grazie professore è sempre un piacere ascoltarla , ha una grande potenza di linguaggio e se posso permettermi vorrei avanzare una provocazione ovvero , visto quello che ha detto soprattutto nelle prime battute della conversazione , mi pare di aver colto una debolezza in quello che è la Democrazia o cado in errore ? cordiali saluti , ancora un sentito ringraziamento per i suoi video e per aver dato il suo contributo ala liberazioni delle menti ,veramente molto obbligato .
L'obbedienza al bene comune esige forza di volontà e propensione al cambiamento ! é vero : NON SI UCCIDONO LE PERSONE e su questo non si discute. Il ritorno alla naturalità é possibile e lo sviluppo di nuovi pensieri per il bene comune é stata per mé una delle espressioni più elevate della " felicità " .
Sì, boccata d'aria fresca in questo clima politico dove molti si appellano alla RESPONSABILITA' (a chi rispondono: elettori? Nessuno li ha eletti; sono dei nominati!; alla loro coscienza?: è un optional per i politici, e comunque a me non interessa la tua coscienza ma il bene comune (a me va di mangiare la pizza con un aborigeno o un negriero o un politeista). Si appellano al BENE GENERALE, non COMUNE; allo Spread, al Pil, all'INPS, all'ONU; al bene oligarchico o individuale! Ora mi risento, ah!
Mi pare un po’ ingenuo dichiarare che “il tiranno è colui il quale agisce contro il mio consenso”, perché il tiranno agisce proprio attraverso il consenso, sia questo di una massa o di una classe d’interessi. Nessuno ha mai retto - né lo potrebbe - un Paese o un impero da solo. Senza voler poi aggiungere il discorso sui sistemi contemporanei in cui la manipolazione ideologica è parte ormai fondamentale delle modalità di potere.
Si la riflessione mi sembra giusta, e in realtà una tirannide si fonda penso 1. sulla paura e 2. sul consenso dei molti ma ricorda Dr. Divago non è reale consenso è affabulazione, e mistificazione spesso religiosa proprio perchè va a lavorare sull'incoscio collettivo, basti vedere il Nazismo dove si presero molti simboli estrapolati da culti religiosi e a miti di diverso stampo, e di fronte ad un vicolo cieco e a promesse di prosperità e ricchezza per tutti è molto facile conquistare le folle.... da una parte non hai scelta quindi c'è la paura e dall'altra vedi il tiranno essere totalmente positivo in una parola sola DIO. Dio è colui che è aldilà della ragione in teologia distruggie un giorno migliaia di gente se non viene seguito (tiranno) e salva facendo cadere la manna dal cielo un altro (immagine di onnipotenza) è questo il giochino sull'incoscio collettivo.
Non sono assolutamente d'accordo,così come per l'istinto sessuale che è principio di ricerca dell'altrui..per quel motivo, considero gli altri istinti naturali che lei nobilita come quello di comunicare e di socializzare piuttosto che di fare "bene" esclusivamente visti senza palesare lo scopo di questa ricerca naturale dell'altro..lo scopo può essere spinto da un istinto naturale di sopraffazione ,piuttosto che un istinto naturale di competizione piuttosto che di tantissimi altri presenti in natura e non certo considerabili positivi ..l'andare verso l'altro per fare bene di solito è un istinto di farsi vedere,di avere successo, di avere riconoscimento,fama ,gloria..il fare bene indipendente dal compenso e possibilmente senza essere neanche visto farlo è quello a cui accenna Nietzsche,oppure la compassione cristiana,non sono valori naturali ma al di sopra del naturale..giacchè nel mondo naturale non vedo i branchi di bufali in corsa chiedere permesso ma travolgere qualsiasi cosa che si interpone nel cammino, vi è in natura antagonismo ,competizione e selezione spietata..quindi non sono affatto conforme con questa descrizione..le persone si associano in modo naturale per avere protezione come le scimmie in caso di