ATTACCO ALLA GRECIA: OTTOBRE 1940. IL «CASUS BELLI» DI MUSSOLINI

Поділитися
Вставка
  • Опубліковано 13 сер 2023
  • Ottobre 1940 l’Italia di Mussolini invade la Grecia. Questa aggressione si inquadra nell’ottica della cosiddetta «guerra parallela», un conflitto che - nei disegni del Duce - dovrebbe essere fatto di vittorie agevoli, ottenute rapidamente ai danni di avversari facili. Tutto ciò deve servire al duce per potersi sedere da protagonista, al fianco di Hitler, quando - dopo il conflitto - arriverà il momento di spartirsi il bottino. Niente di più lontano dalla realtà. La «guerra parallela» si rivelerà un disastro, trasformando il Duce in semplice vassallo di Hitler e l’Italia in paese satellite del Reich. L’aspetto surreale della vicenda sta nel fatto che in Grecia, il generale Metaxas - che è al potere, - ha instaurato un regime di destra che imita in tutto, nei modi e nelle forme, quello fascista di Mussolini. La campagna di Grecia mette impietosamente in luce quanto sia limitato il nostro potenziale e quanto approssimative siano le capacità di chi guida la macchina militare italiana. L’esercito greco non solo blocca la nostra invasione ma muove al contrattacco ed arriva ad un passo dal ributtarci in mare prima che l’intervento di Hitler giunga a togliere le castagne dal fuoco. E pensare che Mussolini, al momento di iniziare le operazioni aveva detto: «Do le dimissioni da italiano se qualcuno trova delle difficoltà per battersi coi greci». Nella storia dell’attacco alla Grecia c’è anche un episodio increscioso che va ricordato e che risale ai mesi precedenti l’invasione quando il regime di Mussolini tentavo di provocare in ogni modo il governo di Atene. Stiamo parlando dell’affondamento, compiuto a tradimento dell’incrociatore Helli che si trovava in porto presso l’isola di Timos, il 15 agosto 1940, giorno della festa dell'Assunta. La ricorrenza veniva celebrata dagli abitanti con una processione che traversava le vie del paese. All'ancora nel porto dell'isola per partecipare alla cerimonia, si trova il vecchio incrociatore della marina greca Helli, tutto pavesato a festa. Poco prima che il corteo si muova un sommergibile italiano in immersione di fronte al porto lancia tre siluri contro nave militare. Una delle tre torpedini la colpisce affondandola e causando la morte di due membri dell'equipaggio oltre a numerosi feriti. Solo per un caso gli altri due siluri non provocano una strage fra la folla di civili che assiepava la banchina del porto. In Italia le autorità fasciste si affrettano a negare ogni coinvolgimento nell'accaduto accusando del fatto gli inglesi. I greci naturalmente non credono a una parola di quanto sostenuto dagli italiani. Anche Londra smentisce subito le assurde affermazioni di Roma e del resto nessuno sa indicare un valido motivo per il quale gli inglesi, tradizionali amici dei greci, dovrebbero affondare una loro nave a tradimento. Assodato che i britannici sono estranei alla vicenda resta da chiedersi di chi sia stata la brillante idea di ordinare il siluramento dell'Helli. In Italia nessuno sembra ansioso di rivendicare il «merito» di questa «impresa.» Galeazzo scrive, sul suo diario: «Per me c'è sotto l'intemperanza di De Vecchi.» Cesare Maria De Vecchi di Val Cismon, quadrunviro del fascismo, che lo stesso Ciano ha già definito in altre pagine del suo diario «un intrepido buffone», riveste a quell'epoca la carica di governatore dell'Egeo. In quelle isole egli deteneva tutto il potere civile e militare. Il sommergibile responsabile dell'affondamento dell'Helli, il Delfino, salpato da Leros agli ordini del tenente di vascello Giuseppe Aicardi, dipende formalmente proprio da lui. Nelle sue memorie De Vecchi cerca dapprima di scaricare le responsabilità dell'accaduto sul comandante, a suo dire, avrebbe agito di propria iniziativa. Ma Aicardi non patisce per il suo gesto alcuna conseguenza disciplinare segno che ha agito in base a ordini superiori, provenienti con ogni probabilità dallo stesso De Vecchi. Alla fine quest'ultimo sceglie genericamente di incolpare dell’accaduto lo Stato Maggiore. Giorgio Rochat scrive che L'Ammiraglio Domenico Cavagnari, all’epoca sottosegretario di stato alla marina e membro del governo aveva in realtà ordinato il siluramento clandestino di navi neutrali con carichi inglesi. Poi De Vecchi, governatore dell'Egeo, aveva ampliato le direttive e indicato l'obiettivo di Tinos, infine il comandante del sommergibile aveva scelto come bersaglio l'incrociatore greco in un porto pieno di imbarcazioni e di civili in festa. Un bell'esempio di inefficienza tecnica e di criminale faciloneria.»

