c'è una cosa che il nazionalismo aggressivo, come del resto il globalismo senza freni e ritegno alcuno, porta di male è sopratutto la distruzione della pluralità linguistica. Il dialetto italo slavo citato pocanzi , oppure il corso, sono ormai cadute Nell oblio, black humor specie per il primo. Aggiunto inoltre due mie annotazioni. Il manifesto a 7:47 se non erro è stato la matrice di stampa nella questione della zona b di Trieste per un falso storico testimoniate la violenza repressiva della minoranza slava, mentre quell immagine "vive l italie" mi fa sorridere. Francia amica Dell Italia mentre al contempo la minoranza in Corsica veniva esiliata o alla peggio uccisa. Concludo con una speranza, abbiamo perso tantissime testimonianze linguistiche e territoriali a noi care, almeno l alto Adige cerchiamo di preservarlo. Ma la vedo dura, con lo stato italiano allo sfacelo vedo sempre più nitido all orizzonte evolversi il malaugurato sogno di Bossi del federalismo autonomo, distaccato dall unità nazionale. Scusate per la lunghezza eccessiva, grazie a chi è giunto fin qui per la lettura 😉
@@ominosentenzioso5100 che è l inizio della distruzione Nell unita nazionale. Perché il federalismo svizzero è un conto, il federalismo tipo Padania libera e via discorrendo vallo a chiedere a fantozzi cosa sono.
@@diegomarchesini2141 Mi spiego meglio, manca "la mentalità" autonomista e federalista nell'italiano... Purtroppo è parte della Storia della penisola, Borboni, Savoia, Napoleone....
Forse è ora di porre freno ai privilegi delle regioni a statuto speciale e di smettere di finanziare pubblicamente giornali pseudo-autonomisti. Con grande rispetto per la storia e le problematiche affrontate dagli antenati degli attuali bolzanini, i tempi cambiano e siamo molto lontani dal 1946.
1non siamo l unica regione autonoma in Italia ma c'è p.e anche la Sicilia 2 il Trentino alto Adige ha due delle regioni miglior performanti, a noi non ci conviene rimanere in Italia se una parte dei nostri guadagni finisce in quel buco nero per investimenti statali chiamato il sud.
Era il 1968, avevo 7 anni. abitavo a Milland, frazione di Bressanone. Stavo andando a prendere il latte dalla contadina a circa 700 metri da casa mia. A metà del percorso c'era una fontana con l'acqua sempre freschissima dove mi fermavo sempre a bere. Ed anche quella sera d'estate, verso le 18:00 mi fermai lì per dissetarmi. Mentre bevevo venni colpito da scariche di sassi, sulla schiene ed anche sulla testa. Mi girai e vidi che c'erano dei ragazzini della mia età che me li stavano tirando. Allora corsi verso di loro che immediatamente scapparono all'interno della loro casa colonica. Attraversai anche io di corsa il portone aperto, a forma di arco, e mi trovai davanti un donnone immenso che mi guardava minaccioso. Allora le dissi "Signora, i suoi bambini mi tirano i sassi" e lei mi rispose "Brutto sporco italiano torna a casa tua da dove sei venuto". La guardai a bocca aperta, non capendo. Ma quando fece una mossa per darmi una sberla scappai da mia madre piangendo. Fu quel giorno che imparai che esistono gli italiani ed i tedeschi. Dopo di quello ci furono tanti altri atti di razzismo, troppi. A 31 anni me ne andai per sempre da quel posto abitato da crucchi ignoranti e razzisti ed è stata una delle migiori decisioni della mia vita. Bello comunque il video, rispetta quello che è effettivamente successo. Da parte mia che se lo tengano, che rinuncino pure al 90% di tasse che Roma gli rimanda e che vadano a fare la fame in Austria.
Devi essere incorso in una situazione spiacevole, e mi dispiace, ma non credo tu possa fare di tutta l'erba un fascio, te lo dico con cognizione di causa; la maggior parte delle persone che tu hai definito "crucchi ignoranti e razzisti", sono persone molto più rispettose di noi italiani, con molto più senso di civiltà. Che tu possa esserti ritrovato davanti a questa brutta situazione mi spiace davvero, ma leggo anche del razzismo nel tuo commento. Io ho sempre avuto brutte e tristi esperienze con persone italiane, o con clandestini non autorizzati, che spesso ti derubano anche per 1 Euro. Ho conosciuto e sentito parlare di abbastanza persone tedesche per esprimere la mia opinione (in Dipartimento -Campania- ci sono molti tedeschi, molto più rispettosi, nei nostri confronti, di alcuni prof. italiani). Ripeto, esperienze negative sicuramente, ma non posso mica fare di tutta l'erba un fascio perché ho avuto brutta esperienza con alcuni. Gli italiani trasferiti in Germania (spero di fare lo stesso), hanno avvertito un senso di civiltà che qui si sono sognano, e mi è stato detto da tutti.
@@martinapaiottaeconomics2857 mia cara, non una situazione spiacevole, tante, troppe situazioni spiacevoli. Avevo 15 anni e con un gruppetto di amici ci divertivamo a suonare insieme. Abbiamo fatto domanda al comune per avere una stanza nello Jugendhort (l'oratorio tedesco) ed il comune ce l'ha concessa. Abbiamo messo dentro i nostri strumenti, una batteria, una chitarra elettrica, un basso ed altre cosucce. Dopo un mesetto abbiamo trovato tutto distrutto con scritte "italiani andate a casa vostra". A 17 anni siamo andati a fare un campeggio libero a Rodengo, sopra Bressanone. Una sera, mentre cucinavamo intorno al fuoco, sono arrivati una decina di 30enni, per noi erano uomini grossi, ci hanno calpestato la tenda, presa una nostra vespa e l'hanno attaccata su un'albero, ci hanno preso a calci le pentole sul fuoco e ci hanno intimato di andarcene sempre con la solita frase "italiani tornate a casa vostra". Sempre a 17 anni ero a funghi con un'amico. Ad un certo punto c'era una radura con un prato. La stavamo attraversando e da una casa unpò più in basso un tipo sui 30 anni ci ha visto e ci è corso dietro con una frusta, l'ha fatta schioccare vicino a noi così forte che l'udito mi è sparito per un pò di tempo dall'orecchio. Questa volta l'invito era leggermente diverso "sporchi italiani fascisti tornate a casa vostra". Continuo?
Da ladino (cittadino di Bolzano doc) e figlio di padre trentino, sono fiero di essere Italiano. Non è assolutamente vero che, noi ladini, ci consideriamo austriaci, anzi! I miei bis-nonni hanno lottato per essere italiani e sono fiero di loro!❤️🇮🇹
ti faccio i miei complimenti, sempre piaciuta la storia, sei molto bravo. Quando ti ascolto mi sembra di tornare indietro nel tempo, quando al liceo ascoltavo estremamente interessato la mia professoressa di storia spiegarci la lezione.
La tua analisi è sintetica e ben fatta. Anche perché per parlare in modo completo della questione ci vorrebbe molto tempo e molti approfondimenti. Ma per una persona che non conosce l'argomento, come prime informazioni il video è esaustivo. L'unica "critica" è che hai presentato l'imposizione della lingua italiana durante il fascismo in modo un po' lieve. In realtà fu una violenza e una violazione della cultura preesistente. Venne imposto a chi aveva un cognome di radice germanica di cambiarlo, vennero modificati i cognomi persino sulle croci tombali, atto di una violenza secondo me notevole. Chi non rispettava le regole e cercava di preservare la propria cultura veniva incarcerato e mandato al confino. Furono espropriati terre e abitazioni e le persone dovevano scegliere se passare sotto la Germania oppure venire mandati in altri territori del centro e sud Italia che per trentini è altoatesini costituivano un altro mondo. Ovviamente anche io sto semplificando e sintetizzando, ci sarebbero da scrivere fiumi di parole. Ma era per spiegare a chi non conosce la questione il disegno di cancellare completamente una cultura ricca e cosmopolita. Dimenticavo: scrivo dal Trentino.
Interessante come analizzi la nostra situazione Io essendo di madrelingua tedesca posso solo dirti che io hai fatto un ottimo riassunto . Da spiegare meglio che i miei genitori da un giorno all altro sono stati costretti a parlare e scrivere una lingua sconosciuta . E che le repressioni fasciate erano enormi . Ma sommato tutto hai fatto un ottimo riassunto 👍saluti Uli
Per decenni i miei antenati subirono razzie e angherie di ogni tipo da parte degli austriaci. L'Austria non ha avuto nessun riguardo per i milioni di abitanti del lombardo Veneto. Agli italiani non interessa italianizzare l'Alto Adige, interessa avere un confine difendibile.
@@TakeThatPizza Gli italiani del Lombardo-Veneto hanno avuto l'onore, per pochissimi anni purtroppo, di far parte di un grande Impero, e adesso sono costretti a stare dentro l'Italietta...
A 3:11 la mappa è sbagliata: un pezzo dell'Istria è assegnato all'Italia quando, come dici nel video, con la terza guerra d'indipendenza l'Italia ottenne solo il Veneto
Ciao, hai spiegato molto bene la storia di questa piccola terra. Io sono nata e cresciuta a Bolzano. Mio nonno fu uno di quei veneti venuti in Alto Adige per lavorare dopo la seconda guerra mondiale facendo il trammista. Mia nonna era cosidetta "madrelingua tedesca" e mio bisnonno inizialmente non era d accordo che mia nonna sposasse un italiano. Io mi sento del tutto italiana, anche se parlo italiano e tedesco e ho frequentato le scuole tedesche. Per me il fatto di saper due lingue già da bambina è una cosa in più. Però forse sarebbe anche stato da raccontare com è la situazione al giorno d'oggi. C'e' in particolare un partito che vorebbe il distacco dall'italia e che odiano gli italiani. C'e' ancora molto razzismo nei confronti degli italiani in Alto Adige, tanto che un paio di giorni fa uno di Renon mi ha detto che l'italiano posso andare a parlarlo dopo Salorno (utimo paese prima di entrare nella provincia di Trento). Purtroppo l'ingnoranza è una brutta cosa.
Si ma è come in Romagna quando dobbiamo dire qualcosa di cattivo di quella (e non tutti) persona del Sud: "t'cì un maruchèn, tòrna a cà tua". Quando uno, di qualsiasi luogo vuole farti del male si attacca a tutto. Certo che se vai in Passiertal :-) magari è come dici tu Martina.
@@3LRaetica sì, solo che la situazione non è la stessa. C'è anche una diversità linguistica che non viene accettata, quindi la separazione è spesso molto marcata. Deve capire, che per molti sudtirolesi di lingua tedesca, gli italiani sono ancora visti come "invasori". Non è la stessa situazione di cui parla lei.
I Südtiroler Freiheit (SF) sono folclore, non politica. Poi, contraddizione assoluta vorrebbero un Sudtirolo indipenente nella UE come l'Andorra! Se non sono massoni poco ci manca dato che quello dello spezzetamento degli stati nazionali in tante regioni o macroregioni, all'interno di una Unione Europea potentissima, da far rimpiangere l'URSS, è il piano massonico riservato all'Europa. Se intendeva dire quelli di SF nel suo commento, Martina. Klotz Eva e compagnia.
@@vittoriovedli4819 sarà, ma in Val Venosta cercano insegnanti di Italiano, anche per lezioni private, per i loro figli come non ci fosse un domani. Stesso problema nel Canton Grigioni.
Fantastico video! E mi é stato caro in quanto mia nonna è su tirolese, una di quei 20.000 che è emigrato in Austria per poi tornare a fine della guerra, e mia madre è Degasperi (Che si scrive in questa maniera, il cognome di Alcide in forma staccata “de Gasperi” è una sua variante di origine lombardoveneta). Devo però farti due precisazioni sulla pronuncia: Trento va pronunciato con la lettera E aperta (Trènto) mentre il paese di Lavis (che prende il nome dal torrente Avisio) ha l’accento sulla i e non sulla a (Lavìs). Da lavisano ci tengo, perché ogni italiano che non abita nella nostra provincia lo pronuncia sbagliato! I tuoi video mi piacciono sempre tanto per questo me li guardo sempre volentieri e vado a recuperare quelli vecchi! Continua così!
Complimenti, seguo con piacere il tuo canale e ho apprezzato molto anche quest'ultimo lavoro. Ti do un'altro spunto (ma immagino che tu ci abbia pensato): dopo la questione tirolese, perché non parlare di quella Istriana? Soprattutto nel litorale da Trieste a Pola la maggioranza italiana venne annientata con la forza tra infoibati, esiliati e costretti alla slavizzazione forzata, ma a differenza dei sudtirolesi con gli jugoslavi di Tito non fu possibile il minimo dialogo (già mantenere Trieste fu un successo insperato).
@@chetzdunchien balle. quei territori sono e saranno SEMPRE terrirori della mia AMATA SERENISSIMA! E X PIU'DI 500 ANNI! X CUI TUTTO IL RESTONLO CONSIDERO USURPAZIONE!😡🤬👎🦁🦁🦁WSM
@@chetzdunchien Sembra che nel tuo primo commento tu abbia giustificato il tutto citando il fascismo. La scoperta dell'acqua calda non sembra esserti giunta.
Vado spesso su, perché è una terra magnifica. Parlando con un ladino, mi disse “tanti parlano di annessione all’austria, ma l’Italia ci garantisce l’indipendenza e l’accesso ad un welfare state che l’Austria non ci garantirebbe mai”. Un paese dopo aver reclamato una terra deve essere in grado di governarla. Su questo lo stato italiano credo sia riuscito molto bene
Quando ho fatto il militare io nel 1994 a Merano noi "italiani" eravamo visti malissimo dai locali, e non mancavano di farcelo presente, una delle esperienze più brutte che ho vissuto. Ora credo che le cose siano un po' migliorate in quanto da alcuni viaggi ho notato che i sud tirolesi si sono molto italianizzati, o meglio hanno rimosso molti di quegli "spigoli" tipici dei nordici e al contempo molti italiani, sicuramente quelli che vivono là, si sono nordicizzati con un maggiore rigore e rispetto delle regole.... C'è stato indubbiamente un avvicinamento, pur nelle differenze che è giusto esistano.
