Sulle tracce di Lotti - Parte 6: Un pezzo di carne con gli occhi
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- Опубліковано 6 лип 2024
- Filippa Nicoletti fu per Giancarlo Lotti qualcosa in più di una prostituta cui chiedere l'amore a pagamento: ne era innamorato ma non ricambiato. Le parole della donna, dette e non dette, restituiscono forti indizi sulla sua vera identità di serial killer.
0:00:00 Norberto Galli 8/2/96
0:02:33 G.Ghiribelli 8/2/96
0:09:55 L'assegno scoperto
0:14:05 Ghiribelli e Mario
0:16:49 Norberto Galli 29/2/96
0:22:41 Filippa Nicoletti sapeva?
0:27:05 Nicoletti 6/2/96
0:29:50 Nicoletti 10/2/96
0:37:15 Lotti sessualmente scarso
0:40:00 Sopralluogo Vicchio
0:48:36 Nicoletti 23/4/96
0:51:59 Dibattimento Ghiribelli
0:57:07 Dibattimento Galli
0:59:56 Dibattimento Nicoletti
1:02:11 Domanda finale
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#MostrodiFirenze #AntonioSegnini #GiancarloLotti
Attenzione, purtroppo un'immagine della piazzola di Vicchio risulta speculare, come fosse vista allo specchio. Ormai non è più possibile cambiarla, se ne tenga conto. Viene presentata due volte, a 43:48 e a 44:33
A chi pensa che la procura abbia preso 4 "deboli" e li abbia convinti a riferire a comando, la ricostruzione cronologica delle dichiarazioni del Galli, Ghiribelli e Nicoletti ci dicono che molto probabilmente i primi due avevano visto la 128 e la terza frequentava Lotti a Vicchio ma cercavano di starne fuori. Sono ritrattazioni cronologiche che dan più da pensare a questo che non a forzature subite fin dall'inizio. Un mosaico e delle concatenazioni di varie testimonianze, intercettazioni e indizi per cui gli inquirenti hanno fatto contestazioni legittime
La Nicoletti da anni faceva una vita normale e non aveva nessun sospetto su Lotti, ci sono le testimonianze dirette. Quando le chiedevano se Lotti poteva essere uno degli assassini, si metteva a ridere.
Ps Nel 1981-1983 la Casa del Prosciutto non era un ristorante, al massimo si saranno fatti un panino.
Lei si sentirebbe di scommettere che davvero non avesse avuto nessun sospetto?
La Nicoletti non aveva sospetti su un'ipotesi Lotti = MdF, vabbè, può essere. E allora? Cosa cambia? Rimane il fatto che, chiamata dagli inquirenti ad essere sentita, d'ammettere tanto pacificamente d'essere stati su quella piazzola prima del delitto (sapendo quanto questo potesse essere visto come compromettente, visto che su quella piazzola, poi, era successo quel che era successo) inizialmente non le andava, non le sconfinferava mica tanto (difatti -- non azzardandosi a negare al 100% per paura che gli inquirenti tirassero fuori qualche testimone a lei ignoto che ipoteticamente poteva averla vista, dopo, sulla Sieve o alla Casa del Prosciutto -- provò, quantomeno, a minimizzare, spostando la frequentazione a dopo il delitto, col nuovo compagno. Fu solo dopo che quest'ultimo non le resse il gioco che allora, a denti stretti e facendo un sacco di cortina fumogena, si rassegnò ad ammettere).
E alla casa del Prosciutto, negli anni in cui non era ristorante avranno presso solo un panino, sì. E allora? Che differenza fa?
Un punto importante, giustamente sottolineato, è la conoscenza pregressa della piazzola di Vicchio, che è distante da San Casciano e fra l'altro neanche molto conosciuta.
Davanti a questo macigno gli scettici a prescindere non possono che girarsi dall'altra parte, dimostrando chi la sua disonestà intellettuale, chi la sua superficialità.
Un punto talmente importante che chi vuole negare la plausibilità dell'ipotesi Lotti, allora, s'affanna a dire che, sebbene ammesso da ambedue, non sarebbe stato vero ugualmente, non ci si crede.... perché i due bevevano, non sono attendibili... per negare la rilevanza di qualunque fatto, la prima e migliore strategia è negare il fatto, dire "ma quando mai?", "ma chi gli dà retta, a costui?...". E così via...
mi sono sempre domandato lo stesso. Le piazzole sono distanti, anche molto, da dove abitano i protagonisti e mi domando se tra tutti i posti disponibili si dovesse finire proprio li....
complimenti Dottor Segnini , bellissimo video. come tutti gli altri chiarificatore Logico e preciso. aspetto il prossimo video e la saluto calorosamente
Grazie.
Un altro video professionale e informativo.Grazie
Grazie per l'apprezzamento.
C'è da fare una spaventosa considerazione: Lotti era amico di Pacciani e Vanni che andavano a letto con la Ghiribelli che vedi un po' capitò proprio
nella piazzetta dove vide la macchina di Lotti insieme (forse) ad Indovino che era sempre nella combriccola dei Compagni di merenda.
Nesi che era amico di Vanni si era trovato proprio li per vedere Pacciani ed era un intimo amico di Vanni.
Troppe coincidenze tanto da dubitare della veridicità dei fatti.
Proprio un bell'intreccio, fatto apposta per non venire a capo di nulla.
Piazzetta (in paese, in un'altra occasione) o piazzola (agli Scopeti quella domenica sera)?
E comunque, se anche in piazza a San Casciano (non stranamente in una stessa piazza di Londra, eh?) un giorno ci fossero stati il Nesi (che a quel tempo ci abitava), il Lotti (sancascianese), la Ghiribelli (che in quel periodo ci abitava), il Pacciani (che abitava in una vicina frazione del comune) e Vanni (sancascianese che i suddetti li conosceva tutti, come loro si conoscevano fra di loro), cosa ci sarebbe stato, di così tanto strano?
Non è che fosse una megalopoli tipo Tokyo, eh?
Anche a me, nella frazione dove abitavo prima di sposarmi, sai quante volte m'avranno visto in piazza assieme ai miei amici e a quelli che conoscevo anche un po' più vagamente? E allora? Embè?
