Il folle mattacchione è il mio migliore. Puntatona! Per quanto riguarda i pantomimi imperiali potevano anche accompagnare la lettura di un'opera teatrale. Era abbastanza diffuso questo genere di spettacoli in teatro dove non c'erano attori, ma un lettore (che poteva essere anche essere l'autore) e uno o più pantomimi che mimavano le battute lette dal lettore. Le rappresentazioni erano ad esempio le tragedie classiche, riscritte con un'attenzione particolare alle descrizioni delle gestualità dei personaggi (per facilitare il lavoro del pantomimo) e spesso con tinte horror e splatter (uso questi termini perchè noi non abbiamo inventato niente, eheh): ne è un esempio la Fedra di Seneca.
Grazie mille per il commento arricchente! Come sempre nel pesare le informazioni si tende a trascurare qualcosa anche di importante! Comunque è stato divertente fare questa puntata! Contento ti sia piaciuta
@@mastroelia Mega piaciuta! Massì ai fini del tuo discorso non era necessario dilungarsi sui pantomimi imperiali, ho pensato che potesse essere una curiosità carina per far finta di essere un commentatore intelligente 😁
Tutti questi video sono una manna dal cielo, anche perché sono una frana nella ricerca di informazioni riguardanti la storia della musica. Sinceramente non vedo l’ora... poi so che prima ci saranno 500 episodi almeno, ma noto spesso del jazz in sottofondo ai tuoi video, quindi suppongo che dovrei aspettarmi degli episodi sulla storia del jazz nel lontano futuro? sarebbe un sogno-
Non conoscevo il passo di Ugo da San Vittore, ma certamente il suo testo ha avuto risonanza in Inghilterra: mi ha ricordato subito un frammento dello "Speculum Caritatis" di Aelredo di Rievaulx, di pochissimo posteriore (c.1142), in cui si parla dei monaci vanitosi che cantano attirando l'attenzione a maggior gloria di sé che di Dio! Te lo riporto di seguito, la seconda parte è praticamente identica: "Nunc vox stringitur, nunc frangitur, nunc impingitur, nunc diffusiori sonitu dilatatur. Aliquando, quod pudet dicere, in equinos hinnitus cogitur; aliquando virili vigore deposito, in femineae vocis gracilitates acuitur, nonnunquam artificiosa quadam circumvolutione torquetur et retorquetur. [...] Interim histrionicis quibusdam gestibus totum corpus agitatur, torquentur labia, rotant oculi, ludunt humeri, et ad singulas quasque notas digitorum flexus respondet. Et haec ridiculosa dissolutio vocatur religio; et ubi haec frequentius agitantur, ibi Deo honorabilius serviri clamatur."
Grandioso ed immenso Enrico! Probabilmente era un vero e proprio status. Un po' come oggi "i giovani non son più come quelli d'una volta". All'epoca si dovevano dire maldicenze su movenze o egotrip vari! Grandioso passo comunque!
Mi ha colpito tantissimo la cosa degli occhi rotanti! Chissà, magari era una prassi veramente diffusa nel mondo liturgico, questa dell'ammiccare al mondo degli istrioni... O forse i due passi sono collegati! In fondo lo Speculum fu redatto su caldo invito di Bernardo di Chiaravalle, che era pur sempre francese come Ugo, e quindi, probabilmente, ben aggiornato sugli scritti contemporanei e sensibile al problema. E lo stesso Aelredo, ma a mente non ricordo in che periodo, andò in visita a Citeaux e Clairvaux. Si potrebbe fare una ricerchina: magari tra le due fonti esiste un vero e proprio rapporto di filiazione!