pericolo, si associano per avere un senso e un protagonismo tra gli altri che gli riconoscono qualcosa in cambio, di fondo vi è sempre una necessità naturale che proprio perché naturale non è di esclusiva pertinenza etica proprio perché l'etica è al di sopra del circuito naturale..vi sono comunità di mafiosi,di delinquenti,di pedofili e di criminali di tutti i tipi che seguono proprio la loro natura,la loro indole naturale che non essendo più contestualizzata nel mondo naturale allora è immorale e contro etica e valori dei sapiens sapiens..Quindi non posso accettare le premesse e di conseguenza le positive apollinee conclusioni che sia bene nelle società o nella comunità rispettare le naturali pulsioni e che queste possano essere positivo fulcro su cui basare ne le società ne le comunità..e per quanto riguarda il tiranno ,se è tiranno ogni cosa che ci impedisce di fare quello che naturalmente si vorrebbe fare allora è meglio che ci siano esternamente ed internamenti i tiranni,,altrimenti si torna in mezzo alla savana in tempo due giorni.Lei vorrebbe oggettivizzare in questo caso il suo di valore come se fosse un comune valore esistente nell'uomo e uguale in tutti già dalla nascita e in modo naturale.E' una premessa che non è possibile legittimare se non in modo dogmatico ugualitarista essenza tener conto anche della sincronicità e della dinamicità della vita stessa nella sua scala temporale di apprendimento,sembra che vi sia un rifiuto intrinseco a raffigurare l'uomo naturale e la natura per quella che è ,nella sua feroce ed equilibrata forma alla quale ogni civiltà si rifiuta di appartenere la dove è civiltà. Assolutamente deviante come ragionamento a mio avviso.E sempre a mio avviso la società e le comunità hanno troppo di naturale ed è proprio questo che le rende ingiuste e caotiche..basta guardare la gara di falli (edifici e grattacieli) a cui giocano i potenti nelle città americane.L'uomo è ancora troppo animale a prescindere dei suoi artefatti che lo dissociano dal contesto naturale solo in apparenza,ma nella sostanza le pulsioni a cui rispondono sono proprio quelle naturali, sono i valori sopra-naturali della umanità che è tale proprio perché oltre la natura che illuminano da sempre il vero progresso possibile e fattibile proprio hai valori della coscienza ,anima o spirito che si voglia.Non vi è alcuna libertà nella comunità e nella società è sempre un compromesso la libertà è fuori dalla società di fare quello che si vuole,anche di essere travolti da un cinghiale e lasciarci le piume senza che nessuno ti soccorra.
Sicuramente si può pensare che l'uomo sia naturalmente Perverso, Cattivo e Brutale. Però se cosi fosse avremmo omicidi ovunque si ucciderebbero al giorno miliardi di persone, cosa che non è reale, anzi ci saremmo già estinti, e a maggior ragione se questa crudeltà fosse naturale supereremmo il divieto e cosi come sopra, meno male che in proporzione ci sono poche persone antisociali pericolose anche se in aumento negli anni e non lo siamo tutti !. Quindi credo che l'uomo in effetti è neutro ne buono ne cattivo ma tutto la fa la sua educazione, ciò che apprende e ciò che arriva a credere e sarà ciò che lo motiverà..... Se facciamo credere che avere molti soldi a qualcuno è ciò che lo renderà felice perchè avrà tanti soldi e lui ci crede allora si crea l'equivalenza TANTI SOLDI = FELICITA' peccato però che la felicità non deriva mai da qualcosa di materiale, i soldi aiutano a vivere ma sono inanimati. Come è vero che se insegniamo a qualcuno che è la libertà insieme all'uguaglianza e al bene comune "la felicità" ed esso troverà credibile tale equazione allora sarà li che egli tenderà. Quindi l'uomo cerca il suo piacere, per avere la sua felicità, il punto semmai e che idea si è fatto di felicità e cosa comporta essere su quel binario....