Caro Segnini, i miei complimenti per lo scrupoloso lavoro di ricerca, la messa in relazione tra loro dei verbali relativi a interrogatori avvenuti in diversi periodi, e l'interpretazione anche psicologica di chi era interrogato dagli inquirenti.
Sulla base della mortificanti affermazione del pezzo di carne con due occhi che la Nicoletti ha fatto su Lotti, segno di una forma di disprezzo, ho una considerazione da fare e che lega 1968 1974 e il resto dei delitti.
1968. Lotti ragazzo, che nel paese di San Casciano era sbeffeggiato dai coetanei e deriso dalle coetanee, vuoi per il padre ubriacone e forse litigioso con i loro padri, vuoi per la madre psicopatica che lanciava i sassi dalle finestre al vicinato, vuoi per la sua grave difficoltà ad esprimersi, l'unica via di libertà appena avuto il motorino è stata quella di uscire da San Casciano per cercare un minimo di rispetto dal prossimo, chiunque essa sia. Quale miglior luogo se non Signa, alla ricerca di Barbara Locci, quella bambina cresciuta per la quale forse Lotti bambino aveva avuto una cotta infantile? Lotti ragazzo in fuga dal paese di San Casciano si è trovato a pedinare ossessivamente la sua antica fiamma, fino alla assistere con lei a qualche poltrona di cinema di distanza ad un film per solo adulti; vuoi che Lotti tutto eccitato non l'abbia seguita anche all'esterno per vedere dove si appartasse con il suo amante? La fatalità è quella di aver assistito al primo delitto a sangue freddo commesso da un paio di uomini piombati sull auto prima di lui e davanti a lui... un Lotti già stressato dalla realtà da incubo che viveva a San Casciano si è trovato di fronte ad un Inferno. Roba grossa che si terrà dentro negli anni a seguire.
1974, Lotti è cresciuto, ma certamente non per capacità di relazionarsi con il prossimo, soprattutto con le ragazze. Non è mutata la sua esigenza di fuga da San Casciano, si è ritrovato a Firenze chissà per quale motivo, forse già per accompagnare sua madre in qualche reparto psichiatrico o forse solo per evadere quotidianamente dal suo paese. Magari un sorriso, uno sguardo, una chiacchiera o un cenno di saluto di cortesia, o forse solo un domanda di indicazione per un mezzo pubblico da parte di una giovane e timida Stefania Pettini alle prese col suo primo impiego nella grande città, gli ha fatto credere al colpo di fulmine, quella ragazza in una frazione di secondo era diventata la sua Venere, la sua salvezza dall'inferno di San Casciano e dall'incubo di Signa, la sua unica fonte di ispirazione, la sua ossessione. Da qui i pedinamenti attenti ed ossessivi fino a portarlo sabato 7 settembre a Saghinale di Borgo San Lorenzo , certamente non con la pistola, non ci pensava minimamente, ma aver visto apartarsi Stefania con Pasquale magari per una lunga discussione come fanno le coppie in crisi per poi vedersi spegnere davanti la luce di cortesia e sentire con i propri orecchi i vagiti del piacere di lei e di lui insieme deve avergli causato una rabbia incontenibile, tanto da convincerlo subito che sabato successivo, il 14, sarebbe stato ancora appostato lì con la pistola carica, quella stessa raccolta a Signa, e custodita gelosamente come mezzo di onnipotenza, per farsi giustizia, per risolvere il problema della crisi di coppia per lei eliminando lui e prendersi il futuro di felicità insieme a la sua Venere. .. del resto i problemi si risolvono come a Signa, lui ha imparato così, la sua vita gli ha insegnato così. A Sagginale poi come sappiamo le cose sono degenerate, dopo aver eliminato frettolosamente e maldestramente Pasquale prima di rischiare che si spegnesse nuovamente la luce di cortesia, Stefania non si è considerata libera e salvata, ma si è trasformata in una terrorizzata è indemoniata vittima determinata a urlare con la voce che ha e lottare con tutta la forza che ha, contro il Giancarlo che non era stato accolto come il salvatore ma trattato da Mostro da predatore... oltretutto era ferita e sanguinava, urlava anche di dolore... e il predatore si è trovato a doverla sopprimere per farla finalmente tacere e man a mano che si rendeva conto del grande pasticcio che stava combinando scaricava la sua rabbia contro tutto il mondo su di lei con fendenti su fendenti. No, Lotti si era reso conto che quella non è la strada giusta per trovare un suo posto da qualche parte del mondo, aveva commesso un gran guaio... un solo piccolo tralcio di vite per l ucronia della storia che non sarà mai scritta...e poi la borsa di Stefania, come qualcosa di lei da poter avere pef sempre con sé... ma la realtà è la brezza notturna in faccia riportano Giancarlo alla realtà... la borsa in motorino è un rischio troppo grosso e non servirà ad avere con sé Stefania...
1981, Lotti è diventato un uomo che finalmente riesce ad avere rapporti con le donne seppur soltanto a pagamento. Del resto non è mai riuscito ad avere un dialogo vero con nessuno, figuriamoci ad avere un approccio di corteggiamento convincente con una ragazza... Lotti, come tutti i puttanieri, ma più degli altri soffre di sensi di colpa dopo il freddo rapporto sessuale consumato frettolosamente con lei più interessata al proprio orologio che agli occhi del partner... perché è in qualche modo mortificante... fino a quando un giorno le attenzioni per lui di una prostituta, Filippa, sembrano interesse vero e sincero... si riaccende dopo tanto tempo e dopo tante vicissitudini qualcosa nel suo cuore... ma è solo un malinteso, un altro brutto malinteso, non riconosce che Filippa sta approfittando di lui per la mancanza del suo protettore indovino portato in galera, Lotti si era invaghito ancora nella convinzione che Filippa avesse un qualche sentimento per lui, ma quando invece lei lo ha messo davanti all'evidenza di essere solo un pezzo di carne con due occhi, e deriderlo senza mezzi termini, esattamente come facevano le piccole coetanee a San Casciano quando era adolescente, quella sua rabbia indomabile che era riuscito soltanto a contenere temporaneamente stava tornando fuori con inaudita forza, adesso il dado era tratto, non poteva vendicarsi sulla Filippa, del resto a suo modo le voleva bene, non poteva mettere fine anche alla sua vita come quella di Stefania per mano sua, e quella di Barbara davanti ai suoi occhi. Ma non poteva fare a meno di rispondere a quel richiamo potente verso la grande e ingiustizia che il destino aveva riservato per la sua intera esistenza. Adesso doveva solo vendicarsi e vendicarsi e ancora a vendicarsi della grande ingiustizia, doveva prendersi quello che gli spettava di diritto. In modo letterale oltre che metaforico doveva prendersi il sesso femminile, quello che suo modo di vedere gli spettava, e farlo ancora e ancora... finché tutto il mondo si rendesse conto della sua grande ingiustizia, che tutto il mondo si sentisse in pericolo, tutti escluso chi era con lui... si perché solo per chi era con lui il mostro non c'era.