Ciao :) un video molto interessante sulla figura dei giullari nel medioevo! So che ti occupi dell’ambito musicale, ma nelle tue ricerche hai forse trovato qualche riferimento ai giullari “sputafuoco/mangiafuoco”? E in caso cosa pensi della loro figura e mestiere? Grazie
@@valentinacarminati1628 ciao Valentina! Ho letto svariate fonti sui joglars medievali, sui sputafuoco tuttavia ho letto poco. Esiste la celebre menzione dello schiavo romano Euno come mangiafuoco. Ma sul medioevo pochissimo. Ad esempio nel componimento Cabras Joglar di Guerau IV di Cabrera (ci ho fatto un video) ci sono tutte le istruzioni fondamentali da sapere per un giullare, ma non viene menzionata l'arte dello sputafuoco. Di sicuro era praticata in ogni caso! Bellissimo argomento
Ciao! Prima che tu pubblichi il video (uno solo?) sui trovatori ho una _domandinha_ per te 😉 Mi piacerebbe sapere se hai letto _L'amore e l'Occidente_ di Denis de Rougemont. Quando uscì, a fine anni 1930, suscitò un po' di polemiche la teoria, esposta in questo libro, sull'ispirazione catara della poetica dell'amor cortese. Non voglio discutere di quanto l'idea di Rougemont sia fondata, anche se a me sembra molto suggestiva. Si può rifiutarla in toto o comunque non tenerne conto, però sapere che è stata formulata può tornare utile. E il libro è bellissimo 🙂
Spero che mi sia consentito raccontare qui un minuscolo evento di cui fui testimone parecchio tempo fa. La scena si colloca in un'aula in cui si sta tenendo un esame di storia della musica. Il candidato, chiamato a rispondere sul Medioevo, si è già impappinato più volte cercando di pronunciare termini con i quali evidentemente non ha una grande consuetudine, fra latino, medio alto-tedesco, oc e oïl, quando a un certo punto, a una domanda per l'appunto sui giullari, afferma non senza una punta di incertezza che erano chiamati con espressione latina _ejaculatores_ ... Al che, l'unico membro della commissione che è riuscito a rimanere impassibile conclude dicendo: «Proprio così, e se iniziavano l'attività da molto giovani erano detti _praecoces_ » 😄
interessante documento, poi se raccontato dal DAve GRohl in un perfetto italiano fruibile a tanti, allora direi che è il top....:D sorry, sono un buffone :D :D !!!
Spesso portavano messaggi segreti ai sovrani sotto forma di spettacolo e già....anche i colori dei vestiti érano fondamentali, érano collegati alle araldiche ecc...
Molto bello e interessante, lo aspettavo, mi affascinano molto i giullari.
Francesco vero cantastorie!
@@mastroelia sì mi ci rivedo, anche perché facevano di tutto totalmente a caso, senza avere un'identità precisa, che purtroppo è come sono io...
storia e storie immaginifiche raccontate in un italiano ricco e musicale, bella Mastro!
Evviva! Grazie tante! Mi fa molto piacere!
Grazie!
Figurati! Ne ho fatto un altro sul loro rapporto con i Trovatori se ti interessa. Un salutone!
Il folle mattacchione è il mio migliore. Puntatona! Per quanto riguarda i pantomimi imperiali potevano anche accompagnare la lettura di un'opera teatrale. Era abbastanza diffuso questo genere di spettacoli in teatro dove non c'erano attori, ma un lettore (che poteva essere anche essere l'autore) e uno o più pantomimi che mimavano le battute lette dal lettore. Le rappresentazioni erano ad esempio le tragedie classiche, riscritte con un'attenzione particolare alle descrizioni delle gestualità dei personaggi (per facilitare il lavoro del pantomimo) e spesso con tinte horror e splatter (uso questi termini perchè noi non abbiamo inventato niente, eheh): ne è un esempio la Fedra di Seneca.
Grazie mille per il commento arricchente! Come sempre nel pesare le informazioni si tende a trascurare qualcosa anche di importante! Comunque è stato divertente fare questa puntata! Contento ti sia piaciuta
@@mastroelia Mega piaciuta! Massì ai fini del tuo discorso non era necessario dilungarsi sui pantomimi imperiali, ho pensato che potesse essere una curiosità carina per far finta di essere un commentatore intelligente 😁
Alla fine anche questo funzionano i commenti! Per integrare 🔥
Mastro Magnifique 🃏🤹🏼♀️
Gieione!!
Tutti questi video sono una manna dal cielo, anche perché sono una frana nella ricerca di informazioni riguardanti la storia della musica. Sinceramente non vedo l’ora... poi so che prima ci saranno 500 episodi almeno, ma noto spesso del jazz in sottofondo ai tuoi video, quindi suppongo che dovrei aspettarmi degli episodi sulla storia del jazz nel lontano futuro?
sarebbe un sogno-
È un sogno piuttosto concreto! Vedrai che arriveranno! Concedimi solo un po' di tempo. Gentilissimo, che piacere! Un salutone!
Non conoscevo il passo di Ugo da San Vittore, ma certamente il suo testo ha avuto risonanza in Inghilterra: mi ha ricordato subito un frammento dello "Speculum Caritatis" di Aelredo di Rievaulx, di pochissimo posteriore (c.1142), in cui si parla dei monaci vanitosi che cantano attirando l'attenzione a maggior gloria di sé che di Dio!
Te lo riporto di seguito, la seconda parte è praticamente identica:
"Nunc vox stringitur, nunc frangitur, nunc impingitur, nunc diffusiori sonitu dilatatur. Aliquando, quod pudet dicere, in equinos hinnitus cogitur; aliquando virili vigore deposito, in femineae vocis gracilitates acuitur, nonnunquam artificiosa quadam circumvolutione torquetur et retorquetur. [...] Interim histrionicis quibusdam gestibus totum corpus agitatur, torquentur labia, rotant oculi, ludunt humeri, et ad singulas quasque notas digitorum flexus respondet. Et haec ridiculosa dissolutio vocatur religio; et ubi haec frequentius agitantur, ibi Deo honorabilius serviri clamatur."