Marco Tonda@ Non è questione di perverso o cattivo è questione di naturale e dentro le specifiche logiche naturali, che vanno riconosciute come tali ,l'uomo è un animale biologico e la piattaforma di lavoro della coscienza ha questo strumento naturale come suo mezzo,la differenza sta in quanto essa è al comando del proprio pensiero ,corpo e agire.L' essere umano, e non l'uomo, non può vivere nella speranza di essere ben programmato per essere civile, e ti assicuro che se non esistessero leggi e punizioni, quindi conseguenze e ritorsioni per il mal comportamento , la brutalità dilagherebbe ancor di più di quella esistente e agente nel mondo.Il discernimento etico e morale della coscienza differisce dalla nostra istintiva volontà , l'educato dovrebbe essere istruito a risalire alla legge dentro la propria coscienza,che gli proporziona il discernimento etico e morale, non ad apprendere direttamente le particolari dottrine di ogni singolo punto di vista ,ma in lui ritrovare ogni singola volta e per ogni singola occasione il giusto da farsi . Libertà? la società ordinata e funzionale ,civile , non è una libertà è un compromesso costante dentro le norme, dentro le misure, dal semaforo al codice stradale , dalle leggi agli obblighi è costantemente un compromesso , la parola libertà è una parola da usare con molta responsabilità a seconda del proprio interlocutore ,la libertà di un criminale è attuare crimini,quella di un ladro quella di rubare ,la libertà dipende da in cosa sono identificate le persone non da come sono educate, se sono identificate nel loro stesso mezzo biologico, seguiranno gli istinti travestiti da lecite libertà del loro mezzo biologico , la natura è un bellissimo ecosistema, ma questo nella sua complessità è composto da miliardi di conflittualità per la sopravvivenza, noi non possiamo stare dentro quell'equilibrio senza che il conflitto aumenti costantemente le sue proporzioni attraverso l'ingegno e la tecnica, l'essere umano non può sopravvivere all'autodistruzione se prende come esempio il mondo naturale e i propri istinti come mezzo e strumento, perchè se saranno buoni per fare una comunità saranno buoni altrettanto poi per la sopraffazione del più forte sul più debole, del più capace sul meno capace, di chi ha più conoscenza su chi ne ha meno e così via.
Grande Lezione di Educazione Comunitaria, davvero. E' proprio il fondamentale che tutti dovremmo comprendere ed applicare davvero, grazie ancora.
Luca, è un argomento veramente rinfrescante, hai azzeccato l'aggettivo migliore. Di quanta merda c'hanno farcito!
Che boccata d'aria fresca!
Sei di mente aperta, solo quando ti fa comodo!
grazie professore è sempre un piacere ascoltarla , ha una grande potenza di linguaggio e se posso permettermi vorrei avanzare una provocazione ovvero , visto quello che ha detto soprattutto nelle prime battute della conversazione , mi pare di aver colto una debolezza in quello che è la Democrazia o cado in errore ?
cordiali saluti , ancora un sentito ringraziamento per i suoi video e per aver dato il suo contributo ala liberazioni delle menti ,veramente molto obbligato .
L'obbedienza al bene comune esige forza di volontà e propensione al cambiamento ! é vero : NON SI UCCIDONO LE PERSONE e su questo non si discute. Il ritorno alla naturalità é possibile e lo sviluppo di nuovi pensieri per il bene comune é stata per mé una delle espressioni più elevate della " felicità " .
Sì, boccata d'aria fresca in questo clima politico dove molti si appellano alla RESPONSABILITA' (a chi rispondono: elettori? Nessuno li ha eletti; sono dei nominati!; alla loro coscienza?: è un optional per i politici, e comunque a me non interessa la tua coscienza ma il bene comune (a me va di mangiare la pizza con un aborigeno o un negriero o un politeista). Si appellano al BENE GENERALE, non COMUNE; allo Spread, al Pil, all'INPS, all'ONU; al bene oligarchico o individuale! Ora mi risento, ah!
Chissà cosa avrebbe pensato e detto il Prof se fosse vissuto dieci anni in più :)
Mi pare un po’ ingenuo dichiarare che “il tiranno è colui il quale agisce contro il mio consenso”, perché il tiranno agisce proprio attraverso il consenso, sia questo di una massa o di una classe d’interessi. Nessuno ha mai retto - né lo potrebbe - un Paese o un impero da solo. Senza voler poi aggiungere il discorso sui sistemi contemporanei in cui la manipolazione ideologica è parte ormai fondamentale delle modalità di potere.