Beh, vabbè, ma per la verità le biografie riportano che Barbara Locci, nata in Sardegna nel 1937, si sarebbe trasferita in Val di Pesa (con la famiglia natia) quand'era ormai più che ventenne (ci sono, peraltro, dati un po' vaghi, su questo, a meno di non andare a fare ricerche all'anagrafe). Diciamo allora che, semmai, il nostro si sarebbe potuto invaghire di lei più in età ormai adulta, anche se ancor giovani...
La sua ricostruzione ipotetica mi trova d'accordo nella gran parte. Come scrive Grantottero, è probabile che Barbara Locci fosse stata già ventenne quando si trasferì alla Romola (frazione di San Casciano), ma questo non impedisce che Lotti, che abitava non troppo lontano e comunque sempre in una frazione di San Casciano, avesse potuto farci un pensiero.
Riguardo invece la fase seriale degli anni '80, anch'io immagino che la batosta presa con la Nicoletti possa aver avuto la sua influenza nel far aumentare la rabbia di Lotti e conseguentemente la voglia di uccidere. Teniamo però presente che i due si conobbero nell'agosto del 1981, appena Salvatore Indovino, convivente della Nicoletti, era entrato in galera. Quindi c'era già stato il delitto del giugno 1981 a Scandicci. Indovino uscì dal carcere e si riprese la sua donna nel dicembre 1981, ma è possibile che Lotti avesse già capito che il posto per lui non poteva essere che quello del cliente, anche se affezionato. Quindi che il 22 ottobre, quando uccise a Calenzano, lo avesse fatto anche perché arrabbiato per questo motivo.
Si tratta naturalmente di supposizioni quasi romanzesche, beninteso, però credo che ce ne siano di peggio, in giro.
@ grazie segnini per i chiarimenti. e per il tempo speso a rispondere dettagliatamente. si, in effetti ricostruzione quasi romanzata la mia... magari però il quadro psicologico è le spinte emotive del mostro (anche vittima degli eventi) è più o meno quello. grazie, buon lavoro.
Sono appassionato da anni a questa vicenda e ad ora devo dire che per quanto mi riguarda la sua teoria è la più convincente. Le faccio di nuovo i complimenti per il gran lavoro svolto. Ho notato comunque che altre persone nei commenti hanno proposto un quesito da me già formulato tempo fa, relativo al fatto della poca probabilità della comparsa di lotti nelle indagini quale "amico" di Pacciani. Ho visto che qua e là, altri si sono posti lo stesso interrogativo, relativo al fatto che tra tutte le persone che si potevano incolpare di essere il mostro, si sarebbe accusato dei delitti proprio qualcuno (PP) che era così vicino a quello che potrebbe essere stato il vero autore dei delitti. In altre parole, dato che Lotti ha cominciato ad essere coinvolto nelle indagini in quanto si era alla ricerca di eventuali complici di Pacciani, pare improbabile che ci si sarebbe imbattuti nel vero mostro a causa dell'erronea individuazione di qualcun altro come colpevole. Mi ha già risposto che nel suo libro lei cita questo aspetto e credo che a breve me lo procurerò, però dato che ho visto altri commenti ai video riguardanti lo stesso interrogativo, credo che affrontare questo argomento in uno dei video futuri possa essere interessante per molti (me compreso). Grazie
La spiegazione è molto semplice: sia Vigna che Lotti furono attirati dal fatto che Pacciani aveva assassinato Bonini. Vigna perché il precedente gli faceva sospettare che potesse anche essere il Mostro, Lotti perché godeva del perverso confronto di assassini. Ci pensi bene. vedrà che la coincidenza non le parrà più così tanto strana. La vera coincidenza fu il fatto che Pacciani fosse andato ad abitare nella zona di Lotti. Poi la comune conoscenza di Vanni fece il resto.
Il sintagma ghiribellesco "la domenica successiva all'omicidio" è potenzialmente ambiguo, perché in teoria potrebbe anche dare adito a pensare che lei intendesse la Domenica 8 Settembre (noi ci siamo convinti che il delitto avvenne la sera di Venerdì 6 Settembre, no? Dunque il giorno 8 era successivo...). Oppure, la Ghiribelli potrebbe aver inteso dire la Domenica 15 Settembre, visto che la versione ufficiale, veicolata dalle autorità, stampa e TV era quella del delitto avvenuto la Domenica sera.
Io credo che, fra le due, quella vera sia quest'ultima, perché troppo forte, diffusa e consolidata era la versione della Domenica sera, tutti l'avevano metabolizzata e non c'è motivo di pensare che la Ghiribelli avesse informazioni riservate che la inducessero a pensare al (o sapere del) Venerdì. Dunque la "Domenica SUCCESSIVA" era il 15 Settembre.