0:20 quanto è bello quando qualcuno invece di aprire bocca su di un argomento si fa prima quella domanda "perché". Quel processo mentale lo considero uno spartiacque
Forse bisognerebbe ricordargli chi ha vinto la guerra quella volta, noi italiani non siamo mai stati trattati così con i guanti nelle regioni che abbiamo perso
Grazie per il video; molto interessante! Una sola precisazione: mio nonno Gino, classe 1925, era trentino e mi raccontava che quando era bambino i vecchi dei paesi erano ancora molto legati all'Austria e forse ancor di più alla figura dell'Imperatore FJI. Non saprei se per una questione di "abitudine" (della serie "sono nato austriaco, morirò austriaco") o se per il fatto di aver combattuto la prima guerra mondiale servendo il kaiser. Però in Trentino vedo diverse sensibilità ancora oggi nelle diverse famiglie, anche se a mio avviso l'insoddisfazione nei confronti dell'Italia è più che altro a causa della corruzione e degli sprechi del governo centrale e dell'amministrazione pubblica. Una tematica storica che sarebbe bello approfondire è quella dei soldati trentini che nella prima guerra mondiale combatterono nei kaiserjäger prima in Galizia e nei Carpazi contro i russi e poi sul fronte italiano contro il regno d'Italia. Altra storia quasi sconosciuta è quella dei ragazzi delle province di Trento, Bolzano e Belluno a seguito dell'8 settembre 1943. Come detto nel video, dopo questa data i tedeschi occuparono queste province istituendo l'Alpenvorland. I ragazzi appena diciottenni furono coscritti ed inquadrati in una specie di polizia militare che nella provincia di Trento si chiamava CST (Corpo di Sicurezza Trentino), con uniformi ed ufficiali tedeschi. Purtroppo queste due vicissitudini storiche sono ricordate solo da qualcuno che annovera nonni o bisnonni che furono arruolati tra quelle fila.
Io sinceramente questa "presunzione" dei trentini contro gli sprechi e corruzione dell'Italia non l'ho ma capito, ma hanno visto l'abisso che c'è tra Trentino e Alto Adige? La PAT non fa sprechi? Ha infrastrutture tutte perfette e sempre mantenute come l'Alto Adige? Ogni anno non esce una scandalo di una discariva abusiva? Alcune zone di Trento non sembrano abbandonate a se stesse? Lo sanno che la provincia di Trento è in debito? Hanno mai letto "la farfalla avvelenata"? Il Trentino ha molte affinità con l'inefficacia della cultura italiana... Sorry.
Ottimo video! Tra i migliori e non di parte che abbia mai sentito. Senza soffermarmi sulle ideologie e autodeterminazione dei popoli, ci sono due punti da aggiustare: 1. Le trattative del 1914-1915 tra Austria e Italia riguardavano per lo più oltre alla richiesta del Trentino, Istria, Trieste e Gorizia, anche di allungare il confine Trentino oltre a Salorno (che poi avvenne nel 1922 con l'inclusione della Bassa Atesina nella Provincia di Trento), ma l'Imperatore Francesco Giuseppe non ci pensò manco per scherzo di lasciare neanche mezze porzioni di territori all'Italia... e le trattative si arenarono. 2. Geograficamente parlando la Valle dell'Adige corre dalla Val Venosta alla Val Lagarina che per motivi storico-culturali e talvolta morfologici è stata divisa in Valli o entità più piccole. L'Alto Adige indica l'alto bacino del fiume che lungo i secoli il punto di suddivisone è variato da Merano passando per Bolzano fino Trento (oggi è fermo a Salorno). Mentre il Tirolo prende il nome dall'omonimo castello quando Mainardo II unificò le Valli dell'Inn, dell'Isarco e dell'Adige, sotto il suo dominio, poi sotto gli Asburgo divenne la Contea del Tirolo (a mio parere un concetto geografico Nazionalistico Pan-Germano). I bacini laterali sono un altro paio di maniche, ad esempio la Val Pusteria ancora oggi si dibatte se la Valle arrivi sino al Lavaredo, al Sella o alle Odle, oppure si limiti al fiume Isarco e alla omonima gola, ma tutto ciò che si trova a sud non è Italiano, ma Ladino altra cultura ancora. Insomma... queste sono le tipiche caratteristiche delle terre di confine!
Infatti l'appellativo Alto Adige appiccicato dal Tolomei non ha senso geograficamente. Mi rifiuto da tempo di usarlo invece dell'italianissimo e correttissimo Sudtirolo (attirandomi le "simpatie" dei connazionali italiani di Bolzano :-).
Video molto interessante complimenti Italia ha gestito molto bene la questione sudtirolese concedendo l'ampia autonomia, così facendo loro hanno mantenuto la loro identità, la loro lingua, la loro cultura Diversamente e succeso nei Balcani dove alla popolazione albanese in ex Jugoslavia i veniva negato tutto ed erano costretti a dichiararsi serbi,bosniaci, macedoni e così via altrimenti non i davano lavoro e i rendevano la vita molto difficile
ha ragione, infatti in anni recenti l'esepio italiano era stato proposto come esempio anche per redimere questioni in altre zone di altri paesi anche qui in Europa. se si vuole e si è in buona fede un accordo lo si trova sempre in ogni occasione della vita! sia in quelle grosse che in quelle molto più piccole di tutti i giorni...
Da bolzanina, non posso che congratularmi per l'esaustiva spiegazione della storia della mia terra. Da sempre ho sostenuto che il trattato di Saint Germain che assegnò il Suedtirol all'Italia fu un enorme errore, per non parlare dell'aberrazione delle norme fasciste che proibirono l'uso della lingua tedesca, chiudendo perfino le scuole (nacquero così le Katacombenschulen, dove il tedesco veniva studiato clandestinamente), il che fu la causa del terrorismo scoppiato nei decenni seguenti.
Trattati come spazzatura dagli italiani e dai tedeschi, finalmente l'incubo è finito (e fortunatamente siamo in Italia che ci garantisce la nostra autonomia)
@@italiamia Ancora con la storia della guerra vinta... il confine doveva fermarsi a Salorno, dove la maggioranza era italofona, ma si diede retta ad un certo Tolomei per il quale bisognava considerare le Alpi come un confine naturale, e così per dar retta alla geografia anziché alla storia ci sono stati anni di terrorismo.
@@loredanav.5920 E gli austriaci rispettavano i confini etnici e linguistici? Da quando esattamente sono diventati paladini del principio di autodeterminazione? Nel 1919 dopo aver perso l'Impero? L'Italia vittoriosa sceglie il suo confine, punto e basta. 😁☹️
Documentario molto bello. Unica cosa, il nostro amato Südtirol, in realtà è trilingue. Saluti da un sudtirolese di madrelingua ladina :)
Cosa sarebe lingua ladina??
@@marjansemema1855 La lingua autoctona di quei territori , lingua neolatina ,molto bella, veniva parlata in un territorio più vasto di quello odierno,dato che nel Medioevo i germanici vollero "germanizzare"a forza i ladini( lingua romanza) con la scusa dello "spazio vitale"; tra i più famosi parlanti ladino c'è Giorgio Moroder ,compositore premio oscar ,il suo nome deriva dal ladino "Moruda"(casa di pietra);quindi se oggi alcuni sudtirolesi fomentati si sentono austriaci è solo per ignoranza ..
@@pumpkin91ful grz per l'info, molto interesante..cmq conosco la situazione e lastessa in sud albania con la comubita "grecca" saluti
Grande carissimo Sandro. Ottimo commento, non si deve dimenticare la lingua ladina, la vera lingua originale del territorio. Forte abbraccio dall'Argentina
Signor Sandro Molin una domanda mi sorge spontanea. Voi del sud Tirol vi sentite Italiani? Oppure vi sentite Austro germanici, o semplicemente Tirolesi?
Oppure ogniuno in base al proprio albero genialogico ha la sua identità?
Essendo di Bolzano... posso dire... "un buon inizio!" ma c'e' ancora molto da dire... spero che un giorno ci sara' una part 2 e una part 3... Grazie mille
Al solito, video davvero Figo. E visto che ti scrivo dall'Alto Adige, dove abito da cinque anni, vorrei aggiungere un paio di considerazioni. La questione altoatesina è la questione di una terra di confine, come l'Alsazia o l'Irlanda del Nord. Culturalmente parlando, le etnie italiane e tedesche si sono sempre incrociate in questi luoghi, così come in Trentino. L'Alto Adige è storicamente (eccezion fatta per i bei tempi dell'Impero Romano 😁) germanico, il Trentino è invece di base italica, ma tutti i territori confinanti fungono da ponte tra varie culture, e naturalmente esiste sempre un certo scambio, che implica da un lato arricchimento, dall'altro dissidi. Ovviamente, quando la zona divenne Italiana, non fu facile decidere il da farsi, anche se inizialmente ci furono dei progetti di assimilazione "lungimirante". L'ascesa del fascismo e del nazismo, purtroppo, fece inasprire da entrambe le parti gli scontri nella regione, così come la questione delle opzioni e dell'invasione tedesca. Il fascismo si dimostrò d'altronde un pessimo conquistatore, al contrario dei nostri cari antenati Romani da cui prendeva ispirazione: l'imposizione della lingua italiana rese estremamente difficoltosa l'annessione dei cittadini germanofoni. E a Bolzano è presente un arco di trionfo su cui sta scritto che l'Italia è venuta a insegnare "agli altri" la lingua, la legge e le arti. Pessima idea prendere per il culo un popolo conquistato... Anche i ladini si trovarono coinvolti nella questione, divisi tra la loro origine Latino-Italica e la loro spiccata autonomia linguistica e culturale invisa sia dal fascismo che dal nazismo. Tutti questi fenomeni, in parte italiani e in parte tedeschi, furono la genesi del terrorismo del secondo dopoguerra, contro cui l'Italia dovette combattere per diversi anni.
Insomma, è ovvio che l'Alto Adige non fa parte dei territori "originariamente" Italiani. Sarebbe comunque altrettanto sbagliato dire che non è Italiano. Come hai osservato nel video, Bolzano è tutt'ora una città dove il 75% degli abitanti è di madrelingua italiana, e non è affatto strano incontrare qualcuno che non parli il tedesco. La massiccia immigrazione di lavoratori da altre parti della Penisola, unita alla secolare vicinanza con l'Italia, rendono comunque la zona una terra vicina al nostro Paese, se vogliamo, possiamo dire che è una terra Italiana acquisita, ovvero naturalizzata. Questo portò a un avvicinamento, anche grazie alle autonomie (parlo da federalista convinto), alla tutela delle minoranze, al benessere economico e al turismo che hanno fatto avvicinare sempre di più i popoli altoatesini alle altre genti italiche. Oggi la situazione è finalmente tranquilla, nonostante qualche idiota occasionale (come la ridicola proposta austriaca di concedere ai germanofoni altoatesini la cittadinanza e schutzen vari) la situazione ha trovato finalmente, anche se dopo anni e anni, un suo equilibrio. Purtroppo ancora oggi si tende a dare una rappresentazione stereotipata dell'Alto Adige, diviso tra terroristi filonazisti e una vecchia guardia filofascista, ma la maggior parte della gente non si rispecchia in queste caricature della realtà, e vi invito a non fidarvi quando sentite certe baggianate. Personalmente sono contento che una situazione potenzialmente turbolenta sia stata pacificata e che una regione così spettacolare sia diventata parte della nostra Patria lasciandosi i traumi del passato alle spalle: per l'Italia e tutti gli Italiani, questo è un risultato magnifico di cui andare assolutamente fieri!
Solo tredici mi piace? Molti non hanno la pazienza di leggere un commento lungo, pensato e ben scritto.
Ben detto, concordo appieno su tutto, specie sulla distanza siderale tra processo di assimilazione alla romana e quello alla carlona del ventennio. L alto Adige a me piace pensarlo come un territorio tanto italico quanto germanico, e per questo motivo ricco e inimitabile. Avremmo potuto avere altri esempi simili molti belli, come l Istria e la Dalmazia italo slava e la Corsica italo francese, ma purtroppo errori umani e altrettanti aberranti uomini hanno deciso altrimenti.
@@mrtatti96 Ahaha grazie! 😁 Ma non sono pochi. Poi era il minimo, dopo che Nova Lectio (canale tra i miei preferiti) ha dedicato un video così ben preparato a un argomento che ho a cuore da anni.
andando in val senales da tredici anni e mio padre da 30 posso dire che fra tutti quelli che ho conosciuto si rispecchiano in quello che hai detto e anche io sono d'accordo
@@diegomarchesini2141 Grazie, sono contento che altri la pensino così. Di certo abbiamo avuto possibilità sfumate, però quello che abbiamo conservato è comunque tanto, se pensiamo ad esempio alla Val d'Aosta e al Friuli. Non vedo l'ora che esca il video sulla questione istriana, spero che possa essere un'opportunità per molti giovani per avvicinarsi al tema: mio nonno fu fatto prigioniero in Istria, e ho incontrato di persona diversi esuli. Tra l'altro a Bolzano c'è una targa dedicata proprio a loro, onorante il loro esodo e il loro lavoro al servizio della città. Nel complesso abbiamo tanto di cui andare fieri in Italia, è importante proteggerlo.
Piccolo errore Nova, le trattative tra Austria e Italia non si arenarono a causa dell'Alto Adige, bensì della mancata futura cessione di Trieste. Gli austriaci al massimo arrivarono ad accordarci il Trentino e uno spostamento del confine orientale fino all'Isonzo. Per il resto ottimo video come sempre :)
Piccolo errore : l'Austria protestò ferocemente per le determinazioni del Trattato di Saint Germain-en-Laye del 1919 , davanti alla comunità internazionale ( Stati Uniti Francia Inghilterra che ratificò l'accordo ; alla fine , quale paese perdente l'Austria dovette accettare la cessione dell'Alto Adige- Sud Tirol , di Trieste , Trentino ed Istria ). Un paese perdente non arriva ad accordare nulla .