Si la riflessione mi sembra giusta, e in realtà una tirannide si fonda penso 1. sulla paura e 2. sul consenso dei molti ma ricorda Dr. Divago non è reale consenso è affabulazione, e mistificazione spesso religiosa proprio perchè va a lavorare sull'incoscio collettivo, basti vedere il Nazismo dove si presero molti simboli estrapolati da culti religiosi e a miti di diverso stampo, e di fronte ad un vicolo cieco e a promesse di prosperità e ricchezza per tutti è molto facile conquistare le folle.... da una parte non hai scelta quindi c'è la paura e dall'altra vedi il tiranno essere totalmente positivo in una parola sola DIO. Dio è colui che è aldilà della ragione in teologia distruggie un giorno migliaia di gente se non viene seguito (tiranno) e salva facendo cadere la manna dal cielo un altro (immagine di onnipotenza) è questo il giochino sull'incoscio collettivo.
Non sono assolutamente d'accordo,così come per l'istinto sessuale che è principio di ricerca dell'altrui..per quel motivo, considero gli altri istinti naturali che lei nobilita come quello di comunicare e di socializzare piuttosto che di fare "bene" esclusivamente visti senza palesare lo scopo di questa ricerca naturale dell'altro..lo scopo può essere spinto da un istinto naturale di sopraffazione ,piuttosto che un istinto naturale di competizione piuttosto che di tantissimi altri presenti in natura e non certo considerabili positivi ..l'andare verso l'altro per fare bene di solito è un istinto di farsi vedere,di avere successo, di avere riconoscimento,fama ,gloria..il fare bene indipendente dal compenso e possibilmente senza essere neanche visto farlo è quello a cui accenna Nietzsche,oppure la compassione cristiana,non sono valori naturali ma al di sopra del naturale..giacchè nel mondo naturale non vedo i branchi di bufali in corsa chiedere permesso ma travolgere qualsiasi cosa che si interpone nel cammino, vi è in natura antagonismo ,competizione e selezione spietata..quindi non sono affatto conforme con questa descrizione..le persone si associano in modo naturale per avere protezione come le scimmie in caso di pericolo, si associano per avere un senso e un protagonismo tra gli altri che gli riconoscono qualcosa in cambio, di fondo vi è sempre una necessità naturale che proprio perché naturale non è di esclusiva pertinenza etica proprio perché l'etica è al di sopra del circuito naturale..vi sono comunità di mafiosi,di delinquenti,di pedofili e di criminali di tutti i tipi che seguono proprio la loro natura,la loro indole naturale che non essendo più contestualizzata nel mondo naturale allora è immorale e contro etica e valori dei sapiens sapiens..Quindi non posso accettare le premesse e di conseguenza le positive apollinee conclusioni che sia bene nelle società o nella comunità rispettare le naturali pulsioni e che queste possano essere positivo fulcro su cui basare ne le società ne le comunità..e per quanto riguarda il tiranno ,se è tiranno ogni cosa che ci impedisce di fare quello che naturalmente si vorrebbe fare allora è meglio che ci siano esternamente ed internamenti i tiranni,,altrimenti si torna in mezzo alla savana in tempo due giorni.Lei vorrebbe oggettivizzare in questo caso il suo di valore come se fosse un comune valore esistente nell'uomo e uguale in tutti già dalla nascita e in modo naturale.E' una premessa che non è possibile legittimare se non in modo dogmatico ugualitarista essenza tener conto anche della sincronicità e della dinamicità della vita stessa nella sua scala temporale di apprendimento,sembra che vi sia un rifiuto intrinseco a raffigurare l'uomo naturale e la natura per quella che è ,nella sua feroce ed equilibrata forma alla quale ogni civiltà si rifiuta di appartenere la dove è civiltà. Assolutamente deviante come ragionamento a mio avviso.E sempre a mio avviso la società e le comunità hanno troppo di naturale ed è proprio questo che le rende ingiuste e caotiche..basta guardare la gara di falli (edifici e grattacieli) a cui giocano i potenti nelle città americane.L'uomo è ancora troppo animale a prescindere dei suoi artefatti che lo dissociano dal contesto naturale solo in apparenza,ma nella sostanza le pulsioni a cui rispondono sono proprio quelle naturali, sono i valori sopra-naturali della umanità che è tale proprio perché oltre la natura che illuminano da sempre il vero progresso possibile e fattibile proprio hai valori della coscienza ,anima o spirito che si voglia.Non vi è alcuna libertà nella comunità e nella società è sempre un compromesso la libertà è fuori dalla società di fare quello che si vuole,anche di essere travolti da un cinghiale e lasciarci le piume senza che nessuno ti soccorra.