EDIT: -- Poi, beninteso, quel che io credo e sostengo è che quel che lei DISSE, lo disse con l'intenzione d'intendere Domenica 15 Settembre. Ma (come vale anche per il suo discorso a riguardo di Lotti e Pucci ambedue stati da lei anche la Domenica 8 perché, loro e tutto un altro drappello di sancascianesi, ci andavan sempre e dunque perché mai avrebbero dovuto far eccezione la Domenica 8? -- che a ben vedere è più una congettura che un ricordo preciso, etc.), questo non necessariamente implica che, a distanza d'un decennio e più, il suo ricordo fosse esattissimo quanto alla data, che l'episodio fosse avvenuto proprio una settimana dopo, e non due, o tre, o quattro: su questo c'è meno da star certi, si fa presto a confondersi di qualche settimana, se ci ripensi a distanza d'anni. Ma questo (se Lotti si fosse presentato da solo senza Pucci il 15 Settembre e non il 22, o il 29, o il 6 Ottobre...) non ha molta importanza. Quel che importa è aver chiarito che pressoché sicuramente lei NON intendeva dire il giorno 8 Settembre (quando disse di Lotti presentatosi senza Pucci).
Ma Antonio... la foto che trasmetti con la scena di Vicchio, non è che sia visualizzata in modo "speculare"? ... Non dovremmo vedere il costone sulla destra e il campo aperto sulla sinistra?
Non mi torna qualcosa, ma può darsi che mi sbagli io ....
Vero, me ne sono accorto anch'io, troppo tardi, però,
Dott Segnini, il suo modo argomentato di spiegare le cose mi ha sempre permesso di ragionare al meglio e di trarre le mie conclusioni. Aspetto il suo nuovo libro. Saluti
Grazie Massimiliano. Non so se sarà mai pubblicato, il mio "romanzo", non sono un narratore e non è detto che riesca a tirar fuori qualcosa di valido. Poi ho anche poco tempo.
Lotti conosceva ,quella piazzola perche andava spesso a Vicchio , se portava la Nicoletti in quella trattoria perche c era già stato o da solo o con Pacciani e Vanni visto che erano tutti tre amanti del bere e merende.Sulla strada da San Casciano a Vicchio si incrociano diverse piazzole , magari una di queste era quella dell omicidio, inoltre dopo aver mangiato e bevuto con la Filippa cercava un posto intimo li vicino , un posto nascosto che lui conosceva perche c era già passato diverse volte.Tengo a precisare che non sono scettico su Lotti, sono neutrale, non faccio parte di nessuna corrente , considero la pista Lotti una pista valida come un altra che sto seguendo, sono contrario invece alle pista Pacciani , merendari, Faggi , Narducci , Calamandrei, settarismo e massoneria.
Ciao Pierangelo
Ma come fu possibile che questi fior di polizziotti e magistrati nessuno avesse raccolto tutti questi indizi?
E se sommiamo la mancanza delle impronte di lotti mai fornite?mah si rimane molto perplessi....
Grazie dott segnigni per il contributo anche di stasera...
Hai ragione. La presenza a Vicchio è un indizio clamoroso. E nessuno pensò “Non è che sei tu il mostro?”
Ci avranno anche pensato (difatti, lo ritennero complice e lo condannarono), ma il peccato originale dell'indagine fu che non riuscirono a scrollarsi di dosso e dalla mente l'idea (incaponita, incistata) che non ci fosse, comunque, anche Pacciani a far da capo (e Vanni il suo vice).
A loro bastava il Lotti complice e accusatore, la conoscenza della piazzola la collegarono al ruolo di segnalatore che si era ritagliato lui. Bastava, bisognava chiudere la faccenda, credo
Nicoletti, Pucci, Lotti, Ghiribelli, Galli, tutti credibili. Praticamente è la versione ufficiale, meno Pacciani e Vanni.
O allora? Che farci? Magari è meno intrigante e meno da film della versione della scheggia impazzita dei servizi segreti deviati, oppure meno mozzafiato e da romanzo di Dan Brown rispetto alla versione della Rosa Rossa e delle sette alchemiche, ma ...o allora? Che farci, se la vita spesso è prosa e non romanzo?
E comunque, senza Pacciani e Vanni, non mi pare mica una differenza da poco...
Ho letto che la Nicoletti è morta il 15 febbraio 2024,a 71 anni, quindi recentemente. Solo successivamente mi sono accorto che c'erano già commenti di utenti che hanno segnalato la cosa. R. I. P.
Sì, povera donna.
Scusate non ho capito una cosa se l'omicidio risale al sabato come mai i 2 trascorsero la domenica a Scopeti? Con i 2 cadaveri ed il rischio di essere visti?
Questo fu un loro grande errore e una loro grande imprudenza, certamente...
---- Ma d'altronde questo problema si pone anche se quei due non fossero stati l'assassino e il suo compare ma solo due che avevano saputo per vie traverse (giro dei guardoni, etc...) che lì c'erano due cadaveri e, in ipotesi, si fossero messi a stazionare lì in attesa d'assistere alla scoperta e alle conseguenti scene: si sarebbero presi un bel rischio ugualmente, perché avevano già dato nell'occhio e chi avesse scoperto i cadaveri e fosse corso giù a dare l'allarme lì avrebbe notati di brutto e certo lì avrebbe segnalati alle autorità, dopodiché da lì a ritrovarsi ad essere interrogati, indagati, sospettati, accusati d'essere il mostro o di sapere chi era, insomma a ritrovarsi al gabbio, era solo un passo...
---- L'unica, sarebbe quella di dire che i due personaggi erano lì senza neanche sapere che c'erano dei cadaveri. Ma neanche questo torna, perché allora che motivo avrebbero avuto di perder così tanto tempo lì a non far niente? Guardonare? Ma se lì da basso non avrebbero visto nulla! Avrebbero semmai (se coppie ci fossero state) dovuto anche loro due salire su, sulla piazzola. Ma, in tal caso, non l'avrebbero sentito l'odore della morte, come lo sentì la Carmignani? E allora, in due, fuori dall'auto (perché se non ne uscivano, come facevano a guardonare?) quanto ci avrebbero messo a scoprirli loro, i corpi, e quindi a passare dalla condizione di ignari a quella di consapevoli? Poco. Dopodiché si sarebbe ripiombati (se non andavano ad avvertire le autorità) nel discorso di diventare loro stessi i primi sospettati di cui detto sopra.
---- Insomma, gira e rigira, non c'è da farci niente: bisogna accettare che quel giorno ci furono, comunque sia, due persone (fossero o non fossero l'assassino e il suo compare) che fecero una grossa imprudenza.