@@maxgagliano Io parlavo prima dell'ingresso in guerra
@@thelorenz6725 ah , capisco ; perfetto allora ; buona domenica .
@@maxgagliano grazie mille e altrettanto 🙂
Scopro adesso questo canale, faccio i complimenti per l'ottimo lavoro: montaggio, competenze storiche, grafica e professionalità.
Sono da sempre stato curioso della storia intrigante dell'Alto Adige, e conoscevo davvero poco
Si vede che c'è tanto lavoro e studio dietro questo video!! Complimenti!
Anche io sono interessato e vorrei capirne di più.
Due dei miei antenati erano del Alto Adige, e sono partiti per il Brasile all’inizio del conflitto (per quello che ho capito). La loro identità culturale era senza dubbio italiana e solo qualche anni fa per conta di un ricerca del nostro albero genealogico, abbiamo scoperto che loro luogo di nascita nel certificato di nascita era Austria. Mi ha fatto molto piacere guardare questo documentario e ho imparato davvero molto punti importanti per capire un po’ di più quello che riguarda una parte della mia origini. Grazie 1000! 🙏
Allora erano Trentini oppure Veneti di Cortina d'Ampezzo, giusto?
@@davidetoffoletto9981
lo ha appena detto, erano AUSTRIACI!
Lo si evince *dal LUOGO di Nascita!!!!*
@@manfredpalla161 probabilmente erano nati nei territori di etnia italiana sotto il dominio dell'Impero Asburgico. Se sai leggere dice anche che erano di indubbia provenienza culturale italiana.
@@lorenzopeverelli7819
Erano austriaci punto!
Se poi x la loro etnia parlavano p.e. il russo, poco importa, dato che sono partiti ca. 100 anni fa x il Brasile.
@@manfredpalla161 anche Venezia era austriaca, non vuol dire niente quello che dici.
Ciao, volevo fare qualche piccola considerazione. Una premessa, io sono altoatesina, i miei bisnonni arrivarono in Alto Adige proprio negli anni del regime di Mussolini , quindi per tanto nasco di madrelingua italiana. Questo vale per entrambi i miei genitori, il papà con il lavoro ha imparato il tedesco e da quando sono nata sempre mi parla in tedesco (nonostante sia di madrelingua italiana ripeto) perchè voleva assicurarsi che io potessi essere integrata perfettamente nellla nostra società bilingue. Penso sia importante considerare che ad oggi le cose non sono piú come 80 anni fa e che non tutti gli altoatesini che parlano tedesco votano “I Freicheitlichen” partito indipendentista. Cordiali saluti
Molti si fanno prendere dai racconti di qualche cretino, comunque meglio qui in Italia, vedi la corsica, darebbe oro per avere una tutela autonoma (che i francesi a differenza nostra non riconoscono ai LORO CITTADINI)
P. S. Molti indipendentisti se sapessero la storia della Corsica si starebbero zitti
E purtroppo non sei ariana
Non mi sono mai iscritto a un canale più velocemente... Davvero bravo!
Ti trovo pure qua
Grazie per il video! Sono altoatesina di madrelingua tedesca(per questo scusate degli errori!) e tutto era una situazione difficile dove ancora adesso si vedono delle consequenze. Credo che il dialogo tra le lingue aiuterebbe a capire la situazione, per vedere tutta la situazione ma quello nella mia esperienza non succede tanto. Nei peasi si parla tante volte solo il tedesco e nessuno sa bene l'italiano mentre in cittá, specialmente Bolzano, si parla solo l'italiano e non si trova un posto per parlare, per avvicinarsi.
Dal tuo cognome mi sembri più Italiana, più precisamente cognome Pugliese.
Mia mamma è di innsbruck e ogni volta che siamo li non so mai che lingua parlare, mi sento quasi in imbarazzo perché non vorrei "offendere" nessuno. So che è molto caldo come tema!
@@nicolaguidone6561 e perchè, uno non può essere multietnico? Lol
@@annamarial2960 Ma guarda che Innsbruck è austriaca... Non c'entra nulla con il nostro Alto Adige
@@Reds_C lo so bene ci sono creaciuta a metà. Intendo dire, che in alto adige il tema dell'appartenenza e/o dell'identità è sicuramente ancora dibattuto e non so mai scegliere che lingua usare..
Sono Sudtirolese, (ho un padre italiano). Avevo sempre un buon rapporto con la cultura Italiana. 10 Anni fa peró ho scoperto che ci sono i partiti che hanno gli obiettivi: un tirolo o stato Sudtirolese. Per alcuni Anni avevo un Hype per uno stato libero, peró conosciuto poi gli schützen, é diventato un po un clima di odio, e i tedeschi ci chiamarono "Separatisti". Non ha Senso spostare i bordi... Poi i bordi esistono solo nella mente. Da 2 anni sto ascoltando la musica italiana del 2000 con bei ricordi: Gigi d'agostino, gabry Ponte e prezioso. A scuola, a quei tempi cera un clima perfetto tra italiani e Sudtirolesi, la musica ci ha portati insieme.
Mi fanno piacere le sue parole. Sono nata a Bolzano amo l'AltoAdige amo l'atmosfera. Ho 80 anni,. brutti ricordi 1950 quando i bambini a scuola e in Chiesa venivano divisi,... Poi tutto ok. Tutti insieme. Poi con Magnago..... Anni 70-80. altre divisioni.... assurde. Il Presidente Durnwalder è stata una persona corretta, perfettamente con italiani e sudtirolesi , umano gentile. Un vero Presidente per la convivenza fra Italiani e Sudtirolesi.
. Un saluto
????
@@Annamaria-px7od peccato solo che ancora esiste la possibilità di far respirare queste mer…se persone che ti obbligano a parlare tedesco ( o una sottospecie) e ti offendono se gli dici che non parli italiano! Odio immenso per il tedesco! W la lingua italiana fuori i filo-tedeschi
Gli altri possono fare tutti i distinguo che vogliono.
Voi ora siete italiani. E nessuno vi toglierà via mai questa cosa. Nel bene o nel male, è un po' come se fossimo la stessa famiglia ora.
Io sono Friulano. Gran parte del Friuli storico è ora in mano ad Austria e Slovenia. Ma non importa. Non ha più senso parlare di queste cose.
Abbiamo già una terra dove abitare, sta a noi costruirvi sopra qualcosa di buono.
🍃❤️🍃
Complimenti bel video.
Vi auguro un buon caffè con questa piccola donazione
Mille, ma mille grazie per questo video! Non puoi immaginare quanto sono grata. Io sono altoatesina e di madrelingua tedesca. Spesso ci troviamo di fronte a italiani che ci chiedono perché non parliamo l'italiano come se fosse la nostra madrelingua e che - purtroppo - spesso ci insultano. Spero che adesso almeno alcune persone capiscano quanto difficile furono la nostra storia e la vita di nostri nonni. Questo video mi ha fatto piangere. Non è possibile immaginare quanto hanno sofferto i sudtirolesi nel tempo della Option. Oggi tutto si è piú o meno stabilizzato ma comunque è importante per noi avere l'autonomia e il diritto di preservare le nostre tradizioni. Grazie
💪⚪️🔴
mi dispiace per le sofferenze che vi hanno causato gli italiani,ma penso che le sofferenze causate dal occupazione austriaca nel lombardo veneto per un secolo sono state di gran lunga superiori, basta rileggersi Silvio Pellico ,Radetzky..e le 5 giornate di Milano,..la compagna di Garibaldi ,Anita uccisa da una pallottola austriaca,LG eine italiener mit weltanschauung...ich habe in Berlin gewont .
Leonardo Adrian Della Sera Caro
Leonardo Non e una gara a chi è più stronzo , sono Veneto una regione che è sempre stata ricca , e prima con Napoleone che finì con la Serenissima e poi con gli Austriaci dopo il Congresso di Vienna fu occupata e provoco’ fame miseria e molti dovettero emigrare , tanti scelsero le Americhe , nel sud del Brasile ci sono forti insediamenti di veneti che parlano ancora il Veneto ( ho sposato una brasiliana ) quindi questi sono i fatti , da me c’è un ponte con una lapide di marmo che invierei con la scritta : sopravvissuto al Austríaca barbarie .. viviamo in pace e vorrei ricordare che i sudtirolesi non vivono da oppressi ma trattengono i 9/10 del gettito fiscale e preservano la loro cultura , e lingua , e che se fossero parte del Austria non sarebbero così ricchi , per non parlare del apartheid sociale che ancora persiste .. conosco lo statuto .. quindi Caro Leonardo questi sono i fatti .. la saluto .
@@Marco_Aurelio_ROMA hai ragione che adesso stiamo bene. Peró non è sempre stato così. Come dice Leonardo non è un concorso chi ha sofferto di più. Noi che viviamo in un periodo di pace non capiremo mai quanto hanno sofferto i nostri nonni.
Irene Strauß complimenti Irene , hai scritto bene , quanto hanno sofferto i nostri nonni . Brava !! Gut gesagt
Attendo molto volentieri una parte 2 di questo video sulla questione sudtirolese/alto atesina e, visto che ne hai pure accennato, uno sulla questione veneta. Bravissimo! Complimenti!
Ciao Nova, solo una piccola dritta. La parola Lavis si pronuncia con l'accento sulla I, perché è una forma dialettale troncata per indicare "l'Avisio", appunto il fiume che scorre attraverso la val di Fiemme e confluisce nell'Adige proprio in questa città. Comunque vivo in Alto Adige. Grandissimo, porti la storia e la geopolitica su YT-Italia, il che aumenta anche la consapevolezza di chi guarda i tuoi video.
Ottimo servizio.
Comunque, dopo ormai più di un secolo, credo si possa affermare che i rapporti tra italofoni e germanofoni, in Alto Agige, siano improntati ad un modello di convivenza pacifica e di reciproco rispetto. Esempio forse più unico che raro in Europa e, mi azzardo a dire, anche a livello mondiale. Chapeau a De Gasperi e Gruber!
insomma..nn e'proptio cosi'...noi itsliani siamo visti ancora in po con " okki storti" ed hannobragione aggiungo!
Solo i Walsch! Siamo prima Ladini e poi italiani.
Sempre che li paghiamo per restare...
@@robuteolittles1959 hanno ragione, fino a un certo punto.
Questi documentari sono cosi ben fatti, piacevoli e completi che anche ascoltandoli mentre si è impegnati in altro, lascia indelebile una conoscenza che si arricchisce di volta in volta. Potresti fare dei podcast da pubblicare on line: il successo sarebbe assicurato.
Ti faccio i complimenti vivissimi per quello che stai facendo perché avevo perso la speranza che su UA-cam si potessero trovare video seri e con argomenti che riguardassero la Storia e fossero fatti in modo serio ed educato ed molto educativo per certi versi insegni più te che certi professori ci sono nelle scuole o altri youtubers.Ti chiedo sarebbe possibile fare dei video in cui spieghi anche Geografia,visto che ormai molti non sanno più né spiegarla né la fanno studiare perché molti purtroppo non sanno niente in materia(esempio i capoluoghi o dovessi si trovano i laghi,torrenti,fiumi o montagne).Ti auguro di arrivare a 1 milione di iscritti te lì meriti tutti
Se mai dovessi riuscire nei miei progetti, la geografia (insieme anche a una rubrica di geopolitica) sarebbe parte dei futuri piani
Proprio qualche giorno fa pensavo che sapere e sentire di più su questa questione sarebbe stato molto interessante. Come sempre non deludi mai, al prossimo video!
Da napoletano naturalizzato milanese e amante dell'Alto Adige (ci vado sempre in vacanza!) spero che questo resti per sempre una regione italiana! Quando sono lì mi diverto troppo a parlare con i germanofoni e li trovo spesso simpaticissimi. Ok, parleranno tedesco ma a Napoli e in quasi tutto il sud si parla SOLO il dialetto (c'è gente che veramente non sa parlare italiano, proprio come in Alto Adige). Cosa vogliamo dire allora, che Napoli non è italiana? e la Sardegna allora? e la Val d'Aosta? insomma, l'Italia era ed è un potpourri di culture. Ed è proprio questo la sua principale ricchezza!
..i napoletani da sempre sono tra i più realistici ed intelligenti tra gli italiani. Fiero di avervi come compatrioti..
Non credo che i tirolesi avrebbero piacere a sentirsi chiamare germanofoni 🤣 e anche su questo si potrebbe fare un analisi storica 😅
Sostanzialmente hai ragione per il resto d'Italia, ma quella è una provincia in cui si sentono Austriaci e di Italiano non hanno nulla.
Beh oddio... Se uno studia la storia c'è poco di italiano in quella zona (trattati di guerra a parte)
@@Albert-wx3nn c'è poco di italiano in qualunque regione. Chi è italiano? l'Italia è un "accozzaglia" di tanti popoli messi insieme anche un po' forzatamente... Ma da 150 anni siamo un Paese Solo. Godiamocelo e proteggiamolo.
Fra poco si arriverà ai 150.000 iscritti, chi l'avrebbe mai detto! Complimenti per la vittoria ormai prossima e per i video precisi e ottimamente spiegati.
Allora andiamo a prenderci anche la Corsica, Nizza, Malta etc
@@diaz900
l'Africa sta già venendo (in Italia e in Sudtirolo), e non *dovete* neanche più colonizzarli / conquistarli! ;-)))
@@manfredpalla161 ahahahah. Ce ne siamo accorti a partire da Bolzano, purtroppo!
Sono bellissimi questi documentari, li guardo davvero con piacere.
Documentario davvero molto bello, da altoatesino apprezzo la chiarezza e che ti sei attenuto ai fatti senza troppi fronzoli.
