La pop-sofia va bene più ai programmi di Marzullo.Ieri sera manco a far l'apposta c'era proprio il signor Giorello a parlare di Morandi & altre cose"pop"
Mmmm,per dirla alla Dylan...Semmai la filosofia di Giorello è un pretesto per parlare di Dylan.Meglio l'Arte che la Filosofia.L'Arte crea,la Filosofia analizza ciò che è creato e per dirla alla Groucho è quella Scienza con la quale o senza la quale rimane tutto tale & quale.Amo la filosofia ma non mi ha mai dato ciò che mi ha dato l'Arte che è l'unica attività creativa che libera la nostra Anima dalal"Caverna di Platone".Certo anche & soprattutto"filosofica"
Ma basta, dylan dog e' un piagnone, l'ho letto per anni e ho capito una cosa buona da dylan dog, che bisogna crescere, dylan dog e' un eterno ragazzino, eterno sognatore inconcludente. Mi piaceva dylan dog, poi mi sono reso conto che si trattava di un fumetto per ragazzini. Mascherato da denuncia sociale... no, e' solo un ammortizzatore, fa accettare i mostri, non li combatte davvero, e' lui la causa. Come Batman era la causa del Joker. Bisogna crescere.
Ho visto il video di Giorello tempo fa, non ha aggiunto niente a quello che penso. Non dico che non se ne possa parlare, di Dylan Dog. Ma e' come teletubbies o barbapapa', un grande prodotto per infanti, allo stesso modo Dylan Dog e' un grande prodotto per adolescenti. Ma dal punto di vista di uno che lo legge dovrebbe arrivare un momento in cui ci si rende conto che Dylan Dog vive in un mondo fatato. Che non e' nemmeno un mondo di sogni, perche' Dylan Dog non ha sogni, non lotta per i suoi sogni, non ha obiettivi. Dylan dog li subisce passivamente, i sogni o gli incubi in cui vive, per ristabilire il mondo fatato della londra nebbiosa ferma tra il periodo vittoriano e il periodo contemporaneo, combattendo in ogni albo il mostro di turno. Senza fine. Dov'e'il cambiamento? Dove e' la crescita? Lui non cresce, il cambiamento e' mostruoso, il moderno e' mostruoso, ogni cosa da affrontare e' mostruosa. I suoi valori sono importanti, ma sono fasulli. Amicizia? Non ho mai visto Dylan Dog interessarsi alla vita di Groucho o a quella di altri personaggi. Amore? Lui le sposerebbe tutte, tranne che quando ha avuto l'opportunita' le ha lasciate (nessun impegno...molto maturo!)...ah gia' una l'ha sposata, peccato che poi tutto e' tornato come prima, al mondo fatato. Intendiamoci, io parlo di Dylan Dog il personaggio. L'albo in se va bene, come i simpson, un grande prodotto commerciale. Mi spiace che il mio commento sia stato considerato una stronzata ma sono qui per avviare una discussione o una riflessione, se vi va di affrontarla seriamente ne posso solo essere felice. E' che sono contro ogni forma di idolatria... e ho l'impressione che si dia un valore sbagliato a certe cose.
Beh, ho 38 anni ma io ho smesso di leggerlo molti anni fa. Perche' leggete fumetti? Ci sono sempre i tre piani di lettura. Il puro estetismo infantile, bella storia, cool, fighissima, DD da questo punto di vista e' perfetto, l'eroe che vince sempre, uccide i mostri e torna a casina. Poi c'e' il piano adolescenziale "cosa imparo da questa storia?" e penso all'eroe antieroe, eterno adolescente dai mille dubbi e insicurezze e contraddizioni, donnaiolo e spiantato, dal passato "oscuro" che fa tanto tenerezza e mistero, ai risvolti sociali e alle denunce contro vivisezione e contro i diversi. Poi ci sono io, 38enne proiettone che invece guardo a chi e' l'autore e che cosa mi comunicano le sue storie di lui. E ci vedo le storie di chi non prende mai posizione, di chi deve fare sempre l'alternativo e fricchettone, yeah perche' lui e' contro il sistema mostro che uccide la sua personalita'. Ci vedo le storie di un fumetto sempre uguale a se stesso. Piatto. L'ho letto fino al numero 300 circa, ditemi quando ha trattato da amici Groucho o Bloch? Loro sono li' come comprimari, a (tentare di) farlo ridere e a salvargli il culo, e lui come li ricambia? Perfino Candy Candy cresceva, faceva l'infermiera. Goku cresceva e si sposava, moriva perfino, qualche volta!. Dylan Dog no, lui e' come Charlie Brown, sta li' fisso, coi suoi tormenti e le sue paure. E' uno di quei fumetti che sbocca solo su due strade: o smettono di pubblicarlo o smetti di leggerlo, perche' diventa una saponata come l'uomo ragno e i simpson, ormai solo delle caricature di se stessi. Non ha piu' senso continuare a leggerlo per me... Ora, sembra abbiano fatto dei cambiamenti di recente: non l'ho ancora letto dopo il passaggio al nuovo curatore, e francamente, non mi sento affatto tentato, conoscendolo. Se mi sbaglio e mi sono perso qualcosa, beh fatemi sapere.