Ho letto il tuo libro e seguendo puntualmente i tuoi video ormai sono convinto che il Lotti sia stato il Vero e Unico Mostro di Firenze. Appare credibile anche l'ipotesi del prelievo della Pistola sulla scena del crimine del 1968 a Signa. Ottimo Lavoro Segnini. La mia riflessione mi dice: Il lavoro di Giuttari almeno è servito a punire se anche con imputazioni diverse questo Pseudo mostro che comunque non sarebbe poi rimasto indenne al 100%
sul fatto che l omicidio non sia avvenuto la domenica è certo .
Molto probabile il venerdì, un po meno il sabato ma mai la domenica , questo nella mostrologia è un dato certo .
prove testimoniali che dal venerdì al lunedì momento di ritrovamento dei corpi , tutte le persone che passarono x la piazzola degli scopeti dissero che la golf non si mosse mai di un millimetro .
Nessuno dal venerdì quando i ragazzi montarono la tenda vide i ragazzi sulla piazzola .
I scontrini si fermano al venerdì ore 13 circa .
Nessun avvistamento certo dei ragazzi dopo il venerdì.
Nessuno si sarebbe mai fermato più di una notte a campeggiare in una discarica , fu chiaramente un a sosta di fortuna.
Oramai anche le prove scientifiche tendono ad escludere la domenica .
Foto mai riconsegnate perché evidentemente si fermavano al venerdì.
Nadine chiamava tt i giorni casa in Francia x aver notizie sulla prole , ultima telefonata il venerdì e si può andare avanti all infinito.
Se poi si vuol dar credito a chi di questa vicenda ha una visione Talebana e vicino al terrapiattismo , padroni di farlo
@@giuseppecapuozzo4076 quindi il killer nel 68 spara con cartucce a piombo ramato e Lotti nel 74 lo imita altrettanto per poi passare al piombo nudo ? il killer nel 68 strappa la catenina alla Locci e Lotti lo imita nel 84? .... vorrei tanto vedere il Lotti dopo che ha raccolto la pistola andare in armeria per comprare le cartucce oppure nel mercato malavitoso ....
@@giuseppecapuozzo4076 La cosa assurda è che ce l'avevano in pugno. Giuttari, da superpoliziotto qual era, in poco tempo aveva quasi trovato il bandolo della matassa (bastava focalizzarsi sulla logica, torchiando, come sicuramente sapeva fare, questi personaggi). Gli è mancato l'ultimo miglio, prima del quale ha pensato bene di fare una deviazione sciagurata, finendo per impelagarsi in piste senza senso.
Povero Lotti! Se non sapessi che qualcosa di brutto, ma davvero brutto, lo aveva fatto (come minimo, aver fatto condannare l'innocente Vanni, su su, fino a come massimo e in ipotesi essere stato lui il mostro che aveva ammazzato quei poveri ragazzi), mi verrebbe un moto di compassione verso di lui, quando lo sento o lo leggo trattato così con sprezzo e irrisione da donne con le quali aveva cercato qualche briciolo di momentanea felicità...
E anche nell'ipotesi massima, fosse quello che fosse, mi rendo conto che fu comunque il prodotto d'una sofferenza negli anni della formazione della personalità, forse di poco amore ricevuto...
Vi confesso che un po' pena, me la fa...
Come, non mi prendete per eretico, ma vi confesso che, pur nella consapevolezza (in questo caso, addirittura con certezza) di tutto quel male che aveva fatto, ciò nonostante un po' di pena me la fa anche un Donato Bilancia, quando poi senti il racconto della sua infanzia e prima adolescenza e di come lo trattavano i genitori...
Ti capisco perfettamente ! Purtroppo Lotti altro non è stato che la somma di ciò che gli successe nella vita. Con questo non voglio certo giustificarlo, anzi, visto che per colpa sua un innocente venne condannato all'ergastolo e (quasi sicuramente) morirono ammazzate 7 giovani coppie di poveri ragazzi che nulla gli fecero di male.
Se Lotti fosse stato il grullo come venne sempre dipinto non poteva certo percepire la profondità del disagio che lo tormentava anzi, si sarebbe semplicemente sfogato a livello "basilare" come il suo amico Pucci (o anche il Butini) senza di certo covare tutto quel risentimento che, secondo me, lo fece alla fine ammalare al fegato (oltre alle bevute e allo stile di vita non certo salutista).
Sicuramente "l'educazione" che ricevette contribuì solo a renderlo, da adolescente e da adulto, un complessato e frustrato, pieno di livore verso quelle giovani persone che si stavano godendo la giovinezza che lui non poté gustarsi per colpa della sua famiglia prevaricante e mortificante.
Questo è il mio modesto punto di vista sulla vita del Lotti...
È difficile giudicare. Però quando vai fuori dai binari in un certo modo qualcuno ti deve ritirare dal mondo...
@@shamandezu8975👍
@@ghilisoni
Sì, questo certamente. Del resto, anche a Bilancia lo misero dentro e buttarono via la chiave, e concordo sul fatto che fecero bene (poi, poveraccio, in carcere c'è morto di CoViD-19 durante la fase acuta della pandemia), però anche d'un Bilancia (tanto per rimanere al nostro esempio), pur con tutto il male che ha fatto, quando poi studi come da bambino lo trattavano i suoi genitori, come fu plasmata la sua personalità nell'età formativa... pietà te ne viene.
@grantottero il male è uno, come una specie di forza fisica, poi si declina e si ripropone nelle differenti forme attraverso le persone, in base probabilmente a quanto ne hanno assorbito. È un po' come l'acqua dentro barattoli di differente forma. Noi vediamo la forma fisica delle persone e ci sembrano tutte uguali, ma probabilmente non è così, perché forse abbiamo lunghe radici che a volte trattengono il male e a volte lo rilasciano... Passami questo ragionamento, non sto parlando del maligno in senso biblico, però in questi personaggi non possiamo negare che il male non si sia condensato in maniera assurda... Certamente, per rimanere in tema, dentro di loro c'era un inferno vero, poi uno come il mostro di Firenze era veramente un gran pezzo di mer*a se si può dire...
Che poi, pare che stamattina sia morta proprio Filippa Nicoletti...
Vero?
Povera donna! Pace alla sua anima...
