Assolutamente d'accordo, accogliendo con una forte determinazione quell'evidenza che non si è voluta sottolineare da parte di certa destra: "Il patriarcato è molto evidente". Non si vuole mai parlare della contro-parte maschile, dando fin da subito compito alle bambine di saper essere brave bimbe con tutte le bamboline e bambolini da curare, i vari modi per cucinare e essere buone "padrone di casa". Anche questo è da cambiare vistosamente al fine di togliere ogni singola opportunità da parte della società per incentivare una scusante a chi giudica una donna di non aver fatto una determinata cosa intesa una determinata scelta nel "avere o meno una vita in linea con un sistema di aspettativa sociale". Complimenti
Finalmente una divulgatrice che (tra le altre cose) menziona l'immigrazione come soluzione. I flussi migratori possono essere una manna dal cielo per un territorio che sappia accogliere bene la prima generazione e di conseguenza integrare armoniosamente la seconda generazione di immigrati. Grazie per il video
In tutto questo discorso sulla necessità di spingere verso la genitorialità non viene minimamente perso in considerazione il nuovo nato. Brutalmente si fa un discorso di necessità: "tu devi esistere perché ci servi". Questo aspetto diventa più marcato quando non si considerano minimamente i presupposti di grande precarietà economia e psicologica dalle quali si pretende che nasca questo desiderio di nuova genitorialità: diventa genitore a discapito di tutto il resto. Che tipo di vita auguriamo a i nuovi nati creando dei presupposti per dei genitori frustrati che con molta probabilità non potranno grantire neanche un sostegno economico per la formazione come individuo e successivamente professionale dei propri figli?
Ciao Esme 😊 premesso che sono praticamente d'accordo su tutto..vorrei solo aggiungere una impressione..non solo per esperienza vissuta ma anche per aver visto altre persone che si sono trovate in difficoltà..oltre sicuramente al discorso economico che deve migliorare..oltre al discorso dei flussi migratori che dovrebbero essere gestiti e oltre al fatto che la donna debba essere aiutata sia durante la gravidanza sia successivamente..penso in generale (ma ripeto è un impressione) che nella testa delle persone quando magari fanno figli o in generale come dovrebbero secondo loro fare gli altri che ci debbano essere come degli step obbligatori (ed è incluso anche il discorso figli)..nasci, vai a scuola, trovi un posto fisso, ti trovi la persona che ti stia accanto, te la sposi, metti su famiglia e vissero tutti felici e contenti..poi che ci siano problemi economici, sociali o semplicemente magari una persona non si sente di fare un determinato step non viene considerata come cosa..e questa cosa nasce dall'antico..mia nonna ad esempio diceva a mia madre di trovare un uomo non per la felicità ma perché rimaneva zitella..(presente modello gattara dei Simpson?)e ho notato che andando avanti con le generazioni questa sorta di dottrina non è mai scomparsa..ma come ad esempio la dottrina del l'uomo va a lavorare e la donna rimane a casa con i figli..fino agli anni 80 c'era sta cosa..io credo che ci voglia proprio in generale un cambio di mentalità innanzitutto (e in parte se ho capito bene lo hai detto anche tu) su tanti aspetti e su tante regole non scritte ma imposte dalle società precedenti..ti capisco molto bene quando dici che sei preoccupata..però non so vedo una lucina in fondo al tunnel proprio perché a livello umano stanno cambiando diverse cose..diversi diritti sono stati presi in esame..poi se posso darti un consiglio non andare troppo in la con i pensieri..ok pensare al futuro ma cerca di non temere qualcosa che magari ora non devi affrontare.. comunque si a parte il consiglio da vecchietto 🤣 complimenti per il video sono molto d'accordo 😊 diciamo che il mio commento voleva generalizzare un po cio che hai detto 😊
Ciao Devid, hai ragione, questo discorso delle tappe semmai è anzi peggiorato di fronte ad un mondo del lavoro così pressante! Speriamo bene, io la lucina in fondo al tunnel non la vedo, ma mi fido di te 😂💜
@@esme_psithurisma azz allora ho una bella responsabilità 😂 a parte tutto è anche grazie a persone di una generazione successiva come te che fanno muovere un po' i cervelli che le cose possano cambiare..per cui ci scommetto molto volentieri 😊
Credo che patriarcale sia anche solo il fatto che ci sia un congedo di maternità importante e un congedo di paternità imbarazzante... anche solo questo rende l'idea di come si sia evoluta la società
Verissimo, anche se non definirei “importante” nemmeno il congedo di maternità, perché diciamo che 5 mesi (considerando che molte donne per motivi di salute devono prendere 1 o 2 già prima della nascita del bambino) sono davvero pochissimi, senza contare che le libere professioniste non possono fare il conto nemmeno su quelli :(
Complimenti per la passione e la lucidità di molte osservazioni, compresa la necessità di cambiare passo sulle politiche di integrazione dei migranti. Tuttavia proviamo a riflettere: l'Italia è un paese molto vario, eppure è accomunato dalla denatalità. Se in Emilia e in Calabria si fanno pochi figli, al medesimo modo, forse vuol dire che c'è qualcosa che va oltre le opportunità di lavoro, i servizi a disposizione e così via. Avere un figlio, o il secondo figlio, è considerato un "costo" molto oltre quanto non sia in realtà. E questo (insieme agli altri) è un tema. Non credi?