+EmanueleSama È un po' la rogna dei fumetti occidentali, che vanno avanti anche quando i loro autori li han superati e "mollati" (sentir parlare Serra di Nathan Never, per esempio, è illuminante "Ho passato un brutto periodo, quando ho divorziato, ed ho iniziato a scrivere un N.N. depresso e sfigato. Poi, mi son ripigliato, ma i fan non mi hanno più permesso di scriverlo meno piagnone, che alla fin fine a leggerlo - da curatore - ormai mi girano pure... per evitare che me ne andassi, mi han lasciato fare Legs Weaver, che almeno mi tira su un po'"). Lo stesso per DD... Sclavi quando lo iniziò era sui duecento chili, senza una donna. Poi si è ripigliato, trovato una compagna e messo a dieta, e siccome i soldi gli avanzano, invece di continuare ha mollato la lagna DD al suo destino. Se tu l'hai mollato a quota 300, non so che dirti... io lo mollai attorno al numero 110. Da questo punto di vista, i giap`pi sono meglio. Con un paio di eccezioni, quando gli autori si rompono, la storia finisce.
Gia'....dopo il numero 100 le torie belle si contano, 1 ogni 10 dai?? Gia', anche il fumetto giapponese ha preso la stessa brutta abitudine... Penso a One Piece, Berserk, Bastard.... tutti fumetti che hanno gia' dato, a che serve prolungare la nostra agonia?? A quando delle storie nuove?
Ho avuto la fortuna di averlo come professore. E' sempre piacevole ascoltarlo.
La pop-sofia va bene più ai programmi di Marzullo.Ieri sera manco a far l'apposta c'era proprio il signor Giorello a parlare di Morandi & altre cose"pop"
Mmmm,per dirla alla Dylan...Semmai la filosofia di Giorello è un pretesto per parlare di Dylan.Meglio l'Arte che la Filosofia.L'Arte crea,la Filosofia analizza ciò che è creato e per dirla alla Groucho è quella Scienza con la quale o senza la quale rimane tutto tale & quale.Amo la filosofia ma non mi ha mai dato ciò che mi ha dato l'Arte che è l'unica attività creativa che libera la nostra Anima dalal"Caverna di Platone".Certo anche & soprattutto"filosofica"
In 8 anni è cambiato qualcosa?
Ma basta, dylan dog e' un piagnone, l'ho letto per anni e ho capito una cosa buona da dylan dog, che bisogna crescere, dylan dog e' un eterno ragazzino, eterno sognatore inconcludente. Mi piaceva dylan dog, poi mi sono reso conto che si trattava di un fumetto per ragazzini. Mascherato da denuncia sociale... no, e' solo un ammortizzatore, fa accettare i mostri, non li combatte davvero, e' lui la causa. Come Batman era la causa del Joker. Bisogna crescere.
Ho visto il video di Giorello tempo fa, non ha aggiunto niente a quello che penso. Non dico che non se ne possa parlare, di Dylan Dog. Ma e' come teletubbies o barbapapa', un grande prodotto per infanti, allo stesso modo Dylan Dog e' un grande prodotto per adolescenti. Ma dal punto di vista di uno che lo legge dovrebbe arrivare un momento in cui ci si rende conto che Dylan Dog vive in un mondo fatato. Che non e' nemmeno un mondo di sogni, perche' Dylan Dog non ha sogni, non lotta per i suoi sogni, non ha obiettivi. Dylan dog li subisce passivamente, i sogni o gli incubi in cui vive, per ristabilire il mondo fatato della londra nebbiosa ferma tra il periodo vittoriano e il periodo contemporaneo, combattendo in ogni albo il mostro di turno. Senza fine. Dov'e'il cambiamento? Dove e' la crescita? Lui non cresce, il cambiamento e' mostruoso, il moderno e' mostruoso, ogni cosa da affrontare e' mostruosa. I suoi valori sono importanti, ma sono fasulli. Amicizia? Non ho mai visto Dylan Dog interessarsi alla vita di Groucho o a quella di altri personaggi. Amore? Lui le sposerebbe tutte, tranne che quando ha avuto l'opportunita' le ha lasciate (nessun impegno...molto maturo!)...ah gia' una l'ha sposata, peccato che poi tutto e' tornato come prima, al mondo fatato. Intendiamoci, io parlo di Dylan Dog il personaggio. L'albo in se va bene, come i simpson, un grande prodotto commerciale. Mi spiace che il mio commento sia stato considerato una stronzata ma sono qui per avviare una discussione o una riflessione, se vi va di affrontarla seriamente ne posso solo essere felice. E' che sono contro ogni forma di idolatria... e ho l'impressione che si dia un valore sbagliato a certe cose.