КОМЕНТАРІ • 59

  • @gamename00
    @gamename00 10 місяців тому +17

    Uno stato che avremmo potuto portare dalla nostra parte con facilità che invece attaccammo barbaramente

    • @walternicoliello4214
      @walternicoliello4214 10 місяців тому

      Un' altro tradimento , seriale del fascismo, come quello della Austria fascista a cui promettemmo solennemente il nostro appoggio contro l'Anschluss, e poi tradimmo per passare con Hitler. O verso la cattolicissima e fascista Polonia, noi Cattolici per eccellenza ( il Papa è a Roma) che ci rendiamo complici dell'aggressione nazista (e Staliniana) . Oppure verso il Belgio neutrale e amico (la moglie del ns. Futuro Re, destinata a diventare Regina era una principessa di sangue Reale Belga ) e noi alleati e complici dell'aggressione nazista al Belgio. Oppure noi (Italiani) che avevamo favorito l'ammissione dell'Etiopia nella Società delle Nazioni nel 1919 e il Negus che si considerava un nostro protetto e amico , che aggrediamo senza pietà nel 1935. Oppure la piccola Albania , che ci considerava dei protettori e amici ( al matrimonio del loro RE il testimone di nozze era Ciano) e avevamo la Regina Elena del Montenegro.........ma che invademmo nel 1938-39 . Per non parlare della amica Francia ( intervenuta più volte in nostro Aiuto contro gli Austro-Ungarici) che pugnalammo alla schiena (10 gg . prima che si arrendesse ai nazisti ) poveri Italiani che brutta nomina ci siamo fatti di traditori seriali

    • @francesco2019
      @francesco2019 10 місяців тому +3

      Beh la nostra era la parte sbagliata... In fin dei conti...

    • @nedobart22
      @nedobart22 10 місяців тому

      Diciamo pure che erano già dalla nostra parte.. Metaxas era palesemente mussoliniano

    • @nik1664
      @nik1664 10 місяців тому

      Avremmo portato dalla nostra parte un altra nazione debole.

    • @roccopolimena5207
      @roccopolimena5207 10 місяців тому +1

      Metaxas fu fascista anche se filobritannico, voleva solo essere lasciato in pace.

  • @michelebarile6218
    @michelebarile6218 2 місяці тому +1

    Bel video: conciso, chiaro, diretto. Ottimo uso del cartone animato greco. Grazie.

  • @Windows7_10
    @Windows7_10 10 місяців тому +3

    Mi mancava come documentario.....bel documentario

  • @user-hr9ig7mz3d
    @user-hr9ig7mz3d 10 місяців тому +2

    grazie Direttore d. spiegazioni accurate !! io guardo sempre " La Linea della Memoria " un caro saluto !!!