Giusto alcuni aneddoti: i miei bisnonni sono arrivati durante l'italianizzazione, iniziando a lavorare alla Lancia di Bolzano, che ormai non esiste più. L'italianizzazione era stata così aspra che quelli che si chiamavano Johann, sarebbero stati rinominati Giovanni. Il fascismo non si è accontentato della italianizzazione dei luoghi, ma si è spinto anche sulle persone.
La "questione altoatesina" iniziò ben prima di quanto esposto, Andreas Hofer combattè contro i Francesi ed è al giorno d'oggi preso (secondo me erroneamente) come figura di riferimento anche per la "lotta contro l'Italia". Diciamo che gli altoatesini non hanno mai visto bene l'occupazione di altri che non fossero gli altoatesini stessi.
Quelli che sono tornati dopo l'opzione tedesca vengono chiamati "ri-optanti" dai locali. Ci sono alcune zone di varie località sudtirolesi che sono note come quartieri dei "ri-optanti". Sono appunto i luoghi concessi alle persone che hanno fatto rientro in Alto Adige, sono solitamente nella parte del paese che prende meno sole o insomma in quella meno pregiata, in quanto nessuno vi voleva edificare, specialmente i contadini.
La storia travagliata dell'Alto Adige continua anche con il periodo delle bombe, come menzionato. Ancora oggi ci sono dei monumenti simbolo di questo periodo, uno su tutti il monumento all'alpino di Brunico, che è stato fatto brillare dai terroristi ben 3 volte. Tutt'oggi dopo (se ricordo bene) 40 anni dall'ultima bomba si parla del monumento ed è un discorso molto attivo per la politica locale. A confronto del monumento alla vittoria di Bolzano coi fasci vittori a mo' di colonna lo ritengo davvero innocuo, ma tant'è...
Credo comunque che il documentario riassuma benissimo i fatti principali che ancora oggi gravano sulla questione altoatesina: si risente tantissimo del fenomeno dell'italianizzazione che ancora oggi, dopo 90 anni, è alle fondamenta delle difficoltà di integrazione in questa regione. Vorrei anche però precisare che non tutti gli altoatesini sono come li si dipinge: non siamo tutti separatisti, anzi. La nostra regione è stupenda, non è una regione facile, per capirla a fondo non basta neanche viverla. La realtà di valli adiacenti è spesso diversissima e la gestione di questa pluralità di persone, lavori, situazioni è già difficile di per se, per non parlare della difficoltà aggiunta dovuta alla nostra storia.
Grazie ancora per aver fatto il documentario, forse ridurrà il numero di persone che mi chiedono: "[...] i cartelli stradali sono in tedesco, perchè cavolo non fate come il resto d'Italia?!".
Fosse quello il problema...
Sono nato a Bolzano 50 anni fa da famiglia italiana. Ho frequentato scuola italiana, fatto il militare con giuramento di fedeltà allo Stato italiano e ne vado fiero, perché l' Alto Adige è Italia. Il tricolore sventola fino al Brennero. L' economia Altoatesina dipende da Roma e non da Vienna. ITALIA sempre.
Bah il Tirolo del sud al contrario dell'alto Adige e più vicino culturalmente all'Austria che all' Italia, per alcuni tratti si potrebbe definire come la Slovenia cioè una nazione tedesca tra persone nel caso del Tirolo del sud mediterranee e nel caso della Slovenia slave
Va bene tutto ma è nato come non italiano , così come i paesi vicino a Trieste sono nati Italiani ma ora non lo sono
Dopo tutti i morti lasciati lì dall'italia nella prima guerra ( vinta) i confini devono restare così. A chi non sta bene che se ne vadano in Germania o Austria. Ciao
@@Lucoski77Anche il Canton Ticino apparteneva al gran ducato di Milano
@@andreacheri3495??? Cioè? Non si capisce. Il Tirolo del sud e l'Alto Adige, sono la stessa cosa!
Ottimo video come al solito.
La soundtrack di Metal Gear Solid 4 è quel tocco in più che lascia cadere la lacrimuccia
"Oddio ma parla di noi!"
Saluti da Bolzano Scazzo ❤️
Bolzano caput mundi
Il maestro Puccetti per niente proprio
@@tommasopuccetti7454 lol no
N.D. Il Molise e’ molto meglio
Un abbraccio dal centro e sud Italia!!
Stazione Ortisei "Loro fengono di Italia?"- "scusi geometra (Filini), ma non siamo in Italia qui?!"
Tu puoi fare scuola di rocci se piahce !!
sicuramente, e ne siamo orgogliosi.
Da altoatesino ti faccio i complimenti, video dettagliato e ben curato
Mi viene da piangere a sapere che so cresciuto con sto canale guardando Gameplay epico/scazzoni e ora mi ci vedo video sulla storia (n'altra mia grande passione)
Veramente bravo Simo. Non mi sono staccato un secondo da questo video. Mi è piaciuto in particolare che tu abbia inserito la questione territoriale e i vari tipi di confine possibile tra il mondo italiano e quello germanico. Questo è un aspetto che mi ha sempre affascinato. Non vedo l’ora di un prosieguo di questa lectio o di altre simili (tipo la questione istriana-dalmata o una sul Trattato di Londra con le concessioni territoriali promesse all’Italia).
Ottimo lavoro Simo e continua sempre così
Allora, non so esattamente cosa dire ma essendo non solo del posto, ma anche bilingue e cioè con un piede nel “mondo tedesco” del Alto Adige e con l’altro in quello italiano volevo condividere due pensieri sulla questione. Premetto che io sono e mi sento italiano e allo stesso modo mi sento Südtirolese, non sono e non devono essere due identità che si escludono. La prima cosa che bisogna capire sui cosiddetti Altoatesini “tedeschi” è che non siamo tedeschi, infatti i tedeschi ci stanno sui coglioni almeno come lo stanno a ogni altro italiano. Questo popolo con tutto ciò che è successo ha evoluto un’identità nazionale propria, se chiedi a un südtirolese cosa si sente di essere non risponderà mai “tedesco” ma molto probabilmente neanche italiano e tantomeno austriaco, dirà semplicemente che è un “südtiroler”.
Passiamo al razzismo fra italiani e “tedeschi”. Me la sento di dire che a grandi linee un odio profondo fra i due gruppi linguistici no c’è più (in alcune valli ancora c’è un po’ di ignoranza che si manifesta in modo leggermente estremo anche in un partito, però devo dire che l’anti italianismo viene visto come ignorante da gran parte della popolazione anche tedesca). Ciò che rimane è una specie di razzismo superficiale, diciamo razzismo da bar (offese classiche “parla italiano che siamo in Italia” e dall’altra parte “parlo tedesco che siamo in Südtirolo), che comunque non è vero razzismo ma rimasugli di quest’ultimo che per via dell’ignoranza di singoli elementi sopravvivono. Se qualcuno ha ancora domande sul argomento rispondo con piacere :).
Bravo, amore per la propria Terra dove si volge lo sguardo. Italiani, Austriaci e Teteschi andate a cantare altrove! Portate i Geld da turisti. 😉👍
Io non odio i tedeschi, così come non odio nessun altro popolo, sarò strano io o stupidi voi? 😴
Sono un altoatesino medio: capisco l'Italiano ma fingo di non capirlo se mi parlano.
Signor LIAM, GRAZIE per il suo educato commento. Sono Italiana e sposata con un tedesco,vorremmo, appunto, trasferirci nel Sudtirolo.
Siamo, tuttavia, preoccupati perché molte persone ci dicono che sono razzisti sia contro i tedeschi che italiani.
Ed io mi chiedo com'e' possibile tanto odio.
Io, nel sudtirolo, ci sono SEMPRE andata in vacanza anche da sola e sono sempre stata la benvenuta....
Spulciando annunci di lavoro, sembra che il tedesco sia un MUST ed io lo capisco abbastanza ma lo parlo poco perché non mi piace (parlo italiano e inglese).
Spulciando gli affitti mi e' venuto un accidenti perché sono davvero alti e bisogna,per sostenere il tutto,lavorare in due.
Sono qui a chiederle,in che zona ci consiglia di andare?
Grazie in anticipo.
@@rosedawson7425 in che zona? mah la zona meno rurale e più "italiano frendly" (si lo so che suona male ma per rendere l' idea) è la zona di fondovalle che si estende dal confine con trento, raggiunge bolzano per poi proseguire fino a merano.
val venosta, valle del isarco, val pusteria e valli montane minori sono a larga maggioranza tedesca.
comunque può capitare che se in un locale ordini in italiano ti servono dopo di chi ha ordinato in tedesco, perlomeno così mi hanno detto (sono trentino e non frequento molto i locali in alto adige).
si, gli affitti sono indubbiamente alti ma i salari più alti rispetto al resto d' italia, ovvio che a bolzano periferia sono più cari che in centro di qualche migliaio di abitanti che dista 10-15km.
Sei davvero bravo. Quando ho un pò di tempo corro sul tuo canale a seguire i tuoi video. Un saluto dalla Provincia di Salerno.
La prossima volta la questione istriana.
Ne uscirebbe fuori un video da 24 ore continuative, come minimo...
Sarebbe un ottimo video e forse (ribadisco, forse) aiuterebbe ad istruire gli italiani sulla complessità politica, linguistica e culturale di quelle zone. Altro che frasi fatte tipo Istria e nostra. Il discorso li è molto complesso è la zona ha cambiato stato tante volte in pochissimi decenni.
@giorgio lapper Mi verrebbe da dire che effettivamente gli italiani ORA sono pochi. Dopo le purghe titine e il massacro degli italiani in quelle zone, per forza che ora ce ne sono pochi: chi non è morto è fuggito. Poi sì, ovviamente quelle zone sono sempre state terreno di scontro negli ultimi 200 anni. Il problema dello storico sta nella difficoltà di studiare la storia restando oggettivi, ma la storia si fa per sentimenti delle persone, al che sono le persone che fanno la storia
@@fabioartoscassone9305 L'Istria era da anni una bomba ad orologeria pronta ad esplodere da un momento all'altro, così come Fiume e la Dalmazia. Gli Austriaci fecero di tutto per annientare i nazionalismi mettendo contro slavi e italiani. Le coste sono state da sempre popolate da italiani mentre le zone interne da sempre popolate da slavi, stesso discorso per Trieste. Ciò che è successo era inevitabile in quanto l'idea di Impero nel '900 era ormai primitiva, l'Impero Austro-Ungarico sarebbe caduto comunque. Se in più ci mettiamo in mezzo la fissazione di espansione e di superiorità dell'Austria siamo a cavallo.
@@fabioartoscassone9305 L'Austria era un'Impero multietnico che già nel 1848 con la questione magiara stava dando segni di cedimento. Mi dispiace, ma è così. Nel 1918 l'Austria stava combattendo una guerra mentre la Cecoslovacchia, l'Ungheria e il Regno degli Sloveni, Dei Croati e dei Serbi (Jugoslavia) avevano già dichiarato l'Indipendenza. L'Impero Austro-Ungarico era retrogrado e fortemente conservatore, mentre intorno a loro dal 1848 partivano moti rivoluzionari in tutta Europa per ottenere la Costutizione, c'era il Romanticismo e in tutta Europa si cominciava a parlare di Patria e dei miti delle nazioni. IL suo corllo è stato un crollo inevitabile che sarebbe arrivato con o senza la prima Guerra Mondiale. Non confondere un'Impero coloniale con l'idea di Impero che c'era nella Storia Moderna.
Caro amico, la seguo sempre con molto interesse, apprezzando fortemente la sua preparazione culturale. Proprio per questo la inviterei ad essere meno "presentatore decisionista", sempre alle prese con i tempi strettissimi della tv. La storia e' una cosa seria e per farla comprendere bene a tutti, indipendentemente dalla preparazione culturale di ognuno, c'e' bisogno di calma e gesso. Raccontandoci la Storia cosi' velocemente come fa lei, a mio parere della sua Nova Lectio non resta niente a nessuno. Con stima e simpatia, continuero' a seguirla con molto interesse.
"Soddisfece".
Iscritto.
Carissimo, ho sentito che sei stato in Ferie in Val Venosta. Io li ci sono vissuto dal 1970 al 1985, poi (ci ho lavorato dal 1994 al 1999) , sono classe 1966. Sono di madre della Val d'Ultimo e di padre Marchigiano e ora per motivi familiari sto nelle Marche. La Tua esposizione è da 30 e lode, perfetta, completa, precisa e veritieri.
La realtà di lassù è complessa. Ciao bravissimo.
Potresti fare un video sull' ucraina, la divisione tra russi e ucraini.
No perchè poi scoppia una guerra nei commenti tra quelli pro Putin e quelli contro!
@@Antonio-zs6bh Scoppiò cosi la WW3
Cerca i video del professor Aldo Ferrari della ca foscari su questo argomento. Sono i migliori che abbia trovato
Alla fine gli Ucraini sono Russi misti a Tartari e Turchi.
@@alfonsoalfonsini3803 La quarta, la terza è quella scatenata da Umberto Bossi!
Io ho una mamma di Bologna e un papà di madrelingua tedesca nato a Bolzano. Io abito a Bolzano e sono perfettamente bilingue. Mi piace il video perché ha informazioni utili e corrette. Detto ciò posso solo dire che mia bisnonna e i miei nonni hanno sofferto davvero molto. Immaginate che ci proibiscano di parlare l’Italiano, ci cambino i nostri cognomi e ci tolsero il lavoro. Per questo ancora oggi alcune persone (soprattutto anziani) dicono di non essere italiani. Hanno un brutto ricordo...
bozen
E te credo hanno un brutto ricordo. E la "italianizzazione" peggiore la fecero dopo il 1948. Vedi la vicenda tristissima di Curon Venosta, Resia, e altri 3 villaggi sommersi. E di tutte le linee di alta tensione Enel fatte passare persino sopra i masi e in spregio al paesaggio (oltre che alla salute delle persone). Va detto che, ora, Terna sta rimediando con interramenti, acquistando gli immobili sottostanti le linee elettriche di alta tensione, o cambiando il percorso. Ma sono passati anche oltre 50 anni dai danni che fecero.