Antonio ho appena letto che a maggio sarai a Pescia, cercherò di non mancare! E Speriamo che venga anche l'utente Grantottero che mi pare di aver capito che viva in Toscana così ci sentiremo meno soli!
Ci siamo allargati Luca, adesso siamo in parecchi. Ciao, ci vedremo lì.
Io? Sì, vivo in Toscana... (P.S., mi chiamo Luca anch'io: fra pari nome non si può non essere solidali... 🙂). Ma cos'è questa storia di Pescia?
********
-- EDIT: oh! Ma a Maggio è stagione piena da mare, eh? Mi raccomando: che non sia un weekend di sole (vorrà dire che pregheremo che ci sia mareggiata, così niente tentazioni... 😂😂).
a Pescia vengo anche io!
@@gabrieleliberatori2865
Ma cos'è questa cosa di Pescia?
@@grantottero4980 c' è un convegno con diversi mostri logo tra cui, per la prima volta ci sarà anche Antonio. Cerca di venire!
Comunque si.. alla fine è più che plausibile che sia stato Lotti il mostro, senza fare troppa fantascienza da X files, una cosa però le chiedo, secondo lei, la lettera a Della Monica, dopo le osservazioni fatte da Valeria Vecchione, cosa ne pensa sul fatto che le lettere per comporre la lettera siano state selezionate e non prese a caso?
Penso che la vecchione abbia tanta fantasia
Il mostro mandò una cassetta con canzone Anna... la migliorini lavorava alle confezioni Anna... Lotti faceva anche qualche lavoretto per i negozi di confezionamento?!
QUALCUNO mandò una cassetta con la canzone... e QUALCUN ALTRO SUPPONE che il mittente fosse stato il mostro. Ma niente ce lo certifica. Chiunque potrebbe aver mandato quella canzone, quel "qualcuno" potrei anche essere stato io...
Le 22. Allacciate le cinture...
Sul divorzio Pucci - Lotti (😉) ricordo anche un' ulteriore motivo di scontro, anche questo, a memoria, negli anni novanta: uno dei due fratelli aveva trovato un lavoro a Lotti in un' impresa edile, lui dopo poco non si presentò più e Fernando se ne ebbe, giustamente, a male.
Non ricordo se l'ho letto in un verbale o sentito in un' udienza; a te risulta, Antonio?
Vero. Lo disse in dibattimento, senza però riuscire a ricordarsi quando.
P.M.: Ho capito. Senta, lei ricorda - così ci ha raccontato, mi sembra, sua sorella - di un lavoro che lei avrebbe trovato, o qualcuno avrebbe trovato al Lotti, su, diciamo, interessamento di Fernando?
V.P.: Sì. Di Fernando, sì.
P.M.: Questo lo...
V.P.: Gli trovai un lavoro di manovale, lì a Mercatale. Ma però ce lo tennero poco, insomma, ecco.
P.M.: Ce lo tennero poco perché...
V.P.: Non era... si vede non faceva il suo dovere.
P.M.: Lei ricorda questo episodio del lavoro, lo sa collocare nel tempo? Prima dell'omicidio dell'85...
V.P.: Dottore, non glielo posso dire, codesto, io. No me lo ricordo io queste cose costì.
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Davvero non capisco.
Un Segnini di proverbiale meticolosità, disciplina, rigore, quando si tratta di affrontare questi temi (Lotti, Pucci) diventa superficiale e sommario.
Il titolare della azienda edile che assunse Lotti, raccomandato da Valdemaro Pucci, in udienza (10 ottobre 1997) porta le buste paga.
Il periodo è: giugno 1991 - dicembre 1991.
Lotti fu licenziato non per demerito, ma perché l’azienda chiuse.
La conseguenza da trarsi è la seguente: Pucci, pur sapendo che Lotti era l’unico, vero, reale mostro di Firenze, era rimasto in eccellenti rapporti.
@@michaelchivers7746 Segnini ha molto da fare, oltre che dedicarsi al suo hobby del Mostro, se qualcosa gli sfugge penso sia comprensibile.
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Touché. Di fronte a questa franca dichiarazione di dilettantismo, alzo le mani.
@@michaelchivers7746 Dilettanti! Dilettanti! Così vengono chiamati con disprezzo coloro che si occupano di una scienza o di un’arte per amore di essa e per la gioia che ne ricevono, per il loro diletto, da quanti si sono dedicati agli stessi studi per il proprio guadagno, poiché costoro si dilettano solo del denaro che con tali studi si procurano. Un tale disprezzo deriva dalla meschina convinzione che nessuno possa prendere qualcosa sul serio senza lo sprone della necessità, del bisogno e dell’avidità. Il pubblico ha lo stesso atteggiamento e la stessa opinione: e di qui nasce il suo rispetto per gli “specialisti” e la sua sfiducia verso i dilettanti. La verità è, al contrario, che per il dilettante la ricerca diventa uno scopo, mentre per il professionista rappresenta solo un mezzo, ma solo chi si occupa di qualcosa con amore e con dedizione può condurla al termine in piena serietà. Da tali individui, e non da servi mercenari, sono sempre nate le grandi cose.
(Arthur Schopenhauer)
Ma la piazzola poteva essere stata scoperta per caso, sia dal lotti che dal fidanzato di pia, quella piazzola dalla foto era frequentata, altrimenti le binari dove passano le ruote non sarebbero stati così puliti, parlo della foto dove si vede la panda, sicuramente ci transitavano parecchie macchine durante l'anno, magari si appartava anche altra gente, però sicuramente non era tanto conosciuta dai guardoni.
Dunque per lei è stato un caso che proprio uno che sarebbe entrato nell'inchiesta sui delitti autoaccusandosi avrebbe frequentato quella piazzola fin almeno dal 1981?
@ può essere, anche il dipendente del fidanzato della pia la scoperto per caso perché tempo addietro lo vide uscire da quella piazzola, lotti lo può aver saputo anche da qualcuno che gli ha fatto una confidenza, comunque ripeto il posto era frequentato, dalle foto si vedono bene le rotaie dei pneumatici, se fosse frequentato poche volte all'anno sulle rotaie ci sarebbe qualche pianta, almeno che questa stradina non serviva per qualche accesso in uno o più appezzamenti di terreno, allora veniva usato per altro scopo, poi può darsi che la piazzola sia stata conosciuta e frequentata solo da lotti e da pia e il ragazzo, sono tutte ottime supposizioni, che però prese una ad una non danno la totale certezza.