  • @nedobart22
    @nedobart22 10 місяців тому +4

    Basta tenere presente in che data si è scelto di attaccare la Grecia: il 28 ottobre, con pioggia incessante che rende le vie di terra impraticabili e con mareggiate che ostacolano gli sbarchi via mare. Un qualsiasi stratega militare sarebbe inorridito

  • @angelosecchi4053
    @angelosecchi4053 10 місяців тому +3

    Mussolini si era basato su informazioni sbagliate provenienti da diplomatici italiani in Grecia e addirittura da Curzio Malaparte inviato in quella nazione non ostile, per capire il sentimento dei greci verso ľ Italia. Questi avevano riportato a Mussolini che la Grecia era dalla nostra parte, che non vedeva ľ ora di ricevere gli italiani come "liberatori" e che la guerra sarebbe stata breve. Si sbagliavano. La Storia dovrebbe insegnare, invece gli stessi errori di valutazione, anche recenti, si ripetono.

    • @roccopolimena5207
      @roccopolimena5207 10 місяців тому

      Mussolini si fido' del genero, il quale gli garantì di aver fatto passare dalla loro parte molti notabili greci (corrompendoli). La cosa fu tragicamente falsa, e gran parte dell'oro di quella corruzione finì nelle tasche di Ciano.

  • @paolorondini2939
    @paolorondini2939 10 місяців тому +1

    Se oggi abbiamo basi totalmente straniere sul nostro suolo ringraziamo le scelte veramente poco serie di codesta italietta di un regime di buffoni. L'ultimo istante di autonomia di una breve storia di un Italia con manie di imperialismo (sin dall'inizio) culminate nel fascismo, con il bel risultato di aver perduto ogni possibilità di autonomia. Italia 1861-1943.
    La serie di figuracce con la Grecia e con il popolo greco è una roba imbarazzante anche dopp 80 anni , intervallo di tempo paragonabile a quello sopra scritto di durata della nazione Italia propriamente detta, che fine ingloriosa!

  • @gaetanorizzuti3975
    @gaetanorizzuti3975 10 місяців тому +1

    Mi perdoni posso sbagliarmi ma come potevano i greci celebrare l’Assunzione di Maria nel ‘40 se il dogma è stato dichiarato nel 1950? E i Greci non erano ortodossi tra l’altro ?

    • @lalineadellamemoria
      @lalineadellamemoria  10 місяців тому +3

      Il dogma è del 1950 ma la festa dell'Assunta è stata introdotta dal papa Sergio I nel VII sec. d.C., mentre la scelta della data della celbrazione risale al IX secolo. È celebrata da tutte le chiese cristiane, inclusi gli Ortodossi. Cordiali saluti.

  • @robertogatti1243
    @robertogatti1243 10 місяців тому +2

    Come dicevano i greci..."mia fatsa mia ratsa"

  • @quartadimensione532
    @quartadimensione532 10 місяців тому +2

    Buongiorno a tutti, ciao Stefano, like a prescindere, senti ho la settimana dal 28 al 5 settembre libera, se è aperto il museo e non è molto lontano da me verrei a visitarlo con piacere
    Mi manderesti l'ubicazione esatta del museo? Potrei pensare di starmi un paio di giorni e organizzarmi un itinerario all'insegna della storia 😂😁

    • @quartadimensione532
      @quartadimensione532 10 місяців тому +1

      Ho visto, è a Treviso...non conosco nessuno li e starei sola troppo lontana 😂😂
      Vedo un po' ☺️☺️

    • @lalineadellamemoria
      @lalineadellamemoria  10 місяців тому +4

      Per l'esattezza il Museo è a Vittorio Veneto e in quel periodo siamo certamente aperti. Se vieni in treno ci sono ottime strutture dove puoi passare la notte e diverse cose da visitare in città. Se invece vieni con la macchina puoi utilizzare Vittorio Veneto come base per spostarti sul territorio e vistare anche i grandi sacrari militari come il Grappa o il Montello. Comunque se ci scrivi a memoriale@museobattaglia.it ti possiamo dare tutte le indicazioni del caso.