Il patriarcato come "freno alla maternità" mi pare non in concordanza con i dati, visto che i tassi di natalità sono quasi sempre più alti nelle società considerate altamente patriarcali. Forse nel liberalismo occidentale funziona così, possibilissimo, ma se guardiamo ad altri assetti socio-culturali, la donna ha una fecondità che supera quasi sempre il tasso di sostituzione dei coniugi. In ogni caso siamo sovraffollati, dunque la scelta è aumentare di numero indefinitivamente per mantenere in piedi la macchina capitalistica (con collasso delle risorse catastrofico), oppure decrescere creando problemi di ordine economico e sociale per via dell'invecchiamento nella popolazione.
@@esme_psithurisma In Italia secondo me non si fanno figli per ragioni culturali, di cui l'emancipazione della donna, in modo simile al resto dei paesi sviluppati, è una parte importante dell'equazione. Le questoni inerenti allo welfare state sono al massimo degli incentivi alla rinuncia, non fattori determinanti.
@@flaviomartignoni9524quelle che citi però sono ragioni economiche,non culturali. Non è culturale il non riuscire a conciliare vita privata e lavorativa, è una imposizione del mercato
Uno dei nodi principali che tu hai individuato e che molti componenti del Centro Destra vorrebbero evitare di vedere è che non si può sostenere una gravidanza, poi l'allattamento e l'accrescimento dei figli senza un congruo numero di giorni di congedo parentale, sia per la madre che per il padre, e nel contempo organizzare per i figli, a partire dai 2-3 anni una rete di asilo e scuole d'infanzia che li inseriscano nella vita sociale, consentendo così ai genitori di non dover ricorrere sempre ai Nonni, unico vero pilastro del Welfare italiano. L'alternativa sarebbe, e molti nel Centro Destra la invocano a viva voce, far tornare le donne a fare esclusivamente le casalinghe, come accadeva proprio nel Dopoguerra e fino alla fine degli anni 60. Poi l'emancipazione femminile ha messo parzialmente fine a questo schema eminentemente patriarcale, ma con un duro prezzo di fatica per la donna. Grazie per le tue preziose riflessioni 🙏
Il compito primario di qualsiasi governo è quello di far sopravvivere la società che rappresenta, e la condizione base affinché ciò avvenga è che la società riproduca sé stessa (gli immigrati possono essere al più assimilati, non integrati). Il fatto che fare figli scaturisca da un impulso altruistico o egoistico (comunque non mutualmente esclusivi) è del tutto secondario. Ogni tipo di linguaggio è lecito se il problema non è stare meglio o peggio, ma sopravvivere.
Assolutamente d'accordo, accogliendo con una forte determinazione quell'evidenza che non si è voluta sottolineare da parte di certa destra: "Il patriarcato è molto evidente". Non si vuole mai parlare della contro-parte maschile, dando fin da subito compito alle bambine di saper essere brave bimbe con tutte le bamboline e bambolini da curare, i vari modi per cucinare e essere buone "padrone di casa". Anche questo è da cambiare vistosamente al fine di togliere ogni singola opportunità da parte della società per incentivare una scusante a chi giudica una donna di non aver fatto una determinata cosa intesa una determinata scelta nel "avere o meno una vita in linea con un sistema di aspettativa sociale". Complimenti
Grazie a te per il Commento e il sostegno 🙏💜
Finalmente una divulgatrice che (tra le altre cose) menziona l'immigrazione come soluzione. I flussi migratori possono essere una manna dal cielo per un territorio che sappia accogliere bene la prima generazione e di conseguenza integrare armoniosamente la seconda generazione di immigrati.