@@3LRaetica e normale dopo quando secolo di occupazioni austriaco.
@@geco_sauro3467 Bolzano
@@3LRaetica grazie per questa informazione interessante e particolare
Forse il tuo migliore documentario storico/politico..
Riuscire a seguirti senza fare pause e rewind è profondamente appassionante.
Personalmente in questo argomento ritrovo fresco e attualissimo il divide et impera.
Parleresti della questione di Trieste: tra l’Austria, l’Italia ed il TLT
Sarebbe interessantissimo in effetti!
Se non sbaglio c'era una storia strana. Sbaglio o riguardava l'impero austro-ungarico?
@xxsonounproxx lol mai vero a Trento l’unica cosa Italiana fino al 1918 era la lingua la cultura è sempre stata di stampo mitteleuropeo...abbiamo più cose in comune con Salisburgo (Austria dall’800) che con Verona
@@danielpaletti9087 E QUINDI???
Trieste è slovena
Ciao Simone, cosa ne penseresti di un video su Bismarck? Cancelliere/corazzata, a te la scelta!
Capitale del Nord Dakota
Questo canale di volta in volta migliora. Meriti solo che complimenti. La questione altoatesina è una di quelle cose non vengono quasi mai studiate a scuola, nonostante siano per l'Italia del 900 una delle cose più importanti. Li abbiamo avuto tutto quello che è successo nella nostra storia. E purtroppo ancora oggi ci facciamo i conti. Non so in quanti lo sappiano ma per la prima volta nella storia della repubblica il consiglio comunale di Bolzano, recentemente, ha stabilito che si può essere assunti in ospedale pur non parlando italiano, quando agli italiani è obbligatorio avere un certificato di conoscenza del tedesco, proprio come succede il Val d'Aosta. Purtroppo quella zona è destinata a vivere in queste contraddizioni incredibili. Del resto ci sono nati Cesare Battisti e De Gasperi ma allo stesso tempo ci sono nati quesi rincoglioniti della "dinastia" Klotz.
Come vedi dai commenti (peraltro piuttosto moderati), la questione è davvero spinosa e controversa... si tace per evitare tensioni... tensioni vere!
A Cesare Battisti, mentre veniva trascinato al patibolo, il di lui padre gli sputò in faccia, rinnegandolo! Cosa hai contro la Signora Klotz?
@@francolarentis8795 La signora Klotz è stata eletta per anni e per legislature nel consiglio comunale e regionale di una nazione che lei vuole abiurare, tacciandola di essere una nazione di invasori. La signora Klotz però quando vaneggia di questa sua fantomatica oppressione italica, non menziona i milioni incassati sull'unghia del suo vitalizio, non menziona i soldi di sovvenzione che partito e mezzi di partito godono. Non contiamo le pubblicità dove si perculavano le aziende ospedaliere italiane. Però questo soggetto, non ha mai chiesto scusa per quella merda di terrorista del padre ( nazista) . Serve altro?
Tu non conosci il Trentino e il Südtirol. Ja.
Pepito Peraria c’è qualcosa che ho detto di errato ?
Grazie Nova Lectio per questo meraviglioso video sul meraviglioso Trentino-Südtirol, ne sono rimasti veramente pochi di canale youtube come il tuo! Sei una speranza per la diffusione di questi contenuti anche ai piu giovani come me
Da altoatesina di madrelingua italiana, ti ringrazio per questo video. Pochi conoscono la storia e la "questione" dell'Alto Adige. Noi, nipoti e pronipoti di quegli italiani arrivati dal Veneto, dalla Lombardia e persino dal sud Italia, venuti a "colonizzare" questa terra, spesso non ci sentiamo né italiani né austriaci. Noi amiamo questa terra, così come la amano gli altoatesini di madrelingua tedesca. Certo, nonostante siano passati tanti anni e diverse generazioni e tanto si sia fatto per una tranquilla e produttiva convivenza, ancora oggi c'è chi punta i piedi cercando di dividerci in differenti fazioni. L'importante per tutti noi che viviamo qui è il rispetto, che è alla base di una buona convivenza.
Condivido appieno. Amare e rispettare.👍
@giorgio lapper vorrei vedere se non fossero piu a STATUTO SPECIALE..... li si che comincerebbero i dissapori....
a colonizzare
Secondo me sarebbe meglio se l'Italia vi cede all'Austria, anche vendendo una provincia che ha sempre creato solo problemi. Non siete italiani ma austriaci. Sarà interessante vedere come l'Austria gestirà un terzo di Italiani che ci abitano e lì ci sarà da ridere.
Gli abitanti autoctoni dell'alto adige sono i ladini. I primi a colonizzare questa terra sono stati i germanici. La stessa cosa che è accaduta in alto adige è successa al canton grigioni.
Bellissimo video, come sempre! In tutto questo, se da non sudtirolese posso permettermi, mi verrebbe da dire che si dovrebbe smetterla di giocare al "c'ero qui prima io" e finirla con la pratica assurda della proporzionale etnica. Secondo questa logica vogliamo tornare alle buone vecchie province romane di Rezia e Norico? Allora d'ora in poi si parla tutti latino! Ma dai, per piacere... Dovrebbero solo essere tutti contenti di poter crescere e vivere bilingui o trilingui in una delle regioni più belle e prospere d'Europa. Al giorno d'oggi dovremmo tutti sapere almeno tre o quattro lingue per dirci cittadini del mondo e loro due o tre le hanno lì a disposizione comode comode. Io ci vedo solo vantaggi e ricchezza culturale. Se poi proprio si dovesse attribuire la "paternità" di quella terra a qualcuno, comunque, la attribuirei ai Ladini, la prima grande cultura stabilitasi in quelle terre, tra quelle sopravvissute fino ad oggi. Ladini che, a quanto ho letto, sono stati pesantemente germanizzati nel corso della dominazione austro-ungarica. A tal riguardo, qualcuno mi sa dire qualcosa? Confermate o smentite? Ho letto che i cognomi ladini furono germanizzati. Così Costa diventò Kostner, Mus diventò Mussner, Planac - Planatscher, Mureda - Moroder, Ciaslat - Kasslatter, Plan - Ploner, etc... e anche il cognome dell'attuale presidente della provincia, Kompatscher, sarebbe la germanizzazione del ladino Ciampac. Qualcuno ne sa qualcosa? Questo mi incuriosisce parecchio perché anche oggi pare che certi ladini, o almeno i politici, tendano a piegarsi verso le istanze germaniche invece di affermare pienamente la propria cultura Ladina che, come dice il nome, è di origine Latina, appunto. E la lingua è chiaramente una lingua romanza. Grazie/danke/n gra de cuer!
Marcia su Bolzano, Italianizzazione(fascista) - tutto su internet
@@chetzdunchien GERMANIZZAZIONE del Sud Tirolo per ordine di Francesco Giuseppe I d'Austria, 1866.
concordo
Video sulla questione Corsica , te la butto lì
Vero, sarebbe bello farci un video di approfondimento; anche e sopratutto perché gli indipendentisti corsi (perché sì, esistono) vogliono l'annessione con l'Italia (ma quando mai io vorrei entrare in un paese merdoso, corrotto e disfunzionale come questo, che se ne restino con la Francia dico io!). Esiste perfino un giornale corso online scritto in italiano.
Io ad esempio lo vorrei su Nizza e Savoia...
Non digerisco l'inganno di Plombiers come quello di Versailles sulla Corsica.
è consentito sparare merda solo sull'Italia...
@@minotaurus91 è vero che molte volte un corso preferisce parlare con un italiano piuttosto che con un francese. Ma non credo si vogliano annettere all'Italia. Alla fine è stata pisana per tipo 200 anni e genovese per 400. Dominazioni di genti italiche ne ha avute insomma.
Complimenti, c'è un detto, 《 chi sa la storia, saprà il futuro. 》 Quello che sto vedendo oggi, è successo nel passato. Grazie mille per il lavoro che stai facendo.
Ciao Nova Lectio complimenti per il tuo canale. A quando un servizio sull'impero Asburgico? Grazie continua cosi'!
Molto bello, sarebbe bella anche una narrazione parallela altrettanto riassuntiva e precisa della storia dei Ladini. 👍
Quindi l' Austria ha tutte le ragioni più il south tyrol sud Tiröl
Ciao io semplicemente dico che durante un soggiorno nel sud Tirolo ho trovato tanta educazione e gentilezza, gente da lodare...
grazie mille.
approfondisci molto ogni singolo argomento.
lo esponi in modo chiaro e facile da capire.
complimenti davvero.
Complimenti per il video! Veramente interessante e ben organizzato.
Sarei veramente curioso di capire l’evolversi della questione altotesina nel dopoguerra fino ai giorni d’oggi....spero proprio che proporrai un continuo di questo video!
Da bolzanino dico che la questione "Alto Adige-Sudtirolo" è un po' più complessa di quello che ho letto nei commenti. Ci sono movimenti politici che vorrebbero il ritorno del Tirolo Cisalpino all'Austria, senza rendersi conto che perderebbero tutti i vantaggi che lo Statuto di Autonomia garantisce loro, primo fra tutti la proporzionale. Il video è stupendo e, magari, meriterebbe un approfondimento
L Austria è un paese federale, non credo che ci siano differenze così marcate tra regione autonoma italiana e regione federale austriaca. E comunque le nostre competenze gestionali (sono Trentino) non sono privilegi, ma responsabilità. Lo si è visto bene con la crisi covid!
@@TheZaratustra1989 "le nostre competenze gestionali"? Ahah, intendi quelle di portare le vacche al pascolo? "Sì è visto cosa con la crisi covid"? Ma se l'università di Trento faceva/fa di tutto per non chiudere o fare lezioni online!
Dai su, torna coi piedi per terra che a ricchezza prodotta sia complessiva che pro capite non siete (I) fenomeni.
@@qualberto come ti permetti di offendere? chi ti conosce, ignorante? ti cito le competenze che ricordo, visto che ignori a piè pari cosa comporti una regione a statuto speciale: gestione strade, sanità pubblica, istruzione, gestione territoriale (infrastrutture, gestione boschiva) e mille altre. te scendi da quel piedistallo di ignoranza e informati su come è gestito il tuo paese. E visto che fai fatica a comprendere un testo, te lo spiego, ignorante; con crisi covid intendo che la gestione della pandemia è stata a carico completo della provincia di trento, con i mezzi che abbiamo senza chiedere un soldo in piu allo stato. Ti è piu chiaro o devo esprimermi a rutti che forse o capisci meglio?
@@TheZaratustra1989 @moreno bernardelli tranquillo Bro, prendi un bel respiro e rilassati. Nessuno intendeva offendere te e il tuo sacro Trentino. Però insomma non si dica che non siano privilegi, come quello tributario.
@@qualberto probabilmente il Trentino Alto Adige è più ricco della tua regione...
Parlerai mai delle questioni del confine occidentale? A lungo conteso tra francofoni e italofoni
Parli di Nizza e Savoia? Davvero sono stati contesi? A parte ovviamente dopo la seconda guerra di indipendenza, a cui lo stesso Garibaldi partecipò con i suoi cacciatori delle alpi, e che soffrì nel vedere la sua città natale, Nizza appunto, finire sotto il dominio francese. Ma fu il frutto degli accordi di Cavour per ottenere aiuto da Napoleone nella guerra contro l'Austria che portò a liberare tutta la Lombardia
Da persona che ci vive direi che é tutto molto meno interessante rispetto ai confini orientali e nord-orientali. Fra italiani e francesi c'è più una rivalità campanilistica (come si vede bene anche a livello calcistico) che veri problemi etnici o nazionalistici. Anche perché l'affinita' culturale e di stile di vita é molto alta. Anche a livello linguistico la separazione é molto meno marcata col francese rispetto al tedesco o alle lingue slave. Ed i dialetti locali (piemontese, occitano/patois e ligure) si collocano fra le due lingue rendondone ancora piu' sfumato e graduale il passaggio.
@@eziogallicchio4729 da sanremese confermo quanto dici, almeno in gran parte. Quanto hai detto ai giorni d'oggi è totalmente vero: oramai siamo due popoli diversi ma relativamente affini, anche se c'è quel sentimento di rivalità che è generalmente sentito quanto effettivamente campanilistico.
Se si parla a livello storico invece possiamo allungarci e non finirei mai di parlarne poiché, da nazionalista e amante della mia Terra e della sua storia, sono più che informato su quanto accaduto nel passato; non mi dilungo più di tanto ma mi accontento di dire che la Francia ha sempre attuato una politica di "genocidio culturale" che è stata attuata sia nel 1860 che nel 1947 con l'alta Val Roja.
P.S.:Al giorno d'oggi solo un fatto è rimasto negli abitanti dell'ex Contea di Nizza. Tendenzialmente sono proprio loro a trattare noi italiani con un senso di superiorità che non hanno gli altri francesi dal Varo in poi; questi sono fatti particolari poiché compiuti proprio da francesi di origine italiana (oppure italiani rinnegati, dipende come la si vede!); altra cosa interessante, quando sono stato in Normandia, identificano gli abitanti dell'ex Contea di Nizza come "italiani".
@@mattiacaldari1084 sì quella dell'alta Val Roja dopo la 2 GM é stata un'autentica porcheria paragonabile a quanto ha fatto il fascismo in Alto Adige dopo la prima. Però mi sembra che sia stato più che altro un gioco politico (quelli Francesi avevano bisogno di un trofeo) che a livello di popolazione. E mi pare che ci sia stato pure un referendum molto contestato e con forti sospetti di frode.
@@eziogallicchio4729 in alta Val Roja, ad esempio, proprio quest'estate ero salito a studiare quanta italianità sia rimasta quindi conosco abbastanza bene la storia. De Gaulle puntava a alti compensi nei confronti dell'Italia: voleva annetterci fino a Imperia, prendere la Valle d'Aosta e fece pure un pensierino a Cuneo. Grazie a Dio gli Stati Uniti li fermarono.