... a me sembra il discorso fatto da un quarantenne che s'è reso conto di dover lasciare il latte materno e sta proiettando tutto su un fumetto.
Beh, ho 38 anni ma io ho smesso di leggerlo molti anni fa. Perche' leggete fumetti? Ci sono sempre i tre piani di lettura. Il puro estetismo infantile, bella storia, cool, fighissima, DD da questo punto di vista e' perfetto, l'eroe che vince sempre, uccide i mostri e torna a casina. Poi c'e' il piano adolescenziale "cosa imparo da questa storia?" e penso all'eroe antieroe, eterno adolescente dai mille dubbi e insicurezze e contraddizioni, donnaiolo e spiantato, dal passato "oscuro" che fa tanto tenerezza e mistero, ai risvolti sociali e alle denunce contro vivisezione e contro i diversi. Poi ci sono io, 38enne proiettone che invece guardo a chi e' l'autore e che cosa mi comunicano le sue storie di lui. E ci vedo le storie di chi non prende mai posizione, di chi deve fare sempre l'alternativo e fricchettone, yeah perche' lui e' contro il sistema mostro che uccide la sua personalita'. Ci vedo le storie di un fumetto sempre uguale a se stesso. Piatto. L'ho letto fino al numero 300 circa, ditemi quando ha trattato da amici Groucho o Bloch? Loro sono li' come comprimari, a (tentare di) farlo ridere e a salvargli il culo, e lui come li ricambia? Perfino Candy Candy cresceva, faceva l'infermiera. Goku cresceva e si sposava, moriva perfino, qualche volta!. Dylan Dog no, lui e' come Charlie Brown, sta li' fisso, coi suoi tormenti e le sue paure. E' uno di quei fumetti che sbocca solo su due strade: o smettono di pubblicarlo o smetti di leggerlo, perche' diventa una saponata come l'uomo ragno e i simpson, ormai solo delle caricature di se stessi. Non ha piu' senso continuare a leggerlo per me... Ora, sembra abbiano fatto dei cambiamenti di recente: non l'ho ancora letto dopo il passaggio al nuovo curatore, e francamente, non mi sento affatto tentato, conoscendolo. Se mi sbaglio e mi sono perso qualcosa, beh fatemi sapere.
+EmanueleSama È un po' la rogna dei fumetti occidentali, che vanno avanti anche quando i loro autori li han superati e "mollati" (sentir parlare Serra di Nathan Never, per esempio, è illuminante "Ho passato un brutto periodo, quando ho divorziato, ed ho iniziato a scrivere un N.N. depresso e sfigato. Poi, mi son ripigliato, ma i fan non mi hanno più permesso di scriverlo meno piagnone, che alla fin fine a leggerlo - da curatore - ormai mi girano pure... per evitare che me ne andassi, mi han lasciato fare Legs Weaver, che almeno mi tira su un po'").
Lo stesso per DD... Sclavi quando lo iniziò era sui duecento chili, senza una donna. Poi si è ripigliato, trovato una compagna e messo a dieta, e siccome i soldi gli avanzano, invece di continuare ha mollato la lagna DD al suo destino.
Se tu l'hai mollato a quota 300, non so che dirti... io lo mollai attorno al numero 110.
Da questo punto di vista, i giap`pi sono meglio.
Con un paio di eccezioni, quando gli autori si rompono, la storia finisce.
Gia'....dopo il numero 100 le torie belle si contano, 1 ogni 10 dai?? Gia', anche il fumetto giapponese ha preso la stessa brutta abitudine... Penso a One Piece, Berserk, Bastard.... tutti fumetti che hanno gia' dato, a che serve prolungare la nostra agonia?? A quando delle storie nuove?