E allora, questo che cosa dovrebbe significare? Che quel posto l'avesse scoperto per caso Claudio, fidanzato di Pia, rientra nella banalità, perché abitava da quelle parti. Che invece ci fosse andato a infrattarcisi uno che abitava a un'ora di macchina (o 45 minuti, è lo stesso) da lì è già un po' più strano, e comunque dimostra quantomeno che:
--- A): a gironzolare in auto per il Mugello, almeno qualche volta ci andava;
---- B): che dell'esistenza al mondo di quella piazzola ne era ormai al corrente prima del delitto, ragion per cui se in ipotesi gli fosse venuta la voglia di mettersi un giorno a fare il mostro di Firenze, avrebbe avuto presente che quella piazzola era una delle opzioni disponibili;
---- C): nell'ottica eventuale della prospettiva di cui sopra al punto B), aveva anche avuto agio e comodo (erano anche, con la Nicoletti, poi scesi giù alla Sieve a rinfrescarsi, visto lo stradello che scendeva fin lì, etc.) di valutare le caratteristiche geo-morfologiche del posto, la sua utilizzabilità pratica a quei fini criminosi, le vie di fuga, etc.
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Poi, ovvio che anche altre ipotesi su altri colpevoli saranno pur sempre possibili, certo! Ma comunque i tre elementi di cui sopra sono molto significativi quantomeno per spazzare via i supposti dubbi sulla possibilità che quel tipo (Lotti) avesse avuto o non avuto l'idea d'andare proprio lì, per colpire. Possibilissimo!
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Se poi, oltretutto, lui ammette pure d'esserci stato a guardonare, in quel posto così lontano da casa sua (qualcuno obietta: eh, ma è tutta mitomania!) poco prima del delitto col suo amico, e quest'ultimo (sebbene questo non vada certo nella direzione d'alleggerire la loro posizione sospetta, quindi, in ultima analisi, vada contro i loro interessi) questo fatto lo conferma pure lui (gli stessi di prima obiettano: eh, ma è mitomane pure lui! Al che io replico: Boia! È una malattia contagiosa, la mitomania!? Come il CoViD? C'era un'epidemia?), beh, viene fatto di pensare che a quel tipo della Val di Pesa gli garbasse proprio tanto, quella piazzolina lontanissima, per andarci sempre a cascare, di riffe o di raffe....
@@grantottero4980 Troppa semplice logica, caro Luca, la gente ne è spaventata. Molto meglio un po' di rassicurante scetticismo e magari anche un po' di fantasia, tipo il killer dei due mondi e il rosso del Mugello, di cui nessuno potrà mai dimostrare la fallacia.
@@grantottero4980 tutte le ipotesi sono plausibili, comunque era frequentato, macchine li ne entrava, poi se entravano anche per altri scopi non lo so, poi a molte persone e capitato di fare kilometri magari di andare a mangiare in un ristorante che ti avevano consigliato, o magari per un evento ecc ecc, e poi li ti fermavi per amoreggiare, e magari eri anche a centinaia di kilometri da casa tua, questo posto secondo me non era tanto segreto, poi al Pucci hanno fatto fare un sopralluogo? O hanno fatto solo l'interrogatorio e messo a verbale. Perché la Nicoletti è stata solo per appartarsi, mentre il pucci ha parlato di duplice assassino se non ricordo male?
Sai, Antonio, che a volte, a leggerle, le contestazioni di michaelchivers sembrerebbero che mamma mia? Ma poi, gira e rigira, se ci pensi bene... Ad esempio, questi video di Cappelletti, ricordavo, sì, d'averli visti e ascoltati un paio di volte, ma poi t'arriva michaelchivers a dire che in quei video la testimonianza Lotti + Nicoletti sulla pregressa frequentazione della piazzola di Vicchio sarebbe stata "demolita" addirittura "sillaba per sillaba" (nientepopoddimenoché!).... insomma, a uno , magari, gli vengono i dubbi: " Vuoi vedere che m'era sfuggito qualcosa? Che non mi ricordavo d'un particolare?" ..E allora uno che fa? Torna (torno io, in questo caso) a risentirsi un'altra volta magari i primi 5 minuti di quel video (quelli in cui Cappelletti tratta la parte relativa al discorso Giancarlo e Filippa a Vicchio). E cosa viene fuori, "sillaba per sillaba"? Nulla! Intendo dire, nulla di speciale! Le stesse, medesime, cose (come del resto mi pareva di ricordare, ma quando ti fanno venire i dubbi...), le stessissime medesimissime cose dette anche in questi tuoi filmati. Insomma, si ascolta e, pari pari come in questi tuoi filmati (del resto, il materiale quello è, c'è poco da scoprire d'inedito...), si nota la Nicoletti che all'inizio non se la sente di negare al 100 % d'essere stata qualche volta in vita sua su quella piazzola, che però cerca di non dire che era proprio con l'ormai diventato imbarazzante Lotti ma semmai con l'altro, poi che di fronte al fatto che l'altro non le ha retto il gioco allora ammette, ma cerca di minimizzare per quanto può, di dire che beh, bih, boh... ma lei siccome beve è distratta, chissà se mi ricordo bene... etc. ...Ma intanto l'ascoltatore non di scuola sofista ha già capito il succo: che al di là di tutti i discorsi e del fumo, la Filippa e Giancarlo su quella piazzola a ciulare c'erano stati per davvero, prima del delitto. Poi, i discorsi li porta via il vento, ma l'ascoltatore onesto con sé stesso ha già capito la susta di questo fatto della piazzola... Dunque da quel riascolto di quei minuti di quel video di Cappelletti niente di speciale che già non detto e commentato nei tuoi video...