Sicuramente si può pensare che l'uomo sia naturalmente Perverso, Cattivo e Brutale. Però se cosi fosse avremmo omicidi ovunque si ucciderebbero al giorno miliardi di persone, cosa che non è reale, anzi ci saremmo già estinti, e a maggior ragione se questa crudeltà fosse naturale supereremmo il divieto e cosi come sopra, meno male che in proporzione ci sono poche persone antisociali pericolose anche se in aumento negli anni e non lo siamo tutti !.
Quindi credo che l'uomo in effetti è neutro ne buono ne cattivo ma tutto la fa la sua educazione, ciò che apprende e ciò che arriva a credere e sarà ciò che lo motiverà..... Se facciamo credere che avere molti soldi a qualcuno è ciò che lo renderà felice perchè avrà tanti soldi e lui ci crede allora si crea l'equivalenza TANTI SOLDI = FELICITA' peccato però che la felicità non deriva mai da qualcosa di materiale, i soldi aiutano a vivere ma sono inanimati. Come è vero che se insegniamo a qualcuno che è la libertà insieme all'uguaglianza e al bene comune "la felicità" ed esso troverà credibile tale equazione allora sarà li che egli tenderà.
Quindi l'uomo cerca il suo piacere, per avere la sua felicità, il punto semmai e che idea si è fatto di felicità e cosa comporta essere su quel binario....
Marco Tonda@ Non è questione di perverso o cattivo è questione di naturale e dentro le specifiche logiche naturali, che vanno riconosciute come tali ,l'uomo è un animale biologico e la piattaforma di lavoro della coscienza ha questo strumento naturale come suo mezzo,la differenza sta in quanto essa è al comando del proprio pensiero ,corpo e agire.L' essere umano, e non l'uomo, non può vivere nella speranza di essere ben programmato per essere civile, e ti assicuro che se non esistessero leggi e punizioni, quindi conseguenze e ritorsioni per il mal comportamento , la brutalità dilagherebbe ancor di più di quella esistente e agente nel mondo.Il discernimento etico e morale della coscienza differisce dalla nostra istintiva volontà , l'educato dovrebbe essere istruito a risalire alla legge dentro la propria coscienza,che gli proporziona il discernimento etico e morale, non ad apprendere direttamente le particolari dottrine di ogni singolo punto di vista ,ma in lui ritrovare ogni singola volta e per ogni singola occasione il giusto da farsi . Libertà? la società ordinata e funzionale ,civile , non è una libertà è un compromesso costante dentro le norme, dentro le misure, dal semaforo al codice stradale , dalle leggi agli obblighi è costantemente un compromesso , la parola libertà è una parola da usare con molta responsabilità a seconda del proprio interlocutore ,la libertà di un criminale è attuare crimini,quella di un ladro quella di rubare ,la libertà dipende da in cosa sono identificate le persone non da come sono educate, se sono identificate nel loro stesso mezzo biologico, seguiranno gli istinti travestiti da lecite libertà del loro mezzo biologico , la natura è un bellissimo ecosistema, ma questo nella sua complessità è composto da miliardi di conflittualità per la sopravvivenza, noi non possiamo stare dentro quell'equilibrio senza che il conflitto aumenti costantemente le sue proporzioni attraverso l'ingegno e la tecnica, l'essere umano non può sopravvivere all'autodistruzione se prende come esempio il mondo naturale e i propri istinti come mezzo e strumento, perchè se saranno buoni per fare una comunità saranno buoni altrettanto poi per la sopraffazione del più forte sul più debole, del più capace sul meno capace, di chi ha più conoscenza su chi ne ha meno e così via.