Hass und Hetze oder Bescheidenheit und Vernunft?

3. Tag in Bremen: Kinder auf einer Hetzaktion und unsere Lösung dafür.
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[@shinysun2283]

Ich liebe Menschen. Danke für Eure liebevolle Arbeit.

[@menschlichewelttv1085]

Danke dir für deine liebe Rückmeldung!

[@magd4570]

Befreites Verstand! Genau! Danke!

[@Bombastin]

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[@ththdhnth]

Coloro che perpetrano atrocità contro la vita collettiva o contro un particolare gruppo umano non possono essere perdonati. In questi casi il perdono non solo riflette debolezza, ma incoraggia anche l’ingiustizia, perché gli oppressori diventano più tirannici. Nella vita individuale, se una persona innocente è oppressa da persone disoneste, quella persona, se lo desidera, può perdonare gli oppressori, solo per mettere alla prova la sua capacità di tolleranza o per qualche altro motivo. Ma se gli oppressori torturano un gruppo umano, allora nessun singolo individuo, in quanto rappresentante del gruppo, può perdonarli, e costui non ha effettivamente alcun diritto di farlo. Se il rappresentante agisce al di fuori della sua giurisdizione, quella persona sarà denunciata dal gruppo che rappresenta. Bisogna allora dire che il perdono è una pratica solo per la vita individuale, non per quella collettiva.
Baba