Per quanto riguarda la Val Roja De Gaulle ebbe il contentino di Tenda e Briga non tanto per aver la soddisfazione di ottenere qualche territorio, quanto perché il Roja è un fiume di portata importante e lì avevamo le dighe per noi sacrosante, la più importante è quella di Casterino (non hanno francesizzato il nome). Il referendum fu ultra falsato palesemente; basti pensare che a Briga ci furono, teoricamente, 759 voti favorevoli all'annessione alla Francia contro 26 sfavorevoli e, dopo l'annessione, si dimezzò quasi la popolazione per via del "mini-esodo" dei brigaschi. Dopodiché ecco che è stato attuato il "genocidio culturale" francesizzando i nomi anche dei morti. Ad esempio nella piazza principale di Tenda, dove c'è il solito monumento ai caduti paesani nelle due guerre, cambiarono in nomi dei caduti francesizzandoli... Caduti italiani con la divisa italiana in una guerra contro la Francia.
In ogni caso anche nel 1860 nella Contea i fatti furono praticamente i medesimi. Falso referendum, francesizzazione dei nomi, repressione dell'italiano (ad esempio venne bandito lo storico giornale di Nizza, "Il Nizzardo") e in più, nel 1871 quando Garibaldi divenne deputato francese e gli impedirono di fare un discorso in parlamento in difesa di Nizza, ci fu la repressione nel sangue dei Vespri Nizzardi con la conclusione di un vero e proprio esodo nizzardo.
Complimenti, da altoatesino spero di vedere presto la seconda parte!
Video molto interessante, dovrebbero vederlo i turisti italiani che vengono in altoadige offendendosi se qualcuno non capisce bene la loro lingua, senza sapere che il 75% degli altoatesini sono di madrelingua tedesca.
Io sono nato qua, i miei nonni hanno gestito un maso ai tempi del fascismo, tanti fatti storici nemmeno li conoscevo ma se posso dire una cosa, la vera minoranza negli ultimi decenni in altoadige erano gli italiani, sin da bambini discriminati e costretti ad una apartheid voluta dai politici tedeschi per evitare che i sudtirolesi venissero a contatto con noi walscher (vedi scuole separate, sistema proporzionale nel lavoro pubblico, patentino di bilinguismo ect...).
Per loro sfortuna questo sistema non ha funzionato ed ora, complice anche l'immigrazione, cè più mistilinguismo e rispetto per le diverse culture, in particolare i matrimoni tra gruppi diversi hanno creato italiani-sudtirolesi perfettamente bilingui che se ne fregano di fatti storici risalenti a 100 anni fa: bisogna guardare avanti, non indietro.
Complimenti per il video.
andare in provincia di Bolzano e dire "siamo in italia, quindi si deve parlare italiano" è davvero da cafoni...
@@backslash68 Hai ragione ma purtroppo c'è molta ignoranza su questo, la maggior parte dei turisti italiani che visita la provincia di BZ non sa nulla della sua storia, tanti non sanno nemmeno che sono 2 provincie totalmente differenti come cultura e tradizioni e credono di essere in trentino anche se magari sono in val pusteria. :)
Dici benissimo. È importante guardare avanti, alla faccia di tutti coloro, germanofoni o italofoni che siano, che vogliono spargere sale su vecchie ferite: questa gente non è né Italiana, né Tirolese, né Austriaca, non meritano nessuna attenzione né considerazione. Bisogna lavorare insieme per aumentare il benessere e diminuire le distanze, sia per il bene dell'Alto Adige che dell'Italia
@@LordGrifone Per l'italiano medio è tutto TRENTINO.
Però è ancora così, l'apartheid culturale esiste ancora ed ancora viene perpetrata, altrimenti scuole ed asili sarebbero misti da un bel po'. E ha funzionato eccome, io non ho imparato il tedesco (figuriamoci il dialetto) e moli altri come me.
Questa "dömur mínar og herrar" ... l'hai detto perfettamente. Ciao dal Islanda!
Takk kærlega fyrir
Nel prossimo video potresti parlare della Siria prima della Guerra? Purtroppo da Siriano il mio paese è conosciuto solo per quello, ma io vorrei che la gente conoscesse com’era prima.
Argomento segnato! Grazie per lo spunto
@@NovaLectio (oddio mi ha risposto) Prego, lieto di aver dato uno spunto.
Posso testimoniarlo io visto che in Siria ci sono stato in moto dall'Italia per proseguire poi verso la Giordania (era il 2008): la Siria prima della guerra era un Paese davvero bellissimo, pieno di gente di un'ospitalità assoluta e disinteressata.
Ricordo il silenzio mentre sopra la mia moto osservavo il sole calare sulle antiche rovine di Palmyra, nel deserto verso l'Iraq: un momento indimenticabile, ma indimenticabile è stato davvero l'affetto che i siriani mi hanno riservato sia in andata che al ritorno dalla Giordania, che era la meta finale del raid.
Capisco che il tema è vastissimo e tu sei riuscito a contenerlo in termini accettabili e, soprattutto, documentati e corretti: chapeau!
Mi sarebbe piaciuto un rapido accenno alla figura del canonico Gamper: bell'esempio di tentativo di smussare le controversie e di proporre soluzioni di pacifica convivenza.
il "manifesto di Dignano" (Dignano d'Istria), riportato al minuto 07:44, è un comprovato falso di stampo "Titino" come dimostrato dall'Unione degli Istriani in una recente conferenza stampa (Agosto 2020). Suggerisco un approfondimento e - quindi - la rimozione dell'immagine
vai su google e digita - Italiancich, poi leggi l'articolo e poi si potra discutere, inoltre cerca pure Campi di concentramento per slavi, Circolare 3c, Mario Roatta
@@chetzdunchien Indipendentemente dalle (innegabili) atrocità commesse dagli Italiani resta il fatto che il "manifesto di Dignano" (min 07:44) rimane un falso storico. Detto questo c'è da ribadire che gli italiani, a differenza degli slavi, non hanno commesso "pulizie etniche" come invece è avvenuto ai danni dei nostri connazionali che in Istria sono passati dal rappresentare il 60% della popolazione all'attuale 5%-8%. Diamo il giusto peso alle cose!!!
@@chetzdunchien non ci vedo nulla di male
Frequento il Südtirol da sempre, lo amo e lo considero casa tanto quanto la mia Sicilia. Con questo video finalmente comprendo le sfaccettature celate dietro gli adesivi “Südtirol ist nicht Italien” che ancora oggi si trovano qua e là. Grazie davvero.
Se frequenti la Sicilia sai che anche i Siciliani amano dire qualcosa di simile nel proprio dialetto , nonostante ciò , I Siciliani si sentono Italiani , come lo sono ; ogni Regione ha il suo dialetto e in Alto Adige c'è un dialetto tedesco ; simile , e mai uguale , al tedesco . E' comunque Italia . Sono passati oltre 100 anni da che l'Alto Adige è Italia , e Bolzano è ormai tricolore a tutti gli effetti , e felice di esserlo ; quello che dici tu , adesso lo dicono gli anziani di Vipiteno o Bressanone , seduti su qualche sedia di legno davanti al bar , oltre alle scrittine , segnali e adesivi di qualche denigratore , come ce ne sono ovunque. AltoAdige orgogliosamente Italiano .
@@maxgagliano Abito in Sicilia, frequento proprio Vipiteno da una vita e le tue parole non rispecchiano del tutto la mia esperienza.
Se è vero che a Bolzano si respira italianità, già a Bressanone l'atmosfera comincia a farsi più tedesca. A Vipiteno, poi, non sono soltanto gli anziani seduti al bar a mostrare di essere culturalmente poco italiani: le famiglie di lingua tedesca sembrano essere la maggioranza e quelle realmente bilingue sono una rarità; quando i turisti vanno via, la lingua che si sente di più in giro non è l'italiano e spesso nelle attività commerciali si parla un italiano stentato e brutalmente tradotto dal tedesco (vedasi l'abuso del verbo "ricevere" e della parola "indietro", oppure "euro" pronunciato quasi ovunque "oiro"), per non menzionare l'italiano goffo di molte malghe (penso a quelle di Racines e Ladurns, ma anche ad altre sparse qua e là). Del resto i giovani vipitenesi per divertirsi spesso preferiscono Innsbruck a Bolzano (comprensibilmente, visto che alla fine è pure più vicina) e molti decidono anche di frequentarvi l'università.
Inoltre secondo me paragonare la lingua tedesca che si parla in Alto Adige ai dialetti delle altre Regioni non è corretto: certamente a Vipiteno e dintorni non si parla l'Hochdeutsch e probabilmente anche un tedesco potrebbe avere qualche difficoltà a capire il dialetto locale se il tirolese di turno si mettesse a parlarlo in modo stretto, ma in tutto l'Alto Adige c'è il bilinguismo a tutti gli effetti (e in talune zone anche il trilinguismo, visto che c'è pure il ladino), tanto che si fa perfino un concorso in magistratura ad hoc, e non mi risulta che questo accada in altre Regioni.
Ad ogni modo, w il Südtirol, che è bello proprio così: con tutte le sue sfaccettature.
@@Svevam Buonasera ; mah ; a me sembra che tu abbia confermato piu o meno quello che avevo detto ; io abito in Calabria e conosco Bolzano bene , e paesini piu a nord di passaggio ; quindi , confermi che Bolzano , il capoluogo di regione del Trentino Alto Adige , è Italianissima e i suoi abitanti di più , mentre nei paesi limitrofi si avverte ciò che dici tu , che è esattamente , sebbene detto con un pò di enfasi , ciò che avevo detto anch'io io . L' Italiano stentato di avverte a Reggio Calabria, Catanzaro , Noto , Foggia, e spessissimo il dialetto locale prevale sull'Italiano . Sono ragioni vecchie come la lingua volgare , e nonostante , come ben affermi , nessun dialetto possa essere paragonato ad un altro in Italia , tutti hanno in comune il fatto che spesso vengono usati più dello stesso Italiano , e l'Alto Adige non fa eccezione . Il fatto che , come tu stesso fai rilevare , il dialetto parlato in maniera diffusa nei paesini , non sia esattamente tedesco ( anzi ne è abbastanza lontano ) come mi è stato riferito , anche , da persone di madre lingua tedesca , ti sta ad indicare che non vi è una particolare situazione rispetto alle altre regioni , non potendo accostare quel dialetto , per quanto usatissimo , ad una lingua nazionale di un paese sovrano e straniero , e deve essere necessariamente declassato , e considerato solo un dialetto . In questa ottica troverai che in Puglia ci sono popolazioni quadrilingui , essendo i dialetti di Foggia o Lecce o Bari . lontanissimo l'uno dall'altro . In Calabria un Reggino non capisce nulla del dialetto Cosentino e cosi via . Vero è che in Alto Adige , le minoranze linguistiche ( non solo pseudo tedesche ) sono preservate con vero e proprio insegnamento scolastico , ed è questa la particolarità , ma considera che le Istituzioni che insegnano le due lingue o addirittura solo il tedesco non sono Statali ma Private . Credo che sia una cosa che si perderà nel tempo , necessariamente . In ogni caso tutte queste argomentazioni , andando al sodo , sono ben poca roba rispetto a qualsiasi velleità ( paventata in passato ) di una autonomia o di una annessione ad altri paesi stranieri . Non c'è il minimo presupposto per tutto ciò , e quindi , che parlino il loro dialetto come desiderano ; nessuno obiettera' nulla , fintanto che nessuno in osteria mi porga il menu in solo tedesco o non mi si chiami straniero in quello che è il metro quadrato che sto occupando , sito nel territorio del mio paese. Sì , W l'Alto Adige , Italia , territorio dove hanno versato mari di sangue ragazzi di 17 18 anni , della tua Sicilia ( e mia ) , partiti senza sapere neanche cosa fosse .
Per me non sono italiani ed è giusto che la provincia venga annessa all"Austria
@@pietrofarris4681 per me casa tua nn e' tua ed e' giusto che venga annessa alla mia ; quindi prepara le tue cose e dammi le chiavi
Bellissimo e interessantissimo video! Grazie Simone! Ti seguo da molto ed essendo appassionato della Storia del Novecento questo sul Trentino va di diritto dritto nella mia top 5 dei tuoi video (insieme all'intoccabile video "What if la Germania avesse vinto la ww1 - che ho visto tipo 10 volte 😂)
Ma che c'entra il Trentino, qui si parla di Alto Adige
Bravo, in pochi minuti hai spiegato tutto, così quando mi fanno domande stupide in giro per l Italia gli mando il link e non devo star sempre a spiegare le stesse cose a persone che non capiscono molto
Ammetto che ormai le mie considerazioni risalgono ad impressioni nate alla fine del secolo scorso. Allora era palese che i gruppi linguistici e presumo anche etnici fossero 3: tedeschi, ladini e italiani. Per un' italiano che si recasse per turismo in provincia di Bolzano un conto era andare in val Venosta dove molti fingevano di non comprendere neppure l' italiano, un conto era andare in una valle ladina dove forse avevano più simpatia per gli italiani che per i tedeschi, che spesso in vacanza si comportavano come fossero i soli turisti di serie A. Un maestro di sci gardenese mi diceva " Noi ladini veniamo considerati poco: bastardi da tutti". Frequentando allora quei posti con una fidanzata italianissima, ma con entrambi i genitori prussiani, era buffo sentire quando qualche parola irriverente detta in tedesco da qualche austriaco o bavarese, fosse da lei tacitata con accento prussiano, definendoli con un attributo che non saprei ripetere, ma che mi diceva corrispondesse circa al nostro "terroni"!
Chi vuole sapere si legge i libri.
Complimenti ! bravo ! ero molto interessato all' argomento .avendo avuto mio nonno combattente ferito e'decorato nella prima guerra ....ma questa e' un'altra storia ......👍
Complimenti. Ottimo lavoro. Permettimi però di sottolineare che nel 1915 le trattative austro/italiane fallirono non solo per la questione trentina, ma anche e sopratutto per Trieste.