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Semmai, l'unica vera dichiarazione contraddittoria di Lotti è quando dice di ricordare d'esserci stato (con Filippa) anche poco prima del delitto e che faceva tanto caldo (dunque quando? A Giugno o meglio ancora a Luglio 1984, considerato che il delitto avvenne il 29 Luglio?), il che convince poco, tenuto conto che la Filippa pare avesse lasciato la casa di Indovino per andare a vivere a Castiglion Fiorentino il 30 Marzo dello stesso anno. Ma non mi pare una contraddizione trascendentale, perché al di là che lì il Lotti, nel raccontare (11 anni e mezzo dopo), potrebbe semplicemente essersi ricordato male la data (come io credo), ma in teoria la gitarella con diversivo potrebbe anche essere avvenuta in occasione d'uno di questi raccontati "ritorni temporanei" di lei dal suo ex per vedere un po' come stava (io, comunque, scommetto più sulla data ricordata male...).
A Michel Chivers bisogna smettere di dare importanza. Mi pare chiaro che i suoi interventi siano di parte, tesi a denigrare il lavoro altrui. Il massimo l'ha raggiunto quando, con sufficienza, mi ha accusato di dilettantismo per non aver ricordato la storia del lavoro di Lotti. Ormai nel video di domani gli rispondo sul motorino, ma è l'ultima volta.
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👍👍👍
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Appunto, sarà la volta buona che la smettiate, perché davvero non voglio derogare alla linea di lealtà, cortesia e buona educazione che mi sono imposto, anche nella più dura contrapposizione. Alla quale, a differenza tua, sono ben abituato, e non mi fa né caldo né freddo, senza tanti vittimismi e piagnistei.
E te ne fornisco ancora un’altra dimostrazione.
Questa non è una solare dichiarazione di dilettantismo, per giunta profferita in terza persona?
«Segnini ha molto da fare, oltre che dedicarsi al suo hobby del Mostro».
Quanto al video di stasera, tu per me puoi fare anche un video ogni ora.
Ma ne hai già dedicato due ai miei “farfugliamenti”, li ritengo sufficienti, per la semplice ragione che “video contro commento” non è un confronto ad armi pari.
Ma visto che la disparità per te non è un problema, ti risponderò su Amazon o su qualche giornale.
@@michaelchivers7746 Fai quel che vuoi, saluti.
Le dichiarazioni del tandem Lotti-Nicoletti su Vicchio furono minuziosamente demolite due anni fa da Flanz Vinci, senza la minima possibilità di remissione, sillaba per sillaba, verbali alla mano. Ricevendo, se non ricordo male, anche i complimenti di Segnini.
Non inserisco il link per le note problematiche ma il video è facilmente reperibile alla voce “Mostro di Firenze - Giancarlo Lotti, un anomalo collaboratore di giustizia - 2di3” (è sufficiente la prima parte, specifica su Vicchio).
Aggiungo di mio che i gravi problemi di alcolismo della Nicoletti (il Signore l’abbia sinceramente in gloria, povera donna) sono certificati da lei stessa, prima nei verbali (10 febbraio 1996, salvo ritrovare magicamente la memoria una settimana dopo, con la accurata descrizione dei pali, l’erba delle scope, il fossato, la ghiaia), poi in udienza.
Nel marzo 1996, ossia pochi giorni dopo il sopralluogo ricordato da Segnini, subirà un ricovero in regime di TSO per problemi di alcolismo, come attesta Flanz Vinci nel video citato.
Quindi si sarebbe inventata tutto? Flanz Vinci può aver detto quello che vuole, io non lo so perché non ho visto il video, per me conta quello che ho detto io dopo averci studiato a lungo in base alla documentazione agli atti. Se hai qualcosa da confutare nel merito fallo, dai la tua versione, magari un po' meno dozzinale del TSO.
Perché "il Signore l'abbia in gloria"? È morta pure lei?
@ Ti correggo sperando di fare cosa gradita: il video dovresti averlo visto perché ci sono dei tuoi commenti.
@@Ghierbaciov Avevo letto di fretta e non avevo capito che si trattava dei tre video di Lotti. Pensavo fosse uno sulla Nicoletti. Li ho visti, certo, ne ho anche preso dei notevoli spunti, visto che riportavano notizie inedite, e mi pare anche immagini Ma non mi pare che abbiano descritto un Lotti granché diverso da quello che ci ha lasciato in eredità la fallimentare difesa Vanni. E soprattutto non ricordo che abbiano smontato la testimonianza della Nicoletti sulla frequentazione della piazzola di Vicchio. Se mi sbaglio correggimi, magari indicandomi video e minuto. Io purtroppo non riesco a trovare il tempo di rivederli.
@ si riferisce ai primi 4 minuti di questo video ua-cam.com/video/1XCM0d0DPlc/v-deo.htmlfeature=shared
In breve: Nicoletti dice di essere stata a Scopeti e Vicchio col Sadotti. Sadotti nega. Poi le "viene agevolata una risposta alternativa" e allora ammette "può essere che ci sia stata anche con il Lotti".
Più avanti nel video si suggerisce che ciò è piuttosto improbabile, visto che lei si era trasferita ad Arezzo, e di conseguenza Lotti avrebbe dovuto farsi la tratta san Casciano - Arezzo - Vicchio - Arezzo - san Casciano.
Inoltre si menziona il TSO della Nicoletti, avvenuto un mese dopo tali dichiarazioni.
Pare che oggi sia morta la Nicoletti. Rip.
Povera donna.
Sì.
Mi dicono peraltro che negli ultimi anni avesse ritrovato una sua serenità, riavvicinandosi ai figli e facendo anche la nonna, e che non bevesse più. Non proprio un lieto fine, ma almeno un po' di pace nei suoi ultimi anni.
Ah, ecco perché michaelchivers aveva scritto "che Dio abbia in gloria la sua anima..."...
Povera donna, riposi in pace!
Certo che questo recente stillicidio di personaggi legati alla vicenda (nell'ultimo anno e mezzo, ricordo d'aver compianto prima Perugini, poi Filastò, Bruno, Fioravanti, Vigilanti, ora la Nicoletti...) dà brutalmente il senso del molto tempo trascorso e della progressiva, sempre crescente, difficoltà (per non dire impossibilità) di acquisire elementi nuovi e di venirne a capo...
Buona sera sig. Segnini, può essere che il Pucci quella domenica capi chi era il mostro?
A mio giudizio sì.