Grazie per il video
Grazie a te per il commento 🙏💜
sono arrivato molto tardi a guardare questo video, concordo su tutto. Molto brava nella spiegazione chiara e precisa. Complimenti
In tutto questo discorso sulla necessità di spingere verso la genitorialità non viene minimamente perso in considerazione il nuovo nato. Brutalmente si fa un discorso di necessità: "tu devi esistere perché ci servi". Questo aspetto diventa più marcato quando non si considerano minimamente i presupposti di grande precarietà economia e psicologica dalle quali si pretende che nasca questo desiderio di nuova genitorialità: diventa genitore a discapito di tutto il resto. Che tipo di vita auguriamo a i nuovi nati creando dei presupposti per dei genitori frustrati che con molta probabilità non potranno grantire neanche un sostegno economico per la formazione come individuo e successivamente professionale dei propri figli?
Ciao Esme 😊 premesso che sono praticamente d'accordo su tutto..vorrei solo aggiungere una impressione..non solo per esperienza vissuta ma anche per aver visto altre persone che si sono trovate in difficoltà..oltre sicuramente al discorso economico che deve migliorare..oltre al discorso dei flussi migratori che dovrebbero essere gestiti e oltre al fatto che la donna debba essere aiutata sia durante la gravidanza sia successivamente..penso in generale (ma ripeto è un impressione) che nella testa delle persone quando magari fanno figli o in generale come dovrebbero secondo loro fare gli altri che ci debbano essere come degli step obbligatori (ed è incluso anche il discorso figli)..nasci, vai a scuola, trovi un posto fisso, ti trovi la persona che ti stia accanto, te la sposi, metti su famiglia e vissero tutti felici e contenti..poi che ci siano problemi economici, sociali o semplicemente magari una persona non si sente di fare un determinato step non viene considerata come cosa..e questa cosa nasce dall'antico..mia nonna ad esempio diceva a mia madre di trovare un uomo non per la felicità ma perché rimaneva zitella..(presente modello gattara dei Simpson?)e ho notato che andando avanti con le generazioni questa sorta di dottrina non è mai scomparsa..ma come ad esempio la dottrina del l'uomo va a lavorare e la donna rimane a casa con i figli..fino agli anni 80 c'era sta cosa..io credo che ci voglia proprio in generale un cambio di mentalità innanzitutto (e in parte se ho capito bene lo hai detto anche tu) su tanti aspetti e su tante regole non scritte ma imposte dalle società precedenti..ti capisco molto bene quando dici che sei preoccupata..però non so vedo una lucina in fondo al tunnel proprio perché a livello umano stanno cambiando diverse cose..diversi diritti sono stati presi in esame..poi se posso darti un consiglio non andare troppo in la con i pensieri..ok pensare al futuro ma cerca di non temere qualcosa che magari ora non devi affrontare.. comunque si a parte il consiglio da vecchietto 🤣 complimenti per il video sono molto d'accordo 😊 diciamo che il mio commento voleva generalizzare un po cio che hai detto 😊
Ciao Devid, hai ragione, questo discorso delle tappe semmai è anzi peggiorato di fronte ad un mondo del lavoro così pressante! Speriamo bene, io la lucina in fondo al tunnel non la vedo, ma mi fido di te 😂💜
@@esme_psithurisma azz allora ho una bella responsabilità 😂 a parte tutto è anche grazie a persone di una generazione successiva come te che fanno muovere un po' i cervelli che le cose possano cambiare..per cui ci scommetto molto volentieri 😊
Brava, sono d'accordo con quanto hai sostenuto nel video.