Bellissimo video, la prossima volta sarebbe bello vedere la questione di Gorizia e Nova Gorica.
Gorizia - wikipedia,
Nova Gorica - wikipedia
Storia molto interessante e da me sconosciuta. Grazie und liebe Grüße aus Sizilien!
A questo punto dico che Fiume, Istria e Dalmazia sono italiane
😂
Il Vate è fiero di teh
@C. C. A. no...
@@gigitsu7859 Trieste
@@simonevittus5075 no...
Grazie per la lezione di storia, ero interessato proprio a questo😅
4:28 Per tua informazione si dice Lavìs e non Làvis :D
Infatti
@Nova Lectio bellissimo video fatto molto bene ed interessante. Domanda : le clip dei contadini in bianco e nero da dove le hai prese? Es: 6:01
Da Tirolese di lingua italiana abitante nell'Autonoma provincia di Trento, ti posso solo dare un paio di dati:
1. la percentuale di irredentisti nel Tirolo meridionale ad inzii del 900 toccava a malapena il 9% della popolazione d'allora , venne si richiesta un'autonomia ma sempre all'interno dell'impero Austriaca, non ci fu mai richiesta di distacco, se non da parte di qualche circolo irredentista.
2. Nella prima guerra mondiale i Tirolesi di lingua italiana (Trentini) che indossarono la divisa Austriaca fuorno più di 65.000 , 12.000 non fecero più ritorno nelle loro case, 3.800 furono i decorati.
3. Nonostante il Tirolo meridionale(provincia di Trento )fosse di lingua italiana la monarchia italica impiegò il doppio dei soldi per italianizzarlo.
Guarda è forse una delle storie più tristi della prima guerra mondiale. Migliaia di soldati valorosissimi DIMENTICATI perché combattevano con lo "straniero", pur essendo di lingua italiana. Non si parla mai di questo aspetto della guerra. In realtà gli irredentisti erano solo gente che poteva permettersi una guerra economicamente, gli altri pensavano alla pagnotta, no all'Italia. E comunque sono pienamente convinto che l'unità d'Italia sia stata condotta male schiacciando le peculiarità delle culture preunitarie. A questo punto, piuttosto che dimenticarci i dialetti e le tradizioni, preferivo restare con l'impero asburgico, che almeno le tutelava e le garantiva.
Lo stesso Mussolini che mi sembra lavorò nel Tirolo italiano affermò che se la gente avesse potuto votare e decidere con chi stare avrebbe scelto l'Austria.
@@barbastrejo70 Manco I fessi, molto meglio stare con un paese funzionante come l'Austria che stare in questo stivale marcio
@@ivanf.482 Austria?
Paese funzionante?
La stessa Austria dei brogli elettorali....insomma imparano bene dall'Italia...
@@davidedeblasi4669 Compare in tutti i paesi ci sono brogli elettorali
L alto Adige, come la questione Corsa e istriana sono ferite che mettono in luce la fragilità del popolo italiano. Mi spiego meglio. Se c'è una cosa che l Italia conserva della Roma che fu è la sua pluralità di popoli di diversa natura, dalla quale coesione e fratellanza è sorto l impero che ben tutti conosciamo e che pochi, purtroppo, studiano con passione. Il trentino alto Adige ne è l esempio, una terra di confine oggi con chiare fondamenta italiche romane nelle città e nella lingua. O per meglio dire nel dialetto,visto che la fusione-coesione con popoli germanici, o più semplicmente barbari, ha portato a ciò, ossia a una varietà linguistica che in Europa di rado si nota, tranne che in italia. Chiara testimonianza della sua storia travagliata e delle sue influenze. Io rimango Dell idea che quel territorio è tanto italico quanto germanico, come l Istria tanto italico quanto slavo e la corsica, tanto italica (Toscana e Ligure) quanto francese. Se c'è una cosa che il nazionalismo aggressivo, come del resto il globalismo senza freni e ritegno alcuno, porta di male è sopratutto la distruzione della pluralità linguistica. Il dialetto italo slavo citato pocanzi , oppure il corso, sono ormai cadute Nell oblio, black humor specie per il primo.
Aggiunto inoltre due mie annotazioni. Il manifesto a 7:47 se non erro è stato la matrice di stampa nella questione della zona b di Trieste per un falso storico testimoniate la violenza repressiva della minoranza slava, mentre quell immagine "vive l italie" mi fa sorridere. Francia amica Dell Italia mentre al contempo la minoranza in Corsica veniva esiliata o alla peggio uccisa.
Concludo con una speranza, abbiamo perso tantissime testimonianze linguistiche e territoriali a noi care, almeno l alto Adige cerchiamo di preservarlo. Ma la vedo dura, con lo stato italiano allo sfacelo vedo sempre più nitido all orizzonte evolversi il malaugurato sogno di Bossi del federalismo autonomo, distaccato dall unità nazionale.
Scusate per la lunghezza eccessiva, grazie a chi è giunto fin qui per la lettura 😉
Qual'è il problema del federalismo, scusami?
Lei non conosce né Trentino, né Südtirol. Ja.
@@ominosentenzioso5100 che è l inizio della distruzione Nell unita nazionale. Perché il federalismo svizzero è un conto, il federalismo tipo Padania libera e via discorrendo vallo a chiedere a fantozzi cosa sono.
@@pepitoperariapalomo2354 non mi pare, ma cmq apprezzo.
@@diegomarchesini2141 Mi spiego meglio, manca "la mentalità" autonomista e federalista nell'italiano... Purtroppo è parte della Storia della penisola, Borboni, Savoia, Napoleone....
L'Italia ha compensato molto generosamente i Sudtirolesi, con privilegi esenzioni. Non credo che gli convenga tornare sotto l'Austria
Forse è ora di porre freno ai privilegi delle regioni a statuto speciale e di smettere di finanziare pubblicamente giornali pseudo-autonomisti. Con grande rispetto per la storia e le problematiche affrontate dagli antenati degli attuali bolzanini, i tempi cambiano e siamo molto lontani dal 1946.
nessuno li vuole sti tirolesi..
@@aleksandros6965 un ragionamento che non fa una piega. condivido tutto, tranne una cosa: la prima parola "forse"
@@aleksandros6965 scusa mi fai i nomi dei giornali pseudo-autonomisti?
1non siamo l unica regione autonoma in Italia ma c'è p.e anche la Sicilia
2 il Trentino alto Adige ha due delle regioni miglior performanti, a noi non ci conviene rimanere in Italia se una parte dei nostri guadagni finisce in quel buco nero per investimenti statali chiamato il sud.
Solo perché hai detto «soddisfece» anziché «soddisfò» meriti di venire a letto con me!
Era il 1968, avevo 7 anni. abitavo a Milland, frazione di Bressanone. Stavo andando a prendere il latte dalla contadina a circa 700 metri da casa mia. A metà del percorso c'era una fontana con l'acqua sempre freschissima dove mi fermavo sempre a bere. Ed anche quella sera d'estate, verso le 18:00 mi fermai lì per dissetarmi. Mentre bevevo venni colpito da scariche di sassi, sulla schiene ed anche sulla testa. Mi girai e vidi che c'erano dei ragazzini della mia età che me li stavano tirando. Allora corsi verso di loro che immediatamente scapparono all'interno della loro casa colonica. Attraversai anche io di corsa il portone aperto, a forma di arco, e mi trovai davanti un donnone immenso che mi guardava minaccioso. Allora le dissi "Signora, i suoi bambini mi tirano i sassi" e lei mi rispose "Brutto sporco italiano torna a casa tua da dove sei venuto". La guardai a bocca aperta, non capendo. Ma quando fece una mossa per darmi una sberla scappai da mia madre piangendo. Fu quel giorno che imparai che esistono gli italiani ed i tedeschi. Dopo di quello ci furono tanti altri atti di razzismo, troppi.
A 31 anni me ne andai per sempre da quel posto abitato da crucchi ignoranti e razzisti ed è stata una delle migiori decisioni della mia vita. Bello comunque il video, rispetta quello che è effettivamente successo. Da parte mia che se lo tengano, che rinuncino pure al 90% di tasse che Roma gli rimanda e che vadano a fare la fame in Austria.
Mamma mia deve essere stata proprio una brutta esperienza 😥
Devi essere incorso in una situazione spiacevole, e mi dispiace, ma non credo tu possa fare di tutta l'erba un fascio, te lo dico con cognizione di causa; la maggior parte delle persone che tu hai definito "crucchi ignoranti e razzisti", sono persone molto più rispettose di noi italiani, con molto più senso di civiltà. Che tu possa esserti ritrovato davanti a questa brutta situazione mi spiace davvero, ma leggo anche del razzismo nel tuo commento. Io ho sempre avuto brutte e tristi esperienze con persone italiane, o con clandestini non autorizzati, che spesso ti derubano anche per 1 Euro. Ho conosciuto e sentito parlare di abbastanza persone tedesche per esprimere la mia opinione (in Dipartimento -Campania- ci sono molti tedeschi, molto più rispettosi, nei nostri confronti, di alcuni prof. italiani). Ripeto, esperienze negative sicuramente, ma non posso mica fare di tutta l'erba un fascio perché ho avuto brutta esperienza con alcuni. Gli italiani trasferiti in Germania (spero di fare lo stesso), hanno avvertito un senso di civiltà che qui si sono sognano, e mi è stato detto da tutti.
@@martinapaiottaeconomics2857 mia cara, non una situazione spiacevole, tante, troppe situazioni spiacevoli. Avevo 15 anni e con un gruppetto di amici ci divertivamo a suonare insieme. Abbiamo fatto domanda al comune per avere una stanza nello Jugendhort (l'oratorio tedesco) ed il comune ce l'ha concessa. Abbiamo messo dentro i nostri strumenti, una batteria, una chitarra elettrica, un basso ed altre cosucce. Dopo un mesetto abbiamo trovato tutto distrutto con scritte "italiani andate a casa vostra". A 17 anni siamo andati a fare un campeggio libero a Rodengo, sopra Bressanone. Una sera, mentre cucinavamo intorno al fuoco, sono arrivati una decina di 30enni, per noi erano uomini grossi, ci hanno calpestato la tenda, presa una nostra vespa e l'hanno attaccata su un'albero, ci hanno preso a calci le pentole sul fuoco e ci hanno intimato di andarcene sempre con la solita frase "italiani tornate a casa vostra". Sempre a 17 anni ero a funghi con un'amico. Ad un certo punto c'era una radura con un prato. La stavamo attraversando e da una casa unpò più in basso un tipo sui 30 anni ci ha visto e ci è corso dietro con una frusta, l'ha fatta schioccare vicino a noi così forte che l'udito mi è sparito per un pò di tempo dall'orecchio. Questa volta l'invito era leggermente diverso "sporchi italiani fascisti tornate a casa vostra".
Continuo?
@@enricopiovani7473, ma va, e quale altra storiella vai raccontando a giro?
@@robethum9 nessuna storiella, semplice vita vissuta.
Da ladino (cittadino di Bolzano doc) e figlio di padre trentino, sono fiero di essere Italiano.
Non è assolutamente vero che, noi ladini, ci consideriamo austriaci, anzi!
I miei bis-nonni hanno lottato per essere italiani e sono fiero di loro!❤️🇮🇹
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Credo che il 99,99% dei ladini non si considera austriaco mentre molti "tedeschi" altoatesini invece vorrebbero esserlo.
ti faccio i miei complimenti, sempre piaciuta la storia, sei molto bravo. Quando ti ascolto mi sembra di tornare indietro nel tempo, quando al liceo ascoltavo estremamente interessato la mia professoressa di storia spiegarci la lezione.
La tua analisi è sintetica e ben fatta. Anche perché per parlare in modo completo della questione ci vorrebbe molto tempo e molti approfondimenti. Ma per una persona che non conosce l'argomento, come prime informazioni il video è esaustivo. L'unica "critica" è che hai presentato l'imposizione della lingua italiana durante il fascismo in modo un po' lieve. In realtà fu una violenza e una violazione della cultura preesistente. Venne imposto a chi aveva un cognome di radice germanica di cambiarlo, vennero modificati i cognomi persino sulle croci tombali, atto di una violenza secondo me notevole. Chi non rispettava le regole e cercava di preservare la propria cultura veniva incarcerato e mandato al confino. Furono espropriati terre e abitazioni e le persone dovevano scegliere se passare sotto la Germania oppure venire mandati in altri territori del centro e sud Italia che per trentini è altoatesini costituivano un altro mondo. Ovviamente anche io sto semplificando e sintetizzando, ci sarebbero da scrivere fiumi di parole. Ma era per spiegare a chi non conosce la questione il disegno di cancellare completamente una cultura ricca e cosmopolita. Dimenticavo: scrivo dal Trentino.
Complimenti!!!! Grazie per questi attimi di storia, frutto di un un duro lavoro. Chao.
Interessante come analizzi la nostra situazione
Io essendo di madrelingua tedesca posso solo dirti che io hai fatto un ottimo riassunto . Da spiegare meglio che i miei genitori da un giorno all altro sono stati costretti a parlare e scrivere una lingua sconosciuta . E che le repressioni fasciate erano enormi .
Ma sommato tutto hai fatto un ottimo riassunto 👍saluti Uli
Per decenni i miei antenati subirono razzie e angherie di ogni tipo da parte degli austriaci. L'Austria non ha avuto nessun riguardo per i milioni di abitanti del lombardo Veneto. Agli italiani non interessa italianizzare l'Alto Adige, interessa avere un confine difendibile.
@@TakeThatPizza agli italiani forse no ma a Mussolini eccome se interessava.
@@SandroAntonucci87 Sono passati 75 anni, pace all'anima sua.
@@TakeThatPizza Gli italiani del Lombardo-Veneto hanno avuto l'onore, per pochissimi anni purtroppo, di far parte di un grande Impero, e adesso sono costretti a stare dentro l'Italietta...