Grandioso ed immenso Enrico! Probabilmente era un vero e proprio status. Un po' come oggi "i giovani non son più come quelli d'una volta". All'epoca si dovevano dire maldicenze su movenze o egotrip vari! Grandioso passo comunque!
Mi ha colpito tantissimo la cosa degli occhi rotanti! Chissà, magari era una prassi veramente diffusa nel mondo liturgico, questa dell'ammiccare al mondo degli istrioni... O forse i due passi sono collegati! In fondo lo Speculum fu redatto su caldo invito di Bernardo di Chiaravalle, che era pur sempre francese come Ugo, e quindi, probabilmente, ben aggiornato sugli scritti contemporanei e sensibile al problema. E lo stesso Aelredo, ma a mente non ricordo in che periodo, andò in visita a Citeaux e Clairvaux.
Si potrebbe fare una ricerchina: magari tra le due fonti esiste un vero e proprio rapporto di filiazione!
Ciao :) un video molto interessante sulla figura dei giullari nel medioevo!
So che ti occupi dell’ambito musicale, ma nelle tue ricerche hai forse trovato qualche riferimento ai giullari “sputafuoco/mangiafuoco”? E in caso cosa pensi della loro figura e mestiere?
Grazie
@@valentinacarminati1628 ciao Valentina! Ho letto svariate fonti sui joglars medievali, sui sputafuoco tuttavia ho letto poco. Esiste la celebre menzione dello schiavo romano Euno come mangiafuoco. Ma sul medioevo pochissimo. Ad esempio nel componimento Cabras Joglar di Guerau IV di Cabrera (ci ho fatto un video) ci sono tutte le istruzioni fondamentali da sapere per un giullare, ma non viene menzionata l'arte dello sputafuoco. Di sicuro era praticata in ogni caso! Bellissimo argomento
@@mastroelia grazie per la interessante risposta :D
@@valentinacarminati1628 figurati! Mi piacerebbe poterti dire di più. Se dovessi trovare qualche fonte te lo scriverò!
@@mastroelia grazie! Mi farebbe davvero molto
piacere!
Ciao! Prima che tu pubblichi il video (uno solo?) sui trovatori ho una _domandinha_ per te 😉
Mi piacerebbe sapere se hai letto _L'amore e l'Occidente_ di Denis de Rougemont. Quando uscì, a fine anni 1930, suscitò un po' di polemiche la teoria, esposta in questo libro, sull'ispirazione catara della poetica dell'amor cortese. Non voglio discutere di quanto l'idea di Rougemont sia fondata, anche se a me sembra molto suggestiva. Si può rifiutarla in toto o comunque non tenerne conto, però sapere che è stata formulata può tornare utile. E il libro è bellissimo 🙂
Non l'ho letto! Ma mi hai incuriosito! Lo leggerò! Grazie mille
Spero che mi sia consentito raccontare qui un minuscolo evento di cui fui testimone parecchio tempo fa.
La scena si colloca in un'aula in cui si sta tenendo un esame di storia della musica. Il candidato, chiamato a rispondere sul Medioevo, si è già impappinato più volte cercando di pronunciare termini con i quali evidentemente non ha una grande consuetudine, fra latino, medio alto-tedesco, oc e oïl, quando a un certo punto, a una domanda per l'appunto sui giullari, afferma non senza una punta di incertezza che erano chiamati con espressione latina _ejaculatores_ ... Al che, l'unico membro della commissione che è riuscito a rimanere impassibile conclude dicendo: «Proprio così, e se iniziavano l'attività da molto giovani erano detti _praecoces_ » 😄
Hahaha meraviglioso! Questa direi che è inattaccabile!
@@mastroelia Buon giorno! Ti ho inviato un altro messaggio via email (oh no, di nuovo!), avevo una domandina per te 🙂
Vado a vedere più tardi! Super grazie!
SQIDDY PROF
interessante documento, poi se raccontato dal DAve GRohl in un perfetto italiano fruibile a tanti, allora direi che è il top....:D sorry, sono un buffone :D :D !!!
Spesso portavano messaggi segreti ai sovrani sotto forma di spettacolo e già....anche i colori dei vestiti érano fondamentali, érano collegati alle araldiche ecc...
Ci sono molte sfumature che non sono riuscito a raccontare! Grazie mille per il commento
È ipotizzabile un rapporto con i carmina burana?
Certamente possono rientrare benissimo anche in quell'universo mattacchione da saltimbanco