Grazie Pasquale 🙏
Gran bel video, sono spaventato del mio futuro
Credo che patriarcale sia anche solo il fatto che ci sia un congedo di maternità importante e un congedo di paternità imbarazzante... anche solo questo rende l'idea di come si sia evoluta la società
Verissimo, anche se non definirei “importante” nemmeno il congedo di maternità, perché diciamo che 5 mesi (considerando che molte donne per motivi di salute devono prendere 1 o 2 già prima della nascita del bambino) sono davvero pochissimi, senza contare che le libere professioniste non possono fare il conto nemmeno su quelli :(
👏👏👏
❤❤❤❤❤
💜
Complimenti per la passione e la lucidità di molte osservazioni, compresa la necessità di cambiare passo sulle politiche di integrazione dei migranti. Tuttavia proviamo a riflettere: l'Italia è un paese molto vario, eppure è accomunato dalla denatalità. Se in Emilia e in Calabria si fanno pochi figli, al medesimo modo, forse vuol dire che c'è qualcosa che va oltre le opportunità di lavoro, i servizi a disposizione e così via. Avere un figlio, o il secondo figlio, è considerato un "costo" molto oltre quanto non sia in realtà. E questo (insieme agli altri) è un tema. Non credi?
Chiunque deve fare quel che vuole. Meglio non far figli se non se ne ha voglia.
Il patriarcato come "freno alla maternità" mi pare non in concordanza con i dati, visto che i tassi di natalità sono quasi sempre più alti nelle società considerate altamente patriarcali. Forse nel liberalismo occidentale funziona così, possibilissimo, ma se guardiamo ad altri assetti socio-culturali, la donna ha una fecondità che supera quasi sempre il tasso di sostituzione dei coniugi. In ogni caso siamo sovraffollati, dunque la scelta è aumentare di numero indefinitivamente per mantenere in piedi la macchina capitalistica (con collasso delle risorse catastrofico), oppure decrescere creando problemi di ordine economico e sociale per via dell'invecchiamento nella popolazione.
Ciao! Non ho mai detto freno alla maternità in assoluto, ma freno alla conciliazione, per la donna, di lavoro e famiglia, quindi di ruoli e tempi :)
@@esme_psithurisma In Italia secondo me non si fanno figli per ragioni culturali, di cui l'emancipazione della donna, in modo simile al resto dei paesi sviluppati, è una parte importante dell'equazione. Le questoni inerenti allo welfare state sono al massimo degli incentivi alla rinuncia, non fattori determinanti.
@@flaviomartignoni9524quelle che citi però sono ragioni economiche,non culturali. Non è culturale il non riuscire a conciliare vita privata e lavorativa, è una imposizione del mercato
Uno dei nodi principali che tu hai individuato e che molti componenti del Centro Destra vorrebbero evitare di vedere è che non si può sostenere una gravidanza, poi l'allattamento e l'accrescimento dei figli senza un congruo numero di giorni di congedo parentale, sia per la madre che per il padre, e nel contempo organizzare per i figli, a partire dai 2-3 anni una rete di asilo e scuole d'infanzia che li inseriscano nella vita sociale, consentendo così ai genitori di non dover ricorrere sempre ai Nonni, unico vero pilastro del Welfare italiano. L'alternativa sarebbe, e molti nel Centro Destra la invocano a viva voce, far tornare le donne a fare esclusivamente le casalinghe, come accadeva proprio nel Dopoguerra e fino alla fine degli anni 60. Poi l'emancipazione femminile ha messo parzialmente fine a questo schema eminentemente patriarcale, ma con un duro prezzo di fatica per la donna. Grazie per le tue preziose riflessioni 🙏
Chi non fa figli è perché pensa che questi non avranno futuro.
Il compito primario di qualsiasi governo è quello di far sopravvivere la società che rappresenta, e la condizione base affinché ciò avvenga è che la società riproduca sé stessa (gli immigrati possono essere al più assimilati, non integrati). Il fatto che fare figli scaturisca da un impulso altruistico o egoistico (comunque non mutualmente esclusivi) è del tutto secondario. Ogni tipo di linguaggio è lecito se il problema non è stare meglio o peggio, ma sopravvivere.
Fare figli non è affatto un dovere sociale; è un dovere biologico. Ci illudiamo di essere Dei e dimentichiamo di essere animali.
Dovrebbe essere un desiderio di una coppia e un atto d’amore. Non un dovere, mai.