@@barbastrejo70 Aspetta che cerco il tasto "Blocca utente"
A 3:11 la mappa è sbagliata: un pezzo dell'Istria è assegnato all'Italia quando, come dici nel video, con la terza guerra d'indipendenza l'Italia ottenne solo il Veneto
Ciao, hai spiegato molto bene la storia di questa piccola terra. Io sono nata e cresciuta a Bolzano. Mio nonno fu uno di quei veneti venuti in Alto Adige per lavorare dopo la seconda guerra mondiale facendo il trammista. Mia nonna era cosidetta "madrelingua tedesca" e mio bisnonno inizialmente non era d accordo che mia nonna sposasse un italiano. Io mi sento del tutto italiana, anche se parlo italiano e tedesco e ho frequentato le scuole tedesche. Per me il fatto di saper due lingue già da bambina è una cosa in più. Però forse sarebbe anche stato da raccontare com è la situazione al giorno d'oggi. C'e' in particolare un partito che vorebbe il distacco dall'italia e che odiano gli italiani. C'e' ancora molto razzismo nei confronti degli italiani in Alto Adige, tanto che un paio di giorni fa uno di Renon mi ha detto che l'italiano posso andare a parlarlo dopo Salorno (utimo paese prima di entrare nella provincia di Trento). Purtroppo l'ingnoranza è una brutta cosa.
Si ma è come in Romagna quando dobbiamo dire qualcosa di cattivo di quella (e non tutti) persona del Sud: "t'cì un maruchèn, tòrna a cà tua". Quando uno, di qualsiasi luogo vuole farti del male si attacca a tutto. Certo che se vai in Passiertal :-) magari è come dici tu Martina.
@@3LRaetica sì, solo che la situazione non è la stessa. C'è anche una diversità linguistica che non viene accettata, quindi la separazione è spesso molto marcata. Deve capire, che per molti sudtirolesi di lingua tedesca, gli italiani sono ancora visti come "invasori". Non è la stessa situazione di cui parla lei.
I Südtiroler Freiheit (SF) sono folclore, non politica. Poi, contraddizione assoluta vorrebbero un Sudtirolo indipenente nella UE come l'Andorra!
Se non sono massoni poco ci manca dato che quello dello spezzetamento degli stati nazionali in tante regioni o macroregioni, all'interno di una Unione Europea potentissima, da far rimpiangere l'URSS, è il piano massonico riservato all'Europa.
Se intendeva dire quelli di SF nel suo commento, Martina. Klotz Eva e compagnia.
@@vittoriovedli4819 sarà, ma in Val Venosta cercano insegnanti di Italiano, anche per lezioni private, per i loro figli come non ci fosse un domani. Stesso problema nel Canton Grigioni.
@@3LRaetica d'accordo, ma non smentisce comunque quel fatto.
Davvero non capisco come si possa mettere un dislike ai tuoi video!
Fantastico video! E mi é stato caro in quanto mia nonna è su tirolese, una di quei 20.000 che è emigrato in Austria per poi tornare a fine della guerra, e mia madre è Degasperi (Che si scrive in questa maniera, il cognome di Alcide in forma staccata “de Gasperi” è una sua variante di origine lombardoveneta).
Devo però farti due precisazioni sulla pronuncia: Trento va pronunciato con la lettera E aperta (Trènto) mentre il paese di Lavis (che prende il nome dal torrente Avisio) ha l’accento sulla i e non sulla a (Lavìs). Da lavisano ci tengo, perché ogni italiano che non abita nella nostra provincia lo pronuncia sbagliato!
I tuoi video mi piacciono sempre tanto per questo me li guardo sempre volentieri e vado a recuperare quelli vecchi! Continua così!
Trento con la e aperta sembra forzato, e mi suona strano.
Complimenti, seguo con piacere il tuo canale e ho apprezzato molto anche quest'ultimo lavoro. Ti do un'altro spunto (ma immagino che tu ci abbia pensato): dopo la questione tirolese, perché non parlare di quella Istriana? Soprattutto nel litorale da Trieste a Pola la maggioranza italiana venne annientata con la forza tra infoibati, esiliati e costretti alla slavizzazione forzata, ma a differenza dei sudtirolesi con gli jugoslavi di Tito non fu possibile il minimo dialogo (già mantenere Trieste fu un successo insperato).
I crimini di guerra italiani, Italianizzazione(fascista), Gaetano Collotti..... tutto su internet, poi fatti un'idea perche è successo tutto ciò
@@chetzdunchien balle. quei territori sono e saranno SEMPRE terrirori della mia AMATA SERENISSIMA! E X PIU'DI 500 ANNI! X CUI TUTTO IL RESTONLO CONSIDERO USURPAZIONE!😡🤬👎🦁🦁🦁WSM
@@robuteolittles1959 Vivi pure nella gloria dei tempi passati, il mondo va avanti 😅😅😅 e non agitarti perche fa male alla salute 😅😂 buteo buteo
@@chetzdunchienLa storia non inizia dal 1922.
@@chetzdunchien Sembra che nel tuo primo commento tu abbia giustificato il tutto citando il fascismo. La scoperta dell'acqua calda non sembra esserti giunta.
Vado spesso su, perché è una terra magnifica. Parlando con un ladino, mi disse “tanti parlano di annessione all’austria, ma l’Italia ci garantisce l’indipendenza e l’accesso ad un welfare state che l’Austria non ci garantirebbe mai”.
Un paese dopo aver reclamato una terra deve essere in grado di governarla. Su questo lo stato italiano credo sia riuscito molto bene
Bellissima spiegazione!!!Grazie per la chiarezza e precisione!!
Old Snake di sottofondo alla spiegazione è fantastica.
Quando ho fatto il militare io nel 1994 a Merano noi "italiani" eravamo visti malissimo dai locali, e non mancavano di farcelo presente, una delle esperienze più brutte che ho vissuto. Ora credo che le cose siano un po' migliorate in quanto da alcuni viaggi ho notato che i sud tirolesi si sono molto italianizzati, o meglio hanno rimosso molti di quegli "spigoli" tipici dei nordici e al contempo molti italiani, sicuramente quelli che vivono là, si sono nordicizzati con un maggiore rigore e rispetto delle regole.... C'è stato indubbiamente un avvicinamento, pur nelle differenze che è giusto esistano.
Dal 94 ad oggi le cose sono totalmente diverse, quella famosa guerra tra italiani e tedeschi ormai si spenta verso il 2015
Io invece nel 1967 proprio a
Merano (Maia Bassa - di fronte
all'ippodromo), quindi fai tu...
Finalmente sentire qualcuno che usa la parola "Trentino" nel modo corretto invece che usarlo per qualsiasi cosa a nord del Veneto.
Pensa quanto è scorretto nei miei confronti, quando mi dicono che sono trentina anche dopo che li ho corretti.. da altoatesina di terza generazione
0:20 quanto è bello quando qualcuno invece di aprire bocca su di un argomento si fa prima quella domanda "perché".
Quel processo mentale lo considero uno spartiacque
Forse bisognerebbe ricordargli chi ha vinto la guerra quella volta, noi italiani non siamo mai stati trattati così con i guanti nelle regioni che abbiamo perso
esatto.
Grazie per il video; molto interessante!
Una sola precisazione: mio nonno Gino, classe 1925, era trentino e mi raccontava che quando era bambino i vecchi dei paesi erano ancora molto legati all'Austria e forse ancor di più alla figura dell'Imperatore FJI.
Non saprei se per una questione di "abitudine" (della serie "sono nato austriaco, morirò austriaco") o se per il fatto di aver combattuto la prima guerra mondiale servendo il kaiser.
Però in Trentino vedo diverse sensibilità ancora oggi nelle diverse famiglie, anche se a mio avviso l'insoddisfazione nei confronti dell'Italia è più che altro a causa della corruzione e degli sprechi del governo centrale e dell'amministrazione pubblica.
Una tematica storica che sarebbe bello approfondire è quella dei soldati trentini che nella prima guerra mondiale combatterono nei kaiserjäger prima in Galizia e nei Carpazi contro i russi e poi sul fronte italiano contro il regno d'Italia.
Altra storia quasi sconosciuta è quella dei ragazzi delle province di Trento, Bolzano e Belluno a seguito dell'8 settembre 1943.
Come detto nel video, dopo questa data i tedeschi occuparono queste province istituendo l'Alpenvorland.
I ragazzi appena diciottenni furono coscritti ed inquadrati in una specie di polizia militare che nella provincia di Trento si chiamava CST (Corpo di Sicurezza Trentino), con uniformi ed ufficiali tedeschi.
Purtroppo queste due vicissitudini storiche sono ricordate solo da qualcuno che annovera nonni o bisnonni che furono arruolati tra quelle fila.
Io sinceramente questa "presunzione" dei trentini contro gli sprechi e corruzione dell'Italia non l'ho ma capito, ma hanno visto l'abisso che c'è tra Trentino e Alto Adige?
La PAT non fa sprechi? Ha infrastrutture tutte perfette e sempre mantenute come l'Alto Adige? Ogni anno non esce una scandalo di una discariva abusiva? Alcune zone di Trento non sembrano abbandonate a se stesse? Lo sanno che la provincia di Trento è in debito? Hanno mai letto "la farfalla avvelenata"?
Il Trentino ha molte affinità con l'inefficacia della cultura italiana... Sorry.
Chi perde la guerra deve pagare le conseguenze senza se e senza ma.
L'Alto Adige è di proprietà dell'Italia.
4:29: il comune si pronuncia Lavís, non Làvis
Anche heimat si pronuncia haimat 🤭🤭🤭 comunque per essere un non tedesco parla bene italiano 🤣🤣🤣🤣🤣👍👍👍
Bravo! Bel documentario!
Ottimo video! Tra i migliori e non di parte che abbia mai sentito.
Senza soffermarmi sulle ideologie e autodeterminazione dei popoli, ci sono due punti da aggiustare:
1. Le trattative del 1914-1915 tra Austria e Italia riguardavano per lo più oltre alla richiesta del Trentino, Istria, Trieste e Gorizia, anche di allungare il confine Trentino oltre a Salorno (che poi avvenne nel 1922 con l'inclusione della Bassa Atesina nella Provincia di Trento), ma l'Imperatore Francesco Giuseppe non ci pensò manco per scherzo di lasciare neanche mezze porzioni di territori all'Italia... e le trattative si arenarono.
2. Geograficamente parlando la Valle dell'Adige corre dalla Val Venosta alla Val Lagarina che per motivi storico-culturali e talvolta morfologici è stata divisa in Valli o entità più piccole.
L'Alto Adige indica l'alto bacino del fiume che lungo i secoli il punto di suddivisone è variato da Merano passando per Bolzano fino Trento (oggi è fermo a Salorno).
Mentre il Tirolo prende il nome dall'omonimo castello quando Mainardo II unificò le Valli dell'Inn, dell'Isarco e dell'Adige, sotto il suo dominio, poi sotto gli Asburgo divenne la Contea del Tirolo (a mio parere un concetto geografico Nazionalistico Pan-Germano).
I bacini laterali sono un altro paio di maniche, ad esempio la Val Pusteria ancora oggi si dibatte se la Valle arrivi sino al Lavaredo, al Sella o alle Odle, oppure si limiti al fiume Isarco e alla omonima gola, ma tutto ciò che si trova a sud non è Italiano, ma Ladino altra cultura ancora.
Insomma... queste sono le tipiche caratteristiche delle terre di confine!
Infatti l'appellativo Alto Adige appiccicato dal Tolomei non ha senso geograficamente. Mi rifiuto da tempo di usarlo invece dell'italianissimo e correttissimo Sudtirolo (attirandomi le "simpatie" dei connazionali italiani di Bolzano :-).
@@3LRaetica anke x me e'SUD TIROLO!🤩🥰👍
Video molto interessante complimenti
Italia ha gestito molto bene la questione sudtirolese concedendo l'ampia autonomia, così facendo loro hanno mantenuto la loro identità, la loro lingua, la loro cultura
Diversamente e succeso nei Balcani dove alla popolazione albanese in ex Jugoslavia i veniva negato tutto ed erano costretti a dichiararsi serbi,bosniaci, macedoni e così via altrimenti non i davano lavoro e i rendevano la vita molto difficile
ha ragione, infatti in anni recenti l'esepio italiano era stato proposto come esempio anche per redimere questioni
in altre zone di altri paesi anche qui in Europa. se si vuole e si è in buona fede un accordo lo si trova sempre in ogni
occasione della vita! sia in quelle grosse che in quelle molto più piccole di tutti i giorni...
Da bolzanina, non posso che congratularmi per l'esaustiva spiegazione della storia della mia terra. Da sempre ho sostenuto che il trattato di Saint Germain che assegnò il Suedtirol all'Italia fu un enorme errore, per non parlare dell'aberrazione delle norme fasciste che proibirono l'uso della lingua tedesca, chiudendo perfino le scuole (nacquero così le Katacombenschulen, dove il tedesco veniva studiato clandestinamente), il che fu la causa del terrorismo scoppiato nei decenni seguenti.
Trattati come spazzatura dagli italiani e dai tedeschi, finalmente l'incubo è finito (e fortunatamente siamo in Italia che ci garantisce la nostra autonomia)
Purtroppo é cosi, hai perfettamente ragione.
L'Austria la perse e l'Italia la vinse. Vorrai dire che la dichiarazione di guerra dell'austria ungheria fu un enorme errore 🤷🏻♀️
@@italiamia Ancora con la storia della guerra vinta... il confine doveva fermarsi a Salorno, dove la maggioranza era italofona, ma si diede retta ad un certo Tolomei per il quale bisognava considerare le Alpi come un confine naturale, e così per dar retta alla geografia anziché alla storia ci sono stati anni di terrorismo.
@@loredanav.5920 E gli austriaci rispettavano i confini etnici e linguistici? Da quando esattamente sono diventati paladini del principio di autodeterminazione? Nel 1919 dopo aver perso l'Impero? L'Italia vittoriosa sceglie il suo confine, punto e basta. 😁☹️
Come sempre, bellissimo video.. complimenti..