  • @massimilianotuzzi1309
    @massimilianotuzzi1309 10 місяців тому +6

    Non conoscevo questa storia, grazie per averla proposta. Un fatto che getta ignominia sul nostro paese, che tristezza.

    • @lalineadellamemoria
      @lalineadellamemoria  10 місяців тому

      Grazie per aver commentato.
      Cordiali saluti da tutto lo staff del
      Museo della Battaglia di Vittorio Veneto.

  • @lligato732
    @lligato732 10 місяців тому +7

    Che figura di m …! Che abbiamo fatto

  • @rivobravo
    @rivobravo 10 місяців тому +4

    A monte c'e' da fare un appunto, l'Italia era governata da una dinastia reale quasi millenaria, nonostante cio' il re affido' il paese per vent'anni ad un esaltato come Mussolini il quale era circondato da una banda di energumeni della prima ora. Era lo stesso re che sperava fino all'ultimo di venire riconfermato dal referendum. Nella vita le cose non succedono per caso, c'e' sempre una causa effetto.
    Mentre nella prima guerra mondiale c'e' stata molta prudenza nella scelta di campo, nella seconda fu tutto il contrario. Alla fine i nodi arrivano al pettine.

    • @paolorondini2939
      @paolorondini2939 10 місяців тому

      Condivido anche le virgole, nonostante l'atteggiamento dei Savoia e dell'Italia non sia stato di grande levatura nemmeno prima del fascismo, ma dopo veramente inguardabili.... Mussolini, un dittatore da opera buffa, come disse Churchill, era un umanista che non ha mai nemmeno provato a capire come funziona uno stato, economia, industria organizzazione, potenza produttiva e infine capacità bellica. Che pensava che i Romani che tanto scopiazzata nei simboli, avessero assoggettato il Mediterraneo con la retorica eroica?!? Loro sono stati al loro tempo una macchina economica produttiva e soprattutto bellica come la wermacht, anzi come gli americani della seconda guerra mondiale, o forse il meglio di entrambi , altro che le canzoncine in rima!

  • @alessiomerafina297
    @alessiomerafina297 10 місяців тому +2

    - Parli del rapporto che i greci avevano con gli inglesi!

    • @brunocostantini9854
      @brunocostantini9854 10 місяців тому

      Parli dei rapporti che i Greci avevano con la Germania!!

    • @roccopolimena5207
      @roccopolimena5207 10 місяців тому

      Gli inglesi ebbero basi in Grecia DOPO l'attacco italiano non PRIMA!

    • @LultimaAlba-rl6ld
      @LultimaAlba-rl6ld 10 місяців тому

      Appunto l'ho detto anch'io di quanto fossero allora come oggi dei leccakulo degli inglesi.

  • @fabiozambelli7
    @fabiozambelli7 10 місяців тому +3

    Italiani, brava gente

  • @roccopolimena5207
    @roccopolimena5207 10 місяців тому +1

    Casus belli totalmente fasullo...

  • @adelemorabito6374
    @adelemorabito6374 10 місяців тому +1

    L Italia si dimostrò una dilettante..

    • @lalineadellamemoria
      @lalineadellamemoria  10 місяців тому +1

      Non l'Italia ma il regime che la governava.Cordiali saluti e grazie per il commento. Lo staff del Museo.

  • @valeriocomelli1063
    @valeriocomelli1063 10 місяців тому +1

    Grazie di avere portato alla luce questo episodio ma di decisioni scellerate ne furono prese troppe e questo ci portò a una totale rovina.

    • @lalineadellamemoria
      @lalineadellamemoria  10 місяців тому +2

      La ringraziamo molto, Ci fa davvero piacere che apprezzi
      il lavoro del Museo. Un cordiale saluto da tutto lo staff

  • @pietrocalcioli8169
    @pietrocalcioli8169 10 місяців тому +1

    